Lampada ai miei passi è la tua Parola! Il Vangelo della ... · Lampada ai miei passi è la tua...

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Foglietto settimanale Parrocchie S. Bartolomeo (Caprezzo) - S. Brizio (Cossogno) S. Pietro (Trobaso) Foglietto settimanale dal 16 al 22 settembre 2019 Lampada ai miei passi è la tua Parola! Il Vangelo della Domenica Facciamoci bene i conti in tasca, Gesù pretende di essere più grande della più grande e intensa gioia che umanamente siamo in grado di provare. Così, al discepolo che, ascoltando l’immensa sete di infinto che pulsa nel cuore, e la nostalgia pungente del Tutto, Gesù propone un cammino verso una scoperta inattesa: il vero volto di Dio. Tutti abbiamo un’idea di Dio, per credergli o per rifiutarlo. Tutti abbiamo una spontanea, inconscia, sorgiva idea di Dio, una specie di religiosità connaturale nel nostro imprinting. Un’idea di Dio in cui credere. O non credere. Mediamente, però, l’idea di Dio che abbiamo è approssimativa, e neppure troppo simpatica. Dio esiste, certo, per carità, è anche potente, ma incomprensibile nelle sue discutibili scelte. Andiamo, siate onesti: non avete mai pensato di fronte all’idiozia degli uomini, che voi avreste fatto meglio nel governare il mondo? Che Dio dovrebbe almeno fermare le guerre? Proteggere i deboli? Che quella madre di famiglia divorata dal cancro è una clamorosa stupidaggine divina? Che, insomma, se Dio c'è perlomeno è pigro o incomprensibile? Quanta strada l’uomo ha fatto per convertire il proprio cuore! La storia di Israele è la scoperta del vero volto di Dio, della misericordia, il cuore stesso di Dio. Nella splendida pagina dell’Esodo che leggiamo in questa domenica, Dio si accorge di essere stato troppo fiducioso nei confronti di questo popolo di schiavi, e decide di rinunciare e di ricominciare. Mosè lo sfida e rifiuta Foglieo seimanale 1 16 - 22 seembre 2019 Presso Casa Parrocchiale via Repubblica, 266 28923 VERBANIA (VB) tel. 0323.571668 parroco: Micotti don Adriano email: [email protected] cel. 338.5059656 “Anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato”. (Gv 17,21)

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Foglietto settimanale Parrocchie S. Bartolomeo (Caprezzo) - S. Brizio (Cossogno)

S. Pietro (Trobaso)

Foglietto settimanale dal 16 al 22 settembre 2019 Lampada ai miei passi è la tua Parola! Il Vangelo della Domenica

Facciamoci bene i conti in tasca, Gesù pretende di essere più grande della più grande e intensa gioia che umanamente siamo in grado di provare. Così, al discepolo che, ascoltando l’immensa sete di infinto che pulsa nel cuore, e la nostalgia pungente del Tutto, Gesù propone un cammino verso una scoperta inattesa: il vero volto di Dio.

Tutti abbiamo un’idea di Dio, per credergli o per rifiutarlo. Tutti abbiamo una spontanea, inconscia, sorgiva idea di Dio, una specie di religiosità connaturale nel nostro imprinting. Un’idea di Dio in cui credere. O non credere. Mediamente, però, l’idea di Dio che abbiamo è approssimativa, e neppure troppo simpatica. Dio esiste, certo, per carità, è anche potente, ma incomprensibile nelle sue discutibili scelte. Andiamo, siate onesti: non avete mai pensato di fronte all’idiozia degli uomini, che voi avreste fatto meglio nel governare il mondo? Che Dio dovrebbe almeno fermare le guerre? Proteggere i deboli? Che quella madre di famiglia divorata dal cancro è una clamorosa stupidaggine divina? Che, insomma, se Dio c'è perlomeno è pigro o incomprensibile? Quanta strada l’uomo ha fatto per convertire il proprio cuore! La storia di Israele è la scoperta del vero volto di Dio, della misericordia, il cuore stesso di Dio. Nella splendida pagina dell’Esodo che leggiamo in questa domenica, Dio si accorge di essere stato troppo fiducioso nei confronti di questo popolo di schiavi, e decide di rinunciare e di ricominciare. Mosè lo sfida e rifiuta Foglietto settimanale 1 16 - 22 settembre 2019

Presso Casa Parrocchiale via Repubblica, 266 28923 VERBANIA (VB) tel. 0323.571668 parroco: Micotti don Adriano email: [email protected] cel. 338.5059656

“Anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato”. (Gv 17,21)

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di seguirlo: tra Dio e il popolo Mosè sceglie il popolo! E Dio si stupisce a cambia idea. Già il primo testamento intuisce ed elabora l’inaudito: Dio si confronta con gli uomini, cambia idea, impara qualcosa dall’esperienza. Lo sappiamo, sono concetti teologicamente inesatti e fragili, ma che provengono direttamente dalla Bibbia e rivelano la potenza del Dio di Israele. Ma, alla fine del percorso di Israele, nonostante tutto, l’uomo - ahimè - ancora non capisce. E Dio decide di venire a spiegarsi. Definitivamente.

Dio è misericordia dice Luca; Dio è misericordia anticipa il suo maestro Paolo nella seconda lettura. La misericordia esprime l’onnipotenza di Dio, l’amore infinito, tenero ed adulto, carezzevole ed esigente. Manifesta pienamente il volto di Dio. Ma allora perché continuiamo a pensare a Dio come a un vigile, un giudice, un severo preside? Perché ci ostiniamo a tenerlo ben lontano dalle nostre vite relegandolo nelle chiese e nei ritagli di tempo che dedichiamo alla religione? La nostra triste fede pensa alla vita in Cristo come ad un pegno da pagare all’onnipotenza di Dio, non come ad un incontro di pienezza e di festa! Occorre convertirci alla tenerezza di Dio, occorre osare e pensare ciò che Lui è venuto a testimoniarci. Le parabole ascoltate gettano una spallata definitiva alla nostra mediocre visione di Dio per spalancare la nostra fede alla dimensione del cuore di Dio. Parabole dette per convertire i giusti, coloro che pensavano, come insegnavano i rabbini, che Dio gioisce per la salvezza del giusto e la perdizione del peccatore. Gesù, invece, ribalta completamene la prospettiva: Dio gioisce per la conversione del peccatore e del giusto! Convertirsi significa passare dalla nostra prospettiva a quella inaudita di Dio e questo significa fare come Lui. Noi diciamo: "Ti amo perché sei amabile, te lo meriti, perché sei buono”. Dio dice: "Ti amo con ostinazione e senza scoraggiarmi perché so che il mio amore ti renderà buono”. C'è una bella differenza! In fondo in fondo costruiamo una vita di fede orientata intorno ai nostri meriti. Nessuno si merita l’amore di Dio. Il suo amore è assolutamente gratuito, libero, pieno. Dio non ci ama perché siamo buoni, ma amandoci senza misura ci rende buoni, aprendoci alla speranza. La cura meticolosa con cui il pastore insegue la pecora lontana è il segno di questo amore di Dio per chi sperimenta di essersi “perso". Noi, invece, come ricorda papa Francesco, passiamo il tempo a pettinare le pecore rimaste nell’ovile...

L'esperienza del peccato, che è questo "perdersi", diventa occasione per un incontro più duraturo e autentico con questo Dio che ci perseguita

Foglietto settimanale 2 16 - 22 settembre 2019

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con il suo amore. Ben lontano dall’avere una visione poetica o approssimativa del peccato, Luca sa che l’esperienza di sofferenza interiore che è il peccato, questo smarrimento, questa lontananza da Dio e da noi stessi, può diventare un incontro che salva, che ci aiuta a ripartire con maggiore autenticità e coraggio. La nostra fede non si fonda sulle nostre capacità, sulle nostre devozioni, sui nostri sforzi, ma sull’ostinazione di Dio che ci cerca. Prendere coscienza di questo significa aprirsi alla festa, partecipare, come la donna che ritrova la moneta perduta, alla festa che Dio fa per chi si lascia incontrare. I giusti, quelli che si sentono a posto, col notes dei meriti completo, non potranno mai, purtroppo, sperimentare la gioia di essere caricati sulle spalle del Pastore. Come il figlio maggiore della parabola del Figliol Prodigo "non entrano" in questa prospettiva, in questa mentalità. Chiusi nelle loro poche certezze, non possono allargare il cuore nella gioia del Padre. Quando, finalmente, le nostre comunità capiranno il Vangelo della misericordia e, con semplicità, lo faranno diventare metro di giudizio del loro agire, la Chiesa tornerà a diventare faro che illumina il cammino degli uomini. Che il Dio della misericordia ci aiuti!

Programma della settimana Si può partecipare a tutte le celebrazioni della Chiesa

attraverso la Radio Parrocchiale!

lunedì 16 settembre •ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario e S. Messa

martedì 17 settembre •ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario e S. Messa •ore 20.45 Trobaso: prove del Coro

mercoledì 18 settembre •ore 16.30 Cossogno: preghiera del S. Rosario e S. Messa •ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario e S. Messa

giovedì 19 settembre: B.V. Maria della Salette •ore 14.30 Trobaso: incontro del gruppo “Tiramisù"

Foglietto settimanale 3 16 - 22 settembre 2019

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Nel Cenacolo con Maria 10 anni con Te, Maria!

La figura del discepolo che Gesù amava, o discepolo prediletto, è una figura che ricorre più volte nel Vangelo di Giovanni. Lo ritroviamo nel Cenacolo quando Gesù annuncia il tradimento di Giuda, è colui che appoggia il capo sulla spalla di Gesù e gli chiede chi è il traditore.

E' presente sotto la croce di Gesù insieme alla Madre. Riceve, insieme a Pietro, da Maria di Magdala, la notizia che hanno

portato via Gesù dal sepolcro e non sanno dove l’hanno messo. Lo si vede correre insieme a Pietro verso il sepolcro, lui arriva prima, ma non vi entra se non dopo Pietro e "vide e credette".

Dopo la risurrezione, in occasione della fruttuosa pesca sul lago di Tiberiade, sarà lui a riconoscere Gesù e ad esclamare a Pietro: "E' il Signore”.

Lo vediamo seguire Gesù insieme a Pietro alla fine del Vangelo. E Pietro, voltandosi, lo vede e chiede a Gesù cosa ne sarà di lui. Gesù risponde: "Se voglio che lui rimanga finché io venga, che te ne importa? Tu seguimi”.

In questi passi non possiamo non riconoscere alcune analogie che ci portano ad identificare la figura del discepolo prediletto che Gesù amava, con la nostra esperienza di Chiesa e del cammino che come cristiani stiamo vivendo “con Maria nel Cenacolo”.

Il fatto che il discepolo prediletto fosse presente sotto la croce con la Madre, la dice lunga. Gesù vide sua Madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla Madre: "Donna, ecco tuo figlio". Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre". E da quel momento il discepolo la prese in casa sua.

La nuova maternità conferita a Maria sul Calvario è un dono che arricchisce tutti i cristiani. Giovanni, il discepolo prediletto, aveva offerto tutto il suo cuore e Maria ha compreso che questa nuova maternità si apriva a tutti i discepoli di Cristo.

Maria si comporta da madre molto attenta ad aiutare coloro che hanno scelto di seguire il Signore Gesù. Essa è piena di sollecitudine nelle loro necessità spirituali. Essa, che era presente nella comunità primitiva, si compiace di rimanere in mezzo a tutte le comunità riunite nel nome di suo Figlio. Le parole di Gesù al discepolo prediletto: “Ecco la tua Madre!”, Foglietto settimanale 4 16 - 22 settembre 2019

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assumono una grande importanza per la nostra vita cristiana. Siamo invitati a ritenere Maria come nostra Madre e ad amarla come Cristo l’ha amata. Più particolarmente siamo chiamati a prenderla nella nostra casa, come Giovanni “ha preso Maria nella sua casa”, letteralmente: “tra i suoi beni”. Soprattutto vogliamo farle posto nel nostro cuore e nella nostra vita, vogliamo cercare di sviluppare sempre più la nostra relazione con Lei, modello e Madre della Chiesa, modello e Madre delle comunità, modello e Madre di ciascuno di coloro che Cristo chiama a seguirlo.

Con questo desiderio viviamo il cammino di quest’anno e preghiamo per ottenere che Maria sia sempre con noi e brilli sempre più come stella luminosa nella nostra vita!

Ecco tuo Figlio (Gv. 19,26) La premura materna di Maria verso tutti i suoi figli N. S. de La Salette (N. S. della Riconciliazione)

Trobaso - ore 20.45 presentazione del Santuario di N.S. De La Salette

S. Messa - affidamento a Maria “ riconciliatrice dei peccatori” benedizione e consegna del primo segno

Il 19 settembre 1846 a La Salette, nel cuore delle Alpi francesi, la Vergine Maria apparve a due pastorelli poco più che adolescenti, Mélanie Calvat e Maximin Giraud. Le sue parole e il suo atteggiamento mesto costituirono un invito alla conversione, tramite il rispetto del giorno festivo e l’opposizione alla bestemmia. Dopo cinque anni d’indagini, il 19 settembre 1851, il vescovo di Grenoble, emanò il decreto con cui l’apparizione era approvata. Sul luogo del fatto prodigioso venne presto costruita una basilica, dove la Madonna è onorata come “riconciliatrice dei peccatori”.

venerdì 20 settembre •ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario e S. Messa

Foglietto settimanale 5 16 - 22 settembre 2019

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•ore 21.00 Borgomanero: Assemblea Diocesana di pastorale giovanile con il Vescovo per la presentazione del nuovo anno di pastorale

sabato 21 settembre •ore 10.30 Trobaso: celebrazione del matrimonio di Caretti

Andrea e Terzo Veronica •ore 16.30 Caprezzo: S. Messa alla Madonnina •ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario e S. Messa

domenica 22 settembre • ore 10.00 Cossogno S. Messa • ore 11.00 Trobaso: S. Messa • ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario e S Messa

accompagniamo don Diego al suo ingresso come Parroco di

Garbagna Novarese e Nibbiola E’ possibile partecipare all’ingresso di don Diego usufruendo del trasporto in pullman con partenza alle ore 12.45 da Cossogno e alle 13.00 da Trobaso. Contributo per il viaggio euro 15.00. Per Cossogno segnalare la propria partecipazione a mamma Carla, per Trobaso a don Adriano. La celebrazione inizierà alle ore 15.00! Ci uniamo a don Diego soprattutto con la preghiera!

Foglietto settimanale 6 16 - 22 settembre 2019

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Diocesi di Novara Percorso formativo “Seminario dei laici”

cinque sabati di incontri per formarsi alla corresponsabilità nella vita della comunità cristiana

Seminario dei Laici I Cinque sabati del «cerchio intermedio»

Come sono pensati questi cinque sabati? Innanzitutto sono 5: se ne salti uno, non fa

bene, perché come per la penicillina si interrompe il ciclo.

Secondo: non si va a sentire una conferenza; non è prima di tutto questo, ma si tratta di una giornata insieme, dove si ascolta, si prega, si vedono altre esperienze, ci si confronta, s’impara a discutere, non con linguaggio lamentoso, ma costruttivo. Anche lo scambio tra diverse situazioni della nostra dicesi, con diciotto valli, è molto importante! Sarà una giornata che presenterà quattro dimensioni: spirituale, pastorale, laboratoriale, esperienziale. Propongo Foglietto settimanale 7 16 - 22 settembre 2019

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che partecipino coloro che sono membri dei CPP, membri dei CAEP, catechisti e operatori della liturgia, carità, missione, e poi anche chi non ha incarichi specifici, ma vuole semplicemente formarsi, senza impegno e a fondo perso, per fare un passo avanti nella loro fede. Sarà un percorso ripetuto per tre anni, perché ciascuno possa fare almeno un anno. Per esempio quest’anno tu hai il calendario già strapieno? Non iscriverti, però riservati uno spazio per l’anno prossimo. Perché il percorso, già realizzato lo scorso anno, sarà lo stesso, e per favorire l’accesso del maggior numero di persone verrà riproposto anche l’anno prossimo.

+ Franco Giulio Brambilla

Destinatari Ciascuna comunità parrocchiale è invitata a mandare due o tre persone: membri dei consigli pastorali e affari economici, catechisti e operatori della liturgia, carità, missione. Ma anche chi non ha incarichi, eppure vuole formarsi, per fare un passo avanti nella propria fede.

Date degli incontri • Sabato 26 ottobre 2019 • Sabato 23 novembre 2019 • Sabato 25 gennaio 2020 • Sabato 29 febbraio 2020 • Sabato 21 marzo 2020

Luogo Il luogo del primo incontro, sabato 26 Ottobre 2019: Intra, “Il Chiostro”

Che ne diresti di partecipare?

Foglietto settimanale 8 16 - 22 settembre 2019