Lambiente spaziale Dr. Emanuele Pace Marzo 2009 Corso di Tecnologie Spaziali – Lezione 10.
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L’ambiente spazialeL’ambiente spaziale
Dr. Emanuele Pace
Marzo 2009
Corso di Tecnologie Spaziali – Lezione 10Corso di Tecnologie Spaziali – Lezione 10
E. Pace - Tecnologie Spaziali 2
Missione spazialeMissione spaziale
LanciatoreLanciatore
SatelliteSatellite
Stazioni Stazioni a terraa terra
E. Pace - Tecnologie Spaziali 3
Sistema Sole-TerraSistema Sole-Terra
Distanza Sole-Terra 1/40 delle dimensioni del Sistema Solare (6 miliardi di Km)
Massa del Sole 99.9% dell’intero sistema
La massa della Terra è 3 x 10-6 volte quella del Sole
Stella più vicina a 3.5 anni luce (1 a.l. = 9.46 x 1012 km)
Densità del mezzo interstellare media 3 atomi/cm2
Densità dell’atmosfera terrestre s.l.m. 3 x 1019 molecole/cm3
1 U.A. =1.5 108 km
E. Pace - Tecnologie Spaziali 4
Sistema Sole-TerraSistema Sole-Terra
Fotosfera a 5800 K emette nel VIS-UV
Cromosfera 105 K emette nell’UV-VUV
Corona 106-108 K emette VUV-raggi X
Potenza emessa 3.85 x 1026 W
Vento solare con velocità 450 km/s e densità 9 protoni/cm3
Coronal Mass Ejections
E. Pace - Tecnologie Spaziali 5
CME da LASCO/SOHOCME da LASCO/SOHO
Associati a flares e protuberanze
Rate dipendente dal ciclo solare
Al minimo si osserva in media 1 CME a settimana
Al massimo si osservano 2-3 CME al giorno.
Raggiungono la Terra in circa 24 ore
CME energetici arrivano anche in poche ore
E. Pace - Tecnologie Spaziali 6
Spettro solareSpettro solare
E. Pace - Tecnologie Spaziali 7
Variabilità solareVariabilità solare
E. Pace - Tecnologie Spaziali 8
Cicli di macchie solariCicli di macchie solari
Zurich sunspot archiveZurich sunspot archive
E. Pace - Tecnologie Spaziali 9
Cicli di macchie solariCicli di macchie solari
E. Pace - Tecnologie Spaziali 10
EffettiEffetti
L’irraggiamento UV danneggia i materiali per esposizioni prolungate, in particolare la regione tra 200-350 nm
Il vento solare danneggia l’elettronica di bordo dei satelliti riducendone le prestazioni o provocando guasti.
I CME possono interrompere trasmissioni radio, provocare blackouts di potenza e causare danni a satelliti e all’elettronica di trasmissione dei dati.
L’emissione radio associata al ciclo delle macchie solari può interferire con le trasmissioni terrestri
E. Pace - Tecnologie Spaziali 11
L’ambiente terrestreL’ambiente terrestre
Dominato dall’atmosfera e dal campo magnetico
La pressione a terra 1.013 x 105 Pa e la turbolenza rende omogenea la mistura dei gas componenti
A quote superiori a 120 km i costituenti l’atmosfera sono disaccoppiati e dominano i processi di foto-dissociazione dovuti a irraggiamento UV
Esistono diversi modelli standard (es. US standard atmosphere 1976, MSIS) che descrivono l’atmosfera alle varie quote e il parametro principale è la temperatura.
E. Pace - Tecnologie Spaziali 12
Pressione vs. altitudinePressione vs. altitudine
Media al livello del mare 1013 mb
5 km 500 mb (upper limit of human settlement)
10 km 280 mb
20 km 56 mb
50 km 1 mb
100 km 0.00056 mb
E. Pace - Tecnologie Spaziali 13
Densità atmosfericaDensità atmosferica
Le caratteristiche dell’atmosfera dipendono dall’attività solare, in particolare la temperatura esosferica T
La densità atmosferica decresce a partire dalla densità al livello del mare sl con la quota Z seguendo un andamento dipendente dalla temperatura T:
Mi peso molecolareR* costante universale dei gasg=g(Z) accelerazione di gravità
Per attività solare intensa cresce la T e quindi anche la densità nell’alta atmosfera. Ciò riduce il tempo di permanenza della sonda in orbita e la sua vita media per la presenza dell’ossigeno atomico
Z
TR
gM isl *exp
E. Pace - Tecnologie Spaziali 14
Temperatura atmosferaTemperatura atmosfera
E. Pace - Tecnologie Spaziali 15
Densità di massaDensità di massa
E. Pace - Tecnologie Spaziali 16
Densità parzialiDensità parziali
E. Pace - Tecnologie Spaziali 17
Riscaldamento della sondaRiscaldamento della sonda
Solar radiation
1371 W/m2
Albedo + blackbody emission
200 W/m2
Solar windSolar wind
2 x 102 x 1055 K K
AtmosphereAtmosphere
101033 K KX XRate di collisioni e riscaldamento trascurabili
E. Pace - Tecnologie Spaziali 18
AlbedoAlbedo
Albedo = % energia incidente riflessa da un corpo
Neve fresca: 75 – 95%
Neve vecchia: 40 – 60%
Deserto: 25 – 30%
Foresta decidua, prati: 15 – 20%
Foresta di conifere: 5 – 15%
Mare calmo 5%
E. Pace - Tecnologie Spaziali 19
Global AlbedoGlobal Albedo
E. Pace - Tecnologie Spaziali 20
Plasma e trasmissioniPlasma e trasmissioni
Per Z < 86 km si inizia ad avere produzione di plasmi per foto-ionizzazione UV
Per Z < 1000 km
plasma < neutro
La presenza del plasma crea inefficienze nella propagazione delle onde radio a frequenze
che vengono riflesse
23
9 mHznf ep
E. Pace - Tecnologie Spaziali 21
E. Pace - Tecnologie Spaziali 22
Frequenze di trasmissione datiFrequenze di trasmissione dati
ITU Band Frequency
VHF138 - 144 MHz216 - 225 MHz
UHF420 - 450 MHz890 - 942 MHz
L 1.215 - 1.400 GHz
S2.3 - 2.5 GHz2.7 - 3.7 GHz
C 5.250 - 5.925 GHz
X 8.500 - 10.680 GHz
Ku13.4 - 14.0 GHz15.7 - 17.7 GHz
K 24.05 - 24.25 GHz
Ka 33.4 - 36.0 GHz
E. Pace - Tecnologie Spaziali 23
Sistema solareSistema solare
Orbite sull’eclittica
Orbite circolari
Vento solareCampi magnetici
Atmosfere
Temperatura
Asteroidi e corpi minori
E. Pace - Tecnologie Spaziali 24
Impatto sul progetto di una sondaImpatto sul progetto di una sonda
Orbite complanari Inclinazione i < 4° eccetto Mercurio (7°) e plutone (17.15°) Sono richiesti leggeri cambi di piano Grande risparmio sul carburante Sfruttamento dell’effetto “fionda gravitazionale”
Orbite circolari Eccentricità e < 0.1 eccetto Mecurio (0.206) e Plutone
(0.248) Leggere variazioni di temperatura nelle orbite planetarie
Temperatura
T (re/rp)2 [U.A.]
Vento solare Domina lo spazio interplanetario Densità
(1/r)2
E. Pace - Tecnologie Spaziali 25
Collisioni con asteroidi, meteoroidi, micrometeoroidi, polvere
Atmosfere Mercurio non ha atmosfera Composizioni e proprietà molto diverse Ionosfere e plasmi
Campi magnetici Intrappolamento e accelerazione di particelle cariche Giove ha un campo magnetico particolarmente intenso e
una magnetosfera ampia
Impatto sul progetto di una sondaImpatto sul progetto di una sonda
E. Pace - Tecnologie Spaziali 26
MicrometeoritiMicrometeoriti
E. Pace - Tecnologie Spaziali 27
Atmosfera di titanoAtmosfera di titano
La luce visibile non può sfuggire al velo di smog arancione che copre la superficie di Titano. L’atmosfera fredda e secca della luna di Saturno produce uno strato spesso 300 km di smog che si forma quando la luce solare interagisce con le molecole di idrocarburi.
Molecole Simbolo Quantità
Costituenti principali
Percentuale
Azoto N2 87-99
Argon Ar 0-6
Metano CH4 1-6
Altri Costituenti parti per milione
Idrogeno H2 2000
Idrocarburi
Etanolo C2H6 20
Acetilene C2H2 4
Etilene C2H4 1
Propano C3H8 1
Metilacetilene C3H4 0.03
Diacetilene C4H2 0.02
Composti dell’azoto
Hydrogen Cyanide HCN 1
Cynaogen C2N2 0.02
Cyanoacetilene HC3N 0.03
Acteonitrile CH3CN 0.003
Composti dell’ossigeno
Monossido di carbonio
CO 50
Anidride cabornica CO2 0.01
E. Pace - Tecnologie Spaziali 28
Campo magnetico di GioveCampo magnetico di Giove
E. Pace - Tecnologie Spaziali 29
Effetti ambientali sulla sondaEffetti ambientali sulla sonda
Outgassing
Ossigeno atomico
Material strength e fatigue lifetime
Irraggiamento UV
Danneggiamento radiativo
Cicli termici
E. Pace - Tecnologie Spaziali 30
OutgassingOutgassing
Le strutture non ricevono danni
Elettronica e ottiche possono essere danneggiati
Plastiche e ossidi particolarmente sensibili
Dannoso l’outgassing iniziale di elementi adsorbiti e dell’acqua
I lubrificanti normali degassano Lubrificanti solidi o a bassa volatilità (MoS2)
E. Pace - Tecnologie Spaziali 31
Parametri di outgassingParametri di outgassing
Total mass loss (TML) (%)[(Sample weight before test - Sample weight after test) / Sample weight before test] × 100
Collected volatile condensable material (CVCM) (%)[(Collector plate weight after test - Collector plate weight before test) / Sample weight before test] × 100
Water vapor regained (WVR) (%)[(Sample weight after moisture absorption - Sample weight after test)/Sample weight before test] × 100
E. Pace - Tecnologie Spaziali 32
Material outgassingMaterial outgassing
TML(%) CVCM(%) WVR(%)
Material NASA NASDA NASA NASDA NASA NASDA
Mylar 0.25 0.24 0.00 0.00 0.20 0.15
Kevlar 29 2.18 2.02 0.02 0.27 1.77 1.55
Teflon 0.01 0.02 0.00 0.00 0.00 0.04
Epoxy 1.07 1.20 0.01 0.04 0.30 0.17
Silicone SH1840 1.57 1.74 - 1.90 0.71 0.66 - 0.82 0.01 0.00 - 0.05
TML (%) CVCM (%) WVR (%)
Material NASDA Overall average
Overall STD DEV.
NASDA
Overall average
Overall STD DEV.
NASDA Overall average
Overall STD DEV.
RT-555SHRINK TUBING
0.208 0.236
0.034
0.003
0.023
0.018
0.042
0.057
0.020
RSE13329 Silicone Wire Insulation
1.039
1.135
0.232
0.275
0.275
0.123
0.016
0.064
0.082
CV-1142 Silicone
0.388 0.404
0.052 0.017 0.032 0.030 0.040 0.081 0.3314
CV2500 Silicone Nusil
0.149 0.145 0.028 0.007 0.007 0.009 0.003 0.013 0.016
E. Pace - Tecnologie Spaziali 33
Esempio: Outgassing connettoriEsempio: Outgassing connettori
E. Pace - Tecnologie Spaziali 34
Esempio: lubrificante Torr lubeEsempio: lubrificante Torr lube
Vapor Pressure @ 38°C 1 x 10-8 torr
@ 240°C 3 x 10-4 torr
Viscosity @ 38°C 495 centistokes
@ 98°C 43 centistokes
Viscosity Indexes,ASTM D2270
145
Flammability DOES NOT BURN
Surface Tension@ 26°C
19.3 dynes/cm
Density @ 100°C 1.78 g/ml
Chemical Inertness NO REACTIVITY*
* No reactivity between TorrLube and boiling sulfuric acid, flourine gas at 200° C, triflouride at 50° C, molten sodium hydroxide, or ethyl alcohol at room temp.
E. Pace - Tecnologie Spaziali 35
Ossigeno atomicoOssigeno atomico
Particolarmente attivo in orbita bassa
Ossigeno atomico
Scattering riflessione
Sputtering
Formazione ossidi
Chemi-luminescenza
E. Pace - Tecnologie Spaziali 36
Effetti dell’ossigeno atomicoEffetti dell’ossigeno atomico
Sputtering
Erosione dei materiali dovuta alla velocità relativa alla sonda di 8 km/s
Valori tipici 0.01 – 0.09 x 10-24 cm3/atomo
(Al-Kapton, Teflon)
2 – 4 x 10-24 cm3/atomo (Polietilene, kapton)
Dannoso per coatings, thermal blankets, pannelli solari, componenti ottici
Degrado delle proprietà ottiche, termiche, meccaniche, elettriche
E. Pace - Tecnologie Spaziali 37
Effetti dell’ossigeno atomicoEffetti dell’ossigeno atomico
Ossidazione
Modifica delle proprietà dei materiali
Esempi MoS2 se ossida diventa abrasivo
Si SiO2crack per proprietà termiche
diverse
variazioni di dimensioni
Coatings protettivi: problemi di pinholes e micrometeoroidi
Molto importanti le simulazioni sull’azione dell’ossigeno atomico sui materiali
E. Pace - Tecnologie Spaziali 38
Test su effetti dell’ossigeno atomicoTest su effetti dell’ossigeno atomico
Test facility dell’ESA per esporre materiali all’azione dell’ossigeno atomico. L’energia degli atomi arriva a 5eV per simulare le condizioni ambientali delle orbite basse.
E. Pace - Tecnologie Spaziali 39
Material strenght & fatigue lifetimeMaterial strenght & fatigue lifetime
Strenght fatigue lifetime
I gas assorbiti facilitano la
formazione di cracks
Ossidazione e diffusione dei gas assorbiti nel bulk
del materiale
1. Il vuoto migliora di circa un ordine di grandezza la vita media dei materiali
2. Un materiale che migliora molto è il vetro
E. Pace - Tecnologie Spaziali 40
Irraggiamento UVIrraggiamento UV
UV
Modifiche ottiche
Danno a polimeri
(embrittlement)
Modifiche elettriche
Caratteristiche termiche
Opacità
Esempio:
Celle solari
Resistività
Modifica della struttura dei legami
chimici
E. Pace - Tecnologie Spaziali 41
Danno da radiazioneDanno da radiazione
Radiation damage
Degrado elettronica
Displacement
Dose accumulata
Dielectric charging
Single event effect
Degrado delle celle solari
E. Pace - Tecnologie Spaziali 42
Dose accumulataDose accumulata
Il protone provoca maggiori danni dell’elettrone a causa del maggior momento
E. Pace - Tecnologie Spaziali 43
DisplacementDisplacement
Non-ionising energy loss (NIEL) NIEL include gli effetti del danneggiamento di eventi nucleari elastici o non elastici Charge Transfer Efficiency (CTE) parametro che misura l’efficienza di trasferimento di un
pacchetto di carica nei rivelatori
Si ha quando particelle penetrano nei materiali causando danni al reticolo cristallino. Si hanno allora stati energetici tra banda di valenza e banda di conduzione che causano perdita di efficienza di elettronica e rivelatori oppure dark current.
E. Pace - Tecnologie Spaziali 44
Effetti del displacementEffetti del displacement
In SPENVIS, l’attenuazione dei protoni incidenti da parte di uno schermo di alluminio è calcolata usando una routine di
CREME programme suite. Quando si stabilisce l’ambiente ricco di particelle intorno ad un sensore, tipo un CCD, la variazione di CTE attesa in orbita è calcolata come segue. La costante di danneggiamento K(E) è definita come:
DeltaCTE(E) = K(E) Phi(E)
dove Phi(E) è il flusso di particelle di energia E, e
K(E) = C NIEL(E)
Lo spettro differenziale dei protoni mediato su un orbita e attenuato da un dato schermo di alluminio è usato per calcolare l’ammontare del danno causato ad ogni energia del protone. Il danno totale segue dall’integrazione del danno su tutto l’intervallo di energie:
E. Pace - Tecnologie Spaziali 45
Single event effectSingle event effect
Il SEE risulta dall’azione di una singola particella energetica.
SEE
Single event burnout
SEB
(hard failure)
Single event upset
SEU
(soft error)
Single event latchup
SEL
(soft or hard error)
E. Pace - Tecnologie Spaziali 46
SEUSEU
Definito dalla NASA come radiation-induced errors in microelectronic circuits caused when charged particles (usually from the radiation belts or from cosmic rays) lose energy by ionizing the medium through which they pass, leaving behind a wake of electron-hole pairs.
Indotto da particelle energetiche che rilasciano impulsi di energia. Provocano errori transienti non distruttivi. Un reset o una riscrittura del
componente (memorie) riattivano la normale funzionalità. Può avvenire nell’elettronica analogica, digitale, nei componenti ottici,
oppure può avere effetti sulla circuiteria d’interfaccia. Un SEU appare tipicamente come un impulso transiente nella
circuiteria di supporto o logica, o come un ‘bit flip’ nelle celle di memoria o nei registri.
Un SEU grave si definisce ‘single-event functional interrupt’ (SEFI). Blocca le normali operazioni e richiede un reset di potenza per recuperare le normali funzioni operative.
E. Pace - Tecnologie Spaziali 47
Effetto di SEU protoniciEffetto di SEU protonici
I protoni possono • Ionizzare• Provocare ‘spallazione’
E. Pace - Tecnologie Spaziali 48
SELSEL
Condizione che causa la perdita del funzionamento di un dispositivo a causa di una corrente indotta da un singolo evento.
I SEL sono potenzialmente distruttivi e causare danni permanenti
Creano un eccesso di corrente durante il funzionamento del dispositivo, al di sopra delle specifiche, che può distruggerlo.
La condizione ‘latched’ può distruggere il dispositivo, ridurre la tensione sul bus, o danneggiare il power supply.
Inizialmente si pensava che i SEL fossero dovuti a ioni pesanti, tuttavia possono anche essere causati in dispositivi molto sensibili da protoni
Un SEL può essere rimosso da un power off-on or power strobing del dispositivo. Se la potenza non viene rimossa rapidamente, può accadere un danno irreversibile dovuto a eccesso di riscaldamento, o rottura delle metallizzazioni o dei bonding.
Il SEL dipende fortemente dalla temperatura: la soglia di latchup decresce ad alta temperatura e la sezione d’urto cresce.
E. Pace - Tecnologie Spaziali 49
SEL: corrente indottaSEL: corrente indotta
A500K050 (Prototype) SEE TestBNL, September 2000S/N LAN3303, Run B2
BromineNASA/GSFC
Time (sec)
0 5 10 15 20
Cur
rent
(m
A)
-200
0
200
400
600
800
1000
ICC3.3V
ICC2.5V
Note:Power Supply Trip Level Set at 800 mA
E. Pace - Tecnologie Spaziali 50
Linear energy transfer (LET)Linear energy transfer (LET)
Soglia del SEU LET• Minimo valore di LET per causare un effetto SEU.
Soglia del SEL LET• Massimo valore di LET per non avere latchup
Misurato in MeV cm2/mg
@ 107 particles/cm2
E. Pace - Tecnologie Spaziali 51
Soglie di SEL LETSoglie di SEL LET
1.E-08
1.E-07
1.E-06
1.E-05
1.E-04
15 20 25 30 35 40
LET (MeV-cm2/mg)
Dev
ice
Cro
ss S
ecti
on (
cm2 )
TIC43 BNL data taken a some angle of incidence
TIC43 NSCL data taken at normal incidence
Note: TIC42 data taken at normal incidence at NSCL and BNL show the same results for LET threshold.
TIC43 BNL data taken a normal incidence
Arrows Indicate Limiting Cross Section
E. Pace - Tecnologie Spaziali 52
Single event burnoutSingle event burnout
Condizione che può causare la distruzione del dispositivo a seguito di un’elevata corrente che attraversa un transistor di potenza.
Un SEB causa la rottura del dispositivo. Il SEB include
• Bruciatura di un power MOSFET, • Rottura di un gate• Bits congelati• Rumore nei CCDs
Un SEB può essere triggerato in un power MOSFET in stato OFF state (alta tensione di drain-source) quando uno ione pesante passando deposita una carica sufficiente a mettere il dispositivo in stato di ON.
La suscettibilità ai SEB decresce al crescere della temperatura.
E. Pace - Tecnologie Spaziali 53
Rad-hardeningRad-hardening
Physical: Hardened chips are often manufactured on insulating
substrates instead of the usual semiconductor wafers. Silicon oxide (SOI) and sapphire (SOS) are commonly used. While normal commercial-grade chips can withstand between 5 and 10 krad, space-grade SOI and SOS chips can survive doses many orders of magnitude greater.
Shielding the package against radioactivity, to reduce exposure of the bare device.
Capacitor-based DRAM is often replaced by more rugged (but larger, and more expensive) SRAM.
Choice of substrate with wide band gap, which gives it higher tolerance to deep-level defects; eg. silicon carbide or gallium nitride.
Use of depleted boron (consisting only of isotope Boron-11) in the borophosphosilicate glass layer protecting the chips, as boron-10 readily captures neutrons and undergoes alpha decay (see soft error).
E. Pace - Tecnologie Spaziali 54
Rad-hardeningRad-hardening
Logical: Error correcting memory uses additional parity bits to check for and possibly
correct corrupted data. Redundant elements can be used at the system level. Three separate
microprocessor boards may independently compute an answer to a calculation and compare their answers. Any system that produces a minority result will recalculate. Logic may be added such that if repeated errors occur from the same system, that board is shut down.
Redundant elements may be used at the circuit level. A single bit may be replaced with three bits and separate "voting logic" for each bit to continuously determine its result. This increases area of a chip design by a factor of 5, so must be reserved for smaller designs. But it has the secondary advantage of also being "fail-safe" in real time. In the event of a single-bit failure (which may be unrelated to radiation), the voting logic will continue to produce the correct result without resorting to a watchdog timer. System level voting between three separate processor systems will generally need to use some circuit-level voting logic to perform the votes between the three processor systems.
Watchdog timer will perform a hard reset of a system unless some sequence is performed that generally indicates the system is alive, such a write operation from an onboard processor. During normal operation, software schedules a write to the watchdog timer at regular intervals to prevent the timer from running out. If radiation causes the processor to operate incorrectly, it is unlikely the software will work correctly enough to clear the watchdog timer. The watchdog eventually times out and forces a hard reset to the system. This is considered a last resort to other methods of radiation hardening.