L’ACCESSO ALL’E-LEARNING PER GLI STUDENTI CON DISABILITÀ Una ricerca per la progettazione di corsi inclusivi

Eleonora Guglielman Università degli Studi Roma Tre

Didamatica 2011 - Torino, 4 maggio 2011

E. GUGLIELMAN - L’ACCESSO ALL’E-LEARNING PER GLI STUDENTI CON DISABILITÀ

Didamatica 2011

IL PROBLEMA DELLA RICERCA

  2 milioni 600mila persone con disabilità in Italia, 11.407 dei quali iscritti all’Università (2006-07)

  A tutti gli studenti deve essere garantito il “pieno accesso” a tutte le attività, comprese quelle attività online

  Aumentano le Università che propongono corsi in modalità e-learning e corsi blended

  In molti corsi sono utilizzati approcci partecipativi e collaborativi, spesso con l’ausilio dei tools del web 2.0

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ACCESSIBILITÀ Capacità di un dispositivo o di una risorsa di essere fruibile con facilità da qualsiasi utente

Standard web e software

Piattaforme e-learning

Ausili e Tecnologie Assistive

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ACCESSIBILE, SÌ, MA QUANTO?

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Interagire

Collaborare

Condividere saperi

Costruire collettivamente nuovi significati

Utilizzare gli strumenti del web 2.0

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DUE DIMENSIONI DI ACCESSIBILITÀ

Accessibilità tecnologica:

accesso a HW e SW

accessibilità dei siti web, delle piattaforme e-learning, dei contenuti

Accessibilità pedagogico didattica:

accesso a contenuti e risorse

accesso a mezzi e strumenti di collaborazione e interazione (chat, forum, wiki, blog….)

accesso alle attività: laboratori, lavori collaborativi, discussioni, simulazioni, ecc.

Standard: WCAG 2.0 ISO 9241 IBM ETSI IMS …..

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LA TECNOLOGIA NON È UNA PANACEA

Falsi miti: 2. Se è accessibile è inclusivo

L’accessibilità è solo la prima condizione per il processo di inclusione

Falsi miti: 1. Se è WCAG è accessibile

L’accessibilità della piattaforma è inutile se si erogano contenuti e attività inaccessibili

Falsi miti: 3. Lo standard come feticcio

Lo standard tecnologico non deve essere applicato ciecamente e rigidamente: accessibile significa personalizzabile

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ACCESSIBILE NON SIGNIFICA RIDOTTO

Falsi miti: 5. Semplificare in nome dell’adattabilità

Semplificare: abbassare la difficoltà dell’obiettivo

Facilitare: ricontestualizzare obiettivi e attività personalizzando

Sostituire: veicolare l’informazione attraverso altri canali e linguaggi

Falsi miti: 4. Ridurre strumenti e risorse multimediali

Se una risorsa aggiunge valore per alcuni utenti non c’è ragione per non utilizzarla; maggiori risorse = maggiori opportunità formative

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UN’IPOTESI: LE LINEE GUIDA

Versante metodologico didattico (approcci, pratiche, strategie)

Una versione “basic” e singole linee guida declinate per le diverse tipologie

Flessibili e dinamiche Integrano gli standard tecnologici

Basate sull’Universal Design

Linee Guida

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IL FRAMEWORK PROGETTUALE

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Verso un design universale

Universal Design e Design for All

Approcci di progettazione universale per garantire l’accessibilità a tutte le tipologie di utenza

ETSI - parametri tecnici di accessibilità delle ICT

Universal Instructional Design

Universal Design for Learning

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IL MODELLO DELLE LINEE GUIDA   macrofase di riferimento (pre-design, design

metodologico)   macroarea (A1, A2, B1, ecc.)   indicatore   descrittori metodologico-didattici   tipologie di disabilità alle quali si riferisce l’indicatore

(disabilità uditive, disabilità visive, disabilità motorie, DSA)   standard tecnologici corrispondenti   riferimenti sito-bibliografici

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PROBLEMI APERTI   Intervenire a livello di politiche

inclusive  Sensibilizzare la committenza  Formare docenti, tutor, staff  Cambiare modo di progettare  Lavorare per l’accessibilità del

web 2.0   Integrare standard e

personalizzazione  Modificare le pratiche educative

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Grazie per l’attenzione

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