Lacan e la teoria dello specchio

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Jacques Lacan e la teoria dello specchio

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Jacques Lacan e la teoria dello specchio

Lacan e la teoria dello specchio

Jacques Lacan (1901-1981)

Psicanalista, psichiatra e filosofo francese

Lacan e la teoria dello specchio

Alla base del pensiero di Jacques Lacan c’è la

rilettura del messaggio di Freud ed il ritorno

all'insegnamento originario di Freud.

Per fare ciò Lacan si serve di molti saperi

diversi: l'arte, la letteratura, la topologia, la

filosofia e la linguistica.

Per Lacan, il soggetto o Io è il

risultato di una costruzione.

Nei primi mesi di vita il bambino

dipende in tutto e per tutto

dall’altro ed è in balìa del caos

che attraversa il suo corpo: è un

corpo in frammenti

Lacan e la teoria dello specchio

Nella fase dello specchio (tra i 6 e i 18

mesi) accade che il bambino, di fronte

ad uno specchio, prima reagisce come

se l’immagine riflessa fosse una realtà

che si può afferrare, poi si rende

conto che è una immagine e capisce

che quella è la sua immagine, diversa

da quella dell’adulto che lo tiene in

braccio

Lacan e la teoria dello specchio

E’ lo sguardo dell’altro, cioè della madre, che

dà al bambino il riconoscimento

della propria immagine unificata e autonoma

.

Questa richiesta dello sguardo altrui per

definire la propria identità, inizia

proprio nel momento in cui la madre

conferma che quello che si vede accanto a lei

è lui, il bambino

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Gradualmente il bambino arriva ariconoscere la propria immagine riflessa e elabora un primo abbozzo dell’io.

L’immagine riflessa fornisce

una forma fissa stabile, che

anticipa il relativo

autocontrollo e stabilità

che il bambino raggiungerà

solo successivamente.

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Si costruisce

l’immagine di sé che passa tramite

il linguaggio

e lo sguardo dell’altro

Lacan e la teoria dello specchio

A diciotto mesi la fase dello specchio,

come una fase di sviluppo, giunge al

giunge al termine, ma il rapporto tra il

soggetto e la sua l'immagine rimane

una forza che agirà sempre nella vita

psichica del soggetto; saremo sempre,

in un certo senso, "qualcun altro" in

quanto la nostra immagine viene

percepita come separata da noi.

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Chi si blocca in questa fase, perché

non riesce ad accedere pienamente

alle fasi successive, o vive in modo

incompleto le fasi successive, rimane in

qualche modo «intrappolato» nella

immagine illusoria riflessa, in cui il

bambino è un tutt’uno con la madre

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Il termine della fase dello specchio si

ha quando la figura paterna «irrompe»

nella relazione fusionale madre-

bambino. consentendo la risoluzione

dell’edipo

Per il bambino l’edipo si conclude con

l’assunzione dell’identità sessuale,

momento questo che coincide anche

con l’ingresso nell’ordine del

simbolico, cioè nell’ordine del

linguaggio e della cultura.

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In questa fase il bambino

acquista anche l’uso del

linguaggio e la categoria della

propria individualità io.

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