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Laboratorio Docenti Neoassunti a.s. 2015/16 Sistema Nazionale di Valutazione (autovalutazione e miglioramento) Prof.ssa Miria Mori

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Laboratorio Docenti

Neoassunti

a.s. 2015/16Sistema Nazionale di Valutazione(autovalutazione e miglioramento)

Prof.ssa Miria Mori

Le tendenze internazionali

Diffusione di sistemi di valutazione

Crescente autonomia delle scuole

Ruolo più qualitativo dell’ispettorato

Uso crescente di indicatori e prove di

apprendimento

Due Raccomandazioni europee (2006-

2009)

Gli ambiti della valutazione

Valutazione dei sistemi (p.e. i

sistemi scolastici nazionali)

Valutazione di programmi e

progetti

Valutazione di singole istituzioni o

strutture

Valutazione degli operatori

Valutazione degli alunni

Valutazione di strutture

Valutazione esterna

Autovalutazione

Peer Review

Certificazione

Accreditamento

Due obiettivi per

i sistemi di valutazione

Centralistico: la valutazione deve

fornire informazioni a chi gestisce il

sistema

Decentrato: la valutazione deve

fornire informazioni alle scuole ed

alle famiglie per favorire la loro

scelta

Cosa significa valutare

La valutazione è un processo di acquisizione

delle informazioni finalizzato alla decisione

La valutazione è una fase del processo di

gestione strategica (ciclo della qualità)

Due finalità:

Render conto dei risultati (funzione esterna)

Migliorare la qualità del servizio (funzione

interna)

Principi guida: miglioramento continuo (circolo

della qualità), qualità come concetto relativo,

focalizzazione sugli obiettivi

PRECEDENTI ESPERIENZE DI

VALUTAZIONE PRIMA DELL’SNV:

PROGETTO VSQ (valutazione per lo sviluppo della qualità della

scuola. Definito con il D.M del 19 Marzo 2011 -Progetto sperimentaleTRIENNALE al quale partecipano 13 Istituti della Provincia di Arezzo.

Ha fornito indicazioni su metodologie e strumenti per la valutazione

Valutazione e Miglioramento: progetto attuato dall'INVALSI (2008-2013)

PROGETTO VaLeS (valutazione e sviluppo scuole) Nasce con laCircolare Ministeriale n. 16 del MIUR (3/12/2012) – Percorso

sperimentale di autovalutazione e valutazione esterna; messa a

punto di nuovi strumenti che permettono alla scuola di ragionare su

se stessa. Modello a tre dimensioni (Esiti, Processi, Contesto):

1. La scuola redige il suo Rapporto di Autovalutazione (entro Maggio2013).

2. Valutazione esterna (Gennaio 2014)

3. Definizione del Piano di Miglioramento.

SNVCos'è il Sistema nazionale di valutazione?

Il Sistema nazionale di valutazione (SNV) costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l’SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.Il Sistema nazionale di valutazione è costituito da:

Invalsi: Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione;

Indire: Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa;

Contingente ispettivo.

Concorrono all’attività di valutazione:

la Conferenza per il coordinamento funzionale del SNV;

i Nuclei di valutazione esterna.

Normativahttp://www.istruzione.it/snv/scuole_normativa.shtml

Legge Bassanini n.59 del 1997 – «obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi «

DPR n.275 8 marzo 1999 – Regolamento per l’autonomia

Legge 53/2003 – Valutazione degli apprendimenti e della qualità del sistema educativo d’istruzione e di formazione.

D.Lgs. 286/2004 – Istituzione dell’Invalsi e definizione dei suoi compiti

D.Lgs. N.150 del 27/10/2009 (Brunetta) – In materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.

D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo: «Le istituzioni scolastiche partecipano, come attività ordinaria d'istituto, alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti»

DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione

Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017

C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014

Nota prot.n. 1738 del 2 marzo 2015: Orientamenti per l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione (Rav)

,

Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014

PRIORITA' STRATEGICHE DELLA VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Princìpi e criteri generali che costituiscono il riferimento per i soggetti del Sistema Nazionale di Valutazione e per la Conferenza per il coordinamento funzionale del Sistema Nazionale di Valutazione:

i) l'INVALSI sosterrà i processi di autovalutazione delle scuole fornendo strumenti di analisi dei dati resi disponibili dalle scuole, dal sistema informativo del Ministero e dalle rilevazioni nazionali e internazionali degli apprendimenti; definirà un quadro di riferimento, corredato di indicatori e dati comparabili, per l'elaborazione dei rapporti di autovalutazione il cui format sarà reso disponibile alle scuole entro ottobre 2014;

ii) il Sistema Nazionale di Valutazione si avvarrà di una piattaforma operativa unitaria predisposta dai Servizi informativi del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in modo da poter gestire e coordinare il flusso delle informazioni e le elaborazioni dei dati provenienti dalle varie fonti ………

Nel corso del primo semestre dell'anno

2015, tutte le scuole predisporranno un

Rapporto di autovalutazione, utilizzando il

quadro di riferimento definito dall'Invalsi e i

dati messi a disposizione tramite

piattaforma operativa unica.

Il processo di autovalutazione prende avvio

dall’analisi di informazioni qualificate in

possesso della scuola. I dati a disposizione

della scuola provengono da diverse fonti: -

Ministero - Invalsi - Altre fonti (Istat, Ministero

degli interni,…)

Le quattro fasi del percorso

di valutazione che ha

durata triennale

Autovalutazione

Attività di analisi e valutazione interna,

elaborazione del RAV

(Rapporto di Autovalutazione)

Elaborazione on line tramite piattaforma

Valutazione Esterna

Visite alle scuole da parte dei nuclei di valutazione: circa 800 istituzioni scolastiche coinvolte

all'anno

(PARI AL 10%: 3% scelte casualmente; 7% in base a

specifici indicatori)

Azioni di Miglioramento/ Aggiornamento

RAV

Individuazione delle azioni di

miglioramento/interventi sulla base di

PRIORITA' STRATEGICHE (obiettivi

PERSEGUIBILI in un tempo definito).

Verifica e aggiornamento del RAV.

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA

DIRIGENZA SCOLASTICA

Rendicontazione Sociale

La scuola rende conto delle scelte,

delle azioni, dei risultati, dell'impegno

delle risorse in un dato periodo

AUTOVALUTAZIONE

A.S. 2014-2015

LA SCUOLA SI OSSERVA PER... MIGLIORARSI!

LA SCUOLA ELABORA

IL PROPRIO RAPPORTO

DI AUTOVALUTAZIONE

RAV

L'ISTITUTO ANALIZZA E VERIFICA

IL PROPRIO SERVIZIO SULLA BASE DI

DATI FORNITI DAL MIUR,

DALL'INVALSI, DA ALTRE FONTI E

DALLA SCUOLA STESSA

Le tappe del 2015

Febbraio: compilazione questionario scuola

Marzo-Aprile: strumenti per la consultazione,

indici e compilazione RAV

Luglio: pubblicazione del RAV

Ottobre: Pubblicazione primo rapporto nazionale sul sistema scolastico italiano

A cosa serve il RAV ?

Conoscersi

• Conoscersi attraverso dati (statistici e attendibili/questionari genitori, alunni, docenti);

• Riflettere sulle proprie modalità organizzative, gestionali e didattiche

Valutarsi

• Esprimere un giudizio

Farsi conoscere

• La scuola si descrive e proietta se stessa all'esterno

INDIVIDUARE AZIONI DI MIGLIORAMENTO

A PARTIRE DALL'ANALISI DI PUNTI FORZA E

PUNTI DI DEBOLEZZA

L'AUTOVALUTAZIONE NON DEVE ESSERE UN

PERCORSO STATICO, MA UNO STIMOLO AD

UNA RIFLESSIONE CONTINUA CON IL

COINVOLGIMENTO DI TUTTA LA COMUNITA'

SCOLASTICA

GLI ATTORI COINVOLTI

IL DIRIGENTE SCOLASTICO che deve favorire il coinvolgimento

diretto di tutti, valorizzare le risorse interne, alimentare

costantemente il processo di autovalutazione

IL NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE INTERNA (NIV) per la composizione del NIV sono previsti anche membri

rappresentanti docenti/genitori/ATA/ Ente Locale …

L'INTERA COMUNITA' SCOLASTICA!

GLI INDICATORI PER IL RAV 1) Contesto 1. Popolazione scolastica

2. Territorio e capitale sociale

3. Risorse economiche e materiali

4. Risorse professionali

2) Esiti 1. Risultati scolastici

2. Risultati nelle prove standardizzate nazionali

3. Competenze chiave e di cittadinanza

4. Risultati a distanza

3) A Processi – Pratiche didattiche 1. Curricolo, progettazione e valutazione

2. Ambiente di apprendimento

3. Inclusione e differenziazione

4. Continuità e orientamento

3) B Processi - Pratiche gestionali e organizzative 1. Orientamento Strategico e organizzazione della scuola

2. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

3. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie .

La struttura del RAV

•Descrizione e valutazione del percorso di autovalutazione

•Individuazione delle priorità e degli obiettivi di processo

•Valutazione degli esiti e dei processi

•Descrizione contesto e risorse

Descrittiva Valutativa

Metodologico-riflessiva

proattiva

La scuola si deve attribuire dei

voti nelle seguenti 11 sezioni: Risultati scolastici;

Risultati nelle prove standardizzate nazionali;

Competenze chiave di cittadinanza;

Risultati a distanza;

Curricolo, progettazione, valutazione;

Ambiente di apprendimento;

Inclusione e differenziazione;

Continuità e orientamento;

Orientamento strategico e organizzazione della scuola;

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane;

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie.

Gli indicatori del RAV: fonti e

tipologia di informazioni:le scuole hanno a disposizione più fonti informative dalle

quali trarre informazioni per la compilazione

FONTI INTERNE

Dati in possesso della scuola, documenti elaborati dalla scuola, informazioni

FONTI ESTERNE

Dati resi disponibili dall’INVALSI e dal MIUR

LE FONTI ESTERNE

Dati MIUR

Contesto:

Risorse economiche e materiali

Risorse professionali

Esiti:

Risultati scolastici

Risultati a distanza

Dati INVALSI

Contesto

Popolazione scolastica

Risorse

Processi

Pratiche educative e didattiche

Pratiche gestionali e organizzative

Esiti

Risultati prove standardizzate nazionali

LE FONTI ESTERNE

Dati Ministero Interno

CONTESTO

Territorio e capitale sociale

Dati ISTAT

CONTESTO

Territorio e capitale sociale

LE FONTI DEI DATI

Informazioni in possesso della

scuola:

Questionari studenti, genitori,

insegnati

Dati prove INVALSI

Questionario scuola INVALSI

Autovalutazione della scuola

COME VANNO LETTE LE FONTI

IN MODO

INTEGRATO

CONTESTUALIZ

ZANDOTenendo ben

presente la realtà della scuola

COMPARANDO

LA SCUOLA

CON I CONTESTI

SIMILI

IN OTTICA

DINAMICA

Parte metodologico riflessiva

E' il momento della riflessione sul processo di autovalutazione.

La composizione del nucleo di autovalutazione (FATTORE INFORMATIVO)

Eventuali problemi emersi nella lettura dei dati (ANALISI DEL PROCESSO)

Eventuali esperienze pregresse di autovalutazione: strumenti e utilizzazione del risultato (FATTORE STORICO)

DALL'AUTOVALUTAZIONE...ALMIGLIORAMENTO

Parte metodologico-riflessiva

Parte proattiva

Parte proattivaIndividuazione di priorità ed obiettivi

Priorità

Riferite agli

esiti degli

studenti

Piano triennale

Obiettivi di processo

Obiettivi di processo

Obiettivi di processo

Traguardi

Di lungo

periodo

E’ richiesto OBBLIGATORIAMENTE di individuare

PRIORITA' riferite agli esiti degli studenti

(LUNGO PERIODO)

OBIETTIVI GENERALI CHE LA SCUOLA SI PREFIGGE DI RAGGIUNGERE NEL LUNGO PERIODOATTRAVERSO LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO

DEVONO NECESSARIAMENTE ESSERE RIFERITE AGLI ESITI DEGLI STUDENTI

Risultati scolastici

Risultati nelle prove standardizzate

Competenze chiave e di cittadinanzaRisultati a distanza

ARTICOLARE ALL'INTERNODELLE AREE QUALI PRIORITA' SI INTENDANORAGGIUNGERE

Priorità

E' bene individuare poche priorità strategiche

in modo da focalizzarci su obiettivi perseguibili in un tempo definito

RISULTATI ATTESI IN RELAZIONE ALLE PRIORITA' STRATEGICHE

RAPPRESENTANO LE METE DELL'AZIONE DI MIGLIORAMENTO

ARTICOLANO IN FORMA OSSERVABILE E /O MISURABILE I CONTENUTI DELLE PRIORITA'

Traguardi

PrioritàTraguardo a lungo

periodo

ESEMPI DI OBIETTIVI DI PRIORITA' RIFERITI AGLIESITI:- ridurre gli esiti non sufficienti in matematica- ridurre gli abbondoni nel primo biennio della secondaria di II grado

PROCESSI PIANO PLURIENNALE- Processo curricolo, progettazione e valutazione Progettare attività didattiche condivise nei dipartimenti di matematica; individuare verifiche comuni per classi parallele- Processo InclusioneAttivare laboratori di studio assistito/peer education- Processo OrientamentoRidefinire pratiche di accompagnamento con le scuole del I ciclo

TRAGUARDI A LUNGO PERIODORidurre progressivamente gli insuccessi scolastici e gliabbandoni attraverso la ridefinizione della progettazionedidattica e degli apprendimenti

PROPOSTE ATTIVITA' DI

LABORATORIOAttività 1

Studio di un caso (scuola X)

Individuazione delle priorità e idee guida per il piano di miglioramento.

Descrizione:

Criterio di qualità: la scuola garantisce il successo formativo

degli studenti.

Rubrica di valutazione Situazione della scuola

La scuola non perde studenti

nel passaggio da un anno

all’altro, tranne singoli casi

giustificati. La distribuzione

degli studenti per fasce di

voto evidenzia una

situazione di equilibrio.

5

(positiva)

Criterio di qualità: la scuola assicura l’acquisizione dei livelli

essenziali di competenze (misurate con le prove

standardizzate nazionali) per tutti gli studenti:

Rubrica di valutazione Situazione della scuola

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI è in linea con quello di scuole con backgraund socio-economico e culturale simile.La varianza tra classi in italiano e matematica è uguale o di poco superiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, anche se ci sono casi di singole classi in italiano e matematica che si discostano in negativo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e matematica è in linea con la media nazionale.

3

(con qualche criticità)

Criterio di qualità: la scuola assicura l’acquisizione

delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.

Rubrica di valutazione Situazione della scuola

Il livello delle competenze chiave e di

cittadinanza raggiunto dagli studenti è

accettabile; sono presenti alcune

situazioni (plessi) nelle quali le

competenze sociali e civiche sono

scarsamente sviluppate

(collaborazione tra pari, responsabilità

e rispetto delle regole). In generale la

maggior parte degli studenti

raggiungono una sufficiente

autonomia nell’organizzazione dello

studio. La scuola adotta modalità

comuni per la valutazione del

comportamento ma non utilizza

strumenti per valutare il

raggiungimento delle competenze

chiave e di cittadinanza.

3

(con qualche criticità)

Criterio di qualità: la scuola favorisce il

successo degli studenti nei successivi

percorsi di studio e di lavoro.

Rubrica di valutazione Situazione della scuola

I risultati degli studenti nel

successivo percorso di

studio non sono sufficienti:

diversi studenti incontrano

difficoltà d’apprendimento

( non sono ammessi alla

classe successiva, hanno

debiti formativi o cambiano

indirizzo di studi), alcuni

abbandonano gli studi nel

percorso successivo.

3

(con qualche criticità)

PROPOSTE ATTIVITA' DI LABORATORIOAttività 1

Analizzare le fasi in cui si articolano la valutazione ed il

miglioramento nelle scuole italiane nel triennio 2015-2018

utilizzando la tabella SWOT che riporta quattro campi dedicati

rispettivamente ai punti di forza e di debolezza, alle opportunità

e alle minacce.

PUNTI DI FORZA

Strenghts

Come possiamo utilizzare e sfruttare ogni forza?

PUNTI DI DEBOLEZZA

Weaknesses

Come possiamo migliorare ogni debolezza?

Quali sono i vantaggi dell'SNV? Quali ricadute

positive potranno esserci sul sistema nazionale

d’istruzione?

Cosa si può migliorare? Cosa si dovrebbe evitare?

OPPORTUNITÀ

Opportunities

Come si può sfruttare e beneficiare di ogni

opportunità?

PERICOLI

Threats

Come possiamo ridurre ciascuna delle

minacce?

Quali possibilità vengono offerte dal sistema e

possono offrire occasioni di sviluppo?

Quali rischi da valutare e da affrontare perché

potrebbero peggiorare la qualità dell’istruzione?

I 5 gruppi sono stati identificati in base alla media dei livelli di

apprendimento nazionale, con i valori

disposti fra le seguenti soglie:

Livello 1 = studenti con risultati inferiori al 75% della media

nazionale

Livello 2 =tra il 75 e l’95% della media nazionale

Livello 3 = tra l’95 e il 110% della media nazionale

Livello 4 = tra il 110 e il 125% della media nazionale

Livello 5 = oltre il 125% della media nazionale

Se, ad esempio, la media nazionale di risposte corrette è pari al

60% del numero totale dei quesiti proposti,

al primo livello si posizionano quegli studenti il cui numero di

risposte corrette è minore o uguale al 45%

del numero totale dei quesiti proposti (75% del 60%),

mentre al livello 5 si posizionano quegli studenti il cui numero di

risposte corrette è maggiore del 75%

del numero totale dei quesiti proposti (125% del 60%).

NOTE:LIVELLI DI APRENDIMENTO

NOTE:Glossario INVALSI

CHEATING= Il cheating (letteralmente: barare, imbrogliare) è un fenomeno rilevato attraverso un

controllo di tipo statistico sui dati e si riferisce

a quei comportamenti “impropri” tenuti nel corso della somministrazione delle prove INVALSI. È

stato, infatti, osservato come in alcuni casi, e secondo modi e forme differenti, gli studenti

forniscano risposte corrette, non in virtù delle loro conoscenze, ma perché copiate da altri studenti

o da libri e altre fonti (student cheating) o, persino, suggerite più o meno esplicitamente dai

docenti (teacher cheating).

INDICE ESCS- L’indice ESCS (Economic, Social and Cultural Status) definisce sinteticamente lo statussocio-economico e culturale delle famiglie degli studenti. E’ elaborato sulla base delle informazioniricavate dal Questionario compilato dagli studenti stessi, come la condizione professionale deigenitori, il loro livello di istruzione, le dotazioni e gli strumenti culturali in possesso della famiglia, comeil numero di libri a disposizione in casa, la possibilità di avere un luogo tranquillo in cui studiare, uncomputer da utilizzare per lo studio con il relativo software, ecc... La classificazione in quattro gruppi,“basso”, “medio-basso”, “medio-alto”, alto”, è stata definita a partire dall’intera popolazionescolastica italiana.

Bibliografia

Allulli G., 2013, L'autovalutazione: uno strumento strategico di governo della scuola, Milano.

Quadrelli I., 2014, Percorsi di lettura dei dati, Roma.

http://ext.pubblica.istruzione.it/SistemaNazionaleValutazione/login.do;jsessionid=T0AHIDx1J-GogpNkbTDGmoE6?dispatch=view (per visualizzare il RAV delle singole scuole)

https://didattica.polito.it/

http://www.andislombardia.org/wp-content/uploads/2015/10/ANDIS_Dal-RAV-al-PTOF_PdM-Alemani-4_11_15.pdf

http://www.ic16verona.gov.it/j/attachments/article/1098/CRISTANINI%20PROCESSI-ESITI-MIGLIORAMENTO.pdf

http://diazilla.com/doc/87388/materiale-laboratorio2-s.n.v.-prof.ssa-s.-beni