Laboratorio Di Storia Parte1

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Laboratorio di storia La via della seta Il baco da seta in Trentino

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Laboratorio di storia

La via della seta Il baco da seta in Trentino

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La storia

• Nel II A. C secolo gli scambi commerciali e culturali tra i romani e i cinesi erano già intensi e sistematici.

• Nel V secolo D.C la sericoltura si diffonde nel mondo occidentale, ma la seta era già conosciuta in Europa.

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• Dall’Oriente affluivano in Occidente prodotti quali la seta, pietre preziose e spezie, mentre dall’Occidente partivano vetro, rame, stagno, piombo e oro e argento sottoforma di monete.

• Ne sono testimonianza i resti di sete, trovati alla periferia dell’impero romano, che risalgono all’impero degli Han.

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• La tradizionale mappa seta aveva il proprio centro di partenza in Tunhuang al confine settentrionale dell’impero cinese, la pista carovaniera verso Samarcanda quindi attraverso le strade persiane le merci giungevano ai porti mediterranei del vicino oriente, Tiro, o dell’Asia minore, Mileto, Efeso, Mitilene. Qui venivano imbarcate su navi greche, fenicie o arabe e raggiungevano Roma attraverso lo stretto di Messina.

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• L’impero cinese e quello romano non entrarono mai in contatto diretto

• I Romani non seppero nulla circa l'origine della seta e della lavorazione necessaria per tesserla.

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• Nella Storia naturale di Plinio il Vecchio si dice dei Seri che fossero "famosi per la lana delle loro foreste". E aggiungeva: "Staccano una peluria bianca dalle foglie e la innaffiano; le donne quindi eseguono il doppio lavoro di dipanarla e di tesserla". Dei bachi, nessuna notizia.

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• Il baco da seta si diffuse dalla Cina alla Corea e da questa al Giappone per essere poi portato nel Medio Oriente dove due monaci, nel 582, lo donarono all'imperatore Giustiniano di Costantinopoli. Da qui gli arabi lo portarono nella Spagna durante la loro opera di colonizzazione del Mediterraneo e, intorno all'anno mille e cento, esso giunse in Italia attraverso la Sicilia.

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• Intorno al VI-VII secolo la Via della Seta cominciò il suo lento declino, in parte per la scarsa stabilità politica dell'impero cinese nelle sue regioni più occidentali e poi per la spinta dell'Islam

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Marco Polo• Nel XIII secolo si assiste alla riattivazione

dei commerci tra Asia ed Europa, la via della seta fu nuovamente praticabile a causa dell’unificazione dell’Asia sotto l’impero mongolo.

• In questo contesto cominciava, nel 1261, il viaggio dei fratelli veneziani Niccolò e Matteo Polo, verso l’Oriente. Il loro ritorno in occidente aprì la via a due generi di relazioni dirette fra Europa e Cina, quelle religiose e quelle commerciali.

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La crisi della via della seta

• La grave crisi politica che travolse l’impero cinese ed in generale l’Asia tra il XIV e il XV secolo determinò il declino della via della seta che non riacquistò più il ruolo avuto al tempo della pax mongolia.

• I commercianti ritennero molto più sicure le vie marittime che sostituirono inesorabilmente la via della seta.

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La seta in Trentino• L'allevamento del baco da

seta, in forma razionale, ebbe inizio, nel Trentino, all'incirca al principio del secolo scorso e si protrasse per quasi centocinquant'anni

• La prima metà del 1800 fu l'epoca d'oro della bachicoltura trentina. Essa in pochi anni sopravanzò tutte le altre produzioni agricole. Furono piantati gelsi anche nelle valli più remote, occupando piano e colline.

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• Attorno alla metà del secolo scorso, si contavano, infatti, a Rovereto e dintorni, ben quaranta filatoi che davano lavoro a oltre quattromila persone con una produzione che si aggirava sui 100 mila kg di sete rinomate in tutta Europa.

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• Al periodo di splendore della bachicoltura trentina subentrò, nella seconda metà del secolo scorso, una crisi profondissima. A causa della diffusione di malattie che colpivano il baco da seta

• Per far fronte a questa crisi, i produttori agricoli si riunirono in società e comitati appositi (Società agraria di Rovereto 1868, Consorzio Agrario Tridentino 1870). Scopo di queste associazioni era quello di difendere la coltivazione del gelso, di razionalizzare l'allevamento dei bachi, istruendo i contadini sulle nuove tecniche colturali e fornendo loro il seme sano .

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Don Grazioli

• Con sottoscrizioni fra i produttori il Comitato seme-bachi, organizzò diverse spedizioni in Medio Oriente e in Oriente, con a capo l'infaticabile don Giuseppe Grazioli, di Lavis, che avevano il compito di procurarsi seme esente da infezione, da distribuire sotto il controllo pubblico.

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Interviste ragazzi

• Le nostre intervisteabbiamo intervistato gli abitanti di Lavis :

ragazzi, adulti, anziani. Dopo aver discusso in classe, abbiamo deciso di chiedere loro se conoscessero l’opera di Don Grazioli.

Abbiamo poi costruito dei grafici che evidenziassero meglio la conoscenza della popolazione

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• Abbiamo fotografato i luoghi della memoria di don Grazioli

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Le leggende

• Una leggenda narra che:

• Il baco da seta si diffuse dalla Cina alla Corea e da questa al Giappone per essere poi portato nel Medio Oriente da due monaci che nascosero nel bastone dei bozzoli di baco, ma numerose sono le leggende sulla storia del baco da seta

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• I cinesi cercarono di conservare quel segreto e ci riuscirono per secoli, fino a quando una principessa cinese, intorno al 420 d.C. andò sposa al principe della città di Khotan. La principessa riuscì a trasportare uova di bachi da seta e semi di gelso, nascondendoli nella sua alta acconciatura. In questo modo "la cultura di questi preziosi vermi venne conosciuta e praticata nel piccolo stato di Bokhara (Turkestan), dove si estese e prosperò a meraviglia"