L’Accademia di Belle Arti con la Trilogia d’Autunno al ... · teatro, a cura di Maria Rita...
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Comunicato stampa L’Accademia di Belle Arti con la Trilogia d’Autunno al Teatro Alighieri Corpo a corpo. I giovani artisti dell'Accademia svelano lo spazio nascosto del teatro, a cura di Maria Rita Bentini e Nicola Cucchiaro da un'idea di Cristina Mazzavillani Muti Per la Trilogia d’Autunno – al Teatro Alighieri di Ravenna dal 1 al 10 novembre, con Norma, Aida, Carmen - Cristina Muti, sempre attenta a valorizzare la creatività dei giovani del territorio, immette in scena e al di fuori della scena, opere sperimentali e suggestive. Chiama i giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti che, a sorpresa, entrano negli spazi del Teatro Alighieri e lo contaminano con la loro creatività. E’ questo un progetto senza precedenti, almeno da quando la “piccola Fenice” di Ravenna è stata aperta al pubblico verso la metà dell’Ottocento. Inedito il fatto che il Teatro Alighieri accolga una mostra di opere d’arte di giovani artisti e che questo accada non soltanto nel Foyer o sul palcoscenico, ma negli spazi che gli spettatori attraversano distrattamente per raggiungere i loro posti. L’architettura del teatro - quella che gli architetti veneziani Tomaso e Giovan Battista Meduna avevano disegnato nel 1838 per il nuovo teatro d’opera della città, traducendo in piccolo il modello veneziano- si rivela così in modo nuovo, per frammenti e nella sua raffinata complessità. In palcoscenico due grandi sculture si inseriscono nella visionaria scenografia di Norma e Aida presentando un’opera nell’opera, realizzate rispettivamente da Matteo Drudi e Lorenzo Scarpellini. Le altre ventidue opere dei diciassette giovani artisti sono invece ambientate nella magnifica architettura del teatro ottocentesco, oltrepassando i confini dello spazio scenico. Lo sguardo partirà dal Foyer salendo verso l’alto, per inseguire presenze inattese nelle pieghe delle gallerie che conducono ai palchi del primo, secondo, terzo e quarto ordine. Tutte queste creazioni plastiche e pittoriche, che hanno preso vita nel laboratorio alchemico del Prof. Nicola Cucchiaro in Accademia, si misurano in un inedito “corpo a corpo” con l’anatomia del teatro. Ma il corpo non è soltanto
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Comunicatostampa
L’AccademiadiBelleArticonlaTrilogiad’AutunnoalTeatroAlighieri
Corpoacorpo.Igiovaniartistidell'Accademiasvelanolospazionascostodelteatro,acuradiMariaRitaBentinieNicolaCucchiaro
daun'ideadiCristinaMazzavillaniMuti
PerlaTrilogiad’Autunno–alTeatroAlighieridiRavennadal1al10novembre,conNorma,Aida,Carmen-CristinaMuti,sempreattentaavalorizzarelacreativitàdeigiovanidelterritorio,immetteinscenaealdifuoridellascena,operesperimentaliesuggestive.Chiamaigiovaniartistidell’AccademiadiBelleArtiche,asorpresa,entranoneglispazidelTeatroAlighierielocontaminanoconlalorocreatività.
E’questounprogettosenzaprecedenti,almenodaquandola“piccolaFenice”diRavennaèstataapertaalpubblicoversolametàdell’Ottocento.IneditoilfattocheilTeatroAlighieriaccolgaunamostradiopered’artedigiovaniartistiechequestoaccadanonsoltantonelFoyerosulpalcoscenico,maneglispazicheglispettatoriattraversanodistrattamenteperraggiungereiloroposti.L’architetturadelteatro-quellachegliarchitettivenezianiTomasoeGiovanBattistaMedunaavevanodisegnatonel1838perilnuovoteatrod’operadellacittà,traducendoinpiccoloilmodelloveneziano-sirivelacosìinmodonuovo,perframmentienellasuaraffinatacomplessità.
InpalcoscenicoduegrandisculturesiinseriscononellavisionariascenografiadiNormaeAidapresentandoun’operanell’opera,realizzaterispettivamentedaMatteoDrudieLorenzoScarpellini.
Lealtreventidueoperedeidiciassettegiovaniartistisonoinveceambientatenellamagnificaarchitetturadelteatroottocentesco,oltrepassandoiconfinidellospazioscenico.LosguardopartiràdalFoyersalendoversol’alto,perinseguirepresenzeinattesenellepieghedellegalleriecheconduconoaipalchidelprimo,secondo,terzoequartoordine.
Tuttequestecreazioniplasticheepittoriche,chehannopresovitanellaboratorioalchemicodelProf.NicolaCucchiaroinAccademia,simisuranoinuninedito“corpoacorpo”conl’anatomiadelteatro.Mailcorpononèsoltanto
quellodelteatro,èquelloumanocheispiral’interoprogetto.Nell’antropologiacontemporaneailcorpohaperdutol’intattabellezzadelleformeedell’animainsitanellaculturaclassicaeneitantirinascimentichesisonoavvicendatifinoatoccareilXXsecolo,eppurenell’immaginariodiquestigiovaniartistiilcorporestaalcentro,indagato,interpretato,interrogato.Appaionoformeinquietemavitali,percorsedaenergienaturalicheleanimano.Frammentierelittichecontengonol’ecodiunqualchenaufragio,oppurevoltiemascherechecustodisconodomandecarichedimisterosull’essereesull’apparire.
LeoperediAnnaAgati,AntonlucaCavicchia,LucaCavicchi,GiovanniDelvecchio,MatteoDrudi,ManuelaFlamigni,RebeccaFornaciari,DanielaGuzzinati,JenniferLagorio,LiaMaggioli,AndreaMandalari,JessicaMascia,AleksandraMiteva,SilviaPasi,LorenzoScarpellini,AriannaZama,YuyuZhaoesploranocongrandeoriginalitàiltemadelcorpo,conducendolospettatoredivisioneinvisione,inun’esperienzaantropomorficatramemoria,ossessione,fantasticaricreazione.
INFORMAZIONIPERLAVISITA:
LamostraèvisibileaglispettatoridurantetuttelerecitedellaTrilogia
d’autunnodalleore20con“Norma”,il1,5,8novembre;con“Aida”il2,6,9
novembre;con“Carmen”il3,7novembreedalleore15domenica10
novembre)
Perlacittàsonoprevistedueaperturestraordinarieaingressoliberolunedì4
novembredalle14.30alle19.30,domenica10novembredalle10alle13.In
quest’occasionesarannoigiovaniartistiadaccogliereivisitatori
accompagnandolinelpercorsoespositivo
Comune di Ravenna
