L’A - Prevenzione Oggi...conduttore della vita dell’Aido. La presentazione della relazione...

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Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Milano - anno XII - nº 110 - MAGGIO - GIUGNO 2002

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di Leonida Pozzi 1

L’AIDO A UN BIVIONON UNA ROTTURA COL PASSATOMA MIGLIORARE PER CRESCERE

In ques to numero di “Prevenzione oggi” , come da tradizione dedicato inpar t i co lare a l l ’Assemblea regionale , i l l e t tore non troverà i so l i t i ar t i co-

l i s c i ent i f i c i sui t emi medic i e de l la prevenzione. E’ però impor tante , anos tro avviso , che su l mensi l e che è organo uf f i c ia le de l l ’Assoc iazione inLombardia s ia dato uno spazio adeguato ai t emi sui qual i s i dipana i l f i locondut tore de l la vi ta de l l ’Aido. La presentazione de l la re lazione annuale ,cor redata di dat i s tat i s t i c i , s egui ta dagl i inter vent i de i re sponsabi l i de l l eSezioni e de i Gruppi assoc iat ivi in Lombardia è poi la dimostrazione piùchiara e palese di quanta s trada l ’Aido lombarda abbia già fat to cos ì comefa ca pire quanto cammino , ins ieme , s i debba ancora af frontare.Ho avuto modo di r ipere p iù vol t e , negl i u l t imi t empi , che la nos traAssoc iazione per cont inuare a vivere e a prog redire di f fondendo fra la g entela cul tura de l la donazione , deve cambiare vol to r i spe t to a l passato. Det to er ibadi to c iò va subi to però segnalato , a s canso di ogni equivoco , che s i t rat-ta di una evoluzione e non di una rot tura con la nos tra s tor ia . Se l ’Aido èoggi l ’Assoc iazione di r i f er imento per i l minis t ero a l la Salute nazionale eper gl i asse s sorat i a l la Sani tà regional i (per accennare so lamente ai re fe-rent i po l i t i c i ) è g razie a l so l co tracc iato dai fondatori e dal l e migl iaia didir ig ent i che ne i trent ’anni di at t iv i tà hanno racco l to at torno al l ’ idea didonazione cent inaia di migl iaia di persone. Ma considerato che la soc ie tàs ta cambiando , che l e l eggi sono già cambiate , che cl inic i e r i cercatori sonosempre più vic ini e a t t ent i a l l e t ematiche de l la donazione e de l tra piantod’organi , noi dobbiamo dimostrare di e s sere a l l ’a l t ezza de l l e nuove s f ide.Quindi , facendo te soro di tut to que l lo che di buono è s tato fat to e che cont i-nueremo a fare , raccogl iamo la s f ida e migl ior iamo la nos tra propos tafacendo sempre più prevalere la profes s ional i tà e la pre parazione su l l ’ im-provvisazione e lo spontanei smo. Rimane fondamentale che l e nos tre propo-s te s iano fondate su l s ent imento , su l la par tec ipazione : che s iano c ioè frut tode l la co l laborazione fra c iò che c i de t ta i l cuore e c iò che c i suggeri sce lamente.Ques ta l inea - mi fa piacere so t to l inearlo - è s tata condivisa a l l ’unanimitàdal l ’Assemblea regionale che ha quindi dato un ampio mandato agl i orga-nismi dir ig ent i a f f inché cont inuino su ques ta s trada.Durante i lavori assembleari s i è parlato anche di ques ta r ivi s ta . Salvopoche eccezioni “Prevenzione Oggi” edi ta dal Consigl io regionale de l l ’Aidopiace perché confezionata secondo l e dire t t ive degl i assoc iat i . Deve e s seres trumento di dialogo interno e lo spazio de l l e Sezioni cont inuerà a cresce-re ; deve e s sere ve tr ina per l ’ e s t erno e gl i ar t i co l i di carat tere medico-sc ien-t i f i co favoriranno la di f fus ione fra i l e t tor i lombardi . Ci sono indubbia-mente problemi di avvio , di cos t i , d i inc idenza sul l e a l tre at t iv i tà . Ma l ’o-bie t t ivo è cos ì impor tante che mi sento in dovere di chieder vi la mass imageneros i tà e la mass ima at tenzione. Con voi v ic ini faremo pres to di ques tarivi s ta veramente lo s trumento di di f fus ione de l la cul tura de l la donazionedi cui tut t i s ent iamo i l b i sogno. E

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IPAGINA 3

ASSEMBLEA REGIONALE AIDOLa Relazione morale

dell’anno associativo 2001

PAGINA 21

IL DIBATTITOUna sintesi degli interventi

dei rappresentanti delle sezioni

seguiti alla illustrazione delle relazioni

da parte del cav. Leonida Pozzi

PAGINA 28

SPAZIO ALLE SEZIONILecco: un convegno

in collaborazione

con l’Ospedale A. Manzoni

TUTTI REDATTORI

«Prevenzione Oggi» è il mensiledell’Associazione e come tale è apertoalla collaborazione dei responsabili diGruppi o Sezioni oltre che a tutti gli

amici che intendono favorirela diffusione del periodico.

In particolare è importante che le Sezioniprovinciali partecipino alla

preparazione di «Prevenzione»segnalando per tempo le iniziative,

i convegni, le attività di sensibilizzazionein genere. Nei prossimi numeri, inoltre,sarà avviata una rubrica di posta con i

lettori che sarà curatadal dott. Pietro Poidomani

Mensi le d i cu l tura sani tar ia

de l Consig l io Regionale AIDO Lombardia

Anno XII n. 110 - maggio - giugno 2002Editore: Consiglio Regionale AIDO Lombardia

24125 Bergamo, Via Borgo Palazzo, 90

Tel. 035 23 53 27/26 - fax 035 23 53 27

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Direttore EditorialeLeonida POZZI

Direttore ResponsabileLeonio CALLIONI

Collaborazione Scientifica

Dott. Gaetano Bianchi

Redazione operativa

(Bresso - Tel. 02/66.50.16.85; fax 02/66.50.16.84)

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Istituto Ricerche Farmacologiche “M. Negri”24125 Bergamo - Via Mauro Gavazzeni 11

Comitato Scientifico

Dott. Roberto FIOCCHIDirigente medico I livello U. O. Cardiochirurgia

Dott. Amando GAMBADirigente medico I livello U.O. Cardiochirurgia

Responsabile programma Trapianti Cardiaci

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RELAZIONE MORALEANNO SOCIALE 2001

Assemblea annuale dell’AIDO Regione Lombardia

Al l ’A s s embl earegionale Aido

svoltasi a Coccaglioerano presenti i pre-sidenti e consiglieridelle Sezioni pro-vinciali/pluricomu-nali di: Bergamo,Brescia, Como,Cremona, Lecco,Lodi, Mantova,Legnano, Mele-g n a n o - M e l z o ,Monza-Brianza,Gruppo Speciale Milano, Pavia, Sondrio. Per Vareseera presente il commissario Luciano Corbani, senzadiritto di voto.Per l’Esecutivo regionale: Pozzi, Sardella, Rossi,Rottoli; per il Collegio dei revisori dei conti:Lafranconi, Cividini; per il Collegio dei probiviri:Marchesin.Il presidente regionale cav. Leonida Pozzi ha aperto ilavori assembleari porgendo il saluto, suo personale edel Consiglio regionale, ai convenuti e ringraziandoLino Lovo e il Consiglio del Gruppo comunale diCoccaglio per l’ospitale accoglienza nella bella cornicedella sala consigliare del Comune.Dopo la nomina a presidente dell’Assemblea del sig.Lino Lovo, nomina proposta proprio dal presidentePozzi, viene proposta e accettata la nomina di segreta-ria dell’Assemblea stessa della sig.a Ester Milani.Completano il tavolo della Presidenza: i vice presiden-ti signori Maurizio Sardella e Mario Rossi,l’Amministratore regionale sig.a Mariangela Rottoli, ilpresidente del Collegio dei Revisori dei Conti sig.Mario Lafranconi, il proboviro sig. Mario Marchesin.Quindi il presidente dell’Assemblea, Lino Lovo hasalutato i presenti, anche a nome della Sezione provin-ciale di Brescia e del Gruppo di Coccaglio.La parola è passata successivamente al presidente cav.Pozzi che ha letto, con il solito piglio chiaro e deciso, larelazione morale. Della stessa diamo completo resocon-to nelle pagine seguenti di “Prevenzione oggi”.Essendo arrivato, gradito e atteso ospitedell’Assemblea, il dott. Luigi Lotta, sindaco diCoccaglio, è toccato al presidente Lovo porgergli il ben-venuto e il grazie per l’ospitalità. A sua volta il sinda-co Lotta, ha porto il saluto dell’Amministra-zione

comunale e ha rivol-to parole di stima esostegno versol’Aido, Associazioneche opera con grandeimpegno e serietà peril sollievo della soffe-renza. Sono poi iniziati gliinterventi sui temiproposti nelle rela-zioni morale e finan-ziaria, dei qualidiamo un ampio

resoconto nelle pagine che seguono la Relazione mora-le.

Cari Presidenti e Delegati,“La comparsa dei trapianti è uno di quegli avveni-menti che non segnano soltanto una svolta dellamedicina, ma incidono anche profondamente sullacultura in alcune sue componenti che possiamoqualificare come fondamentali e che proprio perquesto sono rimaste sostanzialmente inalterateper millenni, in mezzo al fluire, a volte vorticoso,della storia.I trapianti di organi sono punto di arrivo di un dif-ficile e lungo cammino scientifico e tecnologico invari ambiti delle scienze biomediche, quali, adesempio, quelli della terapia intensiva, dell’immu-nologia ed altri ancora.È noto che la stragrande maggioranza dei tra-pianti si ha con organi prelevati da cadavere.Si delinea così un singolare intreccio tra morte evita. Scintille di vita che vengono fatte scorrere dalregno della morte, da un cadavere; da chi è ormaivittima della morte si preleva quello che ad altridarà di prevalere sulla morte già imminente e dicontinuare a vivere radicalmente risorti: la morteha così quasi cambiato volto.I trapianti hanno rimesso in questione tutto ilmondo, non solo di conoscenze, più o meno fonda-te, circa uno dei punti nodali dell’esistenza umana,ma anche il più complesso mondo di significati e disimbolismi, di sentimenti, atteggiamenti, pregiu-dizi, consci o inconsci, nei confronti della mortepropria ed altrui e anche verso il cadavere umano;

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Il Sindaco di Coccaglio dott. Luigi Lotta

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IL TRAPIANTO NELLA CULTURA DEL TEMPO

un mondo da millenni inalterato in molti suoiaspetti.È questo l’aspetto più significativo dell’ impattodei trapianti con la cultura del nostro tempo.C’è anche un altro aspetto dell’impatto dei tra-pianti con la cultura contemporanea.I trapianti hanno conferito all’uomo poteri nuovisulla vita e sulla morte dei propri simili.Poteri da sempre impensabili nei confronti nondella natura fisica, ma dell’uomo stesso. Ognipotere affidato alla natura umana è inevitabilmen-te ambivalente nei suoi esiti.E così anche l’avvento dei trapianti ha aperto lavia a forme nuove di solidarietà e, quindi, ad unacrescita autentica di umanità e di civiltà.Ma c’è da notare che, nel suo insieme, il mondomedico ha saputo valorizzare al meglio le possibi-lità positive offerte dai trapianti. Grazie ai tra-pianti si è passati da trattamenti palliativi - o dallasemplice asportazione chirurgica di un organomalato - alla sua sostituzione con un organo sano;da una chirurgia puramente demolitiva ad unaricostruttiva.L’integrità fisica funzionale viene ricostruita e, allimite, persino migliorata se la sua compromissio-ne era congenita.Grazie ai trapianti un numero oggi elevato, e con-tinuamente crescente, di persone gravementeammalate, sono state non solo strappate a morteprematura, ma restituite ad una vita sana e nor-male”.

Ho voluto riproporvi, aprendo questa relazione,un pensiero di Padre Lino Cecconi, perché esso ciappare autorevole conferma della volontà dellanostra scelta operata ormai da oltre trent’anni.Come potete constatare voi stessi, io sono un

esempio concreto; dopo quasi quattro anni dal tra-pianto di fegato da me subìto sono qui fra di voi,pur conducendo una vita a volte stressata per gliimpegni che ho assunto in ambito associativo nonsolo dell’Aido e con nuove responsabilità anchenella vita civile.

Spesso nell’immaginario collettivo della società iltrapiantato può apparire un essere delicato, quasicome un invalido permanente che non può ripren-dere le attività che svolgeva prima dell’evento,quasi come un sopravvissuto incapace di essereautosufficiente.

La realtà è ben altra; l’evento dei trapianti nonsolo ha strappato a sicura morte persone che nonavrebbero potuto continuare a vivere, ma ha resti-tuito alla sua comunità un uomo in grado - nelnovanta per cento dei casi - di essere autosuffi-ciente e soprattutto capace di reinserirsi nella col-lettività produttiva, non diventando così un costoper la società ma un contribuente come il normalecittadino.Questo è il vero miracolo della scienza medica pertutte quelle patologie trattate con il trapianto diorgani: questo è il successo della medicina moder-na e della medicina del futuro.Ciò che apparve un sogno ai pionieri dell’Aido, - ecioè “convincere l’uomo a disporre già in vita, diuna parte di sé per farne dono anonimo ad un altrouomo” - si è avverato, ha scardinato in gran partele remore dell’antica difesa ad oltranza del propriocorpo, ha reso possibili in concreto non soltanto leattivazioni in ogni provincia, in ogni regione, dicorretti strumenti pratici, necessari ad operare ilprelievo ed il trapianto di organi, ma ha superatoanche i limiti della più accesa fantasia, passandodall’innesto di cornee e di tessuti, al trapianto direni, fegato, pancreas, cuore, polmoni, intestino,midollo osseo, ecc. concludendo così il grandeviaggio esplorativo e ricostruttivo del corpoumano.Tutto ciò in poco più di trent’anni, con l’amarezzadi aver perduto lungo il cammino molti tra i pio-nieri della nostra Associazione.La prima di essi, signora Franca Piperno, diMilano, Presidente del Comitato Regionale AidoLombardia. I Consiglieri Regionali, signori MarioPontoglio di Bergamo, Ezio Zonda di Varese, UgoBuelli di Bergamo, che è stato per me un maestrodi vita associativa.Ricordo con loro il volto di Beniamino Penzani chefu membro del Consiglio Nazionale fin dalla fon-dazione dell’Aido e fu un assiduo dirigente regio-nale, che volle dedicare quotidianamente la suaesistenza alla vita della nostra Associazione al

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il ricordo del fondatore Giorgio Brumat

punto da considerarla parte integrante della pro-pria stessa vita.Infine, il 19 giugno 2001, decedeva l’indimentica-bile cav. Giorgio Brumat fondatore del Dob nelnovembre 1971 e fondatore dell’Aido nel febbraio1973.Vogliamo in questa Assemblea riproporvi le paro-le di commemorazione con le quali abbiamo cele-brato il 30° di fondazione del Dob.“Nel preparare la celebrazione di trent’anni dellanostra Associazione mi chiedevo, e la domandanasceva spontanea dal cuore, se tutto ciò sarebbemai stato possibile senza Giorgio Brumat.A lui, alla sua straordinaria intuizione, germoglia-ta dal suo profondo sentimento di umana solida-rietà, noi vogliamo oggi dire il nostro “Grazie!”.Questa nostra Associazione è nata, è stata accudi-ta, sostenuta, difesa e soprattutto amata daGiorgio Brumat.Sono trascorsi oltre trent’anni da quel 14 novem-bre 1971 nel quale il sogno di Giorgio si avverò.Pareva a molti una impresa disperata, quella difondare una Associazione di Donatori di organi, ein verità, gli ostacoli da superare furono tanti e divario ordine (morale, scientifico, giuridico, psico-logico) ma la serena determinazione, frutto del-l’intima consapevolezza di essere nel giusto, con-sentì a Giorgio Brumat di intraprendere un cam-mino spesso disagevole, irto di mille difficoltà esempre impegnativo... che tuttavia continua!Continua nel segno della solidarietà umana e inparticolare di quella nuova forma di solidarietà -trent’anni or sono quasi sconosciuta - che vuoldare liceità alla donazione di una parte del propriocorpo a favore di un nostro simile che ne abbiabisogno per vivere.Nella storia dell’Aido la figura del fondatoreGiorgio Brumat spicca a tutto tondo e, nella storiapersonale di chi ha militato ed ancora militanell’Aido, quella figura è impressa in modo incan-cellabile, perché era un uomo generoso e cordiale,che credeva nell’Associazione da lui voluta, confede incrollabile.Per l’Aido era pronto ad ogni sacrificio, convintocome era dell’altissimo valore della donazione, maaltrettanto convinto della necessità di un impegnototale, volto a creare nei cittadini una coscienzadella donazione che, seppure mutuata dalle radicicristiane, sapesse assumere valore civile e sociale.In noi lombardi, lui friulano, aveva scoperto inso-spettate qualità che lo spinsero - in occasione del20° di fondazione dell’Aido - non solo a testimo-niare il suo profondo affetto per Bergamo, “sua”città di adozione ed elezione, ma a dichiarare chesolo i bergamaschi avevano quelle doti di riserva-tezza e generosità indispensabili per rendere pos-

sibile la fondazione di un’Associazione di donatoridi organi e per dare alla stessa tutto il sostegnonecessario.Giorgio Brumat resta il riferimento più alto per lanostra Associazione e nel suo ricordo noi comme-moriamo oggi i tanti iscritti che più o meno diret-tamente hanno collaborato con lui”.Voglio concludere questo ricordo con le parole diGiorgio Brumat durante l’ultimo CongressoNazionale svoltosi a Fiuggi lo scorso anno.“ ...Aumentate l’entusiasmo, ricordatevi che qua-lunque discorso, anche il più bello, il più forbìto, senon ha una carica di entusiasmo, di forza, divolontà, di desiderio di fare sempre più e sempremeglio, non ottiene risultati.Noi se non facciamo questo facciamo morire lenta-mente l’Associazione.L’entusiasmo è l’alimento di un’Associazione divolontariato, specie nel nostro caso dove nondiamo una prestazione per le persone che soffro-no... Noi portiamo un’idea che per molti oggi èancora nuova, ma noi l’abbiamo maturata, quindicerchiamo di caricarla sempre di più.Dobbiamo ricordarci che non lavoriamo per noi,che non abbiamo mai lavorato per noi, ma chelavoriamo per gli altri, per gli ammalati in parti-colare.Carichiamoci, carichiamoci e non dimentichiamoche anche nella propaganda che noi facciamo, sedobbiamo dare notizie tecniche, dobbiamo esserepreparati, bisogna che ognuno conosca tutte letematiche ed i problemi legati alla Donazione ed alTrapianto, ma mettiamoci anche una punta di sen-timento legato all’entusiasmo... Questo è un modovincente per raggiungere gli obiettivi che ci siamotutti prefissati...”.

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IL GRAZIE A CHI FA VIVERE L’ASSOCIAZIONE

Oggi - razionalmente è confermato - ci sottraeentusiasmo l’assenza fisica di coloro che scompaio-no, ma permane viva l’essenza morale, il patrimo-nio lodevole che li ha legati alla nobiltà delle loroazioni.

Prima di introdurmi nel vivo della relazione è convero piacere che, anche a nome del ConsiglioRegionale, vi porgo un cordiale saluto ed un vivoringraziamento per la vostra partecipazione chedà a questa Assemblea la possibilità di un feliceincontro fra i rappresentanti delle SezioniProvinciali lombarde, nonché l’opportunità di con-fronto e di verifica, sia sui programmi realizzati,sia su quelli che qui vengono proposti per il futu-ro. Rivolgo quindi un caloroso invito ad una par-tecipazione attiva a questi lavori, in quanto l’Aidoè costituita da tutti, e noi tutti abbiamo il dovere didare alla nostra Associazione il massimo contribu-to perché la stessa possa nel futuro sempre piùdiffondersi e consolidarsi.

RingraziamentiPrima di continuare nella mia relazione mi correl’obbligo di ringraziare l’Esecutivo ed il Consiglio

Regionale per la fattiva collaborazione.Desidero ringraziare i Presidenti delle SezioniProvinciali lombarde che non si sono più candida-ti o che non sono più stati eletti ma che hanno fat-tivamente lavorato con il Consiglio Regionale nelpassato mandato:- Giovanni Casiglio di Como,- Franco Sinagoga di Cremona,- Dalmazio Balasini di Mantova,- Giuseppe Moro di Pavia,- Mario Rossi di Varese,- Alberto Cominetti della Svizzera.Così come desidero ringraziare i PresidentiProvinciali che sono stati rieletti e che continuanoa collaborare con noi con il rinnovato spirito disempre:- Leandro Mora Vice Presidente Vicario diBergamo,- Lino Lovo di Brescia,- Walter Mazzola di Lodi,- Lucio D’Atri della Sezione PluricomunaleMonza-Brianza,- Franca Bonvini di Sondrio.Do il benvenuto e auguro un lungo e proficuolavoro per il bene della loro Sezione Provinciale o

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PROVINCIA 2000 2001 VARIAZIONE %BERGAMO n° 57.526 n° 59.815 + n° 2.289 + 3,98 %BRESCIA n° 40.328 n° 40.675 + n° 347 + 0,86 %MILANO n° 39.247 n° 38.343 - n° 904 - 2,30 %MONZA-BRIANZA n° 35.535 n° 35.403 - n° 132 - 0,37 %LEGNANO n° 27.204 n° 27.840 + n° 636 + 2,34 %VARESE n° 27.827 n° 27.207 - n° 620 - 2,23 %LECCO n° 18.923 n° 18.985 + n° 62 + 0,33 %MANTOVA n° 14.500 n° 13.469 - n° 1.031 - 7,11 %MELEGNANO-MELZO n° 13.222 n° 13.009 - n° 213 - 1,61 %CREMONA n° 12.797 n° 12.889 + n° 92 + 0,72 %COMO n° 14.158 n° 11.550 - n° 2.608 - 18,42 %PAVIA n° 11.127 n° 11.142 + n° 15 + 0,13 %LODI n° 6.220 n° 6.238 + n° 18 + 0,29 %SONDRIO n° 5.860 n° 5.821 - n° 39 - 0,67 %SVIZZERA n° 500 n° 0 - n° 500 -100,00 %TOTALE n°324.974 n°322.386 - n° 2.588 - 0,80 %

TABELLA 1

ISCRITTI IN LOMBARDIA AL 31/12/01

2000 2001 VARIAZ.Italiani iscritti all’Aido nº 1.141.231 nº 1.142.134 + nº 903Consigli Regionali Aido nº 20 nº 20 nº 0Sezioni Provinciali Aido nº 100 nº 100 nº 0Gruppi Comunali, Rionali, Aziendali, speciali ed Esteri Aido nº 2.060 nº 2.050 - nº 10Gruppi Locali/Speciali nº 70 nº 70 nº 0Gruppi Pluricomunali nº 16 nº 16 nº 0

TABELLA 2

SITUAZIONE NAZIONALE ISCRITTI

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aggiornati i dati sugli atti olografi

Pluricomunale o del proprio Gruppo Speciale eper il bene soprattutto della nostra Associazione ainuovi Presidenti:- Daniele Zanotti di Cremona,- Antonella Marradi di Mantova,- Luigi Riffaldi di Pavia,- Felice Riva di Melegnano-Melzo,- Donata Colombo di Legnano,- Enzo Marmori di Milano,- Giovanni Battista Vergani di Como.Desidero estendere il mio ringraziamento a tutti icomponenti dei Consigli Provinciali lombardi cosìcome a tutti i componenti dei Collegi dei Revisoridei Conti e dei Probiviri.Voglio anche ringraziare di cuore per la preziosacollaborazione tutto il personale che lavora nellanostra segreteria e per la nostra segreteria:* la signora Laura Cavalleri (che si è sposatavenerdì scorso) ed alla quale rinnovo i più cariauguri* la signora Ester Milani che tiene i rapporti contutte le Sezioni Provinciali e con gli Enti regiona-li e Sovracomunali* i volontari della Sezione Provinciale diBergamo.

Sviluppo associativo dello scorso annoDalla tabella 1 relativa agli associati si evince cheil numero degli iscritti è diminuito di 2.588 unità.Stilando una classifica sugli incrementi e le dimi-nuzioni abbiamo i seguenti risultati:

BERGAMO + n° 2.289 + 3,98 %LEGNANO + n° 636 + 2,34 %BRESCIA + n° 347 + 0,86 %CREMONA + n° 92 + 0,72 %LECCO + n° 62 + 0,33 %LODI + n° 18 + 0,29 %PAVIA + n° 15 + 0,13 %

Tutte le altre Sezioni Provinciali o Pluricomunalirisultano essere in negativo, mentre la Svizzera èstata esclusa dal CRL per motivi ormai ben noti atutti.La causa principale di queste diminuzioni è daimputarsi al fatto che si sono dovuti riaggiornaregli atti olografi per tutti coloro che si erano iscrit-ti al disotto del diciottesimo anno di età e chemolti di essi non hanno ritenuto opportuno ricom-pilare il nuovo atto di iscrizione.Mi auguro che tutte le Sezioni abbiano procedutoa questo aggiornamento anagrafico perché sareb-

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DONATORI 2000 2001

Segnalati 499 503Effettivi* 362 367Utilizzati 339 351

* Come raccomandato dal Consigliod’Europa viene introdotto nel report ilnumero di donatori dai quali sono statiprelevati organi, indipendentemente dalloro effettivo utilizzo.

TABELLA 3

NITP ATTIVITÀ DI PRELIEVO

TRAPIANTI** 2000 2001Rene 536 547Doppio Rene 20 21Rene - Pancreas 25 30Rene - Fegato 4 9Totale (rene) 585 607Fegato *** 291 323Totale (fegato) 291 323Cuore 169 173Polmoni 36 40TOT. GEN. 1081 1143

** Sono compresi i trapianti effettuaticon organi dalle altre Organizzazioni

*** Sono compresi:nel 2000: 29 split - liver con entrambi iriceventi in area NITpnel 2001: 33 split - liver con entrambi iriceventi in area NITp

TABELLA 4

NITP ATTIVITÀ DI TRAPIANTO

SEGNALATI EFFETTIVI UTILIZZATICENTRI DI PRELIEVO 2000 2001 2000 2001 2000 2001

Bergamo 20 20 18 17 17 17Brescia I Rianimazione 20 24 14 14 13 14Brescia II Rianimazione 6 9 4 7 3 7Busto Arsizio 1 0 1 0 1 0Como 4 8 2 8 1 8Como - Valduce 2 1 2 1 2 1Cremona 6 10 3 5 2 4Desenzano 1 0 1 0 1 0Desio 1 2 0 2 0 2Erba 1 0 0 0 0 0Gallarate 3 2 2 1 2 1Garbagnate 0 2 0 1 0 1Lecco I Rianimazione 0 5 0 3 0 3Lecco II Rianimazione 13 5 10 5 7 5Legnano 6 8 5 5 5 4Lodi 1 0 1 0 1 0Magenta 1 0 0 0 0 0Mantova 3 2 3 1 3 1Melegnano 1 2 1 2 1 2Merate 1 1 1 1 1 1Milano - Fatebenefratelli 7 4 3 3 3 3Milano - ICP 1 1 0 0 0 0Milano - Niguarda 33 43 29 28 29 28Milano - Policlinico 24 18 12 14 10 14Milano - San Carlo 6 4 3 3 3 3Milano - San Raffaele 15 15 11 13 10 12Milano - Sacco 0 2 0 0 0 0Monza 12 11 10 8 10 7Pavia I Rianimazione 4 4 1 3 1 3Pavia II Rianimazione 23 9 17 6 15 5Rho 0 2 0 1 0 1Saronno 1 2 1 2 1 2Sondalo 7 2 7 1 6 1Tradate 0 1 0 1 0 1Treviglio 2 1 0 1 0 1Varese 6 12 5 8 5 8Vimercate 0 1 0 0 0 0LOMBARDIA 232 233 167 165 153 160

TABELLA 5

NITP ATTIVITÀ DI PRELIEVO NEI SINGOLI CENTRI

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L’ATTIVITÀ DI PRELIEVO E TRAPIANTO

be veramente grave trovare dei minorenni nell’e-lenco anagrafico degli iscritti in quanto gli stessinon si possono considerare - a termine di Legge -potenziali donatori e di conseguenza i loro nomi-nativi non possono essere trasmessi al CentroNazionale Trapianti.

La situazione a livello nazionaleIl totale dei n° 1.142.134 italiani iscritti all’Aidodella tabella 2 è così composto:

2000 2001 variaz.Nord nº 835.512 nº835.555 + 43Centro nº 183.381 nº180.530 - 2851Sud nº 122.338 nº125.949 + 3611Tot 1.141.231 1.142.034 + 803

Per quanto concerne la situazione a livello nazio-nale si è verificato un leggerissimo incremento peril Nord, un forte decremento per il Centro e unaltrettanto forte incremento per il Sud.

Attività di prelievi e trapianti nell’Area NITp e nella LombardiaPer quanto riguarda i dati del NITp possiamorilevare un notevole incremento nell’entità di pre-

lievo passata da 339 a 351 organi utilizzati e da362 a 367 donatori effettivi (tabella 3).Si è avuto un incremento notevole dei trapiantipassati da 1.081 dell’anno 2000 a 1.143 dell’anno2001.Per ciò che concerne la Lombardia, i risultati sonostati apprezzabili perché hanno visto passare da153 a 160 i donatori utilizzati.I trapianti in Lombardia, sono passati da 259 del-l’anno 2000 a 270 dell’anno 2001; in modo parti-colare si è avuto un notevole incremento nel tra-pianto di fegato che è passato da 152 del 2000 a168 nel 2001 con 44 “split liver”.Mi corre l’obbligo, di fronte a questi dati di rivol-gere un caloroso applauso a tutti i medici degliOspedali lombardi, i quali, in modo magistrale,hanno effettuato questi numerosi interventi.

Centro Nazionale Trapianti: situazione al 31 dicembre 2001Trapianti di corneeIn Italia nel 2001 sono state prelevate circa 13.000cornee da donatore cadavere e gli innesti effettua-ti sono stati 5.400.Si tratta di un risultato straordinario, anche se non

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CENTRI DI TRAPIANTO 2000 2001Bergamo - Ospedali Riuniti 34 29Brescia - Ospedali Civili 40 44Milano - Ospedale Niguarda 59 68Milano - Ospedale Maggiore (OM)/Ist.Clin. di Perfezionamento (ICP) 64 69Milano - Ospedale Maggiore (OM Zonda - OM Croff) (48) (59)Milano - Ospedale Maggiore (OM Zonda - ICP CI. Pediatrica) (16) (10)Milano - Ospedale San Raffaele 12 12Pavia - San Matteo 20 12Varese - Fondazione Macchi 30 36LOMBARDIA 259 270Padova - Policlinico 58 64Padova - Policlinico ( Clinica Chirurgica) (41) (42)Padova - Policlinico ( Clinica Pediatrica) (17) (22)Treviso - Ospedale Santa Maria dei Battuti 45 49Verona - Ospedale Borgo Trento 44 35Vicenza - Ospedale San Bortolo 32 36VENETO 179 184Udine - Ospedale Civile 38 32FRIULI VENEZIA GIULIA 38 32Genova - Ospedale San Martino (SM)/Ist. G. Gaslini 60 61Genova - SM - Chir. Sost. Trapianti (40) (49)Genova - SM - Chir. Sost. Trapianti- Ist. G. Gaslini (20) (12)LIGURIA 60 61TOTALE NITp 536 547

TABELLA 6

NITP TRAPIANTO DI RENECENTRI DI TRAPIANTO 2000 2001Bergamo - Riuniti 3 6LOMBARDIA 3 6Padova - Policlinico 12 7Padova - Policlinico (11) (7)Padova - Policlinico (1) (0)Verona - Borgo Trento 1 1VENETO 13 8Udine - Ospedale Civile 0 3FRIULI VENEZIA GIULIA 0 3Genova - Ospedale San Martino (S.M.)/Ist. G. Gaslini 4 4Genova - Ospedale S.M./Chir.Sost.Trapianti (4) (4)Genova - Ospedale S.M./Chir.Sost.Trapianti/Ist. G. Gaslini (0) (0)LIGURIA 4 4TOTALE NITp 20 21

TABELLA 7

NITP TRAPIANTO DI DOPPIO RENE

CENTRI DI TRAPIANTO 2000 2001

Milano - Ospedale Niguarda 5 6

Milano - Ospedale San Raffaele 12 11

LOMBARDIA 17 17

Padova - Policlinico 7 8

VENETO 7 8

Udine - Ospedale Civile 1 1

FRIULI VENEZIA GIULIA 1 1

Genova - Ospedale San Martino 0 4

LIGURIA 0 4

TOTALE NITp 25 30

TABELLA 8

NITP TRAPIANTO DI RENE - PANCREAS

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progressi della clinica del trapianto

mancano aspetti che possono essere migliorati epotenziati.Ad esempio, una parte del materiale rimane inuti-lizzato sia per problemi biologici che per problemiamministrativi.Questi dati sono stati diffusi dai responsabili delle“Banche degli occhi” italiane, nel corso dei lavoridel VI congresso della Società Italiana Trapiantidi Cornee, tenutosi nei giorni scorsi all’UniversitàCattolica di Roma.Il dottor Ponzini, Direttore della “Banca degliocchi” del Veneto ha affermato che “questi numerici mettono ai primi posti in Europa, dove l’annoscorso sono state raccolte in tutto 30.000 cornee”.Il trapianto di cornea viene eseguito in caso dipatologie congenite della cornea (il cheratocono) oaltre malattie come cheratopatia bollosa e distrofiacorneale.Per lo più si tratta di malattie genetiche che simanifestano dopo la pubertà.Infatti, a subire il trapianto sono persone tra i 30e i 39 anni. La percentuale di successo è del 95 %mentre i rischi sono bassissimi.Si usano tessuti controllati e selezionati; prove-nienti dalle 10 “Banche degli occhi” italiane pre-

senti in Veneto, Toscana, Emilia-Romagna,Lombardia, Lazio e Calabria.Nella sola Lombardia ne esistono tre: una aMonza, una a Milano ed una a Pavia.Siamo convintissimi che per rendere la Banca piùrazionale, più efficiente e meno costosa, ne baste-rebbe solo una in Lombardia.Il rigetto è bassissimo in quanto la cornea è visi-bile e si riesce ad intervenire molto presto.Le nuove tecniche usate, come il laser ad eccimeri,consentono tempi di recupero più rapidi; un tagliopiù preciso rispetto al trapianto e l’intervento sipuò fare in anestesia locale e senza ricovero.Si auspica che anche per il prelievo di cornee dacadavere venga attuata la nuova Legge; oggi,infatti, si lavora ancora con la vecchia Legge percui è sempre necessario il consenso dei parenti,anche in presenza di una volontà positiva deldonatore espressa in vita.La “Banca degli occhi” dell’Ospedale San Gerardodi Monza, ha partecipato al 14° Meetingdell’Associazione EEBA (European Eye BankAssociation) tenutosi a Parigi nel gennaio 2002 edalla documentazione fornita è stato ricavato ilprospetto che mette bene in evidenza l’attività

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CENTRI DI TRAPIANTO 2000 2001*

Bergamo - Riuniti 1 5Milano - Ospedale Niguarda 0 1Milano - Policlinico 0 3Milano - OM Croff (0) (3)Milano - ICPCI. Pediatrica (0) (0)LOMBARDIA 1 9Padova - Policlinico 1 0VENETO 1 0Udine - Ospedale Civile 1 0FRIULI VENEZIA GIULIA 1 0Genova - Ospedale San Martino 1 0LIGURIA 1 0TOTALE NITp 4 9* Nel 2001 sono compresi 3 trapianti di Rene-Emifegato a Bergamo

TABELLA 9

NITP TRAPIANTO DI RENE - FEGATO

2000 2001CENTRI DI TRAPIANTOTOT FEGATO SPLIT TOT FEGATO SPLIT

Bergamo 50 22 (28) 58 28 (30)Milano - Niguarda 50 40 (10) 49 42 (7)Milano - Policlinico 36 26 (10) 37 31 (6)Milano - Tumori 16 14 (2) 24 23 (1)LOMBARDIA 152 102 (50) 168 124 (44)Padova - Policlinico 61 57 (4) 74 66 (8)VENETO 61 57 (4) 74 66 (8)Udine 33 29 (4) 30 28 (2)FRIULI VENEZIA GIULIA 33 29 (4) 30 28 (2)Genova - San Martino 45 36 (9) 51 33 (18)LIGURIA 45 36 (9) 51 33 (18)TOTALE NITp 291 224 (67) 323 251 (72)

TABELLA 10

NITP TRAPIANTO DI FEGATO

CENTRI DI TRAPIANTO 2000 2001

Bergamo - Ospedali Riuniti 32 28Milano - Ospedale Niguarda 31 37Pavia - Ospedale San Matteo 34 38LOMBARDIA 97 103Padova - Policlinico 23 24Verona - Ospedale Borgo Trento 24 24VENETO 47 48Udine - Ospedale Civile 25 22FRIULI VENEZIA GIULIA 25 22TOTALE NITp 169 173

TABELLA 11

NITP TRAPIANTO DI CUORE

CENTRI DI TRAPIANTO 2000 2001

Milano - Ospedale Niguarda 7 6Milano - Policlinico 3 2Pavia - Ospedale San Matteo 13 16LOMBARDIA 23 24Padova - Policlinico 13 15Verona 0 1VENETO 13 16TOTALE NITp *** 36 40*** Sono compresi:nel 2000: 2 trapianti bipolmonari a Milano-Niguarda, 9 a Pavia-San Matteonel 2001: 3 trapianti bipolmonari a Milano-Niguarda, 8 a Pavia e 1 a Verona

TABELLA 12

NITP TRAPIANTO DI POLMONI

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INCREMENTO DELLA RACCOLTA DI TESSUTI

svolta dalle “Banche degli occhi” italiane neglianni dal 1997 al 2000.In particolare i tessuti corneali ricevuti dagli ospe-dali afferenti le banche italiane sono stati 8396,pari al 24,5 % dei tessuti raccolti e tipizzati dallealtre 68 banche degli occhi delle 20 nazioni affilia-te alla EEBA.Il rapporto totale tra i tessuti ricevuti e quelli uti-lizzati per innesto terapeutico è uguale al 53,28 %ed in particolare la Banca del San Gerardo diMonza, con 672 tessuti raccolti e 383 utilizzati, sidimostra perfettamente allineata alla media euro-pea con un utilizzo del 56,99 %: e questi sono i datidel 2000.Nel 2001 i tessuti pervenuti alla banca di Monzasono stati 1419, con un incremento del 211 %. Idati relativi alla quantità di tessuti utilizzati sipotrà conoscere dopo il 2002.È però necessario far notare che il bacino degliospedali afferenti la Banca di Monza è costituitoda tutti gli ospedali delle province di Varese,Como, Lecco, Nord di Milano, Sondrio, Bergamo eBrescia.Delle 1419 cornee pervenute, 60 sono di Trento eRovereto, 619 delle cinque province di Varese,Como, Lecco, Bergamo e Brescia, 432 della pro-vincia di Milano e 308 dell’ospedale San Gerardo.Il notevole incremento dei tessuti pervenuti, abbi-nato all’entrata in funzione di un’equipe di medicidedicati al loro prelievo, ha permesso di azzerarela richiesta di cornee dall’estero a partire dal 1

aprile del 2001.Quanto sopra esposto, mette in evidenza in modoindiscutibile che il problema del consenso, e diconseguenza del prelievo, non è questione di man-canza di donatori, ma soprattutto di poco impegnoda parte degli addetti ai lavori in ambiente ospe-daliero e forse anche della non piena collaborazio-ne dei responsabili Aido locali.Alcuni numeri a sostegno della sopracitata con-vinzione.

* Ospedale di Brescia, il più grande ospedaledella Lombardia con 1957 posti letto ha rac-colto solo 32 tessuti; nell’ospedale di BustoArsizio con 763 posti letto ne sono stati prele-vati 179.* Ospedale Bassini di Cinisello: da gennaio adagosto 6 prelievi e nei rimanenti quattro mesi90 pre lievi (a fronte di 300 posti letto).

In relazione a quanto sopra detto, il problema“scarsità prelievi” potrà trovare una valida rispo-sta semplicemente con un minimo di buonavolontà ed impegno da parte di tutti gli addetti(diretti o indiretti).

Trapianti pediatriciIl Centro Nazionale Trapianti ha presentato, perla prima volta dal suo insediamento, i dati del pro-gramma nazionale pediatrico, già attivo prima del-l’entrata in vigore della nuova Legge sui trapian-

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liste d’attesa in regresso

ti.Il programma si basa su una lista d’attesa unica alivello nazionale.Gli organi che si rendono disponibili vengonodistribuiti dai Centri regionali o interregionali diriferimento in base alla compatibilità e alle urgen-ze ai Centri trapianti, che hanno attivo un pro-gramma pediatrico.Al 31 dicembre 2001 i pazienti in lista di attesaerano 104, con la seguente specifica: 76 per il rene,11 per il fegato, 9 per il cuore-polmoni, 5 per ilcuore, 3 per il polmone.Nel 1997 erano, invece, 201 in lista di attesa per untrapianto (128 per il rene, 47 per il fegato, 16 peril cuore, 6 per il polmone, 4 per il cuore-polmone).Nell’illustrare questi dati il Direttore del CentroNazionale Trapianti, dottor Alessandro NanniCosta, ha sottolineato che “il programma naziona-le pediatrico” ha dimostrato di funzionare in modopiù che soddisfacente.Per il fegato i dati sono spettacolari: grazie allatecnica dello “split liver” (l’organo sezionato indue parti) i tempi di attesa sono molti ridotti e siriesce a soddisfare la gran parte delle richieste.Qualche cosa in più occorrerà fare per il cuore,anche se da alcuni mesi è in vigore un accordo pergarantire la precedenza alle urgenze pediatriche.Buoni i risultati nei tempi di attesa. Per il fegato si va dai 5 ai 9 mesi e mezzo; per ilpolmone da 3 a 10 mesi; per il cuore la media è di7 mesi; per il rene l’attesa è un po’ più lunga da 9a 20 mesi circa.A questo proposito il dottor Nanni Costa affermache - soprattutto per il rene - la presenza di lun-ghe attese a carico di bambini che non hanno otte-

nuto il trapianto è dovuto a situazioni particolari:si tratta spesso di pazienti con gravi problemiimmunologici. La sfida è ora quella di impegnarsidi più per soddisfare questi pazienti.

Nel 2001 è aumentato il numero delle donazioni edei trapianti di organi in Italia. I dati, elaborati dalCentro Nazionale Trapianti, sono stati presentatidal Ministro della Salute, prof. Gerolamo Sirchia,nel corso di una conferenza stampa“Dati ottimi per l’Italia - ha sottolineato ilMinistro - che un tempo era considerata il fanali-no di coda dell’Europa. Sono calate le paure, le resistenze si stanno scio-gliendo. La gente si rende conto che nessuno faazioni illegali. Le paure ataviche si stanno correg-gendo. Importante anche il contributo delle Associazionicome l’Aido, e il lavoro fatto dal Direttore delCentro Nazionale Trapianti, Alessandro NanniCosta.Inoltre l’Italia ha finalmente adottato un modelloorganizzativo di dimostrata efficacia: applicarlocorrettamente in tutte le aree del Paese è l’armavera che ci permette di assicurare il trapianto aipazienti”.I donatori utilizzati sono stati 913 (877 nel 2000),pari a 17,1 donatori, per milione di popolazione(+12,3 % rispetto al 2000). Questo dato supera la media europea, che si aggi-ra sui 16,5 donatori per milione di popolazione, manon elimina le differenze presenti tra il Nord (22,6donatori per milione), il Centro (16,3 donatori permilione) ed il Sud (7,1 donatori per milione).I donatori per milione di popolazione, divisi perregione sono:

Emilia-Romagna .................................31,4Piemonte-Valle d’Aosta ....................25,8Toscana .................................................25,1Veneto ...................................................23,3Provincia autonoma di Bolzano ......21,5Liguria ...................................................21,0Provincia autonoma di Trento ........20,9Friuli-Venezia Giulia .........................20,2Lombardia ............................................17,5Umbria ..................................................16,7Abruzzo e Molise ...............................13,1Sardegna ...............................................12,7Lazio ......................................................11,7Marche ..................................................11,6Puglia .......................................................8,1Sicilia ........................................................7,9Calabria ...................................................5,4Basilicata .................................................5,0Campania ................................................3,1

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L’Amministratrice Mariangela Rottoli

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ANALISI DELLE STRUTTURE ASSOCIATIVE

I trapianti effettuati sono stati 2.620 (2.383 nel2000): 1376 di rene, 779 di fegato, 314 di cuore, 62di polmone, 15 di pancreas, 5 di intestino, 3 multi-viscerali (1 con fegato e pancreas e 2 con pancreas)61 di rene-pancreas, 10 di rene-fegato, 2 di cuore-fegato.I pazienti in lista di attesa sono 8.844: 6.873 per ilrene, 997 per il fegato, 755 per il cuore e 219 per ilpolmone.Un altro dato positivo è quello relativo allasopravvivenza dei pazienti trapiantati a cinqueanni dall’intervento, per il quale l’Italia si collocaal primo posto in Europa, confermando la validitàdelle procedure di intervento e di selezione sull’i-doneità degli organi.Infine per la prima volta sono stati presentati i datisui trapianti di midollo osseo: 977 contro gli 881del 2000.In particolare si registra una crescita di trapiantidi midollo da donatore volontario. Passiamo ora in rassegna le attività svolte dalCRL durante l’arco dell’anno scorso e le attivitàprogrammate per quest’anno.

Sede Consiglio RegionaleDurante l’anno in corso si è provveduto ad attrez-zare di un computer la Segreteria della SedeRegionale per poter gestire la contabilità separatadi “Prevenzione Oggi”.Per il resto viene utilizzata tutta l’attrezzaturadella Sezione Provinciale di Bergamo che ospita ilCRL.Il personale ormai, contrariamente al passato,viene assorbito completamente dal lavoro diSegreteria nella quale operano, a tempo pieno, duepersone.

Rapporti con le Sezioni Provinciali ePluricomunaliLa realizzazione di tre Sezioni Pluricomunali nellaprovincia di Milano e del Gruppo Speciale dellaCittà di Milano sono diventati ormai delle realtàche operano sul territorio con il loro ConsiglioDirettivo e con i loro Collegi.Pertanto, alla luce di questa nuova riorganizzazio-ne della provincia di Milano, le StruttureProvinciali più quelle Pluricomunali sono diventa-te 14.In linea di massima possiamo affermare che (tran-ne Varese - commissariata a causa delle dimissionidel Presidente e della maggior parte deiConsiglieri - questo Consiglio era composto da 5persone ed era privo dei due Collegi) le altre sisono dedicate - oltre alla loro normale attività -alla riorganizzazione del proprio territorio in ter-mini di ricostituzione Gruppi, e ricerca di referen-

ti in quei paesi dove non esistono Gruppi costitui-ti.Sempre più spesso vengono evidenziate da alcuneSezioni le difficoltà che incontrano nel versare alCRL la quota contributiva, soprattutto per quegliiscritti che non sono organizzati in Gruppi.Questa difficoltà economica si traduce in una dra-stica riduzione di attività sul territorio di compe-tenza proprio per la carenza di disponibilità finan-ziaria.Ci rendiamo conto che reperire fondi da partedelle Sezioni diventa sempre più difficile, ma cidobbiamo purtroppo rendere anche conto chenelle varie province lombarde esistono sempre dipiù dei Gruppi che dispongono di risorse finanzia-rie che spesso non vengono utilizzate per fini sta-tutari, né tantomeno devolute alle proprie Sezioni.Questo è un grosso problema che stiamo analiz-zando in seno all’Esecutivo Regionale e che dovre-mo ampiamente dibattere nella conferenza deiPresidenti Provinciali.Proprio per queste tematiche il CRL ha delibera-to nel corso del precedente esercizio di stanzia-re £. 10.000.000 (euro 5.164,57) per aiutare leSezioni in difficoltà economiche.D’altra parte il ruolo delle Sezioni Provincialidiventa sempre più importante per la gestione sulproprio territorio delle relazioni con la Provincia,nella gestione del “Registro del Volontariato” perpoter usufruire di finanziamenti per gestire poi lapropria attività.È necessario inoltre rapportarsi con i Centri diServizio del Volontariato per poter finanziare:

1) “corsi di aggiornamento per quadri periferi-ci” con mansioni di coordinamento dei GruppiAido2) “corsi per formatori scolastici”, ecc.3) e per poter usufruire di tutti quei bandi diconcorso messi a disposizione delleFondazioni bancarie provinciali per farsifinanziare progetti mirati e soprattutto perpoter gestire con la collaborazione dei propriresponsabili di zona, i “tavoli di concertazioneassistenziale” previsti dalla Legge 328, alle-stiti nei distretti sanitari.

È ovvio che molto più ampio sarà il programma dasvolgere sul territorio provinciale, che verrà trat-tato più profondamente nella conferenza deiPresidenti Provinciali.

Rapporti con il Consiglio RegionaleNell’ultima Assemblea Elettiva Nazionale sonoentrati a far parte del Consiglio Nazionale:* cav. Leonida Pozzi di Bergamo, Vice Presidente

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corsi per migliorare e qualificare

Nazionale,* dott. Pietro Poidomani di Bergamo, Consigliere* sig. Lino Lovo di Brescia, Consigliere* sig. Riccardo Nedbal di Monza, Collegio deiProbiviri* rag. Giuseppe Pastorelli di Bergamo, CollegioRevisori dei ContiL’ingresso di cinque componenti lombardi fraConsiglio Nazionale e Collegi è da attribuirsi allafiducia che il CRL ha acquisito presso tutte leStrutture nazionali dell’Aido, dovuta soprattuttoal lavoro che abbiamo svolto e alla qualità delleattività.

Rapporti con l’Ente Regione LombardiaFinalmente, dopo lunghi anni di attesa la RegioneLombardia - con deliberazione n° VII/7987dell’8.2.2002 - ha provveduto alla riorganizzazio-ne delle attività di prelievo di organi a scopo ditrapianto terapeutico.In questa delibera è stato affidato al Prof.Alessandro Pellegrini l’incarico di Coordinatoreregionale.Questa delibera si compone di 20 articoli nei qualivengono trattati tutti i punti che determinano lariorganizzazione delle attività di prelievo, con laformazione di Commissioni e di attività che chia-meranno in campo anche la diretta collaborazionedella struttura Aido regionale.Purtroppo il recente episodio che ha colpito l’edi-ficio che ospita gli uffici dell’Ente Regione

Lombardia ritarderà la completa applicazione diquesta delibera.Sarà nostro impegno cercare di collaborare il piùefficacemente possibile con la Struttura regionaleper mettere a disposizione della stessa tutte lenostre capacità associative.

Corsi di aggiornamentoProprio per poter effettuare il programma previ-sto nel paragrafo “rapporti con le SezioniProvinciali” ci stiamo attivando per organizzarecorsi per i Consiglieri Provinciali in modo che glistessi si possano preparare per svolgere analoghiCorsi ai Gruppi comunali.Si prevede che tali Corsi si possano svolgere entrola fine del mese di giugno.

Materiale di propagandaIl CRL ha investito nel 2001 £. 23.000.000 (euro11.878,51) per la realizzazione di materiale per lascuola e per la propaganda.Stiamo ora attivandoci per rifornirci di tutto quelmateriale di cui siamo rimasti senza (come “Viki ilpellicano”) da poter distribuire a titolo gratuitoalle Sezioni Provinciali.Verrà nuovamente inviato un prospetto a tutte leSezioni Provinciali per effettuare un nuovo ordi-nativo di materiale pubblicitario per l’anno incorso.Speriamo di poter avere i fondi per far fronte aquesta nuova fornitura.

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CONVENZIONE AIDO-FIASO

Giornata Nazionale “Donazione e Trapianti”Anche quest’anno - come purtroppo è ormai con-suetudine - il materiale è stato consegnato allenostre Sezioni Provinciali con notevole ritardorispetto alle date stabilite per le “GiornateNazionali” anche se, tutto sommato, le manifesta-zioni a livello provinciale, dai dati ricevuti, sonorisultate abbastanza soddisfacenti.L’aiuto che la Regione Lombardia ha dato all’Aidoè stato l’invio dei “Gazebo” (quest’anno molto effi-cienti) e la presentazione, nelle varie province, dispettacoli di vario genere e di pregiata qualità (conspese a carico della Regione stessa).Per il prossimo anno l’organizzazione nazionale eregionale sarà improntata diversamente dalle pre-cedenti, poiché ci sono le premesse per poterlo farecon risultati ancora più positivi.Determinante è anche stata l’efficenza dellaSegreteria del CRL.

“Forum” terzo settoreA rappresentare il CRL in questo “Forum” è statodestinato il Vice Presidente Mario Rossi.Stiamo monitorando questa appartenenza conmolta attenzione, poiché non siamo tanto convintidell’efficacia di questo “Forum” nel mondo delvolontariato, in special modo in quello della dona-zione di organi.

Centri servizio del volontariatoAncora una volta invitiamo tutte le nostre Sezioni

Provinciali ad iscrivere l’Aido ai C.S.V. (CentriServizio del Volontariato) provinciali.È molto importante che rappresentanti dell’Aidosiedano nei consigli dei CSV, soprattutto per con-trollare ciò che accade nel mondo del volontariatodel proprio territorio e partecipare alle decisioni diinvestimenti nello stesso.

Collaborazione con le Asl e i Distretti SanitariSiamo veramente onorati e felici di avere un con-tatto diretto con il Dott. Stefano Rossattini -Presidente della FIASO ( Federazione ItalianaAziende Sanitarie e Ospedaliere).Questo ha consentito al Consiglio Nazionaledell’Aido di avere (attraverso la mediazione delVice Presidente Nazionale Leonida Pozzi) unincontro fra l’Esecutivo Nazionale dell’Aido ed ilDottor Rossattini, per realizzare una convenzionefra Aido e FIASO.Questa convenzione ha lo scopo di accreditare lanostra Associazione presso tutte le StruttureSanitarie nazionali ad ogni livello, dal ConsiglioNazionale ai Gruppi Comunali che, attraverso unreferente, avranno rapporti con i DistrettiSanitari.Finalmente tutte le strutture Aido potranno,attraverso questa convenzione, entrare a pienotitolo nei vari gradi della Sanità italiana per discu-tere tutte le problematiche inerenti ai prelievi ed aitrapianti di organi, dando la più qualificata colla-borazione con umiltà e spirito di servizio.Questa convenzione, stilata dalla nostraPresidente Nazionale Dott.ssa Vincenza Palermocon grande competenza e saggezza, è stata pre-sentata dal Vice Presidente Nazionale Pozzi alDottor Rossattini lo scorso 27 marzo.

Stampa AidoPrevenzione OggiIl 3 agosto 2001 è stato sottoscritto, da parte delPresidente Regionale Leonida Pozzi, l’atto diacquisto di questo periodico mensile, che è final-mente diventato proprietà del Consiglio RegionaleAido Lombardia.È stato un evento molto importante perché ci hapermesso di avere un significativo strumento distampa tutto nostro, edito interamente da noi, chene curiamo direttamente la realizzazione sia dalpunto di vista giornalistico che grafico.“Prevenzione Oggi” è infatti completamente rin-novata nei contenuti e noi personalmente ne curia-mo la diffusione attraverso una organizzazione chegestiamo sotto il nostro diretto controllo.La direzione di questo mensile è stata affidataall’espertissimo giornalista sig. Leonio Callioniche ne è diventato Direttore Responsabile, mentre

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la programmazione

la Direzione Editoriale è stata affidata a LeonidaPozzi, Presidente Regionale.Il Coordinamento Editoriale è stato affidato all’e-sperienza di Laura Sposito, mentre la RedazioneScientifica è composta da rappresentanti di impor-tanti Enti e da altrettanti illustri trapiantologi;nonché dall’Istituto di ricerche Mario Negri.Stiamo promuovendo una larga campagna didivulgazione che coinvolgerà tutte le provincelombarde, nella speranza che questo importantestrumento sia diffuso a tutti gli associati e fidu-ciosi che tutti i Gruppi provvedano ad abbonare leBiblioteche comunali, i Medici di medicina gene-rale, i Comuni delle province lombarde.A parte tratteremo in modo specifico questo argo-mento.

L’ArcobalenoQuesto giornale è l’organo ufficiale d’informazio-ne del Consiglio Nazionale Aido e deve essere dif-fuso con altrettanto impegno in quanto è di tagliodiverso e dà delle notizie più inerenti all’interessegenerale della vita dell’associazione, sottolineandosoprattutto argomenti di valenza nazionale, la cuiconoscenza diventa indispensabile per la forma-zione degli iscritti Aido, specialmente per iresponsabili dell’Associazione a tutti i livelli.Molto gradevole è la veste tipografica di questogiornale che è di piacevole lettura.Anche per la diffusione di questo periodico - pub-blicato quattro volte l’anno - è auspicabile la colla-borazione di tutte le Sezioni Provinciali.

Prima di terminare questa mia relazione vorreiricordare a tutti che quest’anno ricorre il centena-rio della nascita di Don Carlo Gnocchi.Antesignano della donazione di organi, Don Carlovolle che il prof. Cesare Galeazzi gli prelevasse,dopo la sua morte, le cornee, per farle trapiantarein un suo ospite, un ragazzo di 12 anni, SilvioColagrande.Le ultime parole di Don Gnocchi rivolgendosi alprof. Galeazzi furono: “Fra poche ore non ci saròpiù, prendi i miei occhi - gli disse - e ridona la vistaa uno dei miei ragazzi”.Fu dopo queste parole che il prof. Galeazzi tra-piantò le cornee di Don Carlo, una a Silvio e laseconda su una ragazza di 17 anni, AmabileBattistello.Entrambe queste persone, tutt’ora viventi, vedonoa partire dalla morte di Don Carlo, avvenuta esat-tamente nel tardo pomeriggio del 28 febbraio1956 presso la clinica Columbus di Milano.Per ricordare questo grande evento il Sindaco e ilParroco di San Colombano al Lambro hannoespresso il desiderio di avere presente la nostra

Associazione domenica 23 giugno p.v. allo scopo diorganizzare una presenza ordinata dei nostriLabari.Vi invito fin da ora a comunicare la vostra adesio-ne alla Segreteria Regionale per dare la possibilitàalla stessa di organizzare la massima partecipazio-ne dell’Aido lombarda.

Prima di concludere mi corre l’obbligo di sotto-porre a questa Assemblea il ProgrammaOperativo del Consiglio Nazionale Aido integral-mente, così come è stato proposto, e che segna ilfuturo della nostra Associazione.

Programma Operativo del Consiglio Nazionale AidoLa Legge 1° aprile 1999, n° 91 “Disposizioni inmateria di prelievi e di trapianti di organi” hadisciplinato le attività di trapianto di organi e ditessuti prevedendole tra gli obiettivi del ServizioSanitario Nazionale. È il principio cardine cheassicura l’impegno dello Stato in tale settore. Inparticolare il Ministero della Salute è impegnatodalla Legge (art.2) a collaborare con leAssociazioni di volontariato, tra cui la nostra, alfine di promuovere iniziative di informazionedirette a diffondere tra i cittadini:- La conoscenza delle disposizioni della Legge n°91/99 e le modalità di applicazione della Legge578/93 “Norme per l’accertamento e certificazio-ne di morte” e DM 582/94 “Regolamento recantele modalità per l’accertamento e la certificazione

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CAPILLARE OPERA DI SENSIBILIZZAZIONE

di morte”.- La conoscenza di stili di vita utili a prevenire l’in-sorgenza di patologie che possano richiedere cometerapia anche il trapianto di organi o tessuti.- La conoscenza delle possibilità terapeutiche edelle problematiche scientifiche collegate al tra-pianto di organi e tessuti.Poiché le Regioni e le Aziende Sanitarie Locali, incollaborazione con i Centri regionali edInterregionali per i trapianti ed i Coordinatorilocali, devono adottare iniziative destinateall’informazione, l’opera di sensibilizzazione e dieducazione sanitaria che può svolgere l’Aido siattua principalmente in collaborazione con le figu-re preposte per legge a questo compito ovvero iCoordinatori dei trapianti a livello locale, regiona-le e nazionale.Non è ammissibile che alcuni dirigenti perifericiabbiano assunto atteggiamenti di chiusura neiconfronti di tali figure professionali; tale atteggia-mento non può e non deve essere tolleratonell’Aido.Ove sorgessero problemi occorre intervenire tem-pestivamente al fine di non compromettere i rap-porti istituzionali che necessariamente la nostraAssociazione deve mantenere.Uno dei compiti dell’Aido, infatti, è supportare iCoordinatori motivati ed al contrario stimolarequelli meno attivi. È opportuno, là dove si ravvisi-no delle scelte incongrue effettuate dall’Azienda,ricorrere ad incontri con il Direttore Generale persegnalare la situazione di disagio e di poca adesio-ne al dettato della Legge.

Compito delle Regioni e delle Aziende Sanitarie

Locali come sappiamo è:

a) diffondere tra i Medici di medicina generalee tra i Medici delle strutture pubbliche e pri-vate la conoscenza delle disposizioni dellaLegge 91/99 nonché della Legge 578/93 e delDM 582/94;b) diffondere tra i cittadini una corretta infor-mazione sui trapianti di organi e tessuti, ancheavvalendosi dell’attività svolta dai Medici dimedicina generale;c) promuovere nel territorio di competenzal’educazione sanitaria e la crescita culturale inmateria di prevenzione primaria, di terapietradizionali ed alternative e di trapianti.

È di tutta evidenza che tali compiti istituzionalisono indispensabili per la crescita della sensibilitàdei cittadini alla donazione di organi.È per questo che l’Aido deve vigilare ove talidisposizioni venissero disattese e proporre proget-ti in collaborazione con gli Operatori Sanitaricoinvolti nel programma donazione di organi etessuti in ambito Ospedaliero, Asl, Cliniche priva-te accreditate. L’Aido può svolgere un ruolo attivo anche produ-cendo libretti informativi da distribuire negli studimedici da utilizzarsi dai Medici di MedicinaGenerale (progetto già avviato dalla SedeNazionale).Inoltre deve intrattenere rapporti con la SIMMGe FIMMG per elaborare programmi comuni.L’Aido deve stimolare le Asl e le Regioni ad orga-nizzare corsi di aggiornamento obbligatorio sutali temi ai MMG ed altri Operatori Sanitari per-ché la Legge ha autorizzato (comma 3 art.2) laspesa complessiva di lire 2.000 milioni annue adecorrere dal 1999.

Merita ricordare che in caso di gravi inadempien-ze la nostra Associazione può far ricorso al difen-sore civico (figura istituita presso le Regioni ed iComuni) il quale può segnalare disfunzioni orga-nizzative e proporre modifiche di leggi, regola-menti e procedure.Ha inoltre il potere di accedere a tutti i documen-ti amministrativi, di convocare il responsabiledella pratica e chiedere che vengano prese misuredisciplinari nei confronti dei funzionari inadem-pienti.La collaborazione con Enti pubblici (Comuni,Provincia, Regione, Forze dell’Ordine,ecc.) vedecoinvolte in particolare le scuole.L’Associazione deve collaborare, non organizzan-do esclusivamente concorsi, ma elaborando con gliesperti del settore programmi di formazione per

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i diversi livelli associativi

gli Insegnanti ed interventi formativi nelle scuole,utilizzando materiale unico sul territorio naziona-le e applicando anche nuove tecniche di coinvolgi-mento degli studenti.Inoltre è importante che il rappresentantedell’Aido sia preparato ed aggiornato sui diversiargomenti attinenti alla donazione e al trapiantodi organi.

Livello localeInterlocutori privilegiati in ambito sanitario sono:la Asl (Azienda Sanitaria Locale) e l’Aso (AziendaSanitaria Ospedaliera).Sarà predisposto un modello di convenzione unicatra Asl/Aso e Aido valida per tutto il territorionazionale, per la quale stiamo predisponendo unincontro con il Presidente del Coordinamento deiDirettori Generali di tutta Italia.Con tale strumento verranno normati i principaliaccordi in tema di informazione, di partecipazionea comitati per i trapianti, modalità di dichiarazio-ne della volontà positiva alla donazione.

Livello regionaleInterlocutore privilegiato in ambito sanitario èL’Assessorato alla Sanità. E’ possibile collaboraresia sui programmi di informazione alla popolazio-ne, sia sollecitando gli Operatori Sanitari pubblicied i Medici di Medicina Generale (MMG) allaorganizzazione di Corsi di formazione obbligato-ria sulla donazione e trapianti di organi.E’ possibile inoltre chiedere la pubblicazione dimateriale informativo o, dove ritenuto necessario,utilizzare quello prodotto dalla nostraAssociazione. Occorre richiedere di far parte come Membri atti-vi dei “Comitati tecnici per i trapianti” istituitinelle singole Regioni.

Livello nazionaleInterlocutore privilegiato in ambito sanitario è ilMinistero della salute. Già sono state avviateimportanti intese. La più recente riguarda il tra-sferimento dei dati degli iscritti Aido al SIT(Servizio Informativo Trapianti).Siamo già nella Consulta Tecnica Permanente peri trapianti e confidiamo affinché il Ministro ricon-fermi nel nuovo decreto, che dovrebbe essere vara-to a giorni, la nostra presenza in Consulta, il cuimandato è scaduto il 19.11.2001.Siamo altresì presenti nella Consulta delVolontariato in Sanità, costituita dal MinistroBindi che però il Ministro Sirchia ha sospeso il17.07.2001.E’ in programma l’incontro con il Presidente dellaConferenza Stato-Regioni al fine di addivenire ad

una intesa Aido-Regioni per portare avanti pro-grammi comuni da applicarsi in tutte le Regioni.Siamo stati contattati dal Prof. Lanzetta per pro-porre un programma di informazione e di comuni-cazione corretta alla popolazione in tema di tra-pianto di mano.Il Prof. Lanzetta ha offerto alla nostraAssociazione piena collaborazione scientifica ed hainvitato l’Aido a patrocinare ed a partecipare alConvegno Internazionale sulla Chirurgia dellamano che si terrà a Lecco nel mese di settembre2002.

Livello trans-nazionaleSiamo promotori, insieme all’europarlamentareCaveri, di una proposta volta ad uniformare leLeggi in materia di prelievo e trapianto d’organi intutti i Paesi della Comunità Europea.Non è facile recuperare Associazioni per la dona-zione in altri Paesi europei, ma vedremo di riu-scirci.Previsti per il mese di aprile 2002 una riunione aBruxelles e un Congresso Europeo a SaintVincent per il mese di ottobre dello stesso anno.Riteniamo sia importante coordinare leAssociazioni europee in un campo così essenzialeper i risvolti sociali (vedasi anche la lotta al traffi-co di reni tra adulti consenzienti nei Paesidell’Est) che non può lasciarci indifferenti ma chedeve impegnarci in una strenua lotta a difesa deipiù deboli.

Linee guida sulla manifestazione di volontàL’Aido non può ritirare le dichiarazioni di volontàse non per i propri iscritti.

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MANIFESTAZIONE DI VOLONTÀ

L’Associazione infatti agisce da “esecutore testamen-tario del proprio iscritto” nel momento in cui trasfe-risce al SIT il suo nominativo. Altrimenti nonavremmo nessuna veste giuridica per poterlo fare.Il cittadino che desidera esprimere la propriavolontà di donare organi e tessuti, senza iscriversiall’Aido, può farlo:1) Tenendo con sè il foglio su cui, con la propriagrafia, ha espresso tale volontà; oppure recandosipresso lo sportello Asl per far registrare questasua volontà.2) La possibilità di rilasciare la propria volontà alMedico di medicina generale, prevista dal decretoBindi, non è ancora applicata per l’ostruzione atale iniziativa portata avanti dai MMG i qualihanno chiesto al Ministero dei fondi aggiuntivi alloro contratto per esercitare anche questa funzio-ne.In realtà se il Ministero della Salute comprende lanostra proposta, ovvero di incentivare la raccoltadelle iscrizioni all’Aido, è come se:a) Aprisse 2.500 sportelli per l’espressione dellavolontà positiva alla donazione sul territorionazionale (tante sono infatti le Sedi Aido), connotevole incremento della raccolta della volontàanche per il Ministero. I dati infatti verrebberoinviati al SIT che potrebbe annoverare milioni dipersone anziché le attuali diciannovemila.b) Chi si iscrive all’Aido può farlo anche fuori dalleSedi Aido, ad esempio in occasione di una confe-renza, di una mostra, di una manifestazione popo-lare ecc... Questo modo è senz’altro più gradito alcittadino che sicuramente non ama recarsi allosportello Asl, interloquire con un amministrativoaddetto alla ricezione della sua volontà e che, il più

delle volte, non è in grado di fornirgli la minimainformazione sulle problematiche connesse alladonazione e al trapianto di organi.c) Il volontario Aido è in grado di fornire unainformazione di base (è anche per questo che deveessere curato particolarmente l’aggiornamentodei soci attivi) e fornire materiale informativo dacui il cittadino può estrarre le informazioni rite-nute necessarie.d) È indispensabile che, soprattutto sulla manife-stazione di volontà, vengano stilate opportuneconvenzioni per evitare di commettere grossolanierrori (si rinvia al modello unico di ConvenzioneAido- Asl).Non si deve mai far compilare il modulo predispo-sto dal Ministero per esprimere la manifestazionedi volontà all’Asl perché::1) Non di nostra competenza, essendo un moduload esclusivo uso del funzionario dell’ Asl odell’Aso addetto alla ricezione di volontà alladonazione.2) Esiste una procedura standardizzata per cui lacompilazione del modulo può essere fatta solo daldiretto interessato che personalmente deve por-tarlo all’Asl la quale, a sua volta, rilascerà la rice-vuta controfirmata dal soggetto stesso.3) Tale modulo compilato è archiviato presso laAsl di appartenenza oppure trasmesso all’Asl diresidenza del soggetto interessato, per essere regi-strato nel Servizio Informativo Trapianti.4) Ritirando il modulo, l’Aido induce in errore ilcittadino il quale crede di avere depositato la suavolontà nel SIT (cosa che non avviene).5) L’unico modo per far confluire in futuro, ovve-ro quando sarà a regime il trasferimento al SIT

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appuntamenti in calendario

dei dati degli iscritti all’Aido, è compilare l’atto diiscrizione all’Aido rilasciando la propria dichiara-zione di volontà favorevole alla donazione di orga-ni e tessuti.In sintesi quale è l’attuale situazione del CN perattuare quanto esposto nel documento soprariportato?In maggio verrà sottoscritta, durante il “ForumRoma Fiera” che si svolgerà a Roma, una conven-zione fra il dottor Rossattini - che oltre essereDirettore Generale dell’Asl di Bergamo èPresidente della FIASO (Federazione ItalianaAziende Sanitarie e Ospedaliere) - e la PresidenteNazionale dell’Aido dottoressa Vincenza Palermo.A questo importantissimo evento di livello nazio-nale verrà riservata la massima attenzione daparte dei “media” nazionali.* Il 20 aprile il CN ha deliberato di affidare alnostro Esecutivo Nazionale l’incarico di rivederelo Statuto (licenziato dalla vecchia CommissioneStatuto) ed aggiornarlo alle attuali normative.L’elaborato verrà prima discusso in CN e poi conla Conferenza dei Presidenti Regionali, quindiinviato ai Consigli Regionali perché lo discutanocon le proprie strutture.Il tutto dovrà avvenire entro la fine dell’anno.* Il 23 aprile l’Esecutivo del CN è stato ricevutodal C.N.T. (Centro Nazionale Trapianti) e ha con-cordato con lo stesso la stesura di un documentodi linee generali tra Aido e C.N.T. al fine di poterregolamentare la collaborazione fra StruttureAido e Coordinatori del prelievo, su tutto il terri-torio regionale, ai vari livelli.I programmi di trasmissione dei dati relativi agliiscritti all’Aido su tutto il territorio nazionale

attraverso i propri Consigli Regionali stanno peressere approvati dal Ministero della Salute.* Il 30 aprile i componenti dell’Esecutivo, Pozzi,Saltini e Passarelli si sono incontrati a Parma conil giocatore Fabio Cannavaro ed altri giocatori delParma per presentare ai “media” questo importan-te testimone Aido* Il 25 maggio verrà organizzata a Milano unaconferenza stampa per presentare il lancio dellospettacolo “May-Be” sponsorizzato dal CN che siesibirà in vari Teatri delle Città italiane.* Il 29 maggio l’Esecutivo del CN si recherà aBruxelles per incontrare le Associazioni Europeedi donatori di organi al fine di stabilire con le stes-se, dei rapporti di collaborazione.* Il 15 giugno verrà organizzato a Lecco - dallalocale Sezione Provinciale Aido - un Convegno acarattere internazionale con la presenza di illustrirelatori ed al quale fin da ora sono invitate a par-tecipare tutte le Sezioni lombarde.* Il 16 giugno si svolgerà a Bergamo l’AssembleaNazionale intermedia.* A settembre verrà organizzata dal CN aSassuolo (Modena) la partita di pallone che diven-terà “guinnes” dei primati in quanto i giocatoripresenti sul campo saranno 1000.* In ottobre verrà organizzata la “GiornataNazionale per la raccolta fondi Aido” allo scopo direalizzare una campagna di informazione.La giornata sarà organizzata dalla DittaBarbazza di Treviso che gestisce le manifestazio-ni nazionali per tutte le più importantiAssociazioni italiane.Parte del ricavato verrà lasciato ai Gruppi ed alleSezioni Provinciali delle città in cui verrà organiz-

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SGUARDO SUL FUTURO

zata la giornata.* In novembre si svolgerà a Saint Vincent unConvegno Internazionale organizzato dal CN edalla Regione Val D’Aosta durante il quale siincontreranno tutte le Associazioni e gli Enti con-venuti a Bruxelles per stabilire linee comuni dicollaborazione con l’Unione Europea, soprattuttoin vista della possibilità d’ingresso dei paesidell’Est nella Comunità Europea.

Questo è il futuro programma sul quale tutte leStrutture della nostra Associazione si dovrannoimpegnare ed è per questo che, oggi più che mai,l’esistenza della nostra Associazione diventaimportante e quasi indispensabile, perché i prelie-vi di organi aumentino in tutta la regioneLombardia.

ConclusioneVorrei concludere con un augurio che dal miocuore possa giungere direttamente al vostro ed aquello di tutti gli associati Aido della nostra mera-vigliosa Regione Lombardia.L’augurio è quello di sempre: il vostro futuro siasereno e porti a tutti voi la gioia di credere che“Aido” significa “amore”.Per noi dell’Aido l’amore è anche solidarietà, è

desiderio, intimo e profondo, di essere accanto aglialtri ogni giorno, di capirne e confortarne le ansie,le speranze, le attese.Con questi sentimenti l’Aido combatte da semprela sua battaglia ideale, volta a far comprendere l’al-tissimo valore della donazione, espressione forsepiù alta dell’umana solidarietà.È una battaglia a volte dura, spesso assai contra-stata (la Legge n° 91/99 difficilmente andrà apieno regime).Una parte dell’opinione pubblica è confusa dalladisinformazione proveniente, a volte, anche daigrossi “mass-media”, ma siamo confortati, nelnostro duro procedere, dalle adesioni, che nono-stante gli attuali momenti d’incertezza, sono inlieve ma costante aumento e dalle testimonianze diapprezzamento e di stima che da più parti ci per-vengono. Il cammino è dunque tracciato anche peril futuro, perciò auguro a tutti coloro che sonostati eletti nella passata Assemblea, ai neofitidell’Associazione un lungo e proficuo lavoro,ricordando a me stesso ed agli altri che l’impegnoresta comunque quello di sempre: “credere allavita”, “lavorare per la vita”, “far vivere la vita”.Vi ringrazio e vi abbraccio fraternamente.

Il Presidente Regionalecav. Leonida Pozzi

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Aseguito dellar e l a z i o n e

morale illustratadal Presidente regionale cav.Leonida Pozzi e della relazionefinanziaria del consigliereamministratore MariangelaRottoli, presentate insieme allarelazione del Collegio dei revi-sori dei conti e alla relazione delCollegio dei probiviri, hannoavuto luogo gli interventi deirappresentanti delle varie sezio-ni provinciali e pluricomunali.Tutti hanno espresso apprezza-menti per le relazioni moraleprogrammatica e finanziaria eringraziano il Presidente e ilConsiglio regionale per il lavo-ro svolto.Con accenti diversi, è emersocome dato comune il difficilereperimento delle risorse, nonsolo per svolgere la normaleattività associativa, ma addirit-tura per essere in grado di farfronte al versamento dei contri-buti dovuti al Crl; in talunerealtà, in modo particolare dellaprovincia di Milano, Como eVarese, il carico degli iscritti èben maggiore della potenzialitàdei Gruppi attivi.Un altro problema moltoimportante è il reperimento divolontari e la difficoltà di riatti-vare Gruppi che nel tempo sisono dissolti.E’ stata sottolineata la mancan-za di “visibilità” pubblica dellestrutture superiori, mentrealtre Associazioni sanno farsimaggiormente accreditare edispongono di ampi finanzia-menti (vedi Admo).Rilevando il dato deludente del-l’attività di prelievo dell’anno2001 in Lombardia, è stata chie-

sta una maggiore incisività delCrl nei confronti dell’enteRegione.Molto apprezzata la convenzio-ne Aido-Fiaso che consentirà aivolontari di giocare il proprioruolo in prima persona facendo-si parte attiva nella collabora-zione con le Asl e gli Ospedali.E’ stata sollecitata l’organizza-zione dei corsi, per preparare ivolontari ai nuovi compiti cheattendono l’Associazione, anchese - è stato più volte sottolinea-to - la preparazione tecnica dasola non basta, perché è neces-sario che i volontari siano dota-ti di sensibilità associativa.Da più interventi è stata auspi-cata una tempestiva ripresa deilavori per la modifica delloStatuto. Sono poi state analizza-te favorevolmente in dettagliole iniziative programmate dalConsiglio nazionale (partita dicalcio, musical May Be, venditadi piantine) con qualche riservasu talune metodologie (come lavendita di piantine da parte di

una ditta anzichéun accordo con ifiorai, esborso del-

l’anticipo per lo spettacolo MayBe).Alle problematiche sollevate, idelegati stessi hanno spessoofferto suggerimenti e propostequali: una maggiore collabora-zione tra Sezioni; una maggioreattenzione ai Gruppi e alle loronecessità; una vigilanza piùassidua del Crl sulle struttureinferiori per evitare il degenera-re di situazioni critiche; il cerca-re una forma di collaborazionecon le Amministrazioni comu-nali e con le altre Associazionidi volontariato per attività diinteresse comune; utilizzaretutte le risorse disponibili offer-te dalle Sezioni; un recuperodell’idealità associativa per unmigliore servizio interno edesterno all’Associazione; evitarepersonalismi nel gestire lestrutture associative. In meritoalle risorse economiche. Renna(Lecco) ha proposto di valutare,insieme al Crl, la possibilità dicreare una forma di finanzia-mento per le Sezioni in partico-lare difficoltà.Diamo qui di seguito alcuni det-tagli - sintetici e perciò non ingrado di esprimere compiuta-mente il pensiero degli interve-nuti - di quanto esplicitato daidiversi responsabili di Sezioni oGruppi.

Sezione pluricomunale Melzo-MelegnanoPer la sezione pluricomunaleMelzo-Melegnano ha parlato ilpresidente Felice Riva. Dopo unparticolare ringraziamento alpresidente regionale Pozzi per il

ASSEMBLEA REGIONALE

IL DIBATTITO

L’appuntamento di Coccaglio (Brescia)

Sintes i degl i inter vent i s egui t i a l la i l lus trazione de l l e re lazioni

da par te de l pres idente Leonida Pozzi e de l la amminis tratr ice

Mariangela Rot to l i

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Sezione pluricomunale Melzo-MelegnanoIl presidente Felice Riva

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unanimità sugli intenti22

lavoro svolto e l’entusiasmo chesempre caratterizza il suo impe-gno, il presidente Riva ha espo-sto i problemi della sua sezione.Si tratta di 13 mila iscritti perun totale di 5000 persone attivenei vari gruppi ma la Sezionesenza il contributo di 10 milioniversato dal Crl non avrebbepotuto fare molto. L’ospedale diMelzo ha cominciato da pococon i primi prelievi, quindi sitratta di una zona che stacominciando adesso a sensibi-lizzarsi sull’argomento ed in cuic’è veramente ancora moltolavoro da fare. In questo sensoun aggiornamento dello Statutodell’Associazione non solo aiu-terebbe molto ma è ormai indi-spensabile. Un protocollo diintesa che attribuisca un ulte-riore riconoscimento politicoalla Associazione è moltoimportante ma nello stessotempo deve essere lo spunto perciascuno di ricercare e definireun proprio ruolo preciso, checonsenta anche un dialogo atti-vo con i vari livelli istituzionalicon i quali è necessario rappor-tarsi. Una revisione delloStatuto deve essere in grado diattribuire più risalto ai Gruppicomunali che non possono enon devono essere solo erogato-ri di fondi ma devono esseremaggiormente coinvolti. Gliassociati non devono pensareche la loro responsabilità si

esaurisca nell’iscrizione maessere sempre più coinvolti nel-l’attività dell’Associazioneanche se, purtroppo, là dovemanca un gruppo di riferimen-to, l’informazione stenta adessere divulgata. Il presidenteRiva ha suggerito per questouna riunione che tratti nellospecifico di ciò e che valuti tra-mite un’analisi attenta dellarealtà territoriale l’operativitàdei gruppi, per recuperare quelcoinvolgimento che c’era e chesi è perso. Per l’aspetto econo-mico il presidente Riva ha espo-sto le sue perplessità relativealla possibilità di riuscire adadempiere al versamento deicontributi: versare i contributiinfatti annulla in termini econo-mici la possibilità di promuove-re qualunque altro tipo di atti-vità. Per questo motivo la sezio-ne pluricomunale Melzo-Melegnano si è astenuta nellavotazione del bilancio di previ-sione.

Gruppo speciale MilanoEnzo Marmori, presidente delGruppo speciale di Milano, haribadito ulteriormente la neces-sità di un cambiamentonell’Associazione, confermandoche il peso non può gravaretutto sui Gruppi comunali bensìche l’attività nazionale debbaavere un risalto maggiore.

Sezione pluricomunale LegnanoPer la Sezione pluricomunale diLegnano i problemi sono glistessi riferiti da Felice Riva.Donata Colombo, presidente diquesta Sezione, ha infatti segna-lato la difficoltà di pagare i con-tributi, non solo quelli del 2001,a cui la sua sezione non è riusci-ta a far fronte, ma anche quellidel 2002. In base a ciò anche perquesta sezione si è posto il pro-blema dell’accettazione delbilancio preventivo. Senza svi-scerare ulteriormente questoargomento già trattato per laSezione pluricomunale Melzo-Melegnano, la presidenteColombo ha affrontato la que-stione della necessità di unamaggiore comunicazione all’in-terno dei Gruppi ed in partico-lare esponendo un confrontocon l’Admo, con cui la sezionepluricomunale Legnano havarie volte collaborato.

Sezione provinciale PaviaIl presidente della sezione pro-vinciale di Pavia, Luigi Riffaldi,in carica per questo ruolo da unanno, ha esposto il problemadella comunicazione con la Asldi Pavia ed il Policlinico delposto. Sia l’ospedale che l’azien-da sanitaria infatti, pur essendofra le prime della regione, nondanno un riscontro congruente

Sezione provinciale di PaviaIl presidente Luigi Riffaldi

Sezione pluricomunale di LegnanoDonata Colombo, presidente

Gruppo speciale di MilanoIl presidente Enzo Marmori

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uno sguardo sul futuro 23

alla richiesta di collaborazionedell’Aido locale. Quanto ai pro-blemi finanziari cui anche lasezione provinciale di Pavia èsoggetta, il presidente Riffaldipropone di prendere in conside-razione la possibilità di versaredelle quote differenziate a livel-lo di sezioni, in modo che chidispone di risorse maggiorivenga in aiuto di chi ha di meno.Fra le strategie attuate per farefronte a questa difficoltà laSezione di Pavia ha organizzatoultimamente anche una sotto-scrizione a premi. A livelloregionale viene invece richiestoun maggiore monitoraggio diquello che avviene alla base.Infine, in un’ultima considera-zione, si richiede una collabora-zione più stretta con le altreassociazioni.

Sezione provinciale BergamoLa Sezione provinciale diBergamo, rappresentata dal vicepresidente Leandro Mora,esprime il proprio parere su unpercorso che ancora richiede erichiederà duro lavoro a tutti,ribadisce alcune delle richiestegià espresse, fra cui il problemadella collaborazione con le altreassociazioni, seppure diverse, epone il problema della comuni-cazione anche come interventinelle scuole e la distribuzione dimateriale nuovo.

Sezione provinciale LeccoPer la Sezione provinciale diLecco ha parlato il presidenteVincenzo Renna, in rappresen-tanza dei 33 gruppi della pro-vincia. Il bilancio della situazio-ne locale è estremamente positi-vo in quanto la realtà di Leccovive l’esperienza del volontaria-to in modo sereno e costruttivo.Ma questo è il risultato di unlavoro di impostazione che c’èalla base, è una realtà che si èvoluta costruire così. Per questomotivo il raffronto con sezioniche hanno più problemi, anchedi natura economica, porta adire che ci vorrà una collabora-zione mirata per risolvere ilproblema di queste sezioni enon semplicemente facendosicarico degli oneri economici diqueste, ma mettendo le stesse

nella situazione di far fronteautonomamente a tali oneri.D’altro canto è proprio la dispo-nibilità economica di Lecco adavere permesso di organizzarele tante attività di questaSezione. Quanto allo Statutoanche il presidente Renna affer-ma la necessità, dopo tanti anniche se ne parla, di un rinnova-mento.

Sezione provinciale MantovaLa Sezione provinciale diMantova, rappresentata dallapresidente Antonella Marradi,oltre a rilevare il problema delloscarso materiale da distribuireai propri Gruppi - materialereputato indispensabile ad un’o-pera di pubblicizzazione delmessaggio Aido a livello locale -critica il giornale “PrevenzioneOggi” che viene giudicato nega-tivamente per grafica e stile eche si ha difficoltà a far accetta-re e quindi a sfruttare comemezzo di autofinanziamentoquale dovrebbe essere.

Sezione provinciale ComoAnche il vice presidenteGiovanni Casiglio, dellaSezione provinciale di Como,esprime la difficoltà relativa allaraccolta di fondi. La sezione ècarente di finanziamenti e lavo-ra soprattutto per raccogliere le

Sezione provinciale di BergamoIl vicepresidente Leandro Mora

Sezione provinciale di LeccoIl presidente Vincenzo Renna

Sezione provinciale di MantovaAntonella Marradi, presidente

Sezione provinciale di ComoIl vicepresidente Giovanni Casiglio

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analisi delle difficoltà24

quote dovute; il tutto è reso piùdifficile dal fatto che a parità diiscritti il numero dei gruppi èdiminuito con il tempo; il pesofinanziario grava quindi mag-giormente sui gruppi rimasti.

Sezione pluricomunale Monza-Brianza Quanto alla Sezione pluricomu-nale Monza-Brianza, il presi-dente che ne è a capo, LucioD’Atri, ha esposto una riflessio-ne ed anche un giudizio negati-vo sull’attuale andamento deiprelievi (e conseguentementedei trapianti) in Lombardia.Come regione la Lombardia èinfatti il fanalino di coda delNord Italia con il suo 17,5 %donatori per milione di abitanti.C’è stato un aumento nel corsodell’ultimo anno che ha consen-tito di passare dal 16% al 17,5%ma comunque la media delNord Italia resta al 22%, sinto-mo che ancora molto lavoropuò essere fatto per cambiarequesti dati in meglio. Certo lamedia nazionale è al 17,1 % ed èin miglioramento, dimostrandonotevoli passi in avanti rispettoal passato, ma in quell’area pilo-ta che è il Nord Italia laLombardia deve intervenire dipiù. Oltre a queste considerazionil’intervento del presidenteD’Atri ha rilevato alcune preoc-cupazioni relative al preventivo

2002. Anche se la Sezione plu-ricomunale Monza-Brianzanon ha avuto sino ad ora parti-colari difficoltà a raccogliere ifondi, la chiusura di alcuniGruppi fa pensare al peggio peril futuro. In aggiunta a questodato si nota l’aumento dei sin-goli iscritti, con la conseguenzache il peso finanziario finisceper gravare sui Gruppi cherestano. In definitiva il proble-ma è che, se le quote associativerimangono le stesse, in questaSezione ci si pone il quesito sesi arriverà a pagarle anche infuturo. Oltre a ciò viene sostenuto ilparere negativo su “Preven-zione Oggi” così come era statoespresso dalla presidenteAntonella Marradi della sezio-ne provinciale di Mantova. Ilfatto di non riuscire a pubbliciz-zare la testata ed a diffondernela campagna per gli abbona-menti (segnalando un costo ele-vato) viene visto come un ulte-riore fattore negativo che inci-derà sulla futura possibilità dipagare le proprie quote.

Sezione comunale CremonaIl vice presidente Borghesi dellaSezione comunale di Cremona,in un intervento “lampo”, haespresso il suo parere positivosia sulla relazione morale delpresidente regionale Pozzi, sia

sul bilancio 2001 che sul pre-ventivo 2002.Sezione comunale SondrioA spezzare una lancia in favoredi “Prevenzione Oggi” ha con-tribuito invece la presidentedella Sezione comunale diSondrio, Franca Bonvini. Ilgiornale rappresenta un investi-mento dell’Aido e come tale vavalorizzato; se in passato la rivi-sta non ha soddisfatto tutte leaspettative, resta il fatto che stacambiando ed ha grossi marginidi miglioramento nel momentoin cui a lavorare per cambiarloin positivo saranno tutte lesezioni con il loro contributoconcreto.

Sezione provinciale Varese Per il commissario LucianoCorbani della Sezione provin-ciale di Varese il problema dello“scollamento” delle Sezioni fraloro a livello regionale è qualco-sa su cui il Consiglio regionaledeve cercare di intervenire inmodo tempestivo, se non sivuole poi dover prendere atto diproblemi più gravi. Bisognacoinvolgere tutti i gruppi inun’attività univoca, non facen-do mancare gli input necessariad un dialogo interno ed ad undialogo con le istituzioni localisi potrà progredire in modosereno.

Sezione comunale di CremonaIl vicepresidente Borghesi

Sezione comunale di SondrioFranca Bonvini, presidente

Sezione pluricomunale di Monza-BrianzaIl presidente Lucio D’Atri

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si parla di “Prevenzione Oggi” 25

Sezione provinciale Brescia A questo intervento è seguitoquello di Lino Lovo, presidentedella Sezione provinciale diBrescia. Come rilevato dal pre-sidente Lovo, la Sezione diBrescia vive un conflitto con l’o-spedale locale che, pur essendouno dei più grandi dellaLombardia, resta uno di quelliin cui si effettua il minor nume-ro di prelievi e trapianti di cor-nee. L’impegno dell’Aido localeè volto ovviamente al cambia-mento e al miglioramento dellasituazione. A questo scopo è incorso un confronto anche alivello istituzionale. In fatto disponsor il presidente Lovo haespresso dei dubbi nei confrontidi un certo tipo di scelta cheporta a considerare dei testimo-nial validi solo i calciatori famo-si, si può infatti spaziare in tuttoil mondo dello sport e cercareanche personaggi meno ricchima comunque rappresentativi.Allo stesso modo non è dettoche i referenti migliori rispettoalle istituzioni siano solo lau-reati e diplomati in quanto chiha a cuore la causa dell’Aidopuò benissimo promuoverla aldi là dei titoli di studio conse-guiti. Su “Prevenzione Oggi” il presi-dente della Sezione provincialedi Brescia ha affermato che, inquanto organo di informazione

nonché di autofinanziamento,esso va sfruttato anche se effet-tivamente il costo della rivistapotrebbe portare gli interessatia preferirle la testata nazionaledell’Aido, che costa meno. Per laraccolta dei fondi il presidenteLovo giudica positivamente ini-ziative come quelle della sotto-scrizione a premi che si è orga-nizzata a Pavia e che rappresen-ta sempre un’alternativa suffi-cientemente valida. Quanto aiGruppi, questi devono conqui-starsi un’autonomia che li portiall’autogestione ed in tal sensouna revisione dello Statuto puòessere veramente auspicabile,rendendolo uno strumento vali-do e che tenga conto dei cam-biamenti istituzionali che sonointervenuti nell’arco degli ulti-mi anni.

Alla ripresa dei lavori il presi-dente regionale Leonida Pozzi,prendendo la parola per rispon-dere ai singoli interventi, haespresso apprezzamento per lasostanziale unità di intenti cheha caratterizzato i lavori assem-bleari.In sintesi replica poi così:- reperimento risorse economi-che: è un problema diffuso, che

richiede collaborazione e solida-rietà. Però la solidarietà, primache tra Sezioni provinciali, deveessere esercitata dai Gruppiverso la propria Sezione diappartenenza; i fatti hanno piùvolte dimostrato che ci sonoGruppi con disponibilità econo-mica ma che la destinano adaltri, come vogliono. Questo è un argomento daapprofondire al tavolo dellaconsulta dei Presidenti provin-ciali.Ogni Sezione può comunquetrovare spazi per organizzareattività di raccolta fondi in pro-prio, con i Gruppi o con altrerealtà, perchè le occasioni sui

Sezoine provinciale di VareseIl commissario Luciano Corbani

Sezoine provinciale di BresciaIl presidente Lino Lovo

Il Presidente dell’Aido regionale Lombardacav. Leonida Pozzi

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i rapporti con altre Associazioni26

vari territori non mancano. - riattivazione Gruppi: qualoranon fosse possibile riattivare iGruppi, è necessario cercarealmeno un referente che facciada collegamento con leIstituzioni locali.- Visibilità pubblica e comunica-zione verso l’esterno: concordache serve maggiore “visibilità”,è da discutere “come” e “chi” lodeve fare. L’Aido nazionale haun buon sito internet per ilquale il dott. VincenzoPassarelli si sobbarca da solol’aggiornamento quasi quotidia-no. Per chiarezza precisa chel’Admo può farsi pubblicità eprodurre materiale perchèdispone di risorse economicheingenti in quanto è sponsorizza-ta dalla Nazionale Cantanti, uti-lizza una agenzia e aziende spe-cializzate e con la loro pubbli-cità riferita ai bambini gioca sul-l’emotività della gente; per con-tro l’Aido è strutturalmente piùorganizzata con una presenzapiù ramificata.- Regione Lombardia: l’inatti-vità della Regione è un dato difatto, nonostante i ripetutiincontri e solleciti del CRL. Ladelibera dello scorso febbraio

riserva comunque un marginedi azione, si tratta di chiarirequali possano essere gli spaziriservati all’Aido. La deliberaconferisce la nomina diCoordinatore regionale al prof.Alessandro Pellegrini, con ilquale ci sono buoni rapporti eche sarà invitato quale relatoreai corsi che si andrà ad organiz-zare.- Per quanto riguarda l’ospedaledi Brescia prega Lovo di insiste-re perché i protocolli esistono evanno rispettati. Per il problemadi Pavia fa notare che già anni fail Crl si era attivato versol’Ospedale, con difficoltà e dia-tribe a non finire, ma senza unseguito per mancanza di atten-zione dell’Aido locale.Sottoporrà il problema alConsiglio regionale per even-tuali interventi presso l’Asl el’Ospedale e, se del caso, anchepresso il Comitato di Bioetica.- Prega i Presidenti di volercompilare la prenotazione delmateriale avendo cura di valuta-re il fabbisogno annuale, perevidenti motivi di organizzazio-ne della stampa. - Risponde a Marmori in meritoalle procedure di iscrizioni etrasferimenti, rimandando alla

procedura che verrà instauratain occasione del trasferimentodei dati al Sit.- Si riserva di contattare l’Anciregionale per cercare una solu-zione per l’aggiornamento ana-grafico presso i Comuni lom-bardi, come pure di cercare unasoluzione per ottenere agevola-zioni sulle spese postali; argo-menti, questi, da portare ancheal tavolo della Consulta deiPresidenti provinciali.Per quanto riguarda il bilanciopreventivo, premesso che èd’obbligo farlo, è il termine stes-so che lo identifica “di previsio-ne”, cioè si prevede un certoquantitativo di entrate perquantificare il costo dell’attivitàin uscita; eventuali aggiusta-menti intercorrono durantel’anno.Dalla lettura dei verbali diConsiglio e delle Assembleedelle Sezioni ha spesso rilevatoproposte e suggerimenti inte-ressanti.In chiusura di intervento rin-grazia i Presidenti, i loroConsigli e le segreterie provin-ciali per la collaborazione.Per discutere di “PrevenzioneOggi” è stato invitato al tavolodella Presidenza il direttore delperiodico, Leonio Callioni colla-boratore della stampa Aido daalmeno 15 anni. Dopo aver sot-tolineato di sentirsi onorato diaver ricevuto l’incarico di diret-tore responsabile della rivista,per la quale, oltre ai testi, cura(insieme con un giovane e bril-lante collaboratore, PaoloSeminati, N.d.R.), l’impagina-zione e la grafica, nel rispettodel mandato ricevuto dal Crl.Callioni ha illustrato gli intentiche si vogliono raggiungere conquesta pubblicazione: un mezzoche favorisca il dialogo internocon gli iscritti e gli esterni e,nello stesso tempo, con articolispecifici, la diffusione della cul-tura della donazione. Questo èun messaggio particolare e deli-

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in dialogo con la gente 27

cato che va trasmesso con ilcuore. Il secondo intento è quello diottenere un prodotto di qualitàper poter avere il sostegno dellaRegione e di sponsor di alta spe-cializzazione.Dopo queste precisazioni il pre-sidente Pozzi ha aperto ladiscussione.Mantova ha sottolineato di nonaver trovato modifiche miglio-rative nella grafica e in partico-lare di non aver gradito su unacopertina la pubblicazione diuna fotografia, a suo avviso,poco bella perché riprendendoun anziano al lavoro sembravavolesse illustrare la necessità dicontinuare a lavorare anche inetà anziana per poter vivere.Riva ha osservato che gli artico-li professionali pubblicati sullarivista sono troppo tecnici erischiano di essere poco leggibi-li mentre è un’ottima scelta perquanto riguarda le notizie asso-ciative.Poidomani (Bergamo) ha trova-to invece ottimi gli articoli pro-fessionali. Ha poi suggerito diriservare uno spazio alle letteredella gente (una rubrica del tipo“posta dei lettori”) e ad una“Agenda degli appuntamenti”.Da medico, ha offerto la suadisponibilità a collaborare perl’aspetto scientifico.Bosco (Como) ha concordatocon Poidomani per un maggiorecoinvolgimento dei lettori.Colzani (Monza-Brianza): haproposto che la rivista sia piùpratica, con articoli conoscitivie propositivi.Cividini (Bergamo) ha invitato apuntare su articoli che diffonda-no una cultura della prevenzio-ne dalle malattie informando sucome comportarsi.Dopo questo giro di interventoha ripreso parola il direttoreresponsabile Leonio Callioniper sottolineare che gli articolidegli specialisti (medici, ricerca-tori ecc.) non possono essere

semplificati, in primo luogo perrispetto verso chi li offre, insecondo luogo perché si corre-rebbe il rischio di sbagliarecreando grave danno ai lettori eindirettamente anche agli autori(spesso scienziati, ricercatori,clinici). La semplificazione deitesti è invece possibile, anzidoverosa, piuttosto sugli artico-li di ordine associativo.Nella replica conclusiva il presi-dente Pozzi si è detto d’accordocon Colzani sul problema dell’u-tilizzo della Banca degli occhi diMonza, una Banca dalle notevo-li potenzialità. Ha poi detto diritenere opportuno sentire ildott. Campanelli, direttore dellaBanca, prima di un eventualeincontro con la Direzionedell’Ospedale. Pozzi ha quindi espresso l’inten-zione di interessare l’Assessorealla Sanità della Regione per laverifica dell’attività di innestodelle cornee in Lombardia,come pure è necessario farepressione sui parlamentari perl’annullamento della Legge 311,che è in contrasto con la Legge91/99 in quanto limitativa dellavolontà di donazione. Ha rin-graziato il dott. Poidomani perquanto ha detto e per la sua

disponibilità a collaborare con“Prevenzione oggi”, organo diinformazione ufficiale dell’Aidoin Lombardia.In merito alla Giornata nazio-nale della Donazione, ha infor-mato che al tavolo della Regionel’Aido si era opposta alla gestio-ne di fondi pubblici da parte diuna Associazione ma in quelmomento non c’è stata altraalternativa. Il prossimo annodovrebbe essere gestitadall’Agenzia che si aggiudicheràil bando emesso dalla Regione.La chiusura dei lavori è stataaffidata al presidentedell’Assemblea Lino Lovo, cheha incitato la Redazione di“Prevenzione oggi” a continua-re sulla strada intrapresa cer-cando nel contempo aiuto nelleSezioni e nei Gruppidell’Associazione. Dopo un gra-zie sentito a tutti i partecipantiper la serenità e la positività delconfronto, ha dato appuntamen-to alle prossime manifestazioniin calendario.

E. De Toni(Testo tratto

dal verbale curatodalla sig.a Ester Milani

che si ringrazia per lacollaborazione)

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SE

ZIONI

La Sezione provinciale di Lecco,in collaborazione con

l’Ospedale di Lecco nella personadel prof. Cristiano Martini, coor-dinatore locale dei prelievi diorgani, organizza un importanteConvegno scientifico in occasionedei primi dieci anni di vita dellaSezione, anche con il fine di evi-denziare i progressi effettuati inquesti anni sia dalla nostraSezione che dal mondo dei prelie-vi e trapianti, segnatamente dalnostro Ospedale.Con queste premesse e forte delprestigio riconosciutogli in camponazionale e internazionale, il prof.Martini ha invitato relatori cherappresentnao quanto di meglioesprime il mondo della donazionedi organi, provenienti da varieparti d’italia e dalla Spagna. Unconvegno che darà molta risonan-za all’argomento in questione einoltre avrà la funzione di corsoformazione per i volontari Aido eper il personale medico che pareci-pa al prelievo di organi. Nella pro-vincia di Lecco, oltreché segnareuna ricorrenza associativa, assu-merà una dimensione importantea vari livelli, anche nell’ottica disupplire alle piccole conferenzeche una volta i gruppi organizza-vano nel proprio ambito, con par-tecipazione e risonanza semprescarse.Il convegno è in programma nel-l’aula magna dell’ospedaleAlessandro Manzoni sabato 15giugno, con il seguente program-ma:ore 8,30: intervento delle autorità;saluto del direttore generaledell’Azienda ospedaliera di Lecco,R. Rotasperti; ore 8,50: presenta-zione e scopi del convegno: “... Sindonante no hay trasplante!”, C.Martini; ore 9: “Il modello spa-gnolo e la donazione in Europa”,M. Manyalich; ore 10: “La realtàitaliana che cambia”, A. NanniCosta; ore 10,35: “L’esperienza e ilruolo del Nord Italia Transplant”,M. Scalamogna; ore 11: “Iniziativedella Regione Lombardia a soste-gno del prelievo”, A. Pellegrini.Ore 11,30 coffee break. Ore 12: “Ilrapporto tra il Centro interregio-nale di riferimento e le realtà loca-li”, C. Pizzi; ore 12,20: “Consensoe opposizione alla donazione: leragioni e i perché dei familiari dei

donatori”, S. Mascarin; ore 12,40:“Che effetto ha avuto sull’attivitàdi prelievo la legge n. 91/99?”, A.Gianelli Castiglione. Ore 13discussione.Ore 13,30 intervallo. Ore 15: “Ilprelievo e trapianto di organi etessuti presso l’Ospedale A.Manzoni di lecco”, L. Chiappa; ore15,20: “I.C.U. e prelievo multior-gano”, R. Massei; ore 15,40:“Diagnosi di morte encefalica:semplificare, complicare o innova-re?”, F. Lusenti; ore 16: “Esistono

equità e trasparenza nell’assegna-zione degli organi?”, M. Cardillo;ore 16,20: “Il prelievo dei tessuti:un campo in continua evoluzione”,G. Piccolo; ore 16,40: “Il coordina-mento nel prelievo e trapianto: ilnuovo ruolo dell’infermiere”, L.Rizzato; ore 17: “Il ruolo dell’Aidonazionale e locale”, L. Pozzi, V.Renna. Ore 17,20 discussione. Ore17,45: conclusione del convegno,C. Martini.Ore 18: visita dell’Ospedale “A.Manzoni”.

Convegno in collaborazione con l’Ospedale «A. Manzoni»LLeeccccoo

Fiori d’arancio nella sede Aido regionale

Le nozze di Laura

Era radiosa LauraCavalleri, venerdì 10maggio. In una bellamattina di primavera,la nostra preziosa col-laboratrice pressol’Associazione, si èunita in matrimoniocon il carissimo IvanCarminati. La ceri-monia nuziale è statacelebrata nella chiesaparrocchiale di Orioal Serio - paese d’ori-gine dei due giovani -dal parroco donMarco Ferrari cheall’omelia ha avutoparole di rallegra-mento, stima e di fer-

vido augurio per lanuova famiglia. Lagioia per questo lietoevento è stata condi-visa da tutte le perso-ne che operano e fre-quentano gli ufficidell’Aido in via BorgoPalazzo: dal presiden-te al direttivo, daiconsiglieri alle impie-gate e ai tantissimiamici che giornal-mente affollano lesempre ospitali stan-ze dell’Associazione.Tutti insieme - ideal-mente rappresentantii sessantamila iscrittidella provincia di

Bergamo - hanno tra-smesso i più sentitiauguri ai giovanisposi che dopo unallegro (e ricco)incontro “enogastro-nomico” in una bellavilla delle nostre col-line, hanno salutatotutti partendo per unbreve periodo divacanze. C o n g r at u l a z i o n ianche da parte dellaRedazione di Pre-venzione oggi chesempre più spesso habisogno della prezio-sa collaborazionedella brava Laura.

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