Istituto Comprensivo di Travesio

La voce della scuola Il gjorn@lin.on-line

SOMMARIO SCUOLA DELL’INFANZIA:

Tanta voglia di carnevale ………….

SCUOLA PRIMARIA DI LESTANS:

Fatti successi: Il vigile - Misteriosa scomparsa di uno zainetto- Festa

per la maestra Flavia

Vi presentiamo: Il panda – La renna – Il koala– Il pinguino imperatore

SCUOLA PRIMARIA DI TRAVESIO:

Le nostre esperienze a Travesio (Classi 1^A e 1^B)– novembre e

dicembre 2012- gennaio 2013

”L’uomo, il cane e il gatto...ai tempi della Preistoria”- classe terza Canto per un sorriso (classe 5^)

SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO:

La scuola di Alessandro.

Poesie scritte … per ricordare una persona importante.

Attività laboratoriali … in Inglese.

Indagine statistica sul gradimento del cibo in mensa.

SCUOLE DELL’INFANZIA

TANTA VOGLIA DI CARNEVALE

Qui alla scuola dell’infanzia aspettiamo con ansia il carnevale, alcuni bambini raccontano nei dettagli come sarà il loro costume, altri ….. preferiscono mantenere la sorpresa per

poi stupire tutti in quel giorno ….. davvero speciale!

BAMBINI SAPETE COS ’E’ IL CARNEVALE?

Martina: Camilla : si, da fatina dei dentini Martina:

COSA SI FA QUEL GIORNO A SCUOLA?

Alessia: ci si traveste,ci si trucca e si tirano i coriandoli Elena: io non so ancora da

cosa mi vesto.

Xander: si mette il costume di carnevale. Io mi vesto da topo e avrò i baffi, il nasino,la coda e le orecchiette

Arianna:io mi vesto da strega,me l’ha comprato la mamma.

è quando i bambini si travestono!!!!

e anche da tigrotto

E i bambini continuano a raccontare. Il carnevale presto arriverà e chissà che

belle e divertenti esperienze vivremo con i nostri amici

LE NOSTRE ESPERIENZE

SCUOLA PRIMARIA DI LESTANS

FATTI SUCCESSI IL VIGILE 27 novembre 2012 Questa mattina, per la prima volta, fuori dalla nostra scuola era presente un vigile che controllava il traffico. La sua presenza non è passata inosservata. Secondo noi la presenza del vigile è utile per la sicurezza dei bambini che aspettano l’ora di entrata, per quelli che non prestano attenzione alla strada e per i genitori che spesso faticano a rispettare le regole e parcheggiano nei posti sbagliati intralciando il traffico. Qualcuno forse ritiene che la presenza delle forze dell’ordine sia inutile perché ci sono già i genitori che controllano. Certo, questa mattina, fuori dalla scuola c’era un clima diverso: tutti erano più attenti. Classe quarta MISTERIOSA SCOMPARSA DI UNO ZAINETTO 6 dicembre 2012 Al rientro dalla gita scolastica un alunno della classe non trova lo zainetto.

E.T., un alunno della classe quarta, denuncia la misteriosa scomparsa del suo zainetto verde militare che fino a poco tempo prima era sulle sue spalle. Giovedì scorso le classi terza, quarta e quinta si erano recate a Montereale Valcellina portando con loro lo zainetto per la merenda. Al rientro è scattato l’allarme, dopo un momento di panico sono iniziate le ricerche sia nei locali della scuola sia fuori, ma senza esito.

Lunedì il mistero è stato risolto. E.T. ha comunicato che l’oggetto in questione era rimasto sul pulmino . La madre ha potuto ritirarlo dall’autista. Classe quarta FESTA PER LA MAESTRA FLAVIA Martina M.

Nel mese di novembre la maestra Flavia si è assentata perché doveva subire un intervento. Durante la sua assenza abbiamo avuto una supplente di nome Flavia più giovane della nostra maestra, con la quale ci siamo trovati bene. A noi però mancava sempre molto la nostra maestra. Aspettavamo ogni lunedì il suo ritorno ma niente, eravamo un po’ preoccupati per lei. Appena abbiamo saputo il giorno del suo rientro, aiutati dalla maestra Lauretta ci siamo messi ad organizzare una festa a sorpresa per lei. Ogni ricreazione eravamo quasi tutti presi con il nostro quaderno dell“organizzazione”. Abbiamo assegnato ad ognuno di noi un incarico. Tutti abbiamo portato: torte, pasticcini, aranciata, Coca Cola , tovaglioli e bicchieri. Abbiamo chiesto anche alla nostra bidella Vincenza che ci aiutasse a pulire e mantenere il “segreto della Festa” se la maestra Flavia avesse avuto qualche sospetto. Finalmente, il giorno del suo rientro abbiamo chiesto alla maestra Lauretta e alla bidella Vincenza di intrattenere la maestra Flavia nell’ atrio mentre noi preparavamo la festa in classe. Quando è entrata le abbiamo lanciato i palloncini, le abbiamo mostrato tutto quello che avevamo preparato, abbiamo appeso i cartelloni. La maestra ci ha ringraziato e poi abbiamo continuato la festa mangiando e bevendo. Nell’intervallo abbiamo ascoltato tante canzoni. Dato che Gangnam Style è piaciuta molto alla maestra, abbiamo terminato la festa insegnandole a ballarla.

VI PRESENTIAMO:

IL PANDA

Il Panda è l’orso più raro del mondo , vive in Tibet e in Nepal Può vivere fino a 3000 metri e si ciba di foglie e germogli di bambù. Il suo manto è peloso e di colore bianco nero, con sfumature grigie; ha le zampe robuste e quelle anteriori servono per mangiare. Il piccolo del panda viene chiamato orso gatto perché ha il pelo folto. I panda sono giocherelloni e dolci. Una curiosità brutta ma vera: nel mondo esistono pochi esemplari di Panda e per questo il simbolo del WWF è il Panda .

IL KOALA

Il Koala fa parte della famiglia dei marsupidi. Quando è adulto raggiunge l’altezza di 80 cm e pesa 15 kg; la sua pelliccia folta è grigiastra sul dorso e più chiara sul petto e sul ventre . Le sue zampe sono robuste e gli arti anno 5 unghioni. Ha la coda rudimentale, il muso rotondo con un grosso naso carnoso e gli occhi piccoli. Il Koala ha i denti aguzzi, la testa è grossa con grandi orecchie pelose.

Il Koala si ciba di foglie di eucalipto perché ne è golosissimo ma non può mangiare certe foglie perché sono velenose . Il Koala vive sugli alberi in Australia e spesso predilige le foreste. La femmina può partorire i piccoli dopo 30 giorni. Questi piccoli appena nati hanno 20 canini ma misurano solo 2 cm di lunghezza e pesano 5 grammi. La mamma ha una tasca per mettere i piccoli appena nati e tenerli fino a quando sono pronti per affrontare il mondo esterno. Nicole Bisaro LA RENNA La Renna è il quadrupede più conosciuto dei paesi nordici, vive in Nord Europa e Nord America dove è conosciuto con il nome di Calibù. Le Renne compiono migrazioni in gruppo per cercare cibo, si nutrono di muschi e licheni. Sia maschi che femmine hanno le corna che una volta all’anno cadono ma dopo un po’ ricrescono. La Renna ha un folto mantello di colore grigio e

marroncino. Delle Renne si utilizzano il latte, le pelli e si usano ossa e corna. Le Renne da noi bambini sono conosciute perché trainano la slitta di Babbo Natale e ci portano, quando si ricordano, tanti regali. La più conosciuta è Rudolf.

Il pinguino Imperatore vive al Polo Sud: é il più grande

della specie degli uccelli, fa parte della famiglia degli

sfeniscidi. E’ alto 100-130 cm e pesa 23-45 kg. Il suo

piumaggio è spesso e soffice e, soprattutto, è

idrorepellente per proteggerlo dall’acqua. Infatti i pinguini,

a differenza degli altri uccelli , non volano ma nuotano. Sul

ghiaccio, invece, camminano o scivolano.

I pinguini Imperatore cominciano a riprodursi a circa 4-5

anni nel periodo compreso fra marzo e aprile. La femmina

depone l’unico uovo dopo 10-15 gg. dall’accoppiamento,

che avviene a aprile-maggio.

Il maschio e la femmina si alternano per

custodire sia l’uovo, che si apre a luglio,

sia il piccolo.

A turno i genitori tornano al mare per

nutrirsi di pesci,calamari,crostacei ed

accumulare il cibo necessario al loro

cucciolo.

A dicembre i piccoli compiono la muta definitiva e

diventano abbastanza grandi per spingersi da soli fino al

mare.

LE NOSTRE ESPERIENZE Novembre 2012

Noi bambini di classe 1^ A e 1^ B SCUOLA PRIMARIA DI TRAVESIO

LE NOSTRE ESPERIENZE Novembre 2012

Noi bambini di classe 1^ A e 1^ B SCUOLA PRIMARIA DI TRAVESIO

Festa della castagna.

Che bello mangiare assieme!!!!!

Festa della castagna.

Evviva ! ! !

LE NOSTRE ESPERIENZE Novembre 2012

Noi bambini di classe 1^ A e 1^ B SCUOLA PRIMARIA DI TRAVESIO

Per le strade con il vigile Sante Morasset.

LE NOSTRE ESPERIENZE Novembre 2012

Noi bambini di classe 1^ A e 1^ B SCUOLA PRIMARIA DI TRAVESIO

LE NOSTRE ESPERIENZE Novembre 2012

Noi bambini di classe 1^ A e 1^ B SCUOLA PRIMARIA DI TRAVESIO

Preparazione delle rape da brovada

Che lavoro !!! E quanto odore molto forte!!!!

LE NOSTRE ESPERIENZE

Dicembre 2012 Noi bambini di classe 1^ A e 1^ B SCUOLA PRIMARIA DI TRAVESIO

L’assaggio della brovada.

Biscotti natalizi.

Ma che bello … mangiarli assieme !!!!!

Canto per un sorriso.

Un momento di felicità per noi e per i bambini che si trovano

in ospedale a Udine.

Il nostro presepe.

Le vacanze di Natale

A casa vicino all’albero decorato o in montagna sulla neve.

LE NOSTRE ESPERIENZE Gennaio 2013

Noi bambini di classe 1^ A e 1^ B SCUOLA PRIMARIA DI TRAVESIO

L’anno nuovo !

Il corso di Friulano con Barba Zuan e Agne Lie !

Attività motoria con l’esperto.

Com’è bello

stare in palestra

tutti assieme!

La neve

”L’uomo, il cane e il gatto...ai tempi della Preistoria” Il cane, migliore amico dell’uomo... Ai tempi della Preistoria l’uomo era selvatico e, soltanto quando la donna gli fece capire che così non le piaceva, cominciò a perdere la sua selvaticità. Ella preparò una graziosa caverna asciutta; per non dormire su un mucchio di foglie umide, sparse sul suolo un po’ di sabbia chiara e fine e accese un bel fuoco di legna, poi mise una pelle di animale all’ingresso della caverna e disse all’uomo: “Quando entri, asciugati i piedi”. La sera, a cena, mangiavano un po’ di montone cotto su pietre calde, condito con aglio e pepe selvatici, dell’anatra selvatica ripiena di riso, del midollo di ossi di toro e delle ciliegie di bosco. Mentre l’uomo si addormentava contento vicino al fuoco, un cane giunse sulla soglia della caverna, alzò il muso e annusò l’odore del montone cotto; la donna lo vide, rise e domandò: “Selvatico cane figlio dei boschi, che vuoi?” Il cane rispose: “Mia nemica e moglie del mio nemico, che cos’è questo buon odore che si spande per i boschi?” La donna prese un osso di montone e glielo gettò dicendo: “Assaggialo e lo saprai”. Il cane rosicchiò l’osso, lo trovò migliore di tutte le cose che aveva fino ad allora mangiato e abbaiò: “Dammene un altro”. Disse la donna: “Se tu aiuterai l’uomo nella caccia durante il giorno e se custodirai di notte questa caverna, io ti darò tutti gli ossi che vuoi”. Il cane entrò strisciando nella caverna, mise la testa sulle ginocchia della donna e disse: “Amica e moglie del mio amico, io ti aiuterò nella caccia e custodirò la caverna. Quando l’uomo si svegliò e vide il cane, disse: “Che fai qui cane?” La donna rispose: “Non si chiama più cane selvatico, ma Primo Amico. Egli sarà nostro amico per sempre e ti aiuterà nella caccia. Fu così che il cane divenne il miglior amico dell’uomo. Gli alunni di classe terza

Come il gatto diventò domestico... Migliaia e migliaia di anni fa, quando l’uomo abitava nelle caverne, il gatto era il più selvatico degli animali. Un giorno si avvicinò alla caverna dell’uomo. Sentì il buon calore del fuoco e il buon odore del latte che la donna aveva appena munto dalla mucca. “Che vuoi?” gli chiese la donna, “Tu non sei né un amico né un aiuto per l’uomo. Vattene!” “Lasciami entrare nella tua casa, la sera, perché mi riscaldi al tuo fianco e beva un po’ di latte”. “Potrai entrare solo quando io dirò una parola in tua lode; se ne dirò due ti riscalderai al fuoco; se ne dirò tre berrai il latte” . “Va bene!” disse il gatto e si accovacciò al sole, fuori della caverna. La donna mise fuori della caverna il suo bambino. Il bambino a star solo si annoiava e si mise a piangere. Il gatto si accovacciò, strofinò il suo pelo morbido contro le gambe del bimbo e gli fece il solletico sotto il mento con la coda. Il bimbo rise. “Bravo selvatico!’’ disse la donna che preparava il pranzo. Pronto il gatto entrò nella caverna dato che la donna gli aveva detto una parola di lode. Il bimbo, fuori, si mise di nuovo a piangere e a strillare. Il gatto tornò vicino a lui e si mise a fare mille moine. Il bimbo, cominciò a ridere forte, poi si addormentò. “Caro gatto, sei molto abile!” disse la donna. Subito il gatto si accovacciò vicino al fuoco e fece le fusa. Tutto era tranquillo, quando un topolino attraversò la caverna. Il gatto, vedendo il topolino, iniziò a inseguirlo, lo catturò e lo portò, afferrandolo con la bocca, ai piedi della donna. La donna sorrise e disse: “Hai voluto farmi un regalo? Bravo, vieni qui vicino a me, oltre a darti il latte, qualche volta ti accarezzerò e ti terrò in braccio. E fu così che il gatto diventò un animale domestico.

Primaria di

Travesio

LE NOSTRE ESPERIENZE Dicembre 2012 – classe V

SCUOLA PRIMARIA DI TRAVESIO

Martedì 18 dicembre noi alunni di classe quinta ci siamo recati al reparto oncolo gico pediatrico dell’ Ospedale C ivile di Udine per augurare con dei canti un sereno Natale ai bambini ricoverati e per consegnare alla presidentessa dell ’ associazione Luca il nostro modesto contributo per aiutare i piccoli malati e le loro famiglie.

In ospedale Martedì abbiamo provato una strana sensazione, delle emozioni mai provate prima, eravamo felici pensando di aver fatto una buona azione però allo stesso tempo eravamo tristi perchè sapevamo che quei bambini stavano male. Solo in quel momento abbiamo capito che anche se la mamma o la maestra ci rimproverano, ci sgridano o ci mettono in punizione lo fanno per il nostro bene perchè noi siamo più fortunati di altri.

Durante la visita al reparto il nostro cuore si è diviso a metà, una metà era colma di gioia perchè eravamo riusciti cantando a portare un sorriso ai bambini, l'altra metà però piangeva perchè quei bambini soffrivano a causa della malattia. Abbiamo capito, dopo questa esperienza, che siamo dei bambini fortunati. Siamo tristi per quei bambini ricoverati in ospedale perchè forse non potranno festeggiare il Natale nelle loro case

LE NOSTRE ESPERIENZE Dicembre 2012 – classe V

SCUOLA PRIMARIA DI TRAVESIO

Quando cantavamo i bambini hanno iniziato a ridere come se fossero a casa loro: stavano bene. Le dottoresse e noi eravamo felicissimi di vedere i piccoli pazienti contenti per almeno qualche minuto.

Mentre cantavamo i bambini sorridevano e i nostri cuori si riempivano di gioia ;i loro occhi brillavano come stelle nella notte. I bambini pur sapendo di essere malati erano felici, ci hanno trasmesso coraggio e voglia di vivere.

La consegna del nostro dono alla presidentessa dell’ associazione Luca.

Gli alunni della classe quinta scuola Primaria di Travesio

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “A. Lizier” - Travesio

ATTIVITA’ TEORICO-PRATICA

LA SCUOLA DI ALESSANDRO REALIZZAZIONE DI UNA MINIATURA DELLA SCUOLA “A. LIZIER”

Racconto dell’esperienza Questo progetto è partito da un'altra esperienza: la costruzione in miniatura con gli stessi materiali di una casa di Lestans (vedi foto ). L’attività, iniziata lo scorso anno scolastico, mi era piaciuta e così ha pensato di realizzare anche un modellino della mia scuola.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO A. Lizier” – Travesio

Questo lavoro, riguardante il modellino della scuola, è durato un anno e mezzo. Al termine della mia fatica ho pensato di regalarlo alla scuola, in particolare alla Dirigente e sono riuscito a consegnare il mio omaggio proprio prima delle vacanze di Natale.

Come sono riuscito a costruire un modello così perfetto della scuola Media? Ebbene ho iniziato a fare sul compensato il disegno della piantina della scuola, prendendo quelle piantine che sono sulle porte della nostra scuola ( sono poste per indicare dove ci troviamo e che percorso dobbiamo fare per uscire in caso di terremoto). Poi ho messo i sugheri delle colonne negli angoli e ho fatto le pareti; dopo ho coperto tutto con un cartone (soffitto) e ho costruito il tetto con il cartone. In seguito ho rivestito il tutto con il sughero. Tutte le parti sono unite con la colla. Finita tutta la costruzione ho pitturato usando le bombolette spray e la tempera. Ho aggiunto l'albero, il gatto e i sassi. Per fare il prato abbiamo mescolato segatura, colla e colore verde. Abbiamo fatto le finestre con stecchini rossi. All’interno ho messo sedie, banchi e lavagne. Dopo abbiamo fatto il cartello e messo l'albero e il gatto. Il giorno che ho regalato il modellino della scuola alla Dirigente è stato diverso dagli altri perché sono riuscito a presentare ai miei compagni il lavoro che avevo fatto e tutti mi hanno fatto i complimenti. E’ stato un giorno più emozionante, più impegnativo e più bello degli altri; finalmente sono riuscito a far capire agli altri che ho delle qualità positive come tutti loro. Al termine mi è sembrato più lungo degli altri giorni. In questo progetto mancano ancora i modellini di alcune persone.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “A. Lizier” - Travesio

Scheda tecnica MATERIALI QUANTITA' MISURE DESCRIZIONE FILO DI FERRO FINE 3 METRI COLORE BIANCO 1 BOMBOLETTA 0,4 l PERLINE MEZZA SCATOLA 0,2 COLORE ROSSO 1 BOMBOLETTA 0,4 l CARTONE 1 FOGLIO 130cm x 55cm COMPENSATO 1 PANNELLO 88cm x 106cm x

0,5cm COLLA 8 BARTTOLI Da 250gr STECCHINI 1PACCO 18cm x 0,3 mi SEGATURA 8 MANCIATE 0,5 cm SASSI TANTI 0,5 cm SUGHERO 59 TAPPI (CIRCA) 3,5 cmx 2cm

Questo progetto è grande e si chiama "La scuola in miniatura". E' colorata nel tetto e nei muri con le bombolette spray con i colori rosso e bianco. Altre parti sono colorate con colori a tempera verde: la terra attorno alla scuola. Le finestre e le porte sono intorno rosse. All'interno si vedono i banchi, le sedie e le lavagne. All'esterno si vede un albero e un gatto.

CIAO BEPUTI ! In questa poesia desidero ricordare un uomo che ha lavorato tanto in giro per il mondo e si è costruito una famiglia. Un giorno si è staccato dai sui cari ed è andato a vivere da solo, diventato un uomo diverso. Sei sfuggito con uno schiocco di dita, dormivi nella tua tana malridotta e malsana; per le strade te ne andavi da solo urlando,cantando o parlando. In fondo alla tua testa c’era un’intelligenza nascosta. Mi ricordo quand’ero piccola andavo a prendere il pulmino e tu arrivavi sempre con un sorriso piccino. Quando ho saputo della tua fuga terrena “Beputi” non ci potevo credere. Anche se eri un po’ matto come tante persone ti volevo vedere. Tu ci raccontavi qualche storiella, o ci dicevi qualche tua battutella CIAO BEPUTI! Testo scritto da Alessia Di Luca

Lo chiamavam Beputi, un uomo emarginato dalla società, ma a noi colpiva la sua semplicità.

Ora, con un grande sorriso,

tutti lo ricordiamo e a ripensarlo

una fitta al cuore sentiamo.

Sempre in giro lo vedevam camminare, e per educazione lo dovevam salutare. ma non era poi un grande dispiacere,

aver lui come cavaliere.

Pure per lui un giorno .. il campanaccio è suonato e… con grande nostalgia,

lo abbiamo accompagnato.

Ma ancora la sua voce ci sembra di ascoltare,

quando ci vien , per le vie, da passare.

Autrici: Del Toso Tania e Brugnolo Elisa.

Dedichiamo queste brevi strofe a Giuseppe Del Gallo, un uomo che dopo anni di lavoro e sacrifici si è lasciato cadere nella miseria ed è stato abbandonato dalla famiglia e dagli amici. Chi non lo conosceva gli dava del “barbone”, senza sapere nulla di lui, ma in realtà era un uomo colto e preparato; a dirla in parole povere: “ Un anziano unico nel suo genere”.

Questo breve testo poetico lo dedico a una persona particolare che spesso molti miei compaesani non comprendono in pieno. Per la strada serenamente vai camminando e saltellando; esteriormente felice sei ma nel tuo cuore la tristezza c’è. Ricordo quando t’ho intravvisto, accovacciato come un bambino, per bere alla fontana e … mi sorridesti ! Nei tuoi occhi vidi i tuoi vecchi ricordi felici. Per il nostro paese serenamente te ne vai e tutti saluti allegramente ma nel tuo cuor la tristezza alloggia. Greta Simonutti

A te che vivi laggiù

Desidero dedicare questa poesia a una signora che, rimasta sola al mondo, ha scelto di vivere lontana dalle abitazioni umane, circondata solo dalla natura, per ritrovare la felicità perduta lungo il corso degli anni.

Nel paese non venivi mai, e la gente si chiedeva dove andavi. La tua anima, tormentata dalla dipartita dei tuoi cari, ritornava felice quando i ragazzi, come noi, a Natale venivano a farti gli auguri. La tua casa specchiava la tua solitudine, e tu, negli sperduti paesaggi di campagna, ritrovavi l’armonia con te stessa ed il creato. Mi ricordo, quando da piccoli, io e il mio amico ti incontravamo quelle poche volte che venivi in paese. Ci sorridevi e ci regalavi i dolci, ci dicevi che con noi ritornavi giovane e …. ricordavi i tuoi figlioli e poi … te ne andavi con la tua bicicletta colma di stracci o di fiori. Testo scritto da: Guerra Alessia (Classe 3^C)

Questo breve testo poetico lo dedico a una persona particolare che vedo passare lungo le vie del paese, non fa male a nessuno, non manca di rispetto ma spesso molti miei compaesani non comprendono in pieno. Per la strada distrattamente vai, cammini o e salterelli di qua e di là ma la tristezza, nel tuo cuor, segretamente nascondi. Ricordo quando ti un dì ti vidi, accovacciato come un bambino, per bere alla fontana e … mi sorridesti. Nei tuoi occhi percepii, in un momento fuggente, tutti i tuoi passati felici ricordi. Per la strada serenamente vai e tutti allegramente saluti ma la tristezza, nel tuo cuor, segretamente offuschi. Testo scritto da: Greta Simonutti (classe 3^C)

TI RICORDO COSI’ Dedico queste brevi strofe a una donna africana che ricordo con tanto affetto Dal Villaggio sei fuggita ? Da qualcuno abbandonata ? Ti vedo molto pia, abbandonata all’angolo della via. Dormi per strada come un cucciolo arruffato. Canti con parole senza senso, canti per farti compagnia. Un giorno mi sono fermato e la paura ho scacciato, dentro i tuoi occhi ho guardato e un modo di pace ho trovato. Quando ti ho lasciata un bellissimo sorriso mi hai regalato. Testo scritto da Bance Nafissatou (3^C)

LA VIA DEI MENDICANTI Ho scritto questo testo per ricordare delle persone davvero speciali, uguali a noi, e per far capire, a chi ha il cuore chiuso nel proprio egoismo, che tra noi esistono anche delle persone generose, gentili nei confronti dei più bisognosi. Quelli diversi da noi e spesso più sfortunati non bisogna discriminarli perché non hanno un posto fisso in cui vivere, perché non hanno una bella macchina o perché non vestono firmati. Bisogna capirli, rispettarli ed aiutarli. Camminando per le strade vidi dei mendicanti che chiedevano del cibo ai passanti, con sguardi tristi e colmi di solitudine. Il loro cuore, ma anche il mio, battevano all’impazzata, per l’affetto che delle persone sconosciute, provavano nei confronti degli altri

Da lì capii che le cose materiali non sono importanti I vestiti firmati, i nuovi telefonini a chi servono? Una bella macchina su cui viaggiare ma per chi?

Basta solo il reciproco rispetto, l’amore che ci unisce e tanta voglia di stendere una mano al mondo umano. Scritto da Inturri Sebastiana (3^C)

MUSTAFA

Questa poesia è dedicata ad uno dei tanti emigrati, venuti in Italia per guadagnare qualche euro da spedire in Marocco, per mantenere la famiglia. Con queste poche strofe vorremmo far capire il sacrificio che ognuno di loro deve fare nella vita.

Dal Marocco è scappato,

vive da un suo amico,

in bicicletta con scope e ombrelli,

per le strade va,cantando in Marocchino,

pregando e sopportando fame e sete.

Da quanto tempo sta con noi?

Una vita … ma

ancora adesso nel suo cuore c’è solo

l’ amore per la sua patria: il “Marocco”.

E vendendo scope e ombrelli

cerca di conquistare qualche soldo,

e spedirli in Marocco,

con la segreta speranza di

… spedire un giorno anche se stesso.

Francesca Molinaro

Ervis Dedej

Yahaya Yabre

ISTITUTO COMPRENSIVO TRAVESIO Scuola Secondaria di Primo Grado “A. Lizier” A.S. 2012 – 2013

ATTIVITA’ LABORATORIALI IN …INGLESE

Learning by doing : English Tea

What The English cup of tea When 23rd November 2012 Who 2^ A Why To do something typically English How A kettle, a camera, a spoon, a teapot, water,

tea, milk, sugar,shortbread biscuits EXTRA The glass pyramid!!!

Gli alunni della classe 2^A, guidati con

maestria dalla Prof.ssa Pellegrini, hanno preparato la bevanda tipica inglese: il tè. Tutti i ragazzi si sono divertiti e nello

stesso tempo appassionati nello scoprire le caratteristiche di questa bevanda a volte un po’ trascurata in Italia. Logicamente si sono espressi in Inglese e hanno acquisito una maggiore conoscenza di alcuni termini specifici. Al termine del lavoro è stato fatto uno splendido cartellone che è stato appeso in corridoio. .

Learning by doing: Pomegranate Juice

What Pomegranate Juice When 7th November 2012 Who 2^ B Why To learn new English words How A knife, a bowl, a squeezer, a spoon,

glasses, soap, 43 pomegranates EXTRA Rafo’s finger!!!

Il 7 novembre 2012 noi ragazzi della 2^B abbiamo preparato qualcosa di particolare, sempre con la Prof.ssa di Inglese Pellegrini. Siamo diventati piccoli cuochi ed abbiamo fatto il succo di melograno. Visto che in classe siamo numerosi ci siamo divisi in quattro gruppi , formati da quattro ragazzi più un gruppo da cinque. Con la prof.ssa abbiamo deciso di fare questa nuova esperienza per mettere alla prova non solo le nostre abilità in cucina ma anche le nostre capacità lessicali nella lingua inglese. Per prima cosa la prof.ssa ha realizzato la lista dell’occorrente (logicamente scritta in Inglese) alla lavagna. Il primo gruppo si è messo all’opera: Rafio tagliava i melograni, Sandra e Rossana li sgranavano mentre Marco e Matteo spremevano i chicchi con lo schiacciapatate per ricavare il succo. D’un tratto è successo un incidente: Rafio si è fatto un piccolo taglietto sul dito. Subito il compagno è andato dalle bidelle per farsi mettere un cerotto mentre il resto del gruppo continuava l’attività.I vari gruppi si sono messi all’opera e così la caraffa pian piano si riempiva, la ricreazione si avvicinava e noi diventavamo sempre più affamati. Il melograno disseminato per tutta l’aula emanava un forte profumo che ci faceva venire un’acquolina tremenda. Al suono della campana il succo era pronto e l’aula era tornata ad essere pulita. Rafio versava il succo con classe nei bicchieri di plastica, ottenendo dosi perfette. Sembrava un vero maggiordomo! A turno ci alzavamo e recitavamo un piccolo dialogo in inglese. Eravamo orgogliosi del nostro lavoro e gustavamo il succo che, nonostante fosse un po’ acido, restava comunque delizioso. Noi siamo rimasti soddisfatti di questa esperienza e abbiamo anche realizzato un bellissimo cartellone che abbiamo appeso in corridoio.( F. Manes)

ISTITUTO COMPRENSIVO TRAVESIO Scuola Secondaria di Primo Grado “A. Lizier” INDAGINE STATISTICA SUL GRADIMENTO DEL CIBO … IN MENSA

Travesio. Gli alunni della classe 3aA della scuola secondaria di primo grado "Augusto Lizier" hanno svolto un'indagine statistica sul gradimento del cibo della mensa da parte degli studenti che usufruiscono di questo servizio molto prezioso per loro e per le famiglie. Il lavoro è stato svolto dall'insegnante di matematica, Contessi Barbara, per riuscire ad applicare la statistica alla realtà e non per fare delle critiche a chi lavora con tanta passione. La prof.ssa ha deciso di svolgere questa attività per coinvolgere gli alunni e al termine è riuscita a far capire a loro come si svolge un sondaggio. Le classi intervistate sono state quelle della sezione "A", dal momento che gli alunni di queste classi (eccetto il mercoledì) vanno in mensa per tutta la settimana scolastica e quindi assaggiano tutti i piatti proposti dal menù. Il questionario a loro proposto era composto da 2 tabelle, una sui primi e l'altra sui secondi, in cui gli intervistati hanno scelto, mettendo delle crocette, cosa piaceva o non piaceva loro. Dai dati raccolti dalle tabelle è emerso che:

Dalle tabelle si può vedere che il primo piatto che piace di più è la pizza, seguita dalle lasagne. Tra quelli che piacciono di meno si notano la crema di verdure e il passato di legumi.

Primi Piatti Frequenza %

Piace pasta pomodoro 72%

pasta tonno 86% pasta ragù 84%

lasagne 93% pizza 95%

gnocchi pomodoro 74% pasta olio 79%

Primi Piatti Frequenza% Non piace

Pasta al pesto 37%

Minestra in brodo 44%

Passato di legumi 70%

Risotto con verdure 46%

Crema di verdure 75%

Risotto con zucca 60%

Per i secondi invece è da notare che il pollo al forno con la verdura cruda è la più gradita, anche l'arrosto al forno con le patate piace ma un po' meno. Tra i secondi piatti il pesce al forno con la verdura cruda non piace così come la frittata con la verdura cotta o cruda che sia.

Il questionario però comprendeva anche una domanda aperta su cosa gli alunni volessero cambiare o aggiungere al menu. Si è così scoperto che molti vorrebbero la polenta, le patate fritte, che la pizza sia più sottile e vorrebbero togliere la frittata e alcune verdure cotte. Gli alunni, basandosi sui dati raccolti hanno poi realizzato dei grafici al computer. Il lavoro si è concluso con la realizzazione di un cartellone nel quale sono stati inseriti i grafici e le percentuali ottenute con il sondaggio.

Secondi Piatti Frequenza %

Non piace verdura cruda 40%

pesce al forno + verdura cruda 53% formaggio + verdura cruda 37%

frittata + verdura cotta/cruda 53% pesce gratinato + piselli 45% lonza al forno + fagiolini 40%

Secondi Piatti Frequenza%

Piace svizzera ai ferri + verdura cotta 63% pollo al forno + verdura cruda 95% Formaggio + verdura cruda 61% spezzatino in bianco + pure' 74% petto di pollo ai ferri+verdura 88% arrosto al forno+patate al forno 91% bocconcini di tacchino+patate/pure' 74%