La veneranda Arca del Santo e l'oratorio di Sant'Antonio da Padova.

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La veneranda Arca del Santo e l'oratorio di Sant'Antonio da Padova siti nella frazione Taglio di Anguillara Veneta

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Iniziam o la storia del nostro paese con lo studio dello stem m a del Com une.

F igura F igura F igura F igura 1111 . L o stem m a d i A nguillara V eneta. L o stem m a d i A nguillara V eneta. L o stem m a d i A nguillara V eneta. L o stem m a d i A nguillara V eneta

E ’ suddiviso in quattro parti dette “quarti”; “inquartare”, infatti, era il term ine antico per inserire un sim bolo nello

stem m a. N el prim o quarto, in alto a sinistra , vi è un carro rosso in cam po d’oro; in basso, sem pre a sinistra , spiccano due

anguille in cam po d’argento. Sul lato destro sono riportati i m edesim i sim boli in ordine inverso: in alto le anguille, in basso il carro. P erché il carro, perché le anguille? P er rispondere a questa dom anda occorre tornare m olto indietro nel tem po. Si deve tornare nell’epoca com presa tra il X II e il XV secolo in cui il territorio era dom inato dai Carraresi, di origine

longobarda, scesi in Italia a l seguito dell’Im peratore e stanziati in un villaggio a pochi chilom etri da P adova, denom inato Carrara dall’attività di costruzione di carri, data l’abbondanza di legno nella zona che, per questo m otivo, in precedente periodo, era chiam ato V illa del B osco.

Signori con i titoli di duchi di Carrara lo erano anche com e Conti di A nguillara e possedevano questo feudo (estensione territoria le ottenuta dall’im peratore, in cam bio del loro fedele servizio m ilitare) m unito di un castello situato sulle rive dell’A dige, poco lontano da una fortezza sul fium e nei pressi di B orgoforte ed ancora oggi visib ile nei suoi pochi resti em ergenti dalle acque.

F igura F igura F igura F igura 2222 . I quattro stem m i dei carraresi e dei P apafava. Il. I quattro stem m i dei carraresi e dei P apafava. I l. I quattro stem m i dei carraresi e dei P apafava. I l. I quattro stem m i dei carraresi e dei P apafava. I l terzo, con un carro e una anguilla , terzo, con un carro e una anguilla , terzo, con un carro e una anguilla , terzo, con un carro e una anguilla ,

è lo stem m a caè lo stem m a caè lo stem m a caè lo stem m a ca rrarese dei C onti d i A nguillararrarese dei C onti d i A nguillararrarese dei C onti d i A nguillararrarese dei C onti d i A nguillara

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aaaa ) Com ’era l’abitato in periodo rom ano?) Com ’era l’abitato in periodo rom ano?) Com ’era l’abitato in periodo rom ano?) Com ’era l’abitato in periodo rom ano? P resum ibilm ente si può pensare che il suo territorio sia stato caratterizzato da vastissim i spazi paludosi creati dalle

continue esondazioni del fium e A dige che in quell’epoca scorreva con libero corso più a nord. F ra gli acquitrini em ergevano alcune aree coperte da boscaglie dove era possibile a i rari abitanti praticare, oltre a lla

pesca, anche la caccia . E ssi, com e si può intuire, dim oravano in capanne costruite con pali, erbe secche, canne e terra argillosa , cioè con

m ateria li reperib ili in loco.

F igura F igura F igura F igura 3333 . Il fium e A dige. Il fium e A dige. Il fium e A dige. Il fium e A dige ....

bbbb )))) Com ’era in periodo rom ano? Com ’era in periodo rom ano? Com ’era in periodo rom ano? Com ’era in periodo rom ano? In epoca rom ana l’abitato di A nguillara era caratterizzato dall’introduzione di a lcune colture agricole e dalla

presenza di fabbricati colonici costruiti con laterizi, com e è testim oniato dal ritrovam ento di a lcune tegole m archiate sia ad A nguillara che a M ardim ago e pure a San M artino di V enezze, dove anche ai giorni nostri esiste una fabbrica di laterizi.

cccc ) Q uando si form ò il prim o vero e proprio nucleo dell’abitato?) Q uando si form ò il prim o vero e proprio nucleo dell’abitato?) Q uando si form ò il prim o vero e proprio nucleo dell’abitato?) Q uando si form ò il prim o vero e proprio nucleo dell’abitato? In seguito alla “R otta della Cucca” del 509 d.C . , il fium e A dige, da V eronella fino al m are, spostò il suo alveo di

a lcune m iglia più a sud, scorrendo quindi anche vicino ad A nguillara che venne a trovarsi in un tratto della riva sinistra del fium e.

Q ui sorse il prim o nucleo perché il luogo si prestava com e utile approdo fluviale per le barche di passaggio e com e traghetto da una sponda all’a ltra .

Così m olto probabilm ente si sviluppò progressivam ente il picco lo centro abitato, tanto che durante l’V III secolo fu eretta una chiesa di un certo rilievo di cui oggi r im ane un reperto m arm oreo conservato nel M useo C ivico N azionale di E ste: un pluteo, o parapetto, o balaustra , sul quale sono scolpiti a bassorilievo un pavone e a lcuni m otivi vegetali stilizzati.

F igura F igura F igura F igura 4444 . P luteo del V III secolo proveniente dalla ch iesa . P luteo del V III secolo proveniente dalla ch iesa . P luteo del V III secolo proveniente dalla ch iesa . P luteo del V III secolo proveniente dalla ch iesa

d i A nguillara, ora al M useo C iv ico d i E ste.d i A nguillara, ora al M useo C iv ico d i E ste.d i A nguillara, ora al M useo C iv ico d i E ste.d i A nguillara, ora al M useo C iv ico d i E ste.

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A lle origini del nostro paese, il fium e A dige non scorreva nell’attuale letto, m a m olto più a nord. I l suo corso ha subito nel tem po, infatti, grandi variazioni, con diverse ram ificazioni.

Sceso dai m onti del Trentino-A lto A dige dal passo di R esia , il fium e trovò verso sud i M onti Lessini e il lago di G arda coperti di ghiaccio dall’ultim a glaciazione dell’era quaternaria, perciò deviò verso il territorio padovano, passando per E ste, città da cui prese il nom e A thesis, dal nom e del fondatore A teste, capitano dei V eneti - o E neti - che, giunti dall’odierna Turchia , tra il IX e il l’V III secolo a .C , cacciarono i prim i abitanti, gli E uganei, dal loro territorio.

D a E ste il corso subì ancora m odificazioni, prim a di passare per A nguillara .

F igura F igura F igura F igura 5555 . A ntico corso dell’A dige nel tratto B onavigo. A ntico corso dell’A dige nel tratto B onavigo. A ntico corso dell’A dige nel tratto B onavigo. A ntico corso dell’A dige nel tratto B onavigo ----E ste.E ste.E ste.E ste.

N ell’ottobre del 509 d.C ., vicino a V erona, si verificò la “R otta della Cucca”, oggi V eronella , a causa di un “diluvio di

piogge” ed anche perché non erano stati costruiti a rgini dall’uom o. In quel periodo, nell’Italia settentrionale, regnava il re longobardo A utari il quale utilizzava le acque vaganti com e

m ezzo di difesa da eventuali invasioni dei suoi territori.

F igura F igura F igura F igura 6666 . . . . T ratto dell'A dige da A nguilla ra T ratto dell'A dige da A nguilla ra T ratto dell'A dige da A nguilla ra T ratto dell'A dige da A nguilla ra V eneta a B orgoforte in un d isegno del 1794.V eneta a B orgoforte in un d isegno del 1794.V eneta a B orgoforte in un d isegno del 1794.V eneta a B orgoforte in un d isegno del 1794.

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Il castello di A nguillara , costruito dai Carraresi, per m oltissim o tem po fu il baluardo dei confini della provincia di P adova.

A circa dieci m iglia a sud della città esistevano g ià nel 1114 una torre e un castello di proprietà del Signore di Conselve, A lberto da B aone, appartenente a lla nobile fam iglia padovana dei “da B aone” che aveva potere feudale su P ernum ia e Conselve.

V erso la fine del X II secolo, però, la fam iglia andò in declino, così, nel 1217 la signoria di Conselve venne ceduta ai signori “da Carrara”, i fratelli A lbertino e Jacopo i quali procedettero subito alla divisione dei beni: Conselve ad A lberto e A nguillara a Jacopo.

E ssi stabilirono un patto, ossia l’obbligo per A lbertino di distruggere la torre di Conselve per perm ettere a Jacopo di costruire ad A nguillara una torre ed un castello ; così, nel 1230, Jacopo da Carrara fece erigere un castello collocato al di là del fium e A dige.

F igura F igura F igura F igura 7777 .... R esti dell’antica R esti dell’antica R esti dell’antica R esti dell’antica fortezza d i B orgoforte.fortezza d i B orgoforte.fortezza d i B orgoforte.fortezza d i B orgoforte.

In questo castello, m unito di m ura e circondato da un fossato, troveranno rifugio Jacopo da Carrara ed altri nobili

padovani per sfuggire a l tiranno E zzelino III da R om ano, originario della M arca Trevigiana, il quale nel 1237 1237 1237 1237 iniziò la sua Signoria in Padova , durata fino al 1256.1256.1256.1256.

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Jacopo da Carrara infatti, per sfuggire a E zzelino dopo la rivolta fallita del 23 m aggio 123823 m aggio 123823 m aggio 123823 m aggio 1238, tentata con l’a lleato A zzo d’E ste, m entre il tiranno di P adova si trovava a V erona per sposare la figlia dell’im peratore F ederico II, Selvaggia , si rifugiò nel castello di A nguillara e successivam ente in quello di A gna da dove, fatto prigioniero il 9 agosto 1240,il 9 agosto 1240,il 9 agosto 1240,il 9 agosto 1240, venne portato a P adova per ordine del tiranno e quindi fatto decapitare quattro giorni dopo dal P odestà sul ponte di San G iovanni, cioè prim a di entrare in città , per tim ore che i P adovani, oppositori di E zzelino, difendessero Jacopo e ne volessero la liberazione.

N el 1293129312931293, in occasione della guerra tra Padovani ed E stensi che volevano allargarsi verso alcuni paesi posti oltre il fium e, presso il castello di A nguillara giunse il P odestà di P adova con 80 soldati per difendere i confini, m a il nostro paese venne incendiato dagli E stensi.

L a pace fu stipulata un m ese dopo, a San M artino di V enezze, paese situato di fronte ad A nguillara , su lla riva destra del fium e A dige, grazie anche al contributo di A lberto della Scala , signore di V erona, giunto per via fluviale in aiuto a i P adovani fino ad A nguillara .

F igura F igura F igura F igura 8888 e 9 . P lanim et e 9 . P lanim et e 9 . P lanim et e 9 . P lanim et ria d ell'A dige a B orgoforte: ev idenzia il vecch io alveo rettificato nel 1845 ria d ell'A dige a B orgoforte: ev idenzia il vecch io a lveo rettificato nel 1845 ria d ell'A dige a B orgoforte: ev idenzia il vecch io a lveo rettificato nel 1845 ria d ell'A dige a B orgoforte: ev idenzia il vecch io a lveo rettificato nel 1845

e la posiz ione della fortificazione posta non lontano dalla riva. L a sez ione del fium e m ostra la posiz ione dei ruderi.e la posiz ione della fortificazione posta non lontano dalla riva. L a sez ione del fium e m ostra la posiz ione dei ruderi.e la posiz ione della fortificazione posta non lontano dalla riva. L a sez ione del fium e m ostra la posiz ione dei ruderi.e la posiz ione della fortificazione posta non lontano dalla riva. L a sez ione del fium e m ostra la posiz ione dei ruderi.

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A nguillara fu più volte teatro di scontri tra: - E stensi e P adovani, questi ultim i a lleati con A lberto della Scala di V erona alla fine del D uecento; - P adovani e Scaligeri agli inizi del Trecento. N el 1318 Jacopo II da Carrara venne eletto Signore e Capitano di P adova dal Consiglio M aggiore. L a Signoria dei Carraresi durò fino al 1405 e per quasi un secolo fronteggiò gli Scaligeri di V erona, i V isconti di

M ilano e la R epubblica di V enezia . N el 1373 era Signore di P adova F rancesco il V ecchio : in quell’anno i V eneziani s’im padronirono della fortezza di

B orgoforte, dopo aver tagliato l’argine dell’A dige le cui acque invasero diversi paesi vicini ( San Siro, A gna, Cona e B agnoli). I Carraresi furono perciò costretti a chiedere la pace; a V enezia fu inviato il figlio di F rancesco il V ecchio, F rancesco

N ovello, per l’occasione accom pagnato dall’am ico di fam iglia, il poeta F rancesco P etrarca che parlò in difesa dei Carraresi davanti a l D oge.

L a resa sem brava portare a lla pace, m a gli scontri ripresero alcuni anni più tardi, dal 1378 al 1381, per iniziativa di F rancesco il V ecchio, con la “guerra di Chioggia”.

F igura F igura F igura F igura 10101010 . Intestazione dello Stem m a Carrarese.. Intestazione dello Stem m a Carrarese.. Intestazione dello Stem m a Carrarese.. Intestazione dello Stem m a Carrarese.

F u di nuovo stipulata la pace, quindi ancora ripresero gli scontri seguiti da altre sconfitte, da parte dei

V eneziani che, con il secondo taglio degli argini d ell’A dige, nel 1403 , tolsero per sem pre la fortezza di A nguillara ai Carraresi, rappresentati in quel tem po da F rancesco N ovello e dai suoi due figli Jacopo da Carrara e F rancesco III il G iovane.

S i arrivò così al 1404, anno dell’ u ltim a guerra contro V enezia che con l’aiuto del Condottiero m ilanese Jacopo D al V erm e, sconfisse Jacopo da Carrara il quale venne fatto prigioniero e condotto nelle carceri veneziane.

M entre a Padova era scoppiata la peste con gli abitanti ridotti alla fam e, F rancesco N ovello prese “a prestito” le argenterie e gli ori della B asilica del Santo per far fronte alla guerra.

N el giugno del 1405, per ripagare il debito, prim a di consegnarsi sconfitto ai V eneziani, insiem e al figlio F rancesco il G iovane, affidò a quest’ultim o il com pito di far registrare al notaio Sicco R icci Polenton, la donazione della tenuta di A nguillara agli am m inistratori della B asilica del Santo.

A nguillara passò così da feudo dei Carraresi a gastaldia dell’ A rca del Santo. A nguillara passò così da feudo dei Carraresi a gastaldia dell’ A rca del Santo. A nguillara passò così da feudo dei Carraresi a gastaldia dell’ A rca del Santo. A nguillara passò così da feudo dei Carraresi a gastaldia dell’ A rca del Santo.

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F igura F igura F igura F igura 11111111 . A l. A l. A l. A lbero genealogico dei Carraresi.bero genealogico dei Carraresi.bero genealogico dei Carraresi.bero genealogico dei Carraresi.

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A rrivati a questo punto ci rim aneva da conoscere m eglio la storia del nostro paese dopo la donazione dei Carraresi A rrivati a questo punto ci rim aneva da conoscere m eglio la storia del nostro paese dopo la donazione dei Carraresi A rrivati a questo punto ci rim aneva da conoscere m eglio la storia del nostro paese dopo la donazione dei Carraresi A rrivati a questo punto ci rim aneva da conoscere m eglio la storia del nostro paese dopo la donazione dei Carraresi a ll’A rca del Santo, per arrivare a com prendere la presenza della V illa nella ll’A rca del Santo, per arrivare a com prendere la presenza della V illa nella ll’A rca del Santo, per arrivare a com prendere la presenza della V illa nella ll’A rca del Santo, per arrivare a com prendere la presenza della V illa nella frazione Taglio di A nguillara V eneta, perciò ci a frazione Taglio di A nguillara V eneta, perciò ci a frazione Taglio di A nguillara V eneta, perciò ci a frazione Taglio di A nguillara V eneta, perciò ci siam o rivolti a l pofessor L uigi P olo, studioso di storia locale. siam o rivolti a l pofessor L uigi P olo, studioso di storia locale. siam o rivolti a l pofessor L uigi P olo, studioso di storia locale. siam o rivolti a l pofessor L uigi P olo, studioso di storia locale.

Concordata la data del prim o incontro, il professor P olo è arrivato con una sua presentazione in P ow er Point di cui ha spiegato le illustrazioni ed approfondito le didascalie relative a lla storia del nostro paese. In un successivo incontro ci ha illustrato la storia della V illa dell’A rca del Santo e poi ci ha lasciati con un regalo: un cd-rom ded icato alla nostra classe sugli argom enti trattati.

N el salutarci con un arrivederci gli abbiam o augurato di proseguire nelle sue ricerche, perché, attualm ente si sta dedicando alla storia della patata am ericana, prodotto dop tipico del nostro paese, per il quale rinviam o alle inform azioni contenute nel cd-rom che allegh iam o al nostro libro .

L a G astaldia di A nguillara dal 1405 al 1660L a G astaldia di A nguillara dal 1405 al 1660L a G astaldia di A nguillara dal 1405 al 1660L a G astaldia di A nguillara dal 1405 al 1660 D opo che il notaio Sicco R icci, celebre um anista padovano , ricordato con una statua in P rato della V a lle a P adova

com e padre della com m edia m oderna, per aver scritto l’opera “Catinia”, am bientata proprio nel nostro paese, aveva redatto l’atto della donazione, la gestione delle terre di A nguillara venne affidata alla veneranda A rca del Santo, istituita nel 1396 1396 1396 1396 dal Com une di P adova per am m inistrare a nom e dei frati i beni im m obili (terre e case) donati a l convento.

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Q uesta istituzione era retta da quattro M assari, poi chiam ati P residenti e da due religiosi, m a era sorta già nel 1265,1265,1265,1265, sem pre per iniziativa del Com une di P adova, una trentina d’anni dopo la m orte di San’A ntonio, per “il rifacim ento della B asilica”: il fatto originale è che la gestione viene affidata non alla cura dei religiosi del convento m a a dei la ici.

F igura F igura F igura F igura 12121212 e 12 bis. e 12 bis. e 12 bis. e 12 bis. Statua in P rato della V alle a P adova del notaio S Statua in P rato della V alle a P adova del notaio S Statua in P rato della V alle a P adova del notaio S Statua in P rato della V alle a P adova del notaio S icco R icci P olenton.icco R icci P olenton.icco R icci P olenton.icco R icci P olenton.

Sotto la dom inazione veneziana, la tenuta di A nguillara non poté essere m essa in vendita com e le a ltre ricchezze

confiscate a i Carraresi e, per oltre un secolo, le terre rim asero in gran parte coperte da acque stagnanti sfrutate per lo più com e valli da pesca.

L a R epubblica di V enezia , però, per recuperare terreni da coltivare, istituì nel 1501 il “M agistrato delle acque”, con il com pito di regolare il corso dei fium i, e creò i “C onsorzi di bonifica” provvedendo nel 1557 1557 1557 1557 al “taglio del G orzon”. F u tagliato cioè un vecchio argine del G orzone e fu scavato un nuovo canale in cui le acque del territorio potessero essere convogliate fino al m are; la località in cui l’operazione fu com piuta venne denom inata Taglio e fu collegata con il villaggio di A nguillara con un ponte in pietra costruito l’anno dopo.

L a bonifica perm ise la prim a vera m essa a coltura dei terreni prosciugati in località P izzon dove, nel 1565,1565,1565,1565, venne costruita in due anni, la prim a sede della V eneranda A rca del Santo, secondo il progetto dell’architetto A ndrea da V alle, fam oso per l’opera prestata nella costruzione dell’A bbazia di Santa G iustina a P adova.

Il P alazzo della sede del P izzon detto anche “B archessa”, caratterizzato dagli archi tipici del C inquecento, ancor oggi si può am m irare ben conservato dalla sopraelevata strada provinciale, denom inata dell’A dige che costeggia la riva sinistra del fium e.

Q uesta del P izzon fu la prim a “possessione” dell’A rca, ossia il prim o grande podere coltivato e, con il procedere della bonifica , vennero m esse a coltura nuove zone com e quella vicino al ponte del Taglio, detta “Callà” dove, tra il 1660 e1660 e1660 e1660 e il 1665,1665,1665,1665, l’A m m inistrazione dell’A rca fa costruire una più consona sede dom inicale, m eno decentrata e più raggiungibile, a lla cui decorazione interna concorsero artisti quali lo scultore G iovanni F asolato e il pittore M assarini. .

L a bonifica e la m essa a coltura di nuove terre portarono ad un m utam ento nel m odo di condurre la gastaldia . Tra il 1665 1665 1665 1665 e il 1690 1690 1690 1690 i nuovi terreni prosciugati vennero sistem aticam ente suddivisi in 27 possessioni, contraddistinte

ognuno dal nom e di un santo, le quali vengono presto dotate di idoneo com plesso rustico in m uratura, fatto davvero eccezionale dato che all’epoca le case erano costru ite con legno e paglia .

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F igura F igura F igura F igura 13131313 . . . . P alazzo del P izzon detto anche “B archessa”.P alazzo del P izzon detto anche “B archessa”.P alazzo del P izzon detto anche “B archessa”.P alazzo del P izzon detto anche “B archessa”.

Sulla facciata principale del fabbricato, in apposite nicchie era collocata la statua di Sant’A ntonio per ricordare

l’appartenenza all’A rca e quella del santo di cui la fattoria portava il nom e; sem pre sulla facciata era posto lo stem m a dell’A rca per indicare la proprietà .

F igura F igura F igura F igura 14 e 14bis14 e 14bis14 e 14bis14 e 14bis . . . . Statua d i Sant’A ntonio e Stem m a indicante l’appartenenza del fabbStatua d i Sant’A ntonio e Stem m a indicante l’appartenenza del fabbStatua d i Sant’A ntonio e Stem m a indicante l’appartenenza del fabbStatua d i Sant’A ntonio e Stem m a indicante l’appartenenza del fabb ricato all’A rca.ricato all’A rca.ricato all’A rca.ricato all’A rca.....

L a possessione della “Callà” al Taglio di A nguillara era dedicata a San G iuseppe e costituiva un am pio podere di 233

cam pi coltivabili e di 159 cam pi di valli ; a l suo interno com prendeva la V illa della sede periferica della V eneranda A rca del Santo di P adova che era dotata di rustico con scuderia e granai e di un annesso O ratorio, forse già preesistente.

T ra il 1685 1685 1685 1685 e il 1690,1690,1690,1690, la chiesetta venne abbellita con un a ltare in legno, in tagliato da B ernardino P aladinB ernardino P aladinB ernardino P aladinB ernardino P aladin ; nel 1694 fu dotata di una pala d’altare del pittore D om enico P arodi.

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F igura F igura F igura F igura 15151515 . L a pala d ’altare (D . P arodi, 1696). L a pala d ’altare (D . P arodi, 1696). L a pala d ’altare (D . P arodi, 1696). L a pala d ’altare (D . P arodi, 1696)

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F igura F igura F igura F igura 16 , 17 , 18 ,19 , 2016, 17 , 18 ,19 , 2016, 17 , 18 ,19 , 2016, 17 , 18 ,19 , 20 .... V edute della V illa A rca del Santo . V iste dei danni subiti con l’incendio del 2001.V edute della V illa A rca del Santo . V iste dei danni subiti con l’incendio del 2001.V edute della V illa A rca del Santo . V iste dei danni subiti con l’incendio del 2001.V edute della V illa A rca del Santo . V iste dei danni subiti con l’incendio del 2001.

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N elle stanze della V illa pernottarono personaggi illustri com e San G regorio Barbarigo, a llora vescovo di P adova, il 21 21 21 21 ottobre 1683ottobre 1683ottobre 1683ottobre 1683 e il Cardinal R ezzonico, futuro papa C lem ente X II, il 14 luglio 174714 luglio 174714 luglio 174714 luglio 1747; vi sostò anche un P apa, P io V II di ritorno da V ienna il 20 m aggio 1782.20 m aggio 1782.20 m aggio 1782.20 m aggio 1782.

A ricordo dell’avvenim ento fu incisa una lapide che dovrebbe essere collocata alla pubblica attenzione, com e è stato fatto a Conselve, dove ancora si può leggere del passaggio del P apa, avvenuto in quello stesso giorno, in una lastra m arm orea posta sulla facciata di un edificio sulla via centrale del paese.

L e vicende recenti e la situazione attualeL e vicende recenti e la situazione attualeL e vicende recenti e la situazione attualeL e vicende recenti e la situazione attuale L ’A rca del SantoL ’A rca del SantoL ’A rca del SantoL ’A rca del Santo aveva m antenuto pressoché inalterata la proprietà fin dal 1405, consentendo la cessione di terreno

solo in rari ed eccezionali casi per m otivi di pubblica utilità e nem m eno era stata oggetto di confisca nell’epoca napoleonica, dato che l’am m inistrazione era la ica , cioè non retta da religiosi, m a, con atto notarile del 23 gennaio 1974con atto notarile del 23 gennaio 1974con atto notarile del 23 gennaio 1974con atto notarile del 23 gennaio 1974, vendendo in blocco i terreni, si privò della tenuta di A nguilla rasi privò della tenuta di A nguillarasi privò della tenuta di A nguillarasi privò della tenuta di A nguillara .

L ’inaspettata decisione suscitò le proteste e la ribellione dei cittadini che si vedevano togliere la terra dove avevano vissuto, generazione dopo generazione.

L a tensione e l’esasperazione di quegli anni fu purtroppo con m olta probabilità la causa dell’incendio che, nella notte del 26 febbraio 1974, arrecò gravi danni a lla V illa il cui tetto fu quasi com pletam ente distrutto, m entre si sa lvò fortunatam ente, con il suo prezioso contenuto, l’annesso O ratorio, con sacrestia , che da tem po im em orabile era aperto al culto pubblico dom enicale e, in particolare, a lla celebrazione della festa del 13 giugno, in onore del Santo .

In un inventario del 27 giugno 197827 giugno 197827 giugno 197827 giugno 1978, gli arredi risultarono al com pleto. U n’intricata vicendaU n’intricata vicendaU n’intricata vicendaU n’intricata vicenda L ’atto di com pravendita del 1974197419741974 stabiliva che gli arredi fossero esclusi dalla vendita rim anendo vincolati

a ll’O ratorio fino a quando lo stesso non venisse sconsacrato, m a in ogni caso sarebbero rim asti di proprietà dell’A rca del Santo.

N el 1986198619861986 alla dom anda di sconsacrazione della chiesetta-oratorio, la Curia rispose negativam ente, in quanto luogo aperto al pubblico e non cappella privata, secondo antichissim a tradizione.

In datIn datIn datIn data ignota, però, gli arredi furono allontanati dall’O ratorio. a ignota, però, gli arredi furono allontanati dall’O ratorio. a ignota, però, gli arredi furono allontanati dall’O ratorio. a ignota, però, gli arredi furono allontanati dall’O ratorio. N el 1993199319931993 la V illa , acquistata dal Centro Padovano A ssistenza, venne restaurata per ospitare una Com unità di

giovani che venivano aiutati ad uscire dalla tossicodipendenza. In occasione della concessione del perm esso per i lavori di ristrutturazione da parte del Com une si scoprì che i beni non potevano essere stati venduti e che quindi erano stati spostati in altra sede.

L a Soprintendenza dei B eni A rtistici e Storici del V enetoSoprintendenza dei B eni A rtistici e Storici del V enetoSoprintendenza dei B eni A rtistici e Storici del V enetoSoprintendenza dei B eni A rtistici e Storici del V eneto iniziò le indagini che portarono, nel 1999,1999,1999,1999, a l loro ritrovam ento fuori della nostra regione m a, per difficoltà burocratiche, non poterono ritornare a l loro posto, fortunatam ente diciam o noi, perché nel 2001, scoppiò un secondo incendio che danneggiò con gravissim i danni l’O ratorio e che avrebbe distrutto per sem pre i dipinti, i param enti sacri e gli arredi in legno com e i candelabri e le panche recanti lo stem m a della V eneranda A rca scolpito sugli schienali.

N el 2004,2004,2004,2004, il professor L uigi P oloL uigi P oloL uigi P oloL uigi P olo , a llora A ssessore e Consigliere Com unale, da sem pre interessato alla storia locale, protagonista , con le sue appassionate ricerche, del ritrovam ento della copia della pala d’altare, necessaria per riconoscerla là dove fu poi trovata, in una intervista disse che se i principali avvenim enti relativi a lla scom parsa degli arredi dell’O ratorio si erano verificati nel m ese di giugno, in cui cade la festa di Sant’A ntonio, potrebbe essere interpretato com e un segno di buon auspicio per la m igliore conclusione della vicenda dell’O ratorio e della sorte della V illa .

A nche noi ci auguriam o il “ rientro a casa di quelle testim onianze che solo ad A nguillara troverebbero la giusta com prensione”, com e ha dichiarato F abrizio M aganiF abrizio M aganiF abrizio M aganiF abrizio M agani, Soprintendente per il patrim onio storico artistico ed etnoantropologico per le province di V enezia , P adova, B elluno e Treviso, quando ha parlato di “U na storia sofferta: il patrim onio artistico U na storia sofferta: il patrim onio artistico U na storia sofferta: il patrim onio artistico U na storia sofferta: il patrim onio artistico delladelladelladella cappella dell’A rca e la sua dispersionecappella dell’A rca e la sua dispersionecappella dell’A rca e la sua dispersionecappella dell’A rca e la sua dispersione” in occasione del Convegno per il secentesim o anniversario della cessione Convegno per il secentesim o anniversario della cessione Convegno per il secentesim o anniversario della cessione Convegno per il secentesim o anniversario della cessione CaCaCaCa rrareserrareserrareserrarese- tenutosi nella sede della B iblioteca Com unale del nostro paese, il 18 giugno 2005. 18 giugno 2005. 18 giugno 2005. 18 giugno 2005.

D a questa ricerca abbiam o im parato tantissim o sul nostro paese, D a questa ricerca abbiam o im parato tantissim o sul nostro paese, D a questa ricerca abbiam o im parato tantissim o sul nostro paese, D a questa ricerca abbiam o im parato tantissim o sul nostro paese, grazie al Concorso F A I!grazie al Concorso F A I!grazie al Concorso F A I!grazie al Concorso F A I!

Page 15: La veneranda Arca del Santo e l'oratorio di Sant'Antonio da Padova.

1) E’ proprio vero: “ Si ama ciò che si conosce”.1) E’ proprio vero: “ Si ama ciò che si conosce”.1) E’ proprio vero: “ Si ama ciò che si conosce”.1) E’ proprio vero: “ Si ama ciò che si conosce”. Ora che conosco la storia dell’Arca, ogni volta che ci passo me ne innamoro perché, Ora che conosco la storia dell’Arca, ogni volta che ci passo me ne innamoro perché, Ora che conosco la storia dell’Arca, ogni volta che ci passo me ne innamoro perché, Ora che conosco la storia dell’Arca, ogni volta che ci passo me ne innamoro perché, sapendo che ha avuto un ruolo importante nel nostro paese, che ci sono passati personaggi sapendo che ha avuto un ruolo importante nel nostro paese, che ci sono passati personaggi sapendo che ha avuto un ruolo importante nel nostro paese, che ci sono passati personaggi sapendo che ha avuto un ruolo importante nel nostro paese, che ci sono passati personaggi illustri, ti fa essere fieroillustri, ti fa essere fieroillustri, ti fa essere fieroillustri, ti fa essere fiero, ti fa sentire il paese, il luogo del cuore e te stesso importante., ti fa sentire il paese, il luogo del cuore e te stesso importante., ti fa sentire il paese, il luogo del cuore e te stesso importante., ti fa sentire il paese, il luogo del cuore e te stesso importante. Gianluca A.Gianluca A.Gianluca A.Gianluca A. 2) Il mio cuore, prima vuoto della conoscenza del nostro paese, ora si sente arricchito 2) Il mio cuore, prima vuoto della conoscenza del nostro paese, ora si sente arricchito 2) Il mio cuore, prima vuoto della conoscenza del nostro paese, ora si sente arricchito 2) Il mio cuore, prima vuoto della conoscenza del nostro paese, ora si sente arricchito perchéperchéperchéperché,,,, insieme, in classe insieme, in classe insieme, in classe insieme, in classe ne abbiamo parlatone abbiamo parlatone abbiamo parlatone abbiamo parlato ed ho scoperto oltre a questo, molte altre ed ho scoperto oltre a questo, molte altre ed ho scoperto oltre a questo, molte altre ed ho scoperto oltre a questo, molte altre cose. Per giorni abbiamo “dimenticato”, o allargato, storia, antologia e geogracose. Per giorni abbiamo “dimenticato”, o allargato, storia, antologia e geogracose. Per giorni abbiamo “dimenticato”, o allargato, storia, antologia e geogracose. Per giorni abbiamo “dimenticato”, o allargato, storia, antologia e geografia per fia per fia per fia per costruirle noi e abbiamo fatto “filosofia”, cioè “amore per la conoscenza” del nostro paese.costruirle noi e abbiamo fatto “filosofia”, cioè “amore per la conoscenza” del nostro paese.costruirle noi e abbiamo fatto “filosofia”, cioè “amore per la conoscenza” del nostro paese.costruirle noi e abbiamo fatto “filosofia”, cioè “amore per la conoscenza” del nostro paese. Gianluca A. Gianluca A. Gianluca A. Gianluca A. 3333) Messaggio di salvataggio: la) Messaggio di salvataggio: la) Messaggio di salvataggio: la) Messaggio di salvataggio: la Villa dell’Arca del Santo e il Villa dell’Arca del Santo e il Villa dell’Arca del Santo e il Villa dell’Arca del Santo e il vicino Oratorio, dati a fuoco, vicino Oratorio, dati a fuoco, vicino Oratorio, dati a fuoco, vicino Oratorio, dati a fuoco, quasi completamente pericolanti, con rquasi completamente pericolanti, con rquasi completamente pericolanti, con rquasi completamente pericolanti, con reperti storici meravigliosi, non possono restare eperti storici meravigliosi, non possono restare eperti storici meravigliosi, non possono restare eperti storici meravigliosi, non possono restare abbandonati!abbandonati!abbandonati!abbandonati! Per questo concorso mi sono basata sui ricordi della mia professoressa e Per questo concorso mi sono basata sui ricordi della mia professoressa e Per questo concorso mi sono basata sui ricordi della mia professoressa e Per questo concorso mi sono basata sui ricordi della mia professoressa e sulle ricerche e sulle ricerche e sulle ricerche e sulle ricerche e gli gli gli gli studi del professor Polostudi del professor Polostudi del professor Polostudi del professor Polo, storico locale, e non posso pensare che questi luoghi restino , storico locale, e non posso pensare che questi luoghi restino , storico locale, e non posso pensare che questi luoghi restino , storico locale, e non posso pensare che questi luoghi restino abbandonati abbandonati abbandonati abbandonati o dimenticati.o dimenticati.o dimenticati.o dimenticati. Questi luoghi ci stanno molto a cuore, perciò:Questi luoghi ci stanno molto a cuore, perciò:Questi luoghi ci stanno molto a cuore, perciò:Questi luoghi ci stanno molto a cuore, perciò:

SALVIAMO LA VILLA E L’ORATORIOSALVIAMO LA VILLA E L’ORATORIOSALVIAMO LA VILLA E L’ORATORIOSALVIAMO LA VILLA E L’ORATORIO DELL’ARCA DEL SANTO!!!DELL’ARCA DEL SANTO!!!DELL’ARCA DEL SANTO!!!DELL’ARCA DEL SANTO!!!

Ilaria BIlaria BIlaria BIlaria B....

4) Bisogna salv4) Bisogna salv4) Bisogna salv4) Bisogna salvare questo luogo perché è un’emozione del passatoare questo luogo perché è un’emozione del passatoare questo luogo perché è un’emozione del passatoare questo luogo perché è un’emozione del passato da vivere ancora da vivere ancora da vivere ancora da vivere ancora,,,, nel nel nel nel presente e nel futuro. Mi piacerebbe visitarlo perché anche i miei genitori me ne hanno presente e nel futuro. Mi piacerebbe visitarlo perché anche i miei genitori me ne hanno presente e nel futuro. Mi piacerebbe visitarlo perché anche i miei genitori me ne hanno presente e nel futuro. Mi piacerebbe visitarlo perché anche i miei genitori me ne hanno parlato e ho scopertoparlato e ho scopertoparlato e ho scopertoparlato e ho scoperto fatti che non conoscevo. fatti che non conoscevo. fatti che non conoscevo. fatti che non conoscevo. Ho capito la fraseHo capito la fraseHo capito la fraseHo capito la frase della Presidente del FAI, Giu della Presidente del FAI, Giu della Presidente del FAI, Giu della Presidente del FAI, Giulia Maria Crespi:lia Maria Crespi:lia Maria Crespi:lia Maria Crespi: “Si protegge ciò che si “Si protegge ciò che si “Si protegge ciò che si “Si protegge ciò che si ama” , infatti ora sento di amare la Villa e l’Oratorio; spero che ritornino all’antico ama” , infatti ora sento di amare la Villa e l’Oratorio; spero che ritornino all’antico ama” , infatti ora sento di amare la Villa e l’Oratorio; spero che ritornino all’antico ama” , infatti ora sento di amare la Villa e l’Oratorio; spero che ritornino all’antico splendore,splendore,splendore,splendore, che possano essere visitati da molte persone e che non restino più abbandonati che possano essere visitati da molte persone e che non restino più abbandonati che possano essere visitati da molte persone e che non restino più abbandonati che possano essere visitati da molte persone e che non restino più abbandonati come sono adesso.come sono adesso.come sono adesso.come sono adesso. Veronica B. Veronica B. Veronica B. Veronica B.

5) La Villa dell’Arca del Santo , anche se io non l’ho ancora vista, so già che è bella 5) La Villa dell’Arca del Santo , anche se io non l’ho ancora vista, so già che è bella 5) La Villa dell’Arca del Santo , anche se io non l’ho ancora vista, so già che è bella 5) La Villa dell’Arca del Santo , anche se io non l’ho ancora vista, so già che è bella edededed io io io io ssssenza la segnalazione della professoressa Angelica Longato non avrei mai saputo della sua enza la segnalazione della professoressa Angelica Longato non avrei mai saputo della sua enza la segnalazione della professoressa Angelica Longato non avrei mai saputo della sua enza la segnalazione della professoressa Angelica Longato non avrei mai saputo della sua esistenza. esistenza. esistenza. esistenza. Grazie al concorso FAI potremo Grazie al concorso FAI potremo Grazie al concorso FAI potremo Grazie al concorso FAI potremo salvarla e ridarle nuova vita.salvarla e ridarle nuova vita.salvarla e ridarle nuova vita.salvarla e ridarle nuova vita. Samantha S. Samantha S. Samantha S. Samantha S.

Page 16: La veneranda Arca del Santo e l'oratorio di Sant'Antonio da Padova.

6) Quando, passando sulla strada provinciale Conselvana6) Quando, passando sulla strada provinciale Conselvana6) Quando, passando sulla strada provinciale Conselvana6) Quando, passando sulla strada provinciale Conselvana,,,, ved ved ved vedo la Villa dell’Arca del So la Villa dell’Arca del So la Villa dell’Arca del So la Villa dell’Arca del Santo anto anto anto con il vicino Oratorio, con il vicino Oratorio, con il vicino Oratorio, con il vicino Oratorio, provo una forte emozione perché, secondo me, quello è proprio un provo una forte emozione perché, secondo me, quello è proprio un provo una forte emozione perché, secondo me, quello è proprio un provo una forte emozione perché, secondo me, quello è proprio un luogo da salvare.luogo da salvare.luogo da salvare.luogo da salvare. Penso sempre ai ricordi dei nostri nonni e ai bei momenti da loro trascorsi e io, anche se Penso sempre ai ricordi dei nostri nonni e ai bei momenti da loro trascorsi e io, anche se Penso sempre ai ricordi dei nostri nonni e ai bei momenti da loro trascorsi e io, anche se Penso sempre ai ricordi dei nostri nonni e ai bei momenti da loro trascorsi e io, anche se non ci sono mai entrata, sarei molto felice se, con non ci sono mai entrata, sarei molto felice se, con non ci sono mai entrata, sarei molto felice se, con non ci sono mai entrata, sarei molto felice se, con la nostra segnalazione, il FAI lo la nostra segnalazione, il FAI lo la nostra segnalazione, il FAI lo la nostra segnalazione, il FAI lo “salvasse”.“salvasse”.“salvasse”.“salvasse”. Sarebbe Sarebbe Sarebbe Sarebbe molto bello entrare nelle stanze della molto bello entrare nelle stanze della molto bello entrare nelle stanze della molto bello entrare nelle stanze della VVVVilla e poter ammirare nell’Oratorio la illa e poter ammirare nell’Oratorio la illa e poter ammirare nell’Oratorio la illa e poter ammirare nell’Oratorio la pala pala pala pala d’altare d’altare d’altare d’altare del pittore Domenico Parodi e specialmente la statua identica a quella che del pittore Domenico Parodi e specialmente la statua identica a quella che del pittore Domenico Parodi e specialmente la statua identica a quella che del pittore Domenico Parodi e specialmente la statua identica a quella che ogni anno viene trasportata in progni anno viene trasportata in progni anno viene trasportata in progni anno viene trasportata in processione il 13 giugno , con migliaia di fedeliocessione il 13 giugno , con migliaia di fedeliocessione il 13 giugno , con migliaia di fedeliocessione il 13 giugno , con migliaia di fedeli,,,, dalla dalla dalla dalla Basilica del Santo per le vie del centro di Padova , mentre, nello stesso giornoBasilica del Santo per le vie del centro di Padova , mentre, nello stesso giornoBasilica del Santo per le vie del centro di Padova , mentre, nello stesso giornoBasilica del Santo per le vie del centro di Padova , mentre, nello stesso giorno e forse alla e forse alla e forse alla e forse alla stessa ora, stessa ora, stessa ora, stessa ora, si snoda la processione si snoda la processione si snoda la processione si snoda la processione con la statua uguale di San con la statua uguale di San con la statua uguale di San con la statua uguale di Sant’t’t’t’AntonioAntonioAntonioAntonio per lper lper lper le vie dele vie dele vie dele vie della la la la frazione Tfrazione Tfrazione Tfrazione Taglioaglioaglioaglio di Anguillara. di Anguillara. di Anguillara. di Anguillara. Federica C.Federica C.Federica C.Federica C.

7) Cliccate, votate, salvate!7) Cliccate, votate, salvate!7) Cliccate, votate, salvate!7) Cliccate, votate, salvate! La Villa dell’Arca del San La Villa dell’Arca del San La Villa dell’Arca del San La Villa dell’Arca del Santo e specialmente l’annesso Oratorio aspettano e sperano la to e specialmente l’annesso Oratorio aspettano e sperano la to e specialmente l’annesso Oratorio aspettano e sperano la to e specialmente l’annesso Oratorio aspettano e sperano la salvezza dall’oblio e dall’ inesorabile degrado se non si interviene in tempo!salvezza dall’oblio e dall’ inesorabile degrado se non si interviene in tempo!salvezza dall’oblio e dall’ inesorabile degrado se non si interviene in tempo!salvezza dall’oblio e dall’ inesorabile degrado se non si interviene in tempo! VotateVotateVotateVotate,,,, così potrete salvare questi così potrete salvare questi così potrete salvare questi così potrete salvare questi,,,, divenuti divenuti divenuti divenuti ora ora ora ora per me “luoghi del cuore”per me “luoghi del cuore”per me “luoghi del cuore”per me “luoghi del cuore”, grazie al , grazie al , grazie al , grazie al Concorso FAI.Concorso FAI.Concorso FAI.Concorso FAI. Federico F. Federico F. Federico F. Federico F. 8) Io vorrei che l’edificio dell’Arca del Santo fosse un “luogo del cuore “ per molte persone. 8) Io vorrei che l’edificio dell’Arca del Santo fosse un “luogo del cuore “ per molte persone. 8) Io vorrei che l’edificio dell’Arca del Santo fosse un “luogo del cuore “ per molte persone. 8) Io vorrei che l’edificio dell’Arca del Santo fosse un “luogo del cuore “ per molte persone. Mi ispira molto e penso che come villa da visitare sarebbe bellissima.Mi ispira molto e penso che come villa da visitare sarebbe bellissima.Mi ispira molto e penso che come villa da visitare sarebbe bellissima.Mi ispira molto e penso che come villa da visitare sarebbe bellissima. E’ molto simile a Villa Panza chE’ molto simile a Villa Panza chE’ molto simile a Villa Panza chE’ molto simile a Villa Panza che si trova a Varese, ma quest’ultima è già un “luogo del e si trova a Varese, ma quest’ultima è già un “luogo del e si trova a Varese, ma quest’ultima è già un “luogo del e si trova a Varese, ma quest’ultima è già un “luogo del cuore”.cuore”.cuore”.cuore”. Spero che lo diventino anche la Villa dell’Arca e l’annesso Oratorio. Spero che lo diventino anche la Villa dell’Arca e l’annesso Oratorio. Spero che lo diventino anche la Villa dell’Arca e l’annesso Oratorio. Spero che lo diventino anche la Villa dell’Arca e l’annesso Oratorio. Mirco R. Mirco R. Mirco R. Mirco R. 9)9)9)9)La frazione Taglio, dove si trova la Villa delLa frazione Taglio, dove si trova la Villa delLa frazione Taglio, dove si trova la Villa delLa frazione Taglio, dove si trova la Villa dell’Arca del Santo con il vicino Oratorio non è l’Arca del Santo con il vicino Oratorio non è l’Arca del Santo con il vicino Oratorio non è l’Arca del Santo con il vicino Oratorio non è l’unica di Anguillara Veneta perché c’è anche la frazione di Borgoforte dove io abito. l’unica di Anguillara Veneta perché c’è anche la frazione di Borgoforte dove io abito. l’unica di Anguillara Veneta perché c’è anche la frazione di Borgoforte dove io abito. l’unica di Anguillara Veneta perché c’è anche la frazione di Borgoforte dove io abito. Nella storia del mio paese ha avuto un ruolo importante essendo ai confini con il Nella storia del mio paese ha avuto un ruolo importante essendo ai confini con il Nella storia del mio paese ha avuto un ruolo importante essendo ai confini con il Nella storia del mio paese ha avuto un ruolo importante essendo ai confini con il territorio veneziano, infatti i Padovani territorio veneziano, infatti i Padovani territorio veneziano, infatti i Padovani territorio veneziano, infatti i Padovani costruirono una fortezza come abbiamo scritto costruirono una fortezza come abbiamo scritto costruirono una fortezza come abbiamo scritto costruirono una fortezza come abbiamo scritto nel primo capitolo. Io vorrei dire qualcosa sui resti che vedo affiorare durante le secche nel primo capitolo. Io vorrei dire qualcosa sui resti che vedo affiorare durante le secche nel primo capitolo. Io vorrei dire qualcosa sui resti che vedo affiorare durante le secche nel primo capitolo. Io vorrei dire qualcosa sui resti che vedo affiorare durante le secche del fiume: per me è davvero stupendo ammirarli al tramonto, sono uno spettacolo del fiume: per me è davvero stupendo ammirarli al tramonto, sono uno spettacolo del fiume: per me è davvero stupendo ammirarli al tramonto, sono uno spettacolo del fiume: per me è davvero stupendo ammirarli al tramonto, sono uno spettacolo fantastico perché è bello immaginare fantastico perché è bello immaginare fantastico perché è bello immaginare fantastico perché è bello immaginare quanto bella e poquanto bella e poquanto bella e poquanto bella e posssssente era nei tempi antichi quando sente era nei tempi antichi quando sente era nei tempi antichi quando sente era nei tempi antichi quando vi alloggiavano le guardie e vi approdavano le truppe vi alloggiavano le guardie e vi approdavano le truppe vi alloggiavano le guardie e vi approdavano le truppe vi alloggiavano le guardie e vi approdavano le truppe veneziane.veneziane.veneziane.veneziane. L’Adige racchiude secoli di storia passata che io rivivo nella mia fantasia nella cornice di L’Adige racchiude secoli di storia passata che io rivivo nella mia fantasia nella cornice di L’Adige racchiude secoli di storia passata che io rivivo nella mia fantasia nella cornice di L’Adige racchiude secoli di storia passata che io rivivo nella mia fantasia nella cornice di bellezza naturale di un paesaggio fluvialbellezza naturale di un paesaggio fluvialbellezza naturale di un paesaggio fluvialbellezza naturale di un paesaggio fluviale incontaminato.e incontaminato.e incontaminato.e incontaminato. Petra S. Petra S. Petra S. Petra S. 10) 10) 10) 10) Penso sempre ai miei nonni che hanno visto la Penso sempre ai miei nonni che hanno visto la Penso sempre ai miei nonni che hanno visto la Penso sempre ai miei nonni che hanno visto la VVVVilla dell’Arcailla dell’Arcailla dell’Arcailla dell’Arca perché abitavano poco perché abitavano poco perché abitavano poco perché abitavano poco più a nord: la loro casa era un rustico con un grande porticato che ospitava due più a nord: la loro casa era un rustico con un grande porticato che ospitava due più a nord: la loro casa era un rustico con un grande porticato che ospitava due più a nord: la loro casa era un rustico con un grande porticato che ospitava due famiglie e famiglie e famiglie e famiglie e tuttora è strutturata così e sulla facciata c’è ancora lo stemma in pietra. Io vorrei poter tuttora è strutturata così e sulla facciata c’è ancora lo stemma in pietra. Io vorrei poter tuttora è strutturata così e sulla facciata c’è ancora lo stemma in pietra. Io vorrei poter tuttora è strutturata così e sulla facciata c’è ancora lo stemma in pietra. Io vorrei poter entrare nella magnifica villa e spero che grazie al FAI tutti possano visitarla, perciò:entrare nella magnifica villa e spero che grazie al FAI tutti possano visitarla, perciò:entrare nella magnifica villa e spero che grazie al FAI tutti possano visitarla, perciò:entrare nella magnifica villa e spero che grazie al FAI tutti possano visitarla, perciò:

Se la villa e l’oratorio salvare vuoi, vaiSe la villa e l’oratorio salvare vuoi, vaiSe la villa e l’oratorio salvare vuoi, vaiSe la villa e l’oratorio salvare vuoi, vai a a a a cliccarcliccarcliccarcliccareeee sul sito sul sito sul sito sul sito del concorso Faidel concorso Faidel concorso Faidel concorso Fai!!!! Samuele Scarietto Samuele Scarietto Samuele Scarietto Samuele Scarietto 11) 11) 11) 11) Per me il complesso della Villa della ‘Arca è un monumento antico, una testimonianza Per me il complesso della Villa della ‘Arca è un monumento antico, una testimonianza Per me il complesso della Villa della ‘Arca è un monumento antico, una testimonianza Per me il complesso della Villa della ‘Arca è un monumento antico, una testimonianza dei nostri avi e spero che sia salvata pe poterla visitare dei nostri avi e spero che sia salvata pe poterla visitare dei nostri avi e spero che sia salvata pe poterla visitare dei nostri avi e spero che sia salvata pe poterla visitare perché ammi perché ammi perché ammi perché ammirare i nostri tesori rare i nostri tesori rare i nostri tesori rare i nostri tesori culturali e ambientali è un diritto di tutti, salvaguardarli un dovere.culturali e ambientali è un diritto di tutti, salvaguardarli un dovere.culturali e ambientali è un diritto di tutti, salvaguardarli un dovere.culturali e ambientali è un diritto di tutti, salvaguardarli un dovere. Valentina G. Valentina G. Valentina G. Valentina G.

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Indice cronologico ragionato

PRIMA PARTE BIBLIOGRAFICA Fonti scritte consultate per la raccolta delle informazioni dai volumi :

“Mille anni di storia”, ANTONIO CECCOLIN,ed. Linea, Stanghella 1999;

“Atti del convegno del 18 giugno 2005 - Anguillara Veneta e l’Arca del Santo di Padova - Storia di un’eredità carrarese dal 1405 all’età contemporanea” pubblicazione curata dal professor Luigi Polo con la collaborazione del maestro Graziano Zanin per

il Comune di Anguillara Veneta con il patrocinio di: Provincia di Padova- Regione Veneto,

Veneranda Arca di Sant’Antonio, Dipartimento di Storia dell’Università degli Studi di Padova,

Soprintendenza PSAE per le province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso;

“Catinia”, SICCO POLENTON, Comune di Anguillara Veneta.

“ Ti faccio da guida - Itinerari storico-artistici tracciati dagli scolari e dagli studenti della provincia di Padova e di Rovigo” , a cura di

di A.GUALA e A. SETARI, ed. Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, 1987

“Nei quarieri, tra le piazze. Le opere e la vita a Padova in un viaggio straordinario”, di P. GIURIATI e N. PRESSI, ed. Programma, 1990

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Il percorso didattico Progetto: la sottoscritta docente, Maria Angelica Longato, ha iscritto la classe al Concorso 2007/’08,

quindi ha proposto l’iscrizione al FAI per la classe IB al Collegio Docenti che, in data 23/11/’07, h a

espresso parere favorevole.

In attesa dell’invio del kit di lavoro, sono state cercate occasioni di presentazione, in situazione didattica

ordinaria, della necessità di aderire ad un concorso rivolto agli alunni delle scuole italiane, per la

segnalazione di beni storico-artistici da salvare.

La scelta di partecipare al concorso è nata infatti da una lezione di geografia in cui, consultando una

mappa topografica essenziale del nostro paese, Anguillara Veneta, è stato fatto notare agli alunni che,

accanto a numerosi riferimenti relativi a edifici importanti, era stata omessa (esulava evidentemente

dagli scopi d’uso della mappa) l’indicazione della Villa dell’Arca del Santo, sita nella frazione Taglio.

Molti alunni non ne erano a conoscenza: da ciò la proposta di parlarne e quindi di studiarne la storia nel

contesto di quella del nostro paese, intenzione da tempo latente da parte docente che ha potuto trovare,

tramite la proposta di partecipazione al Concorso FAI 2007/’08, propizia occasione di trattazione e

ricerca con gli alunni:i quali ben presto si sono accorti di dover tralasciare ogni altra possibile

segnalazione di beni storico-artistici del paese in quanto espressione di minore e privatistica entità

rispetto al complesso archittettonico della Villa, considerato partecipe al patrimonio delle “Ville

Venete”, ma attualmente in stato di abbandono perché inutilizzato nelle sue funzioni civile e religiosa.

Sensibilizzati anche dai genitori da loro interpellati, gli alunni della classe IB si sono resi consapevoli

del rammarico e dispiacere di tutti gli abitanti della frazione Taglio, dei cittadini anguillaresi e di quanti

amano il bello e i beni storici del proprio Paese.

Dal suggestivo poster rosso appeso alle pareti dell’aula e a quelle dell’atrio all’ingresso della scuola,

abbiamo seguito le fasi fondamentali: scegliere, studiare, presentare.

Si è quindi proceduto allo studio della storia del nostro paese dai testi esistenti in orario a ciò destinato,

nel pomeriggio del rientro settimanale: ora di “storia locale” di volta in volta desideratissima dagli

alunni che trascrivevano in un quaderno personale la stesura dei capitoli con paragrafi da ordinare per

cronologia ma anche con criteri di metodologia utili alla comprensione dei fatti all’origine della

presenza della Villa nel nostro territorio.

Raccolta una serie di prime informazioni, ci siamo rivolti allo studioso di storia locale, il professor Luigi

Polo che, in due interessantissimi e proficui incontri con docenti ed alunni, ha illustrato la storia del

paese e le vicende della Villa dell’Arca del Santo, oggetto della nostra segnalazione unitamente

all’annesso Oratorio.

La rielaborazione delle informazioni è seguita nell’immediato da parte degli alunni che sono arrivati a

proseguire la trascrizione degli stessi in digitale a casa, dopo il tempo prolungato, per ritornare

entusiasti a scuola con le loro produzioni da sottoporre all’attenzione e alla correzione della sottoscritta

docente di Lettere e successivamente, in un’ora di compresenza antimeridiana, del docente di

Tecnologia e Informatica, professor Andrea Zuppa, per la relativa stesura dei capitoli in sistemazione

definitiva, la scelta delle immagini e dei rilevamenti cartografici relativi, la creazione di decori per i

“messaggi del cuore”, in un fervore motivazionale esponenziale che ha consentito di valutare molto

positivamente l’applicazione degli alunni e dei risultati ottenuti.

Questi si prolungheranno oltre il concorso perché il raggiungimento dello scopo si collega a quello della

Comunità locale attraverso l’associazione ARCAVIVA, sorta nel 2006 per la valorizzazione dell’Arca,

cioè della Villa e della chiesetta-Oratorio.Per tutto il mese di aprile infatti compariranno sui cancelli e

sulle mura di cinta sulla strada provinciale Conselvana drappi bianchi con slogan in rima pensati in

classe e presentati all’interno di una richiesta scritta dalla sottoscritta all’Assemblea dei soci riunita in

data 19 marzo 2008. In detta riunione è stata di converso richiesta la presenza degli alunni all’ incontro

del 13 giugno prossimo per la comunità locale nella sala polivalente del Taglio, dopo l’annuale

processione in onore del Santo, per la presentazione del libro inviato al FAI e del cd-rom realizzato; è

stato anche proposto dal comitato, un concorso grafico-pittorico sulla figura di Sant’Antonio da

Padova; non è mancato l’invito per i ragazzi di indossare magliette con gli slogan in rima stampati.

Per la valenza riferita alla cittadinanza attiva e all’educazione ambientale non si esclude di presentare il

lavoro in relativi ambiti di concorso scolastico.

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