La Valutazione Dei Rischi RISCHIO CHIMICORISCHIO CHIMICO · I PRODOTTI COSMETICI … sostanze o...

La Valutazione Dei RischiRISCHIO CHIMICORISCHIO CHIMICO

RISCHIORISCHIOCHIMICOCHIMICO


► Concetti di base (sostanza, miscela, rischio chimico, vie di accesso nell’organismo)

► Riferimenti legislativi (obblighi, responsabilità e misure► Riferimenti legislativi (obblighi, responsabilità e misure di prevenzione e protezione)

► Come effettuare la Valutazione dei rischio chimico:► Identificazione agenti chimici (scheda di► Identificazione agenti chimici (scheda di

sicurezza, etichettatura)► Metodologia di valutazione (esposizione di alcuni

modelli di calcolo).

La Valutazione Dei RischiRISCHIO CHIMICO

PREMESSA

RISCHIO CHIMICO

PREMESSA

Le sostanze chimiche sono presenti in molti prodotti utilizzati quotidianamente ad esempioprodotti utilizzati quotidianamente, ad esempio detergenti, detersivi, tessuti, abbigliamento, mobili, ecc.

Si trovano in quasi tutti gli ambienti di lavoro, comprese le piccole e medie imprese (PMI - aziende agricole, saloni di parrucchiere, officine di i i di t i li d li l ì i )riparazione di motocicli, ospedali, scuole e così via).

Comprendono materie prima impiegate che prodotti secondari di un’attività d tti (f i di ld t di i di t i di l l diproduttiva (fumi di saldatura, gas di scarico di motori diesel, polvere di

legno, farine usate nei panifici ecc.).


DEFINIZIONI

Sostanza: un elemento chimico e i suoi composti, allo stato naturale od ottenuti per mezzo di un procedimento di fabbricazione compresiod ottenuti per mezzo di un procedimento di fabbricazione, compresi gli additivi necessari a mantenerne la stabilità e le impurità derivanti dal procedimento utilizzato.

Sono sostanze, quindi, l’acido citrico contenuto nel succo di limone,il sale da cucina, l’acqua, etc., q ,

Particolari tipologie di sostanze sono i SOLVENTI: sostanze in grado di scioglierne altre in modo da formare una soluzione In questadi scioglierne altre, in modo da formare una soluzione. In questa ottica, il solvente più diffuso è l'acqua, perché è in grado di sciogliere più o meno bene una grande quantità di sostanze. Altri solventi sono p g ql'ammoniaca, gli alcool, e molti composti organici.


DEFINIZIONIDEFINIZIONI

Miscele (ex preparati): soluzione composta di due o più sostanze

Sono miscele: detersivi, vernici, parecchi solventi, etc.


Decreto Legislativo

RISCHIO CHIMICO

g626/1994 Regolamento CE

n. 1907/2006REACHD. Lgs. 52/97 REACHg

sostanze

D. Lgs. 65/03 DM 4/04/1997

Decreto Legislativo Regolamento CE

preparati schede di sicurezza

Decreto Legislativo 81/2008

Titolo IX, CAPO I

Regolamento CE n. 1272/2008

CLP


RUOLO dell’utilizzatore a valle

La Valutazione Dei RischiRISCHIO CANCEROGENORISCHIO CANCEROGENO


D Lgs 52/97

RISCHIO CHIMICO

D. Lgs. 52/97

Frasi R: descrivono i rischi per la salute umana animale edFrasi R: descrivono i rischi per la salute umana, animale edambientale, connessi alla manipolazione di sostanze chimiche

F i S d i i i li di d i tt i i diFrasi S: descrivono i consigli di prudenza cui attenersi in caso dimanipolazione di sostanze chimiche.


Regolamento CLP

Frasi H: Le nuove “frasi H” o “Indicazioni di Pericolo” (Hazard Statements)

CLP

sostituiscono le “frasi R” e descrivono la natura del pericolo legato a sostanze emiscele.In particolare le frasi H sono composte da tre numeri di cui il primo indica il tipo di

i l (2 i l fi i 3 i l l l t 4 i l l’ bi t )pericolo (2 pericolo fisico, 3 pericolo per la salute, 4 pericolo per l’ambiente).

Frasi P: Le nuove “frasi P” o “Consigli di Prudenza” (Precautionary Statements)”sostituiscono le “frasi S” ed indicano le misure raccomandate per prevenire osostituiscono le frasi S ed indicano le misure raccomandate per prevenire ominimizzare gli effetti dannosi dei prodotti chimici. Le frasi P sono formate dalla letteraP seguita da tre numeri di cui il primo indica il tipo di precauzione da adottare (1generale 2 prevenzione 3 reazione 4 conservazione 5 smaltimento)generale, 2 prevenzione, 3 reazione, 4 conservazione, 5 smaltimento).

Viene introdotta “l’Avvertenza” che segnala all’utilizzatore il grado relativo di gravità delpericolo; “Attenzione” è l’avvertenza per le categorie di pericolo meno gravi e “Pericolo”pericolo; Attenzione è l avvertenza per le categorie di pericolo meno gravi e Pericolol’avvertenza per le categorie di pericolo più gravi.


LE CLASSIIl regolamento definisce 28 classi di pericolo:

16 classi di pericolo fisico (sicurezza)- 16 classi di pericolo fisico (sicurezza),- 10 classi di pericolo per la salute umana,- una classe di pericolo per l'ambienteu a c asse d pe co o pe a b e te-una classe supplementare per le sostanze pericolose per lostrato di ozono.

LE CATEGORIE DI PERICOLO:Criteri che specificano la gravità del pericoloCriteri che specificano la gravità del pericolo


Regolamento CLP

RISCHIO CHIMICO

A partire dal 1° dicembre 2010, le etichette delle sostanze dovranno f i l i t CLP lt ll

CLP

essere conformi al nuovo sistema CLP ma, oltre alla nuova classificazione, nelle schede dei dati di sicurezza dovrà essere menzionata anche quella prevista dal sistema attualmente in vigore. e o a a a c e que a p e s a da s s e a a ua e e go e

Fino al 1°giugno 2015, le aziende incaricate dell'etichettatura delle sostan e chimiche saranno libere di tili are no dei d e sistemi persostanze chimiche saranno libere di utilizzare uno dei due sistemi per le miscele. Se si sceglie il nuovo sistema, l'etichetta dovrà essere preparata di conseguenza, ma nella scheda dei dati di sicurezza p p gdovranno essere riportate entrambe le classificazioni.

A partire dal 1° giugno 2015 le direttive correnti verranno abrogate eA partire dal 1 giugno 2015, le direttive correnti verranno abrogate e interamente sostituite dal nuovo regolamento CLP.


COME INDIVIDUARE

SITUAZIONI DI RISCHIO PER I LAVORATORISITUAZIONI DI RISCHIO PER I LAVORATORI


Il rischio chimico comprende tutti quei

RISCHIO CHIMICO

rischi potenzialmente connessi conl’impiego diretto o l’esposizione indirettaa sostanze o miscelea sostanze o miscele.

Ne deriva che a seconda della loro natura let / i l d lsostanze/miscele possono dar luogo a:

- rischi per la sicurezza o rischirischi per la sicurezza o rischiinfortunistici: incendio, esplosione, contattocon sostanze corrosive, ecc;

- rischi per la salute o rischi igienico -ambientali: esposizione a sostanze/misceleptossico-nocive, irritanti.


Decreto Legislativo 81/2008Titolo IX CAPO I

RISCHIO CHIMICO

Titolo IX, CAPO I


Le sostanze pericolose possono avere molti effetti negativi p p gsulla salute, tra cui: effetti acuti: avvelenamento, soffocamento, esplosione e incendio effetti cronici per esempio: effetti cronici, per esempio:

malattie respiratorie (reazioni a carico delle vie respiratorie e dei polmoni) come asma, rinite, asbestosi e silicosit i f i li (l i t l t li tumori professionali (leucemia, tumore polmonare, mesotelioma, tumore della cavità nasale)

effetti sia acuti sia cronici: malattie della pelle, problemi della riproduzione e difetti congeniti,

allergie alcune sostanze si accumulano nell’organismo alcune sostanze si accumulano nell organismo alcune sostanze hanno un effetto cumulativo alcune sostanze penetrano attraverso la pelle


STATISTICA INAILSTATISTICA INAILMalattie professionali da agenti chimici


STATISTICA INAIL

RISCHIO CHIMICO

STATISTICA INAILInfortuni da agenti chimici


ATTENZIONE:Ci i ti hi i i h l ifi ti i l iCi sono poi agenti chimici che seppur non classificati come pericolosipossono arrecare danno a seguito di un prolungato utilizzo senza adeguateprotezioni (spesso non impiegate perché ritenute non necessarie!).

Dermatite da contatto con detersivi/detergenti:Può manifestarsi, a esempio, per errori di concentrazione di sostanze acide, , p , p ,alcaline.

Dermatite da lavori “umidi”:Lavori spesso a contatto con acqua. I lavori umidi, aumentando l’idratazione cutanea, facilitano inoltre la penetrazione di irritanti idrosolubili. L’acqua stessa può essere considerato il più importante irritante casalingo.p p p g


… INOLTRE ….

RISCHIO CHIMICO

Peggioramento delle dermatiti delle mani dopo contatto con:

• Detersivi 54,5 %• Acqua 38,3 %• Saponi 35,7 %p• Guanti 23,5 %• Verdure/Ortaggi 18,9 %• Metalli 12,1 % Metalli 12,1 %• Profumi 6,2 %• Tinture e lacche per capelli 5,7 %

Fonte:Università di Dermatologia Federico II - Napoli


I PRODOTTI COSMETICIsostanze o miscele di sostanze destinate ad essere… sostanze o miscele di sostanze destinate ad essere

applicate sulle superfici esterne del corpo umano(epidermide, sistema pilifero, unghie, ecc.), oppure sui dentie sulle mucose della bocca.e sulle mucose della bocca.

Ci sono diverse tipologie di prodotti che sono derivati dalpetrolio e possono provocare problemi alla pelle e reazionip p p p pallergiche. Nei casi peggiori alcuni composti risultano anchecancerogeni!!

A partire da Luglio 2013 è in vigore il Regolamento (CE) n.1223/2009 per la tutela della salute e l'informazione deiconsumatori, vigilando sulla composizione e l'etichettaturadei prodotti.

S à bbli t i t tti i ti i i di l li t d liSarà obbligatorio per tutti i cosmetici indicare la lista degliingredienti sulla confezione.


LE STAMPANTI EMETTONO FUMI CANCEROGENI

Una ricerca scientifica australiana pubblicata sulla rivista dell'American

RISCHIO CHIMICO

Una ricerca scientifica australiana, pubblicata sulla rivista dell AmericanChemical Society, ha detto che lavorare accanto a una stampante o auna fotocopiatrice in funzione, equivale a inalare fumi di sigaretta oa respirare gas di scarico di ingorgo stradale; per i nostri polmonic'è poca differenza.

Stampanti laser e fotocopiatrici sono state ritenute in grado diprodurre polveri ultrasottili nocive gas volatili organici (VOC) eprodurre polveri ultrasottili nocive, gas volatili organici (VOC) emateriali di abrasione come selenio, cadmio, nichel e polveri ditoner. Data l'enorme diffusione di tali apparecchiature, l'aria respiratavicino a tali apparecchiature diventa più inquinata rispetto all'aria esterna.

Data la dimensione delle particelle di toner al di sotto dei dieci micron ela tendenza moderna di creare toner sempre più sottili per migliorare ladefinizione delle immagini molti metalli possono facilmente entraredefinizione delle immagini, molti metalli possono facilmente entrarenell'organismo umano tramite la respirazione e attraverso la cute e finirenell'apparato urinario.

Oggi è anche noto che quando si accumulano tante sostanze metallichenel corpo, vengono depositate in vari organi (reni, fegato, ecc.) comescorie, dove restano perché non sono biodegradabili.


GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO:

Risulta necessario che TUTTI facciano la loro parte!Risulta necessario che TUTTI facciano la loro parte!

Il Datore di lavoro ha il compito di redigere il Documento di Valutazione deirischi da esposizione ad agenti chimici individuando le criticità presenti duranterischi da esposizione ad agenti chimici, individuando le criticità presenti duranteil lavoro e programmando le adeguate misure di prevenzione e protezione.

Il Medico Competente supporta il Datore di lavoro nella stesura del documentoIl Medico Competente supporta il Datore di lavoro nella stesura del documentodi valutazione dei rischi, fornendo utile apporto soprattutto per quanto riguarda irischi per la SALUTE ed effettua la sorveglianza sanitaria ove previsto.

I lavoratori devono mettere in pratica le istruzioni/procedure impartite dallaDirezione e, nello specifico …


Decreto Legislativo 81/2008Titolo IX CAPO I

RISCHIO CHIMICO

1. Nella valutazione RISCHIO CHIMICO, il datore di lavoro determina preliminarmente l’eventuale di ti hi i i i l i l l di l l t h i i hi l i

Titolo IX, CAPO I

presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro e valuta anche i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti, prendendo in considerazione in particolare:a) le loro proprietà pericolose;) p p p ;b) le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile dell’immissione sul mercato tramite la relativa scheda di sicurezza;c) il livello, il modo e la durata della esposizione;d) l i t i i i lt il l i di t li ti t t t d ll titàd) le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti tenuto conto della quantità delle sostanze e dei preparati che li contengono o li possono generare;e) i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici;f) gli effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare;) g p p ;g) se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese.

Nella valutazione dei rischi il datore di lavoro indica quali misure sono state adottate ai sensiNella valutazione dei rischi il datore di lavoro indica quali misure sono state adottate ai sensi dell’articolo 224 e, ove applicabile, dell’articolo 225.


MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Sistemi di Captazione e abbattimento


MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Si t i di C t i bb tti t

RISCHIO CHIMICO

Sistemi di Captazione e abbattimento


… se i risultati della valutazione dei rischi dimostrano che, in relazione al tipo e alle quantità di un agente chimico pericoloso e alle modalità e frequenza di esposizione a tale agente presente sul luogo di lavoro vi è SOLOesposizione a tale agente presente sul luogo di lavoro, vi è SOLO

- un rischio BASSO per la sicurezzai hi IRRILEVANTE l l t- un rischio IRRILEVANTE per la salute

e che le misure generali sono sufficienti a ridurre il rischio, NON si applicano le disposizioni inerenti: misure specifiche, gestione emergenze e sorveglianza sanitaria.


MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONEDispositivi di Protezione Individuale (DPI)

Sono da considerarsi dispositivi filtranti di protezione delle vie respiratorie:

Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)

• facciali filtranti antipolvere (particelle solide, nebbie, fumi)

•facciali filtranti antigas e vapori

•semimaschere con filtri intercambiabili

•maschere intere con filtri intercambiabili

Tutti i dispositivi appartengono alla III categoria (rischi di morte o lesione grave)


MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - DPI

Non vi è una regola semplice e definitiva su quanto dovrebbe durare un filtro. La vita di un filtro dipende da numerose variabili:

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DPI

p

- capacità del filtro

- condizioni ambientali quali la temperatura e l’umidità

- la natura delle sostanze da filtrare

- la concentrazione degli inquinanti

E fattore molto importanteE, fattore molto importante

- la velocità e il volume di respirazione dell’operatore.

E’ evidente che un filtro o respiratore antipolvere è da sostituire quando la resistenza allarespirazione è sensibilmente incrementata e comunque a fine giornata (MONO-USO).


MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONEDi iti i di P t i I di id l (DPI)

RISCHIO CHIMICO

Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)

a resistenza alla penetrazione (1 3)a – resistenza alla penetrazione (1-3)

indica se il prodotto resiste o no alla penetrazione dell'aria o dell'acqua

b – resistenza alla permeazione (0-6)

indica il tempo necessario ad un prodotto p pchimico pericoloso per passare lo strato protettivo attraverso la permeazione


In merito alla permeazione i guanti riportano una specifica in Lettere alfabetiche relative agli agenti chimici per i quali sono previsti i tempi di permeazione maggiori.

Es. Guanti AKL (alcool metilico, acido solforico, idrossido di sodio).





Il Medico Competente supporta il Datore di lavoro nella stesura del documentoIl Medico Competente supporta il Datore di lavoro nella stesura del documentodi valutazione dei rischi, fornendo utile apporto soprattutto per quanto riguarda irischi per la SALUTE ed effettua la sorveglianza sanitaria ove previsto.



Obblighi in capo al Datore di lavoro indipendentemente dall’esito dellaV l t i d i i hi

RISCHIO CHIMICO

Valutazione dei rischi …





Il Medico Competente supporta il Datore di lavoro nella stesura del documentoIl Medico Competente supporta il Datore di lavoro nella stesura del documentodi valutazione dei rischi, fornendo utile apporto soprattutto per quanto riguarda irischi per la SALUTE.



COME REALIZZARE

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICOLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO


D. Lgs. 81/08 - Titolo IX, CAPO I g ,


IDENTIFICARE gli AGENTI CHIMICIIDENTIFICARE gli AGENTI CHIMICI


LA SCHEDADI SICUREZZA


Chi immette sul mercato una sostanza o una miscela pericolosa ha l’obbligo

RISCHIO CHIMICO

p gdi apporvi un’etichetta che dia informazioni circa la sua pericolosità.

L’etichetta apposta sulla confezione deve contenere le seguentiL etichetta apposta sulla confezione deve contenere le seguenti informazioni:

• nome indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori;nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori;• quantità nominale della sostanza o miscela contenuta nel collomesso a disposizione;• identificatori di prodotto (nome e numeri);• identificatori di prodotto (nome e numeri);• eventuali pittogrammi di pericolo;• avvertenze, se ve ne sono;

i di i i di i l• indicazioni di pericolo, se ve ne sono;• eventuali consigli di prudenza;• informazioni supplementari, se necessarie.


Regolamento

RISCHIO CHIMICO

gCLP


IL CENSIMENTO DEGLI AGENTI CHIMICI


Completa il censimento degli agenti chimici

ESERCITAZIONE


Valutazione del rischio chimico

MODELLI DI CALCOLOMODELLI DI CALCOLO


Modello moVaRisCh 2009

RISCHIO CHIMICO

Regione Emilia Romagna e Toscana


Modello moVaRisCh 2009Regione Emilia Romagna e Toscana

RISCHIO CHIMICO

Il concetto di DANNO (Indice di pericolo P)


L’entità del danno, chiamato individuazione di magnitudo, si basa sullaclassificazione delle sostanze e dei preparati pericolosi (Frasi R/H). Ad ognip p p ( ) gfrase R/H è stato attribuito un punteggio (score) da 1 a 10 che tiene contodei criteri di classificazione delle sostanze e dei preparati pericolosi. Siottiene così un indice numerico di pericolo per ogni agente chimicoottiene così un indice numerico di pericolo per ogni agente chimicopericoloso impiegato.

La determinazione dello score di pericolo è effettuato in base sia alleLa determinazione dello score di pericolo è effettuato in base sia allecaratteristiche intrinseche di pericolosità degli agenti chimici (Frasi R/H), siaalle vie d’esposizione più rilevanti:

VIA INALATORIA > VIA CUTANEA > VIA INGESTIVA


Modello moVaRisCh 2009Regione Emilia Romagna e Toscana

RISCHIO CHIMICO

Altro aspetto da considerare per la corretta graduazione del pericolo èrelativo ai criteri di classificazione ed etichettatura di sostanze e preparati


relativo ai criteri di classificazione ed etichettatura di sostanze e preparatipericolosi in base ai quali gli effetti a lungo termine (es. tossici per il cicloriproduttivo), allergeni cic subacuti o cronici (es. sensibilizzanti) sono piùi t ti i tt li ff tti tiimportanti rispetto agli effetti acuti.

EFFETTI A LUNGO TERMINE > EFFETTI ACUTI

E’ stato attribuito un punteggio anche ai preparati non classificatipericolosi, ma che almeno contengono una sostanza pericolosa in conc. ≥p g p1% in peso, o ≥ 0,2% in volume.E’ stato attribuito un punteggio minore anche alle sostanze non classificatepericolose ma per le quali esiste un valore limite di esposizionepericolose ma per le quali esiste un valore limite di esposizioneprofessionale oppure che nel processo di lavorazione si trasforminoemettendo agenti chimici pericolosi.

Esposizionecutanea


Esposizione cutaneaEsposizione cutanea


LE LIMITAZIONI DEL MODELLO…

RISCHIO CHIMICO

Il MOVARISCH valuta solamente i rischi tossicologici da contatto e da inalazione e non valuta i rischi per la sicurezza. (il CHEOPE, ad es., prende in considerazione

h i i hi d i ti lt h i i hi l i li i i t danche i rischi da ingestione oltre che i rischi per la sicurezza quali irraggiamento ed esplosione).

Il MOVARISCH non contempla l’esito del monitoraggio analiticoIl MOVARISCH non contempla l esito del monitoraggio analitico.

il MOVARISCH non valuta i rischi derivanti da eventuali incompatibilità di prodotti e non considera quanto emerso dall’eventuale sorveglianza sanitarianon considera quanto emerso dall eventuale sorveglianza sanitaria.

Il MOVARISCH propone Indici di Rischio per ogni singola sostanza o preparato.


S ggerimento per al tare i RISCHI PER LA SICUREZZA

RISCHIO CHIMICO

Suggerimento per valutare i RISCHI PER LA SICUREZZA:


Modello Inforisk

RISCHIO CHIMICO

Regione Piemonte

R (rischio) = P (probabilità) X D (danno occorso)( sc o) (p obab tà) (da o occo so)

Danno (Gravità): Le frasi R/H sono raggruppate in n. 5 classi di gravità aseconda della descrizione del pericoloseconda della descrizione del pericolo.

Fattore Durata: Stima del tempo di esposizione.

Fattore livello di esposizione: quantitativi impiegati, livelli di esposizione (es.indagini ambientali. Monitoraggio biologico).

Gravità X Durata X Livello di esposizione = Indicatore di Rischio


Modello Inforisk

RISCHIO CHIMICO

Regione Piemonte

F G ità X F D t X F li ll di i i I di t di Ri hiF. Gravità X F. Durata X F. livello di esposizione = Indicatore di Rischio


Modello CHEOPEModello CHEOPEFederchimica


Modello CHEOPEFederchimica

RISCHIO CHIMICO

Federchimica


Modello CHEOPEFederchimicaFederchimica

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Documento di valutazione del rischio chimico(Modello CHEOPE)

ESEMPIO PRATICO

Tab.1 - scala dei gradi di probabilità P


… e se non volessi utilizzare un Modello algoritmico?

RISCHIO CHIMICO


P (probabilità)



RISCHIO CHIMICO


P (probabilità)


l i tili M d ll l it i ?

RISCHIO CHIMICO


D (entità del danno)

PXD= R

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