La Torretta - dicembre 2012

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www.comune.roncobriantino.mb.it La Torretta dicembre 2012 NOTIZIARIO COMUNALE di RONCO BRIANTINO La maggior parte dei Comuni italiani è impegnata da anni a contenere i propri costi e non vuole tirarsi indietro di fronte alla necessità di nuovi sacrifici. Ma il previsto Patto di stabilità rischia di aggravare la già difficile situazione economico-sociale... Luci e ombre sull’anno che verrà Luci e ombre sull’anno che verrà

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www.comune.roncobriantino.mb.it

La Torrettadicembre 2012 � NOTIZIARIO COMUNALEdiRONCO BRIANTINO

La maggior parte dei Comuni italiani è impegnata da anni a contenerei propri costi e non vuole tirarsi indietro di fronte alla necessità di nuovi sacrifici. Ma il previsto Patto di stabilitàrischia di aggravare la già difficilesituazione economico-sociale...

Luci e ombresull’anno che verràLuci e ombresull’anno che verrà

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EDITORIALELuci e ombre sull’anno che verrà..................................................... 3

SERVIZI & OPPORTUNITÀGli ambulatori medici si trasferisconoContributi e agevolazioni................................................ 4-5

L’INTERVISTAIl Gruppo di Protezione Civile:«Noi, uomini sempre in trincea»..................................................... 6

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVAL’attuazione dei programmi:gli obiettivi ai tempi della crisi...................................................10

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVAL’amianto sui tetti delle case:al via la bonifica delle superfici...................................................12

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVAImu e addizionale Irpef:aliquote e tariffe a confronto.................................................. 14

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ATTIVITÀ AMMINISTRATIVAIl Piano per il Diritto allo Studio:ecco gli impegni per le scuole.................................................. 16

AZIENDE & COMMERCIOQuando il verde è una passione:vite dedicate a piante e giardini.................................................. 19

STORIA LOCALEDal pendolo agli sci:strumenti di una volta.................................................. 24

SPAZIO SCUOLAGli alunni sotto i cieliad... ascoltar le stelle.................................................. 26

DALLE ASSOCIAZIONIUn percorso formativoa sostegno della genitorialità.................................................. 28

PAGINE UTILIL’apertura degli uffici comunali.................................................. 32

La Torrettaperiodico

dell’Amministrazione Comunale di Ronco Briantino

Anno 8 - numero 4 - dicembre 2012

[email protected]

Direttore responsabileGiuseppe Brivio

RedattoriAdolfo Agazzi, Federico Berruti,

Susanna Bonalumi, Emanuele Brambilla,Gianni Bresciani, Sergio Magni,Sergio Spirito, Maurizio Stucchi

Consulenza storicaLuciano Cantù

StampaTipolitografia C.M. - Ronco Briantino

Autorizzazione Tribunale di Monza n° 728 dell’8 marzo 2005

SOMMARIO

La redazione e l’Amministrazione comunale

augurano a tutti i lettoriun sereno Natale

e un felice Anno Nuovo!

La redazione e l’Amministrazione comunale

augurano a tutti i lettoriun sereno Natale

e un felice Anno Nuovo!

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Lucie ombresull’annoche verràL’EDITORIALE

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ARISSIMI CONCITTADINI,mentre mi accingo a scriverequeste righe, la situazione politi-ca nazionale sta precipitando. È

in atto la fine anticipata della legislatura,con tutto quello che comporta: blocco dileggi che stavano per vedere la conclusionein Parlamento, decreti attuativi che tarde-ranno, toni accesi da campagna elettoraleprima ancora che questa sia stata procla-mata. La mia decisione di scrivervi, però,non è legata agli eventi burrascosi di questigiorni, ma era già stata assunta prima conl’intento di chiarirvi le ragioni di unmalessere che sta interessando inmaniera particolare noi Sindaci,responsabili delle nostre comunità.

Già a settembre dello scorso anno, se viricordate, con un volantino distribuito intutte le case mi ero premurato di illustrarvile ragioni di una protesta messa in atto daiComuni coordinati dall’ANCI, l’associazio-ne che riunisce i Comuni italiani. In quel-l’occasione ribadivo, insieme a tanti Sinda-ci, la mia contrarietà a una manovra econo-mica sbagliata nelle parti riguardanti le isti-tuzioni territoriali, perché eccessivamenteonerosa nel taglio di risorse agli enti locali etroppo vincolante nella spesa, soprattuttoper le realtà con i bilanci in ordine.

* * *A distanza di un anno, il 21 novembre

oltre mille Sindaci si sono riuniti a Milanoper far sentire la propria voce, senza distin-zioni di partito, per una riscrittura dellenorme che riguardano la gestione deiComuni: IMU, Patto di stabilità, Spendingreview. È stato un gesto forte, accompagna-to dalla minaccia di dimissioni di massa sele norme, in buona parte varate ancor pri-ma che s’insediasse il Governo Monti,dovessero rimanere immutate.

Quella che si paventa è una drasticariduzione dei servizi anche a livello locale,in presenza di uno Stato sociale che già hadovuto subire “economie di spesa” a livellocentrale. La Spending review, infatti, riser-va ulteriori tagli ai Comuni, dopo quelli giàassestati negli ultimi anni. La stessa IMU,

pensata inizialmente come imposta muni-cipale, come ben sapete non è interamentedevoluta al nostro Comune, ma va in parte afinanziare le casse dello Stato. Se non ver-ranno presi dei provvedimenti, sarà ben dif-ficile mantenere lo stesso livello di qualitàdella vita senza intervenire a livello di tassa-zione...

Nonostante tutto, ci viene chiesto di dareil nostro contributo al risanamento dellaspesa pubblica, e questo stiamo facendo econtinueremo a fare, pur nella consapevo-lezza che ci sono ben altre sacche di sprecodi denaro pubblico che sarebbe necessarioaggredire con determinazione!

* * *Quello che però non possiamo accet-

tare è il Patto di stabilità, cui saremo sog-getti anche noi a partire dal prossimo 1°gen-naio, che rischia di aggravare la già difficilesituazione economico-sociale con il bloc-co degli investimenti e i conseguenti con-traccolpi sul piano occupazionale.

A ciò si aggiunga la necessità di far parti-re dal 2013, per i Comuni con popolazionetra i 1.000 e i 5.000 abitanti, la gestioneassociata per 9 su 10 delle Funzionifondamentali dei Comuni previste perLegge, dopo averne imposto l’attuazioneper almeno 3 entro il 31/12/2012 (Roncoha associato le funzioni di catasto, protezio-ne civile e polizia municipale)!

Sono consapevole del fatto che inmomenti difficili come quello che stiamovivendo ognuno debba fare la sua parte. Èevidente che la situazione del Paese era erimane assai critica, tanto che anche chisolo un anno fa fingeva che così non fosse,

oggi non può che prenderne atto. La nostraadesione alla protesta dei Sindaci non vuo-le, dunque, essere uno scarico di responsa-bilità, un chiamarci fuori dal sistema Paese,che è chiamato a “tirare la cinghia”.

La maggior parte dei Comuni italiani è daanni è impegnata a contenere i propri costie non vuole tirarsi indietro di fronte allanecessità di nuovi sacrifici.

Ma a tutto c’è un limite: non è pensa-bile che un piccolo Comune come il nostropossa in un paio d’anni riuscire nell’impre-sa di associare le proprie funzioni con altriComuni, garantendo al tempo stesso la qua-lità dei servizi ai propri cittadini!

È irragionevole assoggettare un piccoloComune al Patto di stabilità: se avessimoavuto questo vincolo precedentemente,non saremmo mai riusciti a costruire unascuola materna, un campo di calcio, ariqualificare le nostre strade. Il Patto, conbuona probabilità, ci impedirebbe dicostruire la nuova scuola media...

Ritengo che lo sforzo fatto in questi ulti-mi anni di mantenere un livello di tassazio-ne entro limiti accettabili, nel nostro Comu-ne, sia evidente a tutti i cittadini: d’altra par-te, la tabella di raffronto delle aliquote IMUe dell’addizionale IRPEF relativa ai Comunilimitrofi al nostro, pubblicata su questonumero de La Torretta, parla assai chiaro.

Permane la difficoltà ad assicurare, nel-l’ambito di un bilancio comunale, quegliinterventi di aiuto alle situazioni di bisogno- penso a tutti i contributi soggetti a presen-tazione della situazione ISEE - che caratte-rizzano lo stile di un’Amministrazione, nelsenso di garantire, accanto alla neces-saria efficienza ed efficacia, un’equasolidarietà in questi tempi difficili.

* * *È quanto, con l’aiuto dei miei collabora-

tori, degli altri amministratori e di tutte lepersone che a vario titolo contribuiscono albene “Comune”, intendo portare avanti inquesto nuovo anno che va ad iniziare.

Buone feste e buon anno!Il sindaco

Francesco Colombo

C Il Patto di stabilità,a cui sarà soggettoanche il nostro Comune,rischia di aggravare la già difficile situazioneeconomico-sociale

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SERVIZI & OPPORTUNITÀ

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Ecco il Fondo Nasko:sostegno economicoper le future mammeIL FONDO REGIONALE NASKO è fina-

lizzato al sostegno economico diinterventi a tutela della maternità e afavore della natalità. Tale sostegnosarà utilizzabile per l’acquisto di benie servizi per la madre e il bambino.Beneficiari del Fondo Nasko sono lefuture mamme che rinunciano allascelta di interrompere volontaria-mente la gravidanza, in presenza diun aiuto economico e di una propo-sta di progetto personalizzato. Per poter beneficiare del contri-

buto le mamme devono:� essere residenti in Regione Lom-bardia;� ottenere una certificazione sanita-ria, rilasciata dal consultorio, cheattesti una gravidanza entro il 90°giorno;� sottoscrivere un progetto di aiutoconcordato tra il consultorio familia-re pubblico o privato accreditato e ilcentro di aiuto alla vita iscritto nell’e-lenco regionale;� dimostrare che la gravidanza com-porti un effettivo disagio economico.

Il sostegno economico, erogatonell’ambito del progetto di aiuto per-sonalizzato, ammonta a 4.500 europer ogni donna.

«OGGETTO: DISDETTA CONTRATTO dicomodato del 15 gennaio 2012. Conla presente Vi comunichiamo for-male disdetta, a far data dal01/01/2013, del contratto di como-dato da noi sottoscritto per l’utiliz-zo dei locali siti in Ronco Brianti-no, via IV Novembre n. 29. Ringra-ziandoVi per la disponibilitàdimostrata in questi anni e rima-nendo a disposizione per ognichiarimento in merito con l’occa-sione porgiamo cordiali saluti».Con queste poche parole, i medici

Gornati, Infurchia e Trovato hannocomunicato nelle scorse settimaneall’Amministrazione Comunale lavolontà di non usufruire più dei loca-li adibiti ad ambulatori e messi a lorodisposizione fin dal 2006. In quell’anno, infatti, l’Ammini-

strazione Comunale, in risposta allesollecitazioni di molti ronchesi, cer-cando una soluzione all’inadeguatasituazione precedente, prese in affit-to i locali di via IV Novembre perdestinarli non solo ad ambulatoriper i medici di famiglia che operava-no e avrebbero operato in Ronco, maanche con l’obbiettivo di riportare inpaese il medico pediatra di base. Da allora il bilancio comunale si è

fatto carico delle spese necessarie al

mantenimento di tali ambulatori,spese che ormai tra affitto, utenze epulizie ammontano a circa 18.500euro annui. L’attuale contratto di comodato

d’uso stabilisce un contributo speseannuale di 3.000 euro per i duemedici di base e 1.500 euro per ilmedico pediatra. La differenza di circa 11.000 euro

grava annualmente a carico delComune: sicuramente una cifra rile-vante, ma l’Amministrazione, consa-pevole dell’importanza e della qua-lità del servizio, non si è mai tirataindietro e non ha mai pensato di cer-care una soluzione alternativa. Quello che i cittadini si aspettano

è che la nuova soluzione sia altret-tanto valida di quella attuale.

GLI AMBULATORIMEDICI SI TRASFERISCONO

L’importo verrà erogato attraver-so un sostegno mensile di 250 euro,per un massimo di 18 mesi, suddivisitra il periodo precedente il parto e ilperiodo successivo alla nascita delbambino. La futura mamma concorderà con

il Centro Aiuto alla Vita (CAV) o il con-sultorio un progetto personalizzatoche tenga conto dei bisogni effettivi,contingenti e futuri, della donna e delbambino. Il progetto iniziale verrà inseguito integrato alla luce dell’evolu-zione della gravidanza, degli eventipersonali, lavorativi, economici delladonna, delle caratteristiche del neo-nato e del contesto ambientale di vita. Per informazioni e per presentare

la domanda, occorre rivolgersi ai CAVpiù vicini o ai consultori familiaripubblici e privati accreditati daRegione Lombardia.

Volontari cercansiper fare da autistaalla Guardia medicaDAL MESE DI NOVEMBRE a Bellusco,

in via Roma 7, è stato attivato il servi-zio di Guardia medica (Servizio dicontinuità assistenziale). Si cercanovolontari che siano disposti a fare daautista ai medici di turno. Per infor-mazioni, contattare il Comune di Bel-lusco - ufficio Servizi Sociali - alnumero di telefono: 039 62083200.

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CI SONO DIVERSE POSSIBILITÀ di ottenere agevolazioni e aiuti economici. Per poterti orientare e usufruire almeglio di queste opportunità offerte dallo Stato, dalla Regione e dalla Provincia, riportiamo un elencoaggiornato per capire quali siano le più adatte a te. Conviene anche consultare i siti riportati sotto la tabella.

Ulteriori informazioni: www.tuttofamiglia.info www.provincia.mb.itwww.regione.lombardia.it www.aslmonzabrianza.it (sezione “informazioni e news”)

www.inps.it www.agenziaentrate.it

CONTRIBUTI E AGEVOLAZIONI

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NCONTRIAMO PRESSO la sedemunicipale Sergio Besana,coordinatore del GruppoProtezione Civile di Ronco

Briantino, che si è reso gentil-mente disponibile per illustrarele attività del gruppo.

Innanzitutto, chi siete e inquanti siete come gruppo di Pro-tezione Civile?

Precisiamo che siamo un gruppocomunale di Protezione Civile, a diffe-renza di altri gruppi di privati cittadini.

Per questo, fin dall’origine nel 1998, acapo del nostro gruppo e comeresponsabile ultimo c’è il Sindaco,affiancato dal responsabile operativo

Michele Coria-le, che ricopreanche il ruolo diresponsabi ledella polizialocale. Seguonotutti i volontari:oggi siamo 23,quasi tutti ope-rativi, nel senso

che 20 hanno già effettuato e superatodei corsi di preparazione. Ora ci stia-mo organizzando per formare almenodue squadre di pronto intervento.

Il Gruppo di Protezione Civile:«Noi, uomini sempre in trincea»

L’INTERVISTA

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I Forti piogge, neve,manifestazioni varie:se scatta l’allertasono subito prontiad intervenire. Eccochi sono e cosa fanno

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Andiamo per gradi. Ci parlavadi corsi: a cosa si riferiva esatta-mente?

Non bisogna immaginare chissàquali esercitazioni, ma per poter esse-re di aiuto in situazioni di emergenzaoccorre essere un minimo preparati,ragion per cui vengono organizzati sulterritorio sia corsi base che di specia-lizzazione. I primi, costituiti da unadecina di lezioni, riguardano siaaspetti teorici, come la preparazionepsicologica nel rapportarsi con per-sone in stato di bisogno, sia aspettipratici, quali la guida di fuoristrada, laricerca di persone, l’utilizzo delle tele-comunicazioni, e così via…

Alla fine viene rilasciato un attestatofinale che comprova la preparazioneconseguita.

Torniamo al vostro gruppo:com’è la composizione?

Il gruppo è equamente suddivisotra pensionati, che possono ovvia-mente garantire una maggior disponi-bilità di tempo, e lavoratori/studenti,che mettono a disposizione il lorotempo libero al sabato o alla domeni-ca, a seconda delle esigenze.

Per quanto riguarda l’età media, siva da una buona metà di ultrasessan-tenni, a un nutrito gruppo in età matu-ra e, per finire, a 4/5 giovani sui ven-t’anni, che sono la nostra speranza etengono vivo il gruppo.

Quali sono i rapporti con l’Am-ministrazione?

Come detto, il Sindaco è il nostroresponsabile ultimo, per cui i rappor-ti non possono che essere buoni, altri-menti le cose non funzionerebbero...

Teniamo presente che, essendo ungruppo comunale, oltre al servizio incaso di calamità, svolgiamo una seriedi attività di ausilio all’Amministrazio-ne e all’intera comunità locale. Perfare degli esempi, ci occupiamo dellepulizia delle fontane pubbliche, dia-

mo una mano per piccoli lavori pressole scuole (abbiamo dipinto le portedella scuola materna comunale) oaltre strutture di pubblica utilità, inter-veniamo in aiuto nel caso di incidentistradali, ecc.

E i rapporti con le altre asso-ciazioni?

Non per vantarci, ma ci troviamobene con tutti. Ci chiamano, e noi dia-mo una mano per quello che possia-mo. Durante le feste in villa, assicuria-mo il servizio antincendio, oltre allapresenza all’interno della villa comu-nale e al di fuori per regolare il par-cheggio nello spazio antistante.

Nelle gare podistiche e nella pas-seggiata enogastronomica, ormaidiventata una tradizione del paese,veniamo dislocati su tutto il percorso,tenendoci in contatto via radio.

Da chi prendete ordini? Comevi muovete?

Se parliamo di urgenze, e non diuscite programmate, ogni interventoviene autorizzato dal Sindaco, vistoche ne ha la responsabilità. Abbiamoun buon sistema di allerta, per cui sia-mo in grado di organizzare un prontointervento in maniera tempestiva. Perquanto riguarda, invece, le esigenzeche non rivestono il carattere di emer-

genza, ne discutiamo tra noi il merco-ledì sera, affrontando i vari aspettiorganizzativi. Se appena possiamo,non diciamo mai di no.

La vostra è una struttura che sirinnova? Come? Quando?

A dire la verità, non c’è una vera epropria scadenza del mandato, salvoper il Sindaco che ovviamente cambiaa seconda delle elezioni amministrati-ve comunali. Io sono coordinatore delgruppo dal marzo 2008, il mio vice èAlfredo Brambilla.

Abbiamo poi un addetto magazzi-niere (Angelo Cantù), un espertoidraulico (Armando Colombo), unesperto elettricista (Angelo Motta) eun muratore di professione (PietroAnastasi), oltre agli altri volontari dicui si è detto. Tutti in trincea senza sca-denza, finché si regge...

Oltre agli interventi prima cita-ti, quali sono le vostre incomben-ze di natura ordinaria?

In caso di forti temporali, siamoimpegnati ad evacuare l’acqua da box,cantine, presso le ditte o le scuole, aliberare le strade da alberi o ramicaduti, a trasportare in discarica even-tuali detriti inerti o vegetali. D’invernoabbiamo l’onere di sgomberare laneve nei punti più importanti (scuole,farmacia, ambulatorio, residenza

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L’INTERVISTA

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sanitaria assistita, ecc.), oltre natural-mente ai marciapiedi, compatibil-mente con la disponibilità delle perso-ne del gruppo. Durante le varie cele-brazioni dell’anno, sia civile che reli-giose, il nostro supporto va alla polizialocale, perché tutto possa svolgersinella massima sicurezza.

Che mezzi avete a disposizioneper i vostri interventi?

Diciamo che pian piano ci siamoorganizzati per benino, consideratoche siamo un gruppo di ProtezioneCivile autogestito di un Comune picco-lo. Al momento attuale disponiamo di2 spazzaneve a lama, 2 spazzaneve aturbina, 2 motopompe, 2 motogene-ratori, 2 spargisale, 2 motoseghe, 2soffiatori, 1 aspiratore d’acqua, 1pompa ad immersione e vario mate-riale di minore entità. Il tutto acquisitomediante contributi pervenuti dal-l’Amministrazione comunale.

Operate solo nel nostro paeseo anche presso i Comuni vicini?

Fino al 2010 la nostra possibilità dioperare era limitata al nostro paese, acausa della mancanza di mezzi di tra-sporto. In alcuni casi siamo comun-que riusciti ad ovviare alla carenza,grazie all’utilizzo del pulmino comu-nale: è il caso della tromba d’aria adArcore, dell’esondazione del fiume

Lambro a San Maurizio, della distribu-zione di acqua ai caselli autostradalidurante alcune emergenze.

Ora, con l’acquisizione di un furgo-ne Fiat Ducato, che va ad aggiungersi almotocarro APE in dotazione, la nostraoperatività si è ampliata e così potre-mo permetterci di operare anche sulterritorio regionale e nazionale, nelcaso di seri eventi calamitosi. In ognicaso, per dare un’idea del nostro lavo-ro, nel corso del 2011 abbiamo effet-tuato bel 112 interventi per 1.213 ore!

Il Gruppo di Ronco fa parte delGruppo Intercomunale di Monzae Brianza...

Sono parecchi anni che si pensavadi mettere in piedi un servizio interco-munale per operare in rete. Finalmen-te il progetto si è realizzato, per cuivengono regolarmente organizzatedelle riunioni mensili nel corso dellequali si assumono decisioni in ordinead esercitazioni o ad interventi imme-diati da effettuare sul territorio provin-ciale. Noi cerchiamo di essere semprepresenti, anche per migliorare lanostra operatività.

A tal proposito, come viene fat-ta formazione agli aderenti alvostro gruppo, oltre a quanto giàdetto?

Oltre al corso base, facciamo eser-

citazioni interne al nostro Comune perquello che può servire: utilizzo dimotopompe, motoseghe, spalaneve...Ad esempio, teniamo monitorate lescuole elementari in relazione al rista-gno di acqua sotto le fondamenta: in talmodo, interveniamo quando servecon le motopompe e nel contempoistruiamo i più giovani. Inoltre, abbia-mo un incaricato che ogni mese ha ilcompito di mettere in azione tutti gliattrezzi per tenerli in efficienza.

Non è il caso di prevedereanche una sorta di informazio-ne/formazione ai cittadini?

Bell’idea! Ci abbiamo pensatoanche noi e devio dire che abbiamoapprezzato gli articoli che La Torrettadedica alle misure di sicurezza in casae fuori. Non è escluso che prima o poiinterverremo con nostre proposte, manon voglio sbilanciarmi.

Perché non prevedere ancheinterventi di formazione nellescuole?

Anche a questo abbiamo pensato,tant’è che tutti gli anni mandiamo unodei nostri giovani, Loris Brivio, a parla-re ai bimbi di prima elementare, cer-cando di illustrare i concetti fonda-mentali della sicurezza. Certo, biso-gnerebbe fare ulteriori passi, anchenei confronti dei più grandi, magaricon l’intervento di esperti del gruppointercomunale di Protezione Civile...

Quali sono le “fragilità” delnostro territorio?

Direi che a livello generale il nostropaese gode di una situazione geologi-ca, idrogeologica e sismica, a differen-za di altre aree dell’Italia, assoluta-mente non preoccupante. Questo nonvuol dire che non esistono criticità, masi tratta di fenomeni gestibili conappropriati interventi ed un po’ diaccortezza nel costruire.

In particolare, la componente più

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problematica deriva dalle forti piogge,purtroppo sempre più frequenti negliultimi periodi: a tal proposito, con larealizzazione di opere fognarie messein campo recentemente dall’Ammini-strazione comunale si è potuto consta-tare un evidente miglioramento, testi-moniato dalla minore necessità dinostri interventi d’emergenza presso ipiani bassi di palazzine e ditte.

Certamente, occorre mantenerepuliti i tombini durante i forti tempora-li, per cui ci alziamo anche di notte, seserve: in tali casi, c’è una squadra dipronto intervento e mi sembra giustosottolineare che anche il Sindaco nonsi tira indietro in tali occasioni...

Qual è la vostra disponibilitànei confronti di eventi calamitosiche si possono verificare al di fuo-ri del nostro territorio?

Come già detto, col nuovo furgonesiamo attrezzati per interventi esterni.Un esempio è stato l’arrivo del Papa aBresso la scorsa estate per il Giubileodelle famiglie: in quell’occasione, sia-mo stati presenti col nostro furgone(foto in alto a destra) per due giornied abbiamo impegnato sei uomini.

Di recente, abbiamo effettuato unaconsistente esercitazione a Vimercate,sempre con la presenza di tre uomini.Per qualsiasi evenienza possiamo di-sporre appunto di un tale numero di

personale attrezzato in maniera auto-noma con sacco a pelo e brandine,oltre al furgone dotato di scala, gene-ratore, compressore, cassetta attrezzi,estintori, manichette, fari…

Avete qualche richiesta da fareall’Amministrazione locale?

Di continuare a sostenere econo-micamente il gruppo, che altrimentinon potrebbe reggersi da solo. Ognianno riceviamo un contributo di4.000 euro per le spese amministrati-ve: l’assicurazione dei mezzi e deivolontari, oltre alla tasse di circolazio-ne. A queste si aggiungono gli investi-mento, quali l’acquisto di un genera-tore e di uno spalaneve.

Avete qualche appello da farealla popolazione?

Noi speriamo sempre di allargare ilcerchio dei volontari, ragion per cuiaccogliamo a braccia aperte nuoviingressi, specie se si tratta di giovanidesiderosi di mettere a frutto il loroentusiasmo per un ambiente più sanoe sicuro per tutti, ma vediamo di buonocchio anche chi sa offrire le compe-tenze e le professionalità più svariate.

Se poi aggiungiamo qualche bene-fattore privato che crede nel nostrolavoro e vuole fare da sponsor - comeè stato il caso della Banca CreditoCooperativo Pompiano e Franciacor-ta, che ha finanziato parte del materia-le per l’allestimento del furgone - eccoche abbiamo completato il cerchio.

Per chiamarvi, che numerooccorre fare?

Eccolo: 334.1141124. Natural-mente occorre utilizzarlo con parsi-monia, perché deve trattarsi davverodi un’emergenza e di un intervento cherichiede la nostra presenza.

Per intenderci, se c’è qualcuno chedisturba la quiete pubblica o per unincidente stradale, occorre chiamarela polizia locale o i carabinieri. Noiinterveniamo, ad esempio, se c’è unpericolo incombente di modesta enti-tà, come un ramo che sporge sullastrada, senza dover far intervenire ilcorpo dei pompieri.

Dunque, 334.1141124, e noiarriviamo!

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A LEGGE RICHIEDE che gli entilocali mettano in pratica,almeno una volta all’anno edentro il 30 settembre, una

verifica sullo stato di attuazionedei programmi e degli investi-menti; essa ricopre un rilevanteobiettivo di controllo finanziario,essendo finalizzata alla ricognizionedegli equilibri di bilancio. Si trattaquindi di determinare se gli stanzia-menti di entrata e di spesa previsti all’i-nizio dell’esercizio si stanno concre-tizzando o se invece qualcosa non èandato per il verso giusto e si sta gene-rando una perdita, che l’Amministra-zione è chiamata a coprire. Tale verifi-ca appare tanto più importante in tem-pi di congiuntura economica difficilecome quelli che stiamo vivendo. Il Consiglio Comunale, nella seduta

dello scorso 27 settembre, ha innan-zitutto valutato e documentato lasituazione finanziaria dell’ente, chefortunatamente non presenta di-sequilibri. Infatti, l’analisi contabilecondotta sul 2012 e sulle previsionifinanziarie relative al quarto trime-stre mostra un avanzo di ammini-

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA

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L Conti in equilibrio,anche se la difficilesituazione economicaha costretto a differirealcuni interventiad esercizi futuri

L’attuazione dei programmi:gli obiettiviai tempi della crisi

strazione di circa 51mila euro. Dalpunto di vista finanziario questa è sen-z’altro una situazione soddisfacente,anche in considerazione del fatto cheil bilancio comunale del 2011 si erachiuso con l’avanzo record di312mila euro.La verifica sullo stato di attuazione

dei programmi, oltre a valutare gliequilibri economici del nostroComune, ha anche un evidente signi-ficato politico, in quanto offre lospunto per discutere sulle linee pro-grammatiche e sullo stato di avanza-mento dei principali progetti chel’Amministrazione si è prefissa di rea-lizzare nel corso del suo mandato. Aquesto scopo, pubblichiamo nella

pagina a fianco uno schema sinteticoche elenca le principali azioni intra-prese o da intraprendere, il grado dipriorità, l’anno atteso di completa-mento; il colore di sfondo di ognilinea mostra il grado di completa-mento di ciascun progetto (verde:concluso; giallo: in corso d’opera;bianco: non attuato).La prima considerazione è che ci

sono ancora diversi punti da affronta-re e tante cose da fare; alcuni tra gliinterventi più significativi, tra cui lariqualificazione della sede comunalee la realizzazione delle nuove auledella scuola secondaria, sono statidifferiti agli esercizi futuri. Va detto a questo proposito che

l’Amministrazione si è trovata a fron-teggiare un duplice vincolo: da unlato, la difficile situazione econo-mica ha ridotto il gettito degli oneri diurbanizzazione che dovevano finan-ziare le suddette opere, dall’altro latola nuova Legge di Stabilità ha sensi-bilmente ridotto le capacità di indebi-tamento da parte dell’ente. Per quanto concerne l’adeguamen-

to della scuola media, consideratal’improrogabilità di questo interven-to, l’Amministrazione ha deciso diadattarlo alle effettive possibilità dispesa che il Legislatore ha concesso alnostro Comune a partire dal 2013, equesto ha determinato un significati-vo ridimensionamento del progettorispetto alla proposta inizialmentepresentata alla cittadinanza, comeampiamente discusso negli scorsinumeri de La Torretta. Altri interventi ugualmente impor-

tanti, ma meno urgenti, quale laristrutturazione del Municipio e la

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realizzazione del Servizio Informati-co Territoriale, sono invece stati diffe-riti al 2014.Per quanto riguarda i progetti in

avanzata fase di realizzazione o ulti-mati nel corso di quest’anno, fornia-mo alcuni brevi commenti.� Riqualificazioni stradali. Nelcorso dell’anno sono stati portati atermine alcuni significativi interven-ti di asfaltatura, che hanno riguarda-to via Verdi, via Battisti e via IVNovembre. Su quest’ultima direttri-ce, è stata inoltre realizzata una pistaciclo-pedonale ed è stato installatoun impianto semaforico in corri-spondenza dell’ingresso della sedeComunale.� Centro cottura scuola dell’in-fanzia. La struttura è stata ultimata, ea partire dallo scorso ottobre la socie-tà EGB s.r.l. Ristorazione & Vending,aggiudicataria del servizio di ristora-zione scolastica, allestisce in questocentro i pasti sia per i bambini dell’a-silo che per i ragazzi delle scuole ele-mentari e medie.� Sportello servizi lavoro.A parti-re dallo scorso mese di maggio è atti-vo, con apertura settimanale, il nuovosportello lavoro di Ronco, tramite ilquale l’Agenzia di Formazione eOrientamento Lavoro (AFOL) diMonza e Brianza offre ai cittadini sup-porto nella ricerca di occupazione.� Campagne di screening onco-logiche.Nel corso dell’anno l’Ammi-nistrazione ha puntato sulla preven-zione, ricevendo un ottimo riscontroda parte della cittadinanza, dalmomento che nel corso delle campa-gne sono state effettuate 126 visitedermatologiche e 48 al cavo orale.� Tribuna campo di calcio. È stataultimata la tribuna adiacente al cam-po di calcio comunale. Si tratta di unastruttura prefabbricata senza coper-tura, con annesso un servizio igieni-co, in grado di ospitare circa un centi-naio di persone.

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ARLIAMO DI AMIANTO, un mine-rale naturale molto comunein natura e molto utilizzatoin passato per la sua elevata

resistenza al calore. Proprietà e strut-tura avevano reso l’amianto adatto amolteplici usi e impieghi.

Da diversi anni è stata approvatauna legge per la bonifica dellesuperfici in amianto; nel luglio2012 il Consiglio Regionale haapprovato un provvedimento chemodifica e integra la legge esistente.La nuova legge ridefinisce con chia-rezza le procedure per lo smaltimen-to dell’amianto, determinando conprecisione i compiti dei cittadini e lefunzioni di controllo spettanti aiComuni e alle ASL.

A tal proposito, il Comune di Ron-co Briantino ha censito le poten-ziali superfici contenenti amian-to: sono stati mappati tetti, per untotale di 36.000 metri quadrati, chepotrebbero essere stati costruiti uti-lizzando amianto o contenerne unacerta misura.

Alcuni cittadini proprietari degli

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA

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P Fatto il censimento,gli interessatidovranno inviareuna valutazione sullo stato dellesuperfici in eternit

L’amiantosui tetti delle case:al via la bonificadelle superfici

stabili interessati hanno già ricevuto,da parte del Comune, un’ingiunzio-ne - o la riceveranno nelle prossimesettimane - in cui si richiede di valu-tare lo stato di conservazionedelle coperture in cementoamianto.

Entro trenta giorni dal ricevimentodell’ingiunzione gli interessati dovran-no predisporre, e inviare al Comune eall’ASL competente per territorio, lavalutazione dello stato di conservazio-ne delle coperture in cemento amiantoeffettuata da un esperto, secondo ilD.M. 1994 e la Legge Regionale 17 del2003, tramite compilazione delleschede PRAL e modulo NAI.

La valutazione delle superfici inte-ressate è articolata su vari punti: gradodi consistenza del materiale, presenzadi fessurazioni, friabilità, sgretola-mento, ventilazione, distanza da fine-stre/balconi/terrazze...

In base al risultato gli interessatidovranno comportarsi come segue:� nessun intervento di bonifica (èprevista la rivalutazione dell’indice didegrado con frequenza biennale);� esecuzione della bonifica, effet-tuando gli interventi previsti dalla nor-mativa, entro tre anni;� rimozione della copertura entroi successivi dodici mesi.

Tali valutazioni, e conseguentiinterventi, ove previsto, sono da acco-gliere con favore, pensando alle con-seguenze sulla salute che l’amianto haprodotto nel corso degli anni.

Si rileva che l’obbligo di eseguire lavalutazione dello stato di conservazio-ne delle coperture realizzate incemento-amianto prescinde dall’a-zione comunale e che ogni proprieta-rio è tenuto comunque ad attivarsi,anche in assenza di alcuna ingiunzio-ne dell’Amministrazione.

Per qualsiasi informazione inmerito è possibile rivolgersi all’Uffi-cio Tecnico comunale.

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CONTINUA L’OPERA DI CONTENIMENTOdella spesa ener-getica: la Giunta Comunale ha, infatti, deliberatonello scorso mese di ottobre di procedere, attra-verso la consulenza di una società di brokeraggiodel settore, ad un’analisi delle attuali condizionicontrattuali per le forniture di energia elettrica e digas poste a carico del Comune di Ronco. L’attivitàporterà a comparare le tariffe in essere con i valorieconomici di mercato e, in particolare, con i prezziCONSIP (www.consip.it). La scelta di demandare illavoro ad una società esterna è strettamente legataalla necessità di competenze specialistiche richie-ste per operare in un settore in continua evoluzio-ne tecnologica e normativa.

Nel dettaglio, la società che si occuperà del pro-getto è la Royal Group, una società di brokeraggioenergetico multimandatario, che ha offerto un’atti-vità di consulenza energetica a costo zero per ilComune, per la durata di un anno. Ma vediamocome funziona il meccanismo, così come è statoproposto all’Amministrazione Comunale.

Alle base c’è l’analisi del mercato, ovvero su basealmeno semestrale vengono raccolti, confrontati evalutati i listini dei principali fornitori per le Pub-

bliche Amministrazioni (almeno 5), per individua-re in maniera trasparente ed imparziale la soluzio-ne più economica, sulla base di un profilo di consu-mo reale di ogni singolo punto di fornitura e di tut-ti i costi legati alla proposta del fornitore.

Qualora dall’analisi risultasse una convenienzanel cambio fornitore o cambio offerta, superiore al5 per cento, la società si impegna a proporre il cam-bio e a gestirne il passaggio al nuovo fornitore o allecondizioni economiche migliori, senza nessunaggravio, né penali per recesso anticipato.

Inoltre, vengono gestite tutte le richieste relati-ve alla 333 (nuovo allaccio, voltura, aumento dipotenza, eccetera), smistandole direttamente agliuffici competenti dei fornitori, monitorandone lapresa In carico e l’avanzamento, e viene predispo-sta tutta la documentazione per l’eventuale recupe-ro degli importi delle sanzioni stabilite dall’AEEGper ritardi nell’esecuzione delle lavorazioni.

Quindi, nel caso in cui il Comune giudicasse con-veniente accettare le proposte contrattuali di forni-tura energetica formulate dal broker, quest’ultimoverrà remunerato direttamente dalle società ero-gatrici di energia.

SCATTA IL MONITORAGGIOPER CONTENERE LA SPESA ENERGETICA

CON IL TERMINE PM (dall'inglese Particulate Matter)si intende un insieme di particelle solide e liquide che sitrovano sospese nell’aria che respiriamo.

Le principali fonti di PM10 sono:� fonti naturali: incendi, erosione suolo, eruzioni vulca-niche, polline, sale marino;� fonti antropiche: combustione nei motori a scoppio,negli impianti di riscaldamento e nelle attività indu-striali.

Gli effetti dannosi del PM10 sono legati alle suecaratteristiche chimiche e fisiche. La nocività delle pol-veri sottili dipende dalle loro dimensioni. Quanto piùsono piccole, tanto più le polveri riescono a oltrepassa-re le difese dell'apparato respiratorio. Le patologielegate all’inquinamento da polveri sottili sono l'asma, leaffezioni cardio-polmonari e la diminuzione delle fun-zionalità polmonari.

Con l’inizio della stagione invernale riemerge il pro-blema dell’inquinamento atmosferico. Per prevenireulteriori danni all’ambiente e innalzare il livello di qua-

lità della vita, la Regio-ne Lombardia ha ema-nato una normativache indica misure peril contenimento del-l’inquinamento atmo-sferico prodotto daltraffico veicolare e dal

riscaldamento degli ambienti civili. Se è pur vero che l’Amministrazione di Ronco Brian-

tino non impone l’obbligo del divieto di circolazionedelle automobili e non impone limiti al riscaldamentodei locali del proprio territorio, è anche vero che ognicittadino può tenere comportamenti adeguati a con-tenere l’inquinamento atmosferico, quali:� ridurre l’utilizzo dell’auto, spostandosi in Roncoa piedi o in bicicletta;� ridurre, se possibile, di un grado la temperatu-ra degli appartamenti e/o di un’ora l’accensione degliimpianti di riscaldamento.

INQUINAMENTO ATMOSFERICO, CONSIGLI CONTRO LE POLVERI SOTTILI

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UE PAROLE DI COMMENTO allatabella illustrativa dell’ap-plicazione dell’ImpostaMunicipale Unica (IMU)

e dell’addizionale IRPEFnell’ambitodei Comuni limitrofi a Ronco. Da una parte, se si considerano i

Comuni delle nostre stesse dimensioni(fino a 5.000 abitanti), salta all’occhioche oltre un quarto (4 su 14, tra cui ilnostro Comune) hanno mantenuto lealiquote di base dell’IMU, in misurapiù consistente rispetto ai Comuni conpopolazione sopra i 5.000 ma entro i10.000 abitanti (rapporto 1 a 5) eancor più rispetto a quelli con popola-zione oltre i 10.000 (rapporto 1 a 7). Questi numeri, per quanto si tratti

di un campione non rappresentativo,

essendo troppo esiguo, sembrerebbe-ro portare alla conclusione che nonsempre un maggior dimensionamen-to consente di mantenere un’efficacegestione delle finanze pubbliche, e diconseguenza del livello di tassazione alivello locale. È sicuramente vero che ipaesi più grandi sono generalmentedotati di maggiori servizi e, pertanto,devono affrontare anche le relativespese, ma ci si chiede anche se non esi-sta un maggior controllo della spesa,oltre che sociale, nelle piccole realtà. Relativamente ai paesi che hanno

mantenuto l’aliquota standard per l’I-MU (sono 6), va notato che tale misuranon è stata adottata a scapito dell’addi-zionale IRPEF: in un caso (Busnago),siamo addirittura allo 0,2%, in 2 casi

(Aicurzio e Sulbiate) allo 0,3%, Roncosi posiziona nella media allo 0,4%,Cornate d’Adda è allo 0,45% e soloRoncello evidenzia una percentuale(0,8%) che è la più alta in assoluto tratutti i paesi, indipendentemente dalladimensione. Quanto appena dettoconferma che una situazione finanzia-ria equilibrata delle risorse pubblicheconsente di mantenere aliquote alribasso, senza sproporzioni tra lediverse forme di tassazione (patrimo-ni e redditi). Per quanto riguarda l’addizionale

IRPEF, le differenze tra i Comuni ten-dono a scomparire: infatti, la mediadei più piccoli è dello 0,45% (0,4%quella applicata a Ronco Briantino),degli intermedi è dello 0,48% e dei più

Imue addizionale Irpef, aliquote e tariffe a confronto

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA

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D

Raffronto aliquote IMU e addizionale IRPEF tra i Comuni limitrofiIMU aliquote standard: Base 0,76%; Prima casa 0,4%; Immobili rurali 0,2%

in verde= Comuni che hanno mantenuto le aliquote fissate dal Governo

Fonti: IMU: i dati sono presi dai siti internet dei rispettivi Comuni

IRPEF: Agenzia delle EntrateND= non disponibile

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DURANTE LO SCORSOMESE DI LUGLIO, TopGlass ha finalmente potenziato ilproprio impianto di abbattimentodei COV (Composti Organici Volati-li,) installando un nuovo sistema dibiofiltrazione. La ditta Top GlassSpA, con sede in Osnago, producemanufatti in vetroresina per diffe-renti utilizzi, quali contenitori, pro-fili vari, pali, alberi per imbarcazio-ni, ecc. Le lavorazioni sono caratte-rizzate dall’utilizzo di due solventiorganici specifici: stirene, contenu-to nelle resine, e acetone, utilizzatoper la pulizia delle attrezzature.

La questione del disturbo olfat-tivo lamentato da diversi cittadinidi Ronco fin dal 2006, registra final-mente il completamento di tutta unaserie di interventi che l’azienda inquestione ha effettuato negli anni, aseguito dell’iniziativa partita pro-prio dal nostro Comune. Infatti, inrisposta alle sollecitazioni dellanostra amministrazione, il proble-ma è stato più volte discusso e affron-tato in Conferenza dei Servizi con laProvincia di Lecco, ARPA, ASL e ilComune di Osnago, territorialmentecompetente.

Con questo nuovo impianto l’a-zienda conta non solo di ridurre dra-sticamente l’emissione di so-stanzeinquinanti in atmosfera, ma altresì diabbattere del 50 per cento la concen-trazione di tali sostanze all’internodell’ambiente di lavoro. Un doppiorisultato dunque, a beneficio dei lavo-ratori e di chi abita le zone limitrofe.

Ad avvalorare l’efficacia del nuo-vo impianto è finalmente pervenutauna relazione dettagliata da parte

del Dipartimento di Prevenzionemedica dell’ASL di Lecco che, in codaa tutta una serie di dati e considera-zioni, afferma quanto segue: “In con-clusione, si può ritenere che negli annidi massima produzione con la tecnolo-gia allora utilizzata possano essere statiraggiunti valori di concentrazioneambientale tali da non poter escluderein modo assoluto la sussistenza di unrischio. Ciò può essere escluso allo sta-to attuale, come rilevabile dagli esiti delmonitoraggio biologico, e soprattuttoin conseguenza degli interventi miglio-rativi attuati recentemente, che riguar-dano sia il piano della tecnologia pro-duttiva che quello delle modalità diabbattimento”.

Resta il rammarico di essere staticostretti a sopportare per troppotempo questa situazione, senza ave-re la minima rassicurazione inmerito all’assenza di potenzialirischi per la salute. Finora, infatti, ilnostro Comune aveva ottenuto soloinformazioni in merito all’assenzadi danni alla salute dei lavoratori, iquali dovrebbero essere esposti inmisura decisamente maggiorerispetto a chi subisce il fenomeno adistanza. È stato più volte ribaditoche questo ragionamento non erasufficiente: si esigeva un pareresanitario da parte dell’ASL...

A questo punto è lecito aspettarsiche ARPA e ASL tengano costante-mente monitorata la questioneal fine di garantire nel tempo ilrispetto dei limiti di emissione daparte dell’azienda, così da scongiu-rare qualsiasi rischio presente efuturo per la nostra salute.

EMISSIONIMALEODORANTI DALL’AZIENDA:PROBLEMA RISOLTO, RESTINO I CONTROLLI

BRIANZA ACQUE, gestore del servi-zio idrico integrato, del territoriodell’Ambito Territoriale Ottimale,del quale Ronco fa parte, ritiene chenon possa essere consentito lo sca-rico in fognatura dei rifiuti organicitramite apparecchi dissipatori dirifiuti alimentari. La continua pre-senza di materiale organico, se purtrasformato in particelle sottili,potrebbe comportare l’occlusionedei condotti fognari, specie di quellidi piccole dimensioni; l’inquina-mento delle acque superficiali che,nei periodi di pioggia, fungono daricettori in caso di eccesso di acquanel sistema fognario; la revisionedel trattamento biologico negliimpianti di depurazione.

Pertanto, è vietato l’utilizzo ditale sistema di smaltimento deirifiuti organici: per i trasgressori èprevista, salvo che il fatto non costi-tuisca reato, una sanzione ammini-strativa da 3.000 a 30.000 euro.

NO AITRITARIFIUTI

PER AVERE ACCESSO all’isola ecologica è necessario essere in regola con ilpagamento della tassa rifiuti.

L’abilitazione è associata al codice fiscale della persona iscritta al ruoloTARSU e avviene tramite lettura di tessera magnetica che può essere: � Carta Regionale dei Servizi (CRS); � tesserino magnetico di codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate.

COME ACCEDEREALL’ISOLA ECOLOGICA

grandi non risulta significativa inquanto applicata in misura fissa da unsolo Comune (Cornate d’Adda:0,45%). Il Comune con la minore tas-sazione dei redditi è quello di Busna-go, con lo 0,2%, mentre quelli più“esosi” sono Roncello (0,8%) e Car-nate (0,75%). Va segnalato che buonaparte dei Comuni (n°10), soprattuttoquelli più grandi (n°5), adottano unaforma di tassazione IRPEF a scaglioni,che parte da aliquote basse per poiraggiungere tetti piuttosto elevati. Un’ultima, ma doverosa precisa-

zione: i dati sono stati reperiti da undocumento pubblicato sul sito dell’A-genzia delle Entrate, quindi sono daprendere con beneficio di inventa-rio... Servivano solo per fare alcuneconsiderazioni che non hanno la pre-tesa di costituire una teoria incontro-vertibile e per aggiornare in qualchemodo la nostra popolazione in meri-to, evitando di cadere nella facile ten-tazione che “l’erba del vicino è sem-pre la più verde”.

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N ALTRO ANNO SCOLASTICO è ini-ziato, le strade si sono ani-mate col vociare allegro dibimbi più o meno grandi,

da coloro che esordiscono a scuola aimaturandi della scuola secondariache affronteranno l’esame che li con-gederà dalla terza media. La popolazione scolastica del

paese conta 78 bambini nella scuo-la dell’infanzia (di cui 17 non resi-denti); 206 alunni nella scuola pri-maria (31 non residenti); 141ragazzi nella scuola secondariadi primo grado (26 non residenti). Aquesti vanno aggiunti i 63 piccoli del-la scuola dell’infanzia parroc-chiale e della classe primavera(22 non residenti). Nel Piano Diritto allo Studio

sono inclusi i contributi che il Comuneassegna alle scuole per la realizzazionedi progetti didattici ad opera di espertiesterni, al fine di mantenere e arricchi-re l’offerta formativa, anche in unmomento particolarmente difficilecome l’attuale per i numerosi tagli agliorganici e ai fondi destinati alle Istitu-zioni Scolastiche.Oltre ai progetti finanziati nel Piano,

diversi enti cui il Comune contribuiscea vario titolo offrono progetti didat-tici a favore delle nostre scuole: CEM,Infoenergia, Parco del Molgora, CAPHolding... Le scuole si sono impegnatea sfruttare l’offerta didattica di questienti nel migliore dei modi nella loroprogrammazione.

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA

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U

Il Piano per il Diritto allo Studio:ecco gli impegni per le scuole

Da sottolineare l’organizzazione delconsueto corso di nuoto, nel secon-do quadrimestre, per le classi primedella scuola secondaria: l’Amministra-zione Comunale si fa carico della spesadel trasporto in piscina. Anche per le classi terze, che hanno

deciso di aderire al progetto “Inviaggio con Roberto Camerani”per la visita al Campo di Mauthau-

sen, l’Amministrazione ha stanziato uncontributo per agevolare la partecipa-zione di tutti gli alunni.Nell’anno scolastico 2011/2012 è

proseguito nei locali dell’oratorio il“Progetto compiti” e, come tutti glianni, una voce di spesa consistente delPiano è costituita dall’assistenza sco-lastica a favore di bambini e ragaz-zi in difficoltà.

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Fondamentale in quest’ambito è ilruolo della psicopedagogista, che dadiversi anni opera nelle scuole di Ron-co: la professionista diversifica le sueattività in base alle esigenze dei diversiordini di scuola. Si tratta quindi, adesempio, di osservare le classi, fareattività di screening per i disturbi del-l’apprendimento, offrire lo sportellodi ascolto a ragazzi e genitori, oltre allaconsulenza agli insegnanti. Per le classi terze della scuola

secondaria è prevista, inoltre, l’attivitàdi orientamentoper la scelta dell’in-dirizzo di studio successivo. L’anno scolastico in corso ha visto

l’entrata in vigore del nuovo appaltoper il servizio di refezione scolasti-ca: sono lì prodotti ora tutti i pastidestinati alle scuole di Ronco. Perandare maggiormente incontro afamiglie con redditi contenuti, l’Am-ministrazione Comunale ha decisoquest’anno di aumentare sia il numerodi fasce di reddito ISEE, che dannodiritto alle agevolazioni sul costo delpasto, sia l’ammontare delle agevola-zioni previste. Un altro costo per l’Amministrazio-

ne Comunale è rappresentato dall’af-fitto della sala teatrale per eventua-li prove e spettacoli che coinvolgono lascuola primaria e secondaria. Ci sono,infine, le spese vive che la scuola sitrova ad affrontare per il suo funziona-mento: oltre al materiale di facile con-sumo, che i nostri ragazzi utilizzanoper lo svolgimento delle attività quoti-diane, ci sono le spese per il materialeamministrativo e di pulizia.Prosegue il “Piedibus” per i bam-

bini della scuola primaria, che, accol-ti in alcuni punti chiave in paese, ven-gono accompagnati a scuola a piedi davolontari. Anche quest’anno è possibi-le offrire il servizio per due settimane almese; ci auguriamo di vedere aumen-tare il numero di volontari disponibilifino a poter offrire il servizio tutte lemattine dell’anno scolastico.

SABATO 13 OTTOBRE il Sindaco el’Assessore ai Servizi Sociali,Pubblica Istruzione e PoliticheGiovanili hanno inaugurato uffi-cialmente il nuovo centro cottu-ra posto nei locali adibiti dalComune presso la scuola mater-na. Alla cerimonia erano presen-ti i rappresentanti dell’Ammini-strazione Comunale, della pro-prietà della società “EGB S.R.L.Ristorazione & Vending”, dellascuola e anche un gruppo digenitori e cittadini.

Il Sindaco ha evidenziato gliapprezzamenti relativi al miglio-ramento della qualità del servi-zio offerto pervenuti all’Ammini-strazione da parte dei genitoridegli alunni che usufruiscono delservizio mensa. Dopo il taglio del nastro, i pre-

senti hanno potuto effettuareuna visita guidata alle cucine,alla conclusione della quale ladirezione della mensa ha offertoa tutti i presenti un rinfresco conbrindisi augurale.

INAUGURATO IL CENTRO COTTURA:MIGLIORA LA QUALITA’ DELLA MENSA

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ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA

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LA CONVENZIONE tra Scuola dell’In-fanzia Parrocchiale e Comune è statarinnovata per l’anno scolastico2012/2013. In particolare, l’Ammini-strazione Comunale contribuirà perle sezioni Primavera e Nido nellamisura di 575 euro annuali (rispettoai 500 euro dell’anno scorso) perogni bambino residente iscritto e fre-quentante in modo continuativo, alloscopo di contenere le rette a caricodelle famiglie. Considerato che i bam-bini residenti attualmente iscrittisono 41, di cui 9 inseriti nella sezionePrimavera, il contributo previstoammonta a 23.575 euro.

Sono previsti, inoltre, 800 europer l’acquisto di materiale didattico eper l’attuazione di iniziative sia per ledue sezioni di Scuola dell’Infanzia, siaper la classe Primavera, per un totaledi 2.400 euro.

Tale contributo è stato quantificatoanche a seguito di verifiche e raffrontidel costo pro-capite della gestionedella Scuola dell’Infanzia Parrocchia-le e di quella Statale. L’impegno e losforzo, sia della Parrocchia sia del-l’Amministrazione Comunale, sonotestimonianza di continuità a soste-gno della scuola parrocchiale che inquesti ultimi anni si pone come alter-nativa, e allo stesso tempo come inte-grazione, dell’offerta scolastica pub-blica.

L’Amministrazione Comunale èaltresì impegnata ad intervenire eco-nomicamente per favorire l’inseri-mento di bambini portatori dihandicap, a fronte di situazioni certi-ficate ASL e idoneamente relazionatedall’Assistente Sociale: per gli inseri-menti che richiedono l’uso di attrez-zature specialistiche e di strumentididattici differenziati, mediante l’ero-gazione di un contributo nella misuramassima di 1.500 euro per ogni annoscolastico, a fronte di motivate edocumentate spese; per gli inseri-menti che richiedono anche interven-ti di assistenza “ad personam”, facen-dosi carico del costo totale del perso-nale necessario.

ASILO PARROCCHIALE:CONVENZIONE RINNOVATA

ANCHE PER L’ANNO SCOLASTICO

2011/12 è stato mantenuto lo stessobando di concorso degli ultimi anni,che prevedeva la suddivisione dellostanziamento di 500 euro per cia-scun anno scolastico in due Borse distudio, una di 300 euro da assegna-re allo studente con la miglior vota-zione (media dei voti con esclusionedel voto di religione e di condotta)tra coloro che rientravano nei limitidi reddito/patrimonio prefissati;un’altra di 200 euro da assegnareallo studente con la miglior votazio-ne tra coloro che non avevano pre-sentato la dichiarazione ISEE (rela-tiva ai redditi e al patrimonio fami-gliare). Quest’anno il numero dei con-

correnti è stato di 12, inferiorerispetto allo scorso anno (22).Gli studenti vincitori sono stati

premiati domenica 16 dicembre, nelcorso del concerto natalizio dellaBanda.

Ecco i nomi dei meritevoli:� 1^ Media SuperioreLuca Monti(media di 7,20)� 2^ Media Superiore: Giulio Leoni (media di 8,36)� 3^ Media Superiore:

Arianna Agazzi(media di 8,50)� 4^ Media Superiore: Erica Gasparotto(media di 7,67)Daniela Tacota (media di 7,44)� 5^ Media Superiore: Silvia Viscardi (media 95/100)

Inoltre, non essendo stata asse-gnata una Borsa di studio per reddi-to relativa alla classe quinta, è statodeciso di ripartire la somma di 300euro tra i seguenti studenti:

� 3^ Media Superiore: Martina Pozzoni (media di 7,57)Fabio Viscardi (media di 8,22)� 4^ Media Superiore: Elena Chavarria Mendoza (media voti di 7,25)Riccardo Viscardi (media di 7,60)� 5^ Media Superiore: Martina Brambilla(media 81/100)Rammentiamo che anche per

l’anno scolastico 2012/2013 è statoprevisto, nel Piano Diritto allo Stu-dio, un apposito stanziamento di2.500 euro per le Borse di studio. Quindi, forza e in bocca al lupo a

tutti gli studenti!

ASSEGNATE LE BORSE DI STUDIO:ECCO GLI STUDENTI MERITEVOLI

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ARLO E ANDREA GARGHENTINI

hanno 34 e 26 anni. I duefratelli si raccontano e ciparlano del loro percorso

professionale per diventare giardi-nieri e della dose di ispirazionenecessaria per continuare a farequesto mestiere.

Carlo. Finita la terza media e stimo-lato dalla passione per il giardinaggio, a14 anni lavoravo già alle dipendenzecome giardiniere. In 12 anni ho giratodue aziende; poi, sostenuto dai mieifamigliari, ho deciso di mettermi in pro-prio. Quindi l’esperienza me la sono fat-ta “sul campo”, è proprio il caso di dirlo,mentre ora, io e mio fratello, stiamoapprofondendo la teoria alla scuolaagraria del parco di Monza.

Andrea. La svolta c’è stata quando,alla scuola di agraria, abbiamo cono-sciuto alcuni paesaggisti che ci hannoinsegnato un altro modo di vedere il giar-dino e la sua realizzazione. Questo ci haconsentito di dare un’impostazionediversa al nostro lavoro, considerando lacreazione di un giardino nel suo insieme,dalla movimentazione terra alla diposi-zione degli esemplari, dai colori dellepiante e dei fiori all’aspetto estetico...

Per movimentazione terra checosa si intende?

Carlo. Invece che scavare, si impor-ta terra facendo colline e terrazze, perdare nuove forme al giardino.

Quindi sta cambiando la conce-zione del giardino, per come l’ab-biamo inteso fino adesso?

Andrea. Decisamente sì! Ci sonopersone che prima della realizzazionedel proprio giardino, si interessano, si

AZIENDE& COMMERCIO

C

informano, e addirittura intraprendonoviaggi a Londra dove si possono ammi-rare giardini all’inglese tra i migliori almondo.

Ora i clienti richiedono lavori abba-stanza selezionati e particolari, si vedeche lo fanno perché hanno una vera pas-sione per il giardino; noi, dal cantonostro, cerchiamo di dare il massimo.

Sono più richiesti i giardini all’i-taliana, all’inglese, mediterranei ogiapponesi?

Carlo. Tutto dipende dagli spazi chesi hanno a disposizione e dalle richiestedel cliente, cercando di interpretarne

anche le reali esigenze: ad esempio, se infamiglia ci sono bimbi piccoli che hannola necessità di avere un’area dedicata algioco oppure se ci sono animali, eccete-ra. Poi bisogna considerare anche ilbudget che si ha a disposizione: non tuttihanno la possibilità di fare grandi opere,soprattutto di questi tempi...

Le nuove tecnologie hannomodificato il mestiere di giardinie-re o si lavora sempre con la faticadelle braccia?

Andrea. Il nostro professore dicevache il computer deve essere la propriatesta, bisogna avere in testa l’idea che tidifferenzia dagli altri, che stacca dal con-testo comune, evitando di impostare ilgiardino come lo imposterebbero tutti,perchè ogni opera realizzata diventa ilproprio biglietto da visita.

Come potete definire i vostriclienti?

Carlo. Per la maggior parte delle vol-te lavoriamo per i privati, per le loro case

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Quando il verdeè una passione:vitededicate a piantee giardini

Affrontano la crisiprogettando opere d’arte con alberi,fiori, profumi e colori.Come hanno fattoalla Rosa d’Argento...

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AZIENDE& COMMERCIO

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di famiglia, per coloro che sostanzial-mente ci tengono a creare qualcosa didiverso, dall’effetto cromatico e tridi-mensionale, non il solito giardino! Inaggiunta, per completare il lavoro, cioccupiamo anche della manutenzionedei giardini di condomini e aziende.

Quando è stata fondata la vostraazienda e come è strutturata ora?

Andrea. Ci siamo messi in proprio 8anni fa, in totale ora siamo in 5: noi duefratelli, nostro padre, due dipendenti edaltri due stagionali. Quindi possiamodefinirci una piccola azienda a tutti glieffetti. Qui a Ronco abbiamo il vivaio checi consente di coltivare fiori e piante da

mostrare al cliente prima di realizzare ilgiardino. Abbiamo intenzione di amplia-re il discorso della serra/vivaio quandocompleteremo la costruzione del capan-none in località Sernovella: allora intro-durremo anche la vendita al dettaglio dipiante e fiori. Il nostro core- businessrimane comunque la realizzazione pae-saggistica dei giardini e dei parchi!

Carlo: Devo aggiungere un ringrazia-mento e riconoscimento particolare anostra sorella Chiara che, con il suosostegno ci ha consentito di arrivare dovesiamo adesso. È lei che mi ha spronato amettermi in proprio, dandomi la forza diperseguire i miei obiettivi. E continuaancora oggi a collaborare fattivamentecon noi, seguendo la parte amministrati-va e burocratica dell’azienda.

Un altro ringraziamento particolareva ai ronchesi che ci hanno permesso dilavorare, dimostrando fiducia in noi, nel

lavoro che facciamo e in come lo realiz-ziamo.

Che tipo di presenza in azienda è,invece, quella del papà?

Carlo. Lui ha avuto un percorso pro-fessionale di vecchio stampo, ma ècomunque di grande aiuto e di sostegnomorale. È anche molto orgoglioso di noi,vedendo che siamo riusciti a realizzarequalcosa in continuazione del suomestiere di coltivatore diretto.

Ricordate un evento particolareo un progetto che vi ha dato più sod-disfazione?

Andrea. Il progetto che ci ha dato piùsoddisfazione è stato il giardino dellaRosa d’Argento. Ci è stato commissiona-to dalla Fondazione in collaborazionecon l’architetto Motta, il quale si è occu-pato anche dell’impostazione strutturaledell’opera, selezionando di persona latipologia di piante ornamentali e la mes-sa a dimora. Noi ci siamo occupati dell’e-secuzione in tutte le sue fasi, mettendocicompetenza e professionalità, cercandodi ottenere il massimo dall’impatto esteti-co delle forme e dall’effetto cromaticodei colori delle piante e dei fiori.

Se aveste la bacchetta magicacome trasformereste Ronco in una“Green city“ e su quali aree interver-reste?

Carlo. Ce ne sarebbe da fare... Primadi tutto sarebbe necessario avere unapersona competente e dedicata chesegua il discorso del verde; in secondabattuta, bisognerebbe avere un budgetadeguato da poter investire per impron-tare in maniera efficace la manutenzionedei parchi, la pulizia del secco, il dirada-mento dei rami e la potatura degli alberi.

Poi ci piacerebbe sistemare il parcodella villa comunale, non solo dal puntodi vista della manutenzione degli alberisecolari, delle aiuole e dei giardinetti, masotto il profilo paesaggistico di parco del-la Brianza.

DIEGO ALDEGHI, LECCHESE DI NASCI-TA, a 11 anni si trasferisce a Cernu-sco Lombardone con la sua fami-glia, per approdare successiva-mente a Ronco con la sua attività digiardiniere, passione che lo legafortemente allo zio Leonildo, det-to Nello (nella foto).

Ascoltiamo la sua storia...Vorrei parlare di

una persona piùche di me: proba-bilmente, se non cifosse stata, io ades-so non sarei qui afarmi intervistare...

Sono nato a Lec-co, dove sonorimasto circa 11anni, anche se nelfrattempo ho cam-biato casa varie volte, per stabilizzarmipoi con la mia famiglia a Cernusco.Forse per via anche di questa vitanomade, quasi senza radici, sono sem-pre stato un’anima libera sin da picco-lo. Casalinga mia madre ed operaiomio padre, quando tornavo a casa dascuola a volte non c’era nessuno adaspettarmi e così ho cominciato a cre-scere da solo. A 7 anni prendevo l’auto-bus per andare a Lecco da solo...

Ma questa indipendenza era unfatto positivo o negativo?

Può essere bello crescere così, dalpunto di vista di un bambino, ma si cre-sce senza regole e riferimenti. Andavo ascuola perché mi piaceva impararecose nuove: l’ignoranza mi fa paura, e

Una vita... senza radicicon l’innata passioneper le verdi emozioni.E una sincerariconoscenza per la figura dello zio...

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La Torretta � dicembre 2012 21

quando, ancora adesso, non conoscoqualcosa, vado a ricercare e a scoprireper trovare la risposta giusta alle miedomande.

Gli unici momenti gioiosi per meerano le gite che facevo a Ronco conmio padre che spesso e volentieri veni-va chiamato da mio zio Nello per dareuna mano nel suo lavoro di giardiniere.

La passione per questo mestiere checominciava a nascere in me, è stataun’ancora di salvataggio da possibilistrade sbagliate...

Quando ha scoperto il mestieredel giardiniere?

Cominciai ad aiutare mio padrepresso quei clienti che aveva nella zonadi Lecco, mi portava con lui e, malgra-do la mia tenera età, non mi tiravoindietro nemmeno davanti a lavori fati-cosi: quel mestiere mi piaceva in unamaniera pazzesca!

Fare il giardiniere mi è piaciuto dasubito, come se fosse scoccata unascintilla, grazie allo zio Nello. Così hocominciato ad andare da solo daiclienti a potare le rose, tagliare l’erba erastrellare le foglie.

Con i primi guadagni mi sono com-prato una bicicletta. Così, quando ven-ni ad abitare a Cernusco, dopo la scuo-la saltavo sulla mia bici e venivo a Ron-co da Nello. Per me è stata l’unica per-sona che, a suo modo, mi ha dato fidu-cia, è stato in grado di capire la mia atti-tudine per quel mestiere sapendomigestire al meglio.

Malgrado questa occupazione amezzo servizio, è riuscito a com-pletare il percorso scolastico?

Nel frattempo crescevo e, dopo laterza media, intrapresi la scuola pro-fessionale di agraria nel collegio diMinoprio. Mi piaceva molto l’insegna-mento, ma, come al solito, non riuscivoa rispettare le regole e gli orari. A16anni mi ritrovai di fronte ad una grandedecisione. Io avrei voluto continuare a

lavorare a tempo pieno come giardi-niere, ma Nello non poteva garantirmiil lavoro per tutto il mese. Lo zio micapiva e mi dava fiducia: è stata unapersona molto importante per me...

Così decisi di continuare a studiarecome perito agrario. Avrei dovuto esse-re ammesso alla terza, ma, non avendoi soldi per poter frequentare dei corsidi recupero per le materie che non ave-vo studiato, ricominciai dalla primaclasse all’Istituto di Agraria di Berga-mo. Mi alzavo alle 4 e mezza tutte lemattine, tornavo alle 17, mi cambiavo eandavo da Nello a lavorare.

Poi arrivò la chiamata alla leva, fecil’anno di militare e, terminato, tornaida Nello che mi aveva aspettato per tut-to quel tempo e che mi fece sentireaccolto. Tuttavia, non poteva prender-mi alle sue dipendenze: così, pensandoal mio futuro riuscì a convincermi adandare a lavorare alle dipendenze di unaltro giardiniere.

È in quel momento che iniziadavvero a lavorare come giardi-niere?

Sì, sono approdato da Malchiodi aRuginello, dove sono stato un anno emezzo, cercando di imparare i trucchidel mestiere: ho imparato a fare gliimpianti di irrigazione, ad usare gru edescavatore, a guidare il camion...

Poi sono stato chiamato da Passonidi Bernareggio, ma alla fine sono tor-nato da Nello, con l’intenzione di apri-re l’attività con lui. Avevo 24 anni e Nel-lo mi garantì il sostegno necessario permettermi per conto mio qui in paese.Ronco è sempre stata casa mia, ho abi-tato anche in altri paesi ma non me lisono mai sentiti addosso così, comeRonco.

Devo dire che anche la gente delpaese mi ha accolto bene. Grazie a Nel-lo mi sono dato un valore e da lì ècominciato il mio cammino. Lui mi hafatto appassionare ad un mestiere con-creto e che mi dà da vivere.

Come ha iniziato l’attività inproprio?

Ho iniziato in un garage e adessosono in affitto in un magazzino piùgrande; ho realizzato il capannone afianco della strada per andare a Berna-reggio, destinandolo a vivaio e serra,che uso come esposizione per le pianteda mostrare ai clienti. Anche se nonvoglio farmi condizionare dalle pianteche ho nel vivaio per realizzare i giardi-ni dei clienti, perché quelli che vengo-no da me lo fanno per il mio modo dicreare giardini unici e personalizzati.

Infatti, non ho mai fatto un giardinouguale all’altro. Mi piacciano le pianterustiche e maestose delle nostre zone,

che cambiano i colori in autunno.Costruisco anche gazebo e casette dilegno per i giardini, realizzo “laghetti”e giardini narrativi a tema.

Insomma, ne ha fatta di strada... Ho iniziato da solo e nel frattempo

per forza di cose mi sono ingrandito: agiardino corrisponde manutenzione,poi ci sono i vivai da seguire, quindibisogna essere strutturati per affronta-re le necessità giornaliere e periodi-che.

È soddisfatto adesso rispetto alpassato o ha altre ambizioni darealizzare?

Ho un altro sogno nel cassetto, ma lorealizzerò tra una ventina di anni,quando penso e spero di andare in“pensione”; nel frattempo rimane lì adaspettarmi!

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L TRASPORTO PUBBLICO è da sempreuna questione seguita con parti-colare attenzione dalle Ammini-strazioni Comunali che si sono

susseguite negli ultimi anni, con ritorniper l’utenza non sempre positivi.Ricordiamo che una decina d’anni

fa la Provincia di Milano passò lagestione del trasporto pubblico allaProvincia di Lecco, che ancora oggigestisce (S.A.L.) la linea dei bus condirezione Carnate FFSS, in quanto Ron-co risulta essere l’ultimo paese dellaProvincia circondato da Comuni delLecchese, e con un numero di abitan-ti/utenti non certo elevati. Negli anni ’90, le corse per Carnate

FFSS e l’omnicomprensivo di Vimerca-te erano gestite direttamente dall’Am-ministrazione Comunale, con costimolto elevati e insufficiente numero dicorse.Per quanto concerne i due

gestori, S.A.L. e NET (Atm),è giusto precisare che ilprimo risulta attento epropositivo, mentre nonsi può dire la stessa cosadi NET, sia per quantoriguarda la gestione dellarivendita di biglietti sia perl’impossibilità di interloquirecon i vari responsabili di settore.La Provincia di Monza e Brianza non

gestisce direttamente la questione tra-sporti: sia ATM che NET hanno infattisiglato accordi pluriennali con la Pro-vincia di Milano, e quindi Monza eBrianza non può far altro che adeguar-si agli accordi presi da altri.Non comprendiamo, ma ci adeguia-

mo.Diciamo questo perché in diverse

occasioni ci siamo trovati a discuterecon la Provincia di Monza e Brianza,per esempio per la questione dellarivendita di biglietti, che solo graziealla disponibilità dei nostri negozianti ealla nostra mediazione è stata superata,non certo per l’intervento da noi piùvolte richiesto alla Provincia.È corretto dire che, rispetto al pas-

sato, le corse di NET con direzione

P e r u n m i g l i o r u t i l i z z o d e l t

La Torretta � dicembre 201222

IA MOBILITÀ è una necessità chehanno in comune tutti gli abi-tanti della Terra, e ancora piùchi vive in un piccolo paese di

provincia come il nostro. Gli sposta-menti delle persone e delle mercidovrebbero essere sempre più al cen-tro degli interessi della politica e dellasocietà, dal momento che il sistemainfrastrutturale (strade, ferrovie, aero-porti, scali marittimi) è indispensabileper lo sviluppo economico: l’ef-ficienza dei trasporti mettein moto anche rilevantiprocessi di cambiamen-to economico.Quando la mobilità

funziona ne risentonopositivamente sia la cre-scita che lo sviluppo econo-mico di tutto il territorio; tuttidesiderano o hanno bisogno di spo-starsi, o distribuire le proprie merci ilpiù velocemente possibile, con servizidi qualità sotto tutti i punti di vista(accessibilità, frequenza, comfort,sicurezza); non è un caso che i traspor-ti sono diventati la terza voce di spesadelle famiglie italiane dopo la casa e glialimentari. Oltretutto, l’organizzazione dell’at-

tuale società ci obbliga alla mobilitànon solo per andare al lavoro o a scuo-la, ma anche per recarsi da familiari eamici, oppure per vivere il propriotempo libero; pertanto i mezzi di tra-sporto diventano indispensabili allavita quotidiana.Ciò premesso, questa forte doman-

da di trasporto non può essere lasciatasoltanto ai mezzi privati, ma con mag-gior frequenza a quelli pubblici. Quindi per tornare alla nostra pic-

cola realtà... La nostra zona è servitada 4 linee di autobus: tre linee perVimercate, Merate e Monticello chetrasportano prevalentemente gli stu-denti nei periodi scolastici e la quartalinea per le stazioni di Carnate ePaderno, utilizzata oltre che dagli stu-denti anche dai lavoratori pendolaritutto l’anno, però è a bassa frequenzaed effettua solo 5 corse al mattino e

altrettante dalle 17 in poi, non suffi-cienti a garantire una buona copertu-ra degli orari in coincidenza con lecorse dei treni. Dunque la frequenza è molto

carente e non adeguata alle esigenzedegli utenti. Non basta... Gli orariesposti ai cartelli alle fermate dell’au-tobus sono illeggibili e i biglietti irre-peribili! Questo servizio è garantitodall’Amministrazione ronchese, dalla

Provincia, dalla Regione, dalloStato, dopo averci spenna-to con imposte e tasseper finanziare questiservizi che non funzio-nano a dovere!Non prendiamoci in

giro, non c’è una sinceraintenzione di risolvere alla

radice il problema dei tra-sporti pubblici ronchesi. Ci sono

invece una molteplicità di interessiche si accavallano e rendono impossi-bile individuare le responsabilità diognuno. Ad ogni modo, in questa sedesiamo stati chiamati a proporre qual-cosa di concreto e come al solito nonci tiriamo indietro ed abbiamo lanostra idea al riguardo, poiché non èammissibile che un paese come Ron-co, attraversato e blindato da due pas-saggi a livello costantemente chiusinegli orari di punta, non possa benefi-ciare del vantaggio di avere una stazio-ne a portata di mano, praticamente achilometro zero, come si usa direadesso. Quindi è necessario implementare

un servizio navetta che colleghi Roncoa Carnate, almeno con frequenza ora-ria tra le 9 e le 17, perché attualmentenon ci sono corse, ovviamente contariffe calmierate ed alla portata di tut-ti: questo sì che sarebbe un buon servi-zio al cittadino. E i fondi per finanziarequesta spesa? Anche qui un’idea cel’abbiamo, ma spesso non ci ascoltanoed allora lasciamo agli amministratoridi maggioranza l’onore di proporre leloro “pensate”...

Gruppo IDeA per Ronco

DAI GRUPPI POLITICI

L

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r a s p o r t o p u b b l i c o a R o n c o . . .

23

gerire per esempio di utilizzare ilparcheggio a fianco della chiesa,allestendo una tettoia di adeguatedimensioni per il riparo delle bici-clette, crediamo veramente chel’Amministrazione terrebbe inconsiderazione l’idea?Sicuramente ci avevano già pen-

sato loro, però non è possibile per-ché eccetera eccetera... Un po’ come il parcheggio di-sabili nella stessa area!

E se dovessimo “consi-gliare” magari un pic-colo aiuto da parte delComune per l’acquistodi biglietti? Probabil-mente ci sentiremmorispondere che soldi

non ce ne sono più, chec'è la crisi...

Vero, tutto vero, anche se forsealla luce di questo bisognerebbeanche riconsiderare alcunerecenti iniziative dell’Amministra-zione non propriamente dirette aironchesi, ma non è questa la sedeper polemiche di questo tipo.La verità è che anche i nostri

amministratori locali si stannorendendo conto che il Sistema Ita-lia sta cedendo, e se ne sono accor-ti in occasione della famigerataIMU, in cui un’imposta sbandiera-ta come municipale non era altroche un prelievo forzoso dello Sta-to, studiato per far ricadere laresponsabilità ai Sindaci. Non possono dirlo, ma si sono

accorti anche degli enormi spre-chi che hanno contribuito a tuttoquesto. Ci sono Comuni di dimen-sione simile a Ronco, in altre zonedello Stivale, che hanno il doppio oil triplo di dipendenti pubblicirispetto a Ronco. Non hanno i sol-di per fare le manutenzioni, ma lostipendio fisso non si nega a nessu-no. Tengono famiglia...E dal 2013 anche noi scoprire-

mo il Patto di Stabilità.

Lega Nord

La Torretta � dicembre 2012

ONOSTANTE IL PAESE di Ron-co Briantino sia posizio-nato a brevissima distan-za da importanti vie di

comunicazione, stradali e ferro-viarie, i cittadini incontrano trop-pe difficoltà a servirsi dei mezzipubblici. La linea di cui usufrui-scono i pendolari sino alla stazio-ne ferroviaria di Carnate osservaorari e frequenze che purtroppopaiono poco soddisfacenti.Le difficoltà, ormai

note a tutti, nell’ac-quisto dei biglietti acausa della mancan-za di un’adeguatastruttura di vendita,non agevolano certol’utilizzo del servizio.Molti preferiscono recar-si in stazione in auto, parcheg-giando poi a centinaia di metri dal-la stessa. La via Pio XI, in determi-nati momenti della giornata, com-plice il traffico di passaggio, pre-senta interminabili code di veicoli.Un altro grosso problema, di cui

l’Amministrazione è certamente alcorrente, ma al cui riguardo nonha mai posto rimedio, è la man-canza di un adeguato spazio ripa-rato e custodito in cui i ronchesipossano depositare le propriebiciclette e/o moto per giungerealla fermata dell’autobus, nonchéfungere da riparo temporaneodurante l’attesa. L’incentivazione del trasporto

pubblico deve partire anche dalmettere a disposizione degli utentigli strumenti adatti. Non sappiamo se l’attuale

Amministrazione abbia messo inatto tutto quanto era in suo potereper la risoluzione del problema,ma qualche spunto di riflessionevorremmo proporlo.Riteniamo che ogni valutazione

in merito debba essere sottopostaal parere della cittadinanza inte-ressata, con qualsivoglia iniziati-va. Ora, se anche dovessimo sug-

NVimercate sono numericamenteaumentate, ma a nostro avviso risulta-no ancora carenti: dal lunedì al venerdìl’ultima corsa da Ronco parte alle ore20 e il sabato alle 19, e niente di dome-nica! L’ultima corsa da Carnate FFSS è alle

19,36: questo significa che gli utilizzato-ri del servizio treno/bus devono neces-sariamente prendere il treno da Gari-baldi alle 19,01, il che significa chedevono lasciare il posto di lavoro intor-no alle 18/18,15, orari che, per la flessi-bilità attuale del lavoro, appaiono insuf-ficienti. Si aggiunga che, anche in que-sto caso, niente corse la domenica...Questa situazione determina un

oggettivo isolamento per i cittadini diRonco, ragion per cui deve essereaffrontata e risolta, se si crede vera-mente al trasporto pubblico comemodello per uno sviluppo sostenibile;inoltre, ci impone di assumere, comeAmministrazione Comunale, un atteg-giamento critico quando vengono pro-poste domeniche senza traffico priva-to...: ma se non possiamo uscire dalnostro paese, questa non è libertà!?!Veniamo ora ai costi dei biglietti: a

noi non sembra accettabile che unafamiglia composta da quattro personedebba spendere quasi 20 euro perrecarsi a Vimercate. Infatti, il costo diun biglietto (durata 90 minuti) è di2,30 euro cadauno; in auto, aggiungen-dovi il costo del parcheggio, ci si va piùdi tre volte! È quindi necessario modifi-care l’intero sistema del trasporto pub-blico, sia sotto il profilo della frequenzadelle corse, sia per quanto concerne latariffazione, oltre alla distribuzionedelle corse fra paese e paese.Si tratta di considerare l’ambito del

Vimercatese come un’unica Città Vasta,dove ci si possa connettere fra paese epaese con un interscambio (Vimercate)intelligente, nel senso che tutte le corsedevono concentrarsi e distribuirsi, edove un cittadino di Ronco possa rag-giungere Arcore o Mezzago con un uni-co biglietto e in un tempo ragionevole.

Vivere Ronco

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ONTINUIAMO Le spigolature tragli oggetti raccolti nel MuseoAgricolo comunale, preziosee significative testimonian-

ze di un passato da non dimenticare.

� IL PENDOLO (foto 1)Così si diceva anche nel nostro dialetto.Non c’era in tutte le case, ma era abba-stanza in uso. Non era soltanto uno stru-mento per scandire le ore, ma un pezzoimportante dell’arredo. Come si nota c’èun “pendolo” piccolo, appeso all’ester-no. Alcuni dicono che questo, ovvia-mente montato all’interno, avendo ildiametro più piccolo, segnasse i minuti;oppure, ed è più probabile, fosse di unaltro pendolo.

�UL CONTEUR DE LA LUS (foto2)Il contatore della “forsa” elettrica con-sumata. Così come si diceva dell’energiaelettrica, che cominciava ad entrare nel-le case. Allora per la nostra zona c’era lasocietà Orobia. Poi l’energia fu naziona-lizzata e diventò Enel.

�SCI DI LEGNO(foto 3)La semplicità fatta arte per uno sportall’aria aperta, in spazi che respirano lafreschezza e la purezza dell’infinito. Chinon ne prova ancora l’ebbrezza? Lì nellealte valli, per poi nell’intimo trasportar-la al paese natio. �UL BAEUL (foto 4)

Il baule. Vi si ponevano indumenti, cor-redi, coperte invernali, corredi ed altroda usare per le circostanze speciali. Eraun “deposito” importante, come dimo-stra la dimensione del lucchetto posatosopra. E la chiave era ben custodita dal-la “regiura”.

�SCALDEN E BOULLE (foto 5)A sinistra “ul scalden”. Lo scaldino. Vi simetteva la carbonella accesa che si pre-levava dal camino o dalla stufa. Servivanella stagione fredda. Vi si posavano ipiedi per riscaldarseli. Era un classico intutte le case. E quando si era in tanti, la sipassava di mano in mano, anzi, di piedi

in piedi. Sulla destra la "boulle" con l’ac-qua bollente. Spesso la si teneva sullegambe quando si era seduti, oppure la siusava per pre-riscaldare il letto, rigoro-samente dove ci si sdraiava, per nonsciupare il calore. E quando si dormivanello stesso letto in quattro o cinquebambini si litigava per accapparrarsela.Le camere da letto erano al piano supe-riore e non erano riscaldate, se non dal

STORIA LOCALE

La Torretta � dicembre 201224

C

Curiosità varie tra gli oltre 400oggetti esposti alMuseo comunale.C’è il tostacaffèdi don Biagio...

Dal pendoloagli sci:strumenti di una volta

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poco calore che saliva dalla cucina tut-tofare, che era al piano terra sotto lacamera.

Ma chi non ricorda “i gelon” allemani o ai piedi? Succedeva quando,infreddoliti, si appoggiavano subito lemani fredde alla “calderina” della stufacontenente acqua bollente o si metteva-no i piedi nel forno della stufa stessa.

Gli inverni erano freddi, e le strade ela campagna non avevano ancora subitoil “riscaldamento” (o inquinamento?)della civiltà moderna.

�SEDIE, SGABELLO E... (foto 6)Due sedie, un seggiolino, uno sgabello,e... Si noti l’eleganza della sedia di destrae la signorile autorità di quella di sini-stra. Lo sgabello era per i piccoli o perappoggiare i piedi della “regiura”intanto che rammendava o faceva dimaglia. Lo sgabello aveva una fessurasul piano sedile: serviva per spostarlocon facilità, anche se non era pesante.

Poi sulla sinistra “ul strencireu”.L'attuale girello per i bambini, ovvia-mente senza ruote. La mamma, la nonnanon potevano tenere sempre in braccioil bambino, anche perchè di piccoli nonve n’era solo uno in casa o in corte. Edallora li mettevano lì, magari a turno,fermi e sicuri, ed intanto rassettavano lacasa, aiutavano il marito per i lavori installa...

�AMBULATORIO IN VETRINA (foto7) Armadietto con le “attrezzature delmedico”. Una miniera da incanto. Unascatoletta in metallo portasiringhe, unmacina caffè speciale, un’antica svegliacon suoneria ogni 60 minuti in uso neglistabilimenti termali, un’antica fornellaSVEA . Sulla sinistra del ripiano centraleuna rotella (puleggia) “porta-zona”della telescrivente. Sul piano superioreun assortimento divertente di pinze, for-bici, scalpellini, ecc.

Insomma, un ambulatorio in unavetrina. Manca solo il lettino, ed ovvia-mente il medico.

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�OGGETTI VARI (foto 8)A destra il tostacaffè a carbonella.Appartenuto a Don Biagio Rossetti, par-roco di Ronco per oltre mezzo secolo.

Il secondo da sinistra è lo strumentoper misurare la pressione. Il terzo, uncontenitore di acqua bollente.

Il primo a sinistra, un attrezzo persigillare, con timbro personalizzato eceralacca, buste con documenti impor-tanti, da spedire o consegnare a mano.Ciò per garantirne la segretezza.

�PUBBLICAZIONI (foto 9)Un campionario di pubblicazioni: istro-menti notarili, libretti di lavoro, settima-nali illustrati, il Corriere della Sera, edaltri ancora presenti su un tavolo delMuseo che ci ricordano con foto, dise-gni, parole, i bei tempi passati. Con fattidi cronaca nera, eventi locali e mondia-

li, di guerre, di imprese ciclistiche oscientifiche, di personaggi, che fannorivivere e toccare con mano e con lamente ciò che eravamo.

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EL MESE DI NOVEMBRE ha presoavvio il progetto “I cieli delmondo” che vede coinvoltistudenti, genitori e inse-

gnanti dell’Istituto Comprensivo diRonco Briantino e Sulbiate. Si tratta diun particolare progetto sospeso traastronomia, mitologia e intercultura,promosso grazie alla collaborazionecon l’Osservatorio Astrofisico diArcetri (Firenze) e, in particolare,con le due scienziate Lara Albanese eAlessandra Zanazzi.L’idea progettuale è nata dal deside-

rio di riuscire a guidare gli alunni aguardare i cieli del mondo con occhinuovi e differenti, a scoprire i meravi-gliosi segreti del nostro universo, aimmergersi nel mondo misterioso eaffascinante delle stelle, dei pianeti,delle galassie e a esplorare le ‘altre vite’possibili della nostra galassia... E per portarli infine a comprendere

Gli alunnisotto i cieliad... ascoltar le stelle

SPAZIO SCUOLA

La Torretta � dicembre 201226

N

Un vero e proprioplanetario gonfiabileper ammirarepianeti e galassie.L’iniziativa graziea un progetto Unesco

che Terra e Cielo sono spazi multipliche, a seconda del punto di osservazio-ne e di vista, possono apparire straor-dinariamente simili o sorprendente-mente differenti.Il progetto, interamente gratuito

per l’Istituto, è stato reso possibile inquanto inserito all’interno del Pro-gramma UNESCO Universe Aware-ness di didattica dell’astronomia,finanziato dall’Unione Europea. TaleProgramma UNAWE è già attivo in 40Paesi, con un network di quasi 500astronomi, insegnanti ed educatori.L’Osservatorio Astrofisico di Arcetri

è l’unico partner italiano di UNAWE e sioccupa, grazie a questo finanziamen-to, di disseminare in Italia l’esperienzade “I cieli del Mondo” attraverso corsidi aggiornamento per insegnanti dellescuole dell’infanzia, primarie e secon-darie, conferenze-spettacolo, labora-tori e l’avventura all’interno di un pla-netario itinerante e gonfiabile dove glialunni possono scoprire come si vedo-no le stelle nei diversi cieli del mondo.Il nostro Istituto ha avuto la fortuna

di essere selezionato tra le scuole cheavrebbero potuto usufruire di questaopportunità unica nel suo genere ecosì, nel mese di ottobre, le astrofisi-che hanno tenuto la prima fase di uncorso di formazione rivolto ai docen-ti dell’istituto e nel mese di novembreil progetto è proseguito con altre ses-sioni di formazione e il coinvolgi-mento degli alunni, che hanno potutoentrare in un planetario gonfiabileinstallato nelle scuole primarie diRonco e Sulbiate.

Il cielo a portata di manoDifficile raccontare a parole lo stu-

pore e la meraviglia dipinti sui volti deibambini mentre, con gli occhi rivoltiverso l’alto, si facevano incantare dal-la poesia luminosa delle stelle... Giovedì 15 e venerdì 16 novembre

gli alunni della scuola dell’infanzia edella scuola primaria di Ronco Brian-

“Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua” Antoine de

Saint-Exupéry (Il Piccolo Principe)

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tino e di Sulbiate e i ragazzi delle primemedie di Ronco hanno potuto, infatti,vivere un’esperienza davvero unica esingolare: quella di ammirare le costel-

lazioni nello starlab. Un pla-netario gonfiabile all’internodel quale - grazie a una sofi-sticata strumentazione - ledue astrofisiche hannopotuto proiettare e spiega-re le costellazioni visibilinel nostro emisfero, ma

anche far compiere straordinariviaggi in giro per il mondo e ammirarecieli di luoghi lontani. Alternando spiegazioni scientifiche

a narrazioni mitologiche e a spettacolid’ombre, le due scienziate hanno fattoesplorare agli alunni la galassia, allascoperta suggestiva e intrigante del-l’Orsa Maggiore, del Grande Carro,di Cassiopea, della Stella Polare, diSirio e, in particolare,della costella-zione di Orione intorno alla qualehanno narrato simbologie, miti e leg-gende provenienti dagli angoli più sva-riati del pianeta. Ma l’esperienza nello starlab si è

caratterizzata anche come opportunitàdi sguardo interculturale. Le scienziatesono partite da una semplice (ma nonscontata) domanda: tutti gli abitanti delmondo vedono lo stesso cielo? E, dopoaver raccolto idee e ipotesi degli alun-ni, hanno potuto spiegare e mostrare aibambini - grazie a un cilindro rotante -quali stelle e costellazioni si vedononelle varie parti del mondo, li hannoguidati a cogliere le caratteristiche delcielo peruviano, di quello sudafricano,di quello cinese e a comprendere chele stelle brillano sopra le teste di tuttal’umanità, ma non tutte nello stessoperiodo e nella stessa posizione. E, aspetto ancor più unico e interes-

sante, hanno fatto capire ai bambiniche le stelle “premiano i poveri” delMondo perché brillano di più propriolà dove l’assenza di inquinamentoluminoso le rende maggiormente visi-

bili e luminose, come per esempio inAfrica...Ma il viaggio nell’astronomia inter-

culturale non è stato riservato solo aipiccoli. Anche gli adulti hanno avutol’opportunità di provare l’incanto chesolo le stelle sa suscitare. Nella serata divenerdì le due astrofisiche hannoincontrato i genitori per raccontar loroil senso di questo progetto intercultu-rale, per ricordare quanto meraviglio-so e importante sia alzare gli occhi alcielo insieme ai propri figli. Attraverso collegamenti internet e

l’utilizzo dello stellarium hannomostrato e spiegato come riconoscerele costellazioni dell’emisfero boreale edi quello australe. Gli adulti si sonoavventurati quindi all’interno dellostarlab per osservare le costellazioniproiettate sulla cupola e, per finire,sono usciti anche fuori in giardino aricercarle nel cielo vero. Il sabato mattina, infine, proprio

per offrire l’opportunità a grandi e pic-cini di ri-vivere l’esperienza insieme, lavisita allo starlab è stata aperta alla cit-tadinanza. Sorprendentemente c’è sta-to un afflusso continuo e ininterrotto. Un vero successo: più di 300 perso-

ne di Ronco, Sulbiate e dei paesi limi-trofi hanno assaporato e condiviso l’o-

riginale esperienza astronomica e tuttihanno espresso grande entusiasmo eapprezzamento per l’iniziativa.

L’esperienza continuaL’avventura nello starlabha rappre-

sentato solo il primo passo del proget-to. In seguito al corso di formazione, leinsegnanti delle diverse classi hannoprogrammato percorsi di lavoro sullecostellazioni, sui pianeti, sulla Luna esul Sole, che svolgeranno nel corsodell’anno. Nei primi mesi del 2013 sono previ-

ste visite all’Osservatorio astrono-mico di Merate e l’attivazione di per-corsi sui cieli nell’arte figurativa e nelcinema, nella narrativa e nella poesia.A marzo le due scienziate torneranno ascuola per attivare laboratori di costru-zione di strumenti astronomici e pertenere lezioni-spettacolo di astrono-mia con gli alunni delle scuole prima-rie e secondarie. Alla fine dell’annoscolastico i materiali prodotti nellediverse classi verranno esposti in unagrande mostra collettiva e durante unevento finale di socializzazione ciascu-na interclasse mostrerà ai genitoriframmenti del lavoro svolto.

Patrizia Canovainsegnante della scuola primaria

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OSCORSOOTTOBREè stato avviatoun interessante e innovativoprogetto di formazione esostegno alla genitorialità,

spiccatamente rivolto ai genitori deibambini che frequentano la scuola pri-maria. L’idea è nata dal confronto e dal-la richiesta portata avanti da un gruppodi genitori, desiderosi di condividerecon altri la propria esperienza di mam-ma e papà e di partecipare a serate edu-cative e, soprattutto, di confronto eriflessione reciproca.Il progetto si articola in una serie di

incontri serali, nei quali le emozioni,i vissuti di ciascuno vengono messi incomune con gli altri genitori e offronospunti di dialogo e riflessione, sotto laguida di una psicopedagogista esperta.La metodologia di questi incontri non èquindi didattica o nozionistica, maesperienziale e basata sul dialogo e sul-la condivisione, come se si trattasse di“laboratori”, in cui i partecipanti hannola possibilità di mettere in discussione ilproprio approcio educativo.Alla luce di tutto questo, i principali

obiettividel percorso educativo sono:

� la valorizzazione dell’esperienza digenitore;� il sostegno reciproco e la coesione frai partecipanti;� la costruzione di strumenti atti a svi-luppare, arricchire e migliorare la rela-zione con se stessi e con i figli;� un maggior livello di consapevolezzasu temi educativi basilari, quali l’affetti-vità, il rispetto delle regole, la gestionedei conflitti.Questi i temi degli incontri previsti:

� Essere genitori tra famiglia ecomunità;� Coccole e patti chiari;� L’erba voglio: impostazionedelle strategie educative;� Ben-essere in famiglia: emo-

zioni, sicurezza e autostima digenitori e figli;� Compagni di viaggio: gelosie ecomplicità nella relazione trafratelli;� Genitori analogici e figli digi-tali: nuove sfide dell’educazioneai tempi di internet;� Ora tocca a te!

Il titolo dell’ultimo incontro è emble-matico: rappresenta uno spazio finalelasciato volutamente senza traccia,affinché sia il gruppo stesso a decidernela struttura (sia per quanto riguarda lascelta del tema, che per il lavoro riflessi-vo e di confronto che ne scarurisce).L’Amministrazione Comunale ha decisodi concedere a questo progetto il pro-prio patrocinio, riconoscendone lavalidità, e di erogare altresì un contribu-to economico a parziale copertura deicosti di realizzazione. A questo proposito, va ricordato che

la vigente normativa vieta la sponsoriz-zazione di qualsivoglia evento e manife-stazione da parte delle amministrazionilocali: queste ultime, tuttavia, hanno lafacoltà di sostenere economicamentelo svolgimento, da parte di associazionio privati, di attività che rientrano neicompiti istituzionali delle suddetteamministrazioni. In questo caso, le finalità socio-cul-

turali del corso sono state ampiamentericonosciute dalla Giunta Comunale,che ha approvato all’unanimità lo stan-ziamento di tale contributo. Tutti gli incontri si tengono presso la

scuola primaria di Ronco Briantino.Il numero degli iscritti e il riscontromolto positivo registrato dopo i primidue incontri sono molto incoraggianti.

Un percorso formativoa sostegno della genitorialità

DALLE ASSOCIAZIONI

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L Il progetto, avviatolo scorso ottobre,è patrocinatodal Comune. Eccoil ricco programmadegli incontri serali

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GRAZIE ALLA GENEROSITÀ anche dimoltissimi ronchesi sono iniziati ilavori per la costruzione degli allog-gi destinati al Comune di San Gia-como delle Segnate. L’Ammini-strazione ha infatti provveduto agirare i fondi raccolti (complessiva-mente 11.014,61 euro) all’associa-zione “Amici di San Francesco”Onlus di Osnago, che si occuperàper conto dei cinque Comuni (Cer-nusco Lombardone, Lomagna,Montevecchia, Osnago e RoncoBriantino) della realizzazione delprogetto e con in quali ha attivato leopere di carpenteria necessarie. Il progetto prevedeva la realizza-

zione di 5 appartamenti di 3 localiciascuno, ma, accogliendo larichiesta pervenuta dal Comune diSan Giacomo, il progetto è statoriconvertito nella costruzione di 8bi-locali (nella foto, il renderingdel progetto).Un doveroso ringraziamento va a

tutti coloro che hanno contribuito alsuccesso della raccolta: associazio-ni, commercianti e cittadini ronche-si; nella tabella trovate il riepilogo

delle donazioni. La raccolta fondiper questo progetto è quindi da rite-nersi conclusa. Chi volesse continuare a dare un

aiuto concreto può rivolgersi a Jes-sica Perego per l’acquisto di par-migiano reggiano e/o di miele, con-tattandola tramite e-mail all’indiriz-zo [email protected],oppure telefonicamente al numero333.6452763, o ancora via fax alnumero 051.19989482.

L’AIUTOALLE FAMIGLIE TERREMOTATE:AVVIATO IL CANTIERE DEIMINI-ALLOGGI

CALENDARIODELLE INIZIATIVE

GENNAIO

� 1 gennaioParrocchia:Giornata mondiale della Pace� 5 gennaioAvis: consegna regali-Rosa Verde � 6 gennaioBanda musicale/Nuova Primavera: Befana con i bambini (Villa comunale)Avis: spettacolo-Rosa d’Argento� 11 gennaioFabbrica delle idee: teatro� 13 gennaioAvis: donazione-Bernareggio� 18 gennaioFabbrica delle idee: cabaret� 24 gennaioScuola media: spettacolo Giornata della memoria� 25 gennaioFabbrica delle idee: teatro� 27 gennaioOratorio: festa della famigliaBiblioteca parrocchiale: proposte di lettura sulla famiglia

FEBBRAIO

� 1 febbraioFabbrica delle idee: cabaret� 3 febbraioAvis: donazione-BernareggioCAV: giornata per la VitaBiblioteca parrocchiale: proposte di lettura sulla vita� 8 febbraioFabbrica delle idee: teatro� 12 febbraioGruppo Terza Età:giornata del malato (Rosa d’Argento)� 16 febbraioAssociazioni:Carnevale� 17 febbraioBiblioteca parrocchiale: proposte di lettura per la Quaresima� 23 febbraioAvis: donazione-BernareggioFabbrica delle idee: teatro� 24 febbraioComune: concerto Brianza classica (cineteatro)

MARZO

� 3 e 7 marzoAvis: donazione-Bernareggio� 9 marzoFabbrica delle idee: teatro� 22 marzoFabbrica delle idee: teatro� 24 marzoAvis: mercatino dell’usato� 25-31 marzoParrocchia: Settimana Santa� 31 marzoParrocchia: Santa Pasqua

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PAGINE UTILI

COME ANNUNCIATO nel precedente numero de La Torret-ta, l’Associazione Pinamonte, in collaborazione conl’Amministrazione Comunale e il circolo ACLI, haorganizzato la prima edizione del corso di informatica dibase per adulti. Il corso, che si compone di due modulidistinti della durata di 15 ore ciascuno, ha l’obiettivo difornire ai partecipanti gli strumenti di base per utilizzareil computer, per quelle che sono le necessità che l’attualemondo digitalizzato richiede.Si parte con il primo modulo per prendere dimesti-

chezza con le terminologie e gli elementi di cui è compo-sto il computer, imparare a navigare nel mare di internete pescare le informazioni che servono, comunicaremediante la posta elettronica, scaricare un modulo da unsito della Pubblica Amministrazione per poi stamparlo.Nel secondo modulo ci si concentrerà su come uti-

lizzare un programma di videoscrittura, per comporre emodificare dei testi, scoprendone alcune comodità, edavviarsi alla magia del foglio di calcolo elettronico, impa-randone i rudimenti essenziali, perché si possa goderefin da subito della sua utilità, anche solo per la gestionedelle spese di casa.

Nessun prerequisito è richiesto per chi cominciadal modulo base, mentre, per chi volesse partire dalsecondo, sono ovviamente richieste le conoscenze corri-spondenti all’obiettivo del primo modulo. Il corso, che

partirà nel mese di febbraio (verrà distribuito unvolantino con i dettagli), si svolgerà nel salone del bar delcircolo ACLI, con lezioni mattutine di 2 ore e mezza (9,30– 12) una volta alla settimana. Questo per venire incon-tro a tutte quelle persone che normalmente hanno diffi-coltà ad uscire la sera per partecipare ai corsi che l’asso-ciazione Pinamonte organizza nelle sue sedi abituali, adesempio a Bellusco e Vimercate.Tra l’altro, sarà possibile, per chi possiede un PC por-

tatile, partecipare al corso utilizzandolo come proprioterminale, anche se dovrà rispettare alcune condizioni:l’installazione di Windows7 come sistema operativo e,per chi parteciperà al secondo modulo, Office2007 o2010.Infine, il costo che l’Amministrazione Comunale in

accordo con Pinamonte - e grazie alla gratuità dei localida parte del circolo ACLI - ha potuto contenere a 4 euroall’ora a persona, ovvero la tariffa più bassa di quelleche normalmente Pinamonte applica.Nel volantino che verrà distribuito troverete, inoltre, il

tagliando per l’iscrizione, da riconsegnare presso gliuffici dei Servizi sociali del Comune di Ronco. Se,come sperano gli organizzatori, dovesse esserci un eleva-to numero di iscritti (la classe sarà di 8, massimo 12 par-tecipanti), verrà presa in considerazione la possibilità diorganizzare una seconda edizione del corso.

A FEBBRAIO IL VIA AL CORSO DI INFORMATICADI BASE PER ADULTI

UN TAVOLO ISTITUZIONALE per lo studio e la proposta aiComuni soci di forme di collaborazione permanenti perstudiare gli assetti istituzionali e organizzativi dei PLIS(Parchi Locali di Interesse Sovracomunale), al fine difavorirne il processo di integrazione: questo l’impegnosottoscritto lo scorso novembre dai Parchi della Cavalle-ra, del Rio Vallone e del Molgora (di cui Ronco fa parte),al termine del convegno svoltosi a Vimercate sul tema“Verso il Parco Agricolo della Brianza Est”.

Il tavolo avrebbe inoltre l’obiettivo di favorire colla-borazioni su progettualità comuni nel campo della pro-mozione e salvaguardia territoriale, della fruizioneagricola del territorio e dell’educazione ambientale. Nelcontempo, i Comuni soci proporranno ai Comuni cheancora non fanno parte dei PLIS possibilità di connes-sione lungo l’asse est-ovest per dare continuità e omo-geneità al territorio compreso tra gli stessi Parchi.

Tutto questo per garantire un’attività di tutela coordi-nata delle aree verdi e degli spazi aperti, quali elementicostitutivi del paesaggio, dell’identità storica e cultura-le del nostro territorio e valorizzare le potenzialità eco-nomiche legate alla produzione agricola, alla fruizioneculturale e al turismo di prossimità

PLIS, CARTA D’INTENTI TRA I SOCIL'ASSEMBLEA DEL CONSIGLIO COMUNALE di Ronco Briantino,

nel mese di settembre scorso, ha deliberato la presa d'attodel Regolamento Aree CTL3, formulato in collaborazionetra gli uffici della Polizia Locale dei tre Comuni consorzia-ti. Il regolamento in oggetto disciplina l'utilizzo delle areeesterne aperte al pubblico, oggetto talvolta di comporta-menti impropri da parte degli utenti. Una volta ratificatodai tre Consigli Comunali interessati (Ronco Briantino,Bernareggio e Carnate), il Regolamento verrà definitiva-mente adottato dal Consorzio. Tutti coloro, pertanto, cheutilizzano tali aree sono pregati di prendere visione delRegolamento e di rispettarne le norme.

REGOLAMENTO AREE DEL CTL3

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Il Sindaco(che ha in carico Personale - Bilancio - Tributi - Ecologia e sviluppo sostenibile - Comunicazione e partecipazione)

FRANCESCO [email protected]

da lunedì a venerdì dalle ore 18 alle ore 19sabato dalle ore 10 alle ore 12

Il Vice Sindaco, Assessore all’Edilizia, Lavori pubblici e Manutenzioni, Acqua e Fognatura

ANDREA [email protected]

lunedì dalle ore 10.30alle ore 12.00mercoledì dalle ore 17.30alle ore 18.30sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00

L’Assessore ai Servizi sociali, Pubblica Istruzione, Politiche giovanili

KRISTIINA [email protected]

sabato dalle ore 9.30 alle ore 11.30

L’Assessore all’Urbanistica, Viabilità e Trasporti

CLAUDIO CRISTOFORI [email protected]

mercoledì dalle 15 alle 16 giovedì dalle 17 alle 18

L’Assessore allo Sport, Cultura, Tempo libero, Rapporti con le Associazioni, Pace e Cooperazione internazionale

DEMETRIO [email protected]

Riceve su appuntamento

ORARI DI RICEVIMENTOSINDACO E ASSESSORI

Per motivi organizzativi si richiede di fissare un appuntamento telefonando al numero 039.6079023.Sindaco e Assessori sono disponibili, in caso di necessità, a concordare appuntamenti in orari diversi da quelli sopra riportati.

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