LA TEMPERATURA DELLE GROTTE Freddo destate e caldo dinverno? Progetto Powerpoint 2009 A cura di...
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LA TEMPERATURA DELLE GROTTE
Freddo d’estate e caldo d’inverno?
Progetto Powerpoint 2009
A cura di Giovanni Badino
Abisso Essebue, PB, Marguareis, Piemonte, Italia
INTRODUZIONEPerché le miniere sono calde e le grotte sono fredde?
E anzi: perché, in generale, si sente sempre dire che nel sottosuolo la temperatura va crescendo con la profondità
e invece in grotta fa un freddo cane?Il motivo è che nelle grotte fluisce l’acqua esterna sino a grandi profondità,
e lo fa da un tempo molto lungo.La presenza di grotte raffredda le montagne.
Carsena del Pa, PB, Marguareis, Piemonte, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
La temperatura T delle grotte ha tre caratteristiche notevoli:1) una relativa costanza; 2) un valore particolare;3) una particolare variazione con la quota.
Andiamo a vedere i motivi di ciascuna delle tre caratteristiche.La costanza di T deriva dal fatto che le grotte hanno un’enorme
capacità termica e smorzano le variazioni di T dei fluidi in entrata.Il primo passo è quindi stimare la capacità termica delle grotte.
Campo Base, Abisso Mani Pulite, Tambura, Toscana, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
INTRODUZIONE
CAPACITÀ TERMICA DELLE GROTTE
La capacità termica di un oggetto
è la quantità di calore
che bisogna cedergli per innalzarne
di 1 °C la temperatura.
Una grotta è una struttura
più o meno chiusa dentro un isolatore
(la roccia) con enorme capacità termica,
ma con una bassissima conduttività.
Inoltre contiene aria e acqua.
Quale è la sua capacità termica?
Tirolese, PB, Marguareis, Piemonte, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
CAPACITÀ TERMICA DELLE GROTTE
Complesso di Piaggia Bella.
Volume: 106 m3 (?..)
Aria: 106 kg
C=109 J/K
Acqua: 10 kg/m (?)x10 km (?..)
105 kg o 106 kg
C=5x108-5x109 J/K
Quanto 1000 ton di roccia.
Un nulla.
Zona Piaggia Bella, Marguareis, Piemonte, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
CAPACITÀ TERMICA DELLE GROTTE
La capacità termica delle grotte
sta quindi nelle rocce che le delimitano.
In tutta la montagna?
No, solo la profondità che partecipa.
Valutare quanto è difficile…
Abisso Cul di Bove, Matese, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
CAPACITÀ TERMICA DELLE GROTTELe grotte non esistono. Esiste un’assenza di roccia.
Ma la capacità termica la dà la roccia che circonda l’assenza, così come dà gli appigli, i posti per i chiodi …
periodo τ xp in calcare [m]
1 giorno 0.17
1 anno 3.2
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
0 20 40 60 80 100
Depth in rock [cm]
Tem
pera
ture
incre
ase [
°C]
Internal rock temperature increases from the initial temperature due to a step disturb of +1°C. Situations at t=0.01, 0.1, 1, 10, 100 hours. The alfa-term (local exchange coefficient) is infinite.
rock temperature
-1,0
-0,8
-0,6
-0,4
-0,2
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
0 20 40 60 80 100
depth in rock [cm]
Tem
pera
ture
incr
ease
[°C
]
Internal rock temperature at6, 9, 12, 15, 18 h from the beginning of a sinusoidal temperature variation
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
CAPACITÀ TERMICA DELLE GROTTE
In pratica a smorzare
le fluttuazioni giornaliere
partecipa una spanna di roccia
(~500 kg/m2) o 3 metri
(~10000 kg/m2)
per fluttuazioni annuali.
Di nuovo Piaggia Bella.
Volume: 106 m3 (?..)
Superficie: 106 m2 (???)
Massa roccia coinvolta:Giornaliera: 0.5x106 ton
Annuale: 10x106 tonPassaggio Segreto, PB, Marguareis, Piemonte, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
CAPACITÀ TERMICA DELLE GROTTEMa il clima cambia.
La lunghezza di penetrazione di variazioni che durano diecimila anni è di molti chilometri.
L’intera montagna partecipa quindi a smorzare la variazione.Ma per capire meglio dobbiamo fare un modello.
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
GROTTE COME FILTRI TERMICIPossiamo pensare che una grotta sia fatta così.
Una pentola C in cui scorre acqua!Che temperatura assume l’acqua che ne esce,
se quella che vi entra ha una T che varia di continuo?
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
Si sistema alla T media delle acque che sono entrate.Se la pentola era a 25 °C e la media delle acque è invece a 15 °C,
la T della pentola tende in modo asintotico a 15, con una scala temporale data dal rapporto fra la capacità termica totale e la portata entrante.
Questo è il tempo di equilibratura di una grotta con l’ambiente esterno.
1Teq F
Ct
raffreddamento di un monte
1516171819202122232425
0 1 2 3 4 5
unità tempi di equilibratura teq
tem
per
atu
ra m
on
te Andamento temporale della temperatura di C da 25 °C per entrata di flusso F a 15 °C. Unità tempi: C/F
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
GROTTE COME FILTRI TERMICI
Il tempo di equilibratura di una grotta è il tempo necessario
perché dentro la grotta scorra una quantità di fluido
che abbia la stessa capacità termica totale della montagna.
j Tjeq FtC
Sima Aonda, Auyantepui, Venezuela
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
GROTTE COME FILTRI TERMICI
Facciamo un esempio.Abbiamo visto che a smorzare
cambiamenti di T su tempi lunghi l’intera montagna (dall’acquifero
in su) partecipa alla capacità termica totale.
Possiamo calcolare la capacità termica C di un altopiano di potenza H, e calcolare
quanto tempo ci vuole perché al suo interno fluisca,
con piovosità media, una quantità d’acqua che abbia una capacità
termica totale pari a C.Poi ripetiamolo ipotizzando
che non entri acqua, ma solo aria, con valori tipici del carsismo
nelle nostre zone.Risorgenza sull’Auyantepui, Venezuela
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
GROTTE COME FILTRI TERMICI
Insomma: per raffreddare ad aria (flussi tipici) un altopiano di 100 m di potenza, occorrono 500 anni, ma ne bastano 50
se vi facciamo fluire acqua (flussi tipici).In pratica questo ci dice che chi raffredda le montagne
sono le acque che si infiltrano.E che in poche migliaia di anni qualunque montagna
che sia attraversata dalle acque esterne va alla T delle acque esterne.Le montagne carsiche sono “fredde”.
E se non sono fredde, non sono carsiche...
H [m] Δteq, aria [a] Δteq, acqua [a]
10 50 5
100 500 50
1000 5000 500
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
GROTTE COME FILTRI TERMICI
In prima approssimazione possiamo assumere
che la temperatura delle acque che si infiltrano sia quasi uguale
alla locale T media annuale, che da ora in poi chiameremo TL.
E quindi che anche la T delle grotte sia quasi uguale alla TL.
Quasi uguale.
Ma questo “quasi” contiene un mare di dettagli...
Tgrotta Tmedia _ annuale
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
GROTTE COME FILTRI TERMICI
LA TEMPERATURA MEDIA LOCALELa carta delle T medie è data dalla World Meteorological Organization
con una rete di 11 mila stazioni meteorologiche che coprono la Terra.
La carta dà i valori della T media annuale locale (TL)
riportata al livello del mare.
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
La zona mediterranea è tutta inclusa fra l’isoterma 10 e quella 20 °C.
Vuol dire che le grotte sono tutte a quella TL?
Sì, quelle a livello del mare, sono a quella TL.
Palermo 17 °C, Trieste 12 °C, Barcellona 16 °C, Torino 13.5 °C...
Ma Torino non è a livello del mare...
20 °C
10 °C
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LA TEMPERATURA MEDIA LOCALE
Infatti bisogna apportare correzioni.La principale è per la quota.
La TL in genere scende di 6.5 °C ogni chilometro di quota. Torino è a 250 metri slm;
quindi bisogna togliere circa 1.8 °C.Una grotta a Torino (una cantina,
la roccia entro poche decine di metri di profondità, l’acqua delle falde
profonde...) ha in prima approssimazione una T di 12-13 °C.Alla stessa latitudine (Marguareis...) ci aspettiamo che una grotta a 2000
metri slm (Piaggia Bella) abbia una T poco più alta di 0 °C.
È così semplice?Sì, in prima approssimazione
è proprio così semplice. Ingresso F5, Marguareis, Piemonte, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA TEMPERATURA MEDIA LOCALE
Ma una grotta su un versante nord?Il versante non importa.
Cambia molto quanta radiazione solare riceve (e quindi la sensazione di freddo), ma in realtà l’influsso sulla TL è molto piccolo.
In genere, senza ricorrere alla carta, possiamo operare così per stimare la TL:
- cerchiamo i dati di TL forniti dalle stazioni WMO più prossime alla zona X interessante;- calcoliamo per ciascuna ΔLat e ΔAlt, differenza delle latitudini (in gradi) e delle altitudini (in chilometri), fra il punto X e la stazione WMO;- stimiamo TL con la formula qui sotto, valida dalle nostre parti;- mediamo fra le varie stazioni.
AltLatTT WMOL 5.67.0 La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA TEMPERATURA MEDIA LOCALE
Riassumiamo.La grande inerzia termica della roccia che circonda le grotte
smorza le variazioni di T dei fluidi entranti, e fa sì che esse si sistemino alla loro T media annuale (TL).
In prima approssimazione possiamo quindi dire che le grotte hanno la T media annuale del posto in cui si aprono.
Grotta della Mottera, Val Corsaglia, Piemonte, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA TEMPERATURA MEDIA LOCALE
LE CORREZIONI
Ci sono diverse correzioni da apportare.
1) Selezione dei fluidi;
2) calore geotermico;
3) diverse altitudini di infiltrazione.
Abisso Essebue, PB, Marguareis, Piemonte, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
SELEZIONE DEI FLUIDI: ACQUA
La T media di una località
si ottiene dalle misure di T
dell’aria a 2 metri di altezza
su un prato pianeggiante.
Ma noi abbiamo visto che il fluido
che conta davvero nel fissare la T
della grotta è l’acqua
che si infiltra.
La sua T media può essere diversa
dalla TL per vari motivi. Rio delle Amazzoni, Manaos, Brasile
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
Primo motivo.Le precipitazioni partono da una quota sensibilmente più alta della superficie.
In genere si ammette che la loro T sia circa 1 °C inferiore alla T locale dell’aria.
Temporale sui Tepui, Venezuela
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
SELEZIONE DEI FLUIDI: ACQUA
Secondo motivo.Le precipitazioni sono concentrate in stagioni particolari.
Confrontiamo la situazione climatica di:
Firenze (44° N, q. 50);Chihuahua (29° N, q. 1400).
Le T sono simili, come le medie:TL Firenze: 14.6 °C.;TL Chihuahua: 17.8 °C.
Le precipitazioni no, e le T medie delle infiltrazioni, e quindi delle grotte, sono:
T Firenze: 13.8 °C;T Chihuahua: 21.6 °C.
Firenze (I): T e P
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
1 4 7 10
Mesi
Tem
pera
ture
[°C
]
-10
10
30
50
70
90
110
130
150
Pre
cip
itazio
ni [m
m]
TminTmaxPrecipitazioni
Chihuahua (Mx): T e P
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
1 4 7 10
Mesi
Tem
pera
ture
[°C
]
-10
10
30
50
70
90
110
130
150
Pre
cip
itazio
ni [m
m]
TminTmaxPrecipitazioni
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
SELEZIONE DEI FLUIDI: ACQUA
Terzo motivo.In zone dove la neve permane per lunghi periodi,
le acque di infiltrazione sono sensibilmente più calde della TL.Infatti quando fa molto freddo l’acqua è neve, ed essa non si infiltra.
L’infiltrazione inizia solo alla fusione primaverile, quando la sua T è salita a 0 °C.
Sotto lo zero l’acqua non scorre: questo è il motivo fondamentale per cui tratti di grotta sottozero sono rarissimi e molto prossimi all’esterno.
Abisso Viva le Donne, Grigna, Lombardia, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
SELEZIONE DEI FLUIDI: ACQUA
La grotta di Ulugh Beg è stata scoperta
dall’Associazione La Venta
durante la spedizione Samarcanda 91.
È una delle più alte entrate
conosciute al mondo.
Sviluppo: 1500 metri
Profondità: 240 metri
Altitudine: 3750 metri
TL: -6°C
T della grotta:
-0.8°C a 3700 metri slm
0°C a 3550 metri slmAbisso Ulugh Beg, Hodja Gu Gur Atà, Uzbekistan
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SELEZIONE DEI FLUIDI: ACQUA
Quarto motivo.In ingressi particolari le acque di infiltrazione
possono non essere affatto all’equilibrio con la TL.Una grotta alimentata da un lago molto assolato
e poco profondo può essere molto più calda dell’atteso.Una grotta il cui ingresso è una grande trappola per la neve
può essere intorno allo zero anche a quote relativamente basse.
Abisso Gaché, PB, Marguareis, Piemonte, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
SELEZIONE DEI FLUIDI: ACQUA
Anche i movimenti dell’aria provocano scostamenti dalla regola
che la T della grotta sia la TL.
L’aria non congela, ma la sua direzione di scorrimento
dipende dalla T esterna.
Durante l’estate l’atmosfera interna è più densa di quella esterna e cade,
e l’aria viene inalata dalle entrate alte che ora sono “spazzate”
dall’aria esterna, che è calda.
L’aria interna, relativamente fredda, affonda nella montagna
e sgorga alle entrate basse.
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
SELEZIONE DEI FLUIDI: ARIA
Durante l’inverno avviene l’opposto:
l’aria interna è relativamente calda
e sale, sgorgando dalle bocche alte.
Fonde la neve
e mostra gli ingressi “buoni”.
Abisso Fine di Mondo, PB, Marguareis, Piemonte, Italia
Ingresso sconosciuto, Desert du Platé, Francia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
SELEZIONE DEI FLUIDI: ARIA
Si forma una nuvola
di mescolamento all’ingresso.
Tante grotte sono state trovate così...
Fummifere Acque, Auyantepui, Venezuela
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SELEZIONE DEI FLUIDI: ARIA
Questo significa che le grotte filtrano l’aria, selezionandone
le temperature.
Fra l’aria interna e quella esterna esse scelgono:
la più calda per le entrate alte;la più fredda per quelle basse.
L’effetto complessivo sulla T della grotta è piccolo, perché
l’aria ha poca capacità termica.Gruta da Terra Ronca, Goyas, Brasile
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SELEZIONE DEI FLUIDI: ARIA
IL CALORE GEOTERMICO
Dalle profondità della Terra sale un flusso di energia termica
di 0.06 W/m2.Nel tempo, ha reso calde tutte le rocce profonde.
Il flusso geotermico in grotta è impercettibile, perché le montagne in cui sono scavate sono all’equilibrio
coi flussi d’acqua esterni, che le hanno raffreddate
da gran tempo.Il flusso che sale viene intercettato dall’acquifero alla base del monte
ed espulso alle sorgenti.
phreatic part
low impedance water and air transfers
Fgt
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Ne risulta che fra il fondo grotta e la sorgente l’acqua viene scaldata di un ∆Tgt dato dalla formula sotto.
P* è l’infiltrazione.
Nel carso alpino P* si aggira su 1000 mm/a e quindi l’incremento di temperatura è intorno a 0.5°C.
Non è molto, ma forse è misurabile.
Tgt 500
P *C
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
IL CALORE GEOTERMICO
Ma è vero?L’idea di un acquifero piatto e omogeneo che nelle profondità
delle montagne carsiche schermi il flusso geotermico non è plausibile. Sappiamo benissimo che l’acqua si sposta lungo una rete di gallerie
o persino in singole condotte.
Grotta Holloch, Svizzera
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
IL CALORE GEOTERMICO
Il risultato sorprendente è che questo non importa.
Una condotta focalizza su sé stessa il flusso geotermico,
creando una zona d’ombra nelle rocce sovrastanti
su una superficie molto più ampia della condotta stessa.È come se l’acquifero
fosse esteso per centinaia di metri intorno alla condotta.
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
IL CALORE GEOTERMICO
In pratica le condotte di base intercettano il calore
geotermico su una superficie molto più grande della loro.
Le dimensioni della superficie schermata sono dell’ordine
della profondità della condotta, non del suo diametro...
È probabile che il riscaldamento conseguente abbia importanti
effetti nell’evoluzione dei sistemi freatici.
T 0
T 0
R O C K
S U R F A C E
H
c a v e s h a p e f a c t o r S F
d r a i n a g e c o n d u i t
H
HS Fsh
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
IL CALORE GEOTERMICO
Una grotta può avere locali sbilanci termici
per le diverse capacità di schermatura
delle condotte profonde.Anche questi processi
possono avere un ruolo genetico perché creano condensazioni, ma sono di ampiezza limitata.
Allo stato attuale delle conoscenze
si può ammettere che il flusso geotermico non giochi
nessun ruolo nel fissare la temperatura di una grotta.
T0
T0
ROCK
SURFACE
drainage conduit
cave
T0 T1
T2
T1
thermal exchanges
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
IL CALORE GEOTERMICO
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
Abbiamo visto che la TL esterna varia con la quota.Diminuisce di 6.5 °C/km.
Questo valore è il gradiente medio atmosferico.Anche in grotta le T
variano con la quota, ma in un modo diverso,
che dipende dal tipo di grotta.In genere, comunque,
la T diminuisce di 3-4 °C/km, cioè molto meno che all’esterno.
Vediamo meglio.
1.5
2
2.5
3
3.5
4
4.5
5
800 1000 1200 1400 1600 1800
quote m slm
T-aria (triangoli) e T-acqua (quadrati)in Malga Fossetta, giugno 96.Quote topografiche. Precisione T ±0.1°C.
quota ingresso
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
Consideriamo una condotta ben isolata termicamente, in cui l’acqua scende di cascatella in cascatella, senza mai acquistare velocità.
La sua T va crescendo, perché l’energia potenziale iniziale va trasformandosi in calore, di salto in salto.
Il suo guadagno di T è Gw=2.34 °C/km.È il “gradiente adiabatico idrico”, molto importante perché quanto più
le grotte sono attive, tanto più il loro gradiente gli è vicino.
Gruta do Diablo, Sao Paulo, Brasile
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
L’aria ha un comportamento
più complicato perché:
1) è comprimibile;
2) in genere è umida.
L’aria si muove sia verso l’alto
che verso il basso.
Nel caso dell’aria secca
questo crea semplicemente
un’inversione temporale.
Ma questa simmetria si rompe
a causa dei processi di condensazione
e al rilascio di energia dovuti all’attrito.
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
Se l’aria è secca, o lontana dal 100%
di umidità relativa, la sua T aumenta
scendendo con la quota
di Gas=9.7 °C/km.
Questo in meteorologia si chiama
“gradiente adiabatico secco”.
Cueva Hundida 2, Coahuila, Messico
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
Ma in generale ci sono vaste superfici di acqua libera nelle grotte,
e l’aria rimane umida.
Quindi l’aria si scalda scendendo,
ma con questo essa fa evaporare dell’acqua.
Però, per farlo, deve spendere energia.
Il risultato è che si scalda meno che se non ci fosse acqua.
La sua variazione di T con la quota (“gradiente adiabatico umido”)
è data da questa formuletta, che è utile imparare a memoria
per andare bene in grotta.
10.622
p
L
c p
AB
T 2exp
B
T
dT
gMmol,a
R
1
0.622 A
p
L
c pTexp
B
T
dz
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
Non è vero, per fortuna. Ma importa capire che l’aria umida scendendo
si scalda meno di quella secca.La tabella dà le variazioni di T con la quota a varie quote e temperature.Sono le variazioni di T con la quota per le grotte in cui ci sia acqua ferma,
ma pochissimo scorrimento idrico.Si vede che il gradiente naturale per grotte umide
è circa 6 °C/km in grotte alpine e 4-5 °C/km in grotte tropicali.
Altitude [m] 100 1000 2000 3000 4000
T=0°C 6.58 6.38 6.14 5.91 5.70
5°C 5.90 5.70 5.50 5.25
10°C 5.32 5.11 4.89 4.68
15°C 4.80 4.60 4.40 4.20
20°C 4.35 4.17 3.98 3.80
25°C 3.95 3.80 3.65
30°C 3.63 3.49 3.35
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
Ad esempio. Una grotta inizia a 1500 metri slm con T=TL=6 °C.La T aumenta scendendo di quota a seconda di cosa scorre:
solo aria secca: 9.7 °C/km;solo aria umida: 6 °C/km;solo acqua: 2.34 °C/km.
In media nei complessi sotterranei di tipo alpino: 3.5 °C/km
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
E quindi alle gallerie a quota 500 metri s.l.m.
misuriamo delle T che sono rispettivamente:
16, 11, 8.5, 9.5 °C.Lungo ciascuna linea interna
di moto dei fluidi si ha un gradiente di T
che dipende dal peso relativo di acqua e aria.
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
Nella pratica le grotte reali
sono una miscela di arie umide e acque,
e a seconda del prevalere di una
o dell’altra il gradiente si sposterà
verso i 2.5 (acqua dominante)
o verso i 5 (aria dominante).
Come abbiamo detto,
la gran parte dei grandi abissi
ha gradiente intorno a 3-3.5 °C/km.
Terra tra i Due Laghi, PB, Marguareis, Piemonte, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
Ma una grotta in genere
prende acque da vari
posti, a diverse quote,
quindi ognuna con:
sua T di infiltrazione;
suo gradiente
di discesa.
Quindi, quando
si mescolano,
non sono in equilibrio.
Inoltre questa miscela
tende a confondere
il gradiente complessivo
della grotta.
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
In particolare, se si ha T=TL a una certa quota, non sarà più così più in basso. Infatti:
La TL esterna diminuisce di 6.5 °C/km.La T delle grotte di soli 3-3.5 °C/km.
Ad esempio, poniamo che a quota 0 la TL sia T0=12 °C, e che H=1 km.
Quindi a quota H la TL è 5.5 °C.Le acque si infiltrano lassù, a quella T, e scendendo acquistano 3.5 °C.
H
T0
T0-6.5 H
(T0-6.5 H)+3.5 H
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
Perciò escono a 5.5+3.5=9 °C, ben 3 °C in meno della TL alla quota della sorgente.Possiamo capire che esiste un sistema carsico profondo dal fatto che le sorgenti e le gallerie di bassa quota sono molto più fredde del TL.In pratica, asserire che la T di una grotta è circa TL non è vero per i grandi sistemi carsici con forte sviluppo verticale.La loro T è sempre minore della TL alla stessa quota.
H
T0
T0-6.5 H
(T0-6.5 H)+3.5 H
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
C’è di più: abbiamo visto che, se l’acqua fluisce in una condotta isolata, si scalda di 2.34 °C ogni chilometro di caduta.
Ma nel carso profondo, essa si scalda di 3-3.5 °C/km.L’acqua quindi esce dalle montagne un poco più calda di quanto dovrebbe.
Perciò, in generale, l’acqua, che fissa la temperatura della grotta sottrae energia alla montagna.
Sorgenti di El Ocote, Chiapas, Messico
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
E chi dà energia alla montagna?
La dà il fluido che esce più freddo
di quel che dovrebbe.
L’aria.
L’acqua fissa la T della grotta.
L’aria le dà energia.
Quindi nella speleogenesi:
l’acqua è lo scalpello,
l’aria il martello.
Confluenza, PB, Marguareis, Piemonte, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I GRADIENTI TEMPERATURA-QUOTA
MISURE
Ora guarderemo un po’ di casi pratici.Prima, come varia
la T sottoterra nelle zone dove la circolazione dell’acqua esterna
è praticamente assente.Se non c’è circolazione,
di sicuro non ci sono grotte che ci permettano
di raggiungerle.Quindi sono T di cavità
artificiali: di tunnel.Ingresso della Miniera di Naica, Messico
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
Traforo del Gottardo st. gotthard
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
0 5 10 15
de
pth
[m
]
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
de
pth
[°C
]
Profondità del tunnel.Temperatura della roccia.In genere è proporzionale alla profondità.In questi grafici il valore della temperatura alle entrate è TL.
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
MISURE
Traforo del Sempione
simplon
0
500
1000
1500
2000
2500
0 5 10 15 20
dep
th [
m]
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
tem
pe
ratu
re [
°C]
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
MISURE
Traforo del Monte Bianco mt blanc
0
500
1000
1500
2000
2500
0 2 4 6 8 10 12
de
pth
[m
]
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
tem
pe
ratu
re [
°C]
Anomalia rispetto all’atteso.In fase di scavo questo segnalò l’avvicinarsi ad una enorme faglia che portava l’acqua glaciale sin giù a quota tunnel.
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
MISURE
Traforo del Gran Sasso gran sasso
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
0 2 4 6 8 10
de
pth
[m
]
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
tem
pe
ratu
re [
°C}
La temperatura non è proporzionale alla profondità.L’intero Gran Sasso, come tutte le montagne carsiche, fa termicamente parte dell’atmosfera…
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
MISURE
Ora passiamo alle grotte.Guarderemo come varia la T
con la quota.Ci sarà sempre una zona “disturbata”
vicino alle entrate, dove i fluidi entranti non sono ancora in equilibrio
con l’ambiente.Dopo di che, aria, acqua e roccia
vanno in equilibrio.Anzi: in quasi-equilibrio.
Si vedrà che per apprezzare bene la regolarità dei gradienti
bisogna misurare su grandi dislivelli, oltre almeno i 500 metri.
Canyon Fighiera, PB, Marguareis, Piemonte, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
MISURE
Abisso di Trebiciano - Venezia Giulia
7
8
9
10
11
12
13
0 50 100 150 200 250 300 350
tem
pe
ratu
re [
°C]
quota [m slm]
Abisso di Trebicianowater and air temperature vs altitudeapril 95
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
MISURE
16
16.5
17
17.5
18
18.5
19
19.5
20
1150 1200 1250 1300 1350 1400 1450 1500
tem
pe
ratu
re [
°C]
quota [m slm]
Auyan TepuiAir Temperatures vs AltitudeFummiferae Acquae (1996): -3.8 °C/kmOcorpuscolo (1993): -4.6 °C/km
entrancesQ1475
Fummifere Acque - Venezuela
Fummifere Acque, Auyantepui, Venezuela
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
MISURE
Abisso Orione - Lombardia
1.5
2
2.5
3
3.5
4
4.5
1300 1400 1500 1600 1700 1800
temperature aria e acqua in OrioneGrignone, maggio 92
Grigna Settentrionale, Lombardia, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
MISURE
Abisso Malga Fossetta - Veneto
1.5
2
2.5
3
3.5
4
4.5
5
800 1000 1200 1400 1600 1800
quote m slm
T-aria (triangoli) e T-acqua (quadrati)in Malga Fossetta, giugno 96.Quote topografiche. Precisione T ±0.1°C.
quota ingresso
Sorgente dell’Oliero, Settecomuni, Veneto, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
MISURE
Abisso Ceki 2 - Slovenia
0.5
1
1.5
2
2.5
3
3.5
4
4.5
800 1000 1200 1400 1600 1800 2000
temperature di acqua ed aria in Ceki Due, Canin Sloveno, Dic 92
Quota slm [m]
Tem
pera
ture
[°C
]
Ingresso Ceki 2, Kanin, Slovenia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
MISURE
Abisso Ulivifer - Toscana
7
7.5
8
8.5
9
9.5
0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6
Temperature dell'acqua e dell'arianell'abisso Ulivifer, Alpi Apuane, dopo una grande piena. Quota ingresso 1565 m slm
Quota slm [km]
Tem
pera
ture
[°C
]
Aria
Acqua
Zona fondo, Abisso Ulivifer, Tambura, Toscana, Italia
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MISURE
Complesso di Piaggia Bella - Piemonte
0
1
2
3
4
5
6
7
8
1 1.5 2 2.5 3
Temperature di aria e acqua nel Complesso Piaggia Bella-Labassa
quote slm [km]
tem
pera
ture
[°C
]
aria
acqua
Abisso Gaché, PB, Marguareis, Piemonte, Italia
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MISURE
Pozzo della Neve - Molise
5
6
7
8
9
10
600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400
tem
pera
tura
[°C
]
quota [m slm]
quotaingresso
Temperature acqua ed aria vs. quotanel Pozzo della Neve, Matese.Gradiente -2.85 °C/km. Agosto 94.
Abisso Cul di Bove, Molise, Italia
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MISURE
Capitano Paff - Lombardia
1
1.2
1.4
1.6
1.8
2
2.2
2.4
1500 1600 1700 1800 1900 2000 2100 2200
tem
pera
tura
[°C
]
quota [m slm]
Abisso Capitano Paff, Grignone.Temp. aria ed acqua vs. quota.Non tarato. Ago 95
entrata2180
Abisso Viva le Donne, Grigna, Lombardia, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
MISURE
CONCLUSIONI
La temperatura di una grotta
è una delle sue caratteristiche principali,
ma spesso viene percepita
come semplice sfondo ostile
che si oppone alle esplorazioni.
Essa è invece il risultato dell’interazione
fra la forma della grotta e l’esterno.
Lungi dall’essere semplicemente ostile,
la temperatura di una grotta
ci racconta la forma del monte
e le vicende climatiche dell’esterno.Khayyam, Antro del Corchia, Toscana, Italia
La temperatura delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
PER SAPERNE DI PIÙ
BADINO G. (1995), Fisica del Clima Sotterraneo. Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, 7, Bologna, pp. 137;BADINO G. Il Clima Sotterraneo. www.laventa.it/download/pdf/il clima sotterraneo.pdf;BALBIANO C. (2000), Il Clima delle Grotte. Quaderno Didattico della Società Speleologica Italiana n. 8, pp. 9;LISMONDE B. (2002), Aérologie des Systèmes Karstiques. Comité Departementale de Spéléologie Isére, pp. 362.
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CREDITI
Questa lezione è stata preparata da Giovanni Badino.
Tutte le fotografie sono di Giovanni Badino.
Si ringraziano per la loro collaborazione e disponibilità i seguenti enti e istituzioni:
Dipartimento di Fisica Generale dell’Università di TorinoAssociazione Geografica La Venta, Treviso.
© Società Speleologica ItalianaOgni parte di questa presentazione può essere riprodotta sotto la propria responsabilità,
purché non se ne stravolgano i contenuti. Si prega di citare la fonte.
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