LA SPOSA IN TEMPO DI CRISI

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Sfilata Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia 11 Luglio 2012 ore 15 Nella Settimana dell’AltaRomAltaModa Sposa in tempo di crisi

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FIGURINI SFILA TA ACCADEMIA MAIANI ALTAROMA ALTAMODA 2012

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SfilataComplesso Monumentale S. Spirito in Sassia

11 Luglio 2012 ore 15Nella Settimana dell’AltaRomAltaModa

Sposa in tempo di crisi

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Per vestire “La sposa in tempo di crisi ”abbiamo utilizzato tessuti inusuali:

mantovane, tende, lenzuola, ricami e tulledi abiti da sposa di 30-40 anni fa.

Ingegno e creatività, senza perderedi vista l ’alta sartoria, per la realizzazione

di abiti unici per un giorno unico.

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S Etilisti mergentiGli

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ANDERSON TERESA ROMANAANDRIAMANGANIRINA HARIM

CAMART AURAS FRANCOISECHIARANTANO SERENA

COPPOLA FEDERICACOSIMO AMELIA

COSTA BARBOSA IVONETECOTET ALEXANDRA

DAMIANO SIMONADUENAS MARIA ELENA

FRATINI ARIANNAKHAYER IRENE

MANZELLA EMIDIAMONTAINA MARTANANNI CONSUELO

ODESCALCHI GINEVRAOHORODNYCHA TETYANA

PIPARO STEFANOQUINTO RITA

ROMANINI FERNANDAROSSETTI MARCO

SANTINI ELEONORASCHMUDA CHARLENE

STROPPAGHETTI CLAUDIATUMBARELLO CHIARA

pag. 6pag. 7pag. 8pag. 9pag. 10pag. 11pag. 12pag. 13pag. 14pag. 15pag. 16pag. 17pag. 18pag. 19pag. 20pag. 21pag. 22pag. 23pag. 24pag. 25pag. 26pag. 27pag. 28pag. 29pag. 30

Accademia Creazioni Moda - Tel. 06.69302599 - E.mail [email protected] Corso Stilista

RAFFAELLA LA ROCCADirettore DidatticoMARIA MAIANI

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PALMACALÌ KALIPSO NAUSICA RAVINALA

STILISTA EMERGENTESTILISTA EMERGENTE

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resento la mia collezione che prende l'idea base dalla ricchezza naturale del mio paese: il Madagascar. Il “ravinala”, detto anche “l’albero del viaggiatore”, nelle lingue occidentali indica al viaggiatore la riserva d’acqua custodita nella guaina alla base delle sue ampie foglie distribuite a ventaglio su un piano unico. Così ho creato l’abito da sposa “palma” fatto di pieghe che dall’alto scendono fin in fondo al vestito. La stessa ispirazione ha influenzato la creazione “ravinala” dove le piccole pieghe partono dal punto vita nel centro del vestito. Non solo queste pieghe vogliono ricordare la forma dell'albero, ma affermare anche, nella loro allegoria, che il viaggiatore trova sempre modo di dissetarsi malgrado i periodi di siccità. Utilizzando la fibra della stessa foglia - conosciuta sotto il nome “rafia” – ho arricchito le mie creazioni con fiori all'uncinetto e ricami, il tutto accompagnato da accessori assortiti: cappelli, cerchietti, borsette. Anche in periodo di crisi la bellezza della natura può partecipare ai momenti importanti della nostra vita, come il matrimonio, ed esaltarne i significati più profondi. La mia passione, la mia vita, i mie progetti, il mio futuro. Sono racchiusi in una sola parola: la “moda”.

arrivò il giorno in cui ci presentarono il tema da cui trarre ispirazione per la futura collezione.Da quell’istante in poi fu tutto un osservare, immaginare, cogliere, schizzare estrapolando man a mano frammenti di storie, immagini, idee che materializzai poi nelle miei creazioni.I miei abiti hanno delle linee diverse tra loro e particolari rispetto all’immaginario stereotipato che si ha nei confronti della figura “sposa”.In questo caso è accompagnata da una particolare condizione “in tempo di crisi”.Interpretando ciò, le mie creature sono unite tra loro attraverso lembi sostanziosi al tatto e alla vista che, legati assieme e sovrapposti, decorano con tonalità e spessori diversi dando idea di qualcosa che non ha fine, sempre in movimento, che può avere, come in un matrimonio, diversi inizi e molti sbocchi, contornato e valorizzato da trame di tessuto diverse tra loro, trame di vite che s’incontrano, si sposano, facendo nascere la cosa per me più bella, più istintiva: “un’opera d’arte”, attraverso la quale ognuno può dare un personale significato.E

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PLASTIC GRANOEGALITÉLIBERTÉ FEMINITÉ

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isto il tema della collezione, ho pensato che nel giorno “più bello” la mia donna vestirà in maniera Autar-chica, usando materiali economici o che si avvicinano ai materiali semplici presenti in natura. Il motivo del

risparmio si coniuga con il motivo della semplicità e dell’ uso di materiali quasi “poveri”. La mia sposa indossa abiti di yuta e plastica; adorna il corpetto con fili metallici, decora la sua gonna con pennellate color oro che disegnano campi di spighe, infine ricopre il suo tubino bianco con la plastica,materiale assai economico e facilmente reperibile.Attraverso i materiali, naturali e sintetici, ho voluto contrapporre anche due modelli di spose diverse tra di loro: la sposa con abito con disegni di spighe di grano, quasi contadina, rappresenta una sposa ingenua e romantica mentre la sposa che indossa abiti con materiale plastico, simbolicamente rappresenta una immagine più moderna che ricorda la moda futurista o un quadro di Marinetti.Queste due parti di spose come ho già detto hanno lo stesso principio ispiratore: si può essere eleganti, sexy anche indossando abiti economici e si può essere spose anche indossando un sacco!

l motivo ispiratore della mia collezione è il motto liberté - egalité – féminité. La sposa non è più una fanciulla indotta al matrimonio dalla famiglia. In tempo di crisi diventa una donna

con delle rivendicazioni: libertà / uguaglianza / femminilità. Come fa l'artista francese Ben (alla quale mi sono ispirata), la sposa si esprime scrivendo i suoi motti. Creatrice di moda in Francia con il nome di Zencesca Création ho approfittato di questi due anni a Roma per frequentare il corso di design della moda l'Accademia di Maria Maiani.

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CONCHIGLIA15 SETTEMBRE 15 SETTEMBRE

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el film ”Matrimonio all’italiana”, l’abito da sposa rappresentava la spesa maggiore per i futuri sposi. Attualmente, in tempo di crisi, la donna ha bisogno di idee alternative per sentirsi importante il giorno del proprio matrimonio. Perchè, sia dal punto di vista economico che dal mancato riutilizzo, l’abito da sposa rappresenta uno spreco. Grazie a tessuti sintetici o naturali di uso comune, è possibile realizzare dei capi di alta moda a prezzi conte-nuti che possono essere riutilizzati eliminando dei particolari o apportando delle piccole modifiche. L’idea prende spunto principalmente dalla conchiglia, da cui si dice essere nata Venere, dea della bellezza e dell’amore, contrapposta alle stampe giapponesi dell’ukiyo-e, “Immagini del mondo fluttuante”, in cui c’è l’esaltazione della figura femminile nella sua quotidianità ed effimera bellezza.

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5 settembre…È una semplice data, ma allo stesso tempo racchiude un significato molto profondo, al quale mi sono ispirata per la mia creazione. Questa data rappresenta l’unione di due persone importanti: i miei genitori…i quali mi hanno trasmesso i giusti valori della vita. Per me il matrimonio rappresenta l’incoronamento dell’amore di due persone; …è il sogno che ogni donna vorrebbe realizare.Il mio abito sfilerà con semplicità, ma allo stesso tempo sarà arricchito da decorazioni sfiziose, per dare alla sposa un giorno perfetto per un “sì speciale“ anche se in tempo di crisi.

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ELEGANCE ELEGANCEONDETRAMONTO SIRENA

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a mia sposa, in tempo di crisi, manifesta l’esigenza di ostentare la bellezza, il lusso, la raffinatezza, la pulizia delle forme; la semplicità delle linee mi ricorda gli abiti degli anni ’30 di Coco Chanel con i suoi abiti bianchi svasati. La mia sposa è anche seduttiva, con le trasparenze in tulle che scoprono parte del punto vita. Per la magnificenza, la maestosità del collo avvolgente mi sono ispirata alla collaretta a ventaglio di Cateri-na dei Medici del 1600 che esprime il mio bisogno di rendere immobile ed unico un evento importante nella vita di una donna.

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a sposa non è mai in crisi, ma l’economia sì; di conseguenza deve adattarsi ai tempi moderni. Nonostante tutto la donna vuole essere sempre bella nel giorno più importante della sua vita. Per lei ho creato degli abiti romantici e di altri tempi, ispirandomi all’ 800 e utilizzando materiali di basso costo. La location che ho immaginato per le mie spose è la spiaggia con i colori della sabbia, del cielo, del mare e dei raggi del sole che si riflettono sui miei abiti.

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L’urlo di CharlesSHAMANDALIE SHAMANDALIE

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uò una celebrazione, un rito, rappresentare l’intenso rapporto che lega, forse due persone, forse due anime, l’una all’altra?La mia sposa è una donna che decide di abbandonare quei canoni tradizionali che molti si aspetterebbero di vedere. Ci ritroviamo davanti ad una “versione elegante della morte”, meta più rapida degli ideali di un qualsiasi uomo che nuota in una realtà confusa e caotica, dominata da una crisi non tanto economica quanto ideale.“L’urlo di Charles“: l’urlo di un uomo ignorato da chiunque gli passi accanto (da ”L’urlo” di Munch), conte-stualizzato in una visione in cui l’animo umano desidera sempre “altro”, il quale, insoddisfatto, spera di andare oltre.“La sola meta autentica è la morte, vecchio capitano“ - Charles Baudelaire.

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riannaAFratini hayerK reneI

ei periodi di crisi l’essere umano si spoglia di tutto quello che è superfluo: si ritorna alla semplicità e al tempo in cui era tutt’uno con la natura. Si ricerca la totale armonia con ciò che circonda l’uomo.In questo senso il matrimonio è un rito che simboleggia semplicemente l’unione dei due amanti, non un’unione davanti a Dio, né un contratto puramente economico.A mio parere la società celtica esprime al meglio l’immagine che ho di una sposa.

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L’urlo di Charles

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PARIGI

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ilenzio! Sta per arrivare la sposa.Non si sente il fruscio della seta, nè si vedono ricchi pizzi o lucidi rasi. Sono lontani gli anni del boom economico, ma è sempre con gioia e speranza che la mia sposa vive il giorno del suo matrimonio.Una ricerca che nasce semplicemente dalla linea, elemento geometrico fondamentale, ma in particolare la linea curva, che indica morbidezza, movimento.Nell‘Art Noveau troviamo un decorativismo che si esprime grazie alla sinuosità delle linee.Questo motivo decorativo appare molto evidente nell’arte di Klimt ed è ulteriormente arricchito da motivi ornamentali quali quadrati, spirali, triangoli ed occhi.Ma ecco entrare la sposa: racchiusa in un abito di lana cotta sembra provenire da un mondo incantato in cui ci invita a perderci, solo per un attimo, un momento soltanto, nei pochi secondi che la vedranno sfilare in passerella.

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n controcorrente con l’idea tradizionale dell’abito da sposa ho scelto di realizzare un abito ”pantalone”, perché a mio avviso anche per un giorno così importante la donna dimostra di essere moderna e al passo con i tempi.Il pantalone come simbolo di praticità, dinamicità, intraprendenza per una donna attuale, forse un po’ mascolina, che con la sua grinta riesce a tenere il passo con l’uomo non solo nella vita familiare ma anche sociale e lavorativa.Una donna che però non rinuncia ai sentimenti e ai valori veri, come quello di un legame matrimoniale.

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LINFA

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ARLECCHINO 1GOCCE DI MEMORIA GOCCE DI MEMORIA

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a maestra e gli altri bambini decisero di fargli un regalo e ognuno di loro gli diede un pezzetto di stoffa colorata. Arlecchino fu felicissimo e portò la stoffa alla sua mamma. Questa ci pensò un po' su e finalmente trovò cosa fare di tutte quelle pezze... Quando mi è stato rivelato il tema della sfilata, ho pensato di rifarmi allo spirito romantico di quella vecchia favola, e come la madre di Arlecchino ho fatto di necessità virtù. Il primo abito l'ho immaginato per un matrimonio tra pochi amici, nel tardo pomeriggio estivo, quando i raggi del sole raggiungono per vie traverse le superfici, in particolare quella della fodera dorata della gonna che si incendia al minimo riflesso di luce. La parte superiore dell'abito ha uno scollo a barchetta e le maniche a chimono. Ho voluto creare un abito sobrio ma nel tempo stesso vivace ed elegante.Per questo abito ho assemblato varie "pezze" e fantasie cercando di ricreare nel contempo un complesso elegante ed omogeneo che desse un senso ad un giorno così importane, la stessa forma a sirena e lo scollo pronunciato ambiscono a rendere qualcosa di così semplice all'altezza dei fasti che il giorno più magico di ogni donna dovrebbe avere.

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na volta l’abito da sposa veniva tramandato di madre in figlia. Oggi, purtroppo, non si usa più perchè l’abito viene presto definito troppo obsoleto e fuori moda.Quindi, la mia idea è stata quella di cercare un modo per poterlo riutilizzare; in questo caso ho usato l’abito di mia madre per dargli nuova vita.L’abito che ho pensato di creare ha uno stile che si colloca a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60; uno stile che espri-me proprio il mio modo di vedere la moda.

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IRISCHIC PARISIENANTIQUE ROMANTIQUE RETRÒ

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a crisi è, secondo me, come la moda: ciclica.In tutti i paesi, nel passato come nel presente, si sono alternati momenti di benessere a momenti di recessio-ne che hanno sempre portato, nel bene o nel male, ad un cambiamento che ha interessato i vari aspetti della nostra vita (o di chi ci ha preceduto) e della moda.Analizzando i vari periodi “bui” del passato, sono rimasto affascinato dall’enorme cambiamento di costume nel primo dopoguerra. Ho voluto quindi rappresentare con questi due abiti la trasformazione del vestito tra gli anni ’30 e ’40, rivisitando linee e tagli, decorando gli abiti con materie prime di sussistenza dell’epoca: sale e riso, usati come pietre preziose a basso costo.

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a mia visione di sposa in crisi parte dai lontani anni ‘30, dove eleganza, sensualità e semplici tagli si applicavano nei tailleur e nei vestiti da sera. In particolare gli abiti da sposa ricercavano la semplicità del bianco e delle decorazioni contenute.Nel 2° dopoguerra si diffondeva in tutto il mondo la nuova immagine femminile di donna forte, elegante e indipendente.Il tessuto era meno elaborato e ricco di quello attuale ma per me va sempre ricercata, soprattutto in tempo di crisi, la semplicità e l’economicità.

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FRESIA

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RUSTICA

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n occasione di un invito a pranzo a casa di amici sono rimasta colpita dal servizio presentato, composto da tovagliette all'americana, costituite da bastoncini in legno accostati l'uno all'altro.Ho pensato, dunque, di utilizzare queste ultime come decorazione su abiti a basso costo, insieme a un tipo di stoffa economica, quale il tessuto da tappezzeria. Il tema, infatti, richiedeva la realizzazione di abiti da sposa accessibili a tutti, vista l'attuale crisi economica. Essendo il matrimonio un giorno importante nella vita di una persona non poteva essere trascurato l'aspet-to estetico e stilistico dell'abito, in quanto quest'ultimo può ritenersi protagonista della cerimonia. Nonostante la semplicità data al taglio degli abiti e la poca pretenziosità dei materiali, si è cercato di valoriz-zare al massimo ogni dettaglio, ottenendo dei vestiti semplici ma preziosi.

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el limite delle proprie capacità esprimersi con tutti i mezzi possibili.Un sogno in bianco e nero per dimostrare una semplicità nascosta… Clorophilla linfa vitale.

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ISIRENACLOROPHILLA CLOROPHILLA

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GRETANINÌ

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“ a moda passa, lo stile resta” – diceva Coco Chanel. Ed è su questo principio che si fondano le mie creazioni; abiti senza tempo ispirati alle icone dell'età d'oro di Hollywood, all'era di Chaplin, di Greta Garbo, di Marlene Dietrich, dell'eleganza dell'essenziale. Abiti dalle linee classiche e pulite su cui spiccano particolari preziosi.Abiti per spose che non vogliono rinunciare a tessuti di qualità, per spose che un giorno potranno abbinare al pantalone indossato al proprio matrimonio un caldo maglione di cachemire, per spose carismatiche che amano osare.Abiti per spose che, in tempi di crisi, vogliono sentirsi vere dive.

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inì è nato nella mia mente quando per la prima volta ho visto indossare un corpetto, bellissimo con piume e paillettes, con brillanti argentati, dalla protagonista di una serie televisiva. Immediatamente e subito ho avuto l'ispirazione per elaborare il mio primo abito da sposa.

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STILISTA EMERGENTESTILISTA EMERGENTE

el mio abito ho voluto riportare l’esperienza della crisi di chi la crisi l’ha vissuta veramente sulla propria pelle: mia nonna.Lei infatti, come altre donne, venendo da un periodo di povertà post-bellico, il giorno delle sue nozze indos-sava un semplice tailleur riutilizzabile anche in altre occasioni.Lo “yes man” è perciò un elegante tailleur in cui tutti i suoi componenti sono facilmente riutilizzabili con un po’ d’inventiva. Qui infatti, entra in gioco l’idea del riciclo, un‘alternativa che in tempo di crisi economica non guasta mai! Inoltre, i materiali usati non sono pregiati ma “umili ”, saggiamente reinventati e per questo non meno eleganti e raffinati.“Yes man“, sì lo voglio.

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er la mia crerazione stilistica mi sono ispirata ad un fiore: la rosa rossa.A mio avviso il matrimonio non ha molta rilevanza sociale o economica, ma semplicemente esprime il sen-timento, la tenerezza, l’unione affettiva tra due persone, ma contemporaneamente è un legame di passione, come una rosa rossa con il suo vivo colore sa esprimere.

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NINFEA LOTO

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a sposa, nel giorno del suo matrimonio, è bella, solare e profumata come un fiore che attira su di sé l’attenzione per la sua bellezza.Un fiore che mi ha colpito non appena l’ho visto è stato il fiore di loto; mi ha ispirato la sua semplicità, il candore, la morbidezza e serenità che emana; caratteristiche che ho cercato di dare ai miei abiti.Anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, la sposa può sentirsi una donna importante con un abito meno costoso ma ugualmente speciale.

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L In collaborazione con

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Scuola accreditata

Municipio Roma III

Con il patrocinio del

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Circonvallazione Cornelia, 19 - 00165 ROMAtel./fax 06/69302599 – 06/66032337

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