LA SPEZIA · potuto visitare in modo sicuro tutte le località previste dal programma, compresa la...

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forte esperienza spirituale, indicandoci anche la strada importante di santificazione che consiste nell’imitare Gesù in quell’obbedienza alla quotidianità che Egli stesso visse durante la vita “nascosta” di Nazaret. Molto bello e commovente è stato l’incontro con padre Marco Cosini, già giovane sacerdote della diocesi che ora, da diversi anni, vive a Nazaret nella comunità religiosa dei Piccoli fratelli di Gesù di Charles de Foucauld. Padre Marco ci ha parlato della sua esperienza di cappellano nell’ospedale della vicina Seforis e di quella con bambini e con adolescenti che vivono situazioni di disagio familiare. Per tutti loro Marco è “abuna” (papà), punto di Rientrati alla Spezia i partecipanti al pellegrinaggio diocesano in Terra Santa con il vescovo Palletti Noi, nella terra di Gesù DI PIER CARLO MOSTARDA ella tarda serata di giovedì scorso siamo rientrati dalla Terra Santa al termine del pellegrinaggio diocesano organizzato dall’ufficio Pellegrinaggi e guidato dal vescovo Luigi Ernesto Palletti. Per la maggior parte di noi si è trattato del primo viaggio nella terra di Gesù, ma per tutti l’esperienza è stata comunque davvero coinvolgente ed indimenticabile: non solo per la bellezza del paesaggio, per l’incontro con mondi, popolazioni, religioni e culture diverse, ma anche perché l’itinerario predisposto ci ha condotti a camminare nei luoghi dove Gesù stesso ha camminato, fatto miracoli, pregato e insegnato. Trovarsi a Nazaret, sul lago di Tiberiade, sul monte Tabor, a Cafarnao, a Gerusalemme, a Betlemme è stato per ognuno come un “ritorno a casa”, capace di far rivivere in quei luoghi gli avvenimenti che dentro il cuore di ogni credente in Cristo sono roccia sicura d’identità e di riferimento esistenziale. E’ bello ricordare come a Cana le nove coppie di sposi presenti hanno rinnovato davanti al vescovo le loro promesse matrimoniali. Il pellegrinaggio è servito quindi a radicare in coordinate storiche precise quei fatti che costituiscono il fondamento della fede. Preziosa è stata la presenza del vescovo, il quale, attraverso le sue omelie e catechesi, ci ha aiutati a vivere una N riferimento indispensabile di crescita umana e spirituale. In tal modo egli offre loro, in modo silenzioso ma del tutto eloquente, una splendida testimonianza in cui, più che le parole, sono le opere ad evangelizzare. Al suo grande impegno caritativo, come è noto, la nostra diocesi ha contribuito quest’anno destinandogli una parte significativa del ricavato della colletta della “Quaresima di carità”. Tra i pellegrini, c’era anche un sacerdote, don Giovanni Tassano, direttore del Centro missionario e per oltre vent’anni egli stesso missionario in Africa. Don Tassano ci ha confidato di essere rimasto molto soddisfatto del viaggio. I timori della vigilia circa la situazione attuale in Terra Santa, infatti, si sono mostrati del tutto infondati. I pellegrini spezzini, come tutti gli altri presenti in Palestina in questo periodo, hanno potuto visitare in modo sicuro tutte le località previste dal programma, compresa la moschea di Omar, dove pure nei giorni precedenti erano scoppiati incidenti piuttosto seri. È vero peraltro – sottolinea don Tassano – che la presenza delle forze dell’ordine era costante e significativa in tutto il territorio. Pur essendo la terza volta che si recava in Palestina, don Giovanni ci ha raccontato di averne ricavato, questa volta, un arricchimento particolare, grazie anche alla competenza della guida israeliana di religione cristiana che ha saputo presentare le località visitate con riferimenti costanti e puntuali ai testi evangelici. Il ruolo molto positivo svolto dalla guida è sottolineato anche dal vice direttore del Centro, diacono Bruno Canese, presente con la moglie Patrizia: «La guida – ci dice – descriveva molto bene i disagi ed i conflitti di una popolazione che pratica religioni diverse. Per questo abbiamo pregato tanto affinché quei conflitti si risolvano». A loro volta, Guido e Fioralba Costa, coniugi di Fabiano appartenenti al Movimento dei Focolari, affermano: «È stata per noi una grande gioia la guida sicura del nostro vescovo e ciò che, nel corso del viaggio, si è creato tra noi tutti, non più estranei ma amici... Purtroppo oggi, nei Luoghi santi, si concentrano tutti i dolori, le disunità e le contraddizioni dell’uomo. Di qui una spinta alla conversione vera e personale: solo infatti se sapremo vivere con coerenza il Vangelo potremo dare un contributo affinché si vada verso la comprensione, la condivisione, l’unità». Tra i partecipanti, anche Alberto Figaro, fabbriciere di Tavarone e già sindaco di Maissana, in alta Val di Vara, e il dottor Daniele Bertoli di Sarzana. Gaggiola, celebrazioni del Poverello omenica prossima 4 ottobre al santuario francescano di Gaggiola, alla Spezia, ci sarà come ogni anno grande folla di fedeli in occasione della ricorrenza liturgica del “Poverello” di Assisi, patrono d’Italia, il cui nome, Francesco, è anche quello dell’attuale Sommo Pontefice. Alle 18, al santuario, il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti presiederà la Messa solenne, presente anche il vescovo emerito Bassano Staffieri, il vicario generale Enrico Nuti e i parroci della città. Per una tradizione consolidata, saranno presenti le autorità e, al termine del rito sacro, il sindaco della Spezia Massimo Federici rivolgerà un breve messaggio alla cittadinanza. A tutti i presenti sarà offerto, secondo la tradizione francescana, il “pane della pace e del perdono”. Il giorno precedente, sabato prossimo alle 17, la Fraternità francescana celebrerà la suggestiva “Liturgia del Transito”, a ricordo della pia morte di Francesco alla Porziuncola di Assisi. Si tratta di una rievocazione dal vivo del momento in cui Francesco, compiuto il suo percorso terreno, lasciò questo mondo, cantando le “laudes creaturarum” ed aggiungendo in fine la strofa di lode per “sorella Morte”. Tutti sono invitati in questi due giorni a Gaggiola, dove, come sempre, saranno allestiti servizi di accoglienza e di ristoro per i pellegrini. D Seminario, Messa del vescovo per inizio d’anno Domani alle 18, nella chiesa del Seminario, in via Mascardi 83 a Sarzana, il vescovo Palletti presiede la Messa di inizio anno seminaristico. E’ il primo anno che avviene. Giovedì alle 21, invece, Adorazione per le vocazioni. Oggi la Giornata del Creato Al monastero di Santa Croce di Bocca di Magra si tiene oggi, con inizio alle 15 e secondo il programma già reso noto, l’incontro ecumenico di preghiera per la “Giornata del Creato”. Tutti sono invitati. Conferenza sull’enciclica «Laudato Si’» Il Centro missionario diocesano, insieme alla Caritas e all’Azione cattolica, propone una lettura dell’enciclica “Laudato Si’”. L’incontro sarà alla Spezia martedì alle 18, nel salone di Tele Liguria Sud, con relatore Lorenzo Fazzi- ni, direttore di Emi (Edizione missionaria italiana). Le iscrizioni al Niccolò V L’Istituto diocesano di Scienze religiose “Niccolò V” ricorda che le lezioni 2015 – 2016 iniziano il 13 ottobre. Per le iscrizioni, la segreteria è aperta dal martedì al venerdì, dalle 15.30 alle 18, in via Malaspina 1, alla Spezia (tel. 0187.735485). Sito: www.niccolov.it. – mail: [email protected]. I novant’anni di monsignor Acerbi arcivescovo Angelo Acerbi, nunzio apostolico emerito con alle spalle un’esperienza straordinaria in vari paesi del mondo ed in situazioni molto difficili, ha compiuto mercoledì scorso novant’anni. L’arcivescovo titolare di Zella è nato infatti a Sesta Godano il 23 settembre L 1925. Fu ordinato sacerdote il 27 marzo1948 in diocesi di Pontremoli, dove venne incardinato e da dove poi andò a Roma, entrando nella diplomazia vaticana. Il 30 giugno 1974 fu elevato alla dignità arcivescovile da Paolo VI e nominato pro– nunzio in Nuova Zelanda e Oceano Pacifico: un’area vastissima dove il Vaticano non era mai stato rappresentato. Dal 1979 al 1990 fu nunzio a Bogotà, capitale della Colombia, paese cattolicissimo, ma colpito allora da una feroce guerriglia. Così, solo pochi mesi dopo, Acerbi fu protagonista, con altri ambasciatori, di un sequestro durato parecchio tempo, e del quale parlarono i giornali di tutto il mondo. In quella circostanza monsignor Acerbi fu tra i protagonisti della difficile trattativa, mostrando coraggio, abilità e sangue freddo. Nel 1990, poco dopo la caduta del muro di Berlino, venne trasferito in Ungheria, primo nunzio dopo il periodo comunista, nel corso del quale la Chiesa cattolica era stata duramente perseguitata, con il cardinale Mindszenty costretto a rifugiarsi nell’ambasciata americana. Toccò ad Acerbi riannodare le fila di un’antica e ricca tradizione cristiana, mai vinta dalla persecuzione. In quegli anni, gli capitò di accogliere alla nunziatura con grande affetto e signorilità un gruppo di pellegrini spezzini, guidato dal vescovo Giulio Sanguineti. Da ultimo, fu dal 1997 al 2001 nunzio in Olanda. Ora risiede a Roma, nella Casa Santa Marta, dov’è ospite anche il Papa. Il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti gli ha inviato un telegramma di rallegramenti per questo novantesimo genetliaco. Ai rallegramenti della diocesi uniamo volentieri anche i nostri: «Ad multos annos». ome già annunciato nella pagina di domenica scorsa, sabato prossimo, vigilia dell’inizio dell’importante sessione del Sinodo dei vescovi dedicata alla famiglia, ci sarà a Roma una grande Veglia di preghiera con il Papa, in piazza San Pietro, che si svolgerà dalle 18 alle 19.30. Anche da Spezia molti fedeli andranno a Roma con il pellegrinaggio organizzato dall’ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia, in coordinamento con l’ufficio nazionale. La partenza in pullman è prevista dalla Spezia alle 7, con ritrovo davanti al Megacine, e il ritorno dopo la mezzanotte. Il costo del viaggio è di 10 euro a persona, il pranzo è previsto al sacco. L’Ufficio diocesano per la famiglia, diretto da don Roberto Poletti, sottolinea però, in una nota, che anche chi non partecipa in modo diretto a questo evento deve sentirsi coinvolto nella preghiera per il Sinodo, in comunione con il Papa, affinché lo Spirito Santo assista i Padri sinodali e li incoraggi nell’esame di tematiche tanto importanti per l’umanità di oggi. Per questo viene proposta a tutti una bella e inedita iniziativa, da tenersi sabato prossimo nelle proprie abitazioni, al calar delle tenebre, più o meno al momento in cui la Veglia di Roma si avvierà alla sua conclusione. L’invito è quello di una preghiera in famiglia accendendo, dopo il tramonto del sole, una candela sul davanzale della finestra di casa. L’Ufficio diocesano ha predisposto le copie di uno schema di preghiera che è stato inviato ai parroci, i quali sono invitati a riprodurlo nei limiti del possibile e a distribuirlo ai propri parrocchiani. Il titolo dello schema è: “Le famiglie illuminano il Sinodo – Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco”. Lo schema di preghiera, molto semplice, prevede la partecipazione diretta di tutti i componenti della famiglia o comunque delle persone presenti: ognuno di loro pronuncerà qualcuna delle formule previste o leggerà un brano della Sacra Scrittura. A seguire, ci saranno la collocazione del lume acceso sul davanzale ed il segno di Croce comunitario al termine di questo intenso momento di preghiera. Viene precisato che l’iniziativa può essere svolta in ogni singola famiglia, naturalmente accogliendo, se possibile, anche persone amiche o familiari, oppure anche in un gruppo di famiglie riunite insieme in una determinata abitazione. Per quanto riguarda la partecipazione al pellegrinaggio di sabato a Roma, l’Ufficio per la pastorale familiare ricorda che, sul pullman, ci sono ancora alcuni posti disponibili. Le persone interessate sono quindi invitate a prenotarsi al più presto, telefonando a don Davide De Pietro (tel. 347.4764222 oppure mail [email protected]). C Una candela sul davanzale per incoraggiare il Sinodo iniziativa in diocesi Un’esperienza unica e un invito alla conversione personale, la sola strada per riportare nel mondo diviso unità e condivisione Sabato a Piazza di Deiva iprendono, dopo la pausa estiva, i pellegrinaggi diocesani del primo sabato del mese. Il santuario mariano del prossimo sabato, 3 ottobre, sarà la chiesa di Santa Maria Assunta nella parrocchia di Piazza di Deiva. E’ la prima volta che l’iniziativa si tiene nel comune di Deiva, al confine occidentale della diocesi. I fedeli si troveranno alle 7.30 presso la chiesa di Castagnola di Framura. A piedi sarà raggiunta la chiesa di Santa Maria Assunta, in luogo “Pian della Madonna”, dove alle 8 il vescovo Palletti presiederà la Messa. Al termine, consueto ristoro per tutti. Alle 6.30 un pullmann a disposizione dei pellegrini partirà da piazza Europa, alla Spezia. R Nativo di Sesta Godano, è stato a lungo nunzio apostolico in Colombia, in Ungheria e in Olanda Il nunzio Acerbi Il gruppo dei pellegrini davanti al Santo Sepolcro (foto Mostarda) Memoria del Battesimo al Giordano festa di San Francesco Frati al santuario 1 www.spezia.chiesacattolica.it a cura dell’UFFICIO DIOCESANO COMUNICAZIONI SOCIALI Via Don Minzoni, 56 19121 La Spezia Tel. e fax: 0187.734865 e-mail: [email protected] LA SPEZIA SARZANA-BRUGNATO Domenica, 27 settembre 2015 mosaico

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forte esperienzaspirituale,indicandoci anchela stradaimportante di santificazione checonsiste nell’imitare Gesù inquell’obbedienza alla quotidianitàche Egli stesso visse durante la vita“nascosta” di Nazaret. Molto belloe commovente è stato l’incontrocon padre Marco Cosini, giàgiovane sacerdote della diocesi cheora, da diversi anni, vive a Nazaretnella comunità religiosa dei Piccoli

fratelli di Gesù di Charles deFoucauld. Padre Marco ci haparlato della sua esperienza dicappellano nell’ospedale dellavicina Seforis e di quella conbambini e con adolescenti chevivono situazioni di disagiofamiliare. Per tutti loro Marco è“abuna” (papà),punto di

Rientrati alla Spezia i partecipanti al pellegrinaggio diocesano in Terra Santa con il vescovo Palletti

Noi, nella terra di Gesù

DI PIER CARLO MOSTARDA

ella tarda serata di giovedìscorso siamo rientrati dallaTerra Santa al termine del

pellegrinaggio diocesanoorganizzato dall’ufficioPellegrinaggi e guidato dal vescovoLuigi Ernesto Palletti. Per lamaggior parte di noi si è trattato delprimo viaggio nella terra di Gesù,ma per tutti l’esperienza è statacomunque davvero coinvolgente edindimenticabile: non solo per labellezza del paesaggio, perl’incontro con mondi, popolazioni,religioni e culture diverse, maanche perché l’itinerariopredisposto ci ha condotti acamminare nei luoghi dove Gesùstesso ha camminato, fattomiracoli, pregato e insegnato.Trovarsi a Nazaret, sul lago diTiberiade, sul monte Tabor, aCafarnao, a Gerusalemme, aBetlemme è stato per ognuno comeun “ritorno a casa”, capace di farrivivere in quei luoghi gliavvenimenti che dentro il cuore diogni credente in Cristo sono rocciasicura d’identità e di riferimentoesistenziale. E’ bello ricordare comea Cana le nove coppie di sposipresenti hanno rinnovato davanti alvescovo le loro promessematrimoniali. Il pellegrinaggio èservito quindi a radicare incoordinate storiche precise queifatti che costituiscono ilfondamento della fede. Preziosa èstata la presenza del vescovo, ilquale, attraverso le sue omelie ecatechesi, ci ha aiutati a vivere una

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riferimento indispensabile dicrescita umana e spirituale. In talmodo egli offre loro, in modosilenzioso ma del tutto eloquente,una splendida testimonianza in cui,più che le parole, sono le opere adevangelizzare. Al suo grandeimpegno caritativo, come è noto, lanostra diocesi ha contribuitoquest’anno destinandogli una partesignificativa del ricavato dellacolletta della “Quaresima di carità”.Tra i pellegrini, c’era anche unsacerdote, don Giovanni Tassano,direttore del Centro missionario eper oltre vent’anni egli stessomissionario in Africa. Don Tassanoci ha confidato di essere rimastomolto soddisfatto del viaggio. Itimori della vigilia circa lasituazione attuale in Terra Santa,infatti, si sono mostrati del tuttoinfondati. I pellegrini spezzini,come tutti gli altri presenti inPalestina in questo periodo, hannopotuto visitare in modo sicuro tuttele località previste dal programma,compresa la moschea di Omar,dove pure nei giorni precedentierano scoppiati incidenti piuttostoseri. È vero peraltro – sottolineadon Tassano – che la presenza delleforze dell’ordine era costante esignificativa in tutto il territorio.Pur essendo la terza volta che sirecava in Palestina, don Giovanni ciha raccontato di averne ricavato,questa volta, un arricchimentoparticolare, grazie anche allacompetenza della guida israelianadi religione cristiana che ha saputopresentare le località visitate conriferimenti costanti e puntuali aitesti evangelici. Il ruolo moltopositivo svolto dalla guida èsottolineato anche dal vice direttoredel Centro, diacono Bruno Canese,presente con la moglie Patrizia: «Laguida – ci dice – descriveva moltobene i disagi ed i conflitti di una

popolazione che praticareligioni diverse. Perquesto abbiamo pregatotanto affinché queiconflitti si risolvano». Aloro volta, Guido eFioralba Costa, coniugidi Fabiano appartenential Movimento deiFocolari, affermano: «Èstata per noi una grandegioia la guida sicura delnostro vescovo e ciòche, nel corso delviaggio, si è creato tranoi tutti, non più

estranei ma amici... Purtroppo oggi,nei Luoghi santi, si concentranotutti i dolori, le disunità e lecontraddizioni dell’uomo. Di quiuna spinta alla conversione vera epersonale: solo infatti se sapremovivere con coerenza il Vangelopotremo dare un contributoaffinché si vada verso lacomprensione, la condivisione,l’unità». Tra i partecipanti, ancheAlberto Figaro, fabbriciere diTavarone e già sindaco di Maissana,in alta Val di Vara, e il dottorDaniele Bertoli di Sarzana.

Gaggiola, celebrazioni del Poverelloomenica prossima 4 ottobre al santuariofrancescano di Gaggiola, alla Spezia, ci sarà come

ogni anno grande folla di fedeli in occasione dellaricorrenza liturgica del “Poverello” di Assisi, patronod’Italia, il cui nome, Francesco, è anche quellodell’attuale Sommo Pontefice. Alle 18, al santuario, ilvescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti presiederà laMessa solenne, presente anche il vescovo emeritoBassano Staffieri, il vicario generale Enrico Nuti e i parroci dellacittà. Per una tradizione consolidata, saranno presenti le autorità e,al termine del rito sacro, il sindaco della Spezia Massimo Federicirivolgerà un breve messaggio alla cittadinanza. A tutti i presenti saràofferto, secondo la tradizione francescana, il “pane della pace e delperdono”. Il giorno precedente, sabato prossimo alle 17, laFraternità francescana celebrerà la suggestiva “Liturgia del Transito”,a ricordo della pia morte di Francesco alla Porziuncola di Assisi. Sitratta di una rievocazione dal vivo del momento in cui Francesco,compiuto il suo percorso terreno, lasciò questo mondo, cantando le“laudes creaturarum” ed aggiungendo in fine la strofa di lode per“sorella Morte”. Tutti sono invitati in questi due giorni a Gaggiola,dove, come sempre, saranno allestiti servizi di accoglienza e diristoro per i pellegrini.

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Seminario, Messa del vescovo per inizio d’annoDomani alle 18, nella chiesa del Seminario, in via Mascardi 83 a Sarzana, ilvescovo Palletti presiede la Messa di inizio anno seminaristico. E’ il primoanno che avviene. Giovedì alle 21, invece, Adorazione per le vocazioni.

Oggi la Giornata del CreatoAl monastero di Santa Croce di Bocca di Magra si tiene oggi, con inizio alle15 e secondo il programma già reso noto, l’incontro ecumenico di preghieraper la “Giornata del Creato”. Tutti sono invitati.

Conferenza sull’enciclica «Laudato Si’»Il Centro missionario diocesano, insieme alla Caritas e all’Azione cattolica,propone una lettura dell’enciclica “Laudato Si’”. L’incontro sarà alla Speziamartedì alle 18, nel salone di Tele Liguria Sud, con relatore Lorenzo Fazzi-ni, direttore di Emi (Edizione missionaria italiana).

Le iscrizioni al Niccolò VL’Istituto diocesano di Scienze religiose “Niccolò V” ricorda che le lezioni2015 – 2016 iniziano il 13 ottobre. Per le iscrizioni, la segreteria è apertadal martedì al venerdì, dalle 15.30 alle 18, in via Malaspina 1, alla Spezia(tel. 0187.735485). Sito: www.niccolov.it. – mail: [email protected].

I novant’anni di monsignor Acerbi

arcivescovo AngeloAcerbi, nunzioapostolico emerito

con alle spalleun’esperienzastraordinaria in vari paesidel mondo ed insituazioni molto difficili,ha compiuto mercoledìscorso novant’anni.L’arcivescovo titolare diZella è nato infatti a SestaGodano il 23 settembre

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1925.Fu ordinatosacerdote il 27marzo1948 indiocesi diPontremoli,dove venneincardinato e da

dove poi andò a Roma,entrando nella diplomaziavaticana. Il 30 giugno1974 fu elevato alladignità arcivescovile daPaolo VI e nominato pro–nunzio in Nuova Zelandae Oceano Pacifico: un’areavastissima dove il Vaticanonon era mai statorappresentato. Dal 1979 al1990 fu nunzio a Bogotà,capitale della Colombia,

paese cattolicissimo, macolpito allora da unaferoce guerriglia. Così,solo pochi mesi dopo,Acerbi fu protagonista, conaltri ambasciatori, di unsequestro durato parecchiotempo, e del qualeparlarono i giornali ditutto il mondo. In quellacircostanza monsignorAcerbi fu tra i protagonistidella difficile trattativa,mostrando coraggio,abilità e sangue freddo.Nel 1990, poco dopo lacaduta del muro diBerlino, venne trasferito inUngheria, primo nunziodopo il periodocomunista, nel corso del

quale la Chiesa cattolicaera stata duramenteperseguitata, con ilcardinale Mindszentycostretto a rifugiarsinell’ambasciata americana.Toccò ad Acerbiriannodare le fila diun’antica e ricca tradizionecristiana, mai vinta dallapersecuzione. In queglianni, gli capitò diaccogliere alla nunziaturacon grande affetto esignorilità un gruppo dipellegrini spezzini,guidato dal vescovo GiulioSanguineti. Da ultimo, fudal 1997 al 2001 nunzioin Olanda. Ora risiede aRoma, nella Casa Santa

Marta, dov’è ospite ancheil Papa. Il vescovodiocesano Luigi ErnestoPalletti gli ha inviato untelegramma dirallegramenti per questonovantesimo genetliaco.Ai rallegramenti delladiocesi uniamo volentierianche i nostri: «Ad multosannos».

ome già annunciato nella pagina di domenica scorsa, sabatoprossimo, vigilia dell’inizio dell’importante sessione del Sinododei vescovi dedicata alla famiglia, ci sarà a Roma una grande

Veglia di preghiera con il Papa, in piazza San Pietro, che si svolgeràdalle 18 alle 19.30. Anche da Spezia molti fedeli andranno a Roma conil pellegrinaggio organizzato dall’ufficio diocesano per la Pastoraledella famiglia, in coordinamento con l’ufficio nazionale. La partenza in pullman è prevista dalla Spezia alle 7, con ritrovodavanti al Megacine, e il ritorno dopo la mezzanotte. Il costo delviaggio è di 10 euro a persona, il pranzo è previsto al sacco. L’Ufficiodiocesano per la famiglia, diretto da don Roberto Poletti, sottolineaperò, in una nota, che anche chi non partecipa in modo diretto aquesto evento deve sentirsi coinvolto nella preghiera per il Sinodo, incomunione con il Papa, affinché lo Spirito Santo assista i Padrisinodali e li incoraggi nell’esame di tematiche tanto importanti perl’umanità di oggi. Per questo viene proposta a tutti una bella e inedita iniziativa, datenersi sabato prossimo nelle proprie abitazioni, al calar delle tenebre,più o meno al momento in cui la Veglia di Roma si avvierà alla suaconclusione.L’invito è quello di una preghiera in famiglia accendendo, dopo iltramonto del sole, una candela sul davanzale della finestra di casa.L’Ufficio diocesano ha predisposto le copie di uno schema di preghierache è stato inviato ai parroci, i quali sono invitati a riprodurlo neilimiti del possibile e a distribuirlo ai propri parrocchiani. Il titolo dello schema è: “Le famiglie illuminano il Sinodo – Preghieranella comunità domestica in comunione con Papa Francesco”. Loschema di preghiera, molto semplice, prevede la partecipazionediretta di tutti i componenti della famiglia o comunque delle personepresenti: ognuno di loro pronuncerà qualcuna delle formule previste oleggerà un brano della Sacra Scrittura. A seguire, ci saranno la collocazione del lume acceso sul davanzale edil segno di Croce comunitario al termine di questo intenso momentodi preghiera. Viene precisato che l’iniziativa può essere svolta in ognisingola famiglia, naturalmente accogliendo, se possibile, anchepersone amiche o familiari, oppure anche in un gruppo di famiglieriunite insieme in una determinata abitazione. Per quanto riguarda lapartecipazione al pellegrinaggio di sabato a Roma, l’Ufficio per lapastorale familiare ricorda che, sul pullman, ci sono ancora alcuniposti disponibili. Le persone interessate sono quindi invitate aprenotarsi al più presto, telefonando a don Davide De Pietro (tel.347.4764222 oppure mail [email protected]).

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Una candela sul davanzaleper incoraggiare il Sinodo

iniziativa in diocesi Un’esperienza unica e un invitoalla conversione personale, la solastrada per riportare nel mondodiviso unità e condivisione

Sabato a Piazza di Deivaiprendono, dopo la pausa estiva, ipellegrinaggi diocesani del primo

sabato del mese. Il santuario mariano delprossimo sabato, 3 ottobre, sarà la chiesa diSanta Maria Assunta nella parrocchia diPiazza di Deiva. E’ la prima volta chel’iniziativa si tiene nel comune di Deiva, alconfine occidentale della diocesi. I fedeli sitroveranno alle 7.30 presso la chiesa diCastagnola di Framura. A piedi saràraggiunta la chiesa di Santa Maria Assunta,in luogo “Pian della Madonna”, dove alle 8il vescovo Palletti presiederà la Messa. Altermine, consueto ristoro per tutti. Alle 6.30un pullmann a disposizione dei pellegrinipartirà da piazza Europa, alla Spezia.

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Nativo di Sesta Godano, è stato a lungo nunzioapostolico in Colombia, in Ungheria e in Olanda

Il nunzio Acerbi

Il gruppo dei pellegrini davanti al Santo Sepolcro (foto Mostarda) Memoria del Battesimo al Giordano

festa di San Francesco

Frati al santuario

1www.spezia.chiesacattolica.it

a cura dell’UFFICIO DIOCESANOCOMUNICAZIONI SOCIALI

Via Don Minzoni, 5619121 La Spezia Tel. e fax: 0187.734865 e-mail: [email protected]

LA SPEZIASARZANA-BRUGNATO

Domenica, 27 settembre 2015

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