La sorveglianza sanitaria in

alternanza scuola-lavoro

Dott.ssa Siria Garattini

Servizio Prevenzione e Sicurezza

Ambienti di Lavoro

temi

• Definizioni

• Approfondimenti sulla sorveglianza sanitaria

• Disabilità e lavoro

Il famoso Testo Unico

lavoratore

• Articolo 2 - Definizioni

• a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa

• nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione

• Al lavoratore così definito è equiparato:

• il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento ….. al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro

• l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari, il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione

sorveglianza sanitaria

• m) «sorveglianza sanitaria»: insieme degli atti

medici, finalizzati alla tutela dello stato di

salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione

all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio

professionali e alle modalità di svolgimento

dell’attività lavorativa

Medico Competente

• «medico competente»: medico in possesso di

uno dei titoli e dei requisiti formativi e

professionali di cui all’articolo 38, che

collabora con il datore di lavoro ai fini della

valutazione dei rischi ed è nominato dallo

stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria

e per tutti gli altri compiti di cui al presente

decreto

L. 977/67 Tutela del lavoro dei Bambini e Adolescenti

osservazioni

• L'interpello n. 1/2013 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 02/05/2013 ha chiarito che l'obbligo della visita prevista per i minorenni non vigeva per ”l’adolescente stagista” e lo “studente minorenne” ad eccezione delle mansioni a rischio.

• Successivamente il D.L. n. 69 del 21 giugno 2013, all'art. 42, ha abolito l'obbligo di alcune certificazioni sanitarie tra le quali le visite mediche ai lavoratori minorenni, precedentemente obbligatorie indipendentemente dalla mansione: “...è abrogato … limitatamente alle mansioni non a rischio, il certificato di idoneità per l'assunzione di cui all'articolo 8 della legge 17 ottobre 1967, n. 977”

Sempre in tema di lavoratori minorenni

• nota n. 1650 del 04/11/2002 Ministero del

Lavoro, e parere congiunto Ministero del

Lavoro e Regione Lombardia del 02/03/2010 :

lo studente non acquisisce la qualifica di

lavoratore minore ai sensi della Legge

977/1967 non trattandosi di contratto di

lavoro subordinato od autonomo bensì di

rapporto didattico.

MIUR:

Circolare n. 3355 del 28 marzo 2017

Sorveglianza sanitaria: quando e perchéart. 41 La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente

• a) nei casi previsti dalla normativa vigente

• b) qualora il lavoratore ne faccia richiesta e la stessa sia ritenuta dal medico competente

correlata ai rischi

• lavorativi.

• 2. La sorveglianza sanitaria comprende:

• a) visita medica preventiva intesa a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il

lavoratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica;

• b) visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il

giudizio di idoneità alla mansione specifica.

• c) visita medica su richiesta del lavoratore

• d) visita medica in occasione del cambio della mansione

• e) visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa

vigente.

• e-bis) visita medica preventiva in fase preassuntiva;

• e-ter) visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di

salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi

Sorveglianza sanitaria: riflessioni

• Art 4 comma 6 Stabilisce l’obbligo da parte del datore di lavoro di effettuare la valutazione del rischio e di redigere il documento in collaborazione con il RSPP e con il MC nel caso in cui sia obbligatoria la sorveglianza sanitaria.

• Art. 16 Stabilisce che il datore di lavoro ha l’obbligo di attuare la sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla normativa vigente.

• Art. 17 Definisce l’obbligo di informazione del lavoratore da parte del MC, l’obbligo di sopralluogo, e stabilisce la facoltà del lavoratore di ricorrere avverso il giudizio di idoneità.

Sorveglianza sanitaria:

una questione delicata• La sorveglianza sanitaria è una importante misura di prevenzione che il

datore di lavoro deve applicare per la gestione dei rischi lavorativi, nei casi in cui sia previsto dalla legge.

• Con la sua attuazione il lavoratore si trova nella posizione di essere sottoposto a una misura sanitaria “obbligatoria” che può interferire con la tutela della riservatezza personale e, conseguentemente, a limitazioni delle sue prerogative e libertà in virtù della necessità di tutela della sua salute che costituzionalmente è un bene indisponibile. Queste limitazioni si traducono anche e principalmente nella formulazione del giudizio di inidoneità da parte del medico competente.

• Il legislatore, in considerazione della estrema delicatezza della problematica, stabilisce rigorosi confini che datore di lavoro ed medico competente devono rispettare nell’applicare questa misura di prevenzione. La norma limita la sorveglianza sanitaria ai casi previsti specifici e scandisce un percorso che ne legittima e ne ammette l’applicazione.

Sorveglianza sanitaria: il percorso

• valutazione dei rischi specifici cui i lavoratori sono esposti

• definizione delle misure tecniche, organizzative e procedurali per la gestione del rischio. Tra queste misure sarà articolato il programma di sorveglianza sanitaria giustificata sulla base delle evidenze scientifiche;

• informazione (preventiva) del RLS del significato del programma di sorveglianza sanitaria;

• informazione preventiva del lavoratore circa il significato della sorveglianza sanitaria cui è sottoposto;

• applicazione della sorveglianza sanitaria nei termini indicati.

Istituto scolastico con laboratori, macchine,

attrezzature - 1

• Gli attori della prevenzione DDL, RSPP, RLS, MC effettuano la valutazione dei rischi tenendo conto anche delle attività formative pratiche nella scuola e fuori (laboratori, attività di stage, tirocinio o alternanza) .

• Se all’esito della VR è adottata la sorveglianza sanitaria, gli adempimenti previsti dall'art. 41 del d.lgs. 81/2008 si considerano assolti mediante visita medica preventiva da effettuarsi da parte del medico competente della scuola anche per le attività svolte in alternanza se omogenee

Istituto scolastico con laboratori, macchine,

attrezzature - 2

• Qualora sussistano rischi specifici presso l'azienda ospitante la scuola acquisisce la valutazione dei rischi della mansione alla quale sarà adibito lo studente. Tale documento sarà visionato dal medico competente della scuola che contribuirà alla stesura del patto formativo. Sulla base dei rischi residui a cui lo studente sarà esposto, il medico competente provvederà se necessario ad aggiornare il piano di sorveglianza sanitaria relativo alla mansione specifica.

Istituto scolastico senza laboratori, macchine,

attrezzature - 1

• Gli attori della prevenzione DDL, RSPP, RLS, MC effettuano la valutazione dei rischi tenendo conto anche delle attività formative pratiche eventualmente svolte all’esterno (attività di stage, tirocinio o alternanza)

• Se emerge che i lavoratori e gli studenti in alternanza non sono esposti a rischi per i quali è obbligatoria la sorveglianza sanitaria, questa non sarà avviata

Istituto scolastico senza laboratori, macchine,

attrezzature - 2

• Al momento in cui gli studenti sono inseriti in un progetto di alternanza, la scuola dovrà acquisire copia del DVR della ditta ospitante per verificare se il ragazzo sarà esposto o meno a rischi per i quali vige l'obbligo di sorveglianza sanitaria.

• Se è confermata l'assenza di rischi non si procede oltre

• In caso contrario, la scuola acquisisce la valutazione dei rischi della mansione ai quali sarà adibito lo studente presso la ditta ospitante.

• Tale documento sarà visionato dal medico competente della scuola che contribuirà alla stesura del patto formativo.

• Sulla base dei rischi residui a cui lo studente sarà esposto, la scuola in collaborazione con il suo medico competente deciderà se sottoporre o meno lo studente a visita medica.

fermo restando che gli allievi non devono essere addetti a

compiti pericolosi, il patto formativo deve contenere

• descrizione dettagliata dei compiti che lo studente dovrà svolgere

• rischi a cui egli è esposto in relazione all'ambiente di lavoro e all'inesperienza dello studente;

• misure di prevenzione e protezione

• Dispositivi di Protezione Individuale

• procedure di lavoro e divieti (es. non accedere a determinati luoghi o utilizzo di impianti/macchine)

• Adozione di misure igieniche (es. divieto di fumare; divieto di consumare cibo; obbligo di lavare le mani; misure standard per rischio biologico)

• Vaccinazioni

Inoltre deve essere indicato in modo esplicito e specifico chi sono i responsabili della attuazione delle misure adottate e della verifica della corretta applicazione del patto

evitare l'esposizione ad un rischio lavorativo certo:

qualche esempio

• rumore superiore a 80 decibel (A) Lex 8h;

• vibrazioni meccaniche a carico del sistema mano braccio e il corpo intero superiori ai valori di azione stabiliti dal D.Lgs. 81/2008;

• radiazioni ottiche artificiali, radiazioni ionizzanti, campi elettromagnetici sopra i valori di azione definiti per legge;

• lavoro notturno, cioè almeno 3 ore di lavoro notturno (tra le ore 22.00 e le 5.00 del mattino successivo) per un minimo di 80 giorni lavorativi/anno;

• movimentazione manuale dei carichi importante (in fascia verde, con indice di rischio NIOSH inferiore a 0,75) e mai superiore a 15 kg per le allieve e ai 20 kg per gli allievi (pesi sollevabili solo occasionalmente e preferibilmente in coppia);

• movimenti ripetitivi per gli arti superiori

evitare l'esposizione ad un rischio lavorativo certo:

qualche esempio

• esposizione ad agenti chimici per i quali sia stato stabilito un rischio non irrilevante

• esposizione a rischi cancerogeni e/o mutageni;

• rischio biologico derivante da deliberato utilizzo di agenti biologici;

• rischio di caduta dall'alto;

• mansioni per le quali sia obbligatorio l'accertamento per escludere l'uso di sostanze psicotrope o stupefacenti in quanto mansioni dalle quali dipende la sicurezza di terzi

Disabilità: una premessa

• L'alternanza rappresenta un'ottima opportunità di inclusione per gli studenti con disabilità: i percorsi possono rivestire una valenza formativa ed educativa importante, sia nell’ambito cognitivo, che in quello sociale e dell’autonomia personale, contribuiscono ad arricchire il bagaglio di esperienze permettendo agli alunni l’inconsueta opportunità di “mettersi in gioco” in un ambiente diverso , meno protetto della scuola, di acquisire competenze relative al ruolo del lavoratore e di “verificarsi e scoprirsi capaci” di svolgere – se messi in condizione di operare in pari opportunità – le mansioni dei colleghi, migliorando sia la motivazione all’apprendimento che la propria autostima.

Disabilità: una riflessione

• Immaginare gli alunni con disabilità futuri adulti responsabili e capaci di lavorare è ancora difficile per molti, sovente anche per gli insegnanti e i datori di lavoro.

• Il mondo del lavoro ha spesso interpretato l'assunzione di una persona con disabilità in termini assistenziali e non, invece, secondo parametri di inclusione sociale.

• L’inserimento in situazione di lavoro contribuisce a sviluppare la cultura dell’accessibilità degli ambienti fisici e degli ambienti digitali, incrementa la conoscenza e la fiducia del mondo produttivo sulle potenzialità operative delle persone con disabilità.

indicazioni operative

• Tutti gli studenti indipendentemente dal percorso differenziato/semplificato devono svolgere i periodi in alternanza

• è lasciata all'autonomia delle scuole la gestione didattica organizzativa dei percorsi, parte integrante del Piano Educativo Individualizzato (PEI) di ciascun alunno con disabilità

• La formazione sulla sicurezza può essere semplificata e personalizzata, in merito possono presentarsi due situazioni

studenti disabili o con altri bisogni educativi speciali che con

specifiche semplificazioni e adattamenti affrontano la

formazione generale e specifica in materia di salute e sicurezza

sul lavoro, acquisendo le medesime competenze previste dal

protocollo

• FORMAZIONE GENERALE:

deve avere i contenuti previsti dal Protocollo Tecnico del 21/10/2014, ma può essere realizzata con modalità personalizzate e semplificate (uso del PC, tempi supplementari, facilitatori video audio, sintesi vocale, semplificazioni testuali...) e supportata dai materiali messi a disposizione da INAIL in Napoweb e dal manuale sicurezza per non vedenti dell'Istituto Ciechi di Milano

Per verifica finale è a disposizione il test del CFP Zanardelli in versione semplificata.

• FORMAZIONE SPECIFICA

la formazione specifica per tutti gli alunni deve essere concordata fra scuola /azienda e personalizzata

studenti disabili con percorsi altamente differenziati che non hanno

possibilità di acquisire tutte le competenze previste in materia di SSL

gestire una tipologia di formazione empirica

minimale, che dia garanzie all’organismo ospitante:

• comprendere i pericoli insiti nell'attività,

identificare e evitare i pericoli nell'ambiente di

lavoro

• individuare gli spazi consentiti e vietati

sostenere abilitazioni nell'ambito dell'autonomia

all'interno del percorso di alternanza scuola lavoro

FORMAZIONE GENERALE

La scuola per la formazione generale e per la verifica stabilisce le modalità e le forme di individualizzazione e personalizzazione avvalendosi anche di materiali ad hoc

FORMAZIONE SPECIFICA

la formazione specifica per tutti gli alunni deve essere concordata fra scuola /azienda e personalizzata

NAPO