La soluzione per l'umidità dei muri

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Il problema UMIDITA' Da circa un ventennio il problema dell'umidità nel settore edilizio si è fatto più pressante, acuito dall'obbligo dell'isolamento termico, probabilmente perchè, nella maggioranza dei casi sono stati utilizzati materiali non sempre adeguati allo scopo. Per fronteggiare tale problema, si ricorre spesso a rendere gli intonaci più forti, più duri, più impermeabili, per resistere alla pressione di spinta dell'umidità. Si sono sperimentate nuove tecniche, ma sempre con gli stessi risultati: ritardare o deviare la fuoriuscita dell'umidità dai propi siti, peggiorando spesso la situazione,tanto che si guarda con diffidenza ogni nuovo prodotto atto all'eliminazione dell'umidità. Il motivo per cui l'umidità si accumula nella muratura è dovuto al fatto che la pressione parziale (fattore Pv), in qualunque punto all'interno del muro è inferiore alla pressione parziale ambiente, ciò comporta la diffusione per via capillare dell'umidità nella muratura: più piccoli sono i capillari e più essa sale. Per combattere l'umidità bisogna quindi indirizzare la ricerca verso due obbiettivi: 1) equilibrio della termoigrometricità del muro; 2) inverzione di tendenza del fattore Pv, nel materiale con cui rivestire la muratura. Fino ad oggi, per combattere il fenomeno si è cercato di opporre resistenza alla spinta della La soluzione definitiva all'umidità delle pareti: L'intonaco deumidificante ad azione termodepressurizzante pressione del vapore acqueo, realizzando barriere con intonaci fortemente ancoranti, non tenendo conto del fatto che il vapore non può essere imprigionato, ma deve essere favorito nella fuori uscita. Infatti, se prendiamo ad esempio un muro umido, togliendo l'intonaco ammalorato e lasciato scoperto da intonaci, questo si asciuga, perchè il vapore non trovando resistenza e agevolato da una situazione climatica favorevole si disperde nell'aria. Ciò per quanto riguarda la superficie del muro, ma il prosciugamento non avviene nell'interno del muro, cioè nello spessore. L'umidità infatti continuerebbe ad evaporare se la superficie umida, stonacata, rimanesse costantemente esposta all'aria, con temperature non troppo basse. Si può dedurre quindi che la dispersione o l'accumulo dell'umidità dipende anche in qran parte dal fattore climatico. Del resto, la condensazione è conseguenza climatica: il passaggio dallo stato gassoso a quello liquido avviene per differenze di temperature, infatti l'intervento del taglio chimico o fisico nei muri costringe l'operatore, prima di applicare l'intonaco sulle parti trattate, ad attendiere circa sei mesi,per far sì che l'umidità residua venga asciugata dall'aria. Malgrado ciò, rimane sempre una certa percentuale di umidità imprigionata sotto gli intonaci di rifinitura. COME COMBATTERE L'UMIDITA' DEI MURI I tentativi di risolvere il problema dell'umidità ascendente, sono stati finora tutti vanificati, perchè nessuno ha trovato il modo di interrompere alla radice, in maniera opportuna, l'ascesa per capillarità dell'umidità. Oggi, un nuovo sistema mette fine all'azione distruttiva dei sali e al degrado continuo della muratura causato dall'umidità ascendente da acque disperse. Prendiamo ora in esame il nuovo processo di deumidificazione per mezzo dell'intonaco depressurizzante; è necessario però, per maggior approfondimento dell'argomento, paragonare la massa di umidità incorporata nella muratura all'effetto condensazione ambientale: in un ambiente con escursione Muro bagnato da umidità ascendente, rivestito con intonaco di malta bastarda. L'umidità sale finché non trova un punto debole nell'intonaco per fuoriuscire. Rivestendo la faccia del muro con un corpo termico depressurizzante, avviene che le condizioni si invertono:l'interno del muro è freddo perché umido, il suo esterno è caldo perché rivestito da materiale termico depressurizzante: come conseguenza della depressurizzazione esercitata dal particolare rivestimento termico, le pressioni si invertono: quella esterna del muro rivestito termicamente diventa inferiore, quella interna della massa umida diventa superiore, cosicché il flusso del vapore acqueo si sposta verso la faccia esterna attraversandola senza condensarsi, perché la superficie con cui viene a contatto ha una temperatura più alta inoltre il vapore si trova ad essere inspirato dalla massa termica depressurizzante applicata sulla

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Soluzioni per l'umidità sui muri

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Page 1: La soluzione per l'umidità dei muri

Il problema UMIDITA'Da circa un ventennio il problema dell'umidità nel settore edilizio si è fatto più pressante, acuito dall'obbligo dell'isolamento termico, probabilmente perchè, nella maggioranza dei casi sono stati utilizzati materiali non sempre adeguati allo scopo. Per fronteggiare tale problema, si ricorre spesso a rendere gli intonaci più forti, più duri, più impermeabili, per resistere alla pressione di spinta dell'umidità. Si sono sperimentate nuove tecniche, ma sempre con gli stessi risultati: ritardare o deviare la fuoriuscita dell'umidità dai propi siti, peggiorando spesso la situazione,tanto che si guarda con diffidenza ogni nuovo prodotto atto all'eliminazione dell'umidità. Il motivo per cui l'umidità si accumula nella muratura è dovuto al fatto che la pressione parziale (fattore Pv), in qualunque punto all'interno del muro è inferiore alla pressione parziale ambiente, ciò comporta la diffusione per via capillare dell'umidità nella muratura: più piccoli sono i capillari e più essa sale. Per combattere l'umidità bisogna quindi indirizzare la ricerca verso due obbiettivi: 1) equilibrio della termoigrometricità del muro; 2) inverzione di tendenza del fattore Pv, nel materiale con cui rivestire la muratura. Fino ad oggi, per combattere il fenomeno si è cercato di opporre resistenza alla spinta della

La soluzione definitiva all'umidità delle pareti:

L'intonaco deumidificante ad azione termodepressurizzante

pressione del vapore acqueo, realizzando barriere con intonaci fortemente ancoranti, non tenendo conto del fatto che il vapore non può essere imprigionato, ma deve essere favorito nella fuori uscita. Infatti, se prendiamo ad esempio un muro umido, togliendo l'intonaco ammalorato e lasciato scoperto da intonaci, questo si asciuga, perchè il vapore non trovando resistenza e agevolato da una situazione climatica favorevole si disperde nell'aria. Ciò per quanto riguarda la superficie del muro, ma il prosciugamento non avviene nell'interno del muro, cioè nello spessore. L'umidità infatti continuerebbe ad evaporare se la superficie umida, stonacata, rimanesse costantemente esposta all'aria, con temperature non troppo basse. Si può dedurre quindi che la dispersione o l'accumulo dell'umidità dipende anche in qran parte dal fattore climatico. Del resto, la condensazione è conseguenza climatica: il passaggio dallo stato gassoso a quello liquido avviene per differenze di temperature, infatti l'intervento del taglio chimico o fisico nei muri costringe l'operatore, prima di applicare l'intonaco sulle parti trattate, ad attendiere circa sei mesi,per far sì che l'umidità residua venga asciugata dall'aria. Malgrado ciò, rimane sempre una certa percentuale di umidità imprigionata sotto gli intonaci di rifinitura.

COME COMBATTERE L'UMIDITA' DEI MURII tentativi di risolvere il problema dell'umidità ascendente, sono stati finora tutti vanificati, perchè nessuno ha trovato il modo di interrompere alla radice, in maniera opportuna, l'ascesa per capillarità dell'umidità. Oggi, un nuovo sistema mette fine all'azione distruttiva dei sali e al degrado continuo della muratura causato dall'umidità ascendente da acque disperse. Prendiamo ora in esame il nuovo processo di deumidificazione per mezzo dell'intonaco depressurizzante; è necessario però, per maggior approfondimento dell'argomento, paragonare la massa di umidità incorporata nella muratura all'effetto condensazione ambientale: in un ambiente con escursione

Muro bagnato da umidità ascendente, rivestito con

intonaco di malta bastarda. L'umidità sale finché non trova un punto debole nell'intonaco

per fuoriuscire.

Rivestendo la faccia del muro con un corpo termico depressurizzante, avviene che le condizioni si invertono:l'interno del muro è freddo perché umido, il suo esterno è caldo perché rivestito da materiale termico depressurizzante: come conseguenza della depressurizzazione esercitata dal particolare rivestimento termico, le pressioni si invertono: quella esterna del muro rivestito termicamente diventa inferiore, quella interna della massa umida diventa superiore, cosicché il flusso del vapore acqueo si sposta verso la faccia esterna attraversandola senza condensarsi, perché la superficie con cui viene a contatto ha una temperatura più alta inoltre il vapore si trova ad essere inspirato dalla massa termica depressurizzante applicata sulla

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di temperatura, fra questa e le superfici interne degli elementi costruttivi, in condizioni climatiche caratterizzate da una temperatura esterna più bassa di quella interna, il vapore acqueo presenta una pressione parziale maggiore di quella esterna; questo fatto determina una tendenza del vapore stesso a spostarsi dall'interno verso l'esterno. Il flusso di vapore nel suo movimento tende ad attraversare l'elemento costruttivo di separazione, se le superfici con cui viene a contatto presentano una temperatura più fredda, a tal punto che il vapore contenuto nell'aria risulta superiore al valore limite di saturazione; il vapore in eccedenza si condensa sulle superfici di materiali o finiture con caratteristiche di ridotta permeabilità al passaggio del vapore: (vetri, superfici a finitura metallica, ecc.) questa è umidità derivante da condensazione. In muri bagnati da umidità ascendente da acque disperse, la situazione cambia: in questo caso paragoniamo la massa di umidità incorporata nella muratura al vapore acqueo in eccedenza nell'aria, quindi la massa del muro umido diventa come l'interno di un ambiente, e la faccia della parete diviene come l'esterno dell'ambiente.

Muro risanato dall'intonaco termico NOVOMUR: il rivestimento

con la propria azione depressurizzante , impedisce la

risalita dell'umidità e stabilizza alla base il processo di

deumidificazione continua.

Muro umido rivestito con intonaco termico

depressurizzante. L'umidità viene assorbita dagli alveoli e

vaporizzata.

faccia del muro.

Senza il verificarsi delle condizioni di cui sopra, l'umidità non si potrebbe spostare dall'interno del muro verso la superficie, poiché la pressione parziale del vapore acqueo in effetti sarebbe inferiore a quella dell'intonaco termico che riveste la faccia del muro; avverrebbe che la temperatura più alta del materiale termico tenderebbe a spostarsi verso la superficie più fredda ( il muro umido) e quindi ne risulterebbe una faccia di separazione, divenendo zona favorevole alla condensazione. Ciò non avviene applicando l' intonaco termodepressurizzante NOVOMUR, perché con esso le suddette pressioni si invertono per i seguenti motivi:

1) le facce dei due materiali (quella dell'intonaco e quella del muro) fanno corpo unico, ed avendo l'intonaco termico la caratteristica di essere altamente permeabile al passa del vapore, la condensazione non avviene;

2) la struttura dell'intonaco, essendo alveolare, si comporta come un sifone ad effetto depressurizzante che fa diminuire la pressione parziale nell' intonaco stesso.

LA SOLUZIONE

L'intonaco denominato NOVOMUR è il prodotto appositamente studiato per adempiere a più funzioni contemporaneamente, atto a mantenere sano l'habitat e le opere murarie

sempre asciutte, perfettamente isolate termicamente ed acusticamente, evitando al tempo stesso la proliferazione di famiglie batteriche i cui residui organici costituiscono appunto le

macchie "nere", tipico segno della muffa.

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