La situazione dei mercati mondiali Prospettive -...

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Associazione Nazionale Bieticoltori | e-mail: [email protected] | www.anb.it 1 Numero nove – 8 marzo 2013 In questo numero Mercati: andamento quotazioni principali prodotti agricoli - pagg. 1/2 Mercati: prospettive sul mercato mondiale dei cereali - box pagg. 1/2 Grano: programmi di concimazione azotata - pagg. 3/4 Bietola: Beta news n. 3 - semina e calpestamento del suolo - pagg. 5/6 Rapporto quindicinale sulla situazione dei mercati nazionali Riferimento dal 18 febbraio al 1 marzo 2013 5 marzo 2013 Powered by Aretè s.r.l. GRANO TENERO Nelle ultime due settimane il mercato italiano del frumento tenero ha manifestato un andamento ribassista. Il 28 febbraio il frumento tenero nazionale n.1 a Bologna è stato quotato 261,00 euro/t, valore in calo di 4,00 euro/t rispetto alla quotazione del 14 febbraio. Il 28 febbraio il frumento tenero nazionale n.3, sulla medesima borsa merci, ha avuto una quotazione di 252,50 euro/t, valore in calo di 5,00 euro/t rispetto alla quotazione del 14 febbraio. La situazione dei mercati mondiali Prospettive 5 marzo 2013 Powered by Aretè s.r.l. CEREALI – Per la campagna 2012/13 IGC prevede esportazioni di cereali pari a 256,2 milioni di tonnellate, valore superiore a quello della previsione del 17 gennaio 2013 ed inferiore rispetto al valore riportato per l’anno 2011/12 di 3,2 milioni di tonnellate. La previsione della produzione, che risulta essere pari a 1.780,2 milioni di tonnellate, ha un valore superiore rispetto a quello della previsione del 17 gennaio 2013 ed inferiore rispetto a quello dell’anno 2011/12, di 50,5 milioni di tonnellate. I consumi sono stimati al ribasso rispetto alla previsione del mese precedente di 1,3 milioni di tonnellate ed al ribasso rispetto al 2011/12 per un ammontare di 31,1 milioni di tonnellate. Andamento decrescente presenta anche, rispetto al 2011/12, il rapporto stock finali/consumo attestandosi su di un valore del 17,90%, inferiore dell’1,86% rispetto a quello registrato nel 2011/12. segue

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Numero nove – 8 marzo 2013

In questo numero � Mercati: andamento quotazioni principali prodotti agricoli - pagg. 1/2

� Mercati: prospettive sul mercato mondiale dei cereali - box pagg. 1/2

� Grano: programmi di concimazione azotata - pagg. 3/4

� Bietola: Beta news n. 3 - semina e calpestamento del suolo - pagg. 5/6

Rapporto quindicinale sulla situazione dei mercati nazionali

Riferimento dal 18 febbraio al 1 marzo 2013

5 marzo 2013 Powered by Aretè s.r.l.

GRANO TENERO

Nelle ultime due settimane il mercato italiano del frumento tenero ha manifestato un andamento ribassista. Il 28 febbraio il frumento tenero nazionale n.1 a Bologna è stato quotato 261,00 euro/t, valore in calo di 4,00 euro/t rispetto alla quotazione del 14 febbraio. Il 28 febbraio il frumento tenero nazionale n.3, sulla medesima borsa merci, ha avuto una quotazione di 252,50 euro/t, valore in calo di 5,00 euro/t rispetto alla quotazione del 14 febbraio.

La situazione dei mercati mondiali Prospettive 5 marzo 2013

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CEREALI – Per la campagna 2012/13 IGC prevede esportazioni di cereali pari a 256,2 milioni di tonnellate, valore superiore a quello della previsione del 17 gennaio 2013 ed inferiore rispetto al valore riportato per l’anno 2011/12 di 3,2 milioni di tonnellate. La previsione della produzione, che risulta essere pari a 1.780,2 milioni di tonnellate, ha un valore superiore rispetto a quello della previsione del 17 gennaio 2013 ed inferiore rispetto a quello dell’anno 2011/12, di 50,5 milioni di tonnellate. I consumi sono stimati al ribasso rispetto alla previsione del mese precedente di 1,3 milioni di tonnellate ed al ribasso rispetto al 2011/12 per un ammontare di 31,1 milioni di tonnellate.

Andamento decrescente presenta anche, rispetto al 2011/12, il rapporto stock finali/consumo attestandosi su di un valore del 17,90%, inferiore dell’1,86% rispetto a quello registrato nel 2011/12.

segue

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GRANO DURO

Il grano duro, nelle ultime due settimane, ha presentato un andamento stabile. Il 28 febbraio alla borsa merci di Bologna il frumento duro fino produzione nord è stato quotato 288,50 euro/t, valore invariato rispetto a quello registrato il 14 febbraio; il frumento duro fino produzione centro è stato quotato 293,50 euro/t, valore superiore invariato rispetto a quello registrato il 14 febbraio. Il 26 febbraio alla borsa merci di Milano il frumento duro fino nord è stato quotato 300,50 euro/t, valore invariato rispetto a quello registrato il 12 febbraio. Sulla piazza di Foggia il frumento duro fino il 27 febbraio ha registrato un valore di 290,50 euro/t, valore invariato rispetto a quello del 13 febbraio. MAIS

Il mercato nazionale del mais, durante le ultime settimane è stato caratterizzato da un andamento ribassista. Alla borsa merci di Bologna, infatti, la quotazione del mais nazionale del 28 febbraio (pari a 228,00 euro/t) è diminuita di 10,00 euro/t rispetto alla quotazione del 14 febbraio. Il 26 febbraio il mais nazionale ibrido, sulla borsa di Milano, è stato pari a 232,50 euro/t, valore in calo di 8,00 euro/t rispetto alla quotazione del 12 febbraio. SOIA

La soia nazionale ha presentato, nelle ultime settimane, un andamento rialzista sulla borsa di Bologna, facendo registrare il 28 febbraio un valore di 506,00 euro/t, valore superiore di 5,00 euro/t rispetto alla quotazione del 14 febbraio; mentre sulla borsa di Milano ha registrato, il 26 febbraio, un valore di 513,50 euro/t, valore superiore di 5,00 euro/t rispetto a quello del 12 febbraio.

COLZA

I prezzi sul Matif sono pari a 468,00 euro/t sulla scadenza di maggio 2013 e 431,00 euro/t sul raccolto con scadenza agosto 2013.

continua

GRANO – Per la campagna 2012/13 IGC prevede esportazioni di grano pari a 137,4 milioni di tonnellate, valore superiore di 1,2 milioni di tonnellate a quello della previsione del 17 gennaio 2013, ed in calo rispetto all’anno 2011/12 di 8,0 milioni di tonnellate. La previsione della produzione, che risulta essere pari a 656,0 milioni di tonnellate, assume un valore inferiore rispetto a quello registrato il 17 gennaio 2013 ed è stimata in calo rispetto all’anno precedente di 39,6 milioni di tonnellate. Anche i consumi vengono stimati al ribasso, per un ammontare di 15,9 milioni di tonnellate, rispetto al 2011/12. Andamento decrescente presenta, anche, rispetto al 2011/12, il rapporto stock finali/consumo attestandosi su di un valore del 26,06%, inferiore del 2,39% rispetto a quello registrato nel 2011/12. MAIS – Per la campagna 2012/13 IGC prevede esportazioni di mais pari a 94,3 milioni di tonnellate, valore inferiore di 1,1 milioni di tonnellate rispetto a quello della previsione del 17 gennaio 2013 ed inferiore di 2,5 milioni di tonnellate rispetto al valore registrato nel 2011/12. La previsione della produzione, che risulta essere pari a 850,2 milioni di tonnellate, assume un valore superiore rispetto a quanto stimato il 17 gennaio 2013 ed è stimata al ribasso rispetto al 2011/12, per un ammontare di 26,7 milioni di tonnellate. Anche i consumi sono stimati al ribasso per un ammontare di 10,8 milioni di tonnellate rispetto al 2011/12. Andamento decrescente presenta anche, rispetto al 2011/12, il rapporto stock finali/consumo attestandosi su di un valore del 13,20%, inferiore del 1,69% rispetto a quello registrato nel 2011/12.

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LA CONCIMAZIONE AZOTATA DEL GRANO La concimazione azotata rappresenta un aspetto agronomico fondamentale nella determinazione delle rese e della qualità tecnologica della granella. Le scelte più importanti riguardano la corretta definizione delle esigenze

azotate complessive della coltura, le epoche di distribuzione, le dosi e la tipologia del concime nelle singole somministrazioni. La concimazione azotata nella fase di accestimento assume particolare importanza per una ripresa sollecita della coltura dopo il periodo invernale. In tale fase, tuttavia, il quantitativo deve essere opportunamente modulato al fine di non indurre fenomeni di allettamento della coltura. Lo schema riportato nella pagina successiva propone un programma di concimazione azotata indicativo, formulato a titolo puramente orientativo. Per il grano duro e per il frumento tenero di forza sono stati suggeriti piani di somministrazione azotata sovrapponibili, in considerazione del medesimo fabbisogno medio di azoto (tabella box a destra). L'effettiva entità delle singole somministrazioni dovrà essere definita in considerazione della cultivar, dello stato della coltura, dell’andamento stagionale e delle peculiarità aziendali (tessitura, dotazione azotata, rotazione, rese, tecniche colturali, ecc.).

Analisi del terreno e programi di

concimazione

Per il frumento, come per la maggior parte delle colture, l’azoto rappresenta l'elemento principale della fertilità. Non bisogna, tuttavia, trascurare anche gli altri elementi, in modo particolare quando i medesimi, nel suolo, non raggiungono la “soglia di sufficienza”. A questo riguardo l’analisi del terreno può essere di grande aiuto per predisporre un razionale programma di concimazione della coltura.

Il fabbisogno azotato medio dei

cereali autunno vernini

Il quantitativo di azoto asportato dalla coltura dipende, sostanzialmente, dalla quantità di granella prodotta e dalla specie coltivata. La tabella successiva riporta i dati medi di asportazione per singola classe qualitativa.

Quantitativo medio di azoto asportato

per produrre una tonnellata di granella

Specie o classe qualitativa

Kg N2

per 1 t granella

orzo e avena 18

f. tenero biscottiero 21

f. tenero panificabile 25

f. tenero di forza 31

f. duro 31

Oltre l'80% del fabbisogno azotato del grano riguarda il periodo compreso fra la fase di inizio levata e quella della granigione e oltre il 50% dello stesso è concentrato nell'ultima fase del ciclo vegetativo.

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Distribuzione in fase di fine accestimento

Azoto unità (kg/ha N2)

concime indicazioni

tenero duro/

tenero forza

40-50 30-40

Nitrato

ammonico

titolo N2

da 26 a

35%

Qualora tale somministrazione non sia stata

effettuata, rimodulare opportunamente i

successivi interventi.

Distribuzione in fase di inizio levata

Azoto unità (kg/ha N2)

concime

indicazioni

tenero duro/

tenero forza

80-90 80-100

Nitrato

ammonico

titolo N2

da 26 a 35%

Distribuire i quantitativi più bassi

prevedendo un’ulteriore somministrazione

di concime minerale. Privilegiare dosi più

alte su cultivar poco predisposte

all’allettamento, non effettuando successive

somministrazioni azotate o qualora si

effettui un successivo intervento

unicamente per via fogliare.

Distribuzione in fase di botticella

Azoto unità (kg/ha N2)

concime titolo

indicazioni

tenero duro/

tenero forza

- 30-40

Urea

titolo N2

46%

Utilizzare le dosi più basse prevedendo una

successiva concimazione fogliare con

prodotti e dosaggi adeguati (circa 20 kg/ha).

La somministrazione fogliare può influire

positivamente sull’aumento del contenuto

proteico dei grani duri, dei frumenti

panificabili superiori e dei grani di forza; in

caso di associazione ad altri prodotti

(diserbante, insetticida, fungicida) verificare

la compatibilità, anche in riferimento ai

dosaggi.

La somministrazione azotata in botticella può essere utile anche nei grani teneri,

valutando il contesto complessivo della coltura e modulando le precedenti

somministrazioni azotate.

A cura di Giovanni Bellettato

Responsabile divulgazione tecnica ANB.

Sulla scorta delle precedenti considerazioni, l'apporto azotato autunnale appare ingiustificato, in quanto l'elemento presente nel terreno, quale residuo, risulta normalmente sufficiente. La prima somministrazione azotata deve essere concomitante con la ripresa vegetativa e coincidente con la differenziazione della spighetta all'interno della pianta. In tale fase si suggerisce di apportare circa il 30% del fabbisogno totale previsto. La seconda applicazione, coincidente con l'inizio della fase di levata, deve prevedere un apporto pari al 40-50% del fabbisogno totale. La terza distribuzione, riferita alla fase di botticella, è più importante per i grani duri e per i teneri di forza per i riflessi sugli aspetti qualitativi. La medesima prevede un apporto azotato pari al rimanente 20%. Il corretto impiego di fertilizzanti a lento rilascio può consentire di ridurre il numero delle applicazioni.

Si raccomanda di rispettare le

disposizioni vigenti in materia e

quanto previsto dalle direttive o da

eventuali specifici protocolli, in

particolare in relazione alla direttiva

comunitaria nitrati.

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