La Sicilia: Catania città online Intervista Davide Bennato

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8/13/2019 La Sicilia: Catania città online Intervista Davide Bennato

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la rivoluzionedigitale

Il punto sull’accessibilità deiservizi pubblici tramite lenuove tecnologie. Tantiprogetti, pochi risultati

Catania città «on line»

ma senza servizi interattiviBennato: «Il Comune dovrebbe fornire delle app per rendere fruibile il territorio»GIORGIO ROMEO

La città in tasca, dalle informazioni in tem-po reale sulla rete di trasporti (bus, metroe aeroporto) alle guide turistiche (del cen-tro o, ad esempio, dell’orto botanico), dal-l’app che segnala gli sconti in centro cittàall’interazione via Twitter e Facebook conla Pubblica Amministrazione: il “2.0” cam-bia il modo di fruire i servizi.

Il territorio catanese è sempre statoorientato alle nuove tecnologie, sia a livel-lo imprenditoriale (si pensi alla cosiddet-ta “Etna Valley”), sia dal punto di vistadella “Cultura Digitale”, non a caso il“FreakNet” - uno degli Hacker Lab più im-

portanti d’Italia - nasce negli anni 90 pro-prio nella nostra città. Tuttavia, se fino aqualche tempo fa stare su internet sem-brava una “cosa da smanettoni”, spessoguardata con occhio dubbioso, oggi le co-se sembrano essere cambiate. Molti han-no in tasca uno smartphone, socialnetwork e app sono diventati a tutti gli ef-fetti parte integrante delle nostre vite e sipercepisce nell’aria l’intenzione di utiliz-zare le nuove tecnologie in maniera diver-sa: come attori e non più semplici fruito-ri di contenuti.

Viviamo oggi una vera e propria “rivolu-zione digitale”; ma come si relaziona atutto questo Catania, una realtà ricca dicontrasti dove anche la “semplice” dispo-nibilità di una rete wi-fi sembra essere didifficile concretizzazione? Ne parliamocon Davide Bennato, docente di Sociologiadei Media Digitali presso il Dipartimentodi Scienze Umanistiche dell’Università de-gli Studi di Catania, che ci spiega come«nonostante dal punto di vista delle condi-zioni infrastrutturali la situazione sia un

po’ problematica, si sta riscontrando unasensibilità notevole nei confronti dei me-dia digitali, in ambito accademico e nonsolo. Dal punto di vista delle iniziative, in-fatti, Catania non ha nulla da invidiare arealtà più blasonate come Roma, Milano oTorino». In effetti, specie nell’ultimo perio-do, la città è stata oggetto d’attenzione daparte di numerosi progetti: da “Working

Capital” di Telecom Italia, che ha tenuto laprima tappa proprio nel capoluogo etneo,a iniziative nate da associazioni di catego-ria come “Imprendi Catania” (Confindu-stria Giovani) e StartupCity, fino a investi-menti di privati che intervengono anchesul piano delle infrastrutture. E’ il caso delprogetto Free Luna, che offre connessioneWi Fi in diverse zone della città (da VillaBellini a San Giovanni Li Cuti) in cambio diinformazioni di marketing. «Un sistema –continua Bennato - che in alcuni posti,specie in quelli ad alta densità di turismo,funziona particolarmente bene. Io, adesempio, uso questo tipo di connettivitàquando sono in Trentino perché lì alcune

città sono cablate in questo modo. In realtàè questo il tipo d’infrastruttura che servi-rebbe: legata alla connettività internet,ma anche alla continuità territoriale». Ed èproprio la continuità territoriale a essereuno dei fulcri di alcune iniziative nate ne-gli ultimi anni; la tecnologia “Wimax” svi-luppata dall’azienda siciliana “Mandarin”,ad esempio, si prefigge di coprire zone, ur-bane e rurali colpite dal cosiddetto “Digi-

tal Divide” (ovvero non raggiunte da con-nessione a banda larga). Il limite, in questocaso, sta più che altro nella natura dell’of-ferta commerciale, più orientata alleaziende che ai singoli cittadini.

In ogni caso, uno dei problemi più gra-vi è dato dall’efficienza discontinua deiservizi pubblici in città: se, ad esempio, inambito di trasporti, un’app con i dati deibus urbani di Torino si rivela mediamenteprecisa ed efficiente, lo stesso non semprepuò dirsi di Catania, dove la non puntualitàdei mezzi tende a vanificare l’utilità stes-sa di un applicativo di questo genere. LaPubblica Amministrazione, da parte sua,pur avendo mostrato una certa sensibilità

verso i media digitali (ad esempio il Co-mune ha oggi un suo sito aggregatore ol-tre ad account Twitter e Facebook) non haancora trovato un canale per rendere dav-vero interattivi i propri servizi. A tal riguar-do ci spiega ancora Davide Bennato: «Biso-gnerebbe che, ad esempio, il Comune for-nisse dei contenuti, magari sotto formadi applicazioni, che altre persone possanorendere strumenti per rendere fruibile il

territorio. Un esempio potrebbero essere idati del catasto e magari, in futuro, si po-trebbero implementare delle politiche di“Open Data”, che al momento non è anco-ra chiaro come sfruttare a pieno».

Aldilà della Pubblica Amministrazione,tuttavia, i servizi della città nascono ancheda commercianti e imprenditori locali,sicché capita sempre più spesso che unprogetto nato con uno scopo commercia-le diventi, a lungo andare, un servizio peri cittadini. Realtà come l’app sugli sconti“Street On Sale” o il canale twitter del“Centro Commerciale Naturale di Via Et-nea” sono in questo senso degli ottimiesempi di come i media digitali offrano un

nuovo modo di vivere la città. Del resto, lebarriere all’accesso nella realizzazione diquesti prodotti sono relativamente basse:dal punto di vista tecnico è sufficiente unminimo di conoscenze di programmazio-ne. Così, timidamente, accanto ai grandiprogetti integrati iniziano a comparire ap-plicazioni di piccole attività e professioni-sti (ad esempio quelle di uno studio di fo-tografia o di alcuni B&B). Magari non saràil caso di servizi particolarmente innovati-vi - spesso si tratta di semplici vetrine chenon sfruttano appieno tecnologie comela geolocalizzazione e la realtà aumentata– ma sono un segnale inequivocabile disensibilità all’utilizzo dei nuovi canali co-municativi.

In fondo è importante ricordare che lerivoluzioni, se vere, hanno focolai un po’dappertutto, e parlare di Catania 2.0 signi-fica oggi non solo riferirsi a persone chevogliono usare internet in maniera attiva,bensì pensare alla città come un vero siste-ma integrato. «Probabilmente, per arriva-re a questo – conclude il prof. Bennato - ci

vorrà del tempo, tuttavia mi rendo conto,anche con il semplice utilizzo di applica-zioni come Foursquare e Instagram, chec’è una specificità Catanese, territorial-mente localizzata, in forte crescita. In fon-do questo vuol dire che non ho bisogno diun mediatore per intercettare Catania On-line, ma Catania è Online: a noi resta soloda capire in che parte della rete si trovi».

GEOLOCALIZZAZIONE

Identificazione della posizionegeografica nel mondo reale diun dispositivo elettronico, adesempio un telefono cellulare oun computer. REALTÀ AUMENTATA (AR)Sovrapposizione di livelliinformativi (elementi virtuali emultimediali, datigeolocalizzati, ecc.)all’esperienza reale di tutti igiorni. Ad esempio la possibilità

di inquadrare con unosmartphone un monumento eavere delle informazioni relativead esso su display. OPEN DATATipologie di dati liberamenteaccessibili a tutti, privi dibrevetti e copyright. L’opendata si richiama alla più ampiadisciplina dell’opengovernment, una dottrina inbase alla quale la pubblicaamministrazione dovrebbecoinvolgere i cittadini mediantepartecipazione attiva mediantel’utilizzo di media digitali. WEB 2.0.Si basa sull’ interazione degliutenti, che non sono piùsemplici fruitori ma parteintegrante del sito (esempiowww. wikipedia. it). INSTAGRAMApplicazione gratuita chepermette agli utenti di scattare

foto, applicare filtri, econdividerle su numerosi servizidi social network. FOURSQUARESocial network basato sullageolocalizzazione disponibiletramite web e applicazioni perdispositivi mobili.

ISTITUTO TECNICO «ARCHIMEDE»

Il campionato di Robocop junior all’Istituto «Archimede»Happening sul futuro della robotica ed esibizione

L’Istituto tecnico indiustriale “Archimede” di Catania è il vincitore na-zionale del campionato Robocup Junior svoltosi a Roma dal 20 al 22marzo 2013 per la categoria Cospace Dance Theatre, nella manifestazio-ne Romecup che ha visto in competizione e migliori scuole d’Italia.

In tale occasione si sono consolidati o prefigurati accordi di collabo-razione e ricerca fra diversi partner: Fondazioni, Università, Enti di ri-cerca, Aziende.

Mercoledì 10, alle 10,30, all’Istituto tecnico «Archimede» si svolgeràun happening in cui saranno tracciate le linee di sviluppo per il futurodella robotica, cui parteciperanno: Fondazione Mondo Digitale di Roma,ST MicroElettronics, Università, Laboratori del sud, Campstore ed altri.

Nel pomeriggio, alle 16,30, al Liceo Cutelli si svolgerà un incontro daltitolo: “Uomini e robot: saremo amici? ” che proporrà il tema sotto ilprofilo etico e filosofico, con la partecipazione di esperti e docenti del-l’università. In entrambe le sessioni è prevista l’esibizione dei robot, frut-to dello studio e dei laboratori dell’Archimede.

in breve

VERSO LE AMMINISTRATIVE

Bianco: «La coalizionedeciderà le candidature»

«Mi pare molto positivo il dibattito diquesti giorni delle forze politiche.Insieme a loro stiamo lavorando per unprogetto che superi il malgoverno degliultimi 13 anni e per un grandeschieramento che comprenda le forzedel centrosinistra, le forze riformiste,

moderate e soprattutto la societá civile,il mondo dell’associazionismo, dellacultura, del lavoro e delle imprese». E’quanto ha affermato Enzo Biancodurante un’affollata iniziativa allaCiminiere. «Negli ultimi giorni - haproseguito Bianco - il comitatoprovinciale del Pd ha avviato incontricon tutte le forze politiche delloschieramento riformatore, dall’Udc alMegafono, da Sel ai rappresentanti diIngroia, dal Psi ai Verdi, registrando lanecessitá e la volontá comune diindividuare un candidato unico, e sonocerto saranno definiti a breve le sceltenon solo su Catania ma anche sugli altricomuni interessati al voto. Saranno leforze politiche a proporre e a suggerirele modalità con cui si concluderà ilpercorso già avviato sulla scelta delcandidato unico. Io non ho mai escluso enon escludo alcuna modalità. E pertantodecideremo all’interno della coalizione».«Al di lá dei dibattiti interni che iorispetto - ha concluso il candidato

sindaco - abbiamo giá avviato, connumerosi rappresentanti di tutte questerealtà, un lavoro approfondito suiprogrammi e sulle idee per i l progetto-Catania. La cittá ha bisogno di uno scattoe di un rilancio vero, autentico».

SCATTA LA MENSA SOCIALE

120 pasti al giorno ai senza dimora

Oggi alle 10,45, nella sala Giunta delComune, il sindaco Raffaele Stancanelli el’assessore ai Servizi sociali, CarloPennisi, illustrerano il nuovo «servizio dimensa sociale», che prevede lasomministrazione gratuita di 120 pastigiornalieri a persone senza fissa dimorae alle famiglie che versano in situazionidi temporanea povertà. L’iniziativa èstata possibile grazie alle risorse delPiano di zona 2010-2012 di cui ilComune di Catania è capofila deldistretto socio sanitario n. 16. La mensasociale è un servizio che fa parte di unpiano diretto a costruire nuove forme di

intervento nel contrasto dell’esclusionesociale, piano diretto a costruire nuoveforme di intervento a contrastodell’esclusione sociale delle vecchie enuove povertà con l’ampliamentodell’offerta in tema di risposta ai bisognidi sussistenza immediata che haconsentito di svuotare le aree di corsodei Martiri.

LE VISITE DELLE SCUOLE ALLO STABILIMENTO ETIS 2000

ISTITUTO COMPRENSIVO

STATALE SAN

GIOVANNI BOSCO

Classe V A

Alunni: Valentina Cardaci,Gaetano Dattero,Salvatore Di Bartolo,Francesco Grillo,Francesco La Spina, SilvioLeonardi, MartinaLuvarà, Filippo Marchì,Agata Mirabella,

Giordana Nicotra,Federica Papa, RossellaPellegrino, AdrianaRusso, Alessia Russotti,Giuseppe Saglimbene,Domenica Torrisi, AnnaZagame.

Insegnanti: Consoli G.,Leo R. N.

ISTITUTO COMPRENSIVO

STATALE SAN

GIOVANNI BOSCO

Classe V C

Alunni: Sebastiano Aliotta,Salvatore Boncaldo,Manuela Burgio, ClaudiaGiuffrida, JenniferGiunta, Mirella Lazzaro,Gracy Musumeci, NoemiRecupero, AnnamariaRizzotto, Simone Salici,Alessia Santonocito,

Salvatore Spampinato,Rachele Tracinà.Insegnante: Anna Maria

Torrisi.

GLOSSARIO

LA SICILIA

CATANIA

LUNEDÌ 8 APRILE 2013

38.