La sessualità in adolescenza - Erickson...Adolescenti a scuola tra vecchi e nuovi disagi" - 24 e 25...
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© M. Dei - Convegno "Supereroi fragili. Adolescenti a scuola tra vecchi e nuovi disagi" - 24 e 25 ottobre 2014
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Dott. Metella Dei
La sessualità in
adolescenza
Consapevolezza di addentrarsi in territorio di cui conosciamo solo alcuni frammenti e in continuo mutamento.
Territorio che costringere anche noi adulti a non stare fermi
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Sessualità come dimensione di rischio
IL NOSTRO PUNTO DI VISTA
Tasso di fecondità < 17 anni
ITALIA 7.8 su 1000
Tasso di abortività < 18 anni
ITALIA 4.5 su 1000
Sessualità come dimensione di rischio
IL NOSTRO PUNTO DI VISTA
tanto maggiore quanto minore è l’età
VULNERABILITÀ BIOLOGICA: Immmaturità dei meccanismi immunitari a livello genitale Caratteristiche della zona di giunzione eso-endocervicale Defcit di progesterone VULNERABILITÀ COMPORTAMENTALE: Effetto additivo di nicotina e derivati nel muco cervicale Effetto immunosoppressivo di alcune droghe Sessualità esplorativa Consapevolezza intermittente o inadeguata al problema Difficoltà di accesso ai servizi di diagnosi e cura
INFEZIONI A TRASMISSIONE SESSUALE
M F
Gonococco 5% 65-95%
Chlamydia 30% 75%
Trichomonas 90% 50%
INFEZIONI ASINTOMATICHE
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SESSUALITÀ A 15 ANNI
20-29% 10-19%
(Panatto et al 2012)
non differenze di genere
Indagine tramite questionario svolta a Genova, Torino, Cagliari, Sassari e Firenze su 7449 studenti tra i 14 e i 24 anni
% soggetti con attività sessuale (almeno 2 o 3 volte al mese)
età mediana di inizio
14.3 14.5 15.8 15.7 16.7 16.9
numero di partner (mediana)
2 1 3 2 3 2
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SESSUALITÀ A 15 ANNI E CONTESTO FAMILIARE
Per quanto riguarda l’Italia non c’è correlazione significativa tra prevalenza di attività sessuale a 15 anni e indicatori correlati a contesto familiare (scala FAS proposta da WHO). E’ invece netta l’associazione situazione socio-economica familiare e livello di comunicazione e uso del condom
Associazione tra FAS e uso di condom ad ultimo rapporto
Attività sessuale degli adolescenti è quasi data per scontata da molti genitori oltre che dagli operatori sanitari
Clandestinità dalla famiglia per: • ragazze molto giovani • partner adulti di adolescenti • contesti familiari particolari (immigrati) • orientamento omosessuale • soggetti con malattie croniche e disabili
Sessualità come sfida ed espressione di autonomia dalla famiglia è oggi sempre meno presente
I genitori hanno un forte ruolo di modelli di maschile e femminile che rischiano di sottostimare. Un minimo canale di comunicazione aperto e un “monitoraggio gentile”riduce la probabilità di prime esperienze in relazioni «casuali». (Frapper et al 2008, Manlove et al 2010,
van de Bongardt et al 2013 )
CONTESTO FAMILIARE
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GRUPPO DEI COETANEI
Contenitore di altre norme su: corpo tempo libero dimensione del rischio idee di maschile e femminile uso e frequentazione dei media …..
BACKGROUND INFORMATIVO
struttura e diffonde dei codici di comportamento incrementa la percezione che i coetanei hanno già un’attività sessuale (Brown et al 2006) facilita una diffusione di messaggi a contenuto sessuale (texting …) può determinare una percezione un po’ confusiva della differenza tra «contatti» ed intimità in soggetti molto giovani (Burke et al 2011)
MONDO DEI MASS MEDIA
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La ginecologa/il ginecologo che parlano di sessualità, di contraccezione e di salute sessuale non sono che una voce, più o meno autorevole, in un ampio coro in cui i familiari, gli amici, i social networks, le informazioni del web … rappresentano le altre voci , spesso soliste.
LA NOSTRA POSIZIONE
INDICATORI PER UNA SESSUALITA’ PRECOCE
Variabile OR
Uscire con un ragazzo ↑ 3.46
Esperienze di intimità fisica ↑
2.50
Esperienze di contatti genitali ↑
5.02
Progetti scolastici e professionali ↓ 1.46
Religiosità ↓ 1.22
Sintomi depressivi ↑ 1.13
Difficoltà a relazioni autentiche ↑ 1.28
Insoddisfazione corporea ↑ 0.87
Tendenza ad oggettivare il corpo ↑ 1.42
Accettazione della propria sessualità ↑ 1.49
(Pearson et al 2012)
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età molto giovane risultati scolastici scadenti; scarsi progetti personali / bassa autostima tratti depressivi ambivalenza verso gravidanza presunzione di essere infertili per alterazioni mestruali sovrappeso o altre difficoltà col proprio aspetto fisico malattia cronica orientamento sessuale incerto o non eterosessuale generazione 2 G o 1.5
(Magnusson 2001,, Wellings et al 2001, Dei et al 2004, Eisenberg et al 2005, White et al 2006, Sheeder et al 2009, Akers et al 2009 , Alamina et al 2009, Kann et al 2011, Herrick et al 2011)
Le dimensioni del rischio: quale anamnesi personale?
INDICATORI DI RISCHIO DI SCARSA PROTEZIONE
Se il corpo non piace speriamo che l’altro ce ne dia un’immagine rassicurante nella sessualità
Ansia rispetto al proprio aspetto fisico è inversamente correlata alla stima di sé e alla capacità assertiva: • punti di vista e obiettivi conosciuti • flessibilità • affermazioni non prevaricanti (Auslander et al 2012)
Insoddisfazione corporea ↑ 0.87
Tendenza ad oggettivare il corpo ↑ 1.42
Accettazione della propria sessualità ↑ 1.49
INSODDISFAZIONE RISPETTO AL PROPRIO CORPO
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Sessualità in situazioni casuali o “sperimentali” Bassi livelli di intimità e coinvolgimento
Scarsa capacità a comunicare su bisogni e progetti
Relazione non simmetrica per partner maschile più grande di età, con ruolo di
leader nel gruppo, con comportamenti di sopraffazione
Ragazzo che disapprova o boicotta i contraccettivi
(Sayegh et al 2006, Manning et al 2009, Manlove et al 2011)
Le dimensioni del rischio: quale coppia?
PREVALENZA DI IPV IN COPPIE GIOVANI IN ITALIA
Violenza psicologica: 16% Maltrattamenti: 13% Violenza sessuale: 14% (Beltramini et al 2011)
Violenza psicologica: 12% Paura del partner: 1.3% (Fulghesu et al in press)
Violenza psicologica: 14% Maltrattamenti: 16% Paura del partner: 2% (Tormene et al 2012)
circa 1 adolescente su 5 ha esperienza di comportamenti violenti o di paura in relazioni intime o di coppia (Wolitzky-Taylor et al 2008)
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Ricerca in Friuli Venezia Giulia
Questionari anonimi a 726 studenti di 5° superiore
Successivi focus group: grossa difficoltà a porre limiti tra cosa è violenza e cosa non lo è; comportamenti di controllo, dominazione e possesso del partner vengono considerati accettabili; molto di più del tradimento.
a seguire 10 focus group di discussione:
(Beltramini et al 2010)
Violenza subita nella coppia
Ragazzi Ragazze
Violenza psicologica/dominazione
8% 16%
Violenza fisica
10% 13%
Violenza sessuale
8% 14%
Cocaina e altre stimolanti (smart drugs) possono indurre una percezione di un bisogno di relazione sessuale non dilazionabile (Johnson & Bruner 2011)
stretto legame tra sessualità a rischio e:
uso di alcool (Larsson et al 2007, Lazarus et al 2009,Lavikainen et al 2009)
uso di sostanze (Anderson & Mueller 2008, Kuortti & Kosunen 2009)
non soltanto per effetto di momentanea dimenticanza di comportamenti protettivi, ma come segno di attitudine al rischio
(Parkes et al 2007)
Altre dimensioni del rischio
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Chi è più fragile per una storia complessa, con eventi traumatici precoci tende a replicare un percorso di incapacità ad esprimersi e a proteggersi e ha un rischio maggiore di sperimentare una sessualità subita, gravidanze indesiderate, infezioni a trasmissione sessuale, patologie dolorose croniche ….
VULNERABILITA’
SCARSA PROTEZIONE
RISCHIO
Coker et al 2007, van Roode et al 2009, Schacht et al 2010, Swilliams et al 2010, Sachs- Ericsson et al 2005, Jonson-Reid et al 2012, Fergusson et al 2013, Noll & Shenk 2013
dalla ricerca dei fattori di rischio focalizzarsi soprattutto su un clima e un ambiente dove sia possibile ascoltare e avere rimandi su:
• capacità di attenzione a sé
• capacità di dare voce ai propri pensieri e bisogni in genere
• condivisione di quello che piace del proprio fisico e dei propri progetti
• storia e progressione delle esperienze sessuali
• desideri e richieste rispetto alle relazioni e alla sessualità
• qualità della relazione in atto
• percezione personale del rischio
• idea personale del piacere
• profilo del partner
SPOSTARE IL PUNTO DI VISTA
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ASCOLTANDO …
La sessualità è spesso un percorso …
Studio olandese su 1208 ragazzi e 1358 ragazze tra i 12 e i 24 anni sulle espressioni della sessualità che precedono attività coitale: Nel 73% del campione comportamenti di progressione lineare nella sessualità: baci, petting, sesso oro-genitale prima di sesso vaginale. Questo andamento correla con il grado di educazione e maggior comportamenti protettivi sia dei ragazzi che delle ragazze. Un ampio spazio alla sessualità non genitale e agli atteggiamenti espressivi di affettività correla con qualità e durata della coppia. Una traiettoria progressiva presuppone la consapevolezza dei propri desideri e bisogni, la capacità di comunicarli e di rifiutare esperienze non desiderate. (Wight et al 2008,De Graaf et al 2009)
Dati del National Longitudinal Study of Adolescent Health (USA)
50% dei soggetti iniziano direttamente con coito inizio di sesso oro-genitale e vaginale sono di solito ravvicinati (Haydon et al 2012)
Rapporti oro-genitali sia isolati che insieme ad attività coitale in oltre il 30% dei quindicenni. (Brewster et al 2008)
Il contatto oro-genitale non viene percepito come “sesso” dalla maggior parte dei ragazzi intervistati. (Bersamin et al 2007)
ASCOLTANDO …
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ADULTO
Informare per prevenire
Identificazione di comportamenti
“ a rischio”
ADOLESCENTE
Interpretazione dell’informazione attraverso strutture di pensiero quali: “non a me”, “fortuna e sfortuna” “non perdere l’occasione” “io mi fido di lui”
Diversa percezione di cosa è un rischio
(Mian et al 2010)
Rischio come mezzo per guadagnare stima ed autostima o per cercare aiuto e considerazione
ASCOLTANDO … La percezione del rischio
Rischio come elemento forte di piacere
DATI ITALIANI (2010) su campione di ragazzi 15-21 il 61% delle ragazze e il 39% dei ragazzi rimpiange di aver avuto rapporti
troppo presto o in condizioni negative.
ASCOLTANDO … L’inizio dell’ attività sessuale
Percentuale elevata di ragazze che iniziano la sessualità per un bisogno di intimità che può essere forzata ma soprattutto non è necessariamente un desiderio sessuale.
→ è la voce che esprime i desideri e bisogni a rimanere in clandestinità e questo facilita esperienze che vanno dalla non scelta alla coercizione sessuale
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→ proporre definizioni personali di intimità e di sessualità e di come rappresentarle dal concetto di “cittadinanza nell’intimità”come fondante un sessualità basata sul consenso a quello di un’intimità come un “luogo” del corpo, della mente, del cuore.. più o meno condivisibile che richiede competenze , protezione e voce. → privilegiare le modalità di attivazione che stimolano a dare voce al proprio sentire (ragazze e ragazzi)
Negli interventi di educazione all’affettività
fare domande su : la scelta d’iniziare ad avere rapporti, la sintonia nella coppia, chi decide sul tempo libero, sugli amici da frequentare … … non solo per identificare le situazioni di asimmetria, ma per promuovere la capacità di distinguere tra relazioni sane e non sane e a far passare il messaggio che esistono luoghi in cui di questo si può parlare.
desiderio di relazione intima
desiderio “esplorativo”
bisogno di conferma di normalità
richiesta di aiuto non espressa
aprire un canale di ascolto sulle motivazioni
Nelle consulenza individuali
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ASCOLTANDO …
In un clima adeguato è elevata la capacità di : parlare delle risposte del proprio corpo, del conflitto tra controllo e abbandono, di esprimere dubbi e di chiedere aiuto rispetto alle proprie difficoltà, di confrontarsi sul tema del piacere di raccontare le ripercussioni che l’apertura alla sessualità ha sul rapporto col corpo. (Vasilenko et al 2014)
ASCOLTANDO …
Le ragazze ci parlano degli stereotipi del maschile ma anche della fragilità e difficoltà dei ragazzi nell’ inseguirli … e, con un ruolo femminile classico, si fanno spesso portavoce della richiesta di aiuto dei loro compagni
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