La santa notte sotto il gazebo dei ... - sezione di PIACENZA · La notte di Natale non è stata...

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Cronaca di Piacenza Buone Feste a tavola Via Capra, 48/50 - Pontenure (PC) [email protected] facebook: pizzeria langolo Chiuso: Mercoledì Tel. 0523.519086 www.pizzerialangolo.it La Direzione augura Buon Anno alla gentile clientela augura Buone Feste Sono aperte le prenotazioni per la cena del 31 dicembre Menù di terra e di mare alla carta PRENOTAZIONI AL N. 0523/942890 Via Kennedy, 20 - Fiorenzuola d’Arda (PC) - DOMENICA CHIUSO e.27.12.13 Via Sbrisi, 2 - Polesine Parmense (PARMA) - www.fratellispigaroli.it Per prenotazioni tel. 0524.96136 oppure fax 0524.96416 S. SILVESTRO IN ALLEGRIA Una serata di grande cucina e divertimento lungo le rive del Po Si mangia e si balla fino alla mattina 28-12 100,00 tutto compreso NELL’ATTESA: Cocktails analcolici alla frutta con il Long Drink di Tano. Strologo metodo classico. e Rosa di Corte Millesimato. Parmigiano-Reggiano di Pianura e di Collina. Piccole sfiziosità dalla cucina. A TAVOLA (ore 21): Lo Sformatino di Parmigiano e zucchine Il “Nostro” Culatello di Zibello e il salame Strolghino La giardiniera di Corte - ll Risotto mantecato al Tartufo di golena - I Ravioletti di Fagiano con le erbe d’inverno e tocchetti di zucca - Il trancetto di Salmone selvaggio su crema di broccoli e croccante di Porri Le Piccole Carbonard di Bue su spuma di patate, carotine e tartufo - Il Dolce “Sorpresa Buon 2014” Il piccolo buffet di frutta fresca e secca - Il caffè di Angiulen e quello Espresso - Il bar con i nostri digestivi E I NOSTRI VINI ABBINATI FRANCESCO E ALESSIA CI INTRATTERRANNO DURANTE LA CENA ALLA MEZZANOTTE IL BRINDISI - Sarà da noi offerto a base di Barone Pizzini Brut di Franciacorta oppure Moscato d’Asti 2012 Cascina Fonda Sarà inoltre a disposizione la carta degli Spumanti e degli Champagne NELLA NOTTE: Una ghiotta pausa di divertimento Alle 03.00 Il primo Buffet del 2014 Le Pennette all’arrabbiata... che nessuno vorrebbe ma che tutti assaggeranno! Il Cotechino e il Prete con le Lenticchie bene auguranti A SEGUIRE DJ TARO TARO STORY CI FARÀ BALLARE SINO ALL’ALBA Le rubano le chiavi e ripuliscono la casa Spariti gioielli e preziosi per migliaia di euro proprio alla Vigilia di Natale Le rubano le chiavi di casa dall’auto e corrono a derubarle l’abitazione, portando via gioiel- li e preziosi per migliaia di euro. Ha passato sicuramente un brutto Natale la famiglia piacen- tina che si è vista svaligiare l’ap- partamento dove vive in perife- ria proprio il giorno prima della Vigilia. A rendere ancora più sgrade- vole e inquietante l’episodio so- no le modalità con cui è stato messo in atto. La padrona di ca- sa, infatti, è andata regolarmen- te a lavorare il 23 dicembre, nel- la ditta della Veggioletta dove è impiegata da tempo. E come or- mai da molti anni, aveva posteg- giato la propria automobile in strada, a due passi dall’ingresso dell’azienda, in una via traffica- ta e in un luogo molto visibile. Tutti particolari che non hanno fermato i soliti ignoti, che han- no rotto il finestrino e messo a soqquadro l’abitacolo. La donna ha fatto la sgradita scoperta uscendo dal lavoro, quando stava risalendo sulla vettura per fare ritorno a casa. Ovvio e comprensibile il suo di- sappunto, che purtroppo per lei però si è moltiplicato quando si è accorta che erano state porta- te vie le chiavi della abitazione in cui vive con la famiglia in città. Non solo: mancavo anche alcuni documenti da cui era possibile risalire all’indirizzo dell’abitazione. Oltre a chiamare la polizia, quindi, la piacentina è corsa a casa, sospettando ciò che si era malauguratamente già verifica- to: i ladri avevano usato le chia- vi per entrare indisturbati nel- l’appartamento e fare razzia. Quando la donna è arrivata, in- fatti, la porta non presentava al- cun segno di effrazione, ma l’interno era già stato visitato dai soliti ignoti, che avevano portato via gioielli e altri prezio- si per un valore di centinaia e centinaia di euro. Oltre al danno materiale, non va trascurato lo choc prenatali- zio per la piacentina e per la sua famiglia, che proprio alla vigi- lia delle festività si è vista viola- re la propria abitazione in que- sto modo. Non è escluso che i ladri ab- biano ossevato per qualche giorno la loro vittima e tutti i di- pendenti della stessa vittima, visto che proprio l’azienda nei giorni scorsi è stata oggetto di alcuni tentativi di intrusione, fortunatamente vanificati dal- l’allarme e dall’arrivo della vigi- lanza privata. Michele Rancati La notte di Natale non è stata solo quella della santa messa di mezzanotte, di Gesù Bambino che arriva, del brindi- si col vin brulè. Nella roulotte del Coordinamento 9 dicembre Piacenza parcheggiata all’ini- zio del Facsal sotto l’occhio vi- gile di sant’Antonino la sera della vigilia è stata quella dei racconti della crisi, delle storie di chi il lavoro l’ha perso o an- cora lo cerca, della speranza che qualcosa cambi. Il Coordi- namento non ha fatto festa: è rimasto fermo nella sua roulot- te affittato da chi vi trova rifugio perché, come ha ribadito an- che il portavoce del gruppo Matteo Giardino, “il sindaco ci ha detto che di cellule abitative della Protezione civile e di rou- lotte non ce n’erano a disposi- zione”. Proprio lui, insieme a Riccardo Farina e a Giovanni Sorrentino, ha trascorso la not- te di Natale al presidio sul Fac- sal scaldato e illuminato grazie al generatore di corrente elet- trica messo a disposizione pro- prio dalla Protezione civile, fra panettoni e dolci portati da tanti cittadini e titolari di pub- blici esercizi che non hanno mancato di recapitare alla rou- lotte piadine, focacce, caffè e colazioni e che sono stati pub- blicamente ringraziati su Face- book dal Coordinamento. “Noi non ci fermiamo: sare- mo qui anche a Capodanno” ha spiegato Giardino, “siamo con- vinti di quello che facciamo, no- nostante i politici ci considerino solo una minoranza. Noi restia- mo qui”. Così è stato anche la sera di Natale: certo i tradizio- nali tortelli di magro hanno ce- duto il posto a pizze e arancini ripieni, ma lo spazio per una fetta di panettone, il brindisi e persino la lettura dei tarocchi improvvisata con le carte pia- centine non è mancato. “Siamo stanchi di aspettare” hanno spiegato Riccardo Farina e Barbara Tinelli che sono ri- spettivamente in cerca di lavoro e impiegata in ambito di marke- ting, “nel coordinamento abbia- mo trovato una speranza. E in fondo anche questa è un po’ u- na casa”. A confermarlo è stato anche Sorrentino: “Siamo di- ventati una sorta di famiglia” ha spiegato, “la solitudine è fuori: chi non ha un lavoro fisso non può permettersi di uscire, stare in compagnia a bere qualcosa. Ci si sente un po’ inutili e anche la pazienza ha un limite: qui è diverso perché si condividono abitudini e spazi, si parla, ci si sente meno soli”. “Si fanno an- che i tarocchi” abbozza scher- zosamente Simona Pedrazzini dal cui blog “Piccoli imprendi- tori e suicidi di stato” è partita l’avventura del Coordinamento, “a parte le battute, si è creato qualcosa di magico: persone che non si conoscevano oggi vi- vono e si battono insieme”. Betty Paraboschi Duomo gremito per il ricordo di don Pollo Il vescovo: «Autentico testimone cristiano» (fri) «Santo Stefano e il beato don Secondo Pollo ci aiutino a rivivere la nostra fe- de in Gesù Cristo e a render- ci capaci di una vera e auten- tica testimonianza cristia- na». Lo ha auspicato il vesco- vo Gianni Ambrosio che ieri sera nel Duomo di Piacenza ha celebrato la messa alpina in onore del beato don Se- condo Pollo nella ricorrenza della sua morte sul fronte al- banese. Per gli alpini è il loro primo “santo”, per i cappella- ni militari è il primo loro modello elevato alla gloria degli altari, per la Chiesa tut- ta un autentico “martire del- la carità”. Don Secondo Pol- lo, conterraneo del vescovo, essendo originario della dio- cesi di Vercelli, è morto in guerra, a Dragali, il 26 di- cembre del 1941. E’ stato un presbitero e cappellano mili- tare italiano degli alpini, me- daglia d’argento al valor mi- litare ed è stato beatificato il 23 maggio 1998 da papa Gio- vanni Paolo II. Il vescovo, a i- nizio cerimonia e durante l’o- melia, ha ringraziato più vol- te gli alpini piacentini per la loro presenza così numerosa in Cattedrale. In prima fila, ol- tre ai gonfaloni dei gruppi di Piacenza e provincia e a quel- lo sezionale, il presidente Ro- berto Lupi ed il “past presi- dent” Bruno Plucani. Poi il picchetto della Protezione ci- vile Ana con le tute giallo-blu e tante penne nere presenti in Duomo con le loro famiglie. Ad accompagnare la cerimo- nia religiosa i canti del coro alpino Ana Valnure. Il vescovo Ambrosio nel- l’omelia ha voluto dedicare la giornata di ieri, oltre a san- to Stefano e al beato don Se- condo Pollo, anche a tutte le vittime che ogni giorno - co- me ha osservato sempre ieri papa Francesco - cadono nel mondo per la loro cristianità. La santa notte sotto il gazebo dei “forconi” Nella roulotte del “Coordinamento 9 dicembre” con Matteo Giardino, Riccardo Farina e Giovanni Sorrentino: «Ci considerano minoranze, ma noi non ci fermiamo: saremo qui anche a Capodanno» Due momenti della celebrazione con il vescovo (foto Lunini) La roulotte allestita accanto al gazebo del Coordinamento 9 dicembre, la protesta dei “forconi” non si ferma (foto Stefano Lunini) LIBERTÀ Venerdì 27 dicembre 2013 13

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Cronaca di Piacenza

Buone Feste a tavola

Via Capra, 48/50 - Pontenure (PC)[email protected] • facebook: pizzeria langolo

Chiuso: Mercoledì Tel. 0523.519086 www.pizzerialangolo.it

La Direzione augura Buon Anno alla gentile clientela

augura Buone FesteSono aperte le prenotazioni per la cena del 31 dicembre

Menù di terra e di mare alla carta

PRENOTAZIONI AL N. 0523/942890Via Kennedy, 20 - Fiorenzuola d’Arda (PC) - DOMENICA CHIUSO

e.27

.12.

13

Via Sbrisi, 2 - Polesine Parmense (PARMA) - www.fratellispigaroli.itPer prenotazioni tel. 0524.96136 oppure fax 0524.96416

S. SILVESTRO IN ALLEGRIAUna serata di grande cucinae divertimentolungo le rive del PoSi mangia e si balla fino alla mattina

28-12

€100,00

tutto

compreso

NELL’ATTESA: Cocktails analcolici alla frutta con il Long Drink di Tano. Strologo metodo classico. e Rosa di Corte Millesimato. Parmigiano-Reggiano di Pianura e di Collina. Piccole sfiziosità dalla cucina.

A TAVOLA (ore 21): Lo Sformatino di Parmigiano e zucchineIl “Nostro” Culatello di Zibello e il salame Strolghino

La giardiniera di Corte - ll Risotto mantecato al Tartufo di golena - I Ravioletti di Fagiano con le erbe d’invernoe tocchetti di zucca - Il trancetto di Salmone selvaggio su crema di broccoli e croccante di Porri

Le Piccole Carbonard di Bue su spuma di patate, carotine e tartufo - Il Dolce “Sorpresa Buon 2014”Il piccolo buffet di frutta fresca e secca - Il caffè di Angiulen e quello Espresso - Il bar con i nostri digestivi

E I NOSTRI VINI ABBINATIFRANCESCO E ALESSIA CI INTRATTERRANNO DURANTE LA CENAALLA MEZZANOTTE IL BRINDISI - Sarà da noi offerto a base di

Barone Pizzini Brut di Franciacorta oppure Moscato d’Asti 2012 Cascina FondaSarà inoltre a disposizione la carta degli Spumanti e degli Champagne

NELLA NOTTE: Una ghiotta pausa di divertimentoAlle 03.00 Il primo Buffet del 2014

Le Pennette all’arrabbiata... che nessuno vorrebbe ma che tutti assaggeranno!Il Cotechino e il Prete con le Lenticchie bene auguranti

A SEGUIRE DJ TARO TARO STORY CI FARÀ BALLARE SINO ALL’ALBA

Le rubano le chiavi e ripuliscono la casaSpariti gioielli e preziosi per migliaia di euro proprio alla Vigilia di Natale

■ Le rubano le chiavi di casadall’auto e corrono a derubarlel’abitazione, portando via gioiel-li e preziosi per migliaia di euro.

Ha passato sicuramente unbrutto Natale la famiglia piacen-tina che si è vista svaligiare l’ap-partamento dove vive in perife-ria proprio il giorno prima dellaVigilia.

A rendere ancora più sgrade-vole e inquietante l’episodio so-no le modalità con cui è statomesso in atto. La padrona di ca-sa, infatti, è andata regolarmen-te a lavorare il 23 dicembre, nel-la ditta della Veggioletta dove è

impiegata da tempo. E come or-mai da molti anni, aveva posteg-giato la propria automobile instrada, a due passi dall’ingressodell’azienda, in una via traffica-ta e in un luogo molto visibile.Tutti particolari che non hannofermato i soliti ignoti, che han-no rotto il finestrino e messo asoqquadro l’abitacolo.

La donna ha fatto la sgraditascoperta uscendo dal lavoro,quando stava risalendo sullavettura per fare ritorno a casa.Ovvio e comprensibile il suo di-sappunto, che purtroppo per leiperò si è moltiplicato quando siè accorta che erano state porta-te vie le chiavi della abitazionein cui vive con la famiglia in

città. Non solo: mancavo anchealcuni documenti da cui erapossibile risalire all’indirizzodell’abitazione.

Oltre a chiamare la polizia,quindi, la piacentina è corsa acasa, sospettando ciò che si eramalauguratamente già verifica-to: i ladri avevano usato le chia-vi per entrare indisturbati nel-

l’appartamento e fare razzia.Quando la donna è arrivata, in-fatti, la porta non presentava al-cun segno di effrazione, mal’interno era già stato visitatodai soliti ignoti, che avevanoportato via gioielli e altri prezio-si per un valore di centinaia ecentinaia di euro.

Oltre al danno materiale, non

va trascurato lo choc prenatali-zio per la piacentina e per la suafamiglia, che proprio alla vigi-lia delle festività si è vista viola-re la propria abitazione in que-sto modo.

Non è escluso che i ladri ab-biano ossevato per qualchegiorno la loro vittima e tutti i di-pendenti della stessa vittima,visto che proprio l’azienda neigiorni scorsi è stata oggetto dialcuni tentativi di intrusione,fortunatamente vanificati dal-l’allarme e dall’arrivo della vigi-lanza privata.

Michele Rancati

■ La notte di Natale non èstata solo quella della santamessa di mezzanotte, di GesùBambino che arriva, del brindi-si col vin brulè. Nella roulottedel Coordinamento 9 dicembrePiacenza parcheggiata all’ini-zio del Facsal sotto l’occhio vi-gile di sant’Antonino la seradella vigilia è stata quella deiracconti della crisi, delle storiedi chi il lavoro l’ha perso o an-cora lo cerca, della speranzache qualcosa cambi. Il Coordi-namento non ha fatto festa: èrimasto fermo nella sua roulot-te affittato da chi vi trova rifugioperché, come ha ribadito an-che il portavoce del gruppoMatteo Giardino, “il sindaco ciha detto che di cellule abitativedella Protezione civile e di rou-lotte non ce n’erano a disposi-zione”. Proprio lui, insieme aRiccardo Farina e a GiovanniSorrentino, ha trascorso la not-te di Natale al presidio sul Fac-

sal scaldato e illuminato grazieal generatore di corrente elet-trica messo a disposizione pro-prio dalla Protezione civile, frapanettoni e dolci portati da

tanti cittadini e titolari di pub-blici esercizi che non hannomancato di recapitare alla rou-lotte piadine, focacce, caffè ecolazioni e che sono stati pub-

blicamente ringraziati su Face-book dal Coordinamento.

“Noi non ci fermiamo: sare-mo qui anche a Capodanno” haspiegato Giardino, “siamo con-

vinti di quello che facciamo, no-nostante i politici ci considerinosolo una minoranza. Noi restia-mo qui”. Così è stato anche lasera di Natale: certo i tradizio-

nali tortelli di magro hanno ce-duto il posto a pizze e aranciniripieni, ma lo spazio per unafetta di panettone, il brindisi epersino la lettura dei tarocchiimprovvisata con le carte pia-centine non è mancato.

“Siamo stanchi di aspettare”hanno spiegato Riccardo Farinae Barbara Tinelli che sono ri-spettivamente in cerca di lavoroe impiegata in ambito di marke-ting, “nel coordinamento abbia-mo trovato una speranza. E infondo anche questa è un po’ u-na casa”. A confermarlo è statoanche Sorrentino: “Siamo di-ventati una sorta di famiglia” haspiegato, “la solitudine è fuori:chi non ha un lavoro fisso nonpuò permettersi di uscire, starein compagnia a bere qualcosa.Ci si sente un po’ inutili e anchela pazienza ha un limite: qui èdiverso perché si condividonoabitudini e spazi, si parla, ci sisente meno soli”. “Si fanno an-che i tarocchi” abbozza scher-zosamente Simona Pedrazzinidal cui blog “Piccoli imprendi-tori e suicidi di stato” è partital’avventura del Coordinamento,“a parte le battute, si è creatoqualcosa di magico: personeche non si conoscevano oggi vi-vono e si battono insieme”.

Betty Paraboschi

Duomo gremito per il ricordo di don PolloIl vescovo:«Autentico testimone cristiano»■ (fri) «Santo Stefano e ilbeato don Secondo Pollo ciaiutino a rivivere la nostra fe-de in Gesù Cristo e a render-ci capaci di una vera e auten-tica testimonianza cristia-na». Lo ha auspicato il vesco-vo Gianni Ambrosio che ierisera nel Duomo di Piacenzaha celebrato la messa alpinain onore del beato don Se-condo Pollo nella ricorrenzadella sua morte sul fronte al-banese. Per gli alpini è il loroprimo “santo”, per i cappella-

ni militari è il primo loromodello elevato alla gloriadegli altari, per la Chiesa tut-ta un autentico “martire del-la carità”. Don Secondo Pol-lo, conterraneo del vescovo,essendo originario della dio-cesi di Vercelli, è morto inguerra, a Dragali, il 26 di-cembre del 1941. E’ stato unpresbitero e cappellano mili-tare italiano degli alpini, me-daglia d’argento al valor mi-litare ed è stato beatificato il23 maggio 1998 da papa Gio-

vanni Paolo II. Il vescovo, a i-nizio cerimonia e durante l’o-melia, ha ringraziato più vol-te gli alpini piacentini per laloro presenza così numerosain Cattedrale. In prima fila, ol-tre ai gonfaloni dei gruppi diPiacenza e provincia e a quel-lo sezionale, il presidente Ro-berto Lupi ed il “past presi-dent” Bruno Plucani. Poi ilpicchetto della Protezione ci-vile Ana con le tute giallo-blue tante penne nere presenti inDuomo con le loro famiglie.

Ad accompagnare la cerimo-nia religiosa i canti del coroalpino Ana Valnure.

Il vescovo Ambrosio nel-

l’omelia ha voluto dedicarela giornata di ieri, oltre a san-to Stefano e al beato don Se-condo Pollo, anche a tutte le

vittime che ogni giorno - co-me ha osservato sempre ieripapa Francesco - cadono nelmondo per la loro cristianità.

La santa notte sotto il gazebo dei “forconi”Nella roulotte del “Coordinamento 9 dicembre” con Matteo Giardino, Riccardo Farina e GiovanniSorrentino: «Ci considerano minoranze, ma noi non ci fermiamo: saremo qui anche a Capodanno»

Due momenti della celebrazione con il vescovo (foto Lunini)

La roulotte allestita accanto al gazebo del Coordinamento 9 dicembre, la protesta dei “forconi” non si ferma (foto Stefano Lunini)

LIBERTÀVenerdì 27 dicembre 2013 13