LA RIVALE - Fondazione Teatro Coccia · FEDErICA MAI, MATTEo nApoLETAno, GIuLIA pIGnoCChIno)...

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STAGIONE LIRICA 2016-2017 Giovedì 1 dicembre 2016 ore 20.30 Prima esecuzione assoluta LA RIVALE Opera in un atto dall'omonimo racconto di Eric-Emmanuel Schmitt Libretto di Alberto Mattioli Edizioni Sconfinarte Musica di Marco Taralli Personaggi e Interpreti Carmela Astolfi (m.s.) TIZIANA FABBRICINI Il Melomane Antonio (basso) DANIELE CUSARI Don Bartolo/Salvatore (ten.) GIULIO PELLIGRA La commessa giovane (sop.) GIULIA PERUSI La turista/commessa anziana (sop.) ELEONORA BOARETTO La badante Annina (contr.) SIMONA DI CAPUA La maschera (bar.) DANIELE PISCOPO Turisti internazionali in visita alla Scala, passanti, un chierichetto Direttore d’orchestra MATTEO BELTRAMI Regia MANU LALLI Scene da un’idea di DANIELE LEONE ORCHESTRA TALENTI MUSICALI NUOVO ALLESTIMENTO PRODUZIONE FONDAZIONE TEATRO COCCIA

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  • STAGIONE LIRICA 2016-2017Giovedì 1 dicembre 2016 ore 20.30

    Prima esecuzione assoluta

    LA RIVALEOpera in un atto

    dall'omonimo racconto di Eric-Emmanuel SchmittLibretto di Alberto Mattioli

    Edizioni Sconfinarte

    Musica di Marco TaralliPersonaggi e Interpreti

    Carmela Astolfi (m.s.) TIZIANA FABBRICINI Il Melomane Antonio (basso) DANIELE CUSARI Don Bartolo/Salvatore (ten.) GIULIO PELLIGRA La commessa giovane (sop.) GIULIA PERUSI La turista/commessa anziana (sop.) ELEONORA BOARETTO La badante Annina (contr.) SIMONA DI CAPUA La maschera (bar.) DANIELE PISCOPO

    Turisti internazionali in visita alla Scala, passanti, un chierichetto

    Direttore d’orchestra

    MATTEO BELTRAMIRegia

    MANU LALLI

    Scene da un’idea di DANIELE LEONE

    ORCHESTRA TALENTI MUSICALI

    NUOVO ALLESTIMENTO

    PRODUZIONE FONDAZIONE TEATRO COCCIA

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    Aiuto regiaCECILIA RUSSO

    Maestri collaboratoriCESARE DELLA SCIUCCA, ALBA PEPE, AZZURRA STERI

    Maestro ai sovratitoliALBERTO SONZOGNI

    ComparseALLIEVI I CORSO ATTORI

    DELLA SCUOLA DEL TEATRO MUSICALE(ALICE BELLorA, FEDErICA CACCurI, MIrCo GuArIno,

    FEDErICA MAI, MATTEo nApoLETAno, GIuLIA pIGnoCChIno)MAURIZIO CIRAFICI, GERMANO GERARDO,

    BRUNO MANCIN, GIANLUCA RIGON, SIMONE ZULIANI

    RapperALLIEVI II CORSO ATTORI

    DELLA SCUOLA DEL TEATRO MUSICALEFABIo CrIvELLArI, SIMonA DEnTELLA

    Scene, costumi e attrezzerieFONDAZIONE TEATRO COCCIA

    Direttore dell’allestimento HELENIO TALATOScenografa realizzatrice e attrezzista LAURA MAROCCHINO

    Datore luci IVAN PASTROVICCHIO Macchinisti LORENZO SALETTA, ALESSANDRO RAIMONDI

    Sarta ADA DEL CONTEReparto trucco e acconciature ROSALIA VISAGGIO,

    in collaborazione con:

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    FONDAZIONE TEATRO COCCIA

    Presidente

    GIAN VITTORIO CAFAGNO

    Consiglio di Amministrazione

    DON SILVIO BARBAGLIA, PIETRO BOROLI, LORENZO DEL BOCA

    Collegio Revisore dei Conti

    MAURIZIO LA MASA, DAVIDE MAGGI, BARBARA RANZONE BOSSETTI

    Direzione Artistica e Organizzativa RENATA RAPETTI

    Direttore Musicale MATTEO BELTRAMI

    Segreteria Artistica RENATO BONAJUTO

    Segreteria di Direzione GIULIA ANNOVATI

    Segreteria ELENA MONTORSI

    Ufficio Promozione GIULIA FREGOSI

    Direzione Amministrativa SILVANA SATERIALE

    Ufficio Stampa SERENA GALASSO

    Direttore di Sala DANIELE CAPRIS

    Biglietteria ILARIA CAPUTO

    Direttore Tecnico di Palcoscenico HELENIO TALATO

    Tecnici di Palcoscenico

    IVAN PASTROVICCHIO, ALESSANDRO RAIMONDI, LORENZO SALETTA

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    sostiene il Teatro Cocciamediante Art BonusUn ringraziamento per aver supportato la realizzazione di quest’opera.

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    Commissionando e producendo opere contemporanee, il Teatro Coccia investe di fatto nel futuro della lirica italiana e intende avvicinare al teatro anche un pubblico più giovane. Quest’anno la scelta dell’opera di Taralli risponde alla chiamata con grande coerenza, grazie al senso dell’umorismo con cui si approccia al tema e al mondo dell’Opera e la capacità musicale del compositore di avvicinare linguaggi apparentemente lontani, come ad esempio il belcanto e il rap.

    NOTE SULL’OPERACosa significhi scrivere un’opera buffa oggi e come si ponga un autore con-temporaneo quando, per raccontare una storia, utilizza elementi desunti dalla tradizione molto caratterizzati e ben identificabili, è difficile da spie-gare per chi come me, si trova molto più a suo agio con le note che con le parole.Sono fortemente convinto che il teatro musicale rappresenti oggi come ieri un straordinario strumento di comunicazione attraverso il quale un lin-guaggio universale, come la musica, può veicolare storie, emozioni, idee, con una forza espressiva e un potere di coinvolgimento forse superiore a tante altre forme di spettacolo.Questo strumento, che si è rivelato nei secoli efficace e convincente riu-scendo sempre a mantenere intatta la propria forza espressiva e comuni-cativa, è dotato di un codice identificativo, uno schema formale, estrema-mente valido e funzionale tanto da indurre artisti di ogni epoca e paese ad utilizzarlo come connettore in grado di tradurre il messaggio e l’identità sti-listica in modo chiaro e diretto in coerenza con il proprio contesto storico.ne La rivale non possono quindi mancare le citazioni dei profumi e dei sapori appartenenti alla nostra storia e alla nostra tradizione, e questo è stato il punto di partenza mio e di Alberto Mattioli nell’affrontare questo soggetto, la storia la tradizione, che non sono state viste come dei limiti, ma come ricchissimi e saporitissimi “ingredienti” meravigliosamente funzionali al racconto della nostra storia, che sicuramente non è una storia nuova, ma altrettanto sicuramente abbiamo cercato di raccontarla bene!

    Marco Taralli

    NOTE SUL LIBRETTOLa novella di Eric-Emmanuel Schmitt che ha ispirato il libretto della “ri-vale” è bella e, come tutta la bella letteratura, leggibile a più livelli. Con Marco Taralli abbiamo cercato di aggiungerne uno, motivato, diciamo così, dalla “destinazione d’uso” del mio testo: una riflessione, che per esser tale non rinuncia però a divertire, o almeno a provarci, sul teatro musicale. “La rivale” ha così finito per diventare, oltre che la storia tragicomica di Car-mela Astolfi, anche un’opera sull’opera, un’opera al quadrato, un serissimo scherzo sul più complicato, costoso, difficile, assurdo ed entusiasmante spettacolo inventato dagli uomini, anzi dagli Italiani. Del resto, si sa che

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    insieme con l’opera è nata praticamente anche la sua parodia, e i sarcasmi sul “Teatro alla moda” di Benedetto Marcello, vecchi di tre secoli, centrano ancora alla perfezione il bersaglio. Ma poi esiste una lunga tradizione di opere “sull’opera”; dati i nomi degli autori, illustre e illustrissima. Giudica-te voi: Campra, Mozart, Salieri, Gassmann, Cimarosa, paisiello, paër, Fio-ravanti, Gnecco, Donizetti, pedrotti, offenbach, Strauss, Britten, eccetera. Con “La rivale” ci sentiamo, insomma, in ottima compagnia.

    Alberto Mattioli

    NOTE DI REGIA un omaggio dissacrante e ironico ad un grande momento del teatro mu-sicale ed anche un omaggio ad un'epoca nella quale la rivalità fra due cantanti, due musicisti, o due atleti diventava il contenuto di un racconto epico che poteva emozionare chiunque e trasformarsi in momento di iden-tificazione non solo per gli addetti ai lavori, ma per tutti. più che la rivale dovremmo chiamare questa rappresentazione un “opera sull’amore per l’o-pera lirica di tutti i tempi”. Aldilà infatti di una vera e propria rivalità, quasi sempre falsa e molte volte inventata a tavolino solo dai giornali (dai quali i protagonisti non ne traggono che fama e pubblico, senza il più delle volte fare niente per fomentarla anzi quasi sempre ignorandone le ragioni) il sog-getto che si ispira al romanzo di Schmitt intende sottolineare ora in modo beffardo ora malinconico l’amore per l’opera e i suoi interpreti. E come fare a non amare l’opera, i suoi cliché, la sua passione, la sua totalizzante follia e la sua incredibile e constante parodia di se stessa? In linea con la desolante constatazione che anche gli artisti più grandi e le più grandi star finiscono in quello che è il più grande cruccio di tutti gli artisti “l’oblio, la dimenticanza”, (o meglio vivono tutta la vita nell’ansia di essere ricordati...) ho scelto di concerto con lo Scenografo Daniele Leone, di far muovere la protagonista in una scena inizialmente affollata dagli oggetti del suo pas-sato operistico che lentamente spariscono a rappresentare la progressiva presa di coscienza dell’inutile e mistificante visione che lei ha di se stessa. In un momento storico nel quale appare diffuso e quasi compulsivo l’in-teresse alla visibilità, e nel quale la presenza sui mezzi di comunicazione giustifica il fatto stesso di esistere, appare ancora più interessante il finale di quest’opera. L’acquisizione da parte della protagonista “Carmela Astolfi” che Maria Callas (solo nella sua fantasia) contrariamente a lei sarà sempre ricordata è il colpo che farà precipitare lo spettacolo verso un finale tragico, ma non per questo meno grottesco. Diva nella vita e ancor più nella morte la Callas sembrerà togliere a tutte le sue rivali anche la piccola consolazio-ne di un riconoscimento tardivo: i divi, soprattutto se morti non invecchia-no. Ma il finale si manifesterà ancor più grottesco e surreale di come ci si aspetterebbe….

    Manu Lalli

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    LA STORIALa rivale è la storia di Maria Callas raccontata dalla sua più acerrima rivale, nella finzione chiamata Carmela Astolfi, da un inedito e poco cele-brativo punto di osservazione, quindi, che consente tanto a Schmitt che a Mattioli di schivare l’approccio agiografico alla rievocazione della Divina e di regalare un racconto dissacrante e divertente, ricco di aneddoti gustosi e di osservazioni molto competenti sul mondo della lirica.

    La Astolfi, che prima dell’avvento della Callas, era stata il soprano più ama-to dal pubblico, torna dal suo esilio argentino a Milano dopo tanti anni di assenza. È ormai una donna anziana, inacidita dai ricordi dei successi della sua rivale (che è morta da anni). Entra alla Scala per ritrovare l’at-mosfera dei suoi giorni di gloria e si trova faccia a faccia con un gruppo di turisti, ai quali la guida spiega che Maria Callas è stata la voce più bella di tutti i tempi e che non ha mai conosciuto rivali capaci di contenderle lo scettro della lirica. per la soprano questo è un colpo, e solo il primo, che la trascinerà in una straziante ma anche, per i lettori, comica rievocazione della feroce sfida tra le due primedonne della lirica. Schmitt così fa rac-contare all’inferocita rivale tanti episodi pubblici e privati dell’ascesa e del trionfo di Maria Callas, che Mattioli e Taralli trasformano abilmente in una serie di quadri a tema musicale: arie, rap.

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    LA RIVALEOPERA IN UN ATTO

    Personaggi(in ordine di apparizione)

    Annina, badante dell’Est di Carmela Astolfi

    Una Maschera del teatro alla Scala

    Carmela Astolfi, primadonna in pensione

    Salvatore, antico toyboy di Carmela

    La Commessa giovane di un negozio di dischi

    La Commessa anziana di un negozio di dischi

    Antonio, giovane gay appassionato d’opera

    Don Bartolo, prete

    Turista americana aspirante cantante

    Turista 1

    Turista 2

    Turisti internazionali in visita alla Scala, passanti,un chierichetto

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    ATTO UNICO

    SCENA 1La platea del teatro alla Scala. In scena Annina, la Maschera nell’uniforme tradizionale, frac nero chiuso sul davanti e medaglione al collo, e una comitiva di turisti malvestiti.

    Annina (ansiosa, alla Maschera): Ma mia signora ha cantato qui tante volte!

    La Maschera (imperturbabile): Capisco, signora, ma qui si fanno solo visite guidate.

    Annina: Ma mia signora era primadonna di Scala, in Anni Cinquanta.

    La Maschera: Davvero? E come si chiama?

    Annina (enfatica): Carmela Astolfi! La grande Carmela Astolfi!

    La Maschera (gelido): Temo di non ricordare.

    Annina: Mia signora è grande artista. voi dovete fare passare…

    La Maschera: Sono desolato. purtroppo alla Scala si fanno solo visite guidate... (fra sé) non possiamo certo lasciare che i turisti se ne vadano in giro da soli attaccando le cicche sotto le poltrone (stizzito) e strappando i velluti per ricordo…

    Annina: Mia signora si arrabbierà!

    La Maschera (fra sé): Ce ne faremo una ragione. (ad alta voce) prego, signori, per di qua. Se vogliono seguirmi…

    RAP ILa Scala, la Scala!Quaranta?La gallina canta!Chi è che canta?La netrebko!Divina!

    Turista americana: La Scala is my dream!

    RAP IILa Scala, la Scala!Quante arie!Quanti applausi!Quanti fiaschi!Quanti fischi!Che tronfi!Ma che tonfi!

    L’Aspirante cantante: The mito! Wow, la Callas!

    RAP IIILa Scala, la Scala!Il tempio!Lo scempio!Queste regie!Questi cantanti!Questi direttori!Si stava meglioQuando si stava peggio!

    L’Aspirante cantante: I want sing here! My God! I want to sing here!

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    Annina (uscendo): Signora, signora!

    Entra Carmela Astolfi, elegantissima ma un po’ demodé. Guarda con palese disprezzo i turisti e con commozione il teatro.

    Carmela (sognante): L’Italia! Dopo venticinque anni a insegnare il canto in Argentina… Di nuovo l’Italia! La patria dell’opera, del canto, della bellezza. Che serate, quanti applausi, quanti fiori! Che tempi! (chiude gli occhi) La mia voce! L’arte! Il canto! Tutta la vita, gli ho dedicato! vissi d’arte, davvero. D’amore? Meno. L’intera vita mia, tutta, sacrificata all’arte… (ridestandosi) Ma ai miei tempi era un’altra cosa… Eh, non si fanno più quegli spettacoli. Adesso ci fanno le visite turistiche… (ridestandosi, imperiosa) Annina, dammi a svestire!

    Annina: Subito, signora! (le toglie il soprabito)

    La Maschera (in tono da cicerone): Signore e signori, da qui vedete il palcoscenico della Scala, il più grande teatro d’opera del mondo, il tempio della lirica. Da qui sono passati tutti, tutte le più grandi voci del passato e del presente. (seccato) no! no! niente flash! no! niente flash! ho detto niente flash! (Di nuovo didascalico) E naturalmente, molte volte, la più grande di tutte: Maria Callas.

    Carmela (fra sé): Chi?

    La Maschera: La Callas, la primadonna più celebre, la più grande…

    Carmela (fra sé): La più grande? Quella?

    La Maschera: Indimenticabile la sua violetta nella famosa Traviata di visconti…

    Carmela (fra sé): Di verdi, caro mio! Cosa vuoi che conti il regista?

    La Maschera: nel terz’atto, quando moriva, la Callas cantava con voce volutamente brutta…

    Carmela (fra sé): volutamente? Era brutta! orribile!

    La Maschera: La voce dell’agonia, il rantolo della moribonda…

    Carmela (fra sé): In agonia c’era solo il pubblico. non aveva voce!

    La Maschera: non tutti capirono la novità della sua arte, il suo rigore. Alla Scala, la Callas fu forse più fischiata che applaudita…

    Carmela (fra sé): È vero. Gli spettatori avevano ancora le orecchie.

    La Maschera: Fu una rivoluzione che cambiò per sempre l’opera. per questo oggi la Callas…

    Carmela (sbottando): La Callas! La Callas! La Callas!

    La Maschera (visibilmente irritata): per questo oggi la Callas resta la cantante più famosa di sempre…

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    Carmela: Ma piantatela con questa Callas! Ci sono state centinaia di voci più belle. La sua era brutta, brutta, capisce? E infatti si è rotta subito, è durata poco. Lei sta facendo l’elogio di una terrorista, di una che si è fatta saltare in aria! La Callas! presto nessuno ne parlerà mai più… non durerà!La Maschera: E allora? Meglio dieci anni di Callas che trenta di chiunque altra. E ora, signore e signori, mi seguano, prego…

    Carmela (furiosa): Figuriamoci se la seguo! Annina, vieni!

    Annina: Eccomi, eccomi!

    Si spengono le luci.

    Carmela (al proscenio, sola): La Callas! Me la ricordo, quell’estate all’Arena. Io ero già una diva, acclamata, richiesta, strapagata. E mi arriva questa greca, no, americana, o greca, non si è mai capito, grassa, brutta, con un marito piccoletto, e la sua brutta voce. E queste manie, recitare, capire il personaggio, e lavorare con il regista e il direttore per fare teatro? Ma l’importante è il canto! ridicolo! noi siamo lì per fare gli acuti con indosso i nostri bei costumi. E il direttore ci deve accompagnare. Il resto non conta. poi me la ritrovai alla Scala. Io cantavo meglio, ma applaudivano di più lei. Assurdo! Mi ricordo quella sera alla Scala, ero con quel ragazzo, Salvatore. Ma lo chiamavo Turiddu… Quella sera davano Traviata, e cantava quella là…

    Si sente il preludio del terzo atto di Traviata.

    SCENA 2Un palco della Scala, visto dal retropalco. In scena, Salvatore, solo. È belloccio, scuro, ignorante, vestito con eleganza un po’ eccessiva, a disagio. Chiaramente, è la sua prima volta alla Scala. Anzi, all’opera.

    Salvatore (fra sé): Questo verdi mi fa aggrovigliare le budella. verdi… Certo, non è Sanremo. Sanremo è meglio. però mi piace, mi piace assai. ho fatto bene ad accompagnare Carmela. E poi si va al Savini. Eh, lì si mangia bene! E paga lei! naturalmente paga lei… Adesso dove sarà finita? Mi molla, mi prende e poi mi molla da solo qui! È sempre così! poi arriverà e mi dirà: scusa, caro, ero proprio lì! Ero nel foyer… Gli autografi, gli ammiratori, i miei fan… va bene che paga tutto lei, però adesso esagera!

    Carmela (entrando. È molto più giovane che nella scena precedente, assai elegante): Scusa caro, all’intervallo mi hanno fermata i miei ammiratori nel foyer. A che punto siamo, con questo strazio?

    Salvatore: Ma, non so. Mi sembra che lei stia male. Questo verdi c’ha qualcosa…

    Carmela (sarcastica): non sarà la sua musica che ti piace tanto?

    Salvatore: È proprio bello, sai? Mi piace. Ma non capisco una parola!

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    Carmela: Ti credo! Quella canta in greco!

    Si sente un frammento di “Addio del passato” cantato dalla Callas.

    Salvatore: Chi è quel tizio con la valigetta?

    Carmela (seccata): Il dottore, mio caro (fra sé) Che cretino! (di nuovo a lui) ha detto che sta per morire… Speriamo che si sbrighi.

    Salvatore: non ti piace?

    Carmela: E’ tremendo. E’ uno strazio! non senti che non ce la fa?

    Salvatore: Beh, ma sta morendo, no?

    Carmela: Che c’entra! Deve morire il personaggio, qui fra poco muore lei.

    Si sente un frammento di “Parigi o cara” cantato dalla Callas.

    Salvatore: E’ lei quella Callas di cui parli sempre?

    Carmela: Sempre? Io? Ma va’! poverina, mi fa solo pena. non può durare, non durerà!

    Si sente il finale dell’opera. La Scala esplode in un applauso colossale. Applaude anche Salvatore.

    Salvatore: Brava!

    Carmela (indignata): Ma cosa fai,

    applaudi? Che fai? Sei pazzo?

    Salvatore: no?

    Carmela: Che cosa ti avevo detto?

    Salvatore: Ah, sì, devo fare buuu! Buuu!

    Carmela: Appunto.

    Salvatore (urlando): Buuu! Buuu!

    Carmela: vabbé, non esagerare.

    Salvatore (urlando più forte): Buuu! Buuu!

    Carmela: E basta! Ti guardano tutti. E poi non sei credibile. prima applaudivi, adesso fischi.

    Salvatore: Scusa!

    Carmela: Andiamocene.

    Salvatore (aiutandola a mettersi la stola di visone): Scusa, cara, mi sono lasciato prendere. Era così vera…

    Carmela: Infatti! Sembrava che morisse sul serio. Assurdo.

    Salvatore: Certamente! Assurdo. Beh, certo, la voce non è bella.

    Carmela: non è bella? Fa schifo. L’opera è una bella voce che canta, una bella melodia, un sogno. La musica è amore, passione. L’opera è fatta per sognare e il resto sono sciocchezze. E poi, hai visto

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    com’è magra? pelle e ossa. per tirare fuori la voce ci vuole anche un bel corpo! La ciccia sostiene gli acuti! Ehi, sto parlando con te!

    Salvatore (distratto): Sì, certo. Adesso ho fame!

    Carmela: ho prenotato al Savini.

    Salvatore (felicissimo): Allora andiamo!

    Carmela: Basta che non mi parli di quella!

    Salvatore: Certo che no! Anzi, sai cosa ti dico? Di questa Callas presto nessuno parlerà mai più…

    Carmela: non durerà!

    Si spengono le luci. Ritorno al presente, Carmela di nuovo agée.

    Carmela (sognante): Turiddu! Che ricordi… Era un po’ scemo, però a letto… Era ignorante, non capiva l’arte. Chissà perché i miei amori non sono mai durati, sempre troppo brevi… Mi sono sacrificata per l’arte! (ridestandosi): Annina! Annina! Dammi a vestire!

    Annina (trafelata): Eccomi! Subito signora!

    Carmela (imperiosa): vieni, vieni, andiamo via! via di qui!

    SCENA 3Un negozio di dischi. Al computer, una

    ragazza con i capelli viola. Sta battendo qualcosa, scuote la testa al ritmo della musica che sente dalle cuffiette.

    La Commessa giovane: notte e giorno faticar! Figo, ‘sto Mozart. Davvero figo. Ma certo il rap è molto meglio. viva il rap! raga, io son proprio disperata! Mi hanno spostato qui dal pop in questa zona… (si guarda intorno smarrita, poi vede l’insegna del reparto) classica! Che ci faccio qui? E qui ci viene gente con strane richieste, nomi assurdi. Ah! Ecco qua, guarda qua: Beethoven, proprio come il cane del film! viene gente a cercare strane cose… Shabran, Schimann, Shermann… (guarda un cd) Dov’è? Ah, sì, eccolo qua: Schumann! Boh, sarà stato un matto. Sì, ma per fortuna qui di clienti ne vengono pochi, tutti vecchietti, anzi tutte mummie. Così fra un po’ non ci saranno più e allora vacanza tutto l’anno! Bella zio!

    Entra Carmela accompagnata da Annina. Sono vestite come nella scena 1.

    Carmela: oh, eccoci, siamo arrivate.

    Annina: Ma, signora, perché siamo andate via?

    Carmela: perché quella maschera era un cretino. Sempre con quella Callas! E poi adesso voglio vedere se hanno i miei dischi.

    Annina: Dischi di voi?

    Carmela: Sì, certo, ne ho incisi tanti! (fra

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    sé) non tantissimi... Tre opere complete e due recital in tutto.

    Annina: Signora, lì c’è la commessa.

    Carmela: Ah, già, eccola! Signorina!

    La Commessa non sente e continua a scuotere la testa al ritmo della musica.

    Carmela (avvicinandosi): Signorina!

    La Commessa non sente e continua a scuotere la testa al ritmo della musica.

    Carmela (avvicinandosi di più): Signorina!

    La Commessa giovane (senza togliersi le cuffie): Sì?

    Carmela: vorrei una Madama Butterfly.

    La Commessa giovane: Il pop è da un’altra parte.

    Carmela: La Butterfly! Di puccini!

    La Commessa giovane: Guccini? Appunto. È di là!

    Carmela (strappandole le cuffie): Ma-da-ma But-ter-fly! È di puc-ci-ni, puc-ci-ni!

    La Commessa giovane: puccini?

    Carmela: Sì, puccini.

    La Commessa giovane: puccini. puccini. vediamo (batte sui tasti).

    Carmela (impaziente): Allora?

    La Commessa giovane: Abbiamo l’edizione con Maria Callas. Che strano nome.

    Annina (fra sé): oh, no!

    Carmela (furiosa): La Callas non va bene.

    La Commessa giovane: perché?

    Carmela: perché? perché era una dilettante. E presto nessuno ne parlerà mai più…

    Annina: non durerà!

    Carmela: Quali altre edizioni ha?

    La Commessa giovane (batte sui tasti): vediamo, vediamo…

    Carmela: uffa!

    Annina: Signora, vi sentite bene?

    Carmela: Ma sì, voglio solo vedere i miei dischi.

    La Commessa giovane (leggermente sotto pressione): Qui mi dice che c’è la Tebaldi.

    Carmela: Troppo pesante!

    Arriva la Commessa anziana.

    La Commessa giovane: oppure…

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    La Commessa anziana: La… De los Angeles…

    La Commessa giovane: possibile?

    Carmela: Troppo leggera!

    La Commessa giovane: La Scotto.

    La Commessa anziana: La Scotto.

    Le due commesse (ridacchiando): Come la pasta.

    Carmela: no! È troppo carica!

    La Commessa giovane: Qui c’è la Freni…

    La Commessa anziana: Diretta da un certo Karagian…

    Carmela: Troppo tedesco!

    La Commessa anziana: Sempre questa Freni…

    La Commessa giovane: Diretta da Sinopoli…

    La Commessa anziana: Sarà un cinese?Carmela: Macché cinese! Ma è troppo intellettuale!

    La Commessa anziana: Qui c’è pappano…

    La Commessa giovane (ridacchiando): Il pappano col pomodoro!

    Carmela: Ma Cio-cio-san chi è? Eh, chi è?

    La Commessa anziana: Cio-cio-san?

    La Commessa giovane: Cerca un cartone giapponese?

    La Commessa anziana: un cartone giapponese?

    Carmela: Chi è la protagonista?

    Le due commesse: Ghe… Ghe… Gheorgiu!

    Carmela: per carità!

    La Commessa anziana: Beh, altro non c’è.

    Carmela: Come sarebbe, altro non c’è? E la Astolfi?

    La Commessa anziana: La Astolti?

    Carmela (esplodendo): La Astolfi! Astolfi! Ma non capisce niente?

    Annina (a Carmela): Signora, prenda la pillola!

    Carmela: Farò reclamo!

    Annina: Quella gialla!

    La Commessa anziana (seccata ma gelida): Il computer non me la dà.

    La Commessa giovane (agitatissima): Ero al pop, a fare lo stage…

    Carmela: non capite niente! Dov’è il

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    direttore?

    Annina: Signora, non si arrabbi!

    La Commessa anziana: Il direttore non c’è!

    La Commessa giovane: vuole la mail?

    Annina: Sì, dare mail!

    La Commessa anziana: Sì, certo, la mail!

    Carmela: Cos’è la mail?

    Annina: Signora non ha computer!

    La Commessa giovane: Come ha detto che si chiama?

    La Commessa anziana: Finiva in –ini. Bellini, pacini…

    La Commessa giovane: Qui c’è rossini…

    Annina: Signora, la pressione!

    Carmela (quasi urlando): puccini!

    La Commessa giovane: Qui c’è Tartini…

    La Commessa anziana: Ecco Spontini…

    Carmela: Che bestie che siete!

    La commessa anziana: Come, come?

    Annina: Signora, calmate voi!

    Le due Commesse: ha detto bestie!

    Carmela e Annina: Sì, certo, sì! Siete delle bestie!

    La Commessa giovane: Adesso chiamo il sindacato!

    La Commessa anziana: Adesso basta!

    Carmela e Annina: Ignoranti! Siete delle bestie!

    La Commessa anziana: Adesso chiamo l’avvocato, adesso è troppo!

    La Commessa giovane (al telefono): M’ha detto bestia!

    La Commessa anziana (al telefono): M’ ha detto bestia!

    Carmela: Teneteveli, i vostri ellepì!

    La Commessa giovane: Ma son ciddì!

    La Commessa anziana: Ma son divuddì!

    Annina: Signora!

    Le due Commesse: Ma sono emmepitrè!

    Carmela: Maledizion!

    Le due Commesse: Io me ne vado via! (fanno per andarsene)

    Tutte furibonde. Carmela si allontana dal banco. La Commessa anziana se ne va. La Commessa giovane ci ripensa e si rimette le cuffie.

  • La Rivale17

    Annina (a Carmela): Quel signore si avvicina a voi.

    Carmela (calmandosi, civettuola): E allora? Che c’è di strano?

    Antonio (alla Commessa giovane): permette? Signorina, guardi bene. La Astolfi è stata una grande cantante, era famosa. Mio nonno di udine me lo diceva sempre. ha inciso la Butterfly nel ’52.

    Carmela: oh, finalmente qualcuno che sa qualcosa.

    La Commessa giovane (togliendosi le cuffie): nel ’52? Ma allora devo guardare nella sezione “vecchie glorie”.

    Carmela (fra sé): vecchie glorie? vecchia gloria sarai tu! (sussurrato ma non troppo) Cretina! (a voce alta) Grazie.

    La Commessa giovane: no, non l’hanno ristampata. C’è un recital Martini & rossi, però. Strano. Ma non era un liquore?

    Antonio: Ma insomma!

    Annina (fra sé): Meglio vodka! Da!

    Carmela: Ah, beh, allora mi dia il Martini & rossi.

    La Commessa (si allontana): vado a prenderglielo. (fra sé) Dove sarà?

    Carmela: Queste ragazze! non sanno nulla! Lei, invece…

    Antonio: uno zio di novara mi raccontava che la Astolfi cantava sempre al Coccia. E aveva una bellissima voce.

    Carmela: Eh! Suo zio aveva le orecchie buone.

    Antonio: Lei l’ha ascoltata? Adoro le vecchie primedonne.

    Carmela (fra sé): non così vecchia! (ad alta voce) non tutte, spero.

    Antonio: no, solo quelle brave.

    Annina: Mah…

    Carmela (ad Annina): Sta zitta lì!

    Antonio: E una prozia di Catania la sentì cantare Tosca.

    Carmela: Tosca!

    Antonio: Anche se non fece benissimo.

    Carmela (fra sé): Fu tutta colpa di quel cretino di un tenore!

    La Commessa (rientrando): Mi dispiace, il disco non si trova.

    Carmela (acida): ne ero certa.

    Antonio: peccato. Ma questa Astolfi come cantava?

    Carmela: Come si deve cantare: soprano lirico spinto, grandi acuti.

  • La Rivale18

    Antonio: Stupendo, stupendo!

    Carmela: Timbro cremoso, pieno. Le voci brutte sono una truffa.

    Antonio: Favoloso. Di lei sa moltissimo.

    Carmela: Giovanotto, tanto vale che glielo dica: la Astolfi sono io!

    Antonio: Diviiiiina! Che emozione!

    Carmela: E se vuole le offro anche un aperitivo.

    Annina: vodka! vodka!

    Antonio: Grazie! Accetto di cuore! però… un Martini & rossi?

    Carmela (uscendo): Ah, ah ah!

    Antonio (uscendo): Ah ah ah!

    Annina (uscendo, fra sé): Meglio vodka, però!

    La Commessa giovane si rimette le cuffiette.

    SCENA 4 Poco dopo, in un bar. Seduti a tavolino, Carmela e Antonio. Lei beve un aperitivo, lui un thé. Annina è stata rispedita a casa.

    Antonio: Io adoro l’opera!

    Carmela: E fa bene.

    Antonio: E adoro le primedonne!

    Carmela (fra sé): Gli dispiace non esserne una.

    Antonio: Come dice?

    Carmela: Dico che è molto bello che un giovane abbia questi gusti. Anche se ai miei tempi l’opera era un’altra cosa.

    Antonio: Era meglio, immagino.

    Carmela: Erano grandi spettacoli, fedeli all’autore!

    Antonio: Con splendide scene. E i costumi?

    Carmela: Magnifici!

    Antonio: piume, mantelli?

    Carmela: E pizzi e merletti!

    Antonio: E il pubblico? Com’era il pubblico?

    Carmela: Elegante, chic!

    Antonio: Certo, mica coi jeans! Io voglio la Traviata come la voleva verdi.

    Carmela: E il Barbiere come lo voleva rossini!

    Antonio: La norma come la voleva Bellini!

    Carmela: Con i druidi, la lance e la

  • La Rivale19

    luna…Antonio (sognante): E i romani con il gonnellino!

    Carmela: E questa ridicola moda del barocco, non si capisce chi è la donna e chi è l’uomo!

    Antonio: però a me piace händel… Bella musica, non trova?

    Carmela: Musichetta! Serve solo a scaldare la voce prima di cantare per davvero… E poi l’assurda musica contemporanea, solo rumore, che non si può cantare. L’opera è una bella voce che canta, ai miei tempi sì che era arte!

    Antonio: Ah, i suoi tempi. L’epoca d’oro del canto e della lirica, ma adesso l’arte è morta!

    Carmela: L’opera è una bella voce che canta, e il resto sono sciocchezze. volevo dirle…

    Antonio: posso chiamarla Carmela?

    Carmela: Ma certo! Le dicevo…

    Antonio: Mi dica, mia cara Carmela…

    Carmela: Sono felice di averla incontrata…

    Antonio: Che gioia averla conosciuta…

    Carmela: Lei è qualcuno che capisce, lei è qualcuno che sa apprezzare, che capisce l’arte…

    Antonio: Lei è qualcuna che ha fatto la storia, qualcuna che sa…

    Antonio (dopo una pausa): Ma lei ha mai sentito la Callas?

    Carmela (basita): La Callas?

    Antonio: La Callas… l’ha mai conosciuta?

    Carmela (alzandosi in piedi di slancio): La Callas?

    Antonio (estatico): Io l’adoro, l’adoro. E pensare che alla sua epoca tutti dicevano che non sarebbe durata, che non se ne sarebbe più parlato. E invece…

    Carmela (sconvolta): E invece?

    Antonio: Invece è ancora la più grande, la più famosa, quella che mette tutti d’accordo!

    Carmela (sempre più sconvolta): Quella che mette tutti d’accordo?

    Antonio: Anzi, sa cosa le dico?

    Carmela: Cosa?

    Antonio: La Fondazione Callas cerca i giurati per il premio Callas, che facciamo alla Scala, il teatro Callas, nel Callas Day.

    Carmela: Il premio Callas? Il Callas Day? Il teatro Callas?

    Antonio: Io farei volentieri il suo nome, sa, è un premio molto prestigioso.

  • La Rivale20

    Carmela (sempre più agitata): Il mio nome… Il premio Callas…

    Antonio: Sì, certamente!

    Carmela (stravolta): Il premio… Il premio Callas…

    Antonio: Certo, certo!

    Carmela (accasciandosi): premio Callas…

    Antonio: Si sente bene? oddìo!

    Carmela: Mi fa male il petto…

    Antonio: oddìo!

    Carmela (crollando): La Callas…

    Antonio: Signora! Aiuto! Aiuto!

    Carmela: Mi fanno male le braccia…

    Antonio: Aiuto! Soccorso!

    Carmela: Soffoco! Soffoco!Antonio: oddìo! oddìo! E’ spenta!

    SCENA 5Una chiesa antica. Funerali di Carmela Astolfi. Marcia funebre. Ci sono solo Antonio, Annina, Don Bartolo che officia e un chierichetto chiaramente annoiato, con i jeans e le sneakers che sbucano dalla cotta e una cicca in bocca.

    Don Bartolo: Carissimi fratelli e sorelle, oggi diamo l’ultimo addio alla nostra

    sorella Carmela. vi ringrazio di essere venuti.

    Annina: Signora molto buona con me. ha lasciato piccola somma, già spedita a figlia in Kiev. però questo funerale non ortodosso, non buono.

    Don Bartolo: La defunta era cattolica. I sacramenti valgono per entrambe le chiese.

    Annina (ostinata): Questo funerale non buono, non ortodosso.

    Don Bartolo (ignorandola): Eh, anche io amo la lirica. La musica è lode al Signore. (sognante) Da giovane cantavo, ero tenore…

    Entrano un paio di persone. Una si rivela la stessa Turista americana aspirante cantante americana della scena 1, che inizia a fare fotografie a un altare.

    Don Bartolo (animandosi di colpo): Signora! La prego! niente flash!

    Turista americana: What do you say?

    Don Bartolo: niente foto, no photo! C’è in corso un funerale! Ma che cosa fate, maledetti turisti!

    Turista americana (uscendo): A funeral? oh shit!

    Don Bartolo (seccato): Grazie. riprendiamo. Carissimi fratelli e sorelle, purtroppo la defunta non lascia parenti.

  • La Rivale21

    Chiedo al suo amico Antonio di ricordarla.

    Antonio: Carmela Astolfi ha consacrato tutta la sua esistenza all’opera e alla sua arte. Le parole non servono. È giusto che ci separiamo da lei con la musica. I suoi dischi sono introvabili. Ma sappiamo che la signora Astolfi aveva una grande ammirazione per Maria Callas. Quando ebbe l’attacco fatale, mi stava parlando di lei con emozione, di lei che aveva conosciuto e che aveva sentito cantare. (commosso) Mi stava parlando di lei…Credo sia quindi opportuno che ci congediamo da lei con la voce della grande, dell’indimenticabile Maria, che in vita fu anche una sua cara amica.

    Antonio spinge un pulsante. La chiesa è invasa dalle note di “Vissi d’arte” cantato dalla Callas. Antonio e Don Bartolo sono commossi, Annina meno. Il chierichetto, invece, si annoia e sbuffa. Lentamente la musica sfuma, tutti se ne vanno per i loro affari. Nel buio compare il fantasma molto shakesperiano di Carmela Astolfi.

    Carmela: E così mi seppellirono con la voce di quella… di quella… vabbé. Ma tanto non durerà!

    FINE

  • La Rivale22

    BIOGRAFIE

    MARCO TARALLI - Compositore

    nasce a L’Aquila nel 1967.nel suo percorso musicale il Conservatorio de L’Aquila riveste una parte importante del periodo giovanile dove consegue il diploma in pianoforte con il massimo dei voti; in suo percorso formativo nell’ambito della composizione si sviluppa a fianco di Sergio rendine mentre parallelamente approfondisce lo studio della direzione d’orchestra con Gianluigi Gelmetti in Italia e con Erwin Lukacs a Budapest

    all’Accademia Franz Liszt.Compositore eclettico e versatile, dal 1992, anno che segna il suo debutto ufficiale quale compositore con il brano Fog eseguito dal gruppo octandre di Bologna, le sue esperienze e i suoi studi lo hanno portato a spaziare tra i più diversi generi e le più diverse forme musicali.Conosciuto per una serie di fortunati e brillanti lavori sinfonici, opere e teatro musicale, è commissionato, prodotto ed eseguito dalle più note Istituzioni musicali, orchestre, ensemble e solisti nelle maggiori Stagioni e Festival in Italia e all’estero.Tra le sue recenti esecuzioni il 4 dicembre, Teatro verdi di Trieste (committente) viola aurata, orchestra e coro del Teatro verdi, il 17 dicembre la prima esecuzione assoluta della rielaborazione della cantata per la recuperata salute di ofelia (Commissione Fondazione pergolesi Spontini) al Teatro Moriconi di Jesi, da parte de I virtuosi Italiani diretti da Alberto Martini, soprano valeria Esposito. La stagione sinfonica 2017/2018 vedrà inoltre la prima assoluta del suo Concerto per violino e orchestra, commissionato dell’orchestra Filarmonica di Monte-Carlo. Le sue realizzazioni liriche comprendono le musiche per il cine - concerto (eseguite dal vivo in prima assoluta nel giugno 2012 all’opera di Montecarlo) su immagini del film Foolish Wives di Stroheim, Il vascello incantato, concepito per l’ascolto di un pubblico giovanile (libretto di Fabio Ceresa), ed eseguito in forma di concerto in prima assoluta con il neonato Coro delle voci bianche del Teatro Carlo Felice. La sua prima opera lirica, La maschera di pùnkittititi, su libretto su soggetto di Quirino Conti, ispirato alla recherche di proust è del 2007, mentre è del 2012 nûr, prima commissione assoluta di un’opera contemporanea da parte del Festival della valle D’Itria.Il compositore è rappresentato da W.E.C. e le sue musiche sono edite dalle Edizioni Sconfinarte

  • La Rivale23

    ALBERTO MATTIOLI - Librettista

    nasce a Modena nel 1969.Giornalista professionista, ha lavorato al “resto del Carlino”, alla “nazione” e al “Giorno”. Dal 2006 è alla “Stampa” come redattore alla Cultura, caposervizio agli Spettacoli, corrispondente da parigi, attualmente alla redazione milanese. Critico musicale, ha scritto due libri, “Big Luciano – La vera storia” (2007) e “Anche stasera – Come l’opera ti cambia la vita” (2012), entrambi editi da Mondadori, e il libretto de “La paura”, l’opera di orazio

    Sciortino rappresentata al teatro Coccia nel 2015. ha collaborato o collabora con “Il foglio”, “vanity Fair”, “Classic voice”, “Musica”, “L’opera”, “L’Avant-scène opéra”. ha tenuto conferenze o scritto programmi di sala per il teatro alla Scala, il teatro la Fenice, il teatro regio di Torino, l’Arena di verona, il teatro Comunale di Bologna, il teatro regio di parma, il teatro Comunale di Modena, il Maggio Musicale Fiorentino, il teatro dell’opera di roma, il teatro Massimo di palermo, l’orchestra sinfonica nazionale della rai, il Grand Théatre di Ginevra e altri ancora.

    MATTEO BELTRAMI - Direttore

    Diplomato in violino al Conservatorio “n. paganini” di Genova e in Direzione d’orchestra al Conservatorio G. verdi di Milano, debutta a vent’anni come direttore a Genova eseguendo Il Trovatore di G. verdi.In diciassette anni di carriera debutta quasi quaranta titoli operistici spaziando dal barocco a prime assolute di opere contemporanee dirigendo nella maggior parte dei teatri italiani (Teatro dell’opera di Firenze, San Carlo di

    napoli, Massimo di palermo, Carlo Felice di Genova, Filarmonico di verona, La Fenice di venezia, verdi di Trieste, regio di parma, valli di reggio Emilia, Bellini di Catania, Coccia di novara, Civico di vercelli, Sociale di Como, Fraschini di pavia, Grande di Brescia, ponchielli di Cremona, Comunale di Treviso, Sociale di rovigo, verdi di pisa, Del Giglio di Lucca, Goldoni di Livorno, Alighieri di ravenna, politeama Greco di Lecce, Stabile di potenza, Della Fortuna di Fano, ventidio Basso di Ascoli piceno, Dell’aquila di Fermo, pergolesi di Jesi, Ente De Carolis di Sassari, Dal verme di Milano, Comunale di vicenza, Festival della valle d’Itria, Festival verdi di parma, Festival puccini di Torre del Lago).non sono mancati prestigiosi impegni all’estero (Semperoper di Dresden, Staatsoper di Stuttgart, Aalto theater di Essen, orchestra Sinfonica di Goyania, Teatro Arriaga di Bilbao, Teatro dell’opera di Montpellier, Festival Spoleto/Charleston (u.S.A), orchestra Filarmonica nazionale Lettone, nWD

  • La Rivale24

    philarmonie, orchestra Statale dell’hermitage, orchestra Filarmonica di San pietroburgo, Staatsoper di Darmstadt, Staatsoper di Lubeck, paphos opera Festival).Docente dal 2007 al 2013 presso il Conservatorio di Musica di potenza, è abitualmente invitato come membro della giuria in concorsi lirici.Dal 2016 è direttore musicale del Teatro Coccia di novara.

    MANU LALLI - Regista

    Impegno civile e promozione della cultura musicale sono le due direttrici del lavoro di Manu Lalli regista, drammaturga, operatore culturale, animatore, che ha al suo attivo moltissime regie, progetti e collaborazioni con istituzioni prestigiose quali la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, l'Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Teatro Massimo di palermo, l'orchestra nazionale della rai, il Teatro Coccia di novara, l'orchestra del Toscana e Istituzioni pubbliche e private in tutta Europa, fra queste

    Libera, Amnesty International, Green peace. nel 1993 fonda assieme ad alcuni professionisti del Teatro la Compagina venti Lucenti con la quale realizza progetti di respiro internazionale che intendono utilizzare il teatro come strumento di confronto e integrazione: in questo ambito ha collaborato fra gli altri con l'unesco, il Museo d'Arte Contemporanea di Sarajevo, l'Istituto di Cultura Italiana a Cuba, a Budapest, a Yerevan. Il filo rosso che lega la sua attività è quello di utilizzare sia la prosa che la lirica alla luce delle urgenze sociali e politiche del presente. Come direttore artistico di venti Lucenti ha dedicato una particolare attenzione alla formazione del nuovo pubblico del melodramma attraverso un originale percorso che fino ad oggi ha coinvolto migliaia di giovani e giovanissimi che diventano protagonisti attivi delle più importanti opere del repertorio Lirico.

    TIZIANA FABBRICINI

    Dopo aver vinto alcuni concorsi per giovani voci nel 1990 debutta alla scala come protagonista nella Traviata di G.verdi diretta dal Maestro r.Muti (incisa per la Sony Classical). Canta in tutti i teatri più grandi del mondo, dedicandosi anche ad una pregevole attività concertistica.viene definita “La Traviata” degli anni novanta. Il grande successo le apre le porte di una importante carriera internazionale. Lavora sotto la direzione di importanti

    direttori d’orchestra fra i quali C.Abbado, p.Maag, Z.Metha, A.pappano, r.Chailly. Altri importanti successi la vedono protagonista di opere come: Il

  • La Rivale25

    Turco in Italia, Il viaggio a reims, La Muta di portici, Lucia di Lammermoor, La Serva Padrona, Don Giovanni, Anna Bolena, Maria Stuarda, Messa di requiem, Macbeth, Attila, Ernani, Tosca, Manon Lescaut, Cavalleria rusticana, pagliacci, Il Giro di vite, La Medium, La voce umana, Jenufa, La napoli Milionaria.Da alcuni anni si dedica all’insegnamento del perfezionamento musicale ed interpretativo in alcune accademie musicali italiane.Da tre anni è docente della cattedra di Canto preaccademico presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Gaetano Donizetti di Bergamo.

    DANIELE CUSARI

    Dopo le prime esperienze nei cori di teatri prestigiosi come il Teatro alla Scala di Milano, L'arena di verona e l'opera di Montecarlo, e dopo essere risultato vincitore del concorso per la prestigiosa opera de la Bastille di parigi si dedica alla carriera da solista debuttando diversi ruoli tipicamente verdiani e pucciniani.nel 2009 risulta vincitore, primo assoluto, nel concorso internazionale ricci a pescara e finalista nei concorsi di

    Basciano e rolando nicolosi a roma.numerosi i ruoli ricoperti in diversi teatri, fra i quali l'Arena di verona, il Teatro regio di parma, il teatro Comunale di Modena, il Teatro Coccia di novara, il Teatro di Bolzano, il Teatro di Trento, il Teatro verdi di pisa, il teatro del Giglio di Lucca. Fra i ruoli principali ricordiamo Ferrando nel Trovatore, Attila nell'omonima opera, Zaccaria nel nabucco, Monterone e Sparafucile nel rigoletto, Lo Zio Bonzo ed il Commissario Imperiale nella Madama Butterfly, Colline nella Boheme, oroveso nella Gioconda, Don Basilio nel Barbiere di Siviglia, Don Alfonso nella Lucrezia Borgia, Alidoro nella Cenerentola, Il re ed il Sacerdote ramfis nella Aida, Angelotti nella Tosca, raimondo nella Lucia di Lammermoor, Il Commendatore nel Don Giovanni di pacini, Masetto nel Convitato di pietra, Leporello ed il Commendatore nel Don Giovanni di Mozart, basso solista della Messa da requiem di verdi e nel requiem di Mozart, basso solista nello Stabat Mater di rossini.ha al suo attivo diverse incisioni discografiche tra le quali: Giannino nello Spazzacamino di Antonio portugal de Fonseca, Sivaldo nella Clotilde di Carlo Coccia, basso solista nel requiem di Mozart e un breve ma significativo intervento nel CD edito da Sony classica, Arie e duetti verdiani del grande tenore Jonas Kaufmann.È stato diretto da importanti Direttori d'orchestra fra i quali segnaliamo Daniel oren, Matteo Beltrami, Daniele Callegari, valerio Gatti, Ivan Ciampa, Damiana natali.

  • La Rivale26

    GIULIO PELLIGRA

    nel 2006 ha debuttato nella petite Messe Solennelle di rossini e successivamente nell’opera il Barbiere di Siviglia di rossini nel ruolo del Conte d’Almaviva presso il Teatro nazionale di Malta sotto la direzione del M° Laus. Debutta in qualità di solista nella Messa da requiem di Mozart; è paolino nell’opera il Matrimonio Segreto di Cimarosa sotto la direzione del M° Lombardini in alcuni Teatri siciliani. È vincitore di una menzione d’onore presso il Concorso

    Internazionale Giovanni pacini di pescia ed in seguito debutta presso il Teatro pacini nel Barbiere di Siviglia di rossini nuovamente nel ruolo del Conte d’Almaviva, opera realizzata anche presso il Teatro Civico di La Spezia.nel 2007 è vincitore di una menzione d’onore al Concorso Internazionale per Cantanti Lirici a pescara con relativo concerto trasmesso in mondo visione su SKY.Debutta nell’opera L’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti nel ruolo di nemorino presso il Teatro Greco di Taormina; è vincitore del primo premio al concorso regionale “Salvatore Cicero” dell’orchestra Sinfonica Siciliana, del terzo premio al concorso internazionale “voci Del Mediterraneo” a Siracusa; è solista nella petite Messe Solennelle di rossini a Caltagirone e Catania.nel 2008 debutta nell’opera La notte Di un nevrastenico di rota nel ruolo di Lui, al Teatro nazionale di Malta sotto la direzione del M° Laus e la regia di Elizabeth Smith; debutta nello Stabat Mater di Boccherini presso il Teatro politeama di palermo con l’orchestra Sinfonica Siciliana sotto la guida del M° Benzi; è nemorino al Teatro Municipale di piacenza e al Teatro Municipale di Bolzano nell’opera L’Elisir D’Amore di Donizetti sotto la direzione del M° Frizza a piacenza e del M° Cassi a Bolzano e la regia del M° Dara; è sempre nemorino nell’ L’Elisir D’Amore di Donizetti presso il Teatro politeama di palermo con L’orchestra Sinfonica Siciliana sotto la guida del M° Lombardini.nel 2009 debutta nell’opera di Kurt Weill Aufstieg und Fall Der Stadt Mahagonny nei ruoli di Jach e Tobby sotto la direzione del M° Webb e la regia di pizzech presso i teatri di Livorno, pisa, Lucca e ravenna; debutta nell’opera Elektra di Strauss presso il Teatro politeama di palermo nel ruolo di Jungen Diner; è Arlecchino nell’opera I pagliacci di Leoncavallo presso i teatri di Cremona, Como, Brescia, Jesi, Ferrara e pavia sotto la direzione del M° Beltrami e la regia di Muscato. E’ vincitore di una borsa di studio al concorso internazionale di canto lirico “Ferruccio Tagliavini” in Deutschlandsberg (Austria).nel 2010 debutta presso il Teatro Massimo di palermo nell’opera Die Gezeichneten di Schereker nel ruolo di un giovane sotto la direzione di philippe Auguin e la regia di Graham vick; è nemorino nell’Elisir D’Amore di Donizetti a pescara, San Quirico D’orcia, Massa Marittima e San vito al

  • La Rivale27

    Tagliamento sotto la direzione del M° Micheli e la regia di Bonajuto; debutta nel ruolo di romeo in romeo et Juliette di Gounod presso il Teatro verdi di pisa sotto la direzione del M° rovetta e la regia di Andrea Cigni.nel 2011 è nuovamente romeo in romeo et Juliette di Gounod presso il Teatro Alighieri di ravenna e peppe/Arlecchino nei pagliacci di Leoncavallo presso i teatri Goldoni di Livorno e il Luciano pavarotti di Modena; è Don Schance nell’opera Don Schance di Lizt con l’Europen opera Center di Liverpool presso il Saint Jones Smith Square di Londra; è Arturo in Lucia di Lammermoor di Donizetti presso il Teatro Massimo di palermo sotto la direzione del M° ranzani e la regia di Deflo; debutta Alfredo ne La Traviata di verdi presso il Luglio Musicale Trapanese sotto la direzione del M° Stefanelli e la regia di Tarabella; è nuovamente romeo in romeo et Juliette di Gounod presso il Teatro di Trento; Arlecchino ne I pagliacci di Leoncavallo presso i Teatri di pisa e Lucca; debutta rodolfo ne La Boheme di puccini presso il Grand Theatre De Geneve.nel 2012 è ancora nemorino nell’Elisir D’Amore di Donizetti presso il Landestheater di Bregenz; debutta il Conte riccardo nei Quattro rusteghi di Ferrari presso Europian opera Center di Liverpool; è Sebas in Der Konig Kandaules di Zemlinsky presso il Teatro Massimo di palermo; debutta il Duca di Mantova nel rigoletto di verdi ed è Alfredo ne La Traviata di verdi presso il Sarzana opera Festival ed è ancora Alfredo presso il Festival operadestate a Brescia.nel 2013 debutta Ismaele nel nabuccodonosor di verdi sotto la direzione del M° palumbo presso il Teatro Massimo di palermo; è Tenore solista nella petite Messe Solennelle di rossini presso il Dolnoslaskiego Festival in polonia; è rodolphe e cover di Arnold nel Gugliemo Tell di G.rossini presso il rossini Festival di Wildbad sotto la direzione del M° Fogliani e la regia di Schonleber; debutta Cassio nell’otello di verdi presso i Teatri di Como, Cremona, Brescia, pavia, Milano Arcimboldi sotto la direzione del M° Bisanti e la regia di De Luca.nel 2014 vince il ruolo di Leicester nella Maria Stuarda di G.Donizetti al X Concorso Fondazione Arena di verona; è ancora Alfredo nella Traviata di G.verdi presso il Teatro Sociale di Como e Cover di Arnold nel Gugliemo Tell di G.rossini presso il Teatro La Monnaie di Bruxelles.Debutta paolo Erisso nel Maometto II di rossini presso il Teatro Dell’opera di roma sotto la direzione del M° Abbado e la regia di pierluigi pizzi; debutta Don ottavio nel Don Giovanni di Mozart presso il Teatro Massimo di palermo sotto la direzione del M° ranzani e la regia di Amato; è Tenore solista nella nona sinfonia di Beethoven presso il Teatro Greco di Siracusa sotto la direzione del M° Zhong; debutta Fadinard ne Il Cappello di paglia di Firenze di rota presso la Fondazione petruzzelli di Bari sotto la direzione del M° La Malfa e la regia di Elena Barbalich. Debutta Ernesto nel Don pasquale di Donizetti presso il Teatro di Basilea; è Maestro di scuola nell’opera Gli Stivaletti di Ciajkovskij presso il Teatro Lirico di Cagliari sotto la direzione

  • La Rivale28

    del M° renzetti e la regia di Alexandrov. nel 2015 debutta il ruolo di Lord riccardo percy nell’Anna Bolena di Donizetti presso il Teatro Bellini di Catania sotto la direzione del M° pirolli e la regia di Carniti. É Don ottavio nel Don Giovanni di W.A.Mozart presso il Teatro verdi di Salerno sotto la direzione del M° Martinenghi e la regia di Sgarbi. Debutta il Cavalier Belfiore nel viaggio a reims di rossini presso il Teatro Coccia di novara e Il Conte d'Almaviva nel Barbiere di Siviglia di rossini presso il Teatro dell'Aquila di Fermo, entrambe sotto la direzione del M° Beltrami. E' Arturo ne I puritani di Bellini presso il Teatro Massimo Bellini di Catania sotto la direzione del M° Carminati. nel 2016 debutta Elvino ne La Sonnambula di Bellini presso il Teatro Filarmonico di verona, sotto la direzine del M° omassini e la regia di De Ana; Carlo nella Linda di Chamounix di Donizetti presso il Teatro dell'opera di roma sotto la direzione del M° Frizza e la regia di Sagi; Gaston in Jerusalem di verdi presso il Teatro di Freiburg, sotto la direzione del M° Bollon e la regia di Bieto, Ismaele in nabucco presso l'opera royals de Wallonie a Liege sotto la direzione del Maestro paolo Artivabeni e la regia di Stefano Mazzonis di pralafera.

    GIULIA PERUSI

    Si è laureata con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Mantova, con la prof.ssa Ilaria Geroldi. Si è perfezionata con la Signora Francesca Zinelli Gibin e ha frequentato le masterclass dei Maestri helge Dorsch e valerio Galli, dei noti soprano Luciana Serra, Daniela Dessì e del tenore Fabio Armiliato. É vincitrice di numerosi concorsi internazionali come il “Martini” presso il Teatro Bibiena di Mantova, il Camozzini di verona, il “premio

    postumia” di Gazoldo degli Ippoliti, il Franco Federici di parma; la Borsa di Studio “Charles haimoff ” e quella conferita dal Lions Club Mantova host. ha partecipato a numerosi concerti e recital da solista in tutta Italia e nel novembre 2014 inizia la sua carriera internazionale cantando per il Ministero Bavarese. A novembre 2015 è stata selezionata per un corso tenuto dal Teatro Donizetti di Bergamo e dall’Accademia alla Scala di Milano, seguita da grandi nomi del panorama lirico internazionale come renato Bruson, Francesco Micheli, Tiziana Fabbricini, Elex Esposito, Maxim Mironov e Manuela Custer. Da agosto 2015 ha iniziato la sua carriera operistica debuttando il ruolo di nella nel “Gianni Schicchi” di puccini al Sarzana opera Festival, diretta dal M° valerio Galli, praskowia nel “La vedova Allegra” di Lehar nei teatri di Lucca, Livorno, pisa e come Musetta ne “La Boheme”di puccini al Teatro Sociale di Mantova. nel 2017 sarà Clorinda ne La Cenerentola di Gioacchino rossini nei teatri di Lucca, ravenna, piacenza e Cosenza sotto la supervisione del M° riccardo Muti.

  • La Rivale29

    ELEONORA BOARETTO

    Si avvicina alla musica fin da piccolissima. A 6 anni inizia lo studio del pianoforte nella scuola civica di Gessate e a 13 anni vince il secondo premio al concorso “E lucevan le stelle” di parma. nel 2012 viene ammessa al Conservatorio Giuseppe verdi di Milano. negli ultimi due anni prende parte come corista a numerose produzioni dell’Associazione voceAllopera. A febbraio 2016 debutta nel ruolo di Berta ne “Il barbiere di Siviglia” e in aprile

    2016 nel ruolo di Annina ne “La Traviata” al Teatro Carbonetti di Broni, al Teatro Don Bosco di pavia e all’Auditorium di Mortara. nel maggio 2016 debutta il ruolo di Giannetta ne “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti e vince la Menzione d’onore al Concorso Lirico Internazionale “Santa Gianna Beretta Molla” di Mesero. nel gennaio 2017 debutterà nel ruolo di Serpina ne “La Serva padrona” di pergolesi e in “pulcinella” di Stravinskij.Attualmente frequenta il Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo per lo studio del canto con la Maestra paola romanò.

    SIMONA DI CAPUA

    Laureata con Lode in Canto, diplomata in pianoforte principale, ha conseguito il Master di I Livello in “Avviamento al Teatro Lirico” e frequentato l’Accademia Celletti a Matina Franca.È solista nella Cantata BWv 80 di J. S. Bach in alcune Cattedrali di Puglia.vince numerosi Concorsi Internazionali quali Don Matteo Colucci, Città di Barletta, p. Argento, valerio Gentile, van

    Westerhout.notata As.Li.Co debutta Gretel e Sabbiolino nell’opera hansel und Gretel di humperdinck, Bimba nel Lupus in Fabula di Sargenti e Der Knabe in Die Zauberflote di Mozart esibendosi nei Teatri del Circuito Lombardo.vince il premio Spiros Argiris Il Barbiere di Siviglia e debutta Berta presso La Cittadella in Sarzana che interpreta nuovamente allo Stresa Festival e presso il Teatro rosetum di Milano.per il 37° Festival della valle d’Itria interpreta Chiarella nel Convitato di Pietra di Tritto.È Miss. rowan nel piccolo spazzacamino di Britten presso il Teatro Alighieri di ravenna.Debutta Annina ne La Traviata di verdi presso il Teatro petruzzelli di Bari, ruolo che replica presso il Teatro dell’ opera di Firenze diretta dal M° Mehta.É Kate pinkerton nella Madama Butterfly di puccini presso il Teatro petruzzelli di Bari, ruolo che replica presso l’Arena Maggiore di verbania.

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    Debutta Alisa nella Lucia di Lammermoor di Donizetti sotto la direzione del M° Carminati e la prima Conversa nella Suor Angelica di puccini presso il Teatro dell’opera di Firenze.per il Luglio Musicale Trapanese è Armelinde nella Cendrillon di viardot.

    DANIELE PISCOPO

    Baritono varesino di origini beneventane, inizia a studiare canto parallelamente allo studio presso l'università di Scienze dei beni culturali di Milano e l’Accademia di belle arti di Carrara. Studia tecnica vocale con il M° Sergio Bologna. Allievo dell’Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici del repertorio pucciniano presso la Fondazione Festival puccini di Torre del Lago e del Centre de perfecionamento plácido Domingo del palau de les Arts

    reina Sofía di valencia.Inizia il percorso operistico debuttando nell’ “opera da tre soldi” di Kurt Weill nel ruolo di Meckie Messer, nel “Signor Bruschino” di Gioachino rossini come Filiberto, il Sagrestano nella Tosca di Giacomo puccini, Colas in “Bastiano e Bastiana” di Mozart nella produzione di Milano Classica.per la Fondazione Festival puccini di Torre del Lago ha debuttato nelle seguenti opere: “L’elisir d'amore” di Gaetano Donizetti (Dulcamara), “Gianni Schicchi” di Giacomo puccini (Marco), “pinocchio” di natalia valli (La volpe), il Commissario Imperiale in “Madama Butterfly” per la regia di Takao okamura e direzione di valerio Galli.nel 2011 sostiene I seguenti ruoli: Commissario di polizia nell’ “Amelia al Ballo” di Gian Carlo Menotti presso il palau del les Arts reina Sofia di valencia per la direzione del M° placido Domingo e regia di Jean Louis Grinda, Figaro (Cover) nella produzione delle “nozze di Figaro” di Mozart presso il palau del Les Arts di valencia per la direzione del M° Andrea Battistoni e regia di ruggero raimondi.nel 2012 è il Marchese d’ obigny nella “Traviata” di Giuseppe verdi per il Teatro di Como produzione Aslico, regia di Fabio Ceresa e direzione Francesco pasqualetti, Don Alfonso presso il Teatro perez Galdos di Las palmas nel “Così fan tutte” di W.A. Mozart per la direzione del M° pierangelo pelucchi e regia di Ignacio Cabrera, Morales nella “Carmen” di Bizet presso il Macerata opera Festival per la regia di Serena Senigallia e direzione M° Domenique Trottein, Bartolo nel Barbiere di Siviglia di Gioachino rossini alle Settimane musicale di Stresa – Stresafestival per la direzione di Francesco pasqualetti e regia di natale de Carolis, Don Alfonso nel “Così fan tutte” di Mozart presso il teatro Donizetti di Bergamo, Bergamo Musica Festival, per la regia di Francesco Bellotto e direzione di Stefano Montanari.nel 2013 debutta il ruolo del Fattore nella prima rappresentazione assoluta in tempi moderni dell’opera “I due giovani Savoiardi” di nicholas

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    Dalayrac con Milano Classica, prospero protagonista dell'opera “Il carretto del venditore d’aceto” di Johann Simon Mayr al Castello di Sandersdorf Germania (Baviera) per la direzione di pierAngelo pelucchi, Figaro in “Le nozze di Figaro” di W.A. Mozart presso i teatri di Douai e Chennevières sur Marne in Francia per la direzione di nicolas Giusti.nel 2014 debutta il ruolo di Shaunard nella “Bohéme” di Giacomo puccini, Amedeo Corti nell’opera contemporanea "Amici" di Angelo Belisario presso il Teatro verdi di pisa, Leporello nel “Don Giovanni” di Mozart al palazzo dei congressi di Lugano e in Lussemburgo, Masetto nel “Don Giovanni” di Mozart per l’apertura di stagione 2014/2015 del Teatro verdi di pisa per la regia di Erico Castiglione e direzione Francesco paqualetti.nel 2015 è Figaro nell’opera “Le nozze di Figaro” di Mozart al Tedako hall di okinawa (Giappone) per la regia di Tony Cremonese e direzione di Kyosuke Matsuschita, Donald nella produzione di “Billy Budd” di Britten presso il Teatro Carlo Felice di Genova per la regia di Davide Livermore e la direzione di Andrea Battistoni, debutta il ruolo di Malatesta, “Don pasquale” di Gaetano Donizetti presso il national opera Theater of Komi republic (russia) per la direzione di raffaele Mascolo, Kromow nell’opera “La vedova allegra” di Franz Lehar presso il teatro Carlo Felice di Genova per la regia di Augusto Fornari e direzione di Felix Krieger, Masetto nel “Don Giovanni” di Mozart al Teatro antico di Taormina per la regia di Enrico Castiglione e direzione di Stefano romani, nel mese di novembre debutta pulcinella, protagonista dell'opera “Il convitato di pietra” di Giacomo Tritto presso il Teatro verdi di pisa per la regia di renato Bonajuto e direzione Carlo Ipata, con dvd di prossima uscita.nel 2016 debutta al Teatro di San Carlo di napoli nell’opera “Fedora” di umberto Giordano interpretando il ruolo di Gretch per la direzione di Ascher Fisch e Maurizio Augustini messa in scena di Lamberto pugelli (ripresa da Salvo piro), in ottobre debutta al Macau International Music Festival (China) nell’opera “Turandot” di puccini (Mandarino) per la regia di Giancarlo Del Monaco e la direzione di Lu Jia, Betto di Signa in “Gianni Schicchi” di G.puccini nel nuovo allestimento del Teatro verdi di pisa diretto da Daniele Agiman, debutta al Teatro Coccia di novara nell’opera contemporanea “La rivale” di Marco Taralli diretto da Matteo Beltrami.vincitore nei seguenti concorsi lirici Internazionali: premio Giovane promessa al 28^ Concorso Internazionale di Canto Lirico “Ismaele voltolini” 2012; vI Concorso lirico “principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso” con il premio speciale interpretazione nella sezione duetti con il soprano Bianca Tognocchi; Iv Concorso lirico “Silvano pagliuca” di Benevento - vincitore del ruolo di Tobia Mill per la Cambiale di Matrimonio di rossini; Secondo premio assoluto e premio “Giovane promessa” al concorso “La città sonora” di villa Ghirlanda (Mi); Concorso ASLICo 2011- finalista per il ruolo di Bartolo – Barbiere di Siviglia di rossini; Concorso Lirico Internazionale “Città di Brescia” - Debutto Bibiena di Mantova; Concorso lirico Fondazione

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    Lina Aimaro Bertasi di Sirmione “Giovani cantanti lirici 2009” Diploma di Segnalazione di merito.

    ORCHESTRA TALENTI MUSICALI

    L’orchestra Talenti Musicali nasce grazie al progetto della Fondazione CrT “Talenti Musicali” che, da oltre dieci anni, permette ai migliori diplomati dei conservatori del piemonte e della valle d’Aosta di perfezionarsi presso le più prestigiose accademie e istituzioni musicali in Italia e all’estero.L’ensemble è frutto dell’intuizione, maturata all’interno della Fondazione CrT, di investire sui giovani, rendendo concreta l’ambizione di valorizzare le eccellenze del territorio e di dare espressione alle nuove conoscenze acquisite in tutto il mondo. Grazie a questa idea innovativa, l’orchestra gode tutt’oggi di un “naturale” e continuo arricchimento dei propri musicisti. L’orchestra ottiene la legittimazione come compagine di qualità nel 2012, quando viene diretta da riccardo Muti durante la cerimonia ufficiale di consegna al Maestro della Laurea honoris Causa dall’università degli Studi di Torino. Seguono, nel 2013 e nel 2014, le bacchette di due altri grandi direttori italiani, quali riccardo Chailly e Gianandrea noseda.Stage, scambi con altre istituzioni nazionali ed europee, laboratori lirico-sinfonici indirizzano il lavoro del complesso musicale verso l’eccellenza. ne sono ulteriore testimonianza i concerti con solisti ospiti, quali pavel vernikov, Konstantin Bogino, pavel Berman e molti altri musicisti del panorama musicale internazionale.L’orchestra dei Talenti Musicali vanta anche esperienze dirette al di fuori dei confini nazionali: tra i progetti più importanti, la tournée in Israele in occasione della visita del presidente della repubblica Giorgio napolitano per le celebrazioni dei 150 anni dell’ unità dItalia. organizzata sotto la supervisione dell’Ambasciata d’Italia, l’orchestra si è esibita ospitando il Trio Tchaikovsky.