La riabilitazione domiciliare dopo frattura di femore · ortopediche, piaghe da decubito, episodi...
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RIABILITAZIONE GERIATRICA
La riabilitazione domiciliare dopo frattura di femoreE.Palummeri
Dipartimento Interaziendale di GeriatriaASL 3 Genovese – EO Ospedali Galliera
Genova
49° CONGRESSO NAZIONALEFIRENZE 3-8 NOVEMBRE 2004
Citochine proinfiammatorie e fragilità
invecchiamento
malattie infiammatorie
neoplasie
FansAntiossidanti
Corticosteroidi Steroidi sessuali
CITOCHINEPROINFIAMMATORIE
Processi SarcopeniaCatabolici cachessia
Osteoclati Osteopor.
Inibizione AnemiaEPO
Stimolo ipergammaPlasmacell BMG/MM
Proteine AlzheimerInfiammatorie
Danno endot. Ateroscl.ProliferazioneMuscolo liscio
StimoloInibizione
WB Ershler, JAGS, 2003
Qualità della vita in pazienti con frattura del collo del femore
0102030405060708090
100
Funzionefisica
Ruolofsic
Dolore Statosalute
Vitalità FunzioneSociale
Umore Statomentale
FxControllo
*
**
* **
RANDELL AG et al., Osteoporosis Int., 2000
SF - 36
�Lifetime risk� di fratturaall�età di 50 anni
39.713.1Tutte
16.02.5Avambraccio distale
15.65.0Vertebre (clinicamente diagnosticata)
17.56.0Femore
Donne (%)Uomini (%)Sede
Melton et al. J Bone Miner Res 1992; 7: 1005-1010
Recupero delle funzioni dopo frattura di femoreADL estremità inferiori
0
2
4
6
8
10
0 6 12 18 24
mesi dopo la frattura
dipe
nden
za A
DL
Stato pre - frattura
depressione
05
101520253035
0 6 12 18 24
mesi dopo la frattura
% de
pres
siandatura
5
6
7
8
9
10
11
0 6 12 18 24
mesi dopo la frattura
punt
eggio
med
io
IADL
1
2
3
4
5
6
0 6 12 18 24
mesi dopo la frattura
dipe
nden
za IA
DL
Stato pre - frattura
((Magaziner Magaziner J J etet al.,J al.,J GerontolGerontol A, 2000)A, 2000)
Tempi di recupero dopo frattura di femoreStato funzionale
0 2 4 6 8 10 12 14
depressioneADL estr.sup.
cognitivitàequilibrioandatura
ruolo socialeIADL
ADL estr.inf.
mesi dalla frattura
Mobilità
0 2 4 6 8 10 12 14 16
cammino 10 piedi
velocità
alzarsi da sedia
mesi dalla frattura
((Magaziner Magaziner J J etet al.,J al.,J GerontolGerontol A, 2000)A, 2000)
MORTALITA’ PER FRATTURA DEL COLLO DEL FEMORE IN DONNE ANZIANE
0,60
0,65
0,70
0,75
0,80
0,85
0,90
0,95
1,00
0 1 2 3 4 5 6
Fx femoreControllo
((BrownerBrowner WS WS etet al., al., Arch Intern MedArch Intern Med., 1996)., 1996)
Complicanze mediche precoci in pazienti con frattura di femore
* Khasraghi et al, Orthopedics, 2003 26:49-53
-14%Ipotensione ortostatica<1%3%ipotensione<1%2%Stroke/TIA4%<1%Angina/IMA1%4%Subocclusione intestinale1%5%Sanguinamenti intestinali2%1%TVP/TEP
<1%4%Scompenso cardiaco3%8%Aritmie4%4%Polmonite10%4%Insufficienza respiratoria10%11%Alterazioni / ritenzione urinarie11 %11 %Alterazioni elettrolitiche
Ortopedia BaltimoraGen 1995 – dic 2000
(n. 510) *
Ortopedia GenovaNov 1999 – nov 2000
(n. 248)
Complicanze mediche precociin pazienti con frattura di femore
5.3%4.8%Mortalità intraospedaliera
43%54%Complicanze mediche totali
Ortopedia BaltimoraGen 1995 – dic 2000
(n. 510) *
Ortopedia GenovaNov 1999 – nov 2000
(n. 248)
* Khasraghi et al, Orthopedics, 2003 26:49-53
ManagementManagementManagement
– Lifetime risk of death due to hip fracture is comparable to breast cancer
– Fewer than half walk independently at 1 year
– In 20%, ability to walk at all is lost– Only 30-40% recover basic ADL function
(J Am Geriatr Soc 1992;40:861, Am J Med 1997;103:51S)
Assessing and restoring function in elderlypeople--more than rehabilitation.
Wilkinson TJ, Buhrkuhl DC, Sainsbury R. Clin Rehabil 1997;11:321-8.
Soggetti in fase postacuta riabilitativa (età 60-98):
� 86% richiede intervento medico durante la fase riabilitativa
� 49% ha problemi medici che condizionano il programma riabilitativo
� Il 17% della degenza è legato a problemi medici (rallentamento del trattamento riabilitativo)
� L�assenza di comorbidità si accompagna a minor richiesta di intervento medico ma non vi è un valido indicatore di rischio
Modello tradizionale
Reparto diortopedia
Reparto / Istituto diriabilitazione
Consulenzageriatrica
Unità diortogeriatria GORU Hospital
At Home
Modelli ortogeriatrici integrati
Programmi di consulenza per l�assessment
globale al paziente
Reparti integrati (dall�ingresso alla
dimissione)
Unità postacuta specializzata che
accoglie il paziente in fase
postchirurgica precoce
Servizi integrati di alta intensità
domiciliare per la riabilitazione
precoce
Miglioramento nelle ADL in Miglioramento nelle ADL in rapporto al tipo di dimissionerapporto al tipo di dimissione
25.89 ±14.11 *Riabilitazione
19.25 ±13.33RSA
29.55 ±15.44 *Cure domiciliari
19.16 ±16.43Domicilio
Variazione %Dimissione
* p < 0.001 vs. domicilio e RSARL Kane et al, J Am Ger Soc, 1998
Studi iniziali di riabilitazione domiciliare precoce della frattura di femore
Sede (anni valutati)Stoccolma (Svezia)1985-86(1)
Peterborough (Gran Bretagna) 1987-91(2)
Westmead (Australia)1989-90 (3)
Disegno dello studio (controllo) Coorte (storico) Coorte (altri distretti) Coorte (storico)
Criteri di inclusione MF, viventi a domicilio, senza gravi disabilitàfisiche o mentali
MF, residenti in un area definita
MF operati, senza fratture patologiche, problemi medici di rilievo
controllo HaH controllo HaH controllo HaH
Pazienti domiciliari dimessi direttamente a domicilio (%) 26 52 50 49 67
Degenza media in ortopedia (gg) 16.6 15.6 22.4 16.4
Degenza media totale in ospedale (gg) 44.2 22.0 41.1 30.4 28.5 21.5
A 4mesi A 6 settimane A un anno
Ricovero In Istituto (%) 34 25 29 6 18 14
1. Holmberg S, Agger E, Ersmark H. Acta Orthop Scand. 1989 Feb;60(1):73-6. 2. Hollingworth W, Todd C, Parker M, Roberts JA, Williams R BMJ. 1993 Oct 9;307(6909):903-6. 3. Farnworth MG, Kenny P.Shiell A. Age Ageing 1994 23:190-94]
?
Studi clinici sui servizi di riabilitazione domiciliari in fase postacuta precoce
� Scarsità di ricerche eseguite secondo criteri EBM� variabilità dei modelli (tipo di servizio, ambiente, fase della
dimissione)� selezione dei pazienti (livello cognitivo, stato funzionale)� difficoltà alla randomizzazione (scelta personale, presenza
del supporto sociale)
� Analisi descrittive �real world�� gruppi di controllo non sempre comparabili� difficile interpretazione degli outcome
Studi RCT su in frattura di femore (riabilitazione a domicilio vs istituto)
Richiards 1998* Crotty 2002, 2003 Kuisma 2002
istituto domicilio istituto domicilio istituto domicilio
Degenza in reparto acuti (gg) 12.2 16.8 # 9 8 10 11.9
Barthel index (variazioni score 0-100) 1 mese 5 7.5
Barthel index (variazioni score 0-100) 3-4 mesi 8.5 9.5 8 12 # Nessuna differenza fra i
due gruppi nei trasferimenti o nella marcia su superfici piane. Punteggio significativamente piùalto per i pazienti a domicilio nella marcia all�esterno.
Barthel index (variazioni score 0-100) 12 mesi 12 12
Altri parametri significativiSoddisfazione lievemente > a domicilio
Rischio di caduta e qualitàdella vita (SF36) dei familiari migliori a domicilio a 6mesi. Burden dei familiari minore anche a un anno.
* Pazienti di varia provenienza, sebbene il 68% fossero ortopedici# significatività statistica
“Progetto Ortogeriatrico” DIP.INTERAZIENDALE GERIATRIA ASL 3 - GALLIERA
SoggettiEtà ≥ 70 ricoverati per frattura prossimale primitiva del femore
Principale obiettivoValutazione di un approccio integrato ortopedico, geriatrico, riabilitativo, anestesiologico in un modello di continuità assistenziale
Ingresso Ortogeriat
C.Intermedie
Dimissione
Valutazione geriatrica
entro 16 ore
Follow upa 3,6,12 mesi
RSARiabilitativa
Domicilio
Spedalizzaz.domiciliare
Parametri intraospedalieri� Complicanze (internistiche,
ortopediche, piaghe da decubito, episodi confusionali)
� Parametri biochimici� Degenza preintervento� Degenza complessiva� Outcome ospedalieri
Valutazione basale� modalità caduta� APACHE II� socio-relazionale� CIRS� Indice di Barthel� ADL� IADL� motilità prefrattura� SPMSQ� GDS� stato nutrizionale
Follow up� Collocazione� Indice di Barthel e ADL� Utilizzo dei servizi e
riricoveri� Aiuti privati� valutazioni soggettive
Ingresso Ortoger.
C.Interm.
Follow up a 3, 6 12 mesi
“Progetto Ortogeriatrico” DIP.INTERAZIENDALE GERIATRIA ASL 3 - GALLIERA
▀ Nov.1999- luglio 2000: 171 pazienti▀ Nov.2000- nov 2001: 248 pazienti
Mortalità Dopo Frattura Di Femore
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Base Dim. 3 mesi 6 mesi 12 mesi
24%
4.8%12.5%
18.9%12.3%
26.9%32.2%
39.2%
“Progetto Femore” DIP.INTERAZIENDALE GERIATRIA ASL 3 - GALLIERA
Il 49.7% della casistica (99 su 199 pazienti) ha eseguito il programma riabilitativo domiciliare
Dimessi a domicilio Dimessi in istituto p
N. 99 100M (n.) 16 13 n.sEtà media (anni ± SD) 83 (6.3) 84 (6.7) n.sFratture laterali (n.) 55 49 n.s
Degenza media (gg ± SD) 19 (7.3) 27 (12.5) 0.000
Complicanze intraospedaliere totali 54 60 n.s
Stato confusionale (n.) 29 45 0.022
Piaghe > 1 stadio (n.) 31 41 n.s
Convivenza: solo (n.) 23 62 0.000
Apache (media score ± SD) 9 (3.4) 9 (2.9) n.sComorbidità (CIRS) (media ± SD) 3.4 (1.6) 3.5 (1.7) n.sBarthel index (media score ± SD) 85.5 (23.4) 82.4 (22.6) n.s
IADL (media score ± SD) 11.5 (6.7) 9.8 (6.2) n.s.
SPMSQ (media score ± SD) 6.9 (3.0) 6.5 (2.5) n.s
Programma di riabilitazione domiciliare – Progetto Femore
Caratteristiche basali dei pazienti dei due gruppi
p = 0.000 OR 5.5 (95% CI 2.9-10.6)
p = 0.000 OR 4.5 (95% CI 2.1-9.6)p = 0.000 OR 2.8 per categoria (95% CI 1.6-4.9)
p = 0.001 OR 5.2 (95% CI 1.9-14.1)p = 0.001 OR 3.4 per categoria (95% CI 1.6-7.2)
p = 0. 001 OR 7.7 (95% CI 2.4-24.7)p = 0.004 OR 3.5 per categoria (95% CI 1.5-8.2)
Variabili significativeAnalisi Multivariata:
regressione logistica binaria per blocchi
dimissione
3 mesi
6 mesi
12 mesi
Vive solo
Vive soloIADL
Vive soloIADL
Vive soloIADL
Rischio di Ricovero in Istituto dopo Frattura di Femore
Programma di riabilitazione domiciliare – Progetto Femore
• Valutazione ambientale con riferimento a sedia di altezza adeguata, deambulatore e modifica altezza WC
• Esercizi di rinforzo muscolare e posturali• Deambulazione assistita
– 1. Con girello– 2. Con canadesi
• Passaggio alla deambulazione con bastone controlaterale
• Protocollo di intervento terapeutico sulla massa ossea
•• Valutazione ambientale con riferimento a sedia di Valutazione ambientale con riferimento a sedia di altezza adeguata, altezza adeguata, deambulatore deambulatore e modifica altezza WCe modifica altezza WC
•• Esercizi di rinforzo muscolare e Esercizi di rinforzo muscolare e posturaliposturali•• Deambulazione assistitaDeambulazione assistita
–– 1. Con girello1. Con girello–– 2. Con canadesi2. Con canadesi
•• Passaggio alla deambulazione con bastone Passaggio alla deambulazione con bastone controlateralecontrolaterale
•• Protocollo di intervento terapeutico sulla massa osseaProtocollo di intervento terapeutico sulla massa ossea
Dipartimento Interaziendale di Geriatria ASL 3 – E.O. Galliera
LINEE-GUIDA SULLA GESTIONE SANITARIA IN SPEDALIZZAZIONE TERRITORIALE
Dipartimento Interaziendale di Geriatria ASL 3 – E.O. Galliera
LINEELINEE--GUIDA SULLA GESTIONE SANITARIA IN GUIDA SULLA GESTIONE SANITARIA IN SPEDALIZZAZIONE TERRITORIALESPEDALIZZAZIONE TERRITORIALE
100
9196
7377 77
39
5155
23
34
44
87
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
pre -fx 3 me s i 6 me s i 12 me s i
Dipartimento Interaziendale di Geriatria ASL 3 – E.O. Galliera
Progetto Femore nov.2000-nov.2002
%
Recupero deambulazione dopo frattura di femore.Soggetti domiciliari con pregressa totale autonomia.
Riabilitazione a domicilio (n. 59)
Riabilitazione in istituto (n.50)
Deambulazioneautonoma
Deambulazioneautonoma all�esterno
Tutti i punti sono statisticamente significativi nel confronto tra i gruppi
-15,9-19,4
-43,4
-30,5
-17,8
-29,7
-50
-40
-30
-20
-10
0
10
3 mesi 6 mesi 12 mesi
Barthel IndexVariazione score vs prefrattura N°pazienti: 98 (SPMSQ<8)
Riabilitazione a domicilio (n. 42)
Riabilitazione in istituto (n.56)
# significatività statistica nel confronto tra i gruppi
#
#
Variazioni autonomia funzionale
Efficacia della riabilitazione in pazienti con deterioramento cognitivo in diversi setting assistenziali (n=98)
Figura 3
76
57
48
40
32
38
32
87
20
30
40
50
60
70
80
90
pre-fx 3 mesi 6 mesi 12 mesi
Percentuale soggetticon deambulazione autonoma
Riabilitazione a domicilio (n. 42)
Riabilitazione in istituto (n.56)
# significatività statistica nel confronto tra i gruppi
##
Recupero deambulazione dopo frattura di femore
Efficacia della riabilitazione in pazienti con deterioramento cognitivo in diversi setting assistenziali (n = 98)
Figura 4
Variabili significativeAnalisi Multivariata:
regressione logistica binaria per blocchi
Rischio di deambulazione non autonoma dopo frattura di femore (sottogruppo deambulanti prefrattura)
Ospedale GallieraProgetto Femore nov.2000-nov.2002
3 mesi
6 mesi
12 mesi
CIRSSPMSQIADLdecubitisede riabil.
IADLsede riabil.
SPMSQIADLsede riabil.
p=0.001 OR 2.7 per categoria (95% CI 1.5-4.7)p=0.040 OR 1.9 per categoria (95% CI 1.0-3.4)p=0.015 OR 1.9 per categoria (95% CI 1.1-3.1)p=0.091 OR 1.9 (95% CI 0.9-4.1)p=0.031 OR 2.6 (95% CI 1.1-5.6)
p=0.000 OR 3.1 per categoria (95% CI 1.8-5.4)p=0.001 OR 4.4 (95% CI 1.8-10.8)
p=0.011 OR 2.3 per categoria (95% CI 1.2-4.5)p=0.000 OR 2.9 per categoria (95% CI 1.7-4.9)p=0.058 OR 2 2. (95% CI 1.0-4.8)
“Progetto Ortogeriatrico” DIP.INTERAZIENDALE GERIATRIA ASL 3 - GALLIERA Pazienti ricoverati per frattura prossimale primitiva del femore con età += 70 Caratteristiche pazienti
Novembre 1999 � luglio 2000
“Progetto femore”
Novembre 2000 – novembre 2001
Gennaio 2002 � dicembre 2002
“Unità ortoger” 19 Aprile 2004- 19 Ottobre 2004
n. pazienti 171* 248 295* 151 Età media 84.7 83.6 84.5 83.7 Maschi 23.4% 14.5% 18.0% 19,4% Degenza media (gg) 21.8 21.6 19.8** 13,2 Degenza media preoperatoria (gg) 6.0 4.6 4.7 2.1
Terapia conservativa 5.2% 8.5% 0 * escluse trasferimenti in altro ospedale o autodimissioni prima dell�intervento ** esclusa degenza in cure intermedie per i pazienti trasferiti in tale reparto Dati di mortalità
Novembre 1999 � luglio 2000
“Progetto femore”
Novembre 2000 – novembre
2001
Gennaio 2002 � dicembre 2002
Unità ortoger 19 Aprile 2004
Mortalità intraospealiera 12.3% 4.8% 6.8% 5,6 Dati non reperibili per il follw up (n.pazienti) 12 su 171 0 su 248 16 su 295
Mortalità 3 mesi 29.9% (26.1) 12.5% 17.6% (16.6) Mortalità 6 mesi 34.6% (32.2) 18.9% 25.8% (24.4) Mortalità 1 anno 42% (39.2) 24.0% 33.3% (31.5)
Conclusioni� Nei pazienti con frattura di femore la riabilitazione
domiciliare rappresenta una valida alternativa alla riabilitazione tradizionali.
� I dati disponibili indicano che essa offre vantaggi di efficacia e di soddisfazione per il paziente
� Rimane da stabilire soprattutto se esiste ed eventualmente quale sia la tipologia di pazienti che ha il maggior vantaggio nell�utilizzo di un setting riabilitativo domiciliare.
� Allo stato attuale comunque, nelle zone dove esistono servizi adeguati, la riabilitazione domiciliare deve rappresentare l�indirizzo di prima scelta per il paziente anziano fratturato
RINGRAZIAMENTI• Responsabile del Progetto Ortogeriatria 2004:
Dott. Giulio PIOLI • Responsabile esecutivo:
Dott.ssa Antonella BARONE• Direttore SC Traumatologia e Ortopedia:
Dott. Mauro OLIVERI• Geriatra della UOG:
Dott.ssa Monica PIZZONIA• Specializzando Geriatria:
Dott. Andrea GIUSTI• Medici, Assistenti Sociali, Infermieri, Fisioterapisti del
Dipartimento di Gerontologia & Scienze Motorie dell’EO Ospedali Galliera di Genova