La Programmazione didattico-disciplinare

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Giovanni Maffull o [email protected] 1 La Programmazione didattico-disciplinare Istituto “Caravaggio” 18 marzo 2009 Corso di formazione

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La Programmazione didattico-disciplinare

Istituto “Caravaggio”18 marzo 2009

Corso di formazione

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“La qualità dell’integrazione non può essere solo affidata al sostegno didattico del docente specializzato, ma necessita di interventi rivolti ai bisogni dell’alunno con disabilità e alla formazione-aggiornamento del personale docente”

• Piani di zona• Scuole polo• CTS o CTRH

• Progetto globale di vita• PEI o PEP• Programmazione

didattico-disciplinare

C.M. 98/2008 Integrazione scolastica in

una logica sistemica e

olistica

SOCIETA’ COMPLESSA:QUALE SCUOLA?

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L’ambiente e i supporti

• PROGETTO GLOBALE DI VITAPiani di zona (D.L.vo 112/98)Centri Territoriali di supporto o

Centri Territoriali Risorse per HPEIScuole Polo, Istituzione scolastica

(GLH, C. di C.)

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Ante-ProgrammazioneAutonomia progettuale, organizzativa e didattica

- Strategie educative (la presa in carico)

Capacità di porsi in relazione e valorizzare l’identità

- Tecniche specifiche (innovazione)

Soddisfare i bisogni anche con gli ausili tecnologici

Metodologie didattiche (I.S.)Flessibilità-personalizzazione degli interventi

- Orientamento (guidare verso…)Stage, alternanza e apprendistato

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Diventare contribuenti

*Stage-tirocinio formativo*Alternanza scuola-lavoroCompetenze di base (trasversali) e tecnico-professionali

*Apprendistato professionalizzanteContratto di lavoro a tempo determinato (ogni settore)concordato tra le parti (può durare sino a 6 anni) giovani18-29 anni la cui formazione (interna o -previo accordi- esterna,va

documentata), tutor aziendaleDatore di lavoro al termine può recedere (agevolazioni contributive e

assicurative), ma forma maestranze

“canale parallelo” …………… versus portfolio

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Itinerario didattico-disciplinare

• L’alunno sarà valutato in base al proprio livello di partenza ed ai

progressi conseguiti. • La valutazione si baserà

sull’acquisizione dei contenuti e sul grado di apprendimento.

• Terrà conto dell’interesse e dell’impegno dimostrato dal

discente.

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OSSERVARE, PROGRAMMARE E VALUTARE 1

• STRATEGIA (obiettivi, strumenti, metodi, risorse umane in primis)versus successo formativo e promozione …da conquistare

• Valutazione del rendimento in itinere: modalità, contenuti e tipi di verifiche sia per la scuola dell’obbligo, sia per quella superiore

• L.n. 104/ 92 art 16, commi 1-2-3

• D. Lgs n. 297/94 (T.U.) art 318

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LA VALUTAZIONE 2

• Art15 comma 2. Valutazione sulla base degli obiettivi fissati nel PEI

• a)art 12-13 se gli obiettivi minimi raggiunti sono globalmente riconducibili a quelli della classe (valutazione conforme percorso equipollente)

• b)art.15 comma 2 – 4 se gli obiettivi non sono riconducibili a quelli minimi si ha una programmazione differenziata indi assenso per la valutazione differenziata

• O.M. 90/2001 art.13, art.15 e successive modifiche e integrazioni

Valutazione differenziata scuola secondaria 2°grado (dal III anno in poi)

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Programmare per obiettivi

Identici quantità e qualità dei contenuti “servono accorgimenti”? (PC, tecnico LIS, mappe concettuali,…..) apprendimento facilitatoMinimi equipollenza “percorso facilitato” contenuti e metodi anche diversi (quantità, tempi, modalità di verifica,….)

Misti

Differenziati percorso ad personam attestato e certificazione delle competenze

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Società cognitiva

Scuola e famiglia al centro del sistema Paese?

Serve una scuola stimata dagli italiani e riconosciuta come centro propulsore di cambiamento?

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Dall’integrazione all’inclusione:diventando contribuenti

NEL PEI CONVERGE :1. Programmazione didattico-disciplinare

2. Orientamento esistenziale (le scelte di vita in funzione del “io penso”, indi “io credo che….”)

3. Portfolio (certificazione di competenze personali, relazionali e socio-lavorative)

Il PROGETTO DI VITA: interessi personali, motivazione e IO reale

Buon lavoro a tutti