La Programmazione Comunitaria 2014/2020: Sfide e ... · Sicilia 6.861 Puglia 5 ... Sardegna 972...
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La Programmazione Comunitaria
2014/2020: Sfide e Opportunità per le
cooperative
Cagliari, 26 Febbraio 2015
2Cagliari, 26 febbraio 2015
I temi della comunicazione
Cagliari, 26 febbrraio 2015 3
La nuova programmazione 2014-2020: le linee guida
Alcune parole chiave:
1. concentrazione tematica
2. coerenza strategica con obiettivi EU
3. “Smart specialization” e sviluppo rivolto ai luoghi (“place- based”)
4. azioni mirate e specifiche rispetto a risultati attesi misurabili
5. Rispetto delle condizionalità ex-ante
6. maggior coinvolgimento del partenariato
7. strumenti di ingegneria finanziaria e moltiplicatori di risorse.
Cagliari, 26 Febbraio 2015 4
La nuova programmazione 2014-2020: opportunità formali
1. La cooperazione: interpretazione migliore e trasversale dello
sviluppo “place-based” ?
2. Il partenariato “mobilitato”:
i. Coinvolgimento strategico su fase ascendente/a monte)
ii. Coinvolgimento fase discendente (a valle/bandi…)
iii. Maggiore responsabilità
iv. La sfida della partecipazione vs i paradossi della
partecipazione
v. Codice di condotta europeo (?)
3. Le opzioni strategiche italiane:
i. Mezzogiorno
ii. Aree Interne
iii. Città
Le Risorse Comunitarie
1
Cofinanziamento nazionale di 20 MLD €, al 50% per le Regioni Meno
sviluppate solo per la Puglia e la Basilicata; al 50% per le Regioni
transizione.
Cagliari, 26 Febbraio 2015
L’allocazione finanziaria per Regione (M€, r.c.)
1
Regioni Meno
Sviluppate
22.806
Basilicata 863
Campania 6.325
Calabria 3.031
Sicilia 6.861
Puglia 5.120
Regioni in
transizione
1.126
Abbruzzo 269
Molise 109
Sardegna 972
Cagliari, 26 Febbraio 2015
Fonte: Riparto risorse comunitarie, Conferenza Stato-Regioni/PDCM, febbraio
2014
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L’accordo di Partenariato
Risorse importanti e necessarie per lo sviluppo: le sole a disposizione ???
L’Italia, dopo la Polonia, è il secondo paese europeo per dotazione di
bilancio.
Il 34 % delle risorse, circa 10 miliardi, sono in quota al Fondo sociale europeo.
l’accordo di partenariato, il documento mainstream che disciplina la strategia, è
composto da:
11 obiettivi tematici
73 risultati attesi
336 azioni, di cui 293 per FESR e FSE.
La politica è composta da 14 programmi operative nazionali, di cui 11 FESR e
FSE, e da 60 programmi regionali, di cui 39 FESR e FSE, 3 plurifondo e 21
programmi regionali FEASR.
In corso definizione ultimativa, al massimo maggio (per programmi plurifondo).
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L’accordo di Partenariato e le Cooperative (1)
le azioni per il rafforzamento delle Cooperative sociali e
dell’economia sociale come principale impresa sociale e attore del no
profit (PON Cultura e POR e PON inclusione e PON Metro);
le azioni per la cooperazione agroalimentare quale l’organizzazione
principale della filiera corta e che è anche l’aggregazione imprenditoriale
funzionale all’export, nonché ha un ruolo importante nella produzione
delle bioenergie (PSR e PON I&C) ;
le azioni a sostegno dell’innovazione e della competitività, come
le azioni a supporto di start-up, in settori altamente cooperativi
(POR e PON I&C e PON Ricerca e Innovazione);
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L’accordo di Partenariato e le Cooperative (2)
le azioni per il rafforzamento del sistema delle garanzie per l’accesso al
credito (POR e PON I&C);
le azioni per l’internazionalizzazione e l’export(POR e PON I&C);
le azioni per il supporto a operazioni di Workers buyout (PON
SPAO e PON I&C);
le azioni per il supporto alle cooperative giovanili e femminili nelle
linee di promozione all’autoimprenditorialità, soprattutto in alcuni settori
emergenti quali welfare, green economy… (PON SPAO e PON I&C e
POR);
le azioni per il sostegno alla formazione dei soci delle cooperative
(POR);
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le azioni per il supporto all’educazione all’ imprenditorialità (educazione
cooperativa) (PON “per la scuola”, PON SPAO e POR);
le azioni per il sostegno alla cooperazione di comunità, in relazione all’attuazione
della strategia per le aree interne ( nelle aree interne forte insediamento
cooperativo, soprattutto BCC) ;
le azioni per il sostegno alla cooperazione sanitaria e sociosanitaria, per la
strutturazione di un’offerta di servizi extraospedalieri (POR) ;
le azioni per il rafforzamento della cooperazione turistica e culturale (PON
Cultura e POR);
le azioni per il supporto a cooperative di abitazione e sociali che effettuano social
housing (PON metro e POR)
le azioni per il supporto a cooperative che gestiscono beni confiscati alla mafia
(PON legalità e PON metro).
L’accordo di Partenariato e le Cooperative (3)
L’allocazione finanziaria per OT e categoria
Regione
1
Regioni più
sviluppate (M€)
Regioni in
Transizione(M€)
Regioni meno
sviluppate(M€)
Rank
OT1 (R&S) 909 172 2.266 4°
OT2 ( Digit) 349 86 1.411 9°
OT3 (Comp.) 809 220 2.547 3°
OT4(Energia) 773 132 2.234 6°
OT5 (Clima) 97 23 692 11°
OT6(Am/Cul) 131 76 2.135 8°
OT7 (Mob. S.) 2.474 7°
OT8 (Occ.) 1.846 193 2.047 2°
OT9 (Incl.) 974 143 2.185 5°
OT10(For/Ist.) 1.259 210 2.647 1°
OT11 (Gov) 135 48 822 10°
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I Programmi Operativi che insistono
sulla Sardegna
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PON SPAO: Sistemi di Politiche attive per l’occupazione
1. Dotazione: 2.1 MLD € complessiva, per le Regioni in
Transizione 64,6 M €. (Adg: MINLAV)
2. Principali azioni (per cinque Assi):
Asse Occupazione (85% risorse):
Servizi per il lavoro (modernizzazione; pubblici e privati)
Inserimento lavorativo (giovani, donne, immigrati, dis.LD)
Politiche attive (anche autoimprenditorialità)
Asse Istruzione e Formazione:
Abbandono scolastico/fallimento formativo/dispersione scolastica
Apprendimento permanente /certificazione competenze (azione di
sistema)
Alternanza scuola lavoro formazione e interventi formativi (anche
per imprenditorialità e in alcuni settori particolari)
Anticipazione fabbisogni formativi (azione di sistema)
Asse Cooperazione Transazionale:
Mobilità transnazionale per Occupazione giovani (NEET)
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PON Inclusione sociale
1. Dotazione: 1,2 MLD € complessiva, di cui di 65 M €. (Adg:
MINLAV)
2. Principali azioni (Tre Assi):
Povertà e marginalità estrema (55,7 M€ tot. per R.T.)
Promuovere inclusione sociale e combattere povertà e
innovazione sociale: SIA (Sostegno inclusione attiva –social
card 2.0- ruolo terzo settore)
Senza dimora e Rom, Sinti e Camminanti
Rafforzamento economia sociale
Azioni pilota per Servizi sociali innovativi e sperimentazione
di progetti di innovazione sociale e inserimento socio
lavorativo
Rafforzamento imprese sociali di inserimento lavorativo
(azione di sistema)
Sistemi e modelli di intervento sociale (9,4 M€ tot. per R.T.)
Scambio di buone prassi tra adg e OI e partenariato
Capacità amministrativa (1 M€ tot. per R.T.)
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PON (I&C): Imprese e Competitività1. Dotazione: 2,4 MLD € complessivi, di cui 155 M € per le Regioni in
Transizione. (Adg: MISE)
2. Principali azioni:
Competitività:
Sostegno start –up (tipo L.185/2000)
Sostegno aree in crisi (WBO e Finanziarie Marcora)
Digitalizzazione imprese
Azione di sistema promozione export e Voucher per intern.
Aiuti per investimenti e per attrazione investimenti
Potenziamento “garanzie pubbliche” (FCG/fondi regionali/confidi)
Fondi per capitale di rischio
Innovazione:
Aiuti per innovazione nelle PMI e di processi e di organizzazione
Valorizzazione economica dell’innovazione (industrializzazione risultati
ricerca)
Sostegno attività collaborative per R&S
Energia
Ecoefficienza/riqualificazione energetica/riduzione consumi per strutture
pubbliche
Reti intelligenti distruzione energia
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PON (R&I): Ricerca e Innovazione1. Dotazione complessiva: 1,6 MLD €, di cui 135 M € per le Regioni in
Transizione. (Adg: MIUR)
2. Principali azioni :
Investimenti in capitale umano (22% risorse)
Dottorati di ricerca innovativi (ottica spin off e strat-up)
Attrazione ricercatori senior
mobilità
Progetti Tematici (68% risorse)
collaborazione imprese e ricerca pubblica
Infrastrutture di ricerca (ottica innovazione PMI, ad es.)
Cluster tecnologici (specializzazione come Agrifood, Energia,
Mobilità sostenibile, Salute, Smart secure e inclusive Community,
Patrimonio culturale)
Progetti di ricerca su tecnologie abilitanti (alto impatto- per la
Sradegna: Agrifood, Energia e Ambiente, Scienze della Vita,
Smart Community)
Supporto Strumentale alle attività di R&S (6%)
Open data e Social PA e Governance
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Lo sviluppo Rurale: cenni di FEASR
1. Novità 2014/2020: rientro nel Quadro Strategico Comune del
FEASR (anche se competenza PAC)
2. Novità 2014/2020: benefici del PSR anche per le grandi imprese
3. Dotazione comunitaria FEASR per Italia: 10,4 MLD €
(Sospensione in attesa del Bilancio UE -per la Sardegna 1,3 MLD €).
4. Negoziato in corso. Tutti i PSR in via di convalida. Impegno a
partire dal 15 Maggio (Circ. Fedagri 21/01/15)
5. PSRN: piano irriguo, gestione rischi e miglioramento genetici;
6. Priorità (PSR)
• Trasferimento di conoscenze
• Competitività
• Filiera agroalimentare
• Ecosistemi
• Efficienza delle risorse
• Inclusione sociale
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La Strategia per le Aree Metropolitane: PON METRO
1. Dotazione: 588 milioni di euro di FESR e FSE, dotazione complessiva 893
M €, per le Regioni in Transizione 131 M €. (ADG: DPS-Agenzia)
No azioni dirette in favore di imprese (no OT3)
Terzo settore coinvolto nella gestione dei contenitori di servizi su pezzo FSE
(ma no prima infanzia e non autosufficienza)
Programma fatto di progetti: azioni sono generalizzazioni di ciò che è
stato proposto dalle città
Assi:
I trasporti ed energia (riduzione/efficientamento/esco e mobilità
sostenibile)
II agenda digitale (eprocurement egovernement e inclusione digitale)
III inclusione sociale (Housing sociale/abitare assistito/riutilizzo
beni, compresi beni confiscati/servizi sociali, soprattutto verso senza
fissa dimora e Rom)
IV assistenza tecnica
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La Strategia per le Aree Interne
1. Strategia nazionale aree interne : definizione un’area interna per
singola Regione. Due direttrici di sviluppo:
adeguare servizi essenziali, vedi servizi per la salute
(medicina di territorio)
driver di sviluppo locale, vedi agroalimentare, valorizzazione
risorse naturali culturali e turismo sostenibile e diffuso,
saper fare e artigianato.
2. Predisposizione nei POR delle azioni
3. Scelta delle Aree interne per singola Regione
4. Coordinamento DPS
5. Tema cooperative di comunità
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Alcune buone pratiche cooperative:
Modelli Replicabili
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Le buone pratiche cooperative: JEREMIE FSE Lombardia (1)
Si tratta di una iniziativa finanziaria (strumenti di ingegneria
finanziaria) che concede micro prestiti ai soci di cooperative di lavoro e
cooperative sociali finalizzati all’aumento di capitale sociale.
L’iniziativa è a favore dei soci persone fisiche di:
cooperative sociali (tipo A e B)
cooperative di produzione e lavoro che occupano “soggetti
svantaggiati” (invalidi fisici, giovani tra i 16 e i 25 anni, donne
over 40, uomini over 50 e immigrati) per almeno il 30% della
forza di lavoro.
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Le buone pratiche cooperative: JEREMIE FSE Lombardia (2)Le modalità di intervento adoperate, attraverso gli intermediari bancari
selezionati, sono state di due tipi:
l’intermediario bancario eroga al socio un finanziamento diretto (2000
€) ad un tasso agevolato, garantito dal Fondo JEREMIE;
la seconda, il Fondo JEREMIE eroga al socio un prestito (a tasso zero)
aggiuntivo per un importo pari al finanziamento bancario (2000 €),
rimborsabile a scadenza in un’unica soluzione.
Ogni socio ha potuto disporre di 4.000 € di capitale per la capitalizzazione
della sua cooperativa.
L’impatto economico e sociale di questa iniziativa è rilevante:
10 M € (Jeremie FSE ) e 10 M € (mondo bancario selezionato;
35 milioni di euro di nuova capitalizzazione nei primi tre anni di
attività;
740 cooperative, il 92% di queste sociali,
5.800 soci di cooperative, più della metà dei quali svantaggiati.
Cagliari, 26 febbraio 2015 23
Le buone pratiche cooperative: Sovvenzione Globale – Piccoli
Sussidi Puglia (1)
Sovvenzione Globale: ruolo attivo del partenariato (tramite O.I.)
Lo strumento potrebbe essere applicato alla gestione di varie iniziative.
Effetti positivi:
reale divisione di responsabilità;
sinergie tra i fondi, (esterni e interni al mondo associativo);
semplificazione burocratica;
coinvolgimento degli stakeholder;
migliori risultati e maggiore assistenza ai beneficiari.
La dotazione della sovvenzione è stata di 6 M€ , di cui 600 mila per la gestione
della sovvenzione a carico dell’organismo intermediario.
685 progetti presentati;
182 selezionati;
oltre 250 nuovi occupati;
oltre 50 nuove cooperative nate.
Cagliari, 26 febbraio 2015 24
Le buone pratiche cooperative: Sovvenzione Globale – Piccoli
Sussidi Puglia (2)Programmazione pugliese 2007-2013: Organismo Intermedio, costituito e promosso
dalla cooperazione pugliese (APE e Fondosviluppo e BE) , agisce su:
il consolidamento delle organizzazioni operanti nell’ambito dell’inclusione
sociale e lavorativa (incentivando l’innovazione tecnologica e il rafforzamento
della qualità dei servizi offerti), attraverso l’erogazione di sovvenzioni per 35 K€ o
25 K€ per progetto, al fine di sostenere servizi innovativi, ICT, di marketing ecc..;
la creazione di nuove imprese operanti nel campo dell’inclusione sociale,
anche di natura consortile (fornendo opportunità di auto impiego per soggetti
svantaggiati), attraverso l’erogazione di sovvenzioni per 35 K€ massimo, di cui
10 K€ per l’assistenza allo start -up;
l’inclusione lavorativa (attraverso servizi volti a consentire l’accesso e la
permanenza nel mercato del lavoro e volti a supportare attività di formazione di
soggetti non completamente autonomi), attraverso il sostegno di piani formativi,
voucher di conciliazione, work experience, aiuti all’occupazione (max 12 K€).
Cagliari, 26 febbraio 2015 25
Fonti
• Commissione Europea, DG REGIO
L a politica e i regolamenti comunitari
http://ec.europa.eu/contracts_grants/funds_it.htm
I Programmi operativi definitivi
http://ec.europa.eu/regional_policy/index.cfm/en/atlas/programmes?search=
1&keywords=&periodId=3&countryCode=IT®ionId=ALL
• Governo Italiano (Politiche della Coesione territoriale e DPS)
Accordo di partenariato :
http://www.dps.gov.it/it/AccordoPartenariato/index.html
Strategia Aree Interne
http://www.dps.gov.it/it/arint/index.html
Opencoesione
http://www.opencoesione.gov.it/