LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello...

46
LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO Jean Piaget 1896-1980 (Svizzera)

Transcript of LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello...

Page 1: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

LAPRIMAINFANZIA

LOSVILUPPOCOGNITIVO

Jean Piaget 1896-1980 (Svizzera)

Page 2: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO *  Piagetintendevafornireunfondamento

epistemologicodelconoscerevalidopertuttelescienze:studiavalosviluppopsicologicoinfantilepercapirecomesicostruiscelaconoscenza,fornendocosìunmodelloepistemicofondantedelsaperescientifico(perquestomotivoindividuaunasequenzadistadiuniversaledellosviluppointelligenza)

2

Tutto nacque dallo studio di un mollusco dei laghi svizzeri: come si adatta l’organismo all’ambiente? Grazie all’intelligenza sono possibili adattamenti rapidi ai cambiamenti ambientali. Intelligenza come forma di adattamento biologico più elevata.

Page 3: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO *  “Direchel’intelligenzaèuncasoparticolare

dell’adattamentobiologicosignificadunquesupporrecheessaèessenzialmenteun’organizzazioneechelasuafunzioneèquelladistrutturarel’universo,cosìcomel’organismostruttural’ambienteconcuisitrovaincontattoimmediato…

*  Dalpuntodivistabiologico,l’organizzazioneèinseparabiledall’adattamento:sonoidueaspetticomplementaridiunmeccanismounico:ilprimoèl’aspettointernodelciclo,dicuil’adattamentocostituiscel’aspettoesterno.…Soltantoadattandosiallecoseilpensieroorganizzasestessoesoltantoorganizzandosestessoilpensierostrutturalecose”(Piaget,1936,“Lanascitadell’intelligenzanelfanciullo”,Giunti-Barbera,Firenze,1968,pp.11-15).

3

Page 4: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO *  Piagetesprimeinquestomodoilnodocentraledellasua

teoria,chesifondasull’ideadiun’interazionedinamicaereciprocatrabambino(lesuestrutturecognitive,cheinizialmentesonomoltosemplici)el’ambiente.

4

ConcettodiATTIVITA’/AZIONELaconoscenzanonèpassivaricezionesi

stimoli.-  Azionimotorie(finoa1annoemezzo)

-  Azionimentali

Page 5: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

La conoscenza non deriva dalla ricezione passiva di stimoli o informazioni, ma dall’azione

Le azioni motorie comportano soltanto percezioni immediate e movimenti del corpo

Le azioni mentali consistono nel riprodurre col pensiero

immagini o eventi e operare su essi con confronti, calcoli e

in molti altri modi

Nel corso della crescita le azioni diventano sempre

più differenziate e coordinate

Page 6: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO Piagetsièoccupatodellosviluppodellerappresentazioni

mentali.*  Lerappresentazioniinfantilisonoinizialmenteditipoimplicito(nonaccessibiliallacoscienza).“Quandopossiamodirecheunbambinoèingradodiconservarelerappresentazioni,cosìcheessesianoaccessibiliinassenzadiuninputpercettivodiretto,abbiamolaprovachesièformataunarappresentazionementale”(Taylor,2005,p.65).

*  Quandoilbambino“ricrea”glioggettinellapropriamente,ilsuomododicomprenderelarealtàcircostantecambia.Adesempio,imparaaconfrontareeventipresentiepassati,arichiamarevolontariamentestrategiedicomportamentoedesperienze,adorganizzareefficacementeleinformazionisullabasedisomiglianzeedifferenze,ecc.Perfartuttoquestoèovviamentenecessariocheilbambinocomprendailsignificatodellesueesperienze.

6

Page 7: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO *  Seall’iniziodellavitaibambiniutilizzanolapercezionecome

modalitàperdaresignificatoalleesperienzechevivono(sicreanodelle“categoriepercettive”dellarealtà),conlosviluppodellerappresentazioniespliciteisignificatisiarricchisconodi“categorieconcettuali”.

*  Piagetsièfocalizzatoprincipalmentesuquest’ultimoaspetto,dovelerappresentazionisiassocianoaisignificaticoncettuali.

*  Ogginoiparliamodi“rappresentazionementaleesplicita”perindicareciòchePiagetdefiniva“funzionesimbolica”o“pensierosimbolico”(chesisviluppadai2annidietà).

7

Page 8: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  Stadio sensomotorio (0-2 anni) *  Le interazioni con l’ambiente sono guidate da schemi

sensomotori: piani di azione che collegano percezioni e movimenti.

*  Gli schemi si coordinano progressivamente. *  Stadio preoperatorio (2-7 anni) *  Le azioni vengono interiorizzate e formano gli schemi

mentali per rappresentare (=evocare mentalmente) oggetti e eventi.

*  Compaiono linguaggio, disegno e gioco di finzione. *  Il pensiero è ancora limitato dall’egocentrismo

intellettuale.

Gli stadi di Piaget (1)

Page 9: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Stadio operatorio concreto (7-11 anni) *  Gli schemi mentali si coordinano in strutture d’insieme *  I bambini ragionano in termini logici davanti a problemi

concreti *  Sanno cooperare con i coetanei nei giochi con regole

*  Stadio operatorio formale (da 11-12 anni) *  Tappa più avanzata dello sviluppo dell’intelligenza *  È possibile risolvere anche problemi astratti

Gli stadi di Piaget (2)

Ogni stadio si integra nel successivo; nessuno può essere saltato o apparire in ordine diverso

Page 10: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

10

Page 11: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Invarianti funzionali = funzioni presenti in tutti

organizzazione riguarda le relazioni tra

l’organismo e le sue parti; si manifesta nella

tendenza a creare totalità costituite da un numero

crescente di parti interconnesse

(collega tra loro gli schemi creati con assimilazione e

accomodamento)

adattamento riguarda le relazioni tra

l’organismo e l’ambiente; comprende due processi:

*  assimilazione, azione con cui l’organismo incorpora qualcosa (materialmente o mentalmente) dall’ambiente *  accomodamento, azione con cui l’ambiente costringe l’individuo a cambiare le sue azioni (materiali o mentali) su di esso

Page 12: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

12

Page 13: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Unbambinodidueannirompeunuovodicioccolatosbattendolosultavoloperpoterlomangiare.Seglidiamounuovodizucchero(piùduro),egliterràlostessocomportamentoelosbatteràunpo’sultavolo(senzariuscirearomperel’uovo).Oppurediamoaunbambinidi2mesiungiocattoloevediamocheseloportainbocca,esattamentecomefaconlealtecose(suzione).*  Sitratta,inentrambiicasi,diprocessidiASSIMILAMENTO:idatidell’esperienzavengonoassimilatinellestrutturementalidelbambino,aspettidellarealtàvengonoincorporatiinmanieracoerenteconl’organizzazionecognitivadiquelperiododisviluppo.

13

Assimilazione

Page 14: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Unbambinopiccolocheattualasuzionesulgiocattolocheglivienedato,puòiniziareadattuarenuovicoordinamentimano-bocca,adattandosiallastrutturadelgioco.Oppureilbambinodi2anniconl’uovodizuccheroinmano,puòrendersicontochetenendoloinmanol’uovosiscioglieediventapiùmorbido,comprendendocheperpoterlorompereemangiareèutileprimamaneggiarloosucchiarlo.*  HannoACCOMODATOillorocomportamentoallecaratteristiche

dell’oggetto.L’accomodamentorappresentalaproduttivitàdell’incontrotralastrutturamentaleelenuoveopportunitàoffertedall’ambienteesterno.

14

Accomodamento

AssimilazioneàconsentediinserireleesperienzeinschemigiàesistentiAccomodamentoàcambiamentodistrutturementaliperincorporareleesperienze

Page 15: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  Ilbambinononimparacomeuna“tabularasa”,nécopia:ATTIVAMENTEASSIMILAEACCOMODA,cisonogiàschemid’azione(motorie/omentali),quindil’apprendimentoimplicasempreunaTRAFORMAZIONE,un’interpretazione

*  Lerelazionisocialiaiutanoinquesto:c’èconfronto(l’altropercepisce/pensa/desideradiversamentedame)àsiescedall’egocentrismo(specienelconfrontoconipari)

Ideadiapprendimento

15

Page 16: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

I bambini interagiscono con l’ambiente solo con azioni e percezioni; non sono in grado di evocare oggetti o eventi non presenti percettivamente; assimilazione

e accomodamento sono indifferenziati

Il periodo sensomotorio

Nel I stadio il neonato sa esercitare solo alcuni schemi

riflessi non coordinati:

“considera l’immagine che osserva come l’estensione, se non il prodotto, del suo

sforzo di vedere”

à egocentrismo assoluto o integrale

Nel VI stadio il bambino ha: permanenza dell’oggetto,

causalità psicologica e fisica, nozione del tempo e dello

spazio

Reazione circolare

Page 17: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  Primarie(IIstadio)àmovimentisudisé(bollicine,vocalizzi,movimentidita,guardareoggetto)

*  Secondarie(IIIstadio)àrisultatiprodottiininterazioneconl’ambiente(suonodelsonaglio,dondolioapesullaculla)

*  Terziarie(Vstadio)àvariazioniintenzionalidiazioniripetutepervedere“l’effettochefa”

Lereazionicircolari

17

Reazione circolare: ripetizione di un’azione inizialmente eseguita

per caso che ha dato risultati interessanti

Page 18: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

I.  (0-1 mesi): il neonato si limita a esercitare gli schemi riflessi, alcuni dei quali rimangono immutati nel corso della vita, altri scompaiono o si modificano.

II.  (1-4 mesi): l’infante acquisisce nuovi schemi grazie alle reazioni circolari primarie; inizia anche la coordinazione di più schemi.

III. (4-8 mesi):grazie alle reazioni circolari secondarie si formano gli schemi secondari che consentono di produrre effetti sul mondo esterno (ad es. visivi o sonori scuotendo un oggetto); l’infante non comprende ancora i nessi causali, quindi utilizza dei procedimenti anche inadeguati “per far durare gli spettacoli interessanti”. Compare la reazione circolare differita: si riprende l’azione su un oggetto dopo averla momentaneamente interrotta.

I 6 stadi del periodo sensomotorio (1)

Page 19: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

IV.  (8-12 mesi): gli schemi secondari sono coordinati in modo che uno funga da fine e l’altro da mezzo: ora il comportamento si può dire intenzionale. Il bambino inizia a cercare un oggetto quando qualcuno lo ha nascosto davanti ai suoi occhi, però commette l’errore “A non B”

V.  (12-18 mesi): il bambino si impegna attivamente nella ricerca di nuovi mezzi e cerca di scoprire nuovi aspetti delle azioni tramite le reazioni circolari terziarie. La causalità diventa obiettiva e esteriorizzata. Il bambino non commette più l’errore “A non B”, ma non sa rappresentare gli spostamenti che non vede.

VI. (18-24 mesi): compare la funzione simbolica (o rappresentativa). Il bambino può evocare mentalmente oggetti o situazioni non presenti ed effettuare azioni non solo corporee, ma anche mentali.

I 6 stadi del periodo sensomotorio (2)

Page 20: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  Nelcorsodegliannieglihaadottatoprimaleinterviste,successivamentesièorientatoall’osservazionedeibambinipiccolieall’utilizzodelmetodoclinicoe,infine,hautilizzatoilmetodocritico.

ImetodidistudiodiPiaget

20

Page 21: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

(J.Piaget,1937“Lacostruzionedelrealenelbambino”)* Giacomina(Jacqueline)miguardamentremettonellamiamanounamonetaepoimettolamanosottounacoperta.Ritirolamanochiusa;G.laapreepoicercalamonetasottolacopertafinoachenonlatrova.Riprendolamoneta,lamettonellamanochiusaemettolamanosottounaltrocuscino.G.cercasubitol’oggettosottoilcuscino.Ripetol’esperienzanascondendolamonetasottolagiaccaeG.latrovasubito.* Complicolaprovainquestomodo:mettolamonetanellamanoepoimettolamanosottoilcucino.Latirofuoriepoilamettosottolacoperta.LaritiroelapresentochiusoaG.G.allontanalamiamanosenzaaprirla(indovinachenonc’ènullaedèunanovità),cercasottoilcuscinoepoisubitosottolacoperta,dovetrovalamoneta.

Metodoosservativo

21

Page 22: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

22

Fasidilavorodell’osservazionepiagetiana:* Formulazionedelleipotesi(partendodaunateoriadiriferimentoe/odaosservazionipreliminari)* Osservazionedelsoggetto,incondizionispontaneeevariandoalcunecondizionicontestuali* Verificaofalsificazionedelleipotesi,sullabasedeidatiraccolti.* E’importantechelavariazionedelcontestosiafattainmodocheessaassumaperilbambinolostessosignificatochehaperl’adulto(validitàecologica).* Nell’esempio(Giacominatrovalamonetasottolacoperta)l’ipotesieralaseguente:c’ècontinuitàtraicomportamentiriflessi,l’intelligenzasensomotoria(checaratterizzaiprimidueannidivita)equellarappresentativa(cheemergea2anni,conlacapacitàdirappresentazionementale).Nellospecificoesempioeglivuoleverificarelapresenzadellarappresentazionedellanozionedioggetto.* L’osservazioneeffettuatapermettediverificaretaleipotesi.

* * Leinterviste* Il“primo”Piagetsidedicòallacomprensionedicomeibambiniarrivinoacomprendereconcetticomeiltempo,lospazio,lavelocità,lacausalità,lerelazioni…ovverodituttiqueiconcetticheciservonopercapireeconoscerelarealtà.Perfarquestointerrogòdirettamenteibambini(contuttiirischidicuisièparlatonellaLezione10apropositodelleinterviste).* Eccounesempio,cheindagalacomprensionedellacausalità,conlerispostedateadifferentietà.* Ladomandapostadall’intervistatoreè:“Checosafamuoverelenuvole?”* -Primadei3anni:“Lefacciamomuoverenoimentrecamminiamo”(sitrattadelpensieromagicoinfantile:ioinfluenzoglioggetticonpensierooazioniinmodo“magico”)* -Trai3ei7anni:“Simuovonodasoleperchésonovive”(pensieroanimistico:attribuiscocaratteristicheumaneaglioggetti)* -Dopogli8anni:“Ilventolemuove”(pensierologico:comprendoilmondoinmanieraimpersonale)* * Metodoclinico* Il“secondo”Piagetutilizzaconibambinipiccolil’osservazione,conquellipiùgrandidelleinterviste,cherichiamanoicolloquiclinici:siavviaunaconversazioneconibambini,seguendoilcorsodeiloropensieri,poi–senzaforzarli–lisiconduceversociòcheallosperimentatoreinteressaconoscere.* Sitrattadiunatecnicamoltodifficile,perchéoccorreevitareilpiùpossibilediinfluenzareilpensierodelbambino,ponendodomandeadatteecheabbianolostessosignificatoperilbambinoeperl’adulto.* E’importante,quindi,chelosperimentatorericonoscaadeguatamenteseunarispostarispecchiailpensierodelbambinooppureno.Cherispostepuòdareilbambinoinquesti“colloqui”(Piaget,1926)?* * Risposteacaso(sivedechenonèinteressatoechelerispostenonsonosistematiche)* Rispostefabulate(inventastoriesoloperdivertirsi)* Rispostesuggerite(influenzatodachifaladomandaocercadicompiacerelosperimentatore)* Credenzeprovocate(ilbambinovieneportatodallosperimentatoreadaffrontareunnuovoargomentoeproduceinquelmomentounaconcezioneoriginale,unapropriaopinione:“Lacredenzasuscitatanonèdunquenépropriamentespontananépropriamentesuggerita:èilprodottodiunragionamentofattosurichiestaaltrui,maconmateriali(cognizionidelfanciullo,immaginimentali,schemimotoriecc.)econstrumentilogicioriginali)(Piaget,1926,p.13)* Credenzespontanee(esprimeunapropriaconcezionepersonale,cheavevagiàavutomododiformulareprecedentementedasolo)◊sonolepiùutilipercomprendereilfunzionamentomentaledelbambino* * L’esempioriportatoprecedentemente(Saicos’èilpensiero?)èuntipicoesempiodipensierocaratterizzatodarealismo(attribuireesistenzamaterialeafenomenipsicologici).* * Eccoaltriesempidimetodoclinico:* …apropositodellaluna,ilbambinodice:“Ciguardaepoicisorveglia.Quandocammino,leicamminaequandomifermo,siferma.Failpappagallo.”*  Perché?“Vuolefarecomeglialtri” *  Perché?“Perchéècuriosa”* Sitrattadiunesempiodipensierocaratterizzatodaanimismo(attribuisceadoggetticaratteristichedivitaecoscienza)* Saicos’èunostraniero?“Sìècoluichevienedaaltripaesi.Nellamiaclassec’èunbambinostraniero,vienedallaFrancia”*  Unosvizzeropuòdiventareunostraniero?“Oh,no!”* SinoticheladomandasullaSvizzeraèstatafattaperchéPiagetèsvizzeroelavoraconibambinisvizzeri,sarebbecomedireaunnostrobambino“Unitalianopuòdiventarestraniero?”* Piagetavevastudiato,tramiteilmetodoclinico,chefinoa10anniibambininoncolgonoreciprocitànelconcettodi“straniero”.* Ilmetodocritico* Analizzaquestoesempio:chemetodoèstatoutilizzatoechecaratteristichehatalemetodo?* * Sperimentatore:Lenubisono…Bambino:“Divapore,èariachehadell’acqua”* Dadovevieneilvaporedellenubi?“Quandosifabollirelaminestra”* Questofalenubi?“Ilvaporeesceeprendeconsél’acqua”* C’èarianellenubi?“C’èariaesoprac’èacqua”* * Sitrattadell’utilizzodelmetodoclinicochehaiappenastudiato(nellospecificotroviamounesempiodipensierocaratterizzatodaartificialismo,cheèlatendenzadeibambiniaconsiderareglioggetticomerisultatodell’operadell’uomo).Ilmetodoclinicoècaratterizzatodalparlare,inmanieraflessibile,difattieoggetti.* Piagetideòancheunmetododistudibasatosull’utilizzodirettodimaterialieoggetti(gettoni,liquidi,recipienti,solidi,modellini…):ilbambinoèinvitatoamanipolarlioautilizzarlidirettamenteseguendoleistruzionidellosperimentatore.Inquestomodoilbambinoèmaggiormentecoinvoltoeattento,rispettoallesituazionipuramenteverbali,eilproblemavienepostoalbambinoinmanierapiùefficace.* Questometodosichiama“critico”perchésitrattadipiccoliesperimenti,checulminanosempreinunafase“critica”,cheilsoggettopuòaffrontareinmodidiversiasecondadellivellodisviluppo.* Prendiamol’esempiodell’equilibriodellabilanciaaduebracci(Piaget,Inhelder,1955,“Dallalogicadelfanciulloallalogicadell’adolescente”).* Siponedifrontealbambinounabilanciaaduebracci,glisispiegacheècomeun’altalena,sucuidevonoesserecollocateadistanzavariabiledalpernocentraledueopiùbambole,finoaraggiungerelasituazionediequilibrio.Lafase“critica”consistenellacomprensionechel’equilibrioèraggiungibileattraversoun’operazionedicompensazionetrailpesodellebamboleelalorodistanzadalcentro.* Duranteilcorsodell’esperimento,bambinoeadultoparlanoelaprovaprocedeinmanieraflessibile,asecondadelbambino.Ciòchegliesperimentidevonocondividereèilgiungerealmomento“critico”.* * Critiche* Icompitipiagetianihannoricevutonumerosecritiche.Lavaliditàdeimetodicliniciecriticidipendeinteramentedallecapacitàdelricercatore.L’assenzadiregoleproceduralistandardfasìchesiperdainrigoreeobiettività,tuttaviasiguadagnanellapossibilitàdifaremergereiprocessimentali.Inoltreicompitipropostiutilizzanounlinguaggiochepuònonesserecondivisodalbambino,chepuòcomprendereinmanieradifferentedallosperimentatoreciòchel’adultoglistachiedendo.* Ap.102di“Psicologiadellosviluppo”puoitrovareleprincipalicriticheaicompitipiagetiani;adesempioglistessicompitiproposticondomandedifferentieconriferimentoasituazionipiùrealistiche,mostranounbambinomoltopiùcompetenterispettoaquantovalutatodaPiaget.

Page 23: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  Il“primo”Piagetsidedicòallacomprensionedicomeibambiniarrivinoacomprendereconcetticomeiltempo,lospazio,lavelocità,lacausalità,lerelazioni…ovverodituttiqueiconcetticheciservonopercapireeconoscerelarealtà.Perfarquestointerrogòdirettamenteibambini.Eccounesempio,cheindagalacomprensionedellacausalità,conlerispostedateadifferentietà.

*  Ladomandapostadall’intervistatoreè:“Checosafamuoverelenuvole?”*  -Primadei3anni:“Lefacciamomuoverenoimentrecamminiamo”(si

trattadelpensieromagicoinfantile:ioinfluenzoglioggetticonpensierooazioniinmodo“magico”)

*  -Trai3ei7anni:“Simuovonodasoleperchésonovive”(pensieroanimistico:attribuiscocaratteristicheumaneaglioggetti)

*  -Dopogli8anni:“Ilventolemuove”(pensierologico:comprendoilmondoinmanieraimpersonale)

Leinterviste

23

Page 24: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  utilizzaconibambinipiccolil’osservazione,conquellipiùgrandidelleinterviste,cherichiamanoicolloquiclinici:siavviaunaconversazioneconibambini,seguendoilcorsodeiloropensieri,poi–senzaforzarli–lisiconduceversociòcheallosperimentatoreinteressaconoscere.

*  Sitrattadiunatecnicamoltodifficile,perchéoccorreevitareilpiùpossibilediinfluenzareilpensierodelbambino,ponendodomandeadatteecheabbianolostessosignificatoperilbambinoeperl’adulto.

*  E’importante,quindi,chelosperimentatorericonoscaadeguatamenteseunarispostarispecchiailpensierodelbambinooppureno.

Il“secondo”Piaget

24

Page 25: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

(J.Piaget,1926“Larappresentazionedelmondodelfanciullo”).Esempiodipensierocaratterizzatoda“realismo”.

Ricercatore:Saicos’èilpensiero?-Bambino:Sì.Ricercatore:Vuoiprovareapensareallatuacasa?-Bambino:Sì.Ricercatore:Conchecosapensi?Bambino:Conlabocca.Ricercatore:Puoipensareconlaboccachiusa?Bambino:No.Ricercatore:Congliocchichiusi?-Bambino:Sì.Ricercatore:Econleorecchiechiuse?-Bambino:Sì.Ricercatore:Chiudilaboccaepensaallatuacasa.Cipensi?Bambino:Sì.Ricercatore:Conchecosahaipensato?Bambino:Conlabocca.

Metodoclinico

25

Page 26: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO Esempiodipensierocaratterizzatoda“animismo”.

…apropositodellaluna,ilbambinodice:“Ciguardaepoicisorveglia.Quandocammino,leicamminaequandomifermo,siferma.Failpappagallo.”Perché?“Vuolefarecomeglialtri” Perché?“Perchéècuriosa”Esempiodi“artificialismo”.Sperimentatore:Lenubisono…Bambino:“Divapore,èariachehadell’acqua”Dadovevieneilvaporedellenubi?“Quandosifabollirelaminestra”Questofalenubi?“Ilvaporeesceeprendeconsél’acqua”C’èarianellenubi?“C’èariaesoprac’èacqua”(finoa10anniosservalanonreciprocitàdelconcettodistraniero)Saicos’èunostraniero?“Sìècoluichevienedaaltripaesi.Nellamiaclassec’èunbambinostraniero,vienedallaFrancia”Unosvizzeropuòdiventareunostraniero?“Oh,no!”

26

Page 27: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  (Piaget,Inhelder,Szeminska,1948“Lageometriaspontaneadelbambino”)*  Difrontealbambinovengonomessiundiscodiplastilina,cherappresenta

unafocaccia,eduebamboline.Losperimentatoredicealbambinocheleduebambolinemangerannotuttalafocaccia,macheognunadelleduenedevemangiarelastessaquantità;consegnacosìuncoltellinodilegnoalbambinoperchédividalafocacciaindueparti.

*  Losperimentatoreaggiungeoraunaterzabambolinaechiededieffettuareunadivisioneinpartiuguali,ecosìvia.

*  “Incominciaconunapartizionedellafocacciainquarti(doppiadicotomia),poisezional’ultimoquartointrepezzi.Unanuovafocacciaètagliataindueeognimetàèdistribuitaapiccolipezzifraletrebambole.Unaterzafocacciaèdivisainvecesubitointerzipressochèugualielasoluzionevieneritrovatasuuncerchiodicarta,dopounaconfusionemomentaneatrailnumerodeitagli(tre)equellodelleparti(quattro).”

Metodocritico

27

Page 28: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Adifferenzadelmetodoclinicocheutilizzaildialogo,quellocriticoutilizzadirettamentemateriali(gettoni,liquidi,recipienti,solidi,modellini…):ilbambinoèinvitatoamanipolarlioautilizzarlidirettamenteseguendoleistruzionidellosperimentatore.Inquestomodoilbambinoèmaggiormentecoinvoltoeattento,rispettoallesituazionipuramenteverbali,eilproblemavienepostoalbambinoinmanierapiùefficace.*  “critico”perchésitrattadipiccoliesperimenti,checulminanosempreinunafase“critica”,cheilsoggettopuòaffrontareinmodidiversiasecondadellivellodisviluppo.

Ilmetodocritico

28

Page 29: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  Siponedifrontealbambinounabilanciaaduebracci,glisispiegacheècomeun’altalena,sucuidevonoesserecollocateadistanzavariabiledalpernocentraledueopiùbambole,finoaraggiungerelasituazionediequilibrio.Lafase“critica”consistenellacomprensionechel’equilibrioèraggiungibileattraversoun’operazionedicompensazionetrailpesodellebamboleelalorodistanzadalcentro.

*  Duranteilcorsodell’esperimento,bambinoeadultoparlanoelaprovaprocedeinmanieraflessibile,asecondadelbambino.Ciòchegliesperimentidevonocondividereèilgiungerealmomento“critico”.

Labilanciaaduebracci

29

Page 30: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  https://www.youtube.com/watch?v=vVfvXMu3mBQ

IntervistaaPiaget

30

Page 31: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  Il gioco assicura il consolidamento degli schemi ed è gratificante (es. buttare tutti i giochi per terra) *  prevalenza dell’assimilazione sull’accomodamento

*  L’imitazione ha la funzione di arricchire il patrimonio di schemi “preconfezionati” ed è necessaria per l’acquisizione del linguaggio *  prevalenza dell’accomodamento sull’assimilazione

Il gioco e l’imitazione

Page 32: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Sviluppo di gioco e imitazione Stadio Gioco Imitazione

I Assente Assente II Di esercizio (es.

piacere di scuotere il sonaglio)

Azione che imita la sua (imita solo se già parte del suo schema e se lui l’ha già fatto prima dell’adulto)

III Di esercizio Azione dell’adulto visibile su di sé (es. muovere la mano) che impara a padroneggiare

IV Inizio ritualizzazione (uso lo schema – es. dormire – un po’ fuori dal contesto – c’è il cuscino sul letto e gioco)

Azioni invisibili (es. protrusione lingua) che già padroneggia Azioni visibili nuove

Page 33: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Sviluppo di gioco e imitazione

Stadio Gioco Imitazione

V Ritualizzazione Azioni nuove anche invisibili (marameo, mano sulla fronte)

VI Gioco simbolico o di finzione (non c’è più bisogno della vista dell’oggetto reale – es. cuscino - per iniziare a far finta)

Imitazione anche di oggetti (es. mimare l’albero, la finestra) Imitazione differita (a distanza di tempo): ho uno schema nella mente!

Page 34: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Cosasappiamooggi?

*  Fin dalla nascita il bambino sa IMITARE *  La percezione NON è disorganizzata *  Costanza della forma, della dimensione e coordinazione

intermodale già dalla nascita *  La percezione non si acquisisce il relazione/integrandola

all’azione, ma è una fonte di conoscenza INNATA *  Già a 4 mesi: PERMANENZA DELL’OGGETTO (anche se

nascosto so che è lì e mi sorprendo se non lo trovo) *  Già a 6 mesi: RAPPORTO CAUSA-EFFETTO

Page 35: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Metodo della violazione dell’aspettativa: Le ricerche recenti

I risultati di queste ricerche sono controversi

nativismo dello stato

Finale le nozioni già alla nascita sono

come quelle dell’adulto

vs nativismo dello stato

Iniziale (Meltzoff) l’esperienza affina

Es. gioco che non è dove era nascosto

abituazione evento possibile

evento impossibile sorpresa!

Page 36: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  Perché prima di 8-10 mesi i bambini non cercano l’oggetto? *  Limiti nella capacità di pianificare azioni (e non

mancanza di permanenza dell’oggetto) *  Quali sono le cause dell’errore “A non B”? *  Coinvolgimento della memoria a breve termine (non

ricordo più dov’è andato l’oggetto) non basta a spiegare l’errore (che commettono anche se l’oggetto è sotto un foglio trasparente)

*  Più probabile è l’insufficienza delle funzioni esecutive, poiché il bambino non sa inibire il comportamento appreso (in base ai precedenti successi nel trovare l’oggetto) à dai 12 mesi (aree cerebrali mature per il controllo inibitorio)

Spiegazioni alternative delle condotte osservate da Piaget

Page 37: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Generatore risposta

MAGAZZINO

A LUNGO TERMINE

MAGAZZINO A BREVE TERMINE

(transito, interazione con

MLT)

REG

. SENSO

RIA

LE Processi di controllo (es. analisi stimolo, ricerca in MLT…)

Risposta in uscita

Stimolo in entrata

L’elaborazione delle informazioni (HIP)

Usa la metafora del computer per spiegare i processi cognitivi

Ha richiamato l’attenzione sui diversi magazzini di memoria (Atkinson, Shiffrin, 1968):

Page 38: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Gli studi sulla percezione dimostrano che esiste attenzione selettiva (esplorazione visiva di parti interne degli stimoli dal secondo mese)

Con la maturazione delle strutture cerebrali inizia ad aumentare l’attenzione sostenuta = capacità di resistere a stimoli distraenti; è una capacità che continuerà a crescere fino all’adolescenza

Lo sviluppo secondo l’HIP: l’attenzione

Possibilità di esplorare a lungo e approfonditamente gli oggetti, combinazioni di schemi, crescita di interessi

Page 39: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Metodi di studio: *  ricerche indirette (riconoscimento lingua materna alla

nascita) *  abituazione e disabituazione (sonaglio a 6 mesi in

stanza buia, ricordato a 2 anni à allungano di più il braccio anche se non glielo si chiede)

*  condizionamento operante (gamba legata a sonaglio è rinforzante à ricordano…ma se cambia il sonaglio, no ripresentano l’azione à guardano anche i particolari! E li ricordano)

Lo sviluppo secondo l’HIP: la memoria

Page 40: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Lo sviluppo secondo l’HIP: la memoria

•  Presenza precoce della memoria implicita (che si manifesta solo nel comportamento) •  Più difficile stabilire se negli infanti è presente la memoria esplicita, perché gli studi comportano prove di rievocazione (simboliche: parlare, disegnare) •  La memoria di rievocazione per Piaget compare al IV stadio; per altri studiosi è già presente alla fine del primo anno (es. imitazione differita)

Page 41: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  La memoria contiene soprattutto informazioni su categorie a cui si riferiscono la maggior parte dei concetti

*  Le categorie sono organizzati in gerarchie o tassonomie: le più generali includono le più specifiche; questo ci permette di ricondurre a categorie note, entità individuali nuove à se incontro per la prima volta una situazione, l’esperienza passata ci aiuta (es. conosco mele rosse, ma vedo quelle gialle e so che lo posso mangiare)

La categorizzazione

Page 42: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  I concetti lessicali danno significato a parole singole, come “mela” (o descrizioni con più parole, come “le giornate di sole in cui si va al parco a giocare”)à connessione tra PAROLE-CONCETTI- CATEGORIE à questo ha indotto a far coincidere l’acquisizione dei concetti con lo sviluppo del linguaggio nel secondo anno di vita (e secondo Piaget e Vygotskij addirittura con l’età scolare)

Ma è proprio così?

La categorizzazione

Page 43: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  La capacità di categorizzare compare molto presto (già a tre mesi gli infanti distinguono immagini di animali)

*  Sono presenti categorie sia specifiche (gatto) sia globali (animale) precocemente (e non prima una e poi l’altra)

*  Categorizzano le proprietà degli oggetti (es. colore, forma, espressione volti ecc)

Studi recenti sulla categorizzazione

Page 44: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

*  Secondo alcuni studiosi i concetti nascono da categorie percettiveà distinzione tra diverse entità sulla base di qualità percettive (esperienze dirette di MIAO e BAU e BRUM o date dall’adulto o ricavate da altre esperienze, per es. il cuore negli animali e non nelle macchine)

*  Secondo altri le categorie di livello intermedio (cane, auto) derivano da una schematizzazione percettiva (rilevare caratteristiche comuni a più stimoli e stabilire «a cosa assomiglia»), quelle globali da processi di astrazione concettuale

*  L’uso precoce di categorie generali (i neonati distinguono movimento biologico es. gallina che cammina e meccanico) indica che tali categorie si basano su abilità distinte da quelle necessarie a cogliere le somiglianze percettive

Studi recenti sulla categorizzazione

Page 45: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

Robbie Case (neopiagetiano): *  i bambini fin dalla nascita sono solutori di

problemi *  ogni comportamento è guidato da strutture di

controllo esecutivo che comprendono tre componenti: *  rappresentazione stato esistente *  rappresentazione stato desiderato *  strategia per raggiungere il secondo

*  le strategie diventano sempre più lunghe e complesse

Soluzione di problemi

Strutture contr. esecutivo = Schemi di Piaget

Page 46: LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO COGNITIVO - … · Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 * Piaget intendeva fornire un fondamento Capitolo II.

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013 Capitolo II. LA PRIMA INFANZIA. LO SVILUPPO COGNITIVO

0. Consolidamento: i bambini esercitano le strutture già presenti alla nascita (suzione / sorridere)

1. Coordinazione unifocale: due strutture vengono coordinate in una nuova (4-8 mesi) (prendo ciuccio e lo metto in bocca / tendo le braccia a m e e sorrido)

2. Coordinazione bifocale: la coordinazione avviene anche se bisogna spostare l’attenzione da un oggetto a un altro (8-12 mesi) (cucchiaio alla bocca / mostro oggetto a m)

3. Coordinazione elaborata: viene inserita un’ulteriore azione (12-18 mesi) (cucchiaio dal piatto alla bocca / gioco reciproco con me)

Periodo sensomotorio secondo Case