LA PREVENZIONE E UNO STILE DI VITA: PROMUOVIAMOLA.

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LA PREVENZIONE E’ UNO STILE DI VITA: PROMUOVIAMOLA

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LA PREVENZIONE E’

UNO STILE DI VITA:

PROMUOVIAMOLA

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RISCHIO MECCANICO

E’ RAPPRESENTATO DAL RISCHIO DI SUBIRE UN DANNO ALL’INTEGRITA’ FISICA

schiacciati parti mobili

afferratiperché

da organi lavoratori

trascinati

materialicolpiti

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Zone pericolose:

qualsiasi zona all'interno e/o in prossimità di una macchina in cui la presenza di una persona esposta costituisca un rischio per la sicurezza e la salute di detta persona.

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I riferimenti principali per la protezione delle macchine si trovano

per le macchine costruite antecedentemente al 21.9.1996 nel DPR 547/55

per le macchine messe in servizio dopo il 21.9.1996 nel DPR 459/96 – direttiva macchine

norme tecniche UNI EN

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PRINCIPI GENERALI

Per costruzione, le macchine devono essere atte a funzionare, ad essere regolate e a subire la manutenzione senza che tali operazioni, se effettuate nelle condizioni previste dal fabbricante, espongano a rischi le persone. (allegato 1 direttiva macchine)

Gli elementi mobili della macchina devono essere progettati, costruiti e disposti per evitare i rischi oppure, se sussistono rischi, essere muniti di protezioni o dispositivi di protezione in modo tale da prevenire qualsiasi rischio di contatto che possa provocare infortuni. (allegato 1 direttiva macchine)

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Gli elementi delle macchine, quando costituiscono un pericolo, devono essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. (art. 41 DPR 547/55)

Gli organi lavoratori delle macchine e le relative zone di operazione, quando possono costituire un pericolo per i lavoratori, devono, per quanto possibile, essere protetti o segregati oppure provvisti di dispositivo di sicurezza.

(art. 68 DPR 547/55)

PRINCIPI GENERALI

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. devono essere di costruzione robusta;

. non devono provocare rischi supplementari;

. non devono essere facilmente elusi o resi inefficaci;. devono essere situati ad una distanza sufficiente dalla zona pericolosa; . non devono limitare più del necessario l'osservazione del ciclo di lavoro;

.

Caratteristiche generali dei ripari

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Riparo fisso:Riparo mantenuto in posizione (cioè chiuso):-- o in modo permanente (cioè mediante saldatura)- o per mezzo di elementi di fissaggio (Viti, bulloni, ecc.)Riparo mobile:

Riparo generalmente collegato meccanicamente all’incastellatura della macchina, e che può essere aperto senza l'ausilio di utensili

Riparo interbloccato:Riparo associato ad un dispositivo di interblocco (meccanico o elettrico o di altro tipo), allo scopo di impedire alla macchina di funzionare finché il riparo non sia chiuso .

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MACCHINE TAGLIA VERDURA

UNI EN 1678

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Macchine a coltelli rotanti

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Macchine a tamburo rotante

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Macchine a coltelli con movimento alternativo orizzontale (uso prevalente per il taglio di patate)

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Elementi di una macchina

Tutte le macchine generalmente contengono i seguenti elementi di progettazione:

- un dispositivo di alimentazione del prodotto nella macchina;

- uno o più utensili: piastre taglienti o lame, di seguito denominate "coltelli". Una piastra tagliente o lama è composta da uno o più bordi taglienti fissati a un telaio. Le lame taglienti fisse possono essere installate congiuntamente alle piastre mobili;

- un espulsore;

- un’apertura d’evacuazione;

- dei dispositivi di comando.

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Dispositivi di alimentazione

Si utilizzano tre dispositivi di alimentazione del prodotto:

Alimentazione con tramoggia

Il prodotto dalla tramoggia giunge ai coltelli generalmente per gravità e/o mediante dispositivi di alimentazione.

Alimentazione con pressore

Il prodotto in piccole quantità è introdotto in un canale di alimentazione e accompagnato verso i coltelli premendo il pressore.

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Alimentazione con stantuffo

Il prodotto viene accompagnato manualmente verso i coltelli, con l’aiuto di uno stantuffo.Normalmente l’alimentazione avviene attraverso un condotto stretto.Spesso le macchine hanno sia il pressore sia lo stantuffo così l’operatore può scegliere il modo di operare più adatto in funzione del prodotto che deve tagliare.

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Pericoli di natura meccanica

Accesso alle zone pericolose

I pericoli di natura meccanica provengono dal rischio di contatto con i coltelli e gli elementi rotanti associati.

I pericoli si possono incontrare nella:

- Zona 1: accesso lungo il condotto di alimentazione/tramoggia:

Pericolo di taglio e trascinamento.

- Zona 2: accesso ai coltelli o al tamburo attraverso l’apertura della macchina. Tipicamente questo avviene quando si pulisce la macchina o si cambiano i coltelli:

Pericolo di taglio e trascinamento.

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- Zona 3: accesso dall’apertura di evacuazione:Pericolo di schiacciamento e trascinamento.

- Zona 4: accesso ai meccanismi di trascinamento:Pericolo di schiacciamento e trascinamento.

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Perdita di stabilità

Pericoli di schiacciamento e urto.

Scorretto montaggio e regolazione

Pericolo di taglio e di schiacciamento delle dita o delle mani.

Movimentazione, pulizia e deposito dei coltelli

Pericolo di taglio e di urto.

Pericoli di natura elettrica

Pericolo di elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con gli elementi sotto tensione.

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Zona 1

L’obiettivo della misura di protezione è di impedire all’operatore (o altre persone) di accedere alle aperture di alimentazione, e di conseguenza subire lesioni dai coltelli.

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Tutti e tre i dispositivi di alimentazione (tramoggia, stantuffo e pressore) consistono di una apertura che potrebbe dare accesso ai coltelli. Il livello di pericolo è in relazione alle dimensioni di ciascun dispositivo di alimentazione. Per impedire agli arti superiori di raggiungere i coltelli si dovrebbero rispettare i requisiti definiti nel prospetto 4 della EN 294:1992.

Tuttavia, per tenere conto delle particolari specificità dell’uso, come:

- dimensioni e diversità dei prodotti alimentari da trattare (verdura, frutta, ….);

- altezza dei condotti di carico e apertura di scarico;

- rapporto prestazioni/capacità;

- pulibilità,

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Alimentazione con stantuffo o pressore

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Quando b > 80 mm, le macchine devono avere un pressore che assicuri la funzione di riparo interbloccato con l’avviamento..

Quando si utilizza un pressore, esso può fare ripartire la macchina senza azionare l’interruttore on/off. Per queste macchine il tempo di arresto deve essere minore di 2 s.

Quando non si prevede che le macchine siano utilizzate con coltelli il cui spessore sia maggiore di 10 mm, deve essere posta una avvertenza nel manuale di istruzioni.

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Alimentazione con tramoggia

Si possono utilizzare progettazioni conformi con 4.1 e 4.2 della EN 292-2:1991 e 4.4 della

EN 294:1992, per esempio (vedere figura 6):

- deflettori;

- tramogge inclinate;

- estensione a collo di cigno;

- griglie fisse (aperture secondo il prospetto 4 della EN 294:1992);

- coperchio della tramoggia interbloccato;

- piastra distributrice.

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Zona 2

Se l’accesso avviene mediante un pressore dotato di riparo con comando di avviamento il tempo di arresto deve essere minore di 2 s.

Quando l’apertura dei coperchi e/o delle tramogge azionano l’interruttore interbloccato, esso deve provocare l’arresto completo degli organi mobili che presentano pericoli di natura meccanica in meno di 4 s.

Le parti che danno accesso a utensili pericolosi devono essere interbloccate

L’apertura di queste parti deve fermare la macchina in 4 s.

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Zona 3

Il pericolo deve essere eliminato nella fase di progettazione. Per le macchine a disco rotante questo deve essere ottenuto mediante la profilatura della faccia inferiore del coltello della piastra di espulsione in modo tale che il solo contatto sarebbe con una superficie liscia o con una superficie che tenderebbe a deflettere le dita lontano dalla zona della lama o da altre zone pericolose

Nel caso di macchine a tamburo rotante e di macchine a movimento alternativo orizzontale, la progettazione deve essere tale che il solo contatto avvenga con la faccia inferiore del coltello fisso e non sia possibile raggiungere, attraverso questo, il tamburo rotante o un coltello mobile.

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Zona 4

Tutti gli accessi alle zone pericolose devono essere impediti con ripari fissi

Arresto di emergenza

L’arresto di emergenza non è necessario, a condizione che il comando d’arresto normale possa essere raggiunto dal posto di lavoro.

Manuale di istruzioni

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Identificazione del pericolo e valutazione del rischio

Protezione collettiva

Scelta del Dispositivo di Protezione Individuale contro il rischio residuo

Mezzi alternativi di taglio

USO DEI COLTELLI A MANO

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Ambiente - luce - rumore - temperatura

Postazioni di lavoro idoneeFacilità di movimentazionePavimenti non scivolosi

Posizione del pezzo in lavorazioneColtelliere

Calzature idonee

Personale specializzato

addestramento

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Tipo di coltello Larghezza della lama in mm a 20mm dalla punta

ultra stretto < 8

stretto 8 ÷ 12,5

largo > 12,5

CLASSIFICAZIONE DEI COLTELLI

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Per la scelta del DPI adatto bisogna identificare

• Tipo di coltello usato• Movimenti eseguiti nella lavorazione• Posizione del pezzo in lavorazione• Dimensione e consistenza del pezzo• Forza da esercitare• Zone del corpo da proteggere• Severità del danno

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Severità del danno

leggero totalmente reversibilenon interruzione del lavoro

moderato reversibileinterruzione del lavoro < 3 gg

serio reversibile o irreversibileinterruzione del lavoro > 3 gg

fatale perdita della vita

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Dispositivi di Protezione Individuale

Protezione del busto e della cosciagrembiule semplicegrembiule diviso ad altezza della cosciapantaloni protettivipanciotto (copertura delle spalle)

Protezione della mano e del braccioguantoguanto con polsino corto (75mm)guanto con polsino lungoprotezione del braccio

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Grembiuli e corpetti sono considerati DPI di 3° categoria per i quali il DL deve fornire addestramento all’utilizzo e informato sui modi e i limiti di utilizzo

Grembiuli di livello 1: in generale per lavorazioni con coltelli a lama larga o a lama stretta su carcasse di piccoli animali (cacciagione o volatili)

Grembiuli di livello 2: lavorazioni con coltelli a lama stretta o uso di coltelli a lama larga su animali pesanti

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Con gli indumenti protettivi, sia di livello 1 che di livello 2, non si possono usare coltelli a lama stretta quando il lavoro prevede che la lama sia rivolta verso l’operatore o si deve impiegare una forza considerevole

Gli indumenti di livello 2 devono essere impiegati nei mattatoi e nelle industrie di lavorazione della carne

I panciotti devono essere usati quando il coltello è usato a livello del torace o oltre

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Gli indumenti di livello 2, particolarmente pesanti, devono gravare sulle spalle e non sul collo

I coltelli che per l’uso diventano stretti devono essere sostituiti

I coltelli non devono essere utilizzati ad altezze per le quali il corpo non è protetto

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PROTEZIONE DELLA MANO

E DEL BRACCIO

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I DPI metallici sono conduttori di elettricità !

Devono essere indossati con le cinghie ben chiuse e si deve fare attenzione alle parti in movimento delle macchine

Le cinghie dei guanti e dei proteggi braccia devono essere tagliate alla lunghezza massima di 25cm

I DPI devono essere controllati visivamente dall’utilizzatore

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CUCINE A GAS

UNI EN 203-1

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Istruzioni

L’apparecchio deve essere venduto con il suo manuale tecnico, destinato all’installatore, eun manuale per l’utente e di servizio destinato all’utente. Essi possono essere presentatiinsieme, ma il loro testo deve essere separato.

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Le istruzioni per l’uso e la manutenzione, destinate all’utente, devono fornire tutte leindicazioni necessarie affinché l’apparecchio possa essere utilizzato in modo sicuro e razionale.

indicano che l'apparecchio è destinato unicamente all'uso professionale e deveessere utilizzato da personale qualificato;

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sottolineano inoltre che è opportuno ricorrere ad un installatore qualificato per la messa in opera dell'apparecchio e, all'occorrenza, per l'adattamento in vista dell'impiego di altri gas;

forniscono indicazioni sulle operazioni di accensione, svuotamento, pulizia emanutenzione dell'apparecchio;

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indicano la frequenza raccomandata per le veri.che periodiche da effettuare, e inparticolare attirano l'attenzione sulla necessità di una pulitura periodica del condotto di scarico

riportano una lista dei pezzi che possono richiedere una sostituzione durante la vita dell'apparecchio;

ricordando che le parti sigillate dal costruttore o dal suo agente non possono essere regolate dall’installatore e dall’utilizzatore.

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modalità di collegamento

in caso di arresto ripetuto dell'apparecchio, si è in presenza di un guasto che deve essere riparato adottando provvedimenti adeguati;distanze minime tra l'apparecchio ed eventuali pareti vicine;

Le istruzioni devono anche specificare la portata d'aria necessaria per la combustione menzionando la necessità di installare l'apparecchio in un locale sufficientemente ventilato, conformemente alle prescrizioni in vigore.

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Tutti i bruciatori devono essere muniti di dispositivo di sorveglianza di fiamma.

Il punto di collegamento deve essere facilmente accessibile e consentire l'utilizzo degli utensili di serraggio.

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Constatazione da parte dell'utilizzatore

L'utilizzatore deve poter constatare il funzionamento del bruciatore in qualsiasi momento senza nessuno smontaggio:- constatando direttamente la presenza di almeno una parte delle fiamme, oppure- con qualsiasi altro mezzo indiretto, purché qualunque difetto di questo mezzo possaessere rilevato e corretto rapidamente.

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La friggitrice deve essere munita di un termostato e di un limitatore di surriscaldamento

Gli apparecchi a bagno d'olio e i recipienti destinati alla raccolta di grassi e sughi devono essere realizzati in modo che eventuali spruzzi e traboccamenti non possano raggiungere le zone a rischio di incendio.

I recipienti destinati a raccogliere i sughi e i grassi devono essere realizzati o disposti in modo che questi ultimi non possano prendere fuoco.

Sicurezza contro il rischio di incendio

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RISCHIO DI USTIONE

Le temperature che determinano un’ustione dipendono dal materiale e dal tempo di contatto con la superficie calda (UNI EN 563)

Misure protettiveTecniche riduzione della temperatura di superficie

isolamento (legno, sughero)protezioni (schermi)modifiche strutturali della superficie (irruvidimento, uso di nervature)

Organizzative segnalazioniistruzioni, addestramento

Personali dispositivi di protezione individuale

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IL RISCHIO ELETTRICO

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 CONTATTO INDIRETTOSi definisce come il contatto con una parte dell’impianto normalmente non in tensione, che ha assunto accidentalmente una tensione pericolosa dovuta a un guasto di isolamento

CONTATTO DIRETTO

E’ così definito il contatto con parti che sono normalmente in tensione

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PRINCIPI COSTITUZIONALI

Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Art. 35 La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.

Art. 41 L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’unità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

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CODICE CIVILE

Art. 2087 sancisce l’obbligo legale e contrattuale

dell’imprenditore di garantire la sicurezza nell’attività

lavorativa, non solo osservando i precetti imperativi, ma

ponendo in essere ogni altra misura o iniziativa attinente

anche all’organizzazione del lavoro, suggerita

dall’esperienza e dallo stato delle conoscenze in materia

(norma su cui si fonda il diritto alla prevenzione a favore dei

lavoratori dipendenti.

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