La prevenzione degli infortuni domestici

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FRANCO PESARESI 2002 LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI DOMESTICI [Digitare il sottotitolo del documento] Franco Pesaresi S LIDE PRESENTATE AL CORSO FSE DI A NCONA IL 26/10/2002

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Page 1: La prevenzione degli infortuni domestici

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FRANCO PESARESI

2002

LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI

DOMESTICI [Digitare il sottotitolo del documento]

Franco Pesaresi

S L I D E P R E S E N T A T E A L C O R S O F S E D I A N C O N A I L 2 6 / 1 0 / 2 0 0 2

Page 2: La prevenzione degli infortuni domestici

STATISTICHE SUGLI INFORTUNI

DOMESTICI

OGNI ANNO, IN ITALIA

3.480.000 infortuni domestici

8.400 decessi causati da infortuni domestici (un terzo

di tutte le morti accidentali)

8.000.000 giornate lavorative perse per incidenti

domestici

le più colpite le donne (69%), adulti 35-64 (14%),

bambini 0-5 anni (6%)

cause dell’incidente domestico

uso maldestro di utensili da cucina (19,5%)

uso di scale portatili non conformi alle norme di

sicurezza (14,8%)

cadute su pavimenti bagnati o scivolosi (13,3%)

cattivo stato degli elettrodomestici (6,7%)

cattivo stato dell’impianto elettrico (0,9%)

gas (0,8%)

sostanze tossiche (0,8%)

altre cause (13,4%).

dati tratti da: ISTAT – Gli incidenti domestici – anno 1999 – statistiche in breve ind. multiscopo

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STATISTICHE SUGLI INFORTUNI

DOMESTICI/2

cause principali dell’incidente domestico tra i bambini

mobili, o altre parti dell’abitazione come porte,

finestre, parti strutturali ecc. (41% incidenti subiti da

bambini 0-4 anni, 24% in bambini 5-9 anni)

cadute (44% 0-4 anni, 19% 5-9 anni)

conseguenze principali degli incidenti domestici

ferite 43%

ustioni 25%

fratture 13%

che dal punto di vista sanitario producono:

assistenza “fai da te” (46,9%)

visita medica (19,7%)

visita al Pronto soccorso (32,6%)

ricovero ospedaliero (6,%)

dati tratti da: ISTAT – Gli incidenti domestici – anno 1999 – statistiche in breve ind. multiscopo

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Casi di ricovero ospedaliero per infortunio domestico in Regione

Lombardia, solo per traumatismi e avvelenamenti Regione Lombardia 1997 1998 1999 2000

Traumatismi e Avvelenamenti (ISTAT)

Fratture 10.044 11.890 11.687 10.995

Contusioni 2.579 3.564 3.518 2.870

Traumatismi intracranici 2.651 2.546 1.893 1.808

Ferite testa, collo, tronco 1.080 1.252 1.096 973

Ferite arto superiore 687 845 782 787

Distorsioni articolazioni 566 683 593 480

Traumatismi non specificati 499 528 489 396

Effetti Tossici 456 487 450 400

Lussazioni 447 524 543 496

Ustioni 311 417 392 337

Traumatismi superficiali 289 288 312 259

Avvelenamento 245 269 254 217

Traumatismi nervi midollo spinale 233 161 127 119

Traumatismi torace 185 239 266 239

Corpo estraneo 178 240 159 161

Ferite arti inferiori 149 170 160 166

Schiacciamento 43 48 56 64

Traumatismi vasi sanguigni 35 43 38 39

Cause esterne 31 35 19 41

Totale complessivo

20.708

24.229

22.834

20.847

Le fratture, le contusioni e i traumatismi

intracranici sono la causa del 75-80% dei ricoveri

ospedalieri imputabili ad infortuni domestici,

indicando che queste lesioni rappresentano più dei

due terzi degli incidenti totali. La maggioranza di

questi eventi sono il risultato di cadute, impatti od

urti.

Page 5: La prevenzione degli infortuni domestici

INTOSSICAZIONI ACUTE

Nel centro antiveleni del’ospedale Niguarda di Milano

nel 1999 sono giunte le seguenti segnalazioni:

50.236 casi

il 91% delle intossicazioni avvengono in

ambiente domestico o nelle sue immediate

pertinenze

il 50% riguarda minori 0-14 anni; il 36%

bambini 1-4 anni

le sostanze coinvolte (nel 63% dei casi per

ingestione): farmaci (39%), prodotti di uso

domestico (29%), alimenti (12%)

Page 6: La prevenzione degli infortuni domestici

PIANO SANITARIO REGIONALE

1. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

2. DISTRETTI

3. OSPEDALI.

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

SERVIZIO DI IGIENE E SANITA’ PUBBLICA

SERVIZIO SI PREVENZIONE E SICUREZZA

NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E

DELLA NUTRIZIONE

SERVIZIO VETERINARIO

Prevista mappatura delle principali problematiche connesse all’igiene

e sicurezza degli ambienti di vita (prioritariamente strutture ad uso

collettivo).

Page 7: La prevenzione degli infortuni domestici

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

Spetta al DIP, in collaborazione con distretti,

materno-infantile e medicina di base, ARPAM,

l’esercizio delle funzioni per, sulla base dei programmi

delle regioni:

l’assistenza per la prevenzione delle cause di

nocività e degli infortuni negli ambienti di civile

abitazione;

l’individuazione e la valutazione dei rischi

presenti o che si possono determinare nei

predetti ambienti;

la promozione e l’organizzazione di iniziative di

educazione sanitaria nei confronti della

popolazione;

il coordinamento territoriale dei programmi di

intervento dei servizi, dei presidi e delle unità

operative tesi ad assicurare le necessarie

integrazioni ai fini della sicurezza.

Tutto questo previsto nella L.493/1999 e non nel PSR.

Page 8: La prevenzione degli infortuni domestici

SISTEMA DI EMERGENZA SANITARIA l.r. 36/98

sistema di allarme sanitario o centrale operativa provinciale

sistema territoriale di soccorso o potes

o volontariato

o continuità assistenziale

sistema ospedaliero di emergenza o punto di prima intervento

o pronto soccorso

o dipartimento di emergenza (DEA)

Page 9: La prevenzione degli infortuni domestici

REGIONE LOMBARDIA

unica regione ad aver approvato delle “Linee

guida per la prevenzione degli infortuni

domestici

Regione Lombardia. Linee guida per la prevenzione infortuni domestici: Indice

degli argomenti trattati e relativi obiettivi

Argomenti trattati Contenuti ed Obiettivi

1. La definizione e

l’accertamento dei casi

Definizione univoca dei casi (infortuni

domestici), in modo da avere una precisa e

omogenea raccolta di dati. Elaborazione di una

scheda di raccolta dati omogenea, per una

rilevazione campionaria della distribuzione dei

casi, nel rispetto della privacy

2. La valutazione del

rischio

Analisi delle cause, individuazione dei bisogni e

proposte di soluzioni in funzione delle priorità

individuate (anche per fasce d’età, ecc.)

3. La comunicazione e

proposte d’educazione

sanitaria

Individuazione di canali comunicativi – educativi;

proposte d’interventi, privilegiando le categorie

più esposte

4. L’organizzazione

territoriale e la

formazione degli

operatori ASL

Indicazioni per la formazione di una

Commissione all’interno dell’ASL, con

esplicitazione dei compiti, degli obiettivi e dei

rapporti con altri soggetti interessati e coinvolti

Individuazione di percorsi formativi per gli

operatori ASL

5. Il sistema informativo Raccolta dei dati regionali sugli infortuni

domestici presso l’U.O. Prevenzione della

Direzione Generale Sanità; documentazione

(attraverso l’utilizzo prioritario di banche dati

esistenti e della scheda di rilevazione introdotta

dal documento); definizione degli indicatori di

processo e di risultato;

Page 10: La prevenzione degli infortuni domestici

Lombardia: la valutazione del rischio

Principali azioni e conseguenti norme comportamentali a mitigazione del

rischio (fatto per tutti i locali, per tutte le persone come in questo caso, per i bambini

e per gli anziani) questo è un esempio LOCALE COMPORTAMENTO RISCHIO SOLUZIONE/PROPOSTE

LOCALI

IN

GENERE

Indossare abiti sintetici in

prossimità di fiamme libere

(fornelli, camino, barbeque,

etc..)

Incendio,

ustioni

Non indossare abiti di materiale

sintetico in prossimità di fiamme;

Lasciare fiamme accese

incustodite

Incendio Non lasciare fiamme accese

incustodite (cucina, camino,

barbecue, etc…);

Travasare l’ammoniaca in

bottiglie di vetro; …..

Avvelenamento I prodotti per la casa devono

essere contenuti in idonei

recipienti con etichette che

evidenziano il contenuto di ogni

singolo recipiente;

…. …. Leggi il libretto di istruzioni degli

elettrodomestici;

CUCINA

Lasciare aperti i rubinetti del

gas, dopo l’utilizzo;

Scoppio Controllare sempre la chiusura del

rubinetti del gas;

Lasciare i manici delle pentole

rivolti all’esterno, ostruendo il

passaggio

Ustioni I manici delle pentole devono

essere rivolti all’”interno” del

piano cottura;

Afferrare le pentole a mani

nude;

Ustioni Prendere le pentole per i manici

utilizzando opportune “presine”;

In caso di incendio di “pentole”

spegnere gettando acqua sul

fuoco;

Alimentare

l’incendio

Coprire la pentola con il

coperchio, od altre pentole per

togliere ossigeno

Scaldare gli ambienti lasciando

il forno aperto

Ustioni Non lasciare il forno aperto

quando è caldo;

Non controllare il piano cottura

….

Fughe di gas Verificare la data di scadenza del

tubo di adduzione del gas del

piano cottura;

Lasciare per lungo tempo

incustodito l’impianto del gas

(es. vacanze, viaggi,…)

Fughe di gas Quando esci di casa chiudi la

valvola di intercettazione del gas

del piano cottura;

Lucidare il pavimento della

cucina

Cadute Non lucidare il pavimento della

cucina;

Lasciare aperte le ante dei

mobili

Urti, Traumi,

Lesioni

Non lasciare aperte le ante dei

pensili;

Salire su sedie o ripiani per

prendere un oggetto;

caduta Installa gli armadietti della cucina

ad un’altezza accessibile, senza

l’ausilio di scale;

Page 11: La prevenzione degli infortuni domestici

LOCALE COMPORTAMENTO RISCHIO SOLUZIONE/PROPOSTE

CUCINA Per pulire finestre e mobilia

salire su sedie, ripiani o

davanzali;

caduta Per pulire finestre e mobilia

adopera scale a libro dotate di

“chiusura di sicurezza”;

…… Cortocircuito,

incendio

Se non presenti non lasciare accesi

gli elettrodomestici;

Fare opere di manutenzione

sugli apparecchi elettrici, gli

elettrodomestici e gli impianti a

gas;

Folgorazione,

scoppi, incendi

Chiamare un elettricista, un

idraulico od un addetto alle

riparazioni per tutte le operazioni

di manutenzione.

Aggiungere l’acqua al ferro da

stiro se questi è collegato alla

presa di corrente.

Folgorazione Non aggiungere l’acqua al ferro da

stiro se questi è collegato alla

presa di corrente.

Non avvolgere il filo degli

elettrodomestici;

Folgorazione Non avvolgere il filo degli

elettrodomestici, per non lesionare

il cavo;

Non staccare la spina tirando il

filo;

Folgorazione Staccare la spina sfilandola dalla

presa di corrente, per non

lesionare il cavo

Utilizzare elettrodomestici con

cavi lesionati;

Folgorazione Sostituisci o fai riparare da

personale qualificato gli

elettrodomestici danneggiati;

Utilizzare radio e phon con

mani e piedi bagnati;

Folgorazione Non usare l’elettrodomestico con

mani e piedi bagnati;

Rispondere al telefono mentre si

sta stirando;

Incendio Non lasciare il ferro da stiro

acceso ed incustodito;

inserire più elettrodomestici in

una sola spina elettrica

Cortocircuito Evita di inserire più

elettrodomestici in una sola spina

elettrica, per evitare di

sovraccaricare la presa elettrica e

l’impianto;

Far asciugare le salviette ed i

panni sulle stufe; Ricoprire il

televisore con panni;

Incendio Non coprire gli elettrodomestici e

le stufe con panni o vestiti;

Utilizzare il coltello per

imboccare il cibo……..

Lesioni, Tagli Gli utensili devono essere

utilizzati in modo appropriato,

… …. Acquista elettrodomestici con

marchio di qualità;

Chiudere con giornali o cartone

i fori di ventilazione: entra aria

fredda!

Intossicazioni

Non coprire i fori di ventilazione

presenti nei locali con impianti ed

apparecchi a gas (boiler, stufe,

caldaie, piani cottura) e con

camini a legna;

Utilizzare il sottolavello come

contenitore per detersivo per

piatti a mano, detersivo per

lavastoviglie, detersivi per

superfici dure, per forni, per

acciaio, ammoniaca candeggina,

acido muriatico, ecc

intossicazione Riporre in armadietto idoneo, in

alto, con possibilità di chiusura di

sicurezza

Page 12: La prevenzione degli infortuni domestici

COMUNICAZIONE

VOLANTINI, OPUSCOLI, PIEGHEVOLI, ECC.

Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Alta, dipendente da forma di

diffusione e invio (diretta, posta,

giornali, luoghi chiave, ecc.)

Medio-bassa

(dipende da chi riceve il

materiale)

Costi in genere significativi, ma

possibilità di sponsorizzazioni.

Molto validi se equilibrio tra

ampiezza di contenuto e leggibilità

MANIFESTI, POSTER

Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Alta, dipendente dal livello di

diffusione e sua evidenza

Medio-alta

(dipende dalla qualità "fisica" del

materiale)

Come per volantini; possono

rovinarsi; se mal realizzati possono

non essere notati

MATERIALE AUDIOVISIVO

Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Piuttosto bassa, ma molto mirata.

Utile in scuole, centri di

aggregazione, ecc.

Alta, ma non visibile se non

deliberatamente utilizzati

Necessità di luoghi di visione idonei;

possibili problemi tecnici;

realizzazione onerosa sia per costi

sia per impegno realizzativo

WEB SITE

Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Potenzialmente alta, ma

condizionata ancora dalla

relativamente limitata

diffusione di internet

Alta

Modulabilità dei contenuti e dei

"link" praticamente illimitata; grande

versatilità; il messaggio non

raggiunge attivamente il target

CAMPAGNE E COMUNICATI STAMPA

Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Alta, specie per i quotidiani Tendenzialmente bassa, a meno di

diversi "passaggi"

Autorevole; piuttosto costosa,

se non sponsorizzata

RADIO E TELEVISIONE

Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Alta, dipendente dal livello di

diffusione e "share"

dell'emittente e del programma

Bassa-media

(salvo che non vi siano

specifiche rubriche o

"passaggi" costanti)

La radio è ideale per un pubblico

casalingo; sono mezzi ad alta "presa" ed

autorevoli; possibilità di dibattito; in

genere i costi non sono alti per

interventi di prevenzione;

piuttosto impegnativa la realizzazione

EVENTI PUBBLICI (CONVEGNI, SEMINARI, ECC.)

Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Media, dipende molto dalla diffusione

e penetrazione dell'avviso (molto utili

preventivi comunicati stampa)

Bassa Possibilità di coinvolgere

soggetti autorevoli; possibilità di

dibattito pubblico; costi variabili

Page 13: La prevenzione degli infortuni domestici

PROPOSTE DI EDUCAZIONE SANITARIA

indicazioni specifiche per interventi di

educazione sanitaria a cura delle singole ASL

bambini 0-3 anni (educando il pubblico, gli

educatori e le mamme)

bambini 3-10 anni (intervenire nei vari livelli

di scuola con percorsi didattico educativi che

potrebbero essere inseriti nel curriculum

scolastico)

anziani >65 anni con opuscoli informativi

Page 14: La prevenzione degli infortuni domestici

ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE E

FORMAZIONE

In ogni ASL si costituisca una

commissione multidisciplinare per la

prevenzione degli incidenti domestici,

coordinata dal DIP

il suo compito è di rendere operative le

linee guida

ogni ASL-DIP deve realizzare un corso di

formazione per i propri operatori.

l’obiettivo è di costituire un gruppo di

operatori socio-sanitari competenti in

tema di prevenzione degli infortuni

domestici

Page 15: La prevenzione degli infortuni domestici

SISTEMA INFORMATIVO

Ogni ASL raccoglie i dati, in regione banca dati disponibile

Obiettivi ed Indicatori di processo (efficienza)

Obiettivi Indicatori

Definizione di un

corretto ed omogeneo

flusso informativo

regionale che permetta

di monitorare

l’andamento

dell’incidenza degli

infortuni domestici

nella Regione

Lombardia

consegna di report statistico semestrale dalla ASL alla Regione entro il

30 settembre e il 31 marzo di ogni anno (secondo quanto indicato al

termine del paragrafo 5a)

n° di Pronto Soccorso coinvolti / n° totale dei Pronto Soccorso dotati di

sistema di registrazione informatico (numeratore minimo=1)

n° di registrazioni complete di casi (secondo i dati della SCHEDA

INTERVISTA TELEFONICA) / n° di casi che aderiscono all’intervista

telefonica della settimana (min 80%)

restituzione di report regionale alle ASL entro il giugno di ogni anno

successivo a quello di riferimento (ind. regionale)

campagna informativa

attuata secondo le

Linee Guida in ogni

ASL della Lombardia

(es. alla popolazione

generale, o ad una

fascia di età, o nella

scuola, o alle

casalinghe, ecc.):

attivazione della campagna con emissione di atto formale entro il primo

semestre del 2003;

realizzazione da parte della Regione di un pacchetto formativo e di

materiale didattico (con particolare riferimento alla popolazione

anziana), quale supporto/guida all’attuazione degli interventi di

formazione nell’ASL entro il 31.12.02 (ind. regionale);

attuazione di almeno un intervento di formazione, preferibilmente esteso

all’area oggetto della campagna informativa, della durata non inferiore

alle 8 ore complessive (secondo quanto indicato nel paragrafo 4), per gli

operatori socio-sanitari dell’ASL, entro il primo semestre 2003,

rispondente ai requisiti del pacchetto formativo regionale.

Realizzazione dei

seguenti interventi

entro il 31.12.2004:

0-3 anni:

distribuzione degli strumenti informativi sulla prevenzione delle

intossicazioni acute predisposti dalla Regione Lombardia, da parte

degli operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, almeno

all’80% dei genitori dei bambini che si sottoporranno alla seconda ed

alla terza vaccinazione dell’obbligo durante il primo anno.

Distribuzione del relativo questionario di verifica alla quarta

vaccinazione.

4-10 anni:

proposta formale e presentazione ad almeno il 10% dei Dirigenti

Scolastici dello strumento educativo sulla sicurezza e prevenzione

degli infortuni domestici contenuto nelle Linee Guida, per

l’inserimento di questo argomento nei curricula scolastici delle

Scuole Materne ed Elementari pubbliche e private .

65 anni:

un intervento di formazione/informazione da parte degli operatori

dell’ASL rispondente ai requisiti del pacchetto formativo regionale,

agli operatori socio-sanitari dell’ASL, ai responsabili e/o agli utenti

dei centri diurni per anziani, e/o alle associazioni di volontariato, e/o

alle associazioni di categoria

progettazione di almeno un intervento di formazione/informazione,

diretto alle casalinghe in collaborazione con le associazioni di categoria

Page 16: La prevenzione degli infortuni domestici

SIMULAZIONE 1

LE LINEE GUIDA LOMBARDE

RAPPRESENTANO UNA TRACCIA

UTILE PER UN INTERVENTO?

COME SI PUO’ STRUTTURARE

UNINTERVENTO DI PREVENZIONE

DEGLI INCIDENTI DOMESTICI

PER ESEMPIO RIVOLTO AI

BAMBINI 0-3 ANNI O NEGLI

ANZIANI?

Page 17: La prevenzione degli infortuni domestici

SIMULAZIONE 2

ATTIVAZIONE 118.

IPOTIZZIAMO UN MALORE A CASA.

CHE SUCCEDE?

Page 18: La prevenzione degli infortuni domestici

LEGISLAZIONE SOCIALE MARCHE

Marche. Unica disposizione L.r. 30/1998.

“La regione concede finanziamenti ai comuni

per:

o il pagamento di polizze assicurative per la

copertura dei rischi infortunistici domestici

del componente della famiglia che svolge il

lavoro domestico in modo esclusivo

nell’ambito della stessa;

o progetti volti a divulgare modalità di

prevenzione degli infortuni domestici.

Page 19: La prevenzione degli infortuni domestici

LEGISLAZIONE SOCIALE

ALTRE REGIONI

Liguria

La regione promuove iniziative per la prevenzione

degli infortuni domestici (Lr 11/1994)

Umbria

La regione stipula convenzione con un istituto

assicurativo e paga il 70% dei premi per i.d..

Inoltre promuove azioni educative per prevenire

gli inf. domestici (Lr 32/1995).

Valle d’Aosta

Regione garantisce un indennizzo giornaliero di

L.35.000 per inabilità temporanea assoluta

derivante dagli infortuni domestici (Lr 44/1998).

Trentino-Alto Adige

Ai residenti, non garantiti da altra forma di

previdenza obbligatoria, la Regione, in caso di

infortuni domestici o avvenuti al di fuori delle

mura domestiche, purché riconducibili ad

adempimenti relativi alla cura e alla gestione del

nucleo familiare, corrisponde un’indennità

giornaliera, pari a L.50.000, per inabilità

temporanea assoluta (dal 4° giorno e per un

massimo di 6 mesi). (Lr 6/1998).

Page 20: La prevenzione degli infortuni domestici

I SERVIZI CHE AIUTANO COME QUESTI SERVIZI POSSONO EVITARE

L’ISTITUZIONALIZZAZIONE E PREVENIRE GLI INCIDENTI

DOMESTICI DEGLI ANZIANI

ASSISTENZA DOMICILIARE (SAD)

PASTI ED ALTRI SERVIZI A DOMICILIO

TELESOCCORSO

TELEASSISTENZA

EDUCAZIONE SANITARIA

POLITICHE ABITATIVE

Page 21: La prevenzione degli infortuni domestici

LA SICUREZZA NELL’HABITAT

DEGLI ANZIANI

PER eliminare o almeno RIDURRE LE CAUSE DI

INCIDENTI IN CASA e conseguentemente di

disabilità degli anziani OCCORRE AGIRE A

LIVELLO DI PREVENZIONE E DI SICUREZZA.

LA SICUREZZA, FINALIZZATA A RIDURRE E

ELIMINARE I PERICOLI E GLI INCIDENTI, SI

MIGLIORA AGENDO ALMENO SU TRE

LIVELLI:

o INTERVENTI SULL’AMBIENTE

DOMESTICO, per individuare e correggere gli

elementi di rischio, sia con una progettazione

più attenta alle possibilità degli anziani, sia con

opere di adeguamento dell’abitazione per

renderla più aderente alle mutate esigenze;

o INTERVENTI SULLA PERSONA, finalizzati a

conoscere meglio se stessi, ad accettare i

cambiamenti della senescenza, ad operare

modifiche nel comportamento e a migliorare le

proprie conoscenze nei confronti dell’uso di

nuovi apparecchi e di nuovi dispositivi di

sicurezza;

o RICORSO ALL’USO DI AUSILI E DI

SUPPORTI TECNOLOGICI E

TELEMATICI.

Page 22: La prevenzione degli infortuni domestici

LA SICUREZZA NELL’HABITAT

DEGLI ANZIANI/2

LE SCELTE PROGETTUALI E TECNOLOGICHE

DEVONO IN PARTICOLARE PRESTARE

SPECIFICA ATTENZIONE A:

ORGANIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE DEGLI

AMBIENTI DELL’ALLOGGIO;

FORMA E DIMENSIONE DI AMBIENTI;

FORMA E DIMENSIONE DI ELEMENTI

COSTRUTTIVI (FISSI E MOBILI);

FORMA, POSIZIONAMENTO E TERMINALI DI

IMPIANTI;

SCELTA DI ARREDI E DI APPARECCHIATURE;

SCELTA DI MATERIALI INTRINSECAMENTE

SICURI;

POSSIBILITA’ DI POTENZIARE GLI IMPIANTI E

DI INSERIRNE DI NUOVI

Page 23: La prevenzione degli infortuni domestici

Programma sperimentale

ALLOGGI IN AFFITTO PER GLI ANZIANI DEL

2000

Prevede la realizzazione di alloggi con la seguente

dotazione impiantistica minima per favorire la sicurezza

e il benessere dell’anziano:

cronotermostato che permetta la regolamentazione ed

il controllo della temperatura;

sistema di comunicazione con la guardiania;

impianto di rilevazione dei gas, fumi, allagamento,

con interruzione automatica delle erogazioni e

collegamento con il servizio delle emergenze;

impianto di telesoccorso e di teleassistenza in grado di

attivare, attraverso una apposita centrale, servizi

necessari nell’arco delle 24 ore;

collegamento del campanello d’emergenza posto in

prossimità della vasca/doccia e del wc al servizio delle

emergenze;

impianto delle luci di emergenza almeno in camera da

letto e bagno;

miscelatore termostatico o sistema antiscottatura

alternativo almeno per l’erogazione dell’acqua calda

della doccia;

porta blindata;

predisposizione impianto per l’apertura motorizzata

di porte, finestre e serrande.

Page 24: La prevenzione degli infortuni domestici

INOLTRE POSSONO ESSERE INSTALLATI

Sistemi di controllo a distanza di parametri vitali

(battito cardiaco, pressione, ecc.) e di parametri legati

a malattie croniche;

agenda terapeutica, con eventuale collegamento ad un

centro esterno di monitoraggio;

sistemi di motorizzazione dell’apertura di porte,

finestre, serrande;

sistemi di automazione dell’accensione e spegnimento

delle luci;

sistemi antintrusione collegati con la guardiania;

sistemi di controllo a distanza di elettrodomestici

(lavastoviglie, lavatrice, forno, ferro da stiro);

sistemi di automazione per la regolazione elettrica in

altezza di: sanitariin bagno, pensili in cucina, piani di

lavoro, ecc.;

sistemi di rinforzo del messaggio acustico dei

terminali degli impianti di comunicazione

dell’alloggio con l’esterno (campanello, citofono

guardiania, ecc.) da affiancare anche con un

messaggio luminoso.