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La Politica di La Politica di Coesione dell’UE Coesione dell’UE

FABRIZIO GUZZOFABRIZIO GUZZO

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Struttura della presentazioneStruttura della presentazione

Il tema della coesione economica, Il tema della coesione economica, sociale e territoriale nell’UE e breve sociale e territoriale nell’UE e breve excursus della Politica regionale excursus della Politica regionale dell’Unionedell’Unione

Sfide, obiettivi, caratteristiche della Sfide, obiettivi, caratteristiche della Politica di Coesione dell’UEPolitica di Coesione dell’UE

I risultati della Politica di Coesione: I risultati della Politica di Coesione: l’esperienza Italianal’esperienza Italiana

La Politica di Coesione per il periodo La Politica di Coesione per il periodo 2014-2020: obiettivi, dotazione 2014-2020: obiettivi, dotazione finanziaria, architetturafinanziaria, architettura

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Coesione economica, sociale e Coesione economica, sociale e territorialeterritoriale

Principio cardine dell’UEPrincipio cardine dell’UE TUE, art. 3 (Trattato di Lisbona)TUE, art. 3 (Trattato di Lisbona): ..promuove la coesione : ..promuove la coesione

sociale, economica e territoriale e la solidarietà degli SM.sociale, economica e territoriale e la solidarietà degli SM.

TFUE, art. 174: TFUE, art. 174: Per promuovere uno Per promuovere uno sviluppo armoniososviluppo armonioso dell'insieme dell'Unione, questa sviluppa e prosegue la dell'insieme dell'Unione, questa sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale. In particolare coesione economica, sociale e territoriale. In particolare l'Unione mira a l'Unione mira a ridurre il divarioridurre il divario tra i livelli di sviluppo tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favoritedelle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite. . Tra le regioni interessate, un'attenzione particolare è Tra le regioni interessate, un'attenzione particolare è rivolta alle zone rurali, alle zone interessate da transizione rivolta alle zone rurali, alle zone interessate da transizione industriale e alle regioni che presentano gravi e industriale e alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici…..permanenti svantaggi naturali o demografici…..

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Coesione economica, sociale e Coesione economica, sociale e territorialeterritoriale

Perseguita principalmente attraverso Perseguita principalmente attraverso la politica regionale dell’UE la politica regionale dell’UE

2007-2013: 344 miliardi di euro 2007-2013: 344 miliardi di euro (seconda voce di spesa del bilancio (seconda voce di spesa del bilancio UE)UE) Interventi strutturali a sostegno della Interventi strutturali a sostegno della

crescita economica e dell’occupazione crescita economica e dell’occupazione (Fondi strutturali e Fondo di Coesione), ma (Fondi strutturali e Fondo di Coesione), ma anche trasporti, sostenibilità ambientale e anche trasporti, sostenibilità ambientale e cooperazione territorialecooperazione territoriale

DG RegioDG Regio

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La Politica regionale dell’UE: breve La Politica regionale dell’UE: breve excursus storicoexcursus storico

Metà anni ’70: istituzione FESR (progetti, carattere Metà anni ’70: istituzione FESR (progetti, carattere nazionale, scarsa influenza UE) nazionale, scarsa influenza UE)

Metà anni ’80: Mercato unico, nuove adesioni (S, P, Metà anni ’80: Mercato unico, nuove adesioni (S, P, GR) e riforma dei Fondi Strutturali (1988)GR) e riforma dei Fondi Strutturali (1988) concentrazione, partenariato, programmazione, concentrazione, partenariato, programmazione,

addizionalitàaddizionalità 1989-1993: dai progetti ai programmi1989-1993: dai progetti ai programmi 1994-1999: aumento dei fondi e istituzione Fondo 1994-1999: aumento dei fondi e istituzione Fondo

di Coesione (base nazionale)di Coesione (base nazionale) 2000-2006: allargamento (10 nuovi SM 2004), 2000-2006: allargamento (10 nuovi SM 2004),

fondo pre-adesione, riduzione obiettivi a 3fondo pre-adesione, riduzione obiettivi a 3 2007-2013: nuova denominazione obiettivi 2007-2013: nuova denominazione obiettivi

(convergenza, competitività, CTE)(convergenza, competitività, CTE)

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2007-2007-20132013

Fonte: Dg Regio

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Programmazione 2007-2013: i Programmazione 2007-2013: i FondiFondi

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Disuguaglianze territorialiDisuguaglianze territoriali

Fonte: CE, 5° Relazione sulla Coesione

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Evoluzione delle differenze delle Evoluzione delle differenze delle regioni europee in termini di PIL regioni europee in termini di PIL

pro capitepro capite

Inizi anni ’60- metà anni ’70: Inizi anni ’60- metà anni ’70: convergenzaconvergenza

Dai primi anni ’80: riduzione disparità Dai primi anni ’80: riduzione disparità tra gli Stati Membri; incremento delle tra gli Stati Membri; incremento delle disparità all’interno delle nazioni.disparità all’interno delle nazioni. Numerosi studi mostrano un incremento Numerosi studi mostrano un incremento

delle disuguaglianze tra le regioni in delle disuguaglianze tra le regioni in termini di PIL pro capite e tassi di termini di PIL pro capite e tassi di occupazione (per una sintesi, Barca 2009)occupazione (per una sintesi, Barca 2009)

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Disuguaglianze territoriali: cenni Disuguaglianze territoriali: cenni teoriciteorici

Attività economica distribuita in Attività economica distribuita in maniera disomogenea nello spaziomaniera disomogenea nello spazio

Convergenza: teoria neo-classica e Convergenza: teoria neo-classica e modello Heckscher-Ohlin (vantaggi modello Heckscher-Ohlin (vantaggi comparati)comparati)

Divergenza: modelli della NGE, teoria Divergenza: modelli della NGE, teoria della crescita endogena, e teorie dello della crescita endogena, e teorie dello svilupposviluppo

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Disuguaglianze territoriali: cenni Disuguaglianze territoriali: cenni teoriciteorici

TrendTrend di disuguaglianza determinati da: di disuguaglianza determinati da: Paradigma tecnologicoParadigma tecnologico Integrazione dei mercati e Integrazione dei mercati e

organizzazione della produzione nello organizzazione della produzione nello spaziospazio

Persistenza di sostanziali differenze Persistenza di sostanziali differenze istituzionali tra i territoriistituzionali tra i territori

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Le sfide della Politica di CoesioneLe sfide della Politica di Coesione

DisuguaglianzeDisuguaglianze I fattori alla base della crescita economica I fattori alla base della crescita economica

mostrano una tendenza verso mostrano una tendenza verso l’agglomerazione, concentrando la crescita l’agglomerazione, concentrando la crescita nelle regioni metropolitane centrali alle nelle regioni metropolitane centrali alle spese delle regioni periferiche e meno spese delle regioni periferiche e meno popolatepopolate

Arretratezza persistenteArretratezza persistente Determinata da cause endogene Determinata da cause endogene

(incapacità a generare agglomerazioni e (incapacità a generare agglomerazioni e ambienti istituzionali inadeguati) ambienti istituzionali inadeguati)

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Obiettivi della Politica di Coesione Obiettivi della Politica di Coesione dell’UEdell’UE

EquitàEquità Efficienza, crescita, riduzione Efficienza, crescita, riduzione

del sottoutilizzo delle risorse del sottoutilizzo delle risorse Legittimazione dell’UE e delle Legittimazione dell’UE e delle

sue istituzionisue istituzioni

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La Politica di Coesione: principali La Politica di Coesione: principali caratteristichecaratteristiche

Attenzione alle caratteristiche e risorse Attenzione alle caratteristiche e risorse specifiche territorialispecifiche territoriali

GovernanceGovernance multi-livello (decentramento e multi-livello (decentramento e responsabilizzazione delle istituzioni regionali responsabilizzazione delle istituzioni regionali e locali)e locali)

Concentrazione dell’intervento sull’offerta di Concentrazione dell’intervento sull’offerta di servizi collettivi integrati (e riduzione degli servizi collettivi integrati (e riduzione degli incentivi)incentivi)

Ammodernamento e potenziamento della Ammodernamento e potenziamento della Pubblica Amministrazione (Pubblica Amministrazione (capacity buildingcapacity building))

Costituzione di un partenariato economico e Costituzione di un partenariato economico e socialesociale

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L’esperienza italianaL’esperienza italiana Rottura istituzionale positiva (Barca 2006)Rottura istituzionale positiva (Barca 2006)

Politica regionale programmabile e monitorabilePolitica regionale programmabile e monitorabile Accresciuta capacità delle amministrazioni (in Accresciuta capacità delle amministrazioni (in

particolare regionali) di programmare le risorse, particolare regionali) di programmare le risorse, selezionare, amministrareselezionare, amministrare

Progressi nell’attuazione di importanti riforme Progressi nell’attuazione di importanti riforme istituzionali settoriali (strumenti istituzionali settoriali (strumenti premiali/sanzionatori)premiali/sanzionatori)

Avvio dell’unificazione della politica regionale Avvio dell’unificazione della politica regionale nazionale (FAS- regole comunitarie): nazionale (FAS- regole comunitarie): politica politica regionale nazionale → comunitariaregionale nazionale → comunitaria

Cooperazione verticale Stato-RegioniCooperazione verticale Stato-Regioni Partenariato economico e socialePartenariato economico e sociale

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L’esperienza italianaL’esperienza italiana

Fallimento della nuova programmazione Fallimento della nuova programmazione e politica regionale UE (2005)e politica regionale UE (2005) Spreco di fondi pubblici, risultati deludenti Spreco di fondi pubblici, risultati deludenti Il “teorema meridionale” (Viesti, 2010) Il “teorema meridionale” (Viesti, 2010)

Mancata crescita nel Sud dovuta a Mancata crescita nel Sud dovuta a (Viesti 2009):(Viesti 2009): Effetto-ItaliaEffetto-Italia Effetto spesa Effetto spesa

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Flusso enorme di risorse per il Flusso enorme di risorse per il Sud?Sud?

I dati mostrano che non c’è stata una spesa colossale I dati mostrano che non c’è stata una spesa colossale per lo sviluppo del Sud negli ultimi dieci anniper lo sviluppo del Sud negli ultimi dieci anni

Obiettivo di ripartizione 45%-55% fra Sud e Centro-Obiettivo di ripartizione 45%-55% fra Sud e Centro-Nord della spesa pubblica in conto capitale è stato Nord della spesa pubblica in conto capitale è stato mancatomancato

La spesa in conto capitale al Sud fra il 2001 e il 2007 La spesa in conto capitale al Sud fra il 2001 e il 2007 è rimasta costante, nonostante l’apporto dei Fondi è rimasta costante, nonostante l’apporto dei Fondi Europei: questi hanno sostituito la mancata spesa Europei: questi hanno sostituito la mancata spesa nazionale (es. settore pubblico allargato: FS, ANAS, nazionale (es. settore pubblico allargato: FS, ANAS, ecc.)ecc.)

La spesa in conto capitale nel Mezzogiorno è La spesa in conto capitale nel Mezzogiorno è cresciuta meno che nel resto del paese cresciuta meno che nel resto del paese

Rispetto al totale di questa spesa al Sud si destinano Rispetto al totale di questa spesa al Sud si destinano molte più risorse agli incentivi alle imprese e molte più risorse agli incentivi alle imprese e conseguentemente meno alle infrastrutture conseguentemente meno alle infrastrutture

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Risultati Risultati Incentivi alle impreseIncentivi alle imprese Infrastrutture materiali e immaterialiInfrastrutture materiali e immateriali

Spesa molto bassa: spesa per 30 mld (2007)Spesa molto bassa: spesa per 30 mld (2007) Metà della spesa riguarda progetti sponda Metà della spesa riguarda progetti sponda

(es. PON Trasporti: 70% progetti sponda)(es. PON Trasporti: 70% progetti sponda) Tempi medi di realizzazione eccessivamente Tempi medi di realizzazione eccessivamente

lunghi (problema nazionale)lunghi (problema nazionale) RisultatiRisultati

molti progetti in via di realizzazionemolti progetti in via di realizzazione Acquedotti, reti fognarie, trasporto pubblico, Acquedotti, reti fognarie, trasporto pubblico,

tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturaleculturale

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Una valutazione Una valutazione d’insiemed’insieme

Minore crescita spiegata da due fattori combinati: Minore crescita spiegata da due fattori combinati: effetto Italia ed effetto spesaeffetto Italia ed effetto spesa

Programmi ambiziosi, complessi, con molti obiettivi Programmi ambiziosi, complessi, con molti obiettivi (tempi lunghi)(tempi lunghi)

Bassa percentuale di realizzazione: a fine 2007 Bassa percentuale di realizzazione: a fine 2007 risultavano conclusi nel Mezzogiorno 132.815 risultavano conclusi nel Mezzogiorno 132.815 progetti dei 245.304 cofinanziati dai Fondi progetti dei 245.304 cofinanziati dai Fondi StrutturaliStrutturali

Il nodo delle Regioni e delle amministrazioni locali Il nodo delle Regioni e delle amministrazioni locali del Sud del Sud

Scollamento tra politiche di sviluppo, politiche Scollamento tra politiche di sviluppo, politiche nazionali e politica nazionali e politica

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Cosa fare?Cosa fare?

Non bisogna cambiare strategia Non bisogna cambiare strategia (infrastrutture, risorse umane, (infrastrutture, risorse umane, innovazione e ricerca, servizi pubblici innovazione e ricerca, servizi pubblici più efficienti) ma bisogna attuarla più efficienti) ma bisogna attuarla meglio (maggiore qualità e velocità)meglio (maggiore qualità e velocità)

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La performance della Politica di La performance della Politica di Coesione: uno sguardo d’insiemeCoesione: uno sguardo d’insieme

Focus delle analisi empiriche su Focus delle analisi empiriche su disparità regionali e convergenzadisparità regionali e convergenza

Evidenza empirica insoddisfacente: Evidenza empirica insoddisfacente: risultati contrastanti e poche indicazioni risultati contrastanti e poche indicazioni sull’efficacia della politicasull’efficacia della politica

La convergenza non è un buon La convergenza non è un buon indicatore di sviluppo. Non dà indicatore di sviluppo. Non dà informazioni sulla capacità di una informazioni sulla capacità di una regione di sfuggire dalla trappola di regione di sfuggire dalla trappola di inefficienza o esclusione sociale.inefficienza o esclusione sociale.

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Oltre la questione della Oltre la questione della convergenzaconvergenza

Problema del “sottosviluppo persistente”: Problema del “sottosviluppo persistente”: molte delle regioni in ritardo di sviluppo molte delle regioni in ritardo di sviluppo non solo non riescono a mantenere il non solo non riescono a mantenere il passo di crescita e sviluppo delle regioni passo di crescita e sviluppo delle regioni più avanzate, ma più avanzate, ma falliscono in maniera falliscono in maniera significativa nell’uso produttivo delle significativa nell’uso produttivo delle risorse di cui dispongonorisorse di cui dispongono

Spostare il focus da convergenza a Spostare il focus da convergenza a utilizzo del potenziale di risorse utilizzo del potenziale di risorse endogeneendogene

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UN’AGENDA PER LA RIFORMA DELLA POLITICA UN’AGENDA PER LA RIFORMA DELLA POLITICA DI COESIONEDI COESIONE ( (Rapporto Barca, 2009)Rapporto Barca, 2009)

Lo scopo principale della Politica di Lo scopo principale della Politica di Coesione è di innescare il Coesione è di innescare il cambiamento istituzionalecambiamento istituzionale e e rompere rompere le trappole delle inefficienze e le trappole delle inefficienze e dell’esclusione sociale dell’esclusione sociale attraverso attraverso l’offerta di beni e servizi collettivi l’offerta di beni e servizi collettivi (Rapporto Barca, 2009, p. XIII). (Rapporto Barca, 2009, p. XIII).

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Politica di sviluppo Politica di sviluppo place-based place-based ((Rapporto Rapporto Barca, 2009)Barca, 2009)

Strategia di sviluppo a lungo termine Strategia di sviluppo a lungo termine che mira a ridurre la persistente che mira a ridurre la persistente inefficienza (sottoutilizzazione del inefficienza (sottoutilizzazione del potenziale) e ineguaglianza all’interno potenziale) e ineguaglianza all’interno di dati territoridi dati territori attraverso attraverso produzione di pacchetti di beni e servizi produzione di pacchetti di beni e servizi

pubblicipubblici, progettati e attuati estraendo e , progettati e attuati estraendo e aggregando preferenze e conoscenze locali per aggregando preferenze e conoscenze locali per mezzo di istituzioni politiche partecipative mezzo di istituzioni politiche partecipative (componente endogena); (componente endogena);

e grazie ad una e grazie ad una strategia promossa dall’esterno strategia promossa dall’esterno del territorio attraverso un sistema di del territorio attraverso un sistema di governance governance multilivello, multilivello, e da trasferimenti condizionati.e da trasferimenti condizionati.

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La nuova Politica di La nuova Politica di Coesione per il periodo Coesione per il periodo

2014-20202014-2020

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ObiettiviObiettivi

Contribuire agli obiettivi della strategia Contribuire agli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusivaintelligente, sostenibile e inclusiva

Concentrazione sui risultatiConcentrazione sui risultati Ottimizzare l'incidenza dei finanziamenti Ottimizzare l'incidenza dei finanziamenti

dell'UEdell'UE

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Novità per il 2014-2020Novità per il 2014-2020

Approccio comune dei fondi

Le politiche per la coesione (FESR, FSE e FC), lo sviluppo rurale (FEASR) e il settore marittimo e della pesca (FEAMP) condividono un Quadro Strategico Comune orientato ai risultati, alla verifica dei progressi e all'armonizzazione delle regole.

Concentrazione tematica

Le priorità delle politiche di coesione 2014 – 2020 sono concentrate su undici obiettivi tematici, interconnessi con la Strategia di Europa 2020 ed orientate alla crescita intelligente, alla crescita sostenibile ed alla crescita inclusiva

Approccio territoriale rafforzato

Le nuove politiche di coesione propongono un rafforzato approccio territoriale, da promuovere attraverso l’estensione dello sviluppo locale partecipativo, il ricorso ad Investimenti Territoriali Integrati, la conferma dell’importanza dello sviluppo urbano

CondizionalitàLa proposta di Regolamento richiede a Stati Membri e Regioni di soddisfare delle condizionalità ex ante (requisiti) per poter accedere ai fondi ed assegna ai Programmi una riserva di efficienza e di efficacia in base a delle condizionalità ex post.

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La Strategia Europa 2020La Strategia Europa 2020

OccupazioneInnalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra 20 e 64 anni)

R&S / innovazioneAumento degli investimenti in ricerca e sviluppo ed innovazione al 3% del PIL dell'UE (pubblico e privato insieme)

Cambiamenti climatici /energia

(i) Riduzione delle emissioni di gas serra del 20%; (ii) 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili; (iii) Aumento del 20% dell'efficienza energetica.

Istruzione(i) Riduzione degli abbandoni scolastici al di sotto del 10%; (ii) Aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria

Povertà / emarginazione

Almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno

per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva

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Architettura della Architettura della programmazione 2014-programmazione 2014-

20202020

Fonte: Amantino 2013

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I Regolamenti comunitariI Regolamenti comunitari

Regolamento Recante Disposizioni Regolamento Recante Disposizioni ComuniComuni

Contiene le disposizioni che si applicano a tutti gli strumenti Contiene le disposizioni che si applicano a tutti gli strumenti strutturali compresi nel QSC. Si riferisce a FESR, FSE, FC, strutturali compresi nel QSC. Si riferisce a FESR, FSE, FC, FEASR e FEAMP (Fondi del QSC). Identifica i principi FEASR e FEAMP (Fondi del QSC). Identifica i principi generali del sostegno, gli elementi comuni di pianificazione e generali del sostegno, gli elementi comuni di pianificazione e programmazione strategica (tra cui un elenco di programmazione strategica (tra cui un elenco di obiettivi obiettivi tematici tematici comuni basato sulla strategia Europa 2020) e comuni basato sulla strategia Europa 2020) e disposizioni sul QSC disposizioni sul QSC a livello di Unione e sui a livello di Unione e sui contratti di contratti di partenariato partenariato da concludere con ciascuno Stato membro.da concludere con ciascuno Stato membro.

Regolamento Recante Disposizioni Regolamento Recante Disposizioni Specifiche su FESR, FSE e FC Specifiche su FESR, FSE e FC

Contiene le specifiche relative al FESR, al FSE e al FC: ambito Contiene le specifiche relative al FESR, al FSE e al FC: ambito di sostegno del Fondo, concentrazione tematica, priorità di di sostegno del Fondo, concentrazione tematica, priorità di investimento, trattamento particolari aspetti territoriali investimento, trattamento particolari aspetti territoriali

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I documenti I documenti

Quadro Strategico Comune

(artt. 10-12 RRDC)

Definisce gli elementi per una direzione strategica chiara del processo di programmazione e per il coordinamento settoriale e territoriale degli interventi dell'Unione nel quadro dei Fondi del QSC e delle altre politiche, in linea con gli obiettivi della strategia Europa 2020.

Accordo dipartenariato

(artt. 13–15 RRDC)

Trasferisce le disposizioni del QSC nel contesto nazionale e stabilisce gli impegni per raggiungere gli obiettivi dell’Unione attraverso la programmazione dei Fondi del QSC. Viene preparato dallo Stato Membro con la partecipazione dei partner in base al sistema della governance a più livelli

Programmi Operativi(artt. 23–27 RRDC)

Principale strumento di gestione che traduce i documenti strategici in priorità di investimento, corredate da obiettivi chiari e misurabili, contribuendo così al conseguimento degli obiettivi nazionali stabiliti nel quadro di Europa 2020.

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Obiettivi TematiciObiettivi Tematici1.1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazioneRafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione

2.2. Migliorare l'accesso alle TIC, nonché il loro impiego e qualitàMigliorare l'accesso alle TIC, nonché il loro impiego e qualità

3.3. Promuovere la competitività delle PMI, l'agricoltura (FEASR) e la Promuovere la competitività delle PMI, l'agricoltura (FEASR) e la pesca e acquacoltura (FEAMP)pesca e acquacoltura (FEAMP)

4.4. Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settoricarbonio in tutti i settori

5.5. Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischiprevenzione e la gestione dei rischi

6.6. Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorseTutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse

7.7. Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infra-strutture di retestrozzature nelle principali infra-strutture di rete

8.8. Promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratoriPromuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori

9.9. Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertàPromuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà

10.10. Investire nelle competenze, nell'istru-zione e nell'apprendi-mento Investire nelle competenze, nell'istru-zione e nell'apprendi-mento permanentepermanente

11.11. Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica efficienteun'amministrazione pubblica efficiente

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Copertura territorialeCopertura territoriale

Obiettivi (art. 81 RRDC)Obiettivi (art. 81 RRDC) Investimenti in favore della crescita e dell'occupazioneInvestimenti in favore della crescita e dell'occupazione

(tutti i Fondi)(tutti i Fondi) Cooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europea (FESR).(FESR).

Copertura territoriale (art. 82 RRDCCopertura territoriale (art. 82 RRDC)) Regioni meno sviluppateRegioni meno sviluppate, il cui PIL pro capite è inferiore al , il cui PIL pro capite è inferiore al

75% della media del PIL dell'UE a 2775% della media del PIL dell'UE a 27 Regioni in transizioneRegioni in transizione, il cui PIL pro capite è compreso tra , il cui PIL pro capite è compreso tra

il 75% e il 90% della media del PIL dell'UE a 27il 75% e il 90% della media del PIL dell'UE a 27 Regioni più sviluppateRegioni più sviluppate, il cui PIL pro capite è superiore al , il cui PIL pro capite è superiore al

90% della media del PIL dell'UE a 27.90% della media del PIL dell'UE a 27.

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Fonte: DG Regio

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Dotazione finanziaria e assegnazione Dotazione finanziaria e assegnazione dei Fondi dei Fondi

Fonte: Dg Regio

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Concentrazione tematica: Concentrazione tematica: FESRFESR

1. Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione

2. Tecnologie Informazione e Comunicazione

3. Competitività

4. Economia a basse emissioni di carbonio

5. Adattamento al cambiamento climatico

6. Ambiente ed uso efficiente delle risorse

7. Sistemi di trasporto sostenibile

8. Occupazione e lavoro

9. Inclusione sociale

10. Competenze, istruzione, apprendimento

11. Capacità istituzionale

RS e RiT: almeno 80%RmS: almeno 50%

RS e RiT: almeno 20%RmS: almeno 6%

Concentrazione tematica FESR(art. 4 della Proposta di Regolamento FESR)

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Concentrazione tematica: Concentrazione tematica: FSEFSE

1. Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione

2. Tecnologie Informazione e Comunicazione

3. Competitività

4. Economia a basse emissioni di carbonio

5. Adattamento al cambiamento climatico

6. Ambiente ed uso efficiente delle risorse

7. Sistemi di trasporto sostenibile

8. Occupazione e lavoro

9. Inclusione sociale

10. Competenze, istruzione, apprendimento

11. Capacità istituzionale

SM: almeno 20%

RS: almeno 80% prioritàRiT: almeno 70% prioritàRmS: almeno 60% priorità

Concentrazione tematica FSE(art. 4 della Proposta di Regolamento FSE)

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Il Quadro Strategico Comune Il Quadro Strategico Comune (QCS)(QCS)

Per ogni Obiettivo Tematico:Per ogni Obiettivo Tematico: Obiettivi quantificati fondamentali dei Obiettivi quantificati fondamentali dei

FondiFondi Azioni fondamentali di ciascun FondoAzioni fondamentali di ciascun Fondo Specificità territoriali delle azioniSpecificità territoriali delle azioni Principi generali di attuazionePrincipi generali di attuazione Complementarità e coordinamenoComplementarità e coordinameno

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Il Il position paper position paper della Commissionedella Commissione

Le sfide principali

Il position paper discute le criticità della situazione italiana in riferimento agli obiettivi della Strategia Europa 2020 e alle disparità regionali interne.

Le priorità di finanziamento (funding priorities)

Sono identificate quattro priorità, che raggruppano Obiettivi Tematici (Ambiente imprenditoriale innovativo Infrastrutture e gestione risorse naturali, Lavoro, inclusione, capitale umano, Efficienza PA). Per ciascuna priorità vengono identificate sub-priorità e obiettivi specifici.

Fattori di successo

Sono identificate 15 condizionalità ex ante critiche da trattare nel caso italiano. Viene richiamato il rilievo dell’Accordo di Partenariato per la definizione della strategia dello sviluppo territoriale integrato.

Priorità per la Cooperazione Territoriale Europea

Vengono brevemente identificate delle priorità per i programmi di CTE transfrontalieri e transnazionali, oltre che per la politica marittima

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Priorità di finanziamento e obiettivi tematici Priorità di finanziamento e obiettivi tematici

Ambiente imprenditori

ale innovativo

Infrastrutture e gestione

risorse naturali

Lavoro, inclusione,

capitale umano

Efficienza PA

1. Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione

■ 1

2. Tecnologie Informazione e Comunicazione

■ 2 ■ 2 ■ 2

3. Competitività ■ 3

4. Economia a basse emissioni di carbonio

■ 4

5. Adattamento al cambiamento climatico

■ 5

6. Ambiente ed uso efficiente delle risorse

■ 3

7. Sistemi di trasporto sostenibile ■ 1

8. Occupazione e lavoro ■ 1

9. Inclusione sociale ■ 2

10. Competenze, istruzione, apprendimento

■ 3

11. Capacità istituzionale ■ 1

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Contenuti Accordo di PartenariatoContenuti Accordo di Partenariato

1. Modalità per garantire l’allineamento con la strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva

2. Approccio integrato allo sviluppo territoriale sostenuto dai Fondi del QSC, che stabilisce i meccanismi di coordinamento a livello nazionale e regionale nonché le modalità dell’approccio integrato per lo sviluppo territoriale

3. Approccio integrato per rispondere ai bisogni specifici delle aree geografiche particolarmente colpite dalla povertà o dei gruppi di destinatari a più alto rischio di discriminazione o esclusione

4. Modalità per garantire un’esecuzione efficace, che specifichi il quadro dei risultati attesi, l'adempimento delle condizionalità ex ante, la verifica dell'addizionalità, le azioni intraprese per associare il partenariato

5. Modalità per garantire l’attuazione efficiente dei Fondi del QSC, tra cui valutazioni sulle azioni necessarie di capacity building, riduzione degli oneri amministrativi per i beneficiari, modalità per lo scambio di dati

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Struttura dell’Accordo di Partenariato

Obiettivi tematici

Linee di indirizzo strategico

Risultati attesiIndicatori

quantificabili

Azioni Sub - AzioniFondi del QSC

interessati

Dimensione territoriale

Agenda urbanaStrategia Nazionaleper le Aree Interne

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Contenuti dei Programmi Operativi (PO)Contenuti dei Programmi Operativi (PO)

1. Strategia per il contributo del PO al raggiungimento della strategia complessiva dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva

2. Per ciascun asse prioritario: obiettivi, indicatori, azioni, gruppi di destinatari e territori specifici

3. Approccio integrato allo sviluppo territoriale definito nel CdP, con l’identificazione dei meccanismi di coordinamento, delle strategie territoriali, delle azioni interregionali

4. Approccio integrato definito nel CdP per rispondere alle esigenze specifiche delle zone geografiche particolarmente colpite dalla povertà o dei gruppi bersaglio a più alto rischio

5. Modalità per garantire un'esecuzione efficace, che specifichi il quadro dei risultati attesi, l'adempimento delle condizionalità ex ante, le azioni intraprese per associare i partner

6. Modalità per garantire l'esecuzione efficiente dei Fondi 7. Piano di finanziamento8. Disposizioni di attuazione

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Il documento “Metodi e obiettivi”: InnovazioniIl documento “Metodi e obiettivi”: Innovazioni

Risultati attesi

Nella programmazione operativa, gli obiettivi stabiliti saranno definiti sotto forma di risultati attesi che si intende attuare in termini di qualità di vita delle persone e/o di opportunità delle imprese.

Azioni

I programmi operativi faranno seguire alla indicazione dei risultati attesi quella delle azioni con cui conseguirli. I programmi operativi conterranno indicazioni non generiche, ma circostanziate delle azioni che si intendono finanziare. All’approvazione dei programmi operativi non seguirà l’avvio di un confronto su “cosa effettivamente fare” ma l’attuazione delle decisioni già assunte.

Tempi previsti e sorvegliati

I PO assoceranno a ogni azione i suoi tempi previsti di attuazione.. A questo sistema previsivo corrisponderà un forte sistema centrale di sorveglianza, attraverso “campagne dei sopralluoghi”

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Il documento “Metodi e obiettivi”: InnovazioniIl documento “Metodi e obiettivi”: Innovazioni

AperturaSarà garantita trasparenza e apertura delle informazioni e rafforzamento delle possibilità di mobilitazione dei soggetti interessati e del partenariato.

Partenariato mobilitato

Al principio europeo del partenariato sarà data vera attuazione, sia estendendolo alla fase discendente della programmazione (al disegno dei bandi in primo luogo), sia coinvolgendo nella “valutazione pubblica aperta”, oltre alle parti economiche e sociali, tutti i soggetti potenzialmente influenzati.

Valutazione di impatto

Sarà data centralità e impulso alla valutazione di impatto, ossia alla valutazione del se, in quale misura ed eventualmente per quali soggetti, le azioni adottate abbiano effettivamente effetti per la qualità di vita delle persone e/o le opportunità delle imprese.

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Il documento “Metodi e obiettivi”: InnovazioniIl documento “Metodi e obiettivi”: Innovazioni

Forte presidio nazionale

Sarà consolidata la natura non-contrattabile delle “regole del gioco” che saranno approvate nell’Accordo di partenariato. Si rafforzerà il presidio assicurato dal DPS, trasformandone l’organizzazione (Agenzia).

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Per approfondirePer approfondire Barca F. (2009), Barca F. (2009), An Agenda for a Reformed Cohesion Policy: A place-An Agenda for a Reformed Cohesion Policy: A place-

based approach to meeting European Union challenges and based approach to meeting European Union challenges and expectationsexpectations, DG Regio, Commissione Europea, Bruxelles. Sintesi in , DG Regio, Commissione Europea, Bruxelles. Sintesi in italiano disponibile su: italiano disponibile su: http://www.dps.tesoro.it/documentazione/comunicati/2010/rapporto%20barca%20(capitoli%201%20e%205)_ita%2001_07_2010.pdf

Commissione Europea (2012), “Commissione Europea (2012), “Position Paper” dei Servizi della Position Paper” dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Commissione sulla preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Programmi in Italia per il periodo 2014-2020Programmi in Italia per il periodo 2014-2020, Bruxelles. Disponibile , Bruxelles. Disponibile su: su: http://ec.europa.eu/regional_policy/what/future/pdf/partnership/it_position_paper_it.pdf

Ministero per la Coesione Territoriale (2012), Ministero per la Coesione Territoriale (2012), Metodi e Obiettivi per Metodi e Obiettivi per un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020, Roma. Disponibile , Roma. Disponibile su: su: http://www.coesioneterritoriale.gov.it/metodi-e-obiettivi-per-un-uso-efficace-nel-2014-2020/

Rossi N. (2005), Rossi N. (2005), Mediterraneo del Nord. Un’altra idea del Mediterraneo del Nord. Un’altra idea del Mezzogiorno Mezzogiorno Bari-Roma, Editori LaterzaBari-Roma, Editori Laterza

Trigilia C. (2012), Non c’è Nord senza Sud, Bologna, Il Mulino.Trigilia C. (2012), Non c’è Nord senza Sud, Bologna, Il Mulino. Viesti G. (2009), Viesti G. (2009), Mezzogiorno a tradimento. Il Nord, il Sud e la Mezzogiorno a tradimento. Il Nord, il Sud e la

politica che non c’è,politica che non c’è, Bari-Roma, Editori Laterza Bari-Roma, Editori Laterza