La poliposi nasale: con l’intervento si torna a respirare ... · l’asma. La poliposi nasale...

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La poliposi nasale: con l’intervento si torna a respirare bene e migliora l’efficienza fisica, la sinusite e la capacità di recupero nel sonno. La poliposi nasale In realtà si tratta di una poliposi naso paranasale, perché colpisce la mucosa del naso e dei seni paranasali: etmoidali, mascellari, frontali, sfenoidali. Prende questo nome dall’aspetto della mucosa naso-paranasale degenerata che appare lucida, chiara e molle, proprio come un polipo. Fig. Anatomia normale dei seni paranasali. Seni frontali, mascellari ed etmoidali. I seni sfenoidali sono posteriori e qui non visibili.

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La poliposi nasale: con l’intervento si torna a respirare bene e migliora l’efficienza fisica, la sinusite e la capacità di recupero nel sonno.

La poliposi nasaleIn realtà si tratta di una poliposi naso paranasale, perché colpisce la mucosa del naso e dei seni paranasali: etmoidali, mascellari, frontali, sfenoidali. Prende questo nome dall’aspetto della mucosa naso-paranasale degenerata che appare lucida, chiara e molle, proprio come un polipo.

Fig. Anatomia normale dei seni paranasali. Seni frontali, mascellari ed etmoidali.I seni sfenoidali sono posteriori e qui non visibili.

Fig. Si vede qui in proiezione laterale l’anatomia della parete laterale del naso e uno dei due seni sfenoidali (sphenoid sinus).

Fig. La mucosa nasale degenerata ed edematosa ad impianto profondo nell’etmoide, fuoriesce e si presenta nel naso. La crescita è progressiva (courtesy of Mayo foundation).

CauseLa causa è prevalentemente genetica. Alcune poliposi possono poi manifestarsi per la stimolazione infiammatoria ripetuta della mucosa, come si ha nelle persone allergiche. Altre cause predisponenti sono la sinusite cronica batterica o fungina, l’asma. La poliposi nasale può essere un segno di una malattia da immunodeficienza, quali la Discinesia ciliare primaria, la sindrome di Churg-.Strauss, il deficit selettivo di Ig-A e altre cosidette immunodeficienze variabili (Common variable Immunodeficiency). E’ una patologia benigna che colpisce il 4% della popolazione- con una percentuale molto più alta nelle persone con le patologie predisponenti

SintomiSi manifestano con ostruzione nasale,secrezione acquosa, perdita parziale o totale dell’olfatto. L’ostruzione dei canali di comunicazione del naso provoca ostruzione dei seni paranasali e quindi sinusite. La poliposi tende a crescere e ad occupare tutti gli spazi respiratori naso paranasali. L’olfatto si può perdere in maniera irreversibile perchè le cellule olfattive non ricevono l’aria e muoiono o per i processi infettivi conseguenti all’ostruzione aerea. La progressione della malattia porta ad una sinusite cronica, si possono avere modificazioni della voce.

DiagnosiSi compie con la visita Otorinolaringoiatrica, in microscopia e in endoscopia.E’ necessaria l’esecuzione di una TAC del cranio e dei seni paranasali, per la valutazione precisa dell’estensione della lesione in profondità. L’esame obbiettivo unitamente alle caratteristiche della TAC consentono di differenziare forme maligne dalle forme di poliposi nasale benigna. Durante l’intervento viene sempre comunque eseguito l’esame istologico, per la precisa definizione della patologia e per la verifica della correttezza del trattamento. Altri esami si possono richiedere in base alle patologie correlate.

Fig. Esame del naso (rinoscopia anteriore). Poliposi nasale sinistra.

Fig. Il classico aspetto traslucido dellapoliposi. A sinistra il rosa della parete nasale.

Fig. Si nota alla TAC la poliposi nasale che occupa tutte le cavità nasali e paranasali. Il nero rappresenta lo spazio aereo residuo.

Terapia

La terapia medica è indicata in casi in cui vi siano controindicazioni gravi all’intervento. In tutti gli altri casi la risoluzione della patologia è affidata all’intervento chirurgico.Il prof . Salvinelli e il suo gruppo operano questa patologia, unici in Europa, con una tecnica doppia. Noi utilizziamo infatti una tecnica con il microscopio operatorio e la tecnica con le ottiche. Si ottengono così i migliori risultati per l’intervento e pre la prevenzione delle recidive.

Questa tecnica microscopica ed endoscopica è la stessa che ci consente di operare con il massimo di accuratezza i tumori della base cranica, considerati gli interventi più difficili e delicati del campo chirurgico. Si tratta infatti di lesioni che colpiscono le strutture cerebrali e invadono i nervi cranici e le arterie vitali. Per questo pensiamo che la migliore tecnica chirurgica deve essere utilizzata non solo nelle patologie gravissime Otoneurochirurgiche che noi operiamo con queste tecniche, ma in tutte le patologie ORL, per i migliori risultati in ogni patologia.

Fig. Museo del Prado, Madrid. Un medico del 1600 che rimuove una formazione ossea (osteoma) dalla regione frontale di un povero paziente, Il sorriso del medico è più quello di un commerciante avido e furbo che non di uno studioso dedito alla salute del paziente. La scena è in un mercato. Oggi la medicina e La Otorinolaringoiatria in particolare sono totalmente diverse.

Fig. Con l’intervento di poliposi nasale si ripristina la corretta respirazione. L’aria che torna a fluire porta gli odori alle cellule olfattive, posizionate nella fossa cranica anteriore, che li percepiscono nuovamente. Tuttavia nei casi di lungo periodo di ostruzione respiratoria nasale si può verificare una sofferenza irreversibile delle cellule olfattive con la perdita totale o parziale dell’olfatto. Per questo l’intervento di poliposi nasale non va procrastinato.

Fig. La ferrista e parte della strumentazione per l’intervento.

Fig. La strumentazione utilizzata: a destra il microscopio neurochirurgico, in primo piano a destra e a sinistra i due laser, in fondo le ottiche

GLI APPROCCI ALLA BASE CRANICA ANTERIOREUtilizziamo la stessa strumentazione e la stessa tecnica personale doppia, microscopica ed endoscopica, non solo nelle sinusiti croniche e nella poliposi nasale, ma anche nei tumori della base cranica anteriore. Questi tumori rappresentano gli interventi più difficili del campo medico, insieme ai tumori della base cranica laterale (vedi nel sito: neurinoma e tumori della base cranica).

Fig. Tecnica microscopica ed endoscopica per un adenoma dell’ipofisi

Fig. Nella metà superiore alla RMN Si vede la lesione (pù chiara)che occupa tutta le cavità nasali e paranasali e sconfina nella fossa cranica anteriore. Nella metà inferiore si vedono le RMN post operatorie con la completa rimozione della patologia

PROCEDURA CHIRURGICA Approccio Sovraorbitario Endoscopio-Assistito tipo “Key-Hole”

Approccio Transnasale Endoscopico Puro

A) Dandy

B) Yasargil

C) Perneckzy

Fig. L’approccio microscopico ed endoscopico utilizzato per questa lesione ci ha consentito la completa guarigione senza deficit per la persona.

CRANIOFARINGIOMA: APPROCCIO PURO ENDOSCOPICO TRANSFENOIDALE PARASETTALE:

Chirurgia Mini-Invasiva per via endonasale seguendo una via naturale anatomicamente precostituita

Fig. Nelle due RMN preoperatorie in alto a sinistra si nota la lesione bianco chiaro, nelle due RMN postoperatorie in alto a destra si nota la rimozione completa della lesione e la persona guarita. Sotto si vedono le immagini anatomiche del tipo di approccio che abbiamo effettuato.

GIANT CELLS TUMORS OF CLIVUS TREATED BY CLASSICAL MICROSCOPIC

TRANSPHENOIDAL APPROACH

Many tumors grow in a medial-to-lateral direction, displacing structures laterally as they expand, creating natural corridors for their resection via an anteromedial approach.

Fig, Tumore a cellule ganti del Clivus che abbiamo trattato con un classico approccio trans sfenoidale sotto controllo microscopico, Sopra si vedono RMN e TAC preoperatorie, sotto RMN e TAC postoperatorie che documentano la completa asportazione della lesione senza danni per la persona.

Altri particolari dell’intervento nella poliposi nasaleQuesta tecnica noi la utilizziamo anche nella patologia benigna e molto meno complessa, quale la poliposi nasale. In questo modo, l’estrema accuratezza della microchirurgia unita alla definizione nelle visioni laterali delle ottiche, consente per l’intervento di poliposi nasale la stessa accuratezza degli interventi sui tumori cerebrali. Questo porta ai migliori risultati per la completa eradicazione della poliposi e la riduzione dell’incidenza delle recidive. Consente anche la maggiore sicurezza possibile per la prevenzione delle complicanze chirurgiche. Perché la poliposi tende a riformarsi, per la presenza di condizioni genetiche e predisponenti. Per questo con la tecnica microchirurgica ed endoscopica perseguiamo la completa eradicazione della malattia e la areazione completa delle cavità sinusali, per la minore possibilità di recidive.Durante l’intervento viene sempre eseguita la diagnosi bioptica per escludere possibili lesioni maligne e poter eseguire il corretto trattamento.ComplicazioniTutte le possibili complicazioni, rare ma possibili, devono essere discusse con il medico chirurgo ed espresse nel consenso informato.

Il decorso post operatorioL’intervento è in anestesia generale. La dimissione il giorno dopo. Si deve tornare poi da 2 a 5 giorni dopo (in base all’estensione dell’operazione) per la rimozione di tamponi nasali che vengono posizionati al termine dell’intervento.Nel post operatorio si prescrivono lavaggi nasali per la rimozione dei coaguli, fino al completo ripristino della respirazione nasale ed alla risoluzione dei sintomi. Si deve poi seguire una terapia medica per la prevenzione delle recidive, specie in pazienti predisposti geneticamente. L’intervento migliora grandemente la respirazione e con essa il recupero delle energie nel sonno, le sinusiti, l’efficienza fisica, la qualità della vita.