La passione per il legno - garbellottolegnami.com · Tecnologo del legno, già collaboratore del...

4
Il legno di un albero deve essere resistente da un punto di vista meccanico perchè nel- la pianta in piedi sostiene tutto il peso della chioma, dei frutti, dei rami e anche i carichi da neve e da vento. Allo stesso tempo il legno deve essere un materiale poroso perchè deve farsi attraversare dall’acqua (linfa) che si tro- va nel terreno e deve essere trasportata fino alle foglie. Entrambe queste funzioni, quella di sostegno meccanico e quella di traspor- to della linfa, e diverse altre, sono svolte da cellule. Le cellule del legno sono composte da una parete solida che circonda una cavità. Le cellule del legno hanno una forma affuso- lata, e circa il 90% di esse ha un orientamen- to verticale. La parete delle cellule ha una buona resistenza meccanica e la loro cavità può essere attraversata dalla linfa. Il legno visto al microscopio SPECIALIZZATI IN LATIFOGLIE DI SLAVONIA, EUROPA E AMERICA. 15.000 MC. DI LEGNAMI DISPONIBILI ESSICATI O STAGIONATI. I.P. INFORMATIVO DELLA GARBELLOTTO LEGNAMI S.p.A. / N.4 - 2013 Se immaginiamo di estrarre una singola cel- lula da un tronco di abete rosso e se potessi- mo ingrandirla 200 volte otterremo una cosa molto simile ad un manico di scopa. Per osservare il legno al microscopio è ne- cessario tagliarlo in fettine molto sottili (0,0015 mm di spessore). A causa del speci- fico orientamento delle cellule nel tronco le sezioni non possono essere tagliate a caso, ma devono essere perfettamente orientate secondo tre specifiche direzioni (trasversa- le, radiale e tangenziale). La più importante di queste è la sezione trasversale che corri- sponde alla testa di un tronco o di una tavo- la. Questa sezione è facilmente riconoscibile perchè in essa si vedono gli anelli di accre- scimento. Ingrandimenti di 20-50 volte sono sufficienti per osservare un gran numero di particolari. La diversa disposizione delle cellule, tipica di ogni legno, permette di distinguere un legno da un altro. Proviamo ad osservare l’immagine presente in questa pagina. Si tratta della sezione tra- sversale del legno di un fusto della pianta di Rosa (quella che produce i fiori) ingrandita 100 volte. I colori sono artificiali. Si può di- stinguere un anello di accrescimento intero. I grandi buchi bianchi sono le sezioni dei vasi, cellule che servono al trasporto della linfa. In questo legno i vasi sono molto grandi nel legno primaverile e diventano più piccoli nel legno tardivo: questa tipica disposizione dei vasi forma un “anello poroso”. L’anello poro- so è tipico anche di altri legni molto comu- ni come il rovere, il castagno, il frassino, la robinia e l’olmo. Le cellule più piccole sono invece fibre, hanno una parete molto spessa che supporta le sollecitazioni meccaniche. I raggi (le cellule ordinate il linee dall’alto al basso dell’immagine) collegano e metto- no in comunicazione la corteccia della pianta con il legno dell’alburno. Il legno di Rosa, visto al microscopio, ha molte caratteristiche in comune con il legno di rovere: l’anello poroso e i raggi di due di- mensioni distinte, sia molto larghi che molto stretti. Alan Crivellaro Tecnologo del legno, già collaboratore del CNR-IVaLSA e docente Tecnologia del Legno presso l’Università di Padova www.alancrivellaro.com A cura del Prof. Alan Crivellaro già collaboratore del CNR di Firenze. ARTICOLO TECNICO La passione per il legno ®

Transcript of La passione per il legno - garbellottolegnami.com · Tecnologo del legno, già collaboratore del...

Il legno di un albero deve essere resistente da un punto di vista meccanico perchè nel-la pianta in piedi sostiene tutto il peso della chioma, dei frutti, dei rami e anche i carichi da neve e da vento. Allo stesso tempo il legno deve essere un materiale poroso perchè deve farsi attraversare dall’acqua (linfa) che si tro-va nel terreno e deve essere trasportata fino alle foglie. Entrambe queste funzioni, quella di sostegno meccanico e quella di traspor-to della linfa, e diverse altre, sono svolte da cellule. Le cellule del legno sono composte da una parete solida che circonda una cavità. Le cellule del legno hanno una forma affuso-lata, e circa il 90% di esse ha un orientamen-to verticale. La parete delle cellule ha una buona resistenza meccanica e la loro cavità può essere attraversata dalla linfa.

Il legno visto al microscopio

SPECIALIZZATI IN LATIFOGLIE DI SLAVONIA, EUROPA E AMERICA.15.000 MC. DI LEGNAMI DISPONIBILI ESSICATI O STAGIONATI.

I.P. INFORMATIVO DELLA GARBELLOTTO LEGNAMI S.p.A. / N.4 - 2013

Se immaginiamo di estrarre una singola cel-lula da un tronco di abete rosso e se potessi-mo ingrandirla 200 volte otterremo una cosa molto simile ad un manico di scopa. Per osservare il legno al microscopio è ne-cessario tagliarlo in fettine molto sottili (0,0015 mm di spessore). A causa del speci-fico orientamento delle cellule nel tronco le sezioni non possono essere tagliate a caso, ma devono essere perfettamente orientate secondo tre specifiche direzioni (trasversa-le, radiale e tangenziale). La più importante di queste è la sezione trasversale che corri-sponde alla testa di un tronco o di una tavo-la. Questa sezione è facilmente riconoscibile perchè in essa si vedono gli anelli di accre-scimento. Ingrandimenti di 20-50 volte sono sufficienti

per osservare un gran numero di particolari. La diversa disposizione delle cellule, tipica di ogni legno, permette di distinguere un legno da un altro. Proviamo ad osservare l’immagine presente in questa pagina. Si tratta della sezione tra-sversale del legno di un fusto della pianta di Rosa (quella che produce i fiori) ingrandita 100 volte. I colori sono artificiali. Si può di-stinguere un anello di accrescimento intero. I grandi buchi bianchi sono le sezioni dei vasi, cellule che servono al trasporto della linfa. In questo legno i vasi sono molto grandi nel legno primaverile e diventano più piccoli nel legno tardivo: questa tipica disposizione dei vasi forma un “anello poroso”. L’anello poro-so è tipico anche di altri legni molto comu-ni come il rovere, il castagno, il frassino, la robinia e l’olmo. Le cellule più piccole sono invece fibre, hanno una parete molto spessa che supporta le sollecitazioni meccaniche. I raggi (le cellule ordinate il linee dall’alto al basso dell’immagine) collegano e metto-no in comunicazione la corteccia della pianta con il legno dell’alburno.Il legno di Rosa, visto al microscopio, ha molte caratteristiche in comune con il legno di rovere: l’anello poroso e i raggi di due di-mensioni distinte, sia molto larghi che molto stretti.

Alan CrivellaroTecnologo del legno, già collaboratore del CNR-IVaLSA e docente Tecnologia del Legno presso l’Università di Padova

www.alancrivellaro.com

A cura del Prof. Alan Crivellaro già collaboratore del CNR di Firenze.

ARTICOLO TECNICO

La passione per il legno®

Quanti anni ha e da quanti lavora per la Garbellotto?Ho 50 anni e lavoro nella Garbellotto da ben 24 anni, dopo 3 anni di militare ed altre piccole esperienze si può dire che questo sia stato il mio primo lavoro in pianta stabile.

Quali sono le Sue attuali mansioni?Mi occupo della rete commerciale in Italia mantenendo i contatti con i vari clienti e collabo-ratori, queste sono le mie mansioni principali ma essendo la nostra un’impresa a carattere familiare quando serve faccio un pò di tutto.

C’è una mansione che ama fare particolarmente?Mi piace molto il contatto diretto con i clienti che permette una conoscenza personale oltre che di lavoro.

Cosa Le piace di più del Legno?La sua varietà e molteplicità degli aspetti in cui lo si può trovare.

Il Suo legno preferito?Il mio legno preferito è il Rovere.

Perché?Perché può essere classico ed elegante al tempo stesso e per le caratteristiche si adatta molto bene a tantissime situazioni.

Quale trova sia l’aspetto più difficoltoso nel trattare una materia viva come il legno?Sicuramente la parte che riguarda la sua stagionatura e l’essiccazione perché essendo appunto una materia viva come tale deve essere trattata lasciandogli fare la sua “vita”.

Quanto è importante la passione nel Vostro lavoro?Parecchio proprio perché per la tipologia della merce che trattiamo se non si ha passione non si può capirla e proporla nei modi più adeguati.

Quali sono le Sue previsioni commerciali per quanto riguarda il vostro settore?Il difficile momento interessa sicuramente anche il nostro settore, però il legno esiste da sempre e, ricordandosi inoltre gli scritti di Giambattista Vico che parlava “dei corsi e ricorsi” della storia, sono certo che nel nostro settore torneranno momenti migliori.

Gianni Todero

INTERVISTA

I.P. INFORMATIVO DELLA GARBELLOTTO LEGNAMI S.p.A. / N.4 - 2013

OCCASIONI

I.P. INFORMATIVO DELLA GARBELLOTTO LEGNAMI S.p.A. / N.4 - 2013

Ordini minimi 8 mc, per informazioni contattate il nostro ufficio commerciale 0438/366423-9 o alla mail: [email protected]

FINE SEGAGIONE

SALDI

FINE SEGAGIONE

FUORI TUTTO

SPECIE SPESSORE M3 NOTE PREZZO OFFERTA

ROVERE SLAV.RUSTICO X ELEMENTI 27 / 40 / 50 70 420,00 € M3

ROVERE FIANCHI 32 60 T. 320,00 € T.

CASTAGNO FRANCESE FIANCHI 27 65 T. 290,00 € T.

YESQUERO REFILATO X SCALE 60 8 590,00 € M3

ROVERE REFILATO A X SCALE 60 25 750,00 € M3

SPECIE SPESSORE M3 NOTE PREZZO OFFERTA

PERO (ALISIER) RUSTICO 27 / 50 / 60 15 460,00 € M3

CILIEGIO EU. FIANCHI 27 50 T. 290,00 € T

CILIEGIO AM. RUSTICO 40 / 50 / 60 28 390,00 € M3

NOCE NAZ. RUSTICO 27 / 50 / 60 18 680,00 € M3

PROMOZIONE

CURIOSITÀ

TUTTI I LEGNI GALLEGGIANO IN ACQUA? L’esperienza comune ci insegna che il legno galleggia in acqua. Ma è sempre così? Tutte le sostanze che pesano meno di 1000 kg al metro cubo galleggiano in acqua. Il legno è fatto di cellule, costituite da una parete che racchiude una cavità. La parete delle cellule del legno ha una densità di 1530 kg al metro cubo, quindi non galleggia. Però il fatto che nel legno secco la cavità interna delle cellule sia piena di aria fa sì che moti legni possano avere una massa volumica inferiore a 1000 kg al metro cubo permettendo il loro galleggiamento.Alcuni legni però hanno le pareti delle cellule talmente spesse che la cavità è ridotta al minimo o assente: il bosso, l’ebano, l’azobè, il massaranduba non possono galleggiare nemmeno se ben stagionati.

I.P. INFORMATIVO DELLA GARBELLOTTO LEGNAMI S.p.A. / N.4 - 2013

è di proprietà della Garbellotto S.p.A.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione anche parziale dei testi e delle foto è vietata.

Garbellotto S.p.A.Commercio Industria Legnami

Viale Italia, 20031015 Conegliano (TV) - ItaliaTel. +39 0438 366411 (r.a) Fax +39 0438 [email protected] www.garbellottolegnami.it

La passione per il legno®

IN CASO DI NECESSITÀVALUTIAMO LA CONSEGNA IN UNA SETTIMANA SENZA COSTI AGGIUNTIVI