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1 LA PASQUA Il ricordo della liberazione dalla schiavitù in Egitto è per gli Ebrei la festa più grande. Anche Gesù la celebra con i suoi discepoli e la trasforma in una festa ancor più bella.

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LA PASQUA

Il ricordo della liberazione dalla schiavitù in Egitto è per gli Ebrei la festa più

grande. Anche Gesù la celebra con i suoi discepoli e la trasforma in una festa ancor

più bella.

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Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua,

perché possiamo mangiare».

Quando fu 1'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: «Ho desiderato

ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione».

Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo:

«Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me».

Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice dicendo:

«Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».

(Leggi Luca 22,7-20)

Durante la cena di Pasqua Gesù svela chi lo tradirà. Poi si reca in un giardino per

pregare tutta la notte. È molto triste e il Padre gli manda un angelo per consolarlo.

Viene arrestato, processato e condotto al Calvario. La sua mamma è sotto la croce

con le altre donne che amavano e seguivano Gesù. Gli apostoli sono fuggiti eccetto

Giovanni che sta vicino alla mamma di Gesù. Quando giunsero al Calvario, là

crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e 1'altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre

perdonali, perché non sanno quello che fanno».

Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino

alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a

gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito».

Detto questo spirò.

Dopo la sua morte Gesù è messo in una tomba e una pietra pesante la chiude.

(Leggi Luca 23,33-56)

Pasqua è il giorno più importante per la fede cristiana. La liturgia risuona di canti e

di alleluia perché il Signore è vivente per sempre e dona a tutti gli uomini la speranza

della vittoria sul peccato e sulla morte.

Il primo giorno dopo il sabato, dl buon mattino, le donne si recarono alla tomba,

portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal

sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.

Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti

sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi

dissero loro:

«Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui. È risuscitato».

(Leggi Luca24,1-6

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LA PENTECOSTE

A Pentecoste la Chiesa fa festa per il dono dello Spirito Santo, promesso da Gesù ai

suoi discepoli.

Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso

luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte

gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di

fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di

Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il

potere di esprimersi.

Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva

parlare la propria lingua. Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l'un 1'altro: «Che

significa questo?»

Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così:

«Uomini d'Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret, dopo che fu consegnato a

voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e 1'avete ucciso. Questo Gesù

Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni».

All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri

apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?» E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di

voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati;

dopo riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri

figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro».

(Leggi Atti 2,1-39)