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Speciale Elezioni Destinaci il 5 X mille dell'Irpef segnalando la Partita Iva 02974020618 A te non costa nulla per noi è tanto Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuita Anno IV N. 80 24 marzo 2010 Spazio autogestito Perchè votarmi? Leggetelo a pag. 5 V O T A E F A I V O T A R E M I C H E L A P O N T I L L O V O T A E F A I V O T A R E M I C H E L A P O N T I L L O

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Speciale Elezioni Destinaci il 5 X mille

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La sera del 20 gennaio1941, il Tenente Guilletrientrò al forte di Cherudopo un lungo pattuglia-mento del territorio, magli fu ordinato di ripartireper affrontare gli inglesiche minacciavano di ac-

cerchiare migliaia di soldati italiani in ritira-ta verso Agordat. All'alba del 21 gennaio, ilGruppo di Guillet armato di sole spade, pi-stole e bombe a mano, caricò il nemico al-le spalle, creando scompiglio tra i ranghianglo-indiani. Dopo essere passato illesotra le sbalordite truppe avversarie, il Grup-po tornò sulle posizioni iniziali per caricarenuovamente. Fu quella l'ultima carica di ca-valleria nella storia militare dell'Africa. Guil-let partecipò alle battaglie di Cochen e Te-

convogli ferroviari ed avamposti, fece sal-tare ponti e gallerie rendendo insicura ognivia di comunicazione. Radunò la sua ban-da, ringraziò i suoi fedelissimi promettendoche l'Italia avrebbe saputo ricompensarli esi diede alla macchia. Si installò alla peri-fieria di Massaua dove assunse la falsaidentità di "Ahmed Abdallah al Redai", diorigini yemenite. Si trasformò in un autenti-co arabo, con l'obiettivo di riparare in Ye-men. Raggiunto lo Yemen, per le sue ca-pacità ippiche, divenne palafreniere pressola guardia dell'Imam Yahiah. L'Imam lo pre-se a ben volere, lo elevò al rango di "GranManiscalco di Corte", gli fu amico sincero elo nominò precettore dei propri figli. Guilletdivenne anche responsabile ed istruttoredelle guardie a cavallo yemenite e trascor-se più di un anno a corte, rivelando la suarocambolesca storia all'Imam. Nel giugnodel 1943, riuscì ad imbarcarsi su una navedella Croce Rossa Italiana e dopo due me-si di navigazione, il Capitano Amedeo Guil-let giungeva a Roma il 3 settembre 1943.Promosso Maggiore per meriti di guerra,domandò denaro, uomini ed armi per tor-nare nel Corno d'Africa e riprendere laguerra clandestina contro gli Alleati.Continua

clesan, prima della caduta di Asmara, 1aprile 1941. Persa Asmara, Guillet capì cheper aiutare le truppe italiane sul fronte nord-africano bisognava tenere impegnati quan-ti più inglesi possibile in Eritrea. Il 3 aprile1941, Guillet decise di continuare in propriola guerra contro gli inglesi in Africa Orienta-le. Spogliatosi dell'uniforme italiana, radunòun centinaio di fedelissimi e iniziò una du-rissima guerriglia contro le truppe inglesi.La sua leggenda crebbe a dismisura e gliinglesi scatenarono una "caccia all'uomo".Fu fissata una taglia di oltre mille sterlined'oro, ma Guillet non fu mai tradito, nean-che dai capi tribù precedentemente in guer-ra con gli italiani che, più volte, gli offrironorifugio e copertura. La guerriglia del Capita-no Guillet costò cara agli inglesi: per quasiotto mesi egli assaltò e depredò depositi,

Amedeo Guillet: un uomo dai mille volti e dalle mille impreseDr. Domenico Valeriani - Giornalista - Collaboratore da BellonaII puntata

IL MILLENNIO di Carmela CarusoneLA CARTOLIBRERIA IL MILLENNIO IN OCCASIONE DELLE FESTIVITA' DI PASQUA E’ LIETA DI PRESENTARVI UNA VASTASCELTA DI GADGET PER LE SANTE FESTE. INOLTRE COME SEMPRE TROVERETE UN VASTO ASSORTIMENTO PER LA

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Responsabile RedazioneAntonella Aquaro

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Forse non tutti sono aconoscenza del fattoche in Campania è stataapprovato una nuovalegge elettorale a favoredella parità tra i sessi.La Corte Costituzionale

ha dato ragione alla Regione Campa-nia ed ha riconosciuto la legittimità del-la nuova legge elettorale che ha intro-dotto importanti novità a favore delledonne. Sono state così respinte le ec-cezioni di costituzionalità avanzate dalGoverno. Quest’anno entra in vigore,per la prima volta, la legge della Re-gione Campania 27 marzo 2009, cheha introdotto la possibilità per l'elettoredi votare due candidati a patto peròche uno sia uomo e l'altro donna. Inol-tre nessuno dei due sessi, nella forma-

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Elezioni Regionali 2010 - Come esprimere il votoFranco Falco

zione delle liste, potrà essere rappre-sentato in misura superiore ai 2/3 deicandidati, altrimenti la lista viene boc-ciata. Si determina, in questo modo,un equilibrio che garantisce la presen-za femminile nelle liste. Con questalegge si è voluto rispettare l'Art. 51 del-la Costituzione secondo il quale: "Tuttii cittadini dell'uno o dell'altro sessopossono accedere agli uffici pubblici ealle cariche elettive in condizioni dieguaglianza, secondo i requisiti stabili-ti dalla legge. A tal fine la Repubblicapromuove con appositi provvedimentile pari opportunità tra donne e uomini".Si spera che attuando queste nuovenorme la politica non sarà più conside-rata un affare per soli uomini. Anche segià riportato nel numero precedente,ribadiamo: E' importante far conoscere

Antonio Palumbo

Vota così Scrivi

Elezioni Provinciali 28 e 29 Marzo 2010Collegio: Vitulazio - Pastorano - Pignataro M.

Grazzanise - S. Maria la Fossa

(Scheda colore GIALLO)Spazio autogestito

Michela Pontillo

Candidata alla Regione

Campanianella lista:

Caldoro Presidente

a quanti vanno a votare che una loropreferenza può essere annullata. Nonriusciamo a comprendere perché unacosa di tale importanza si cerca di te-nerla nascosta. Quest'anno, a seguito dell'introduzionedella quota rosa, ossia l'inserimentoobbligatorio nelle liste di candidati don-ne, per esprimere correttamente le duepreferenze, si dovrà apporre un segnosul simbolo della lista prescelta, accan-to al quale l'elettore troverà uno spaziodove poter esprimere la preferenza peruno o due candidati appartenenti allastessa lista. Nel caso in cui si esprimano due prefe-renze, si devono scegliere due candi-dati di genere opposto (maschile/fem-minile o viceversa) pena l'annullamen-to della seconda preferenza.

Ciao Pietro,sei andato via lasciandoci sconcertati ed avviliti. Seiandato via in silenzio, con molta discrezione, come haivissuto. Pietro Feola, l'uomo dalle doti umane non co-muni per la sua immensa dedizione alla famiglia, al la-voro ed agli amici. Il senso dell'amicizia che lo distin-gueva lo rendeva sempre disponibile ed attento alleesigenze di chiunque si rivolgeva a lui. E' stato per tut-ti noi un importante punto di riferimento, tanto da la-sciare un ricordo affettuoso di uomo sensibile e gene-roso. Parlare con Pietro era un continuo apprendere, ciinsegnava sempre percorsi che conducevano versoobiettivi sani e sinceri. Ora più che mai abbiamo biso-gno di te e, siamo certi, che non ci abbandonerai. Ciao Pietro. La Redazione

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Storia della canzone it aliana - Il Festival di SanremoPagina a cura di Franco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da BellonaSe il Festival di Sanre-mo si diffuse in tutta l'I-talia lo si deve alla RAIpronta a comprenderecome la manifestazio-ne desse risalto allacanzone italiana. Era il1951 e alla prima ma-nifestazione furono di

notevole apporto Nunzio Filogamo, pre-sentatore, e l'orchestra diretta dal MaestroCinico Angelini. Fra i cantanti selezionatiper le 20 canzoni in gara furono presceltiGino Latilla, il Duo Fasano e Nilla Pizzi cheinterpretò "Vola Colomba", un motivo sulladivisione del territorio di Trieste in zona A eB. Inoltre, Nilla Pizzi conquistò anche il se-condo posto con "Papaveri e papere" ed ilterzo con "Una donna prega". Nel 1952partecipò Achille Togliani definito "il bellodella canzone italiana". Una nuova schieradi cantanti prese parte al festival del 1953:Carla Boni, Flo Sandon's e Teddy Renomentre le orchestre erano due. ArmandoTrovajoli e Angelini e la manifestazione di-ventò di risonanza internazionale. Si pen-sò di far votare gli italiani e nacque il veroFestival di Sanremo che si diffuse nelmondo con la canzone "Grazie dei Fiori",un trionfo per Nilla Pizzi. Il successo dellamanifestazione canora fece aumentare, inItalia, la vendita dei dischi e ogni anno gli

appassionati si ritrovavano accanto agliapparecchi radio per ascoltare i loro be-niamini. Nel 1958 Nilla Pizzi ottenne un al-tro successo con "L'Edera" composta dalmaestro Seracini su versi del paroliereD'Acquisto. Ma la canzone vincitrice fu"Nel Blu dipinto di blu", nata dalla collabo-razione di Migliacci e Modugno; una colla-borazione che chiudeva un periodo peraprirne uno nuovo. Nel 1959, alla ribaltadel festival si presentò Jula De Palma in-terprete del sensuale motivo "Tua" che, inquegli anni di falso puritanesimo, fu consi-derata trasgressiva. Ma il vincitore fu an-cora una volta Domenico Modugno con"Piove". Il festival del 1960 vide la parteci-pazione di voci nuove: Joe Sentieri, WilmaDe Angelis, Nunzio Gallo, Sergio Bruni,Gloria Christian e Natalino Otto. Questavolta la vittoria fu di Renato Rascel con lasua "Romantica" portata al successo daTony Dallara, il re degli urlatori italiani chene diede una particolare interpretazione.Il Festival del 1961 vide il successo di unanuova voce nel panorama canoro italiano,Mina, che si impose con "Io amo tu ami" e"Le mille bolle blu". Il 1961 fu l'anno degli"urlatori"e dei cantautori fra i quali si ricor-dano Tony Dallara, Adriano Celentano, Gi-no Paoli e Umberto Bindi. Tra i tanti inter-preti una nuova voce fu contrapposta aquella di Mina, la voce di Maria Ilva Biol-

cati, conosciuta con il nome di Milva, chesi impose con il motivo "Il mare nel cas-setto" ; ma quell'anno i vincitori del Festi-val furono Adriano Celentano e Little Tonyche cantarono un indiavolato motivo,"24mila baci", seguito da una malinconicacanzone di Paoli e dal romantico motivo diUmberto Bindi. Fra le voci nuove ed i can-tautori di quegli anni ricordiamo: Tony Re-nis Sergio Endrigo, Pino Donaggio, Gior-gio Gaber, Enzo Iannacci, Betty Curtis,Jenny Luna, Jonny Dorelli, Nico Fidencoecc artisti con alle spalle una ottima pre-parazione musicale. A questi ultimi segui-rono tanti altri, ma sarebbe lungo descri-verne la bravura sia nel comporre che nel-le esecuzioni. Fine

Ultima puntata

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Andate a vot areLa Costituzione italiana, all'art. 48, affer-ma che "Sono elettori tutti i cittadini, uo-mini e donne, che hanno raggiunto lamaggiore età". ... Dice, ancora, che vo-tare è un "dovere civico" (parte di queldovere di solidarietà politica, di cui parlal'art. 2). Votare è un preciso dovere se sivuole essere cittadini responsabili. Vota-re è anche un diritto al quale rinuncianosolo coloro che non partecipano alla vitasociale. Comunque nessuna sanzione èprevista per chi non va a votare.

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leonte della medicina, in grado di spie-gare patologie estremamente diversifica-te e che ancora non hanno trovato unacollocazione nosografia. Da non dimenti-care poi, nella confusione diagnostica, ilsempre più frequente ricorso da parte ditutti a test alternativi che si propongonodi identificare con metodiche diverse dal-le tradizionali i cibi responsabili di aller-gie o intolleranze alimentari. Quest’ulti-mo termine, nella sua accezione più ri-gorosa, vuole indicare ogni reazione av-versa riproducibile conseguentementeall’ingestione di un alimento o ad alcunedelle sue componenti. La definizionequindi comprende reazioni tossiche me-taboliche e allergiche, purtroppo il termi-ne è sempre più usato in senso genericoanche ad indicare avversione psicologi-ca nei confronti di questo o di quel cibo oaddirittura questi test sono utilizzati perdare poi, consigli nutrizionali nella tera-pia dimagrante. Orrore! Orrore!… conce-detemi e scusatemi l’esternazione!! Vor-rei innanzi tutto fare un’analisi razionalesul test più gettonato nei tempi moderni:test citotossico volgarmente definito iltest delle intolleran-ze. Proposto la pri-ma volta nel 1956 equindi, cronologica-mente prima dellascoperta delle IgE,per comprenderci: ciriferiamo agli anticor-pi delle allergie. Det-to test in parole sem-plici, si basa sul con-cetto che un alimen-

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I test alternativi per identificare i cibi responsabili di allergie o intolleranzeD.ssa Ersilia Altieri - Collaboratrice da Capua

Il fenomeno “epide-mia allergica” degliultimi anni è dovutoanche all’uso impro-prio del termine aller-gico, inglobiamo in-fatti in tale definizio-ne effetti indesideratidei farmaci, reazioni

tossiche ad alimenti o ad agenti irritanti.Un’ulteriore sovrastima è dovuta all’attri-buzione “allergica” di svariate patologieche, rimanendo in campo nutrizionale,sono per definizione scientifica: intestinoirritabile, malattia di Chrom, ecc. Si ècreata forse, la diffusa opinione che l’al-lergia alimentare possa essere il cama-

to o sostanza presente in esso può sca-tenare un’infiammazione in sede intesti-nale modificando la digestione e l’assor-bimento degli alimenti, da qui “orrore or-rore” di cui sopra… Dall’analisi razionalepassiamo ad argomentazioni di evidenzascientifica e, alla luce dei risultati invali-danti di illustre scienza, la American Ac-cademy of Allergy ha concluso che il testnon è affidabile nella diagnostica allergo-logica e per questo test non è prevista larimborsabilità. In parole povere l’unicadiagnosi d'allergia o intolleranza alimen-tare riconosciuta dalla comunità scientifi-ca è la prova dietetica di esclusione e/odi provocazione a fronte di quadri cliniciassai complessi e/o sfumati. Ciò ovviamente induce ad impegnarcimaggiormente nella ricerca morfologicae funzionale dell’intestino oltre che negliaspetti chimico-fisici ed immunologici de-gli allergeni, quale allora il consiglio? Pri-ma di mettere mano alla tasca, per ese-guire un test non affidabile e utilizzarepoi il “responso” per lo sviluppo analiticosul cosa mangiare e non, meditate gen-te meditate…

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La politicaal servizio

del cittadino

Uno di V oi...VOI

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Orario e Convenzioni alla penultima p agina

Ente Provincia Casert a

Dietro la "dura argilla" Dott.ssa Eliana Vollaro – Archeologa – Collaboratrice da Caserta

Sala terrecotte.Davanti a noi èuna Gorgoneche con il suoghigno cerca dispaventare, livicino è Eracle,ma ignora tutti,impegnato co-me è in unadelle sue durefatiche, e poi

tra tanti volti di donna appare lei, la bel-la dea, lei che nasce da un fiore di loto eche sorride al mondo. Tutti questi volti,con le loro mille espressioni e forme, so-no li, posizionati con cura sugli scaffaliottocenteschi del Museo, fermi e immo-bili a raccontare di loro. Dietro di loro è,infatti, una vita, sono mani esperte chein un passato assai lontano hanno resoeterna una idea, imprimendola nella ar-gilla informe. Cerchiamo, ora, di rico-struire le fasi della loro creazione e l'i-

dentità del loro model-latore. Dopo aver rac-colto e sgrassato l'ar-gilla, l'artigiano pla-smava a mano un mo-dello in positivo. Al disopra di questo prototi-po, una volta cotto, ve-niva stesa altra argillaper creare nuovi modelli, che come è ov-vio, questa volta, risultavano in negativo.Si giungeva così alla creazione delle co-siddette matrici. Queste ultime, dopo lacottura, funzionavano come dei veri epropri stampi. Dobbiamo immaginare che da uno stes-so positivo venivano create molte matriciche producevano esemplari sempreidentici. Nasceva con loro, dunque, unaproduzione di tipo "seriale". Una voltaestratti dagli stampi, i nuovi positivi veni-vano posti ad essiccare e una volta rag-giunta la consistenza del cuoio, venivanoinfornati per la cottura. Nelle fasi più an-

tiche le lastre venivanocolorate prima di esserecotte, mentre più tardi gliartigiani applicheranno icolori a freddo sull'e-semplare già "sfornato".Spesso, però, l'uso con-tinuo di queste matricine provocava l'usura o

la rottura; ecco che allora veniva utilizza-to un esemplare appena prodotto comenuovo prototipo. L'argilla dei nuovi positi-vi, durante la cottura, per la perdita di ac-qua, si contraeva provocando un restrin-gimento delle lastre. Questo spiega per-ché osserviamo lastre identiche ma di di-verse dimensioni. Questa breve sintesinon vuole essere una presentazioneesaustiva del ciclo di produzione delleterrecotte, ma spera di poter essere unsuggerimento a guardare sempre oltrel'aspetto esteriore delle cose e cercareanche nella dura "argilla" un antico cuo-re che batte.

In ricordo di Suor GenerosaNel decennale della sua dipartitapubblichiamo: una

"preghiera privat a"Signore Gesù che colmasti /dei tuoicelesti doni/ la tua serva fedele/suonGenerosa Iodice,/che nei giorni dellasua vita mortale/si distinse per l'e-sercizio/delle più elette virtù cristia-ne/nella famiglia religiosa/delle suo-re Immacolatine/che diffuse intornoa sé/con perseverante impegno/emagnanimo cuore/il buon profumo diCristo/che lasciò nell'animo/di quantila conobbero/un soave ricordo/dellasua edificante vita/ed esemplarebontà/fa che ammessa/alla contem-

p l a z i o n e / d e lTuo volto di lu-ce/voglia inter-cedere/a favoredi quanti/a Leisi rivolgono/confervida devo-zione/e filiale fi-ducia.Suor Generosanacque a S.Angelo in For-mis e ritornò al-la casa del Pa-dre il 27 gen-naio 2.000. -

Testimonianza: "Noi coniu-gi Donato e Rosa residen-ti a San Tammaro, aventigrande fede in Suor Gene-rosa Iodice delle suore Im-macolatine, pregando tuttii giorni abbiamo avutograndi risultati. Ci dà moltaserenità e tranquillità e ilnostro cuore si riempie digioia poiché Ella per noi èstata ed è Suor Generosadi nome e di fatto. Siamolegati alla sua memoria eci teniamo che questa te-stimonianza sia diffusa.

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perché ti minacciano tutte le finestre chesi aprono. Prega e nutri nel tuo cuore ilmodesto desiderio che si accontentinodel loro vaso da notte". Nei quartieri po-polari le case, alte più di venti metri, co-struite in modo improvviso e casuale,erano parzialmente in legno, esposteperciò a incendi e crolli. Roma, infatti,dovette dotarsi di un corpo speciale: i vi-gili del fuoco che, divisi in coorti, sedava-no gli incendi nei vari quartieri ma si oc-cupavano anche di pattugliare di notte levie dell'Urbe. Il mobilio tipico di questecase era estremamente semplice: cas-sepanche (capsa) usate per conservaresia vesti che oggetti, piccoli letti (cubicu-la), qualche sgabello (scabellum) per se-dersi, un tavolo e a volte degli armadi.Per le insulae si poteva avere una diffe-renziazione in due categorie: c'erano pa-lazzi di tipo più signorile in cui alloggiavala classe media (funzionari, mercanti,piccoli industriali) un po' più decenti, edaltri di tipo più popolare in cui viveva ilproletariato; nei primi al pianterreno c'eraun solo appartamento, che aveva le ca-ratteristiche di una domus; nei secondi,al pianterreno c'erano le tabernae, cioè inegozi e i magazzini (dove i commer-cianti lavoravano edormivano). I nego-zi davano ovvia-

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Quartieri popolari e negozi nell'antica RomaDr.ssa Angela Izzo - Collaboratrice da Calvi Risorta

A Roma i poveri, cheerano la stragrandemaggioranza dei citta-dini, vivevano nellaSuburra, una zona del-la città ove, in grandiedifici (le insulae = iso-lati) simili ai nostri con-

domini, si accalcavano decine di migliaiadi abitanti. Durante l'Impero nella città vi-veva un milione di persone e nella Sub-urra erano sorti ben 45.000 immobili, atre o più piani divisi in appartamenti pic-coli, scuri, scomodi, privi di acqua e di ri-scaldamento (per riscaldarsi e cucinaresi utilizzavano semplici bracieri; per l'ac-qua ci si serviva delle numerose fontanepubbliche). Non esistevano i servizi igie-nici in queste abitazioni e, per le funzio-ni corporali si usavano i vasi da notte. Laregola voleva che tali vasi venisserovuotati in un contenitore urinatorio, di so-lito collocato nei sottoscala degli edifici.C'era anche chi andava a vuotare il vasoda notte in una fossa o in una latrina, ri-cordiamo infatti che l'urina era poi riuti-lizzata nelle tintorie. Molto spesso, però,il vaso era tranquillamente sversato sul-la strada, lanciando il contenuto dalle fi-nestre. A tal proposito sono celebri i ver-si del poeta Giovenale: "non si può usci-re di casa senza aver fatto testamento,

mente sulla strada. Vi si trovavano varigeneri di negozi fornaio, vinaio, macel-laio, ortolano, calzolai, barbieri ed anche'tavole calde' (i termopolia), che serviva-no cibi già cucinati.

“Uno di V oi a servizio della VERIT A’. Ti puoi fidare”Vota ERMINIO ZONA

Buon Compleanno Laura Ferrante

Nonostante na-scesti il giorno d’i-nizio della Prima-vera, attimo dopoattimo, giorno do-po giorno, gli annipassano ancheper te. Auguri

"vecchiarella". Vuoi la mia ricettaper restare sempre giovane? NONFESTEGGIARE IL COMPLEAN-NO. Fai in modo che il tuo 18° com -pleanno che festeggiasti tanti lustriaddietro, sia l’unica festa di com-pleanno. Comunque, Auguri allanostra validissima Collaboratriceda Caserta

Inaugurazione della nuova sede "World Fashion"

Con la partecipa-zione di un foltopubblico è statainaugurata, do-menica 21 marzou.s., la nuova se-de di World Fas-hion. Un ambien-te accogliente elussuoso ubicatosulla principalestrada di Bellona(CE): Via ReginaElena. A fare glionori di casa la ti-tolare del Team:Carmen Criscio-

ne che ha accolto i visitatori con il suo solito smaglian-te sorriso. Gli auguri anche dalla nostra Redazione chesi complimenta perché ogni qual volta viene presentatoun ambiente “chiccoso” a guadagnarne è la comunitàbellonese.

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Nacque nel 1500, in unacasuccia di Firenze. Suopadre era liutaio e suona-va il piffero nella bandadella Sigoria. Parecchi se-gni misteriosi provavanoche Benvenuto era prede-stinato ad avere un glorio-

so avvenire. Una volta afferrò un grossoscorpione, credendolo un granchio. Il non-no, con gran terrore, lo liberò da quell' ani-male velenoso che però non lo morse, se-gno di augurio. Fin da piccolo mostrava in-teresse per il disegno ma il padre era con-trario e cercava in tutti i modi di suscitarenel figlio l' amore per la musica. La sua ca-sa era piena di strumenti musicali e i suoiprimi giocattoli furono un piffero, un sona-glino e un merlo canterino ma il piccoloCellini avrebbe dato tutto l' organo di San-ta Maria del Fiore per un foglio di carta euna matita. Suo padre lo fece suonare

nella banda seppur odiava la musica finoa quando si convinse che il ragazzo aveval'oreficeria nel sangue. Lo mise a bottegada un orafo a patto di continuare a suona-re. A diciannove anni scappò a Roma conun ragazzo desideroso come lui di gloria elibertà. Si fece apprezzare con i suoi primicapolavori d' oro e d' argento fino a susci-tare l' invidia di altri orefici. Nel 1527 i lan-zichenecchi assediarono Roma e Bene-vento e Cellini si rifugiò in Castel Sant'Angelo dove lo incaricarono di puntare esparare contro il nemico. In una rissa gliuccisero il fratello e lui, inferocito, ammaz-zò l' uccisore. Presso la corte di papa Paolo III ebbe mol-ti nemici, invidiosi della sua abilità. Lo co-prirono di calunnie, lo accusarono comeun ladro e fu imprigionato nel torrione diCastel Sant'Angelo, luogo che difese con icannoni. L'artista dapprima si disperò poimeditò la fuga. Affidandosi a Dio creò una

corda unendo varie striscie di lenzuola escappò. Si ruppe una gamba e fu morsodai cani. Chiese aiuto al cardinal Cornaroche lo fece medicare mentre gli amici an-darono dal papa per ottenere la grazia. Ilpontefice era molto in collera e il Cellini ri-mase in prigione fino a quando FrancescoI di Francia lo chiamò a corte. Nel castelloreale di Fontainebleau si fece onore, creòvasi, statue d' oro e si guadagnò l' amici-zia del re che lo chiamava "amico mio". Li-ti con gli artisti rivali lo fecero allontanaree tornò in Toscana. Per Cosimo dei Medici eseguì il noto"Perseo", la bella scultura bronzea postain Piazza della Signoria, a Firenze. In que-gli anni la sua abilità crebbe e da oreficedivenne abile scultore. Ancora una volta siritrovò circondato da nemici bravi a met-terlo in cattiva luce contro il suo protettore,il quale, nell' ascoltare i pettegolezzi dicorte, sorrideva.

Benvenuto CelliniD.ssa Graziella Rispoli - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Capua

Una luce nel buioRacconto breve - Maddalena Di Lillo - Collaboratrice da Vitulazio

Buio."C'è nessu-no?". La voce delsilenzio rispose.Non riusciva a ri-cordare da quantotempo fosse lì, im-mobile. Provò adalzarsi, ma non ciriuscì. La gambagli doleva. Riuscì

a capire dove si trovava dall'imbottituradei suoi vestiti e dal freddo provato non-ostante quegli indumenti. Era al centro ditre alberi su un suolo soffice e gelato. Al-zò gli occhi e tra i rami riuscì ad intrave-dere un cielo limpido e nel mezzo la luna,bianca. Rimase immobile per altri dieciminuti, poi avvertendo molto freddo provòad afferrare con entrambe le mani il tron-co dell'albero vicino e aggrappatosi riuscìad infilare la testa tra due di quei fusti pervedere se ci fosse qualcuno. Vide un cot-tage in legno non molto distante con la lu-ce esterna accesa. Lo riconobbe e di col-po ricordò come fosse finito lì in mezzo. Siera concesso un giorno di libertà dalla

quotidianità. Era andato da solo, e arriva-to in quella discesa, ricoperta da un soffi-ce manto di neve illuminata dal sole, in unluogo più appartato e fiancheggiato dadue file di alberi, si era messo a scivolaresulla neve, sfruttando il tessuto della suatuta blu elettrico. La terza volta che speri-mentò quel suo gioco era finito lì ed ave-va perso i sensi dal dolore. La neve gela-ta gli aveva fatto da anestetico per lagamba, dato che al risveglio non gli face-va tanto male come quando si era caccia-to in quella trappola. Si sporse oltre i tron-chi, verso la luce, stando sempre attentoalla gamba, e iniziò a gridare aiuto conquanta voce avesse in gola. Fuori il cotta-ge era presente un vecchio taglialegna.Era uscito a quell'ora della notte perché lalegna in casa era finita. Sentendo una fie-vole voce si fermò con l'ascia a mezz'aria.L'abbassò e aspettò di risentire quella vo-ce per essere più sicuro di ciò che avevaudito. La voce raggiunse di nuovo le sueorecchie. In preda all'agitazione il vec-chio, lanciando l'ascia a terra, rispose allavoce di tenere duro e corse all'interno del-

l'abitazione per chiamare soccorsi. Intan-to il ragazzo dalla sua trappola sentendouna risposta si sentì rincuorato e si misein attesa di soccorsi, provando ad ignora-re il dolore della gamba che si stava ri-svegliando. Dopo un quarto d'ora, quan-do si era ormai convinto di aver immagi-nato quella voce, vide una luce puntarenella sua direzione. Non volle nemmenoaccertarsi di chi fosse, ma sicuro esultò"finalmente, un angelo". Stanco, chiusegli occhi. Credeva di essere arrivato altermine della sua vita; pensava di essererimasto congelato senza accorgersene.Ma non si sentiva affatto diverso nei pan-ni di un'anima. Anzi questa volta non ri-usciva né a muoversi né a parlare. Perfortuna almeno uno dei cinque sensi gliera rimasto: l'udito. "Respira ancora" "cela farà?" "non si preoccupi è un ragazzoforte, ed è qui solo da un giorno: lo si ca-pisce da quanta neve ha sulla tuta". Duepaia di mani lo sollevarono e lo misero suuna barella. Mentre si addormentava sen-tì un tepore invadergli il corpo e in lonta-nanza le sirene. Era salvo.

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di promozione e divulgazione dei temidella tutela ambientale e del patrimonioarboreo e boschivo, recuperando e rilan-

Più sp azio al verde nelle città Dr.ssa Giusy Vastante - Avvocato - Collaboratrice da Bellona

ciando la "Giornata nazionale degli albe-ri" da celebrare il 21 novembre di ognianno, attraverso iniziative da realizzarenelle scuole, nelle università e negli isti-tuti d'istruzione superiore. A tal fine ogni anno la Giornata naziona-le degli alberi sarà intitolata e dedicataad un tema specifico di rilevante valoreetico, culturale e sociale con l'obiettivo distimolare l'interesse e la consapevolez-za dei giovani sui temi dell'ambiente edell'ecosistema, coinvolgimento essen-

ziale per il raggiungimento degli obiettivifissati dal Protocollo di Kioto e da politi-che di riduzione delle emissioni, di pre-venzione del dissesto idrogeologico emiglioramento della qualità dell'aria. Il di-segno di legge, inoltre, modifica la leggen. 113 del 1992, dando effettività all'ob-bligo imposto ai Comuni di porre a dimo-ra un albero per ogni neonato residente.Il provvedimento sarà trasmesso allaConferenza Stato-Regioni per il pareredi competenza.

Adriano T elese, Candidato alla Regione anche per dare voce a chi voce non ha

La campagna elettora-le alla Regione Cam-pania del dottor Adria-no Telese (nella fotocon De Luca), per ilPartito Democratico sisvolge all’insegna ditemi come: Lavoro ètroppo alta la disoccu-pazione della nostraRegione, e vista la na-turale posizione geo-

grafica attraverso lo sviluppo del Turismo si possono rea-lizzare migliaia di occupazioni. Rilancio delle attività arti-gianali, con progetti nei settori di arte e storia della nostraterra, le nostre tradizioni, la nostra cultura, sono il nostrofuturo. Sanità, un settore che richiede l’impegno corag-gioso alla difficile soluzione in un campo così delicato chevede vittima il malato. Economia, la crisi attanaglia le fa-miglie e la mancanza di certezze creano nei giovani la vo-glia di fuggire dalle nostre città. Rilancio delle piccole emedie attività. Agricoltura e i nostri prodotti gastronomici,fonte di attività. Rispetto per l’ambiente con controlli delleforze di polizia della NOE (Nucleo Operativo Ecologico),con controlli anche sui rifiuti tossici sversati sulle nostrecampagne. Combattere il sistema criminale ristabilendosicurezza nel territorio. Tanti sono gli interessi comuni traun politico che li rappresenta e i cittadini. Il dottor Teleseha sempre ascoltato coloro che non hanno voce e vuoleche la Loro voce diventi la Sua in Consiglio Regionale.

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ca, ed è fondamentale per sostenerel'innovazione e puntare a una riconver-sione del modello produttivo, in direzio-ne di uno sviluppo più sostenibile. Sitratta - ha aggiunto - di una forma di co-ordinamento molto operativa, che noncrea carrozzoni o tavoli inutili ma cheservirà a far crescere una più maturacultura progettuale, anche grazie alloscambio di esperienze e pratiche virtuo-se. L'accordo non è blindato - ha preci-sato l'assessore - ma, al contrario, èaperto a ulteriori adesioni. Nelle prece-denti edizioni del Programma quadroeuropeo, su 100 progetti italiani parteci-panti ai bandi solo 10 si sono aggiudica-ti un finanziamento. Una mortalità trop-po elevata, che ha spinto le cinque Re-gioni a fare sistema. (fonte dica33.it)

ter del Maimonides Hospital di NewYork, lo convinceranno che la sua ge-stione del manicomio serve solo adumanizzare la funzione custodialisticaassegnata alla psichiatria, come gli diràun paziente "lei può farci anche l'ospe-dale d'oro, noi restiamo sempre nemici:lei resta sano e io malato" (Canosa;1979), l'unica soluzione veramente vali-da è la negazione dell'istituzione totale,la depsichiatrizzazione, che è "il tentati-vo di mettere tra parentesi ogni schema,per agire su un terreno non ancora codi-ficato e definito. Per incominciare non sipuò che negare tutto quello che è intor-no a noi: la malattia, il nostro mandatosociale, il ruolo. Neghiamo cioè tutto ciòche può dare una connotazione già defi-nita al nostro operato. Nel momento noineghiamo il nostro mandato sociale, noineghiamo il malato come irrecuperabilee quindi il nostro ruolo di semplici carce-rieri, tutori della tranquillità della società;negando il malato come irrecuperabile,neghiamo la sua connotazione psichia-trica, neghiamo la sua malattia come de-

Franco BasagliaDott.ssa Antonella Aquaro - Collaboratrice da Pastorano

Franco Basaglia, con-tinuando la sua operadi comunicazione, nel1969 si reca a Lon-dra, insieme allo psi-cologo Paolo Tranchi-na e al regista televi-sivo Rai Mario Maria-ni, in occasione di un

convegno organizzato per salutare Ma-xewell Jones. Basaglia vuole realizzareun documentario sulle esperienze ingle-si. E' la prima volta che una telecameraentra nella Kingsely Hall, la prima casafamiglia dell'antipsichiatria. Dopo le in-terviste a Laing e Cooper, Basaglia rea-lizza dei mini-sondaggi tra i passanti diPiccadilly Circus, ai quali chiede cosa nepensino della follia, della psichiatria, deisuoi legami con la follia. Il documentarionon sarà mai mandato in onda, ma è sta-to l'occasione per fondare i " Fogli d'In-formazione" la rivista che documenta levicende della psichiatria alternativa. Lasua visita a Londra insieme all'esperien-za fatta al Community Mental Healt Cen-

finizione scientifica; negando la sua ma-lattia, depsichiatrizziamo il nostro lavoroe lo iniziamo su un terreno nuovo, tuttoda arare." (Basaglia; 1968). Ben prestoappare evidente che questo non è pos-sibile farlo a Gorizia. Le resistenze politi-co-amministrative che impedivano uncompleto superamento del sistema ma-nicomiale, erano diventate più forti dopo"l'incidente Alberto Milkus". Il 26 settem-bre 1968 lo psichiatra Antonio Slavich dàil permesso di uscire ad Alberto Milkus,ricoverato da 17 anni perché considera-to uno schizofrenico paranoide. Varievolte nel corso di due anni Milkus si eraguadagnato il permesso di superare ilcancello del manicomio ma, quel giornotorna a casa litiga con la moglie e la uc-cide a colpi di scure. Nel 1971 Milkusviene dichiarato incapace di intendere edi volere e Slavich, accusato di omicidiocolposo, è assolto. Questo fatto peseràmolto sull'umore dell'équipe goriziana,tanto che Basaglia si convince ad accet-tare l'invito di Mario Tommasini, asses-sore provinciale alla Sanità di Parma, adirigere l'ospedale psichiatrico di Color-no. Anche qui manca il coraggio di fare ilpasso decisivo verso l'annullamento del-l'ospedale psichiatrico e Basaglia si recaa Trieste. Continua

Ricerca it aliana più competitiva in Europ aDr. Alfonso Di Stasio - Farmacista - Collaboratore da Camigliano

Firmato a Roma dacinque Regioni,Cam-pania, Lazio, Marche,Toscana e Umbria, unaccordo, promossodalla Regione Tosca-na, che consente, at-traverso un più strettocoordinamento fra le

diverse realtà regionali, di fare massacritica e risultare così più capaci di acce-dere ai fondi messi a disposizione dal VIIProgramma quadro europeo in materiadi ricerca e innovazione. "Investire nellaricerca - ha spiegato l'assessore all'Uni-versità e ricerca della Regione Toscana,Eugenio Baronti, illustrando le finalità delprotocollo d'intesa - vuol dire investirenel futuro. La ricerca è strategica, so-prattutto in questa fase di crisi economi-

Terza parte

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Auguri ai Nuovi GestoriPizzeria BELLA NAPOLI(Pizza Napoletana e Americana)

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CompleannoAffinito Giuseppeda Bellona il gior-no 14 Marzo u.s.ha festeggiato ilcompleanno. Adaugurargli lungae serena vita ten-tissime persone

che gli vogliono bene. A queste persone si uniscono i com-ponenti della nostra Redazione.

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Ambulanza 118 Anziani 800.911.315 contro le truffeAuto clonate 800 400 406.Avis - Bellona 339 7386 235 Carabinieri Vitulazio 0823 967 048Carabinieri Capua 0823 961 010Carabinieri Allievi BN 0824 311 452Carabinieri Pignataro 0823 871 010Centro antiveleni Na 081 545 3333Centro Ustioni Roma 06 59 041Corpo forestale 1515Droga ed alcool - 800 178 796Droga Recupero - 081 553 4272Guardia Forestale 0823 279 099Guardia medicaPignataro 0823 654 586Osp. Santobono Napoli 081 747 5563Prefettura CE 0823 429 111Protezione Civile Bellona telefax 0823 965 263 - 338 143 3675Rangers d'Italia - 333 103 4804Reg. Campania 081 796 1111Rifiuti ingombranti (Bellona) 800 519 787Sangue 339.738 6235 - 339.774 2894SOS aereo Napoli 081 780 4296Telefono azzurro 081 599 0590Usura - racket 800.999.000Vigili del Fuoco 115 - 0823 466 666Violenza donne 1522

Ospedali: (P .S.=Pronto Soccorso)Arienzo P.S.- 0823 803 111Aversa P.S.- 081 500 1111Capua - 0823.996 222Caserta - Militare - 0823 469 588Caserta P.S.- Civile - 0823 231 111CUP 800 911 818 Castelmorrone - 0823 391 111Marcianise P.S.- 0823 518 1111NA - Cardarelli P.S. - 081 7471111CUP - 800 019 774S. Maria C.V. P.S.- 0823 891 111Prenotaz.: 0823 795 250Sessa P.S. -0823 934 111 Venafro - 0865 903 974

FarmacieBellona : Chirico P. Carlo Rosselli, 5 -0823 966 684Camigliano : Di Stasio PiazzaKennedy, 2 0823 879003Capua : Apostolico - via Duomo, 32 -0823 961224 Corvino P.zza Dei Giudici - 0823 961902 Costanzo C.so Appio, 67 - 0823 961781Russo Fuori P. Roma, 101 0823 961162Vecchione G. P. di Malta 0823 961 364Pastorano :Anfora V.Italia - 0823879104Pignat aro MaggioreFusco - Masiello, 38 - 0823 871167Rega - R. Elena, 63 - 0823 871025Vitulazio : Cioppa Via Ruggiero, 13 - 0823 990038

Capua Turno festivo e prefestivo

27.03.10 - Vecchione28.03.10 - Apostolico

S. Maria C.V. Antonone via Lavoro, 141 0823 812260Beneduce via G. Paolo I 18 0823 843701Bovenzi v. Mazzocchi 48 - 0823 846520Tafuri via Avezzana, 0823 846803Iodice viale Kennedy, 58 - 0823 589137Merolla via A. Moro, 43 - 0823 841758Salsano S. Francesco - 0823 798583Simonelli via Anfiteatro 78 0823 845383

S. Maria C.V. Turno notturno25.03.10 - Bovenzi26.03.10 - Beneduce27.03.10 - Salsano28.03.10 - Iodice29.03.10 - Antonone 30.03.10 - Merolla31.03.10 - Beneduce01.04.10 Tafuri02.04.10 Antonone

Avis - Calendario delle raccolte 2010Bellona

Aprile 17 - 18 Maggio 15 - 16 Giugno 19 - 20 Luglio 10 - 11Agosto 7 - 8 Settembre 4 - 5 Ottobre 9 - 10 Novembre 13 - 14 Dicembre 11 - 12

CamiglianoAprile 25 Luglio 29 Dicembre 5

FormicolaMaggio 9 Agosto 22 Novembre 28

LiberiMarzo 14 Luglio 18 Novembre 7 Sono previste anche raccolte occa -sionali per sagre e feste varie che

saranno comunicate di volt a in volt a

Orario dei treni T riflisco - Napoli05:04 triflisco 05:57 na c.le06:02 triflisco 07:00 na c.le07:17 triflisco 08:20 na c.le09:12 triflisco 10:08 na c.le12:12 triflisco 13:16 na c.le13:45 triflisco 14:47 na c.le14:27 triflisco 15:25 na c.le15:33 triflisco 16:27 na c.le17:34 triflisco 18:31 na c.le19:07 triflisco 20:03 na c.le19:56 triflisco 21:17 na c.le

Napoli T riflisco06:20 na c.le 07:27 triflisco 07:43 na c.le 08:41 triflisco10:56 na c.le11:52 triflisco12:28 na c.le 13:24 triflisco13:48 na c.le 14:48 triflisco15:14 na c.le 16:09 triflisco15:49 na c.le 16:42 triflisco17:06 na c.le 18:02 triflisco19:11 na c.le 20:06 triflisco

Numeri ed indirizzi utili

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GOVERNO INFORMAe ricerche su Internet.Ciò per offrire notizie più esaurienti ai lettori

Ritorner emo in edicolail 2 Aprile 2010

Museo Campano di Capua (CE).Orario di aper tura al pubblico

A causa dell'esecuzione dei lavori diriqualificazione, fornitura servizi,catalogazione beni ed archiviazione,servizi multimediali e comunicazio-ne presso il Museo Campano, laProvincia di Caserta ha disposto,per motivi di sicurezza, la tempora-nea sospensione della fruizione alpubblico del patrimonio artistico-culturale dell'Istituto dal 16 Giugno2009 a data da destinarsi.Indirizzo: Via Roma 68 81043 Capua (CE)Telefono: 0823 620035; - 0823-620076 Fax: 0823 620035 E-Mail: [email protected] www.provincia.caserta.it/mu-seocampano

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