La PA conosce se stessa: verso il Censimento continuo delle Istituzioni Pubbliche - Gianluca Brogi

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La PA conosce se stessa: verso il Censimento continuo delle Istituzioni Pubbliche Gianluca Brogi Trieste, 22 ottobre 2015

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La PA conosce se stessa:

verso il Censimento continuo delle

Istituzioni Pubbliche Gianluca Brogi

Trieste, 22 ottobre 2015

Perché un Censimento delle Istituzioni Pubbliche?

Obiettivi della rilevazione ( 1 / 2 )

Obiettivo generale

Fornire un quadro informativo statistico sulle caratteristiche strutturali,

funzionali ed organizzative del settore pubblico in Italia, valorizzando il

contenuto informativo delle fonti amministrative, centrato su:

- Unità istituzionali e unità locali ad esse afferenti.

Gianluca Brogi- Trieste, 22 ottobre 2015

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Perché un Censimento delle Istituzioni Pubbliche?

Obiettivi della rilevazione ( 2 / 2 )

Obiettivi specifici

1. Elevato livello di dettaglio territoriale (comunale)

2. Mantenere la confrontabilità con il passato censimento

3. Esigenze informative di policy maker, operatori ed esperti di

settore (interventi di politica economica volti al recupero

dell’efficienza ed efficacia dell’azione pubblica).

4. Informazioni utili per i conti nazionali

5. Approfondimenti di tematiche innovative di interesse (amm.ne

sostenibile, ICT, servizi e modalità di erogazione, ecc.)

6. Potenziamento del sistema di collegamento con le amministrazioni

pubbliche (valorizzazione della rete Sistan), messa a sistema del

bacino di informazioni amministrative e statistiche sulla PA

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Perché un Censimento continuo delle Istituzioni

Pubbliche?

Obiettivi strategici

Il passaggio dalla rilevazione censuaria decennale al censimento

continuo ottenuto da:

1. Registro statistico aggiornato annualmente

2. Indagine censuaria a supporto, a cadenza biennale

fornirà al Paese un quadro statistico aggiornato almeno a cadenza

biennale, tempestivo e approfondito della struttura, dell’articolazione

territoriale e del funzionamento della Pubblica Amministrazione.

=

Maggiore qualità del dato statistico (tempestività, maggior livello di

copertura, dettaglio ed approfondimento delle informazioni, ecc.) 3

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Da rilevazione a cadenza decennale a:

1. Registro statistico aggiornato annualmente

2. con Indagine censuaria a supporto, almeno biennale

Caratteristiche della nuova strategia:

• Ruolo cardine delle fonti amministrative e ricorso massivo ai dati

amministrativi

• Integrazione delle fonti amministrative e statistiche per ottenere

informazioni statistiche di carattere censuario (approccio sistemico

di costruzione di un sistema di registri statistici «totalitari»)

• Ridurre al minimo l’indagine diretta a supporto, ovvero ridurre costi e

fastidio statistico

La nuova strategia censuaria

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REG.CE n. 177/2008 (Art.1)

Gli Stati membri realizzano uno o più registri armonizzati a fini statistici quale

strumento per la preparazione e il coordinamento di indagini, nonché quale

fonte di informazioni per analisi statistiche della popolazione delle imprese e

della sua demografia, per l’utilizzo dei dati amministrativi e per l’individuazione

e la costruzione di unità statistiche.

Obiettivo

Costruire un registro annuale di IP mediante l’integrazione di fonti diverse da

utilizzare per fini statistici, la cui unità istituzionale deve essere descritta, come

da regolamento UE, almeno da:

• Denominazione

• Localizzazione

• Attività economica (Ateco 2007)

• Occupati

• Forma giuridica (CLADAG204)

Il registro statistico delle Istituzioni Pubbliche (IP)

nel sistema dei Registri Statistici

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La disponibilità di fonti amministrative, oltra a quelle statistiche, permette la

stima di alcune importantissime variabili, tra cui lo stato di attività.

A prescindere dallo specifico provvedimento di soppressione, un’unità

istituzionale è attiva se ha realizzato nel periodo di riferimento almeno una delle

seguenti azioni:

• l’emanazione di bandi di gara e/o di appalti pubblici di lavori, servizi e

forniture;

• il versamento di contributi previdenziali e assistenziali;

• la presentazione di un qualsivoglia documento contabile;

• la risposta ad una qualunque rilevazione amministrativa o statistica ufficiale.

Un esempio: fonti amministrative e definizione

dello stato di attività

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1. Mancanza di un codice univoco per l’identificazione dell’istituzione pubblica.

Il solo codice fiscale, per le IP, non è da solo sufficiente a definire un’unità

istituzionale, dotata quindi di autonomia decisionale. Bisogna analizzare il

contesto organizzativo per verificare se si tratti o meno di un’unità

funzionale ad altra unità istituzionale.

2. La definizione statistica di unità locale (e l’informazione ad essa associata)

non è sempre «familiare» per le IP nell’identificazione puntuale dei luoghi di

lavoro in relazione alla complessità delle strutture e delle loro

diversificazioni tipologiche e funzionali.

3. I numerosi e variegati archivi amministrativi di settore necessitano di un

rilevante sforzo di razionalizzazione e normalizzazione delle definizioni e

classificazioni prima di poter giungere ad un informazione statisticamente

valida e fruibile ai fini decisionali e di ricerca.

4. Le modifiche legislative e normative alla base degli archivi amministrativi

richiedono valutazioni continue delle informazioni.

Criticità nell’utilizzo delle fonti amministrative

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L’indagine a supporto avrà due obiettivi:

• verificare la qualità delle stime prodotte da dati amministrativi;

• arricchire il registro con informazioni non presenti nelle fonti amministrative.

La disponibilità di un registro aggiornato annualmente e di fonti amministrative

per stimare le variabili, comporta un nuovo approccio nell’effettuazione

dell’indagine sul campo biennale.

A tale proposito la scelta da effettuare sta nell’individuare un:

• core di informazioni che è necessario acquisire sempre, anche sulla base

dei dettati del Regolamento UE;

• set di informazioni di cui è possibile disporre a cadenza pluriennale.

La possibilità di utilizzare le fonti amministrative inoltre, oltre a ridurre l’onere

statistico ed economico, «lascia spazio» nel questionario per nuove

informazioni utili per l’analisi della PA in termini di struttura,

funzionamento ed output.

L’indagine a supporto del Registro

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• Caratteristiche strutturali della IP

- Occupazione (tipologia contrattuale, durata del rapporto, tempo di lavoro,

qualifica, sede di lavoro, formazione, ecc.)

- Dimensione economico/finanziaria (si sta valutando la possibilità di

classificazione delle spese in base al «piano dei conti integrato»)

- Modalità di prestazione di servizi: diretta, in forma associata, con utilizzo

di altri soggetti (imprese partecipate, imprese su libero mercato, ecc.)

• Mappa territoriale delle unità locali

• Mappa dei servizi offerti (classificazione e profilo del servizio, possibili

relazioni con la classificazione e i dati di spesa)

• Trasparenza e anticorruzione

Le principali aree tematiche

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I contenuti informativi: una mappatura per la PA

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Struttura del questionario: proposte in discussione

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Un censimento continuo che vuole descrivere e monitorare il funzionamento

della PA deve considerare tutti gli «strumenti» che la PA utilizza per perseguire

le proprie finalità.

Strumento di particolare rilievo sono le imprese partecipate dalla PA. Imprese

che nascono con il duplice obiettivo di:

• Fornire servizi ai cittadini

• Fornire servizi alla macchina organizzativa della PA

Istituzioni pubbliche e imprese partecipate

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Dal 2014 l’Istat produce un nuovo Registro statistico sulle imprese

partecipate da PA.

Sono state individuate circa 11.000 unità a partecipazione pubblica, che

impiegano circa 970.000 addetti, di cui oltre 6.900, con circa 700.000 addetti,

controllate.

Integrare queste informazioni con:

• il Registro delle Istituzioni pubbliche

• l’indagine di supporto per indagare le modalità con cui sono utilizzate e i

prodotti che queste imprese devono realizzare

costituisce sicuramente un arricchimento informativo tra i più importanti

realizzato grazie al censimento continuo delle istituzioni pubbliche.

Il Registro Statistico delle imprese partecipate

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Verso un sistema integrato di informazioni sulla PA

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I passati censimenti economici non hanno incluso nel campo di

osservazione il settore delle Forze di Polizia e le Forze Armate.

Nel complesso si tratta oltre 500mila risorse umane (circa il 17% degli

addetti pubblici censiti), di cui molte impegnate in attività a servizio dei

cittadini e delle altre unità giuridico-economiche, quali attività sociali,

assistenziali, di protezione civile, di tutela e controllo, di rilascio di

documentazione e certificazione.

L’Istat ha avviato i rapporti con Ministeri competenti per verificare la possibilità

di censire i relativi comparti e, a seguito della disponibilità dimostrata, sono

stati aperti 2 tavoli di discussione:

• presso il Ministero dell’Interno per le Forze di Polizia

• presso il Ministero della Difesa per le Forze Armate

Questioni aperte: la rilevazione delle Forze di

Polizia e delle Forze Armate

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Compilazione esclusivamente via Internet

Il censimento continuo: un «paperless census»

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• Assenza di rilevatori

• Unità rispondenti investite di funzioni di coordinamento e di

supervisione delle operazioni censuarie (ruolo del Sistan).

• Il Censimento delle istituzioni pubbliche 2011 è stato il primo

paperless census italiano, per altro in linea con le recenti disposizioni

normative attinenti la cd “Spending Review”.

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Il rafforzamento del Sistan come elemento centrale

del Censimento continuo delle Istituzione Pubbliche

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Sistan

(Ufficio Statistica presso le PPAA)

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• Identificazione delle unità locali e delle altre entità intermedie presenti nelle

strutture complesse

• Individuazione di modelli organizzativi e ruolo delle imprese partecipate

• Rilevazione dei servizi offerti e delle modalità con cui sono offerti

• Razionalizzazione e normalizzazione degli archivi amministrativi

• Acquisizione informazioni sulle forze armate

La statistica a supporto delle decisioni

Conclusioni:

le questioni aperte come opportunità da cogliere

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