La linea ferroviaria Ferrara-Codigoro, la tratta del Delta · PDF file1° gennaio 1946. Nel...

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ECONOMIA 46 Lisa Viola Rossi Il materiale rotabile in servizio nel 1984 Foto tratta da “I cinquant’anni della Gestione Governativa Ferrovie Padane” Ferrara 1984 In una nebbiosa giornata dell’inverno del 1947, Edgardo Limentani, protago- nista del romanzo “L’airone” di Giorgio Bassani, dalla sua Ferrara cinta di mura giunge alla Codigoro della memoria e della presa di coscienza. Un viaggio verso Pomposa e verso le valli, alla ricerca di sé e di una risposta alle pro- prie inquietudini esistenziali, al volante di una Aprilia. Chissà se questo “diario di bordo” del “disvelamento” avrebbe avuto un esito diverso, se invece che sull’Aprilia il Limentani fosse salito su una carrozza del treno che da Ferrara giungeva e giunge tuttora a Codigoro? “Tickets”, film a sei mani, quelle dei registi Ermanno Olmi, Abbas Kiarosta- mi e Ken Loach (Italia/UK/Iran), mostra infatti, in modo originale, come il treno non solo sia semplice mezzo di trasporto: è indubbio che sia anche luogo di incontro fra persone diverse, che sul treno si ritrovano, ogni giorno. La linea ferroviaria Ferrara-Codigoro è solo geograficamente una linea perife- rica della regione. Gestita da Fer (Ferrovie Emilia-Romagna) collega il centro estense con importanti paesi del Delta del Po, per mezzo di 24 corse che settimanalmente trasporta- no, sui 53 km di percorso complessivo, circa 6.650 viaggiatori, per lo più stu- denti e lavoratori pendolari distribuiti nelle diverse fermate. I treni più fre- quentati sono i due delle 6.30, quello del primo pomeriggio per gli studenti, quello del tardo pomeriggio per i lavo- ratori. La prima inaugurazione della linea Ferrara-Codigoro risale al lontano 16 gennaio 1901. Tenuta in gestione dalla Società Anonima delle Tramvie Ferraresi a Vapore, passò successiva- mente alla Società Anonima Ferrovie e Tramvie Padane, il 28 ottobre 1931. Ma l’inaugurazione definitiva, grazie all’amministrazione dell’allora suben- trata Gestione Governativa Ferrovie Padane, è datata 6 giugno 1933; è stata la prima gestione governativa isti- tuita in Italia nel settore delle ferrovie in concessione. E’ perciò dal 1933, che la stabilità e l’affidabilità della Gestione hanno per- messo alla tratta del Delta di affermar- si sul territorio, e conseguentemente di migliorarne gradualmente sia gli impianti fissi, sia il materiale rotabile. Come avvenne già nel ‘37 e nel ‘38, quando l’azienda ampliò il deposito e l’officina della stazione di Porta Reno, in Via Foro Boario. L’anno successivo fu avviato il pro- cesso di motorizzazione della linea, effettuando il servizio passeggeri con automotrici, le “littorine”. La trazione a vapore fu riservata al traspor- to merci e ad alcuni treni par- ticolarmente affollati. La linea fu bloccata nel periodo belli- co; subì notevoli danni (dalla demolizione dei fabbricati viaggiatori di Ferrara, Cona e Tresigallo, alla devastazione del piazzale di Porta Reno, dall’interruzione della linea sul ponte girevole di Codigoro allo smantellamen- to della linea Ostellato-Porto Garibaldi). Il servizio riprese il La linea ferroviaria Ferrara-Codigoro, la tratta del Delta Un servizio affidabile ed ecologico

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ECONOMIA46

Lisa Viola Rossi

Il materiale rotabile in servizionel 1984Foto tratta da “I cinquant’annidella Gestione GovernativaFerrovie Padane” Ferrara 1984

In una nebbiosa giornata dell’invernodel 1947, Edgardo Limentani, protago-nista del romanzo “L’airone” di GiorgioBassani, dalla sua Ferrara cinta di muragiunge alla Codigoro della memoria edella presa di coscienza. Un viaggioverso Pomposa e verso le valli, allaricerca di sé e di una risposta alle pro-prie inquietudini esistenziali, al volantedi una Aprilia. Chissà se questo “diario di bordo” del“disvelamento” avrebbe avuto un esitodiverso, se invece che sull’Aprilia ilLimentani fosse salito su una carrozzadel treno che da Ferrara giungeva egiunge tuttora a Codigoro? “Tickets”, film a sei mani, quelle deiregisti Ermanno Olmi, Abbas Kiarosta-mi e Ken Loach (Italia/UK/Iran),mostra infatti, in modo originale, comeil treno non solo sia semplice mezzo ditrasporto: è indubbio che sia ancheluogo di incontro fra persone diverse,che sul treno si ritrovano, ogni giorno. La linea ferroviaria Ferrara-Codigoro èsolo geograficamente una linea perife-rica della regione. Gestita da Fer(Ferrovie Emilia-Romagna) collega ilcentro estense con importanti paesidel Delta del Po, per mezzo di 24corse che settimanalmente trasporta-

no, sui 53 km di percorso complessivo,circa 6.650 viaggiatori, per lo più stu-denti e lavoratori pendolari distribuitinelle diverse fermate. I treni più fre-quentati sono i due delle 6.30, quellodel primo pomeriggio per gli studenti,quello del tardo pomeriggio per i lavo-ratori. La prima inaugurazione della lineaFerrara-Codigoro risale al lontano 16gennaio 1901. Tenuta in gestione dallaSocietà Anonima delle TramvieFerraresi a Vapore, passò successiva-mente alla Società Anonima Ferrovie eTramvie Padane, il 28 ottobre 1931.Ma l’inaugurazione definitiva, grazieall’amministrazione dell’allora suben-trata Gestione Governativa FerroviePadane, è datata 6 giugno 1933; èstata la prima gestione governativa isti-tuita in Italia nel settore delle ferroviein concessione. E’ perciò dal 1933, che la stabilità el’affidabilità della Gestione hanno per-messo alla tratta del Delta di affermar-si sul territorio, e conseguentemente dimigliorarne gradualmente sia gliimpianti fissi, sia il materiale rotabile.Come avvenne già nel ‘37 e nel ‘38,quando l’azienda ampliò il deposito el’officina della stazione di Porta Reno,

in Via Foro Boario. L’annosuccessivo fu avviato il pro-cesso di motorizzazione dellalinea, effettuando il serviziopasseggeri con automotrici,le “littorine”. La trazione avapore fu riservata al traspor-to merci e ad alcuni treni par-ticolarmente affollati. La lineafu bloccata nel periodo belli-co; subì notevoli danni (dallademolizione dei fabbricativiaggiatori di Ferrara, Cona eTresigallo, alla devastazionedel piazzale di Porta Reno,dall’interruzione della lineasul ponte girevole diCodigoro allo smantellamen-to della linea Ostellato-PortoGaribaldi). Il servizio riprese il

La linea ferroviaria Ferrara-Codigoro,la tratta del Delta

Un servizio affidabile ed ecologico

1° gennaio 1946. Nel periodo tra il ‘48e il ‘52 fu sperimentato il collegamen-to Codigoro-Modena via Ferrara-Cento,in collaborazione con la società Veneta.Solo nel 1961 fu realizzato il collega-mento diretto Bologna Centrale-Codigoro: oltre a soddisfare le esigen-ze dei pendolari, diede occupazione aparte del personale ferroviario dellalinea Rimini-Novafeltria che dal 1960era stata sostituita da un autoservizio.Subito si ebbe la conferma del succes-so e furono progressivamente introdot-te altre corse. Nell’estate del ‘76, incollaborazione con la Ferrovia Suzzara-Ferrara, è stato anche istituito l’eserci-zio del diretto Milano-Codigoro. Oggi Fer ha in corso una serie di inter-venti rivolti all’ammodernamento e alpotenziamento delle linee, come elet-trificazione, impianti di sicurezza con-formi alle norme nazionali e nuovomateriale rotabile. Entro un anno saranno terminati i lavo-ri del primo lotto per la riqualificazionedella linea Ferrara-Codigoro, per attua-re un servizio suburbano (con la con-seguente intensificazione delle corse,che avranno una frequenza di circa20’) tra la Stazione centrale e laStazione di Quartesana, in modo dacomprendere una fermata a serviziodel nuovo Polo Ospedaliero di Cona.L’intervento consentirà di eliminareanche i passaggi a livello di ViaRavenna, Via S. Bartolo, Via Ricciarelli.Per il prossimo anno è prevista la ripre-sa dei lavori del secondo lotto dellatratta, che riguarda l’interramento dellelinee Ferrara-Codigoro e Ferrara-Ravenna, con conseguente eliminazio-ne dei passaggi a livello di Via Bologna,e la realizzazione di un passante checollegherà in modo diretto le lineeFerrara-Rimini e Suzzara-Ferrara.L’intervento, oltre a velocizzare il trans-ito delle merci, ricomporrà la città edarà un contributo significativo allasoluzione dei problemi di viabilità. E’pressoché ultimato il prolungamentodella linea Bologna-Portomaggiore finoa Dogato di Ostellato, in connessionecon la Ferrara-Codigoro; mancano solole infrastrutture per l’ingresso in stazio-ne a Portomaggiore, che sono di com-petenza di Rfi, la Rete FerroviariaItaliana. Tra gli ammodernamenti tec-nologici, è in progetto un adeguamen-to altimetrico del ponte girevole diCodigoro, per risolvere i problemiriguardanti la navigazione fluviale. E’già operativo dal 2002 il prolungamen-

to della linea dalla stazione di Codigoroallo Stabilimento Falco, in prossimitàdell’abbazia di Pomposa. Le corsesono richieste, in funzione della neces-sità e dell’organizzazione lavorativa,dallo stesso Stabilimento. E’ in via diformalizzazione l’aggiudicazione deilavori per il collegamento ferroviariocon lo Stabilimento Conserve Italia.Questo intervento è cofinanziato dalComune di Codigoro.Una ulteriore opportunità per chi utiliz-za il treno, è costituita dal trasportodelle biciclette al seguito. Presso la sta-zione di Codigoro, è previsto a breveun servizio noleggio di bici. La tariffadel trasporto di una singola bicicletta,pari a 3,50 euro, è stata studiata dall’a-zienda in accordo con quelle diTrenitalia, per permettere agli amantidella bici di muoversi sul territorio. Intal modo, si potrà “sbarcare”a Codigoroed entrare nel Parco del Delta del Po,lungo un itinerario cicloturistico di gran-de valenza ambientale e storico-archi-tettonica (basti pensare alla vicinaAbbazia di Pomposa, alla Garzaia, aigrandiosi Impianti Idrovori, ai resti dellabonifica estense, come la Chiavicadell’Agrifoglio, e alla Torre di Volano,una delle opere difensive papaline allafoce del Po di Volano). Tra l’altro, innome della sinergia in questo settore,il Comune di Codigoro ha appenainaugurato, lo scorso 15 ottobre, unaltro tassello della pista ciclabile checollega la città de “L’Airone” a Lido diVolano. Sul treno, si possono trasporta-re normalmente fino a sei bici, ma tele-fonando al numero verde di Fer (800-915030), circa una settimana primadel viaggio, si può richiedere ancheuna maggiore disponibilità di posti bici.

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Codigoro, Locomotiva in mano-vra (1958)Foto tratta da “I cinquant’annidella Gestione GovernativaFerrovie Padane,” Ferrara 1984

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Proprio nel 2002, Fer ha sperimentatoquesta possibilità durante il raduno diFiab, Federazione Italiana Amici dellaBicicletta, grazie alla collaborazione trail Presidente di Fer, Roberto Soffritti, ela Provincia di Ferrara: 320 bici e altret-tanti viaggiatori sono stati trasportati daFerrara a Codigoro. Una sperimentazio-ne che va a promuovere la scopertadel territorio “della “Bassa” in un modoecologico ed alternativo all’uso dell’au-to privata. La tratta Ferrara-Codigoro si rivelacome servizio necessario, non solo pergli studenti e i lavoratori pendolari, ma

anche per i turisti alla scoperta di unterritorio da valorizzare soprattutto nelsuo aspetto ambientale. Il tutto in sicu-rezza. Il treno è, infatti, uno dei mezzidi trasporto più affidabili. La sicurezza

si persegue sia attraverso la manuten-zione della linea e degli apparati tecni-ci, sia attraverso la manutenzione ordi-naria e straordinaria del materiale rota-bile. Unico neo, fonte di ricorrenti lamente-le, le carrozze di non recentissimagenerazione (risalgono agli anni ‘70);in attesa di poter disporre di materialerotabile nuovo, l’azienda ha provvedu-to a sostituire i sedili, a installareimpianti di aria condizionata, a utiliz-zare gasolio a basso tenore di zolfo, acurare con attenzione le pulizie. Ma sitratta pur sempre di interventi su car-rozze datate, che per di più sonooggetto quotidianamente di atti van-dalici. E’ lo stesso vandalismo che hapreso di mira sale di attesa e servizi dialcune stazioni. Vandalismo a bordo evandalismo a terra hanno sempre lostesso risultato: disagio per la maggiorparte dei viaggiatori, costi ingenti perl’Azienda, che deve riparare i danni.Tra il 2003 e il 2004 sono stati spesiper questa ragione oltre 80 mila euro.Nel corso di quest’anno, dopo la dra-stica decisione di chiudere sale d’a-spetto e servizi di alcune stazioni(Ostellato, Migliaro, Migliarino,Massafiscaglia), si è avviata una colla-borazione con i Comuni interessati,rivolta a individuare concrete possibi-lità per riaprire e tenere aperte, conragionevoli margini di successo, lesale d’attesa chiuse. Oggi le sale d’at-tesa riaperte sono quelle di Ostellatoe Massafiscaglia. A Migliaro e aMigliarino, in attesa di altra soluzione,per garantire comunque un riparo aiviaggiatori in attesa del treno, sonostate montate capaci pensiline sufronte binario. Qualche lamentela èaffiorata anche a riguardo della scarsafrequenza delle corse negli orari dipunta: la fascia oraria che va dalle6.28 alle 7.52 di mattina, per fare unesempio, è infatti importante, ma nes-sun treno è previsto sulla tratta versoCodigoro. Servirebbe perciò una mag-giore frequenza di corse, per evitareche potenziali viaggiatori si spostinocon i mezzi privati. Ma non ci sonosolo le critiche: sulla puntualità e affi-dabilità del servizio - a dispetto dellacondizione generale delle ferrovie ita-liane -, tessono le lodi i pendolari abi-tuali, che non hanno dubbi nel con-statare anche una gradevole cortesiae disponibilità del personale addettoal servizio.

La cartolina inaugurale della tram-via Ferrara-Codigoro nel dicembre1900Foto tratta da: “Signori, in carroz-za! C’era una volta il treno e c’èancora...” FER 2003

Il percorso del trenoFerrara-Codigoro