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La leadership dell'Anima Francesco Ferzini

LA LEADERSHIP DELL'ANIMAImpegnarsi ad essere la miglior versione di sé stessi

di Francesco Ferzini

Leadership è impegnarsi

ad essere

la miglior versione di sé stessi.

francescoferzini.typepad.com

La leadership dell'Anima Francesco Ferzini

«Tu hai il potere di creare. Il tuo potere è così forte che qualunque cosa tu credi siavvera. Tu sei così come sei perché questo è quello che pensi di te stesso. Tutta la

tua realtà, tutto ciò di cui sei convinto, è una tua creazione.»

Don Miguel Ruiz

Un pensiero iniziale

Negli ultimi anni ho dedicato me stesso al concetto di leadership dell'anima,integrando tutte le mie conoscenze accademiche e professionali con la mia ricercaindividuale e spirituale, e creando dei sistemi e metodologie altamentetrasformazionali per l'evoluzione personale e lo sviluppo della leadership interiore.

Attualmente, sto preparando un manoscritto sulla leadership dell'anima e sulripristino del potere personale che racchiude in sé la sintesi delle mie ricerche nelladimensione sottile, una sintesi dell'influenza delle energie sottili sull'essere umano, erivela gli strumenti necessari per sviluppare la propria leadership interiore.

Perché ho scelto di definire questo concetto leadership dell'anima?

La scelta della terminologia, oltre a sposare alla perfezione il mio percorsoaccademico e professionale con la mia ricerca individuale e spirituale, è una filosofiadi vita. Personalmente, ritengo che la spiritualità e la vita quotidiana e professionalenon siano da separare.

Spiritualità non significa vivere in un monastero, pregare tutto il giorno, o fare chissàche esperienza mistica e crogiolarsi in uno stile di vita strambo e stravagante.Significa usare nel migliore dei modi le proprie energie e stare bene con sé stessi, inmodo olistico.

Noi siamo energia e l'anima è la nostra essenza vitale e spirituale. È ciò che siamoal di là del nostro corpo, dei nostri pensieri, delle nostre emozioni, e delle maschereche indossiamo. È la nostra parte più intima e profonda. La nostra parte più vera.

Leadership non ha nulla a che vedere con lo status, i titoli, il conto in banca, laprofessione, e non è neppure una dote innata. Si tratta di una serie di abilità chepossono essere acquisite da chiunque.

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Leadership è impegnarsi ad essere la miglior versione di sé stessi. Significa esseretotalmente responsabili del proprio potenziale, imparando a gestire in modo efficacee focalizzato le proprie risorse energetiche. È il miglior uso dei propri livelli di energiaverso le proprie vere aspirazioni fondamentali. L'eccellenza in ogni campo dellanostra vita risulta proprio dal potenziamento delle nostre risorse e nel loro utilizzonelle migliori opportunità.

Ogni anima ha un suo preciso scopo, una sua precisa missione. Non esistonopersone extra sul pianeta ed oggi, in questo periodo di grande transizione ecambiamenti, ognuno ha la meravigliosa opportunità di dimostrare doti di leadershipin qualsiasi area della propria vita.

A tal riguardo, a mio avviso è molto importante comprendere come siamo arrivati aquesto punto e perché è fondamentale e di vitale importanza uscire dall'ipnosi dimassa che soffoca la nostra anima. Pertanto, questo e-book è un primo scalino chevolge lo sguardo ad un panorama globale che racchiude in sé la storia e l'attualità diun essere umano che si è disconnesso da sé stesso.

Nel corso della storia, l'umanità ha fatto dei grandiosi progressi ma i problemi dibase sono sempre rimasti gli stessi. Una vita fondata sulla paura porta alla ricercadella potenza, dominio, controllo, manipolazione, e autoritarismo.

A tal riguardo, sino a poche decine di anni fa abbiamo sempre creduto che la realtàfosse oggettiva e che non potevamo modificare il corso degli eventi. Oggi sappiamoche la nostra coscienza crea la realtà ma siamo ancora ingabbiati in una personalitàautomatica che abbiamo co-creato attraverso il panorama socio-culturale in cuisiamo cresciuti. Ci siamo identificati con i nostri sensi, con la nostra mente, con ilnostro intelletto, e con il nostro ego.

Dimenticando la nostra anima.

Storicamente, le rivoluzioni, la censura, la manipolazione, la sete di potere edominio, l'oscuramento delle conoscenze antiche, e l'addormentamento dellacoscienza di un essere umano la cui anima è relegata in uno stambugio concettualeha portato ad un forte condizionamento mentale.

L'essere umano non è infatti libero di esprimersi e di manifestare la sua brillantezza(che, anzi, teme). È uno schiavo inconsapevole delle illusioni, della paura, e delpotere.

In questa era, stiamo assistendo ad un vorticoso incremento a livello tecnologico eda una maestosa regressione a livello spirituale. Un tempo segnato dai conflitti, da unateo-materialismo, e dal fanatismo religioso.

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Le conoscenze antiche e le nuove scoperte della fisica quantistica si fondono nelsuggerirci che ogni cosa ha origine da noi stessi. La realtà che sperimentiamoindividualmente è un riflesso della nostra interiorità e la realtà globale è un riflessodell'inconscio collettivo. Lo scenario che ci si presenta davanti è apocalittico.Inquinamento fisico e psichico, disastri naturali ed artificiali, consumismo sfrenato, ilcostante conflitto, e tutto ciò che si sta portando nell'esistere del pianeta sonoelementi che segnalano una rotta perversa. Una corsa verso l'auto-distruzionedettata dalla sete di potere e di dominio, da un ego spropositato di individuisenz'anima in cui è insito l'inseguir il proprio tornaconto personale nella più totaleassenza di una presa di coscienza del proprio agire e del proprio essere.

Non vi è reciprocità e non vi è rispetto. Manca la responsabilità individuale.

Abituati a volgere lo sguardo all'esterno, non ci rendiamo conto che siamo tuttiresponsabili di ciò che si sta manifestando sulla Terra. Siamo stati condizionati adare la responsabilità ad altri e non ci rendiamo conto delle varie sfaccettature cheriguardano la dimensione sottile o spirituale, che influenza in modo massiccio la vitadi ognuno di noi e che siamo noi gli unici responsabili di ciò che accade nellanostra vita.

La massa, in qualità di attore sociale, è facilmente manipolabile e permette al poteredi gestire a piacimento la coscienza dell'individuo, che rimane sopita edingarbugliata all'interno di molte persone.

Tutto ciò deve essere giocoforza visto in una ottica olistica ed è necessario metterein discussione tutte le credenze e le convinzioni di ognuno per poter cambiare ladirezione evolutiva del mondo.

Molti chiedono il cambiamento, ma nessun cambiamento potrà mai giungere daipalazzi del potere, dalle masse, e neppure dal dogma. Ogni cambiamento ha origineda una trasformazione interiore all'individuo ed è dunque importante ripartire dalripristino del proprio potere personale.

Sostanzialmente, tutto ciò che si sta manifestando nel mondo ruota attornoall'illusorio gioco di potere di un illuminismo totalitario e di una imperantemassificazione. Una forma-pensiero di potere e dominio che è destinata ad auto-distruggersi.

È dunque fondamentale portare lo sguardo dietro le quinte di ciò che accade,svelando i meccanismi di una dimensione sottile che influisce in larga misura sullavita di ognuno di noi. È impensabile risolvere le problematiche con le quali siamoconfrontati se partiamo dal presupposto che non esiste alcunché al di fuori delmondo duale, delle forme e degli opposti.

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È necessario avere una mente fluida e prendere in considerazione anche ciò chesembra impossibile, a causa di proprie credenze preconfezionate, ed essere dispostia cambiare percezione e prospettiva, per uscire dalle sabbie mobili involutive di unasituazione che non avrebbe un buon finale, altrimenti.

Per centinaia di anni siamo stati depredati della nostra spiritualità e del nostro poterepersonale. Il sistema industrial-speculativo che abbiamo creato è diventato unaentità che si auto-distruggerà da sé, in un cambio di vibrazione evolutivo cherichiede intuito, audacia, e creatività per crescere in essere e per ricreare l'armoniadi un Paradiso Terrestre che sembra quasi perduto.

Schiavi del sistema, abbiamo posto gli obiettivi di profitto di una entità mostruosa aldi sopra dell'umanità, della natura, e del benessere nel vero senso della parola.

Abbiamo dimenticato chi siamo, in una folle corsa verso la fine di ogni cosa.Dobbiamo dunque fare qualche passo indietro e sciogliere tutti quei condizionamentiche limitano il nostro essere ed il nostro esistere.

Dobbiamo essere consapevoli e diventare spiritualmente intelligenti, per guarire leferite del passato, uscire dal limbo della sofferenza, e liberarci da tutte le nostrepaure e convinzioni limitanti, per poter finalmente fare delle scelte che supportino lanostra crescita personale ed evoluzione spirituale. Per fare ciò e di fondamentaleimportanza ricordare chi siamo in origine, lasciar andare tutte le illusioni eoltrepassare il Velo di Maya calato sui nostri occhi, iniziando a fare delle scelte che ciaiutino a crescere in essere, personalmente e spiritualmente.

Elevare la coscienza individuale per elevare la coscienza collettiva , questo è loscopo che rientra nei parametri del Disegno Divino e che corrisponde all'auto-realizzazione di ogni anima.

Come aveva scoperto lo psicologo statunitense Abraham Maslow, necessariamenteil cammino dell'essere umano va verso la sua auto-realizzazione. In questo caso, sitratta del naturale ed armonioso fluire delle cose. Non significa trasformarsi in unsuper eroe. La realizzazione del sé significa essere umani, senza limiti nécondizionamenti. Senza che nulla sia stato rimosso o portato via dalla nostranaturale essenza.

Auto-realizzazione significa dunque diventare tutto ciò che possiamo diventare e peril quale abbiamo già tutte le risorse interne ed interiori necessarie a nostradisposizione. Un potenziale latente che può far sì che le nostre passioni ed i nostritalenti si concretizzino e si realizzino. Ciò, senza dubbio, influisce in larga misura contutto ciò che si manifesta a livello globale. È dunque responsabilità di ogni singoloindividuo partecipare allo sviluppo evolutivo del pianeta.

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Dobbiamo dunque essere aperti a riscoprire noi stessi ed al nostro potere personale.Vi è necessità di una sintesi psicologica e spirituale che prenda certamente inconsiderazione gli aspetti dell'apprendimento, della mente umana, e delle percezionima che includa sia l'anima che lo spirito.

Noi possiamo creare e modificare la realtà e possiamo scegliere a che forzeconformarci. Per fare ciò è però fondamentale scoprire chi siamo veramente eripristinare il nostro potere personale.

Il mio obiettivo di elevazione della coscienza collettiva mi ha portato ad integrarediverse discipline per creare un sistema pratico ed efficace volto a ripristinare ilpotere personale nella sua interezza ed integrità, così da permettere l'integrazione diqualità e virtù superiori e poter cambiare il mondo, partendo dall'individuo. Quanto segue è il primo tassello di conoscenza che serve per iniziare a liberarcidalle catene che imprigionano l'anima in uno stambugio concettuale. Non è possibileliberarsi, sinché non ci si rende conto di trovarsi in uno stato di prigionia.

«Ciò che un essere umano può essere, deve essere.»

Abraham Maslow

A seguire:

Il declino del potere personale e la fondamentale e vitale necessità di impegnarsi adessere la miglior versione di sé stessi, in ogni ambito.

• L'uomo-liberto

• L'illusorio sogno di potere e la libertà

• Il conformismo di massa

• La realtà ed il condizionamento

• Leadership e auto-realizzazione

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L'uomo-liberto

Un tempo, molto prima del naufragio di Atlantide a cui Platone fa riferimento, uominie Dèi delle stelle condividevano la perfezione dell'armonia sulla Terra. Nella miticaera di abbondanza e prosperità, regnavano la sacralità, l'onore, la giustizia, e laverità.

La nobiltà era basata sulla superiorità d'animo ed i raggi del sole invisibileilluminavano le elevate coscienze.

Non esistevano leggi, se non quelle della natura. Non esistevano religioni, se nonquella della vita. Imperava la gerarchia spirituale. L'unità non conosceva laseparazione. Dio e la natura erano Uno. La supremazia dell'amore eterno, Forza eprincipio universale che regge l'intero Universo, era la sinfonia della vita. La melodiaceleste dell'esistenza. Dio era la natura. Era la vita.

Nel Paradiso terrestre, la natura Divina era venerata.

Poi, lo Spirito della gravità, acerrimo nemico dell'elevazione e grazie al quale tuttocade, contribuì, largamente all'inizio del declino. Strangolati nella propria essenza,anche gli Dèi caddero vittime della ragnatela delle pulsioni e dei bassi istinti umani edella dualità degli opposti che fa girar il mondo delle forme. L'amore incondizionatoper la vita venne deturpato da una luce effimera e dall'illusorio sogno di potere.

L'essere umano, con supponenza ed arroganza, si dimenticò della Divinità e smisedi cercare Dio nella sua interiorità, scegliendo di abbracciare l'illusione dellaseparazione dalla Fonte ed accogliendo l'oscurità in sé. La parte inferiore ed egoicadella mente iniziò a prevalere sul Sé superiore. Il significato della vita vennedeturpato della sua pura essenza, rendendo impossibile l'elevazione. Gli esseriumani scelsero ed abbracciarono le basse vibrazioni e la negatività. Da altri luoghigiunsero energie oscure e la naturale e creativa selezione evolutiva lasciò il posto aldeclino ed al decadimento dello Spirito individuale.

L'ego ebbe la meglio. La quantità iniziò a dominare sulla qualità, e la vita iniziò asvilupparsi orizzontalmente. Nulla più si elevava. Ebbe dunque inizio il golgota, ilcalvario di Gaia.

Dalla mitica età dell'Oro, il declino si protrae attraverso le ere di argento e di bronzo,sino a giungere nel periodo più tetro dei quattro cicli. Quello in cui viviamo.

La tetraggine segnata da Kali yuga*.

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Kali Yuga è un termine che, tradotto dal sanscrito, delinea un'epoca caratterizzatadal conflitto, dalla mediocrità, dal materialismo, dalla separazione, e da una dilatatae diffusa ignoranza a livello spirituale. È il volto oscuro dell'inganno. Il protrarsi dellamenzogna e la perseveranza nel portare avanti una serie di bugie, con un intentopoco pulito, hanno allontanato sempre più l'anima dell'uomo dalle Leggi della natura,dalla verità, dal Divino, e da sé stesso.

In totale antitesi con l'armonia, la gioia e la perfezione, questo allontanamento portatristezza, alienazione, conflitto. La leggenda dell'amore eterno rischia l'estinzione dalcuore di un uomo imbestialito, che ha dimenticato gli Dèi. La reminiscenza dellaDivinità di un tempo diventa una memoria a rischio di estinzione. La memoriaevolutiva, o fiamma della Luce Sacra, seppur insita nel profondo dell'anima di ogniuomo, vien sepolta dalle polveri di una coscienza corrotta dalla materia.

Le due sfere che regolano l'esistenza umana, quella materiale e quella spirituale,sono separate dalla nebbia delle illusioni, così come la mente ed il cuore.L'inscindibile duplicità che contraddistingue l'interezza, la totalità, e l'equilibrioarmonioso della vita stessa subisce una profonda lacerazione.

L'impennata del materialismo e dello sviluppo tecnologico corrisponde, inopposizione, ad una maestosa regressione spirituale. Luce ed oscurità danzanoall'interno di ogni essere umano. I confini tracciati sulle mappe dividono gli uomini, lecredenze dividono i cuori e il Dio-danaro corrompe le anime. Nel mentre, la triadetemporale creata dall'uomo per scandire gli eventi, rispecchia un presenteindesiderabile ed il timore di un futuro non meno distopico.

Non v'è resurrezione senza la crocifissione e certamente il sole nasce dalleprofondità dell'ombra ma, non possiamo neppure lasciar correre l'inclinazionedell'uomo a flagellare il proprio Spirito, avendo smarrito la speranza di trovar un'oasidi Luce in sé stesso.

In ogni essere umano, l'eterna lotta fra Luce ed oscurità è in corso.

L'uomo è confuso e smarrito, non vive più all'ombra della Luce Assoluta edell'intelligenza Divina ma nell'illusione di una luce effimera che gratifica i sensi esoggioga la mente. L'evoluzione umana si ferma, l'involuzione e l'oscurità avanzano.

Concupiscenza, paure, timori, dubbi, compromessi, una routine atomizzata eboriosa, caos, disordine, disequilibrio e mancato allineamento regnano sovrani.L'uomo diventa uno strumento di dominio e vuole comandare sugli altri.

Si crede metro e misura di tutte le cose.

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La sua visione antropocentrica, e prettamente umana, lo contraddistingue nella suasete di dominio e potere, anche sui suoi simili. La mediocrità, il Dio-denaro, la futiledelizia del guadagno immediato, l'accumulo materiale ed il bisogno artificialedenotano e sottolineano l'ignoranza globale, incantata dal fallace abbaglio di unaluce corrotta che non illumina nulla.

L'essere umano è ipnotizzato dal miraggio della separazione e da una profondadistorsione del significato dell'esistenza che ostacola il suo peregrinare evolutivo.Questa galera concettuale diventa dunque la cella della coscienza e dellaconsapevolezza. Lo stambugio dell'anima, che ostacola il risveglio della memoria diquella Luce interiore che mai ci ha lasciati.

La vera battaglia non è certamente fra gli uomini ma nell'interiorità di ognuno. Lamediocrità, l'ignoranza, la violenza, l'inerzia, e l'illusione hanno il volto di Kali yuga;colui che mira all'involuzione e vuole limitare l'illimitata coscienza, ostacolando in tuttii modi la ricerca della Luce Assoluta.

Ad oggi, in questa era di profonda ignoranza spirituale, lo Spirito della gravitàcontinua ad inabissare le coscienze e le anime in una prigione concettuale che cercadi impedire qualsiasi elevazione-evoluzione. Nel mondo delle forme, della dualità, edegli opposti regna la separazione. L'essere umano, imprigionato dai suoi stessiistinti inferiori vuole avere sempre di più, non essere e divenire. E'vittima della bramae del desiderio, in un sistema deviato e perverso che soffoca l'essenza della vitastessa.

E' un liberto moderno.

Nell'antica Roma, veniva considerato liberto uno schiavo affrancato. Egli viveva nellacasa del suo ex patronus, sottomesso ad obblighi e doveri, di natura economica e dirispetto. Oggi, l'uomo-liberto moderno vive in un oscuro stambugio concettuale, i cuigaleotti confini sono delineati dalla peggior bassezza di Spirito. Egli medesimo, chevive nella boria e tracotanza d'animo, si crede invece libero in quanto considera iltermine libertà come essere: libero da ogni principio etico, morale e di responsabilitàverso sé medesimo e gli altri.

La vita stessa è stata privata dei suoi colori e dei suoi sogni. Del suo realesignificato.

L'uomo-liberto moderno, dal canto suo, cerca di risolvere questo enigma e cerca didare un significato alla sua esistenza. Paradossalmente però, sceglie di utilizzare lasua mente condizionata per trovare delle soluzioni. Vittima della manipolazione edella persuasione, continua dunque ad appoggiare, inconsapevolmente e con unragionamento che ritiene logico, la sete di potere e di dominio di taluni, oltre che ilmostruoso inquinamento fisico e psichico che infesta l'aura della Terra.

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L'epoca in cui viviamo si distingue da uno sviluppo estremo nella tecnologia e nellamateria. Grandiosi sviluppi nella tecnologia delle comunicazioni, internet, la robotica,et cetera. Tutto ciò è parallelo ad una gigantesca regressione a livello spirituale. Lepersone non si curano più della loro parte più intima e pura, bensì la soffocano,privilegiando le delizie e leccornie della materia. Le coscienze diventanosonnecchianti e pigre. Non vi è più la Fede nello Spirito, bensì solo nella materia, enel danaro.

I problemi che affiorano e che possiamo vedere in questo Kali Yuga sono dunque iseguenti:

• Solo la ricchezza materiale ed il possesso determinano la nobiltà di unapersona.

• La meritocrazia non esiste più.• Il povero è schiavo del ricco e del potente.• La leggenda dell'amore eterno è dimenticata. L'amore è commercializzato.• Termini come libertà ed altruismo vengono spesso pronunciati ma sono

incompresi nel loro intimo significato.• Regna il conflitto.• La superficialità è diffusa e dilagante.

Nel Trattato dei Sette Raggi, Alice Bailey narra di una leggenda che si trova nella piùantica di tutte e Sacre scritture del mondo, la caduta degli angeli. In quell'occasione,sembra che tre discepoli di Dio si ribellarono dall'entrar liberi e senza impicci nelRegno dei Cieli, in quanto non volevano distaccarsi dai loro averi. Furono loro, aquanto pare, a dar vita all'umanità che conosciamo oggi.

Ad oggi, ciò che affligge l'essere umano è proprio il morboso attaccamento ad ognicosa (anche all'identificazione nei propri corpi), il desiderio di possesso, e l'illusoriasete di potere e dominio.

L'uomo-liberto moderno vive nelle tenebre dell'ignoranza spirituale.

Vive una vita passiva/reattiva e si lascia vivere. Non si chiede il perché di ciò che fae neppure di ciò che pensa. La suggestione della materia incatena la sua coscienzaed imprigiona il significato della vita nel dogma.

(*Gli Yuga sono ere. Sono il tempo dell'Universo suddiviso in quattro periodi: SatyaYuga o età dell'Oro, 1'728'000 anni; Treta Yuga, o età dell'argento, 1'296'000 anni;Dvapara Yuga o età del bronzo, 864'000 anni; e Kali Yuga o età del ferro, 432'000anni).

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L'illusorio sogno di potere e la libertà

Libertà è essere liberi di compiere le proprie scelte in perfetta autonomia e senzacostrizioni. In ciò risiede il nostro potere personale: nel potere di scegliere e didecidere.

Nella visione del filosofo e scrittore Jean Jacques Rousseau, l'essere umano è natolibero ma dappertutto è in catene. Nella sua filosofia, la causa è da ricercare nellasocietà, che ne corrompe l'originario stato di purezza.

Il significato del termine libertà si contrappone fermamente ad uno stato dischiavismo. Ovvero, di un sistema sociale ed economico basato sull'imposizione didiritti di proprietà sulla persona.

Nelle antiche civiltà della storia umana, la pratica dello schiavismo era ampiamenteaccettata. Si narra che quella romana abbia rappresentato l'apice delle societàschiaviste ed i suoi influssi si sono ben radicati nella società contemporanea. Bastipensare che il diritto continentale, oggi dominante a livello globale, è un modello diordinamento derivante dal diritto romano.

Ad oggi, il sistema economico globale è sostanzialmente governato da una sorta diMagna Carta, una Lex Terrae che ricorda la giurisprudenza feudale, e dalla Leggedell'Ammiragliato, o marittima. Il commercio internazionale si basa su un sistema dicodici uniformi (U.C.C.) che armonizza così le leggi della trading internazionale inmodo sistematico, fungendo da perno dell'intero sistema commerciale.

Taluni ritengono che il sistema globale in cui ci troviamo oggi riporta agli sviluppi delpotere ecclesiastico ed al vassallaggio della Santa Sede. A tal proposito, vengonospesso citate tre bolle papali: la Unam Sanctam (1302) che conferisce il potere alpapa sull'imperatore, la Romanus Pontifex (1454) sul possesso dei mari adiacentialle terre conquistate, i diritti di commercio, la schiavitù, et cetera, e la Aeterni regis(1481) sui diritti di possesso, e che conferisce le basi legali e l'autorità a CristoforoColombo per il suo viaggio nelle Americhe.

Purtroppo, come sappiamo, l'umanità conosce bene i termini colonizzazione,asservimento, e schiavismo. In ogni periodo della storia, la vita sociale si è basata sudelle relazioni do comando-obbedienza. A tutt'oggi, l'esercizio del potere così intesogioca un ruolo fondamentale nelle relazioni interpersonali fra le persone, e frapersone e Stato.

In passato, la leadership è stata spesso accomunata al potere.

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In uno studio del 1959, gli psicologi sociali John R. P. French e Bertram Ravenhanno evidenziato l'esistenza di cinque specifiche forme di potere. Nel 1965, Ravenha poi rivisto il modello e sottolineato che il potere delle informazioni è distinto daquello della percezione di essere un esperto, suddividendo il quinto elemento in dueparti distinte.

• Potere coercitivo: uso della forza coercitiva.• Potere della ricompensa: garantire o rimuovere/diminuire un rinforzo.• Potere legittimo: autorità di fare quanto sopra.• Potere del referente: una sorta di role model. • Potere della competenza: essere percepito come un esperto.• Potere delle informazioni: di essere informati e a conoscenza.

Una delle accezioni del potere riguarda fondamentalmente la capacità di persuadereed influenzare il comportamento altrui. L'illusorio sogno di potere ed il desiderio dipossesso denotano un comportamento tipicamente dettato da un ego amorale.

Oggi, sembra che il potere sia inteso come la capacità di influenzare, persuadere, farcredere, obbligare, convincere qualcuno ad agire in un modo che altrimenti nonsarebbe (normalmente) neppure contemplato.

Ciò ha segnato le relazioni interpersonali del panorama sociale in gran parte dellastoria ed ancora oggi, in una totale mancanza di reciprocità e di scambio equo. Tuttoquesto ha condotto l'essere umano ad una interpretazione del potere che ha portatoad una condizione di schiavismo concettuale, che si riflette nella sofferenza, nelmalcontento, nel caos, e nella miseria.

L'uomo ha dunque la forte tendenza di voler dominare su tutto e tutti, si crede misuradi tutte le cose, e la visione antropocentrica inventata da egli medesimo è ladimostrazione manifesta della volontà di avere potere su ogni cosa per il propriotornaconto.

Si crea così uno stato di disequilibrio e disarmonia che influisce negativamente suogni aspetto della vita, in un continuo conflitto che de-umanizza e de-potenzia ilsingolo individuo del suo vero potere, quello interiore. L'illusorio sogno di poterelacera l'essenza della vita stessa e della libertà.

In Four Essays on Liberty, il politologo britannico Sir Isaiah Berlin scrive che,«l'essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuolescegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che unsistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, dischierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue. La vera libertà èquesta, e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusionedi averla.»

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La leadership dell'Anima Francesco Ferzini

Ciò significa assumersi la totale ed assoluta responsabilità delle proprie scelte e delproprio mondo interiore. Del proprio potere personale.

In altre parole, assumere la leadership di sé stessi.

La storia dell'uomo ha sempre visto la schiavitù, il controllo, la sottomissione, lacostrizione, ed il soffocamento dell'indipendenza e della libertà. Un sistemapiramidale di potere, comando, e controllo che ha soffocato l'arte. L'arte di esserecreatori della propria realtà, giungendo all'apice della disumanizzazione conl'avanzata del sistema industriale e speculativo.

Oggigiorno, la schiavitù è più imperante di un tempo, anche se indossa altre vesti. Ilsistema si è trasformato in una entità i cui obiettivi (di profitto) sono posti al di sopradell'umanità stessa e di un ambiente naturale che ne subisce le efferateconseguenze.

Alla libertà di esprimere il nostro potenziale abbiamo messo il berretto frigio, laberretta frigia indossata dai galeotti di Marsiglia nella rivoluzione francese (econsiderata simbolo della rivoluzione stessa). Questa particolare berretta è statautilizzata per simboleggiare il rinnovamento, il progresso, e la liberazionedell'umanità.

Al tempo, il berretto veniva issato sopra il cosiddetto albero della verità e questiultimi venivano piantati nelle piazze principali delle città in Francia, in Italia, ed inSvizzera. Troviamo il berretto frigio anche sul capo della Marianne, nel celebredipinto La Liberté guidante le peuple (1830) di Eugène Delacroix, utilizzato dalmovimento socialista, immortalato sullo stemma dell'Argentina, ed anche sul sigillodell'esercito degli Stati Uniti d'America.

Seppur utilizzato per simboleggiare la libertà, non possiamo però dimenticare chequesto conico copricapo con la punta ripiegata in avanti veniva dato agli schiaviliberati nell'antica Roma, come una sorta di valore simbolico della libertà.

A quei tempi, chi riceveva questo berretto veniva considerato uno schiavo affrancato,che era sempre e comunque sottomesso agli obblighi e doveri, di natura economicae rispetto, nei confronti del suo ex patronus: un liberto.

Nel trarne una inferenza provocatoria, ciò potrebbe significare che la libertà è oggida considerarsi sottomessa ad altre leggi e che l'essere umano non è libero discegliere di essere.

Semplicemente ESSERE.

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La leadership dell'Anima Francesco Ferzini

La vera essenza della libertà dovrebbe essere infatti fondata sull'individualità, el'individuo considerarsi un elemento separato ma altrettanto interattivo che siincastra nell'Uno come un pezzo indispensabile nel perfetto mosaico dell'esistenza.Invece, all'individualità è prediletta la standardizzazione uniforme della massa: lamassificazione.

«La libertà non consiste nell'avere un buon padrone, ma nel non averne affatto.»

Cicerone

A partir dal XX secolo, la massa assume un ruolo molto importante e nell'ordinesociale collettivo si trasforma in un nuovo attore della scena politica e socio-culturale.

Negli ultimi cento anni, siamo stati soggetti ad una sconveniente mediazione conl'era industriale ed il modello di un raffinato capitalismo speculativo. La massa,diventata protagonista in termini di opinione pubblica e consumismo è anche moltosuggestionabile. La libertà diviene dunque soggetta ad una delle accezioni delpotere che non consiste nell'utilizzo della forza bruta per imporre la propria volontàcome accadeva un tempo, bensì riguarda la capacità di influenzare ilcomportamento altrui.

In generale, la retorica classica e la manipolazione della linguistica produconol'effetto persuasivo desiderato sulla coscienza umana.

Indubbio è l'enorme potere che hanno avuto i mass media nel creare e modellare lapubblica opinione. Essenzialmente, nei rapporti sociali e interpersonali, le modalitàche sono sempre state utilizzate e messe in pratica per avere o mantenere il poteresono proprio quelle descritte da French e Raven.

In sintesi, può trattarsi di intimidazione, convincimento indotto, o persuasione, ma ilmeccanismo è sempre il medesimo. In tutti i casi si tratta di far sì che le personeagiscano in un determinato modo, in linea con il proprio desiderio o obiettivo, esecondo la propria volontà.

Nella maggior parte dei casi, ciò significa che non vi è alcuna reciprocità o scambioequo per quanto concerne la sfera del potere personale. In assenza delle effimereillusioni e del sogno di potere, non esisterebbe, infatti, alcuna imposizione di diritti diproprietà sulle persone.

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V'è da dire che l'implacabile avanzata del sistema industriale ha ridefinito ilcapitalismo e cambiato il mondo. Le nozioni di successo, di benessere, e di felicitànella vita sono state totalmente ridefinite, così come i nostri sogni e le nostreaspirazioni.

Per quanto concerne l'ineguaglianza sociale, il filosofo tedesco Max Webersottolineò tre precise dimensioni: ricchezza, prestigio, e potere.

In questa era di ignoranza spirituale, molti sono purtroppo giunti a credere che loscopo della vita sia fare soldi e diventare ricchi e che sia questo che porti la felicità.

Il paradosso della felicità definito nel 1974 dal professore di economia RichardEasterlin evidenzia però chiaramente che la felicità non dipende dalla ricchezzamateriale o dalle variazioni di reddito. Si osserva, infatti, che quando il redditoaumenta, la felicità aumenta solamente fino ad un certo punto, per poi iniziarediminuire, seguendo una curva a U (rovesciata).

La maggior parte delle genti non si interroga su cosa vuole veramente, su quali sonole proprie vere ed intime aspirazioni fondamentali e perché sono importanti.

Siamo desiderio e, molte volte, il desiderio volge all'artificialità della materia ed allabrama di appagare qualche impulso reattivo, istinto o dei comandi interiori, che nonsono però allineati alle aspirazioni della nostra parte più pura e profonda. In questomodo, dissipiamo le nostre risorse energetiche ed il nostro potere personale.

Convinzioni illogiche e contraddittorie sono ormai da tempo somatizzate ecristallizzate in percezioni corporali e reali. Il disincanto della mente ci ha portati adimenticare la nostra vera e pura essenza, imprigionando il nostro cuore e la nostraanima in un oscuro stambugio concettuale. Le effimere illusioni e seduzioni dettatedalle nostre paure ci impediscono di espandere la coscienza e di superare i nostrilimiti. I limiti che noi stessi abbiamo costruito ci impediscono di essere liberi.

«La sete di lucro, l'aspirazione a guadagnare denaro più che sia possibile, non ha di per sé stessa nulla in comune

col capitalismo. Questa aspirazione si ritrova presso camerieri, medici, cocchieri, artisti, cocottes, impiegati corruttibili,

soldati, banditi, presso i crociati, i frequentatori di bische, i mendicanti; si può dire relativamente a tutti i tipi di uomini di

qualsiasi ceto sociale, in tutte le epoche di tutti i paesi della terra, dove c'era e c'è la possibilità oggettiva.»

Max Weber

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Prima dell'invenzione della moneta si ricorreva allo scambio diretto di beni controbeni, che erano considerati sostanzialmente equivalenti fra le parti.

Le genti si scambiavano merci che producevano in eccedenza, con altri beni chemancavano loro. Più produttività e più efficenza portò a più ricchezza ed a piùbenefici. Ognuno beneficiava del commercio.

Venne poi introdotta la moneta come valuta di scambio e distribuzione.

La moneta è fondamentalmente un concetto artificiale, una storia che raccontiamo anoi stessi, un mezzo che utilizziamo per acquistare qualcosa che riteniamo essere divalore.

Max Weber stilò il termine entzauberung per definire la nascita della societàborghese-capitalista e l'inizio della modernizzazione industriale. Egli consideravaquesto sviluppo come un processo graduale che ha reso la vita razionale eprevedibile. Questo disincantamento del mondo ha fatto sì che, nel corso dellastoria, si è posto sempre meno l'accento sulle arti magiche, sulla mitologia, sulle arti,sul senso poetico, sui fatti soprannaturali, e sull'anima. Oggigiorno, infatti, inOccidente impera il rigido raziocinio di una mente condizionata, su ogni altra cosa.

Secondo Weber, ci sono due specifici fattori che hanno segnato questo corso. Ilprimo, è la nascita delle grandi religioni, che hanno suddiviso il soprannaturale (chespiegano con il dogma) dal naturale, che viene spiegato dalla fisica. Vengonodunque eliminate tutte le altre spiegazioni, gli Dèi, le arti magiche, e le conoscenzeanimistiche e spirituali. In perfetto stile Liberté, égalité, fraternité tutti uomini sonoresi tutti uguali dinnanzi allo stesso Dio-umano. Uno dei presupposti principali di unaglobalizzazione imposta che evira l'unicità individuale, dove la nobiltà si basa sullaricchezza materiale a non più sulla nobile supremazia dell'anima e dello Spirito.

Il secondo fattore è la trasformazione del sistema sociale patriarcale nella burocraziache tutti conosciamo, con il fine di separare e distinguere i beni privati da quelli delloStato. Il capitalismo ha trasformato il mondo intero in una versione che è poi stataridefinita dall'implacabile avanzata dell'industrialismo.

La logica del capitalismo industriale ha creato economie di scala e ci ha portati allaglobalizzazione ed al libero mercato. Sono state create le classi sociali chesuddividono le persone in padroni e servi-lavoratori. Una stratificazione sociale chenon si distanzia molto dalla comprensione di Weber sulle ineguaglianze sociali.

Il processo di industrializzazione iniziò a manifestarsi in maniera sempre piùcrescente nel corso del XIX secolo. Come ogni rivoluzione, non mancarono deimutamenti radicali nel panorama socio-culturale.

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La nozione di successo e di benessere nella vita vennero totalmente ridefiniti el'educazione subì una profonda trasformazione. Venne stravolto totalmente il modoin cui viviamo il nostro tempo e dedichiamo le nostre risorse a determinate attività.

L'uomo viene considerato una risorsa umana, una batteria intercambiabile.L'individuo viene trasformato ed inglobato in una massa uniforme di individui.Mercanti di massa, mass media, produzione di massa, marketing di massa, eprogrammi educativi di massa diventano la norma. Obbedienza e disciplina vengonopremiati. la meritocrazia e la nobiltà vengono ereditati, acquistati, o considerati inbase a possedimenti e ricchezze.

L'indottrinamento della propaganda industriale ha plasmato anche i sogni, leambizioni, e le aspirazioni.

L'essere umano viene marginalizzato e separato dai suoi simili da astratti concettiche ritiene veri e reali. Il consumismo sfrenato, illusori sogni di potere, e lestrumentalizzazioni di un sistema di controllo hanno disconnesso l'essere umano dasé stesso e dalla sua anima, che egli medesimo reprime nelle sue reconditeprofondità.

L'illusorio sogno di potere, l'attaccamento, ed il desiderio di possesso portanoinequivocabilmente ed inevitabilmente alla manifestazione concreta dei meccanismidi dominazione-sottomissione, di natura coercitiva o più sottile e subdola.

Il termine libertà viene spesso pronunciato ma mai messo in pratica.

«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati diragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.»

Dichiarazione universale dei diritti umani, art.1

Il conformismo di massa

Dal sanscrito, il termine Moksa è tradotto come liberazione ed emancipazione einterpretato come il conseguimento di una condizione spirituale più elevata, oppurela liberazione dall'ignoranza.

L'ignoranza è di certo il male peggiore che affligge l'essere umano, abbagliato dallecorrenti dell'ego e del materialismo. Solo riconnettendosi con la propria natura intimae fondamentale, l'essere umano potrà davvero essere libero di essere e divenire.

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Molti sono disconnessi da sé stessi e non sanno più come relazionarsi positivamentecon il mondo che li circonda.

Come sappiamo, le convinzioni e credenze possono essere un paradiso oppure uninferno. È altresì risaputo che il nostro modo di pensare influisce largamente sulnostro stato di salute e governa la nostra vita.

Le credenze e le convinzioni hanno un estremo potere su di noi e possono delineareil nostro successo o il nostro insuccesso, in tutti i campi e le aree della nostra vita.

Ad oggi, il mondo si suddivide fra atei materialisti e fondamentalisti religiosiinnamorati del dogma. Siamo zeppi di convinzioni dogmatiche e credenze illogicheche minano il nostro cammino verso l'eccezionalità di una vita straordinaria edarmoniosa del nostro essere spirituali.

Il nostro pensiero è fallace, viziato, ed imperfetto ed abbiamo la forte tendenza allageneralizzazione, oppure a cedere alle distorsioni ed omissioni cognitive nel nostromodo di comunicare, sia con noi stessi che con gli altri.

In qualità di esseri umani comunichiamo sempre, anche senza proferir parolaalcuna, in un continuo scambio di informazioni e di energie, di stimoli e di risposte.Siamo nati senza limiti e con illimitate capacità di apprendere poi, crescendo, èsuccesso qualcosa che ha fermato i nostri passi evolutivi ed infranto i nostri sogni,derubandoci del nostro potere personale.

«Non puoi cambiare il mondo!», «Non sei abbastanza bravo!»

«Non hai talento!», «Non combinerai mai nulla di buono!»

«Non puoi diventare Michelangelo!»

Il guaio è che, specialmente in tenera età, abbiamo creduto a queste parole,proferite da persone a loro volta condizionate come genitori, famigliari, maestri discuola, oppure dai nostri compagni di classe. Influenze esterne di un sistema creatoper condizionare e limitare le nostre potenzialità alla mediocrità dellastandardizzazione uniforme.

Pian piano, abbiamo filtrato ed elaborato informazioni e creato convinzionidogmatiche e spesso illogiche in cui crediamo ciecamente e non mettiamo mai indiscussione. Abbiamo così abbandonato la perfezione dell'essere e creato unavalanga di condizionamenti che limitano le nostre potenzialità.

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Dubbi, paure, distorsioni cognitive, congetture, stereotipi, presupposizioni, epreconcetti che, se non risolti, possono dominarci per tutta la vita, impedendoci divivere al meglio le nostre potenzialità.

L'utilizzo della retorica classica e delle abilità di influenzare e persuadere la mentedel proprio interlocutore sono state largamente utilizzate nella società per far crederee per convincere. Come conseguenza, sono state partorite ancor più distorsionicognitive che impicciano la mente del pensate.

Sostanzialmente, i mezzi di comunicazione di massa sono stati praticamente sempreutilizzati come un modello di propaganda per creare e mantenere dogmi, pregiudizisistemici, stereotipi, e concetti che poi si cristallizzano nelle menti delle genti. Comeriteneva Platone, infatti, dubbio e confusione derivano proprio dall'ignoranza dell'artedi pensare.

La psico-evangelizzazione avviene dunque sotto una moltitudine di aspetti.

È alquanto peculiare che la semantica di termini come educazione, comunicazionedi massa, storia, relazioni pubbliche, pubblicità, e notizie hanno un interessantedenominatore comune; ovvero, l'attività di disseminazione di informazioni e di idee.Ciò, con l'obiettivo di indurre a specifiche attitudini ed azioni, è il significato intrinsecodella propaganda.

Originalmente, questa parola latina era riferita alla riproduzione della flora e dellafauna. Significava propagare e disseminare. Nel 1622, fu coniata la frasePropaganda Fide, quando Papa Gregorio XV, preoccupato per l'avanzata delprotestantesimo, fondò il braccio missionario della Chiesa Cattolica per la diffusionedella Fede: la Sacra Congregatio Nomini Propaganda.

Com'è noto, la programmazione religiosa di qualsiasi dottrina racchiude in séun'insieme di tecniche volte alla manipolazione spirituale, emotiva, e psicologicadell'umanità. Le varie religioni evangelizzano, educano, e indottrinano. Insegnanoalle persone come pensare in un determinato modo.

Condizionano.

Le medesime tecniche e strategie sono state abilmente duplicate ed applicate permanipolare il pensiero e orchestrar le percezioni delle masse, da coloro cheambiscono al potere e che vogliono trasformare il mondo nella standardizzazioneuniforme della mediocrità e limitare la coscienza stessa.

Imbavagliandola.

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«Lo strumento fondamentale per la manipolazione della realtàè la manipolazione delle parole. Se puoi controllare

il significato delle parole, puoi controllare le persone che devono usare le parole.»

Philip K. Dick

La manipolazione della realtà è sempre esistita. Ciò che oggi chiamiamo pubblicaopinione è sempre stata modellata e plasmata dall'autorità.

Nella storia, ad esempio, la sovranità ed il potere non dovevano essere mai messi indiscussione. L'Ètat c'est moi! è la più completa personificazione del monarcaassoluto, come proferito da Luigi XIV.

Le rivoluzioni industriali hanno spodestato i re dal loro trono e portato ad un sempremaggiore interesse sulla comprensione dei meccanismi che governano la mentedella massa come importante attore sociale.

L'opinione pubblica diventa oggetto di grande interesse e trasmettere una immaginepositiva alle grandi masse per ottenerne il supporto diventa oggetto di grandefascinazione.

Far credere e convincere diventano sinonimi delle relazioni con la propria audiencedi riferimento. Una nuova realtà prende dunque forma, un perfetto circolodell'obbedienza che remunera condiscendenza, conformità, uniformità, ed unadisciplina imposta dai vertici di una metaforica struttura piramidale.

La trappola dell'industrialismo imbavaglia e livella le coscienze. Il circolodell'obbedienza soffoca la creatività e l'arte viene relegata ed associataesclusivamente a pittori, poeti, e musicisti da strada. Non servono artisti e non servela creatività. Serve essere obbedienti ed eseguire gli ordini, produrre e consumare.

L'elemento fondamentale della democrazia è quello di manipolare, con intento, leabitudini e le opinioni delle masse. Perlomeno, di ciò era convinto Edward Bernays, ilpadrino della propaganda moderna.

Egli credeva fermamente che le masse non sono in grado di governare sé stesse eche una piccola e colta élite debba essere l'artista che dipinge il panorama globalenel cristallizzare idee e opinioni del gregge umano mondiale.

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Intrecciando influenti opere e scoperte sulla psicologia sociale e le ricerche di suozio Sigmund Freud sulla psicanalisi, Bernays diede vita ad una serie di efficacitecniche che trasformarono la propaganda moderna in uno sforzo deliberato econtinuativo per creare o modellare gli eventi ed influenzare le relazioni del pubbliconei confronti di una azienda, un'idea, un gruppo.

Siamo delle creature semantiche e simboliche e formiamo le nostre opinioni graziealle informazioni. La qualità dell'informazione che riceviamo forma quel chechiamiamo pubblica opinione.

Nell'agglomerato mediatico globale poche aziende monopolizzano il mercato e lenotizie giungono al ricevente in modo prettamente unilaterale dagli stessi enti chepromulgano asserzioni che non necessariamente corrispondono ai fatti,manipolando le notizie, e come conseguenza, la pubblica opinione.

Il pensiero diventa in qualche modo uniforme e globalizzato.

Le persone non dicono più quel che pensano in quanto, come sostenne WalterLippmann in the Liberty and the News, quando gli uomini smettono di dire quel chepensano, presto smettono anche di pensarlo.

A proposito della pubblica opinione, Lippmann sottolineò tre distinti modi perottenere una forza coesiva: amalgamare e stabilizzare la coesione con reciprocità efavoritismi, governare con la modalità terrore ed obbedienza, o formare un Governosulle basi di un sistema informativo altamente sviluppato.

Gocce di propaganda che formano, quotidianamente, l'oceano mentale delle masse.

La propaganda moderna è stata magistralmente impiegata in molti ambiti(educazione, pubblicità, pubbliche relazioni, lobbying, relazioni con i media, etcetera) che sono sempre stati uno strumento per comunicare ad un vasto pubblico.

Il controllo delle masse tramite la disseminazione di informazioni controllate èsempre stato di grande interesse per tutti coloro che intendono architettare l'opinionepubblica.

L'unificazione e la convergenza di proprietà nell'industria dei media riflette una altaconcentrazione ed un piccolo numero di società e persone hanno il completodominio sul mondo. La critica più diffusa è che la programmazione e le notizievengono utilizzate per manipolare e livellare la coscienza verso unastandardizzazione dell'essere. Si tratta di propaganda sistematica, comesottolineano gli autori Edward S. Herman e Noam Chomsky in un modello che tentadi spiegare la propaganda nei mass media, e che vien definita essere La fabbricadel consenso.

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Già nel 1962, nel suo famoso discorso alla Berkley University, Aldous Huxleyasseriva che l'ambiente esterno viene cambiato o modificato con lo scopo dicambiare l'essere umano. Attraenti ideologie e la manipolazione dell'ambiente socio-culturale tramite rivoluzioni economiche, sociali, religiose, e riforme sono indirizzate,direttamente o indirettamente, a modificare il comportamento dell'uomo.

Nella più distopica delle ipotesi formulate da Huxley, le più raffinate tecniche (diquella ch'egli definiva l'ultima rivoluzione) operano al livello del condizionamentopsico-logico, nel rimpiazzare i limiti esterni con pulsioni e costrizioni interiori, chehanno lo scopo di standardizzare e trasformare l'essere umano in un sub-prodottodella globalizzazione.

Essenzialmente, per giungere a quella ch'egli definiva una dittatura perfetta, dallesembianze di una democrazia; ovvero un sistema di schiavitù basato sul consumo,sul divertimento, e sull'asservimento al potere.

Di generazione in generazione, la cultura è cambiata ed anche il significato di essereumano. Oggi, è comune pensare che significhi desiderio di possesso, ricchezza,accumulo, e attaccamento.

Una realtà suggerita da un sistema di controllo e potere.

Un sistema che condiziona e che ci porta a soffocare la parte migliore di noi stessi,ostacolando il nostro percorso evolutivo e la realizzazione dei nostri sogni. Tarpandole ali delle nostre passioni e dei nostri talenti, impedendoci di proporre al mondo lanostra preziosa arte. Imprigionando la nostra anima in uno stambugio concettuale.

Abbiamo creato le nostre opinioni grazie alla propaganda ed abbiamo confuso lenostre mappe mentali con la realtà vera e propria. Così facendo, manchiamo diriconoscere il mondo per quello che è; ovvero, una mera rappresentazione che,come qualsiasi rappresentazione, può essere posta sotto il controllo della nostravolontà, come sosteneva il filosofo Arthur Schopenhauer.

Tutto ciò porta ad una progressiva perdita del potere personale e del pensieroindipendente a favore di luoghi comuni, stereotipi, distorsioni cognitive, convinzioni ecredenze.

La credenza che la superficie della Terra fosse piatta anziché statica si trova nei piùantichi scritti dell'umanità. Oggi, sappiamo che non è così.

Diversi anni fa, si credeva che non era possibile per un essere umano correre ilmiglio in meno di quattro minuti. Roger Bannister dimostrò che è possibile superarequesta barriere e molti dopo di lui vi riuscirono.

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Nel mondo moderno, vi sono ancora una miriade di bizzarre e stravaganti credenzee convinzioni (che possiamo chiamare forme-pensiero) che abbiamo ereditato.

Per dissipare alcuni dei nostri veli mentali dobbiamo rivolgere l'attenzione alle nostrefonti di informazione, dalle quali abbiamo tratto le nostre idee, e costruito le nostreopinioni e convinzioni. Certamente, la nostra famiglia ha avuto una grossa influenzasu di noi, così come il contesto socio-culturale in cui siamo cresciuti e, nondimeno, imass-media.

Se pensiamo invece alla scienza tradizionale, la stessa è stata separata daifenomeni soprannaturali e si è concentrata sul mondo fisico. Inoltre, sembra seguaimperterrita le condizioni dettate da Francesco Bacone, nel 1600, per il quale lascienza doveva essere posta al servizio dell'uomo, ministro e interprete della natura.Paradossalmente, ciò ha portato a fare sì che ciò che la scienza non riesce aspiegare, per l'uomo non esiste. Di ciò, molti sono fermamente convinti in quanto...lo dice la scienza.

Il nostro progresso si basa dunque sulla tecnologia e sullo sviluppo di un sistemaaltamente capitalistico e speculativo che separa gli esseri umani. Crediamociecamente che la tecnologia ci renda persone più civili di altre che vengonopraticamente definite barbare o primitive e continuiamo a seguire un copione scrittoda altri, credendo ciecamente in ciò che ci viene quotidianamente, ripetitivamente,propinato dalle nostre fonti di informazione.

Pensiamo alle popolazioni native, come gli aborigeni australiani e gli indiani natividelle americhe, che sono stati decimati dalla sete di potere di un essere che diumano ha ben poco, ed ora sono purtroppo emarginati nelle loro terre. Essi vivonoancora a stretto contatto con la natura e ne condividono lo splendore. L'essenzadella vita stessa.

Pensiamo al popolo degli Hunza, ad esempio, che sono stati oggetto di ricerche estudio in quanto vivono in media centoquaranta anni e non sono neppure aconoscenza dell'esistenza di malattie o altre patologie degenerative. Nonnecessitano neppure di ricorrere agli espedienti proposti dalla nostra scienzamoderna occidentale, ed a cento anni sono ancora nel pieno della loro vitalità.

Il nostro stile di vita è una illusione. L'ipnosi di massa è equiparabile ad un lavaggiodel cervello che ha modificato gradualmente i parametri della nostra esistenza.Siamo colmi di bisogni artificiali, siamo abitudinari e succubi delle dipendenze. Cisiamo allontanati dalla natura e da noi stessi.

L'illusione è definita come qualsiasi errore dei sensi o della mente che falsi la realtà.Essenzialmente, l'illusionista intrattiene lo spettatore, creando illusioni nella suamente. Un po' come accade con la televisione, insomma.

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Gli studi sull'ipnosi tendono a dimostrare che, statisticamente, circa il 70% dellepersone sono moderatamente ricettive alle suggestioni ed alla trance ipnotica, il 15%è molto ricettiva, e per il restante 15% la ricettività è minima. Questi dati,sottolineano inequivocabilmente un aspetto fondamentale dell'essere umano;ovvero, che siamo facilmente influenzabili e facili prede delle illusioni.

Nel 1894, ne La Psicologia delle folle, Gustave Le Bon asserì che le masse hanno lapeculiarità di mostrare un volto dai tratti generici:

• Tendenza associativa a far parte del gruppo• Spiccati sentimenti di egoismo, potere, e dominio• Sensibilità alla leadership• Alto grado di contagiosità e suggestione• Velocità nell'azione (la personalità inconscia domina)• Modo di ragionare inferiore all'individuo. Primitivo• Irritabilità, intolleranza, prepotenza• Credulità e moralità esagerata• Inerzia, pigrizia, svogliatezza• Forte tendenza a difendere convinzioni e credenze• Omogeneità

Nel 1908, Wilfred Trotter aggiunse i suoi studi alla conoscenza della psiche di quelch'egli definì essere un gregge.

Egli argomentò una tesi dove suggerì che esser gregario e socievole è un innatoistinto dell'uomo e, come tale, dovrebbe esser incluso fra gli istinti primordiali diconservazione, nutrizione, e riproduzione. Altri tratti si aggiunsero all'identikit delvolto della massa.

• Pregiudizi e resistenza al cambiamento• Materialismo• Intolleranza o paura della solitudine• L'individuo è molto sensibile alla voce del gregge• L'individuo è soggetto alle pulsioni e passioni del gruppo• Estrema suscettibilità alla leadership

In sintesi, il pensiero del gregge è composto da impulsi, abitudini, e stati emozionali.La massa elimina il pensiero critico ed indipendente.

L'essere umano è un anima-le socievole e, come sottolineò Trotter, vi è unarelazione molto intima fra l'istinto gregario dell'uomo ed il potere della suggestione.

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«In ogni campo e per ogni oggetto sono sempre le minoranze, i pochi, i rarissimi, i Singoli quelli che sanno:

la Folla è ignorante.»

Søren Kierkegaard

Se rivolgiamo lo sguardo alla storia, la classe dominante ha sempre assunto unatteggiamento repressivo sulle classi inferiori. L'ignoranza delle genti e lasuggestione della materia sono sempre stati sufficienti per incatenare le coscienze.

Terrore e devozione mescolati creano una sorta di aura di venerazione e paura delpotere, che si trasforma in obbediente sottomissione. Ciò sembra simile allaSindrome di Stoccolma, dove oppressione e servilismo si trasformano nell'inabilità dimettere in discussione il dogma e, anzi, difenderlo e, paradossalmente, condividernei contenuti.

Potere, autorità, e obbedienza si possono racchiudere in un unico termine che ne è ildenominatore comune: conformità.

La retorica sofista e flogistica seduce. La comunicazione gerarchica ê altamentecentralizzata e ramificata per raggiungere le menti, e per ingannare le genti.Promesse di ricompensa o minacce di punizione delineano lo standard dicomportamento che tutti devono seguire, nella struttura del sistema di potere.

Questo genere di tecniche è largamente utilizzato anche dalle sette e dai Cultipseudo-religiosi per condizionare le menti:

• Creazione di nuove abitudini e dipendenza emotiva. In questo caso, il leaderpropone la sua interpretazione del mondo per costruire una determinatarealtà.

• Distorsione della percezione del tempo con allettanti promesse di un futurosfavillante.

• Qualsiasi altra fonte di informazione viene eliminata e gli adepti vengonoseparati dalle proprie famiglie.

• Distinzione fra gli eletti ed i non-eletti. In tal caso, vi è sempre un nemico dacombattere, spesso anche inventato.

• Suggestione continua e controllo del pensiero critico e indipendente tramitecontinue distrazioni e storie fantastiche.

• Gli adepti devono evangelizzar l'ideologia o dottrina cosicché rafforzino il loroauto-convincimento.

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Il condizionamento è l'obiettivo ultimo di un sistema di credenze altamentesofisticato. Il preludio al potere sulla mente. L'era delle masse ha, infatti, portato aduna decrescente responsabilità personale dell'individuo.

«La massa ê un gregge docile che non può vivere senza un padrone.È talmente assetata di obbedienza da sottomettersi istintivamente

a chiunque se ne proclami padrone.»

Sigmund Freud

L'era industriale ci ha ipnotizzati con le sue promesse e racchiusi in un circolovizioso. Una sorta di catena di montaggio che risulta in una produzione di massa diesseri umani standard.

Dei codici a barre umani.

Nella società industrializzata, si vive secondo determinati parametri, leggi, e codici dicondotta sociale. La produttività ha portato a ricchezza e benessere. Ciò ha portatoal circolo dell'obbedienza alla quale le genti sono state abituate. Negli ultimi centoanni, la storia è stata censurata e, sulla stessa linea, le notizie del presente sonomanipolate per creare una realtà del consenso conformista. Un eco-sistema distereotipi che rafforza l'automatizzazione della mente.

Teorie, scoperte, ed insegnamenti di origine militare sottolineano che la psicologia ètutto. L'interiorità umana assume dunque un aspetto decisamente fondamentale inogni e qualsiasi strategia o tattica per ottenere consensi.

Per citare uno sporadico esempio, possiamo rivolgere l'attenzione alle intelligentiscoperte dell'Intelligence statunitense, che sono state oggetto di inchiesta in tempinon remoti.

Il Kubark Counterintelligence Interrogation è un manuale della CIA che racchiude insé le tecniche di interrogatorio di derivazione militare, punitive e coercitive. Neglianni ottanta però, gli esperti ritennero che l'uso della tortura per ottenereinformazioni non è affidabile, in quanto l'estremo dolore può portare il soggetto adichiarare il falso per evitare ulteriori punizioni. Venne dunque proposto un secondomanuale: il Human Resource Exploitation Training.

Ciò sottolinea un notevole cambiamento. Dall'utilizzo di tecniche brutali si passa alplagio psicologico per giungere alla condizione di ridurre una persona in uno statototale di soggezione al proprio potere.

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Sostanzialmente, si può dir che si tratta di manipolarne il libero arbitrio, secondo lapropria volontà.

Progetti con il fine di influenzare e controllare la mente umana, come il MK-ULTRAche hanno coinvolto la CIA negli anni cinquanta, ricordano la Riforma del Pensierocinese e le teorie di stampo Marxista-Leninista, ovvero che gli uomini sono ilprodotto dell'ambiente ed ogni azione è una diretta reazione allo stimolodell'ambiente stesso.

Quel che asseriva Aldous Huxley su quella ch'egli definiva ultimate revolution, ècertamente riscontrabile in varie ideologie dove sono state messe in atto delle vere eproprie rieducazioni attraverso il lavoro forzato: guerra di secessione americana,campi di concentramento nazisti, gulag russi, et cetera.

In altri frangenti, si procede comunque a modificare l'ambiente per cambiare ilcomportamento individuale. Le sorgenti esterne manipolano l'individuo nei suoipensieri e nei suoi processi mentali. La consapevolezza intima e personale sidistingue dall'apparenza pubblica, e la denigrazione di ciò che siamo intimamenteconduce ad una progressiva perdita di creatività, autonomia, e responsabilità.

Lo scopo delle tecniche utilizzate è quello di superare ogni e qualsiasi resistenza. Ilmanuale della CIA insegna che ogni tentativo di adattarsi al nuovo ambiente deveessere sventato per rinforzare gli effetti della desiderata regressione dell'individuo.Lo scopo è far sì che il soggetto regredisca sempre di più nella sua interiorità, inmodo tale da non poter più controllare le sue risposte in modo consapevolmenteadulto.

Fondamentalmente, lavaggio del cervello significa essere in grado di condizionareuna persona nel suo meccanismo stimolo-risposta. I mezzi coercitivi consigliati sonodunque debilitare la resistenza fisica per intaccare quella psicologica. In tal caso, lasola minaccia di punizioni ed il tentativo di infliggere dolore (interiore) sonoconsiderati estremamente efficaci. Il controllo dell'ambiente esterno, e rendere ilsoggetto totalmente dipendente per i basilari bisogni umani è considerato l'elementoprincipale da cui dipendono i risultati delle tecniche coercitive praticate.

Il fine ultimo è chiaramente quello di manipolare la mente. La resa della resistenzache si trasforma in docile cooperazione ed asservimento. Per raggiungere questoobiettivo, gli esperti sottolineano che l'utilizzo delle droghe o della tortura non sonoefficacemente affidabili per raggiungere lo scopo. I risultati migliori sembrano essereottenuti con delle tecniche ipnotiche che portano ad aumentare l'effetto-suggestione.

Una sorta di effetto placebo.

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«Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima

e con tutta la mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti.

E il secondo è simile al primo: amerai il prossimo tuo come te stesso.

Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti.»

Mt 22, 37-40

Dignità e stima di sé stessi si sposano alla perfezione. L'identità e la costruzionedella propria personalità giocano un ruolo chiave in tal senso. Lo psicologo WilliamJames asseriva che l'autostima deriva da un complesso rapporto fra il sé ideale equello percepito.

Com'è dimostrato, quando la situazione reale non corrisponde a quella ideale, sicrea uno squilibrio che dà origine a frustrazione e sofferenza. Ciò portaall'esaurimento emotivo, alla de-personalizzazione, ed a una ridotta efficienzapersonale.

In altre parole, ad aver meno risorse energetiche. Meno vitalità. Meno poterepersonale.

Il sistema della speculazione, della scarsità, e del consumismo ha creato unnotevole disinteresse generale. Un aspetto che si riallaccia al conformismo di massaed all'ignoranza pluralistica. Un atteggiamento menefreghista di una mentecondizionata. Fare il proprio comodo è la norma. Una sorta di poco-amorevolecomportamento generale che delinea una decadente moralità. Vige la competizionesfrenata, le lotte di classe, le distinzioni fra esseri umani sono basate su parametriassurdi, regna e dilaga il conflitto, e la disarmonia deturpa la dolce sinfonia della vita.L'individuo, totalmente succube della propaganda moderna, ha perso la sua identitàcon l'amalgamarsi nella mediocrità di massa.

La propaganda alla quale siamo stati abituati è un insieme di storie ed indicazioni daseguire, a cui obbedire.

La propaganda è (in)diretta alle masse in modo ripetitivo. Idee e concetti sonotrasformati in semplici slogan che vengono ripetuti costantemente. Non si tratta diconvincere gli intellettuali, bensì di comprendere gli schemi di pensiero delle masseed utilizzarne la psicologia a proprio beneficio, per sedurne la mente, con dedizione,e perseveranza.

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Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda del Terzo Reich, affermò che nonsarebbe impossibile, con sufficiente ripetizione ed una conoscenza della psicologiadella propria audience di riferimento, di convincere il proprio pubblico che unquadrato è invece un cerchio. Si tratta di parole, e la linguistica può esseremodellata sinché partorisce idee, anche sotto mentite spoglie.

Viviamo in una civiltà dominata dall'obesità di informazione e dalle distrazioni, ecome nel concetto di Horror vacui, tendiamo a riempire i nostri spazi vuoti con ognicosa ci capiti, indistintamente. Senza alcun controllo della qualità delle informazioni.

I mezzi di comunicazione di massa seducono la mente, che diventa conformista inuna sorta di agglomerato non-fisico che forma una massa globale. L'individuodiventa schiavo della mentalità di gruppo, che ne diminuisce la sua responsabilitàpersonale.

L'esperimento della prigione di Stanford condotto dallo psicologo Phillip Zimbardo haconfermato che quando gli individui vengono definiti solo dal loro gruppo diappartenenza si assiste al processo di de-individuazione.

In una società, o in un gruppo coeso che costituisce la folla, le persone tendono aperdere consapevolezza, il senso di responsabilità, la propria identità, ed aumenta laprobabilità del fiorire di comportamenti violenti ed antisociali.

Nel gruppo, si evidenzia una sorta di assenza di autonomia comportamentale conrelativa perdita di identità e della responsabile consapevolezza di sé. Nello spostarel'attenzione all'esterno di sé, l'individuo sembra perdere l'abilità di pianificare leproprie azioni in modo razionale, che vengono sostituite con una accresciuta edamplificata reattività ai fattori esterni.

L'esperimento della prigione consisteva nel porre due gruppi di volontari in unacondizione di de-individuazione. Una sorta di gioco di ruolo fra guardie e ladri.

Ai secondini furono date delle uniformi color khaki, manganelli, manette, ed occhialida sole da indossare per far sì che i prigionieri non li potessero guardare negli occhi.I prigionieri dovevano indossare divise con un numero, un berretto, e obbedire aduna serie di ferree regole che le guardie dovevano far rigidamente rispettare.

L'esperimento iniziò a degenerare appena due giorni dopo e fu sospeso dopo unasettimana.

La prigione finta si era trasformata in realtà.

Una realtà concettuale, divenuta realtà, con drammatici riscontri.

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Quando mascherata o parte di un gruppo, la concezione che un individuo ha di séstesso cambia e si può assistere ad un comportamento totalmente diverso. Altri studisull'obbedienza condotti dallo psicologo Stanley Milgram, hanno dimostrato chel'obbedienza indotta da una figura autoritaria (se considerata legittima) induce unostato eteronomico dove l'individuo non è più moralmente responsabile delle sueazioni ma diventa un esecutore di un potere esterno. L'individuo non decide piùautonomamente ma è docile ed obbediente.

Il processo di de-umanizzazione tende ad eliminare le differenze individuali. Ciòporta ad un sentimento molto ridotto di responsabilità personale ed a un feeling diappartenenza, di conformità, di coesione al gruppo. In altre parole, al conformismoed all'assenza totale di leadership personale. Si tratta dunque di essere conformi evivere nell'illusione di una uniformità imposta e mediocre, abbandonarel'individualità, l'iniziativa, il coraggio, l'audacia, e garantire la continuità della strutturagerarchica di potere con il proprio comportamento da vittima sacrificale designata.

Svariate ricerche e fatti dimostrano che, oltre a ciò, quando lo scopo è il potere, siverificano spesso degli atti violenti, di umiliazione, dell'uso della forza, e delperpetrare inganno.

Nel corso della storia, il potere ha sempre prediletto mantenere tutti gli agi possibili,tenendo le genti nelle tenebre dell'ignoranza e dominando con la forza bruta. Questopotere non ha risparmiato nessuno, eliminando tutte le arti ed anche le persone chesi sono ribellate, o che proponevano delle alternative che potevano rappresentareuna minaccia, o che non erano conformi alla dogmatica dottrina del tempo.

Oggigiorno, le masse sono predilette dal potere in quanto sono facilmentesuggestionabili e manipolabili. Ciò, ha un senso ben preciso, in quanto si ritiene chenon vi sia nulla di più pericoloso dell'iniziativa del genio personale.

Accedere alla parte destra del nostro encefalo, alla parte più intuitiva e creativa, allaparte simbolica e metaforica, o quel che vien definito stato Alpha dagli psicologisembra essere ritenuto alquanto pericoloso dal potere in quanto il pensieroindipendente e le potenzialità creative di una persona non potrebbero esserecontrollate e manipolate a piacimento.

Il potere ama la sottomissione, non il genio e la creatività.

Come abbiamo visto e sappiamo, la forza coercitiva ha lasciato il posto alle tecnichepsico-logiche. L'individuo è una minaccia in quanto ha un potenziale illimitato. Èquindi necessario che la massa conforme e dedita al consumismo, grande attorepolitico e sociale, sia il burattino principale del teatro globale.

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Il sistema industrial-speculativo e del potere si è trasformato in un mostro checonsidera gli esseri umani come un codice a barre da passare alla cassa, sfruttandoil bisogno di appartenenza e la tendenza naturale dell'uomo di riunirsi in gruppo.

Oggi però, non abbiamo bisogno di far parte di una massa conforme e mediocre,bensì di esprimere i nostri doni e talenti individuali e manifestare tutta la nostraunicità. Essere la miglior versione di noi stessi.

Purtroppo, eliminando l'arte del pensare, si eliminano anche le libertà espressive,che sono state pian piano soffocate dalle vane promesse di un sistema che abbiamocreato in modo direzionale ed unilaterale, verso la completa sottomissione cerebrale.L'umanità viene dunque privata della sua principale e fondamentale caratteristica:essere umani.

Esseri unici e Divini.

«Il conformismo non ama le realtà vere, né gli spiriti creativi,ma solo nomi e consuetudini.»

Ralph Waldo Emerson

La realtà ed il condizionamento

La realtà che viviamo è un continuo scambio di stimoli e di risposte, di energie e diinformazioni. Ognuno di noi vive in un Universo di significati, di percezioni, di valori,e di comprensioni che delinea la propria unicità.

Mente e corpo non sono delle entità distinte e separate. Noi siamo un sistema-persona. Un sistema olistico altamente interconnesso corpo-mente-emozioni-animadove ogni prezioso elemento interagisce con gli altri in una danza di reciprocainfluenza.

La nostra personalità è sostanzialmente il marmo artificiale che ci siamo costruitiattorno. È il nostro attuale modo di essere al mondo, e corrisponde ad una serie distrategie che abbiamo appreso per navigare la vita e solidificato.

Impariamo tramite gli eventi e le esperienze, e per via di un processo associativo.Creiamo così i nostri punti di riferimento che e le nostre abitudini inconsce checontinuiamo a ripetere ad oltranza.

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Iniziamo col rappresentare la realtà esterna, classifichiamo, etichettiamo, associamoogni cosa, interpretiamo, valutiamo, creiamo dei punti di riferimento, e dei significatiche compongono il mosaico delle nostre mappe mentali.

Il significato di ogni evento dipende da come lo percepiamo ed interpretiamo, inrelazione al contesto in cui ci troviamo. Ciò che facciamo ogni giorno è interpretarela realtà attraverso i nostri filtri mentali, in un costante dialogo con noi stessi. Undialogo interiore mentale, confuso e condizionato.

La nostra mente condizionata dialoga costantemente con sé stessa, in un continuochiacchierio che non si ferma mai. Razionalizza tutto in termini di piacere e dolore,profitto e perdita. Impara tramite un processo associativo (anche illogico) e vive in unmondo concettuale. Costruiamo così le nostre abitudini di cui siamo dipendenti e ciauto-convinciamo che il nostro modo di pensare sia la realtà. Confondiamo le nostremappe mentali l'ambiente esterno, o territorio.

La mente condizionata usa il passato come immutabile modello decisionale delpresente e soffoca le verità dell'altra nostra mente, quella superiore; ovvero, lanostra parte più saggia che sa perfettamente cosa è bene per noi. La mentesuperiore non decide su dati pregressi e non procrastina. Essa è la nostra parteintuitiva, quella parte realmente connessa a ciò che viviamo nel momento presente.Non è condizionata, poiché percepisce ogni esperienza come unica ed è il canaledell'anima.

Inconsapevolmente, abbiamo però dato pieno potere alla mente condizionata, chenon ama il cambiamento e racchiude la nostra parte più intima in uno stambugioconcettuale non permettendole di esprimersi nel pieno delle sue potenzialità.

Il pensiero è praticamente indirizzato da una propaganda assidua ed imperante. Lemasse, considerate troppo stupide per comprendere come deve essere governato ilmondo, sono costantemente spinte verso un comportamento conforme ed uniformeladdove le persone devono essere isolate, marginalizzate, e atomizzate nella loroindividualità.

Perciò le masse sono costantemente bombardate da contenuti ed informazioni chedistraggono e che spaventano. Ciclicamente, scoppiano le rivoluzioni, gli episodi diterrorismo, le malattie, le epidemie, et cetera. Il clima di paura che viaggia sulle ondemediatiche è costante ed è parte di una subdola strategia di potere che presentauna certa visione del mondo, tramite il monopolio mediatico, e che mantiene lapopolazione globale in scacco, nella più totale apatia, passività, ed obbedienza.

L'iniziativa individuale non è dunque contemplata negli ambiti di potere.

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La creatività è soffocata dal sistema in un circolo dell'obbedienza che inizia dallascuola obbligatoria, pensata inizialmente per partorire diligenti lavoratori per ilsistema industriale e per le fabbriche.

Sin da bambini, ci viene continuamente ricordato che non siamo esseri Divini mauomini mediocri. Storie come il mito di Adamo ed Eva e l'albero della conoscenza, ole tragedie Greche come quella di Prometeo vengono utilizzate come un monitoall'umanità intera.

Soffocare la creatività e condizionare risulta alquanto semplice e le tecnichecoinvolte riportano agli studi sul comportamento del fisiologo e medico Ivan Pavlov.Egli scoprì che è possibile ottenere determiniate risposte o reazioni con degli stimolicondizionati.

L'esperimento classico consisteva nel dimostrare che uno stimolo può provocareuna determinata risposta nei cani, e consisteva nel creare una sorta di aspettativaper condizionare una susseguente risposta. Ad ogni occasione in cui venivapresentata della carne ad un cane, veniva suonato un campanello per far sì che ilcane associasse il suono con l'arrivo del cibo. Dopo varie ripetizioni, il solo trillar delcampanello si trasforma in uno stimolo condizionato e provoca, come risposta, lasalivazione nel cane.

Come gli animali, anche noi impariamo tramite un processo associativo. Gran partedel nostro armamentario concettuale è il risultato di un apprendimento associativostimolo-risposta di tipo Pavloviano che si traduce in una risposta automatica aglistimoli esterni.

Nella storia umana, ancor prima delle scoperte di Pavlov, questo genere di tecnichesono sempre state utilizzate, spesso anche in modo inconsapevole, se rivolgiamol'attenzione ai meccanismi interiori che governano la vita. Coloro che ambiscono alpotere hanno sempre utilizzato i metaforici bastone e carota, o un mix fra terrore edevozione per ottenere consensi e mantenere il controllo sugli altri. Dall'uso dellaforza bruta e coercitiva si ê poi passati al creare le condizioni più subdole e sottili perottenere consensi, manipolando le menti ed utilizzando dei condizionamenti tramite ilrinforzo di riflessi condizionati che si stratifica nelle profondità del nostro sistemamente corpo.

Nella psicologia comportamentale, lo psicologo John B. Watson assumeva che ilcomportamento è un riflesso della personalità. Egli sviluppò delle metodologie concui riusciva ad instillare il seme della paure e delle fobie nei bambini. Convintofautore del fatto che l'uomo è un prodotto delle sue esperienze, egli asseriva:«datemi una dozzina di bambini sani, ne potrei fare dei buoni dottori, magistrati,artisti.»

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Le ricerche dello psicologo B. F. Skinner partorirono poi il condizionamento operantee, sostanzialmente, confermarono che cambiando il contesto è possibile cambiare lemasse e l'individuo.

In sintesi, si tratta di rinforzare un determinato comportamento condizionandolo. Seuna persona viene premiata per aver agito in un determinato modo, le probabilitàche il comportamento si ripeta sono maggiori. Se il comportamento non è quellodesiderato, il rinforzo consiste nel non concedere il premio oppure punire, comeescamotage per ottenere l'effetto opposto e rinforzare il comportamento desiderato.In questo caso, si tratta di modificare il comportamento tramite delle conseguenze intermini di stimoli. Vien dunque rinforzata una determinata risposta o reazione conuno stimolo positivo, togliendo uno stimolo, o con una punizione. Essenzialmente,ogni risposta vien seguita da uno stimolo rinforzante. Una sorta di sistema neo-Pavloviano.

Questa specie di ingegneria del comportamento e dei codici di condotta socialeriporta alle ipotesi di Huxley su quanto egli definiva essere l'ultima delle rivoluzioniper trasformare gli esseri umani e modificarne il comportamento individuale in unostandard conforme, uniforme, e servile che porta ad una nuova era. Un nuovomondo dove la popolazione non conosce la storia ed ignora il motivo della situazionepresente per il condizionamento subito.

Un futuro distopico.

Tutti questi semplici ma efficaci meccanismi e verità sono da sempre utilizzati inqualche rocambolesco modo. Ad esempio, le teorie esposte dallo psichiatra WilliamSargant dimostrano inequivocabilmente che le resistenze umane sono facilmentesuperate in momenti di stress. Basta portare il livello di stress ad un certo limite perrendere le persone vulnerabili ad un condizionamento, nell'offrire loro soluzioni esperanze.

Sette, culti, estremisti religiosi ed altri ancora utilizzano largamente queste tecnicheper manipolare la mente dei loro adepti.

In ogni modo, non dobbiamo ricercare molto per scoprire che noi stessi siamocondizionati da una personalità automatica che abbiamo minuziosamente costruitonell'arco degli anni. Essendo molto suggestionabili, siamo facilmente soggetti adaccogliere profondamente delle suggestioni in momenti di tensione dove siamo piùmalleabili e facilmente condizionabili da eventi o esperienze esterne.

Sigmund Freud parlava di miseria psicologica della massa e ne sottolineava la totalemancanza di iniziativa del singolo, che si abbassa ad un individuo collettivoall'interno del gruppo.

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Ciò, è certamente in totale antitesi con ciò che serve proprio adesso, in ogni areadella vita: visione, intuito, iniziativa, audacia, ed azione.

In psicologia sociale vien definita ignoranza pluralistica la tendenza a pensare chegli altri abbiano più informazioni dinnanzi ad un evento ed interpretare ilcomportamento altrui per decidere come agire in una determinata situazione. Questoporta ad una alta probabilità di inazione e rafforza la propensione al conformismo.

Il concetto di conformismo si sposa bene con quello dell'obbedienza.

Laddove sussiste una sorta di regime di obbedienza, vi è anche conformismo.Indubbiamente, siamo una specie sociale e sentiamo un forte bisogno diappartenenza. Tutti noi abbiamo bisogno di sentirci apprezzati e di sentirci connessicon i nostri cari e con i nostri simili. Attraverso il processo di socializzazioneimpariamo a confrontarci con gli altri e seguire certe regole di condotta o leggi.L'obbedienza alle autorità segue una sorta di processo di indottrinamento socio-culturale che inizia, in primis, in famiglia.

Un altro aspetto molto importante è che detestiamo la solitudine. Se analizziamo ilcomportamento degli animali in branco, possiamo dedurne che si tratta di naturalimeccanismi di difesa nei confronti dei predatori. Il branco è forte. Il gruppo anche.Eppure, oggi, la metaforica giungla di cemento in cui ci troviamo non ci spinge adavere alcuna necessità ad essere conformi con il branco. Non siamo confrontati conanimali o bestie feroci, bensì (e semmai) con l'indifferenza dei nostri simili.

A scapito di ciò, il singolo ha però una insana paura di rimanere solo ed allontanatodal branco. Per questo motivo, ha la forte tendenza di fare ogni cosa nelle suepossibilità per essere conforme ad esso, in qualche modo (storicamente, è altresìutile rammentare che essere banditi da una comunità religiosa, da villaggi o tribùequivaleva ad una grandissima umiliazione. Questa atavica sensazione è semprerimasta tatuata nelle cellule dell'essere umano).

La tendenza a far gruppo ed appartenere è stata largamente sfruttata pertrasformare il comportamento dell'individuo, partendo dalle masse.

Il comportamento conformista viene in qualche modo premiato e l'ignoranzapluralistica si solidifica. La massa cambia lentamente, il conformismo dilaga e tuttiseguono le stesse mode e le stesse tendenze.

I mass media offrono modelli da seguire e si crea un circolo vizioso deprimente chetrasforma la percezione dell'essere in una sorta di non-accettazione di sé stessi edella propria unicità. Nel sistema industriale e speculativo, ogni cosa ci porta arinforzare determinati stereotipi e modi di pensare.

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La gerarchia dei bisogni umani viene oltremodo solleticata nella creazione didistrazioni e bisogni artificiali che vengono accolti ed acclamati. I reality show, adesempio, diventano una sorta di realtà vera e propria.

L'abitudine viene rinforzata dal conformismo di massa, in un mondo fissato dallasocializzazione e dalle credenze.

Nel 1996, al Transegrity Workshop tenutosi a Los Angeles, Carol Tiggs sottolineòche credenze e determinati modi di vedere il mondo limitano le nostre potenzialità eche le nostre manchevolezze derivano dalla nostra mentalità da schiavi che ci portaa riproporre nella società i comportamenti che riserviamo alla natura, inquinandola edistruggendo ogni cosa, ed agli animali:

«sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali che mungiamo, li tosiamo,prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi emansueti. Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli

ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo a poco a pocol'aggressività e l'istinto naturale per la libertà.»

Di certo, la storia dell'uomo è stata macchiata dalla crudeltà e dalla violenza. Loschema vittima-carnefice si è ripetuto molte volte. Il sogno illusorio di potere haconquistato le parti più tenebrose ed oscure dell'animo umano.

In qualsiasi periodo storico, la vita sociale dell'essere umano è stata fondata surelazioni di potere e di sottomissione. Un rapporto di comando-controllo-obbedienza.Un perverso sadomasochismo.

Nella maggior parte dei casi, nella storia si ricorreva alla forza coercitiva.Inquisizione, comunisti, nazisti sono solo alcuni degli esempi più o meno recentidella seduzione di un potere violento ed intollerante dell'umanità stessa. Popolitribali, aborigeni, e nativi che un tempo vivevano in pace con la natura sono statidecimati, schiavizzati e relegati in riserve da un uomo crudele ed assetato di poteree dominio. Un conquistatore dalla smania del culto fallico che ha sottomesso anchela donna, e soffocato la spiritualità.

In questo modo, il naturale pulsare e copulare delle forze primigenie femminile emaschile è stato scisso e dimezzato. Culti e discipline come la teurgia, l'alchimia,l'astrologia furono banditi e gli eretici arsi vivi. Le donne sono ancor oggiprepotentemente sottomesse; e la spiritualità della propria esperienza interiore,calpestata da un feroce dogma dettato dal potere, e coperto dal velo dell'ignoranzadelle masse.

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Essenzialmente, potere significa esercitare la propria volontà e dettare la proprialegge. Max Weber lo definì essere la capacità di un attore sociale di esercitare ilcontrollo sul comportamento di altri attori anche senza il consenso di questi ultimi,condizionando le loro decisioni (anche con l'uso della forza).

Da centinaia di anni, la censura e la manipolazione delle informazioni è dunquediventata il mezzo più subdolo e propagandistico per modellare e plasmare leabitudini delle masse e rendere l'individuo conforme ad una volontà che si credesuperiore (umana e non Divina!) di cui deve diventare giocoforza dipendente, anchea sua insaputa.

In caso contrario, interviene la forza bruta. Sono cambiati i mezzi, ma non i principi(anche se la recente diffusione di una sintesi del rapporto sulle enhancedinterrogation techniques della CIA dimostrerebbe il contrario).

Le convinzioni, le credenze, e una dogmatica Fede si trasformano in miopesottomissione cerebrale. Quando una credenza viene tatuata nella nostra mente, sitrasforma in un riflesso condizionato ed automatico.

In una prigione concettuale.

Ciò ricorda Platone, al quale non piacevano i sofisti. La loro corrente filosofica erainfatti considerata una sorta di manipolazione.

Gli insegnamenti che evangelizzavano rifiutavano il concetto di Verità Assoluta econsideravano l'uomo come misura di tutte le cose. Essi sottolineavano fermamentel'antilogia di qualsiasi argomentazione. Fu Aristotele a riconciliare la presa diposizione dei sofisti con quella del suo maestro, Platone, e delineò le regole basilarie fondamentali dell'abilità oratoria nel convincere i propri interlocutori nell'arte dellaretorica. Pose molta importanza sulla fonte, la credibilità e l'efficacia di chi comunicail messaggio (Ethos), le argomentazioni e la logica come sostanza dei contenuti delmessaggio stesso (Logos), e lo stato emotivo del proprio pubblico di riferimento(Pathos).

Nella retorica classica, la comunicazione è largamente influenzata dalla volontà disedurre e convincere gli altri ad agire in un determinato modo, come noi vogliamo. Sitratta di comunicare per persuadere e adescare ed incatenare la volontà altrui,condizionandola.

In senso lato, una delle primissime definizioni di comunicazione è quella di trasferiredelle informazioni.

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A livello basilare, in psicologia, si tratta di uno scambio di stimoli e risposte. Si trattadunque di essere abili nel manipolare le informazioni e gli stimoli per causaredeterminate risposte ed innescare procedimenti che portano a compiere delle azionisulla base della volontà di chi comunica.

Analizzando con sincerità il nostro modo di essere al mondo, ci rendiamo conto chesiamo stati largamente condizionati. Le nostre conoscenze, le nostre credenze, inostri stereotipi e pregiudizi, e addirittura le nostre superstizioni le abbiamo ereditate,in gran parte, dalla nostra famiglia e dal contesto socio-culturale in cui siamocresciuti.

Saremmo la stessa persona che siamo oggi se fossimo nati e cresciuti dall'altraparte del globo, in una cultura totalmente diversa da quella a cui siamo abituati?

Leadership e auto-realizzazione

Oggigiorno, striamo attraversando un periodo di transizione e troviamo di fronte adun meraviglioso cambiamento. Molte persone si stanno risvegliando dal torpore dellacoscienza. Il mondo sta cambiando velocemente. Vi è stata una rivoluzione nelmodo di comunicare fra esseri umani, il business si sta trasformando e ciò chefunzionava ieri non funziona più oggi. Il vecchio modello di leadership è obsoleto e lepersone stanno ripristinando il loro potere personale.

È importante comprendere sottolineare (nuovamente) che siamo nati senza limiti,senza ego, senza confini, e con una illimitata capacità di apprendere e di imparare.Purtroppo però, nel nostro processo di sviluppo e crescita qualche cosa è cambiato.Da piccini, dopo aver scoperto la gioia di essere noi stessi abbiamo compreso chenon potevamo esserlo. Abbiamo indossato delle maschere per evitare la sofferenza.Siamo stati condizionati.

Molti condizionamenti ci hanno resi impotenti, limitati, pieni di paure e dubbi, edinsicuri.

La supremazia fallica e primitiva ha visto nella competizione e nell'aver potere edominio sugli altri il significato di leadership e tutto ciò si è tradotto in periodi dicostante conflitto, soffocamento della creatività, condizionamento, deprivazione dellalibertà e del potere personale altrui.

L'evirazione della spiritualità dalle due sfere che regolano l'esistenza umana(materiale/spirituale) è percepibile dalle dogmatiche o atee concezioni filosofiche chegovernano l'uomo.

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Come sottolineava Nietzsche, l'uomo ha ucciso Dio quando ha smesso di cercarlonella sua interiorità (ed ha iniziato a cercarlo all'esterno).

Uno degli errori fondamentali dell'essere umano, oltre la sua interpretazione (edignoranza), è quello di essere abbagliato dall'illusorio sogno di potere, dal desideriodi possesso, e di credere che avere potere significhi detenere potere sugli altri opossederli, invece che vincere su sé stessi. Lo scenario che si presenta dinnanzi ai nostri occhi, a livello planetario, è quello diun essere umano debole e corrotto dalla materia. Un essere umano che vive solo edesclusivamente per il suo tornaconto e per deliziarsi dei suoi vizi e nulla più. Ilsistema industrial-speculativo, dal canto suo, mette in scena una assiduapropaganda per rendere l'essere umano un consumatore sempre più bisognoso,oltre che una risorsa intercambiabile da impiegare nella produzione che vieneconsiderata un costo sul conto economico.

Siccome le due sfere che regolano la nostra esistenza non sono in equilibrio, sicreano ovviamente dei forti conflitti e disagi interiori che di ripercuotono sulla realtàche viviamo.

La nostra realtà individuale è, infatti, un riflesso della nostra interiorità e la realtà delmondo null'altro è che un riflesso dell'interiorità collettiva. L'universo intero è unatotalità energetica altamente interconnessa. Ogni cosa è energia in manifestazioneche vibra a frequenze diverse, ed il nostro mondo è assolutamente influenzato dalleenergie positive e negative, dalle Forze universali e fondamentali sia evolutive cheinvolutive.

Tutto è energia, noi compresi. Prima di ogni cosa, ciò che v'è di più importante perognuno di noi sono proprio le nostre risorse energetiche ed il nostro focus. Senzaenergie, neppure le nostre più brillanti strategie o idee possono essereimplementate.

Ad esempio, è sempre più comune sentire parlare di stress (in modo particolare lostress lavoro-correlato). Già nel 1992, le Nazioni Unite (ONU) definirono lo stresscome la malattia del ventesimo secolo. Poco dopo, l'Organizzazione Mondiale dellaSanità (OMS) definì lo stress come una epidemia mondiale. Semplicemente, stresssignifica che non si hanno le risorse energetiche necessarie per fronteggiare lerichieste della propria quotidianità. Come sottolinea l'American Institute of Stress(AIS) si tratta di un fenomeno molto soggettivo, e soprattutto, individuale.

Troppo stress può prosciugare a livello fisico, emotivo, mentale, spirituale, enondimeno, economico.

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La sempre più frequente Sindrome da burn-out è invece l'esisto patologico di unprocesso di stress che porta ad una progressiva perdita della propria energia. Ciòconduce ad un notevole calo di motivazione, efficienza, produttività, e nondimeno,una serie di problematiche che influenzano negativamente tutte le aree della propriavita.

Lo stress è un fenomeno soggettivo e non esiste una cura universale che vada beneper tutti. Un po' come per la depressione, che nel 2020 (e secondo l'OrganizzazioneMondiale della Sanità) sarà malattia mentale più diffusa al mondo e, in generale, laseconda malattia più diffusa dopo le patologie cardiovascolari.

Tutto ciò, chiaramente, non può non far riflettere.

Si tratta infatti di un segnale molto forte che ci deve far comprendere che abbiamoseguito una rotta sbagliata e che se continuiamo su questa strada possiamo giàimmaginare che futuro ci attende. Già ora, lo sfrenato consumismo e l'affogare ipropri dispiaceri nel vizio o in additivi come possono essere droghe ricreative opsicotrope e nell'alcol è un chiaro segno di una umanità allo sbaraglio che hadimenticato le proprie origini Divine e che si trova ingabbiata in una spiraleconcettuale altamente condizionata che soffoca l'anima.

Attaccamento, desiderio di possesso, e volontà di avere potere sugli altri sonoelementi che da centinaia di anni affliggono il pianeta. In linea con il pensiero diRousseau, l'essere umano è nato libero ma è dappertutto in catene.

Uno schiavo della parte più inferiore della sua mente, dell'ego.

Non è esagerato affermare che ci troviamo in una situazione dove l'essere umanovive perlopiù per il guadagno personale. Tutto ciò ci ha portati ad una condizione dischiavismo concettuale che si riflette nella sofferenza, nel malcontento, nel caos,nella miseria, e nella paura, oltre che nel continuo conflitto.

La massa succube è facilmente suggestionabile ed è una facile preda di unaleadership di potere. Ovviamente, l'élite di potere non ha granché difficoltà nelmanipolare a piacimento l'inconscio collettivo di massa, impiegando le solitetecniche propagandistiche che vengono magistralmente usate dall'inizio del secoloscorso.

Come abbiamo potuto vedere, l'intellettuale e lo zotico si trovano allo stesso livelloquando vengono amalgamati nella massa.

Il quoziente intellettivo diminuisce ad un livello primitivo, il proprio potere personale sitrasforma in sudditanza e si assiste ad una pericolosa de-individuazione.

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La de-personalizzazione e de-responsabilizzazione dell'individuo lo rende succubead una leadership di potere che governa la massa e lo depriva della proprialeadership personale, soffocandone qualsiasi desiderio di realizzazione di sé edimmergendone la coscienza nel bisogno artificiale e nella dipendenza. Eppure, èattraverso l'indipendenza e la responsabilità personale che manifestiamo il nostropotere personale, la nostra infinita creatività, e sviluppiamo i nostri talenti.

Sembra che sia proprio questo il punto cruciale. Debellare le differenze, il pensieroindipendente, e l'indipendenza stessa per creare un esercito di esseri umanistandardizzati e forzatamente uniformi che producono e consumano, ma nonrealizzano nulla, tantomeno sé stessi.

Vittime del condizionamento limitante, di convinzioni e credenze illogiche econtraddittorie, molte persone vivono una vita reattivo-passiva dettata da unapersonalità automatica che hanno minuziosamente co-creato con il panorama socio-culturale in cui sono cresciute. Consumatori eccellenti, non trovano altro senso nellaloro esistenza. Non si chiedono il perché della vita e che cosa vogliono realizzare insé stessi. Non lottano più ed hanno ormai perso le speranze per quanto concerne illoro futuro. Hanno voltato le spalle all'esistenza e si crogiolano nel vittimismo.L'esatto contrario di essere leader e padroni della propria vita.

Ciò è chiaramente una risposta o reazione totalmente inadeguata alle richieste delmomento presente e delle prove della vita. È dunque fondamentale rivolgerel'attenzione in sé stessi e prendere sempre più coscienza di sé, delle propriestrutture cognitive, delle proprie convinzioni e credenze, delle proprie energie, dellapropria intima interiorità, ed agire in sé stessi per sintonizzarsi sulle proprieaspirazioni fondamentali.

La vita non è solamente nascere ed attendere di morire, cercandosi unaoccupazione nel bel mezzo.

La vita è un dono meraviglioso che fa parte del disegno Divino, di cui tutti facciamoparte e per cui tutti siamo qui per concretizzare i nostri talenti innati, manifestare lanostra unicità, e per esser la differenza che fa la differenza.

Non esistono due persone uguali al mondo ed ogni anima è unica, come unico è ilsuo scopo.

Nella nuova economia in cui ci troviamo, possiamo attenderci ulteriori sviluppi incampo tecnologico, sempre più obesità nell'informazione, e sempre più repentinicambiamenti; perciò, è indispensabile conoscere meglio sé stessi e ripristinare ilproprio potere personale.

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È di vitale importanza conoscere le proprie passioni ed i propri desideri, le proprieabilità ed i propri talenti, e certamente anche quali sono i propri condizionamenti ed ipropri limiti.

Con la nostra facoltà di autocoscienza possiamo controllare la qualità dei nostricostrutti e sviluppare tutto il nostro potenziale latente, superando la soglia diqualsiasi condizionamento. Possiamo scegliere. Decidere. Possiamo scegliere unatteggiamento proattivo, anziché reattivo.

Abbiamo necessità di nuovi modi di pensare e di concepire la realtà.

Siamo esseri sociali e socievoli ed interagiamo costantemente in due precisecategorie, quella interpersonale e quella interiore. In entrambe i casi, vi sono delleenergie in movimento. Nelle interazioni sociali vi è uno scambio energetico e siassiste ad azioni, reazioni, ed a influenze reciproche fra gli attori coinvolti. A livellointeriore, invece, possiamo esplorare noi stessi, pensare sui nostri pensieri edemozioni, dialogare con noi stessi, sentire noi stessi, e così di seguito (in tutte e duequeste sfaccettature della vita è altresì importante sottolineare come la maggiorparte delle persone sia totalmente disconnessa dalla propria parte interiore e nonsappia più relazionarsi positivamente con sé stessa, con gli altri, e con tutto il mondoche ci circonda).

Paragonati ad altre specie, noi siamo molto bisognosi. Quando nasciamo, abbiamobisogno degli altri per ogni e qualsiasi cosa. Non sappiamo camminare, nonsappiamo parlare, non sappiamo fare praticamente nulla. Non sappiamo neppurecome ci chiamiamo, se per questo. Crescendo apprendiamo e impariamo.

Impieghiamo diversi anni per diventare autonomi, sotto tutti i punti di vista ed aspetti.Teoricamente, dopo aver concluso la propria formazione, un individuo dovrebbesapersi relazionare indipendentemente con sé stesso e raggiungere un buon livellodi autonomia per riuscire a relazionarsi positivamente anche con gli altri, in una sortadi interdipendenza ed interconnessione armoniosa fra le parti. Poi, raggiunta la terzaetà, l'individuo torna gradualmente ad aver bisogno degli altri per le sue necessità.

Un sistema di potere e di controllo non può però portare ad una situazione diinterconnessione in perfetta reciprocità, in quanto non permette neppurel'indipendenza. Sotto ogni aspetto e livello (ecologico, emotivo, economico, etcetera) la libertà espressiva e l'autonomia indipendente subiscono una battuta diarresto che porta i tratti di una relazione di co-dipendenza. La società globale è statafondamentalmente creata su queste basi, prettamente materialistiche, che davveropoco hanno a che vedere con la vera spiritualità. Dogmi e credenze che inneggianoalla povertà quando invece, in realtà, il succo della vita è vivere nell'abbondanza,nella prosperità, e nella più armoniosa interconnessione globale.

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L'uniformità standardizzata che livella ed imbavaglia le coscienze ad unadeprecabile mediocrità serve solo ed esclusivamente ad alimentare il potere deiburattinai della coscienza e creare un mondo di bisognosi. Una terra di sedotti edrogati dalle illusioni della materia che affascinano tanto la personalità automatica econdizionata di ogni individuo quanto, come conseguenza, la coscienza collettiva,soffocando la purezza dell'anima e dello spirito.

L'idea di fondo è che l'individuo o il gruppo devono dunque dipendere dai bisogni odal controllo di una altra entità (esterna). Possiamo assistere a questo fenomenonella nostra piccola realtà oppure su larga scala, a livello globale. Sorge dunquespontaneo volgere i pensieri agli insegnamenti del manuale dell'Intelligence, dove sievince chiaramente che il controllo dell'ambiente esterno, e rendere l'individuototalmente dipendente per i suoi bisogni basilari sono elementi fondamentali checostituiscono la manipolazione psicologica. L'equazione è oltremodo semplice: Ilsistema crea abitudini. Le abitudini creano co-dipendenza. Senza autonomia nonpuò esservi alcuna reciproca e rispettosa interconnessione.

Inoltre, v'è da dire che ogni cosa che ci ferma, blocca, o ostacola nel realizzare inostri sogni ed i nostri obiettivi è da considerarsi un condizionamento limitante esabotante che ci impedisce di agire in modo consapevole, strategico, efficace,efficiente, e produttivo. Un auspicio o blando desiderio è debole. Una fievole e tenuesperanza non porterà mai ad una azione. Al contrario, invece, volere qualcosa inmodo troppo esagerato ed ossessivo si trasforma in una necessità, in un bisogno. Inuna dipendenza.

Nell'era della distrazione, non riusciamo ad essere focalizzati e presenti. L'illusoriosogno di potere, le paure, e i desideri ci sono stati abilmente inculcati. Le nostreemozioni primarie manipolate. Le nostre risorse energetiche sperperate ed il nostrofocus sgretolato.

Ogni contesto socio-culturale condivide determinati valori che sono stati accolti edaccettati e delle sfaccettature emotive che sono innate. Universali. Negli annisettanta, lo psicologo Paul Ekman individuò sei emozioni basilari: rabbia, disgusto,paura, felicità, tristezza, sorpresa.

Essenzialmente, comunicare significa trasferire emozioni. Come molti altri, EddieBernays era convinto che le persone sono per natura stupide, governate dallapsicologia delle masse, e facilmente influenzabili. Le sue tecniche non eranofocalizzate sul pensiero razionale, bensì per essere attraenti ai desideri inconsci, alleemozioni ch'egli definiva come irrazionali. Perciò, la cultura occidentale si trasformò.La ricchezza che ha portato il sistema speculativo, ha fatto sì che i desideri artificialimettessero in ombra i veri bisogni.

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Tutto ciò è visibile anche adesso. Vi è una grande differenza fra un bisogno reale edun desiderio. Ogni cosa, nel sistema, che ci suggerisce come sentirci più speciali,sexy, indipendenti, potenti, eccitati, felici, e contenti è totalmente illusorio, oltre cheeffimero.

… La felicità non deriva da qualcosa di esterno a noi …

Non siamo mai contenti. Vogliamo, e vogliamo sempre di più, allontanandoci semprepiù dalla semplicità e dallo stato naturale di gioia che contraddistingue la nostraanima. L'Io che vuole, abilmente manipolato, si trasforma in un cruccio della mentecondizionata.

Abbiamo davvero bisogno di possedere un'auto più bella e grossa del vicino dicasa? Ci rende davvero più felici sfoggiare i nostri acquisti di marca? Siamo forsepiù appagati nel portare delle maschere per compiacere ed esser conformi ad unanorma dettata da altri? Ovviamente, non ritengo vi sia nulla di male in una fiammanteautomobile di grossa cilindrata, o nell'acquistare abiti di marca, o nel lusso ma,qualora v'è attaccamento oppure qualche "Io-maschera" in azione può essere unlimite che condiziona, da risolvere.

Il tentativo di uccidere la creatività e le diversità per uniformare l'essere umano ad uncodice a barre ha portato miseria, conflitto, e sofferenza. L'egoismo, l'avidità, la setedi potere e dominio, e la paura, sono elementi che intralciano il percorso evolutivo diognuno. Una illusione che incatena la libertà, in tutte le sue più intime sfaccettature.Desiderio e paura sono due facce della stessa medaglia: plagiare o intimorire perottenere ciò che si vuole.

La noncuranza e l'inabilità di assumersi le proprie responsabilità ha portato solocecità involutiva. Per essere artisti della propria realtà e della propria vita ènecessario essere abili nel vedere, e responsabili nell'essere. Abili nel risponderealle sfide che la vita ci pone dinnanzi.

La nostra interpretazione ed il nostro freddo raziocinio ci porta invece a soffocare lanostra parte più intuitiva e considerare ogni cosa in termini di profitto e perditaoppure piacere e dolore. Confondendo il guscio con l'essenza, rivolgiamo lo sguardoad una realtà che crediamo esterna e dimentichiamo di ascoltarci, vivendo spesso isogni di qualcun altro, deprivati del nostro potere personale.

La definizione di realtà comunemente accettata è la condizione e qualità di ciò che èreale ed esiste concretamente, in contrapposizione a ciò che è privo di realtà, finto,immaginario, al di là dei sensi. In perfetta antitesi, l'illusione indica ogni errore dellapercezione sensoriale o della nostra mente, che falsi la realtà.

Viviamo dunque la realtà oppure l'illusione?

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Tradotto dal sanscrito, il termine Avidyā significa ignoranza e viene utilizzato perspiegare la Grande illusione.

Il velo di Maya è considerato essere di natura metafisica ed illusoria. Un velo che cisepara da altre dimensioni e ci impedisce di ottenere la liberazione spirituale,tenendoci imprigionati nell'illusione ed in un ciclo continuo di rinascite. Un concettomolto simile al Mito della Caverna di Platone, dove l'essere umano è prigioniero, sindall'infanzia, nelle profondità di una caverna; soggiogato e privato dell'esperienza delmondo esterno.

L'ignoranza spirituale deriva dall'esserci identificati nei nostri cinque sensi, nellanostra mente condizionata, e nel nostro intelletto raziocinante ed esserci disconnessidalla nostra più intima e vera natura, dalla nostra anima. Ciò sottolinea l'esperienzalimitata dell'essere umano e la necessità di raggiungere una conoscenza superiore,superando i propri limiti, e ne evidenzia le difficoltà nel risvegliare i propri simili.

Le delizie e le suggestioni della materia illudono e creano un forte attaccamento.Limitano dunque le nostre potenzialità e risultano nella nostra totale incapacità diraggiungere ciò che va oltre la nostra presunta conoscenza del momento.

Crescendo, impariamo tramite un processo associativo (anche illogico) e, cosìfacendo, strutturiamo il nostro stile di essere, la nostra personalità. Il nostro modo diessere al mondo comprende il nostro stile di pensiero, di provare emozioni, dicomportarci, di agire, di parlare, di relazionarci con gli altri, e anche di dialogare connoi stessi. La nostra personalità non è né statica né immutabile, ma in perennemutamento ed emerge da come funzioniamo o operiamo in uno specifico contestodell'ambiente che ci circonda.

La nostra personalità non è da confondersi con la nostra anima. È come il marmoche ricopre una preziosa opera d'arte. Come lo stato grezzo che ricopre undiamante.

Percepiamo le manifestazioni energetiche esterne tramite i nostri sensi erappresentiamo una sorta di ricalco della reale al nostro interno. La nostra strutturainteriore continua poi a rinforzare sé stessa sulle basi di un processo ripetitivo. Unpensiero o una immagine portano ad una azione che, se ripetuta nel tempo, creadelle abitudini e delle dipendenze. Tramite un continuo feedback rinforziamo ecristallizziamo le nostre strutture cognitive ed i nostri comportamenti.

Associamo degli stimoli con delle risposte e creiamo delle strategie che adoperiamocostantemente. Automatizziamo determinate strategie in un procedimento internoche opera simultaneamente su tutti i livelli del nostro sistema olistico altamenteinterconnesso corpo-mente-emozioni-anima.

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Ad ogni stimolo, corrisponde una risposta.

Generalmente, abbiamo la tendenza a ripetere più volte una strategia che riteniamodi successo e, così facendo, creiamo dei comandi interiori. Diamo vita a degli "Io"funzionali, produttivi, ed efficaci, così come a degli "Io" che possono essereimproduttivi e disfunzionali. Il processo è praticamente sempre lo stesso.

Da bambini siamo inconscio ed è proprio durante i primi anni di vita che abbiamocreato la maggior parte dei nostri comandi interiori. Proprio quando abbiamosviluppato il nostro ego (che dal greco significa "Io"). Abbiamo associato undeterminato evento (X) con qualcosa altro (Y) e, con la nostra interpretazione unica,abbiamo tratto delle conclusioni in cui ci siamo identificati.

Ovvero, che l'evento X per noi significa Y.

Creiamo così un significato, un "Io" reattivo ed artificiale nel quale ci identifichiamo.Questi "Io" sono delle credenze e delle convinzioni che sono spesso contraddittorieed illogiche ma che con il passare del tempo si radicano profondamente a livelloinconscio. Sostanzialmente, abbiamo co-creato la nostra visione del mondo ed ilnostro modo di essere con in nostri genitori, famigliari, la scuola, la politica, lareligione, i mass-media, et cetera. In altre parole, grazie al panorama socio-culturalein cui siamo cresciuti.

Queste convinzioni e credenze sono dei veri e propri comandi al nostro sistema-persona. Per ogni esperienza emozionale che abbiamo vissuto, abbiamo associatodegli eventi con delle emozioni ed abbiamo memorizzato delle conclusioni, creandodei punti di riferimento e dei significati interiori che possono rivelarsi auto-sabotanti.

Un evento traumatico, ad esempio, viene associato a delle emozioni o reazionisomatiche ad una idea, diventando un comando neurologico che ha una vita ed unintento propri. La nostra personalità è dunque composta da vari significatiframmentati che abbiamo creato in modo totalmente casuale e che si sono poicristallizzati in noi, impicciando la nostra energia interiore e limitando le nostrepotenzialità.

Viviamo così la vita in modo reattivo, automatico e passivo.

Siamo inconsapevolmente in balia della realtà esterna e delle abitudini. Agli stimoliesterni rispondiamo e reagiamo in modo automatico e condizionato, in base allanostra interpretazione di ciò che chiamiamo realtà, e spesso, in modo incongruenteed inadeguato al momento presente.

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Siamo condizionati a vivere in una realtà concettuale restia al cambiamento. Ciòcausa sofferenza e disarmonia (inoltre, dissipiamo e disperdiamo energie) e non cipermette di essere focalizzati al cento per cento sulle nostre aspirazionifondamentali.

Ognuno di noi vive una realtà individuale preziosamente unica. Non esiste una realtàesterna oggettiva, poiché essa è il riflesso della nostra interiorità e dunque dellanostra realtà interna.

Viviamo in un mondo di significati che noi stessi abbiamo costruito e, come unospecchio, la realtà esterna ci mostra fedelmente la nostra vita interiore. Quel chericonosciamo fuori è esattamente identico a ciò che riconosciamo dentro di noi.Indubbio che incontreremo nella realtà esterna ciò che corrisponde ed entra insintonia e risonanza con la nostra realtà interiore. Situazioni, luoghi, e personerappresentano per noi delle parti che non abbiamo ancora integrato.

La coscienza è illimitata e rispecchia l'oceano infinito che è in noi. Il problema legatoalla nostra interpretazione mentale è che, come nel Mito della Caverna, abbiamo latendenza a confondere la realtà con quella che ne è soltanto una proiezione. Con ilnostro pensiero, viziato e fallace, confondiamo il mondo esterno con quello interioree ci convinciamo di una realtà esterna manipolata ad arte. Eppure, il mondo nonesiste come fenomeno oggettivo al di fuori della nostra coscienza.

Kle aś è una parola sanscrita che viene utilizzata per definire le grandi afflizionidell'umanità. Una di queste è che ci troviamo in un perenne stato di ipnosi, difascinazione, e disincantamento. Ci siamo allontanati dalla magia della vita e dallanostra anima, simbolo di purezza e di spiritualità. Ciò ci ha portati alla sofferenza, alconflitto, ed alla miseria. Un cavallo di Troia che ci affligge dall'interno. Un virus cheintacca la nostra vera e pura essenza. La carie dell'essere.

Noi tutti abbiamo un'anima.

Come asseriva Plotino, è il semplice che sta alla base della vita. Delle sempliciVerità che nascono da un principio interiore, molto semplice ed immateriale: l'anima.L'anima è la nostra vera essenza vitale e spirituale.

È il nostro potere personale.

È spirito individualizzato.

È il principio di Dio, è la nostra Luce interiore la cui intima natura è simbolo dipurezza e spiritualità.

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L'anima è eterna (Jiva) ed è ciò che siamo realmente. È al di là dei nostri copri, eprincipale componente sottile, una frazione del Principio supremo di Dio cheracchiude in sé le nobili virtù della Verità (Sat) e della Coscienza (Chit) Assolute eche vive in uno stato di perenne gioia (Anand). L'anima è la nostra più elevataessenza, è il nostro Dio interiore.

È il nostro vero potere personale.

L'architettura di condizionamenti, stereotipi, pregiudizi, e convinzioni che abbiamocostruito ci porta però a soffocare la nostra parte più intima e relegare la nostraanima in uno stambugio concettuale. L'intelletto ci porta a valutare ogni cosa per ilnostro tornaconto personale e ci allontana dalle scelte consapevoli e dalla saggezzadel nostro cuore.

Come nella Bibbia, non dobbiamo però intendere il cuore solo ed esclusivamentecome organo fisico o come semplice simbolo commerciale. Nel Nuovo Testamento, ilcuore è raramente menzionato come organo fisico, bensì per delineare la nostraprofonda realtà interiore, in ogni sua sfaccettatura e manifestazione.

• L'essere umano nella sua totalità. • L'essere umano nella sua personalità più intima. • Le intenzioni ed i progetti dell'essere umano. • I pensieri ed i desideri dell'essere umano. • I sentimenti e le emozioni.

Con il nostro esagerato raziocinio abbiamo disconnesso la mente dal cuore e questoci ha allontanati dallo scopo della nostra anima e dalle nostre più profondeaspirazioni fondamentali.

Il cuore è la sede del nostro vero potere personale ed è solo aprendo la propriaporta interiore alla bellezza ed alla vita e far sì che la mente torni ad essere unostrumento dell'anima che si possono conoscere i segreti di una vita stra-ordinaria eridare la leadership al proprio sé autentico. Ognuno può scegliere di essere leader disé stesso ed ognuno ha la meravigliosa opportunità di scegliere di essere un artistadella propria vita e di proporre la sua arte al mondo.

Leadership significa assumersi la più totale ed assoluta responsabilità delle propriescelte e del proprio mondo interiore. Arte significa invece essere liberi di creare. Lalibertà, fondamentalmente, è la facoltà di pensare, di operare, di scegliere a propriotalento ed in modo autonomo, di ideare, e di concretizzare una azione. Il più intimosignificato dell'arte è invece l'espressione estetica, profonda, e creativa dell'interioritàumana.

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Leadership è abilità nel creare cambiamento, è essere un vero e proprio artista dellarealtà e manifestare liberamente la propria vera essenza. Tutti noi siamocompletamente liberi di scegliere di essere e divenire ciò che nella nostra profonda eintima natura già siamo, anima.

Leadership è essere totalmente responsabili delle proprie potenzialità imparando agestire le proprie risorse energetiche in modo efficace e focalizzato.

Leadership è impegnarsi ad essere la miglior versione di sé stessi.

Il vero potere non è comandare sugli altri e drenarli del loro potere personale e delleloro energie, bensì riuscire ad essere leader di sé stessi, proporre la miglior versionedi sé in ogni area della propria vita, ed aiutare gli altri a fare altrettanto, per creare unmondo migliore dove regna l'armonia dell'Uno. Non la scissione del Divide et Imperadi un "nuovo" ordine autocratico ed inumano.

La vita è evoluzione e la nostra parte più intima vuole crescere e svilupparsi. L'ipnosidi massa ci ha portati a frenare i nostri passi ed a crogiolarci nelle delizie dellamateria e dimenticare chi siamo e che siamo noi stessi a decidere e scegliere lanostra realtà.

È utile uscire dal circolo vizioso di una visione Freudiana pessimista e deterministicadell'essere umano e modificare la nostra percezione sia del mondo che di noi stessi,per vivere una vita migliore e di qualità.

La vita non è primariamente una ricerca di potere e rispettivamente del potere, comesostenevano gli psicoterapeuti austriaci Alfred Adler e Sigmund Freud ma vi èdell'altro.

Lo psicologo Abraham Maslow, nella sua gerarchia dei bisogni umani consideraval'auto-realizzazione, o realizzazione del sé, l'apice della nostra esistenza e ritenevaciò essere e divenire davvero umani, senza limiti né condizionamenti e senza chenulla sia stato tolto o rimosso dalla nostra naturale essenza. Egli considerava inoltrequalsiasi tipo di problema psico-somatico essere semplicemente un ostacolo oblocco sul percorso di auto-realizzazione.

Lo psicologo William James, fautore del cambiamento, riteneva invece che ognicosa dipende dalle nostre credenze e dalla nostra Fede. Lo psichiatra Viktor Frankled il filosofo Søren Kierkegaard asserivano che la vita è una continua ricerca disignificato ed anche lo psichiatra Carl Gustav Jung appoggiava questa tesi,sottolineando che l'essere umano non può sopportare una vita priva di significato.

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Certamente, se ci basiamo su quanto sopra, potremmo concludere che ognuno ha lasua visione del mondo e della vita, e ne ha partorito un suo prezioso contributo. Inegual modo, vivere la vita che desideriamo è compito nostro e per fare ciò ènecessario liberarci da tutti i condizionamenti che ci limitano e ci ostacolano ericonnetterci con noi stessi, ed in noi stessi, trasformando il nostro atteggiamentoautomatico e reattivo in proattivo, per essere causa dei nostri desideri.

Personalmente, ritengo che la leadership sia una sfaccettatura della Legge delservizio ed implica la creazione di una visione ed un significato armonioso di unainterconnessione reciproca e condivisibile da tutti: significa vivere la vita in modoautentico, manifestare la miglior versione di noi stessi, e divenire il nostropotenziale.

La vera leadership consiste nell'assumerci la più totale responsabilità del nostropotenziale, imparando a gestire in modo efficace e focalizzato le nostre risorse, percontinuare il nostro peregrinare evolutivo verso la nostra auto-realizzazione,aiutando gli altri a fare altrettanto sul nostro cammino.

Oggi, dobbiamo avere il coraggio di comprendere che siamo tutti connessi (e nonsolamente online) e rimettere le pedine della scacchiera al loro posto. Ama ilprossimo tuo come te stesso è, di certo, l'insegnamento che racchiude ed incarnatutti i principi e le fondamenta su cui è e deve essere basata la nostra umanità.

Abbiamo creato un mondo dove organizzazioni, aziende, e multinazionali che sonodiventate delle entità che non si curano di null'altro che il profitto. Il profitto vienprima dell'essere umano e della natura ed ognuno può assistere con i propri occhi aciò che questo tipo di cultura industrial-speculativa ci ha portati.

Schiavitù moderna, distruzione della natura, inquinamento fisico e psichico,estinzione di varie specie di animali, ed alto rischio di estinzione di ogni cosa (noicompresi).

Un tempo, nella mitica era dell'abbondanza e della prosperità regnava l'armonia e gliuomini condividevano la perfezione della Terra con gli Dèi, Dio e la natura erano Uno, e nel Paradiso terrestre la natura Divina era venerata.

Sino a poche centinaia di anni or sono, le popolazioni Native hanno sempre vissutoin totale armonia con Madre Terra e fra essi. Poi, qualcosa è cambiato e l'illusoriosogno di potere dei conquistadores globali ci ha portati sino ad oggi, in un mondodove regna il caos, la miseria, ed il conflitto.

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Ora è giunto il momento di comprendere che vi è qualcosa di fondamentalmentesbagliato in questo sistema ed attivarci per cambiare le cose; innanzi tutto, in noistessi.

Risvegliandoci dal torpore della coscienza e ripristinando il nostro potere personale.

La vera battaglia, quella più importante di tutte, è di natura spirituale.Non è fra gli uomini e non si combatte sui campi di battaglia. È una lottainteriore.

Ogni cambiamento ha origine da una trasformazione interiore ed ognunodi noi è chiamato a liberarsi dai condizionamenti limitanti, dalle propriepaure, dai propri dubbi, dai propri demoni e manifestare la propria unicità.

Impegnarsi ad essere la miglior versione di sé stessi, in tutte le areedella propria vita.

Michelangelo riusciva e cogliere l'anima delle sue opere attraverso ilmarmo, ed il suo lavoro consisteva nel togliere ciò che era superfluo.

Noi siamo chiamati a fare altrettanto.

«La semplicità è l'ultima delle sofisticatezze.»

Leonardo da Vinci

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CHI SONO

Ho seguito un percorso accademico ottenendo con successo il titolo MBApresso la Curtin University of Technology GSB, Australia, e lavorato a livellointernazionale nei settori turismo e alta moda, in qualità di area manager.Sono inoltre autore del libro Marketing PRopaganda.

Parallelamente, ho continuato ad approfondire le mie conoscenze in materiadi leadership e specializzandomi sulle dinamiche energetiche e sottilidell'esistenza in una visione olistica dell'essere umano.

Leadership è la capacità di essere totalmente responsabili del propriopotenziale imparando a gestire in modo efficace e focalizzato le proprierisorse energetiche.

Integrando tutte le mie conoscenze accademiche e professionali con la miaricerca individuale e spirituale ho creato dei sistemi e delle metodologiealtamente trasformazionali per l'evoluzione personale e lo sviluppo dellaleadership interiore.

Il mio lavoro consiste nel facilitare nei miei clienti lo sviluppo della proprialeadership interiore, a livello individuale ed organizzativo.

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