LA LAVANDERIA A GETTONI lavanderia a gettoni.pdf · – “La fine del mondo”, nell’edizione...

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  • LA LAVANDERIA A GETTONI(e altri racconti poco divertenti)

  • AVVERTENZA / DISCLAIMERI seguenti racconti a puntate sono opere di fantasia.Le vicende e i personaggi rappresentati sono totalmente inventati. Alcune persone famose compaiono o sono citate in quanto icone del mondo dello spettacolo, della cultura e della politica, a puro scopo narrativo e/o di satira. Sono anch'esse da considerarsi alla stregua di personaggi fittizi, e tutto ciò che dicono, fanno o viene loro attribuito nel libro è interamente frutto dell'immaginazione dell'autore.Tranne questa avvertenza, il resto del libro è completamente inventato.A meno che.

  • PRIMA PARTE

  • intro

    – Signor presidente, questa è la seconda in tre settimane, tutti i giornali ne parlano.

    – Lascia che dicano, non mi importa.

    – Ma è una notizia che non possiamo ignorare…

    – Ti ho detto che non me ne frega un cazzo, mi voteranno sempre e comunque. Più faccio schifomeglio è: rappresento ciò che desiderano segretamente, i loro istinti più bassi, ciò che loro nonhanno avuto il coraggio di diventare. Mi ammirano, mi adorano!

    – Non mi sto riferendo alle sue puttane, signor presidente, ma alle salme dei presentatori scomparse.

    – Ah…brutta faccenda, è vero.

    – La prima ha fatto un gran scalpore, Mike Bongiorno non è uno qualunque neanche da morto…

    – Ma si chiamava Buongiorno o Bongiorno?

    – Bongiorno, senza la u, comunque dicevo, si pensava a un mitomane, ci si aspettava una richiestadi riscatto, qualcosa del genere.

    – Ma si chiamava davvero Mike?

    – No, in realtà il nome completo era Michael Nicholas Salvatore Bongiorno.

    – Ma quanti nomi aveva? Molto meglio Mike. Quindi tu dici che la scomparsa delle due salme sonocollegate? Chi è poi l’altro?

    – Gigi Sabani…

    – Con una o due b?

    – Una. Una sola, Sabani.

    – Hm, era quello che faceva le imitazioni no?

    – Sì esatto, ha anche partecipato al festival di San Remo, ma cantando, non come presentatore.

    – E che cantava?

    – “La fine del mondo”, nell’edizione del 1989, scritta da Toto Cotugno.

    – E com’è arrivato?

    – Penultimo a dire il vero, ma si sa che gli ultimi sono sempre i più amati dal pubblico. Inoltre ilpovero Sabani è sempre stato un outsider, poi ha avuto un brutto calo di popolarità nella fine deglianni ’90 con lo scandalo delle soubrette che si prostituivano…

    – Tipo vallettopoli?

  • – Sì, ma anche più soft, poi pare che alla fine Sabani non c’entrasse niente. Per gli scandali unavolta non sapevano fare, roba che è stato anche un po’ fuori dalla tv solo perché sospettato…

    – Che storia!

    – Inoltre è anche morto lo stesso giorno di Pavarotti, o quasi, pensi lei. Non l’ha cagato nessuno,sicuramente la morte del tenore era più pesante dal punto di vista mediatico…

    – Più pesante sicuro! Ahah, questa avrei dovuta dirla io! Comunque potevano farcela almeno unatrasmissione per ricordarlo quel Gigi Sabbani che mi stava simpatico…anche se le imitazioni nonfacevano ridere dai.

    – Una trasmissione. Non è una cattiva idea…d’altronde non si può soprassedere ad avvenimentisimili…

    – Chiaro che è una buona idea, è mia!

    – Non ho seguito troppo il caso, ma tra l’altro proprio l’altro giorno mi è arrivata una lettera alriguardo da parte di Pippo Baudo…

    – Oddio, Pippo Baudo, l’ultima volta l’ho visto proprio al funerale di Mike Buongiorno. Gli hodetto che era ora si trovasse un altro lavoro se non voleva fare la fine del vecchio cheaccompagnavamo alla tomba. Mike mi è sempre stato fedele, ma gli ultimi anni s’era rincoglionitoforte eh?

    – Non so quanto ci era e quanto ci faceva.

    – Vabbè, comunque Pippo (che poi si chiamerà davvero Pippo?) mi era parso preoccupato, ma gliho spiegato che la tv va avanti e non c’è più molto posto per le vecchie cariatidi come lui e Mike.Giusto su Rete4 per i vecchi più rincoglioniti di loro che li guardano ancora.

    – Comunque si chiama Giuseppe Raimondo Vittorio…

    – Ma chi?

    – Pippo Baudo.

    – Ah, allora capisco perché si fa chiamare Pippo! Questi presentatori di una volta con mille nomiComunque che diceva sta lettera?

    – Mah, niente, un’idea simile. Qualcosa al riguardo di una possibile trasmissione condotta da lui,però me l’aveva mandata prima della scomparsa di Gigi Sabani questa settimana. E non potevodargli il via libera solo per il furto della salma di Mike Bongiorno. Tra l’altro senza richiesta diriscatto né niente…

    – Vabbè, però ora l’idea è mia, quindi direi che si può fare. Chiama Pippo Baudo e digli che la miaidea mi sembra buona. Una trasmissione su ben due presentatori scomparsi…per la seconda volta.Pensa se fosse un rapitore seriale di salme…sarebbe fantastico!

    – Già, ma non c’è da illudersi troppo. Ora chiamo Baudo…

    – Aspetta c’è un problema ancora. Nelle mie tv le serate sono abbastanza piene. Vorrei metterlo suCanale5 per dargli un minimo di credibilità, ma bisogna ragionarci bene.

  • – Per il format del programma ne parlerò con Baudo e i registi, anche il nome…

    – Sì sì dai, del nome non me ne frega un cazzo, quel che mi interessa è la serata: il giovedì suCanale5 abbiamo una serie per casalinghe annoiate, il Grande Fratello l’abbiamo spostato al lunedì,mercoledì c’è il campionato non se ne parla, con tutto quel che ho speso nel Milan quest’anno perraccogliere qualche voto in più…

    – Il weekend lo escluderei a prescindere, poi il venerdì c’è Zelig su Italia1 che ruba audience apriori, il sabato non ne parliamo, giusto Scherzi a parte…

    – La domenica su Canale5 è prenotata dalla DeFilippi da sempre…

    – Direi che l’ultima opzione rimasta è il martedì, se vogliamo dare un certo primo piano allavicenda. Al massimo se si rivela un flop possiamo sempre tagliarlo o declassarlo a Rete4 in secondaserata.

    – Ok, andata. Tra l’altro il martedì abbiamo proprio un buco dove neanch’io so mai cosa guardare,sul tre c’è quella merda di Ballarò che tutte le volte mi fa incazzare. Poi mi tocca di chiamarli einfamarli in diretta…chiama Pippo Baudo che già mi sto alterando!

    – Va bene signor presidente. Però tornando un attimo al suo discorso di prima…

    – Quale, il vero nome di Baudo? Il Milan? Ballarò? Le imitazioni di Gigi Sabbani? Le puttane?

    – Le puttane. Non stupiscono più nessuno, dobbiamo sempre alzare il tiro…ormai siamo alleminorenni. Dovrebbe dedicarsi a qualcosa di più depravato, non solo orge…qualcosa che rimanganell’immaginario della gente, prenda spunto da Cesare Borgia e dal suo “ballo delle castagne”…

    – Borgia l’ho già sentito nominare, però le castagne non mi piacciono. Non si possono sostituire congli ananas? Sono più buoni, e poi ho letto sull’autobiografia di Jenna Jameson che hanno anche altreottime qualità…

  • IL MARTEDÌ DELLE SALMEdi Milo Vinatore

  • PRIMA PUNTATA

    [SIGLA DI APERTURA]

    [Si apre il sipario su di un Pippo Baudo sorridente e leggermente ricurvo sul proprio cartoncino,impeccabilmente infilato nel proprio smoking] – Benvenuti, benvenuti, buonasera telespettatori etelespettatrici.

    [scroscio di applausi registrati] – Stasera siamo qui per ricordare la vicenda di due grandi uominidel nostro tempo, non solo due presentatori, come il sottoscritto. Ma anche due amici, che ci hannoaccompagnato con simpatia e calore per tutti questi anni. E che di recente sono scomparsi unaseconda volta.

    [un Pippo Baudo arrancante prende fiato] – Come tutti saprete non si ha ancora alcuna notizia dellesalme rubate dei nostri amati Mike Bongiorno e Gigi Sabani.

    [sguardo serio di Pippo Baudo in camera, da sopra gli occhiali] – Questo programma però non saràuna copia di Chi l’ha visto? bensì un modo di aiutare e seguire le ricerche delle salme scomparse,oltre che di ricordare questi due grandi della televisione.

    [la camera si allarga e mostra una scenografia piuttosto sobria, azzurrognola e ristretta, dove sonoposizionate sette poltrone, anch’esse azzurrognole: tre a sinistra, tre a destra e una al centro, vuota,palesemente destinata all’anziano conduttore. Le sei poltrone ai lati sono inclinate in modo daconvergere, come secondo una prospettiva accentuata, verso quella centrale e ospitano una personaciascuna. Sullo schermo di fondo vagano nuvole stile Windows 95] – Veniamo ora ai nostri ospiti:[e Pippo Baudo si pone al centro della scenografia. La camera invece va a stanare ad una ad una lepersone occupanti le poltrone, mentre il presentatore fa il suo lavoro: le presenta] – Prima di tuttiuna nostra vecchia conoscenza, oltre che carissimo amico e collega di Mike: Rosario Tindaro…Fiorello!

    [scroscio di applausi registrato, mentre un sorridente uomo di mezz’età in smoking inclina la testacon un sorriso sornione sotto due baffetti un po’ fuori moda] – Veniamo poi all’ultima valletta delnostro caro Mike nella sua storica trasmissione “La ruota della fortuna”: Nancy Comelli!

    [scroscio di applausi registrato, mentre un’appariscente bionda di una trentina d’anni sorride a 32denti, mettendo in mostra il proprio esuberante corpo completamente adagiato sulla squallidapoltrona azzurrognola] – E infine, ultima ma non ultima, per il lato destinato agli ospiti per Mike…la moglie Daniela Zuccoli Bongiorno!

    [scroscio di applausi registrato, mentre una settantenne palesemente rifatta in abito da sera tenta disorridere, riuscendoci in qualche modo] – Veniamo ora al lato degli ospiti per Gigi Sabani…

    [la camera si sposta sul secondo terzetto di poltrone azzurrognole, passando prima per il faccionesorridente di Pippo Baudo] – Con noi stasera c’è il presentatore della trasmissione che ospitòl’ultima apparizione televisiva di Gigi: Giampiero Ingrassia, figlio di Ciccio Ingrassia!

    [scroscio di applausi registrato, mentre un uomo di cinquant’anni ben portati accenna un sorriso

  • inarcando le sopracciglia, come incerto sull’espressione da tenere] – Abbiamo poi la fidanzata delpovero Gigi, nonché bravissima attrice e neo-mamma…Raffaella Ponzo!

    [scroscio di applausi registrato, mentre un’avvenente quarantenne sorride ammaliante e forse unpoco imbarazzata, inclinandosi verso il pubblico] – Infine, il nostro carissimo collega e amico,nostro come di entrambi gli scomparsi…Maurizio Costanzo!

    [scroscio di applausi registrato prolungato, mentre un settantenne sovrappeso palesemente spaesatosi guarda attorno sorridendo compiacente] – Ma le sorprese non sono finite qui: è con noi staseraanche un ospite d’eccezione…

    [la camera si allarga e inquadra un’ottava poltroncina azzurra che viene fatta entrare a spinta nelcampo visivo, un po’ a lato rispetto alle altre sette] – …è qui con noi questa sera…

    [si aprono delle tende blu scuro, a lato del megaschermo con le nuvole che fa da fondale al set e neesce un cinquantenne azzimato sfoggiante un sorriso smagliante e un paio di orecchini non troppoappariscenti] – …Paolo Belli!

    – Ma cos’è questa merda?

    – E’ ciò che vogliono gli italiani, signor presidente…

    – Gli italiani vogliono me!

    – Esattamente, signor presidente.

    – Lo share non fa così schifo, eppure questo è un programma più da Bruno Vespa. Com’è che PippoBaudo si è ridotto a questa robaccia?

    – Ha bisogno di lavorare signor presidente. O è rincoglionito. O tutte e due.

    – Mah. E poi cribbio, Paolo Belli?

    – Aspetti, ricomincia…e mandi via queste ragazze che mi distraggono.

    – A me intrattengono, resta pure Nicole.

    [dopo una breve sigla non si sa dire se inquietante o ridicola, Pippo Baudo guarda complice latelecamera e introduce un ospite fisso, di fondamentale importanza: il Criminologo.Il signor Criminologo sorride serioso, dietro a un paio di occhiali e un vestito all’ultima moda. Sisiede su di una sedia rialzata, come a distinguersi dal resto degli ospiti. Dopo qualche fraseintroduttiva dell’esperto, Baudo rivela di essere in contatto diretto con entrambi i gruppi dicarabinieri che si stanno occupando dei due casi, apparentemente scollegati.Quando lo schermo con le nuvole cambia immagine, viene riempito dal faccione sorridente diDavide De Zan]

  • telespettatori:– No, anche qui!

    – Quello lì è ovunque, deve aver fatto dei favori a qualcuno nella Mediaset!

    – Non è neanche una figa, se no si capirebbe…

    – Ma no, lui è lì da un pezzo.

    – La tv è sempre sua.

    – La tv è tutta sua.

    [il faccione sorridente di De Zan spiega che è con il commissario Taldeitali dei Carabinieri, aDagnente, vicino al cimitero dove è stata trafugata la salma di Mike Bongiorno. Il commissariocoordina entrambi i gruppi dei carabinieri che stanno indagando contemporaneamente sullescomparse delle salme dei conduttori, ma ancora una volta si capisce che la priorità è data aBongiorno, visto che si parla solo di lui. Il commissario Taldeitali cerca di spiegare il loro iter e ilpossibile svolgimento delle indagini, ma per ora fa intuire di non avere alcuna traccia. Come già sisa, non sono state ricevute richieste di riscatto, come forse era lecito aspettarsi, o lettere di balordi ofanatici. La situazione è identica per entrambi i conduttori scomparsi, ma anche Pippo Baudo non fache domande su Bongiorno ai due uomini in collegamento video. De Zan assicura che verrà riferitoin diretta ogni nuovo sviluppo e nel caso richiameranno loro lo studio per aggiornarli sullasituazione, mentre il commissario Taldeitali cerca di dissimulare la propria aria perplessa.Quindi il collegamento esterno si chiude e le nuvole di Windows 95 tornano a decorare lo schermodello studio. Pippo Baudo torna allo studio dove i suoi ospiti si susseguono in un’affermazionescontata dietro l’altra]

    telespettatori:

    – Ma il collegamento con i carabinieri?

    – Inutilissimo.

    – Già, ma anche gli ospiti…poi Paolo Belli…

    – Poi guarda Costanzo, almeno Pippo Baudo è lucido, anzi sembra proprio in gamba al confronto.

    – …e Paolo Belli cosa ci sta a fare?

    – Non so, ma intanto guarda i servizi con le gaffe di Mike Bongiorno che fanno ridere.

    – Io preferisco guardare la velina di Mike Bongiorno.

    – Il solito pervertito.

  • – Ma è che mi distrae la scollatura.

    – Vedi invece Fiorello, che è sempre simpatico, com’era Gigi Sabani. Hanno iniziato tutti e due allaradio con le imitazioni, lo sapevi?

    – No, è vero?

    – Boh, forse.

    [i servizi su Mike Bongiorno (e anche qualcuno su Gigi Sabani, giusto per spezzare) si susseguono,a volte evitando a volte evidenziando le famose gaffes. La moglie si agita inquieta sulla poltrona,mentre la soubrette sembra avere una paralisi facciale che le impedisce di non sorridere, nonostantenon vi siano poi molti motivi per farlo.

    Anche Paolo Belli sorride piacione alle telecamere, aiuta Pippo Baudo, quando questi pare essere unpo’ in affanno per l’età, scambia uno sguardo d’intesa con il sereno Fiorello, dà una pacca aMaurizio Costanzo che si guarda attorno incredulo, mentre gli altri si guardano benedall’interpellarlo.

    Nessuno bada molto a come la puntata sembri dedicata quasi interamente al presentatore più celebrefra i due scomparsi, neanche i cosiddetti ospiti del lato di Gigi Sabani. Dopotutto, la direzione dellatrasmissione sembra una espressa volontà del presentatore ancora vivo.

    Il momento più toccante è però legato al figlio di Sabani che la Ponzo, la sua ultima fidanzata, hapartorito dopo la morte del presentatore. Crescerà senza padre e farà sempre buona audience, ilpovero bambino. Non viene mostrato alle telecamere per volere della madre e dispiacere deitelespettatori.

    Dopo l’ultima pubblicità, viene dato ampio spazio all’eminente Criminologo, che per il resto dellatrasmissione non aveva fatto altro che rimanere appollaiato sullo sgabello più alto a osservare consuperiorità gli altri ospiti.

    Pippo Baudo ricorda le smisurate credenziali dell’ospite, espertissimo in furti, sottrazioni eassassinii seriali, oltre che specializzato nell’analisi di tombe, cimiteri, cadaveri e affini, studioso ditelevisione italiana, tecniche di presentazione, effetti collaterali della conduzione di programmi didistribuzione di massa, e appassionato di musica da camera, da stanza, da sgabuzzino e anche dacamera da letto. Le pubblicazioni di ogni tipo si sprecano, ma la più famosa riguarda i rapimenti diospiti televisivi scomodi, durante le riprese di programmi politici che trattavano la possibileseparazione della Romagna dall’Emilia nel ’65. Detto questo, il Criminologo sostiene fermamentedi non credere nella possibilità di un collegamento fra le due sparizioni e che, dalle sue attenteanalisi, le probabilità che venga ritrovata la salma di Mike Bongiorno è dell’83% più alta rispettoalla salma di Gigi Sabani, per quanto non voglia allarmare troppo i suoi cari. Sono i dati che lodicono.

    Verso fine puntata, dopo svariati aneddoti e qualche altro servizio sui due conduttori, vienericontattato De Zan, mentre il commissario dei carabinieri vuole palesemente andare a dormire. Nonci sono novità, e Pippo Baudo pare tirare un sospiro di sollievo, malcelando la propria contentezza

  • di poter proseguire il proprio show.]

    [SIGLA DI CHIUSURA]

    – Non mi sembra abbia avuto un successone.

    – Effettivamente no, ma Baudo ha implorato di poter continuare…

    – Mi sembrava un po’ una merda di programma, poi Gigi Sabbani non l’ha cagato nessuno, giusto ilmelodramma della storia del figlio…chi se l’è inventato?

    – E’ vero, signor presidente.

    – Ma sei sicuro?

    – Sì, glielo garantisco.

    – Mah, se lo dici te. Comunque bella trovata. Però resta un programma di merda. La secondapuntata gliela facciamo fare?

    – Sì, una seconda puntata non la si nega a nessuno, poi effettivamente c’è di peggio, sulle sue reti enon solo. Ha avuto uno share simile a quello del telefilm del giovedì, sempre sul 5.

    – Quello non si può togliere. Vediamo come va la seconda puntata.

  • SECONDA PUNTATA

    [SIGLA DI APERTURA]

    [Si apre il sipario su di un Pippo Baudo sorridente e leggermente ricurvo sul proprio cartoncino,ovviamente infilato nel proprio smoking] – Benvenuti, benvenuti, buonasera telespettatori etelespettatrici.

    [scroscio di applausi registrati] – Come forse saprete c’è stata una terza scomparsa. Un’altra salmarubata. Inizialmente volevamo dedicare questa intera seconda puntata a Mike Bongiorno, per poipassare a Gigi Sabani nella terza, sempre seguendo le indagini sulle due bare trafugate.

    [Pippo Baudo prende il fiato, pare un po’ emozionato] – Ma purtroppo la rimozione dal cimitero diVerano della salma di Raimondo Vianello, ci costringe a parlare di quello che potrebbe essere unserial killer di presentatori già deceduti.

    Precisiamo che non stiamo parlando di un serial killer nel vero senso della parola, non si parla diomicidi ma di furti di salme. La cosa non è però meno sconvolgente in quanto la ormai evidenteserialità degli avvenimenti ci porta a pensare che le scomparse non si fermeranno qui.

    Ma andiamo a introdurre gli ospiti di questa seconda puntata…

    [con l’aiuto di Paolo Belli, ormai promosso ad aiutante del conduttore principale, Baudo presenta icinque personaggi che sono lì per ricordare Raimondo Vianello, fra i quali si annovera MaurizioCostanzo, probabilmente rimasto nella poltroncina azzurrognola dalla settimana prima]

    telespettatori:– Ma Paolo Belli ora fa la badante di Pippo Baudo?

    – Eh, ha la sua età…

    – Mi sembra una cosa un po’ ridicola.

    – Però è intrigante, no?

    – Mah, effettivamente il rapitore seriale…dici che sarà pericoloso andare nei cimiteri?

    – Ma no, solo quelli dove sono seppelliti conduttori famosi.

    [dopo l’introduzione di rito, compresa quella del Criminologo ospite fisso, che ha preso posto sullapoltroncina lasciata libera da Paolo Belli, pur senza rinunciare alla spocchia con cui squadra gli altrioccupanti delle poltroncine azzurre.

  • Si passa poi all’immancabile collegamento con l’onnipresente De Zan e il commissario Taldeitali.Pippo Baudo pare un poco nervoso e affannato, mentre viene ripreso il cimitero di Verano e unasquadra di carabinieri che non si capisce cosa stiano facendo, ma pare cerchino impronte o segnilasciati dal misterioso “ladro di conduttori”.

    Il nome piace a Pippo Baudo e lo riusa, fino a che qualcuno dalla regia non gli ricorda che potrebbesembrare che stiano parlando dei ladri di rame, quindi si discute animatamente in studio per trovareun nuovo nickname al rapitore seriale di salme di conduttori, che così è troppo lungo, ma fino allaprima pubblicità non se ne fa niente]

    – Non ho capito quella cosa del rame.

    – Il rame è un materiale conduttore, signor presidente.

    – Ma chi vuoi che lo rubi? Pensa che io le monetine di rame non vedo l’ora di disfarmene…

    – Invece pare che, specie in sud Italia, l’Enel si lamenti di molti furti di cavi di rame.

    – Maledetti terroni!

    – Signor presidente, nonostante la sua espressione sia molto consona e coerente nella bocca dei suoialleati, le ricordo che molti suoi voti vengono dal sud, per quanto la cosa possa sembrare totalmenteincongruente a prima vista.

    – Beh certo: li pago, vorrei anche vedere che non mi votassero!

    – Si ricordi però di lasciare certe affermazioni ai suoi alleati politici.

    – Sì sì, tanto loro di cazzate ne dicono di continuo…

    – Non lo si può negare, occhio che ricomincia.

    [il nome del rapitore seriale non si è trovato e ci si adegua ad un provvisorio “ladro di salme”. Sipassa quindi ai numerosi servizi e sketch su Raimondo Vianello e sulla moglie Sandra Mondaini,anch’essa scomparsa poco dopo la morte del marito.

    Non mancano i momenti toccanti, come quelli esilaranti e gli ospiti non mancano di sorridere,ravvivati anche da Paolo Belli e dalla sua trombetta che all’occasione usa anche per svegliareMaurizio Costanzo]

    telespettatori:– Maurizio Costanzo è indecente.

    – Ma è ospite fisso?

  • – Si vede che dovevano piazzarlo da qualche parte.

    – Ci manca solo che compaia la moglie.

    – E’ ovunque ormai…

    [dopo la seconda pausa pubblicitaria Pippo Baudo introduce un nuovo ospite d’eccezione, solo perquesta puntata, inevitabilmente dedicata ai presentatori e conduttori della tv: Maria De Filippi!]

    telespettatori:– L’avevo detto!

    – E’ tutto fin troppo prevedibile…

    – Eppure non è un varietà o un telefilm della rai.

    – E cos’è quindi?

    – Effettivamente non lo so, ma si parla della realtà.

    – Ah, sì?

    [quando ci si ricollega Baudo continua ad alternare sorrisoni nel ricordare i bei vecchi tempi,quando i defunti le cui salme sono state rubate non erano ancora defunti. Viene ricordato a piùriprese che il rapitore seriale sembra essere interessato esclusivamente alle salme dei conduttoritelevisivi, non ai vivi e tantomeno ai vivi che non siano mai apparsi in televisione. Questo PippoBaudo ci tiene a specificarlo, per non allarmare i telespettatori che si fossero collegati solo in quelmomento.

    A un certo punto gli ospiti iniziano a parlare fra loro, come fossero nel salotto di casa propriaanziché in quello di uno squallido studio televisivo, ripresi da più telecamere. Paolo Belli lirichiama all’ordine e fa dire ciascuno qualcosa che colleghi i tre presentatori le cui salme sono staterubate. A parte l’ovvietà che erano tutti e tre conduttori televisivi, qualcuno suggerisce l’avere unnome d’arte, ma Vianello non ne usava uno, qualcun altro il nome di quattro lettere, ma ancora unavolta Vianello ne è fuori, allora si ipotizza l’essere nati negli anni ’20, ma questa volta è Sabani anon rientrare nella categoria. Infine, anche grazie all’esimio Criminologo si giunge alla conclusioneche solo le salme dei conduttori morti negli ultimi 3-4 anni possono essere in pericolo. Forse. IlCriminologo aggiunge che, ammesso che ci sia un altro furto, il prossimo presentatore la cui salmasarà rubata, sarà nato negli anni ’30, senza alcun dubbio.

    Giunti quasi al termine della puntata, come da scaletta, ci si ricollega con l’onnipresente inviato DeZan] – Eccoci qua Pippo, ad aggiornare te e tutti i telespettatori sulla situazione delle indagini dei

  • carabinieri, con il commissario Taldeitali!

    – Stiamo presidiando i cimiteri già profanati di Verano, Prima Porta e Dagnente, ma non abbiamoancora trovato alcuna traccia. D’altronde inizialmente si era esclusa l’idea di un rapitore seriale,quindi i cimiteri non erano stati sorvegliati adeguatamente. L’unica ipotesi pressoché certa è che ilrapitore non fosse solo e abbia agito con almeno un complice. In ogni caso, ora si teme fortementeuna serie di rapimenti, come anticipato in trasmissione, quindi l’arma dei carabinieri si staallertando per questa prospettiva e sta già stilando una lista dei cimiteri “a rischio” per poter vigilaredi conseguenza.

    [Pippo Baudo prova a chiedere questa lista al commissario Taldeitali, ma questi sostiene che non èancora stata ultimata e che in ogni caso è top secret. Il collegamento continua con qualcheimmagine di repertorio dei carabinieri più dei brevi servizi sui tre cimiteri visitati dal ladro di salme.Un po’ scocciato per la mancata rivelazione, il conduttore torna comunque allo studio sorridendo eannuncia il tanto atteso sondaggio:] “Quale sarà il prossimo conduttore televisivo la cui salma saràrubata?

    a) Gigi Ballista

    b) Giancarlo Magalli

    c) Lelio Luttazzi

    d) Enzo Tortora

    rispondete numerosi, inviando un SMS con la lettera della vostra risposta al 402040, al costo di 1€al messaggio, e fra quelli che avranno risposto correttamente verrà estratto un fortunato vincitore diun bellissimo Ducati 749 Dark!”

    [per fortuna tutto ciò viene detto da una voce registrata, dato che l’anziano conduttore sembra essereun po’ stanco a fine serata. Dopo le immagini fin troppo evidentemente ritoccate dove un sorridentePaolo Belli sfreccia via sul Ducati 749 Dark in questione, Baudo si limita a concludere la puntataaugurando a sé e a tutti i telespettatori di tornare la settimana successiva con qualche indizio in piùsu questo fantomatico rapitore di salme conduttive. La gaffe gli riesce, come nel miglior stiledell’ultimo Mike Bongiorno e chiude coerentemente la puntata.]

    [SIGLA DI CHIUSURA]

    – Manca della figa.

  • TERZA PUNTATA

    [SIGLA DI APERTURA]

    [il sipario è aperto su di un Pippo Baudo sorridente e leggermente ricurvo sul proprio cartoncino,inevitabilmente infilato nel proprio smoking, accompagnato da una procace ragazza, piuttostogiovane e piuttosto svestita. Si nota da un’inquadratura laterale che la squallida sigla di apertura èsuonata dalla Paolo Belli Band accantonata in un angolo dello studio, mentre la valletta SenzaNome ma dal seno abbondante e abbondantemente esposto è stata già promossa ad aiutante-badantedi Pippo Baudo. Il presentatore non disdegna, seppur noti gli sguardi un poco gelosi di Paolo Belli,relegato a un ruolo decisamente secondario.

    Il sorriso di Baudo si allarga mentre la telecamera lo inquadra più da vicino, per annunciarel’increscioso furto di un’altra salma. Si ricorda per tempo di bloccare il sorriso prima cheindispettisca i parenti della vittima, che poi è strano riferirsi ad un cadavere come vittima, ma dicerto non può esternare queste sue considerazioni ad alta voce] – Benvenuti, benvenuti, buonaseratelespettatori e telespettatrici.

    [stacco per riprendere fiato e dare il tempo a Pippo Baudo di formulare le precedenti considerazionia mente senza proferirne parola, poi] – Ci rincresce annunciarvi, come d’altronde già saprete daitelegiornali, che c’è stato un altro rapimento. Il quarto. Questa volta la vittima è…

    – Ma scusa, che differenza c’è fra seguire questo programma e un tg qualsiasi, dove queste notiziesono sempre in primissima pagina, per coprirne altre?

    – Signor presidente, si ricorda quando, prima di esaudire il suo desiderio di inserire quella ragazzadi sua conoscenza nella trasmissione, le feci richiedere l’esclusiva per le notizie riguardanti ilrapitore di salme?

    – Ah, quel foglio…non avevo capito bene di che si trattava, pensavo fossero diritti per il Milan oqualcosa di simile…

    – Quando abbiamo visto che la notizia si prometteva interessante e lo share del programma saliva,abbiamo legato le mani ai tg di tutte le reti, in modo che ogni contatto con le indagini, ufficiali enon, sul caso siano esclusiva del programma di Pippo Baudo. Ora i tg possono solo dare la notizia,ma non molto altro…

    – Ah, ma si può fare una cosa del genere?

    – Certo, in Italia si può fare tutto. Basta pagare.

    – Ben fatto, pensate se si può evitare anche che annuncino il nome della salma rubata, così si fa piùavvincente…io ho evitato ogni tg apposta questa settimana per non togliermi la sorpresa!

  • – …il recentemente compianto giornalista sportivo e presentatore televisivo Maurizio Mosca.

    [Pippo Baudo si finge triste e cerca di non far stonare troppo le parole di apertura della trasmissionecon il proprio compiacimento per il quarto furto di salma consecutivo] – Ci rammarichiamo con iparenti della vittima, auspicandoci che la salma venga ritrovata al più presto…assieme alle altre treovviamente. Passiamo ora agli ospiti…

    [i primi due ospiti presentati sono due conduttori calcistici anonimi dal sorriso eterno e posticcio,nel senso di artificioso] – Alberto Brandi e Mino Taveri sono qui con noi stasera per raccontaredelle ultime trasmissioni sportive condotte dal nostro amico Maurizio…

    [al sentir nominare il suo nome, si rianima Costanzo, decisamente ospite fisso, fisso nel senso diinamovibile dalla poltrona dalla quale pare non essersi mai alzato dalla prima puntata; il suo insolitomovimento richiama Pippo Baudo che si volta verso di lui per presentarlo l’ennesima volta] – …ilsempiterno Maurizio Costanzo, che ci onora ogni settimana con la sua dotta e saggia presenza…

    [bofonchiando qualcosa di ininteleggibile, Costanzo si guarda un po’ attorno spaesato, mentreBaudo passa al terzo nuovo ospite: un uomo di mezz’età, calvo e strafottente, già dagli occhialidagli improbabili colori portati a mo’ di segno distintivo] – è con noi anche Ciccio Graziani, che haaffiancato Maurizio negli ultimi anni a Guida al campionato…

    – …Maria?

    – Cosa?

    – …bfbrff…cosa…frfrr…tartaruga…cuscino?

    – Costanzo? Siamo a “il martedì delle salme”, sono Pippo, Pippo Baudo.

    – …pippo? frbb, non ora grazie…

    – Come dice, Maurizio?

    [poi viene staccato o quantomeno abbassato notevolmente il volume del microfono di MaurizioCostanzo e data istruzione a Pippo Baudo di chiamare Maurizio Mosca per cognome, almenomentre Costanzo è sveglio.

    Le successive ospiti presentate sono tutte donne, vallette dei vari programmi calcistici nei qualiMosca ha presenziato. Ciascuna espone più o meno pelle, ma nessuna pare inibita dalla circostanzadella loro apparizione in tv, anche più tardi quando sarà il loro turno di raccontare qualcosa del duevolte scomparso Maurizio Mosca, non perderanno occasione di muoversi languidamente o lanciaresguardi più o meno ammalianti ai presenti o ai telespettatori.

    L’ultimo ad essere presentato è il solito Criminologo, e la sua solita aria saccente. Come prima cosafa notare che aveva predetto che la successiva salma rubata sarebbe stata di un presentatore natonegli anni ’30, Maurizio Mosca è nato nel 1940, quindi le sue previsioni si sono rivelate quasicompletamente esatte.

    In questo modo viene raggiunto il primo stacco pubblicitario poco dopo la fine delle presentazioni]

  • telespettatori:– C’è più figa che a Studio Aperto.

    – Beh, ma sono state tutte collaboratrici di Maurizio Mosca.

    – E’ una puntata un po’ particolare…

    – Comunque male non fanno.

    – Non mi sembra molto rispettoso.

    – Male non fanno.

    – A me piacciono.

    – Immaginavo, signor presidente.

    [durante la seconda tranche del programma si discute dell’ultimo rapito, rievocandone come alsolito la carriera, percorrendo una scaletta ormai collaudata, alla terza puntata della trasmissione.Pippo Baudo, aiutato dalla prosperosa valletta Senza Nome, si affanna qua e là per seguire lediscussioni che sono più agitate durante questa puntata, un poco più movimentata e gioviale dellealtre. Sono inevitabilmente ricordate le famose “bombe” di Mosca, tanto che alcune sono stateripescate dagli archivi televisivi e riprodotte per la gioia dei telespettatori.

    La pubblicità torna però, prima del previsto, chiaro indice del successo del programma] [lepubblicità diventano oltretutto sempre più mirate e si alternano reclame di pompe funebri e di casseda morti, oltre che di cimiteri, servizi funerari e di sicurezza per i propri cari scomparsi, tutteovviamente accompagnate da belle donne rigorosamente (non troppo) vestite in nero]

    telespettatori:– Anche nelle pubblicità delle pompe funebri ci sono le fighe.

    – Vabbè, che male c’è?

    – Si starebbe parlando di cadaveri, non è molto bello.

    – Che c’entra? Mica ballano sulla loro tomba.

    – Beh, no, quella l’hanno rubata…

    – Vabbè, almeno non ballano, sono lì sedute…

  • [la trasmissione riprende con uno stacchetto di una nuova velina entrata “a sorpresa” nello studio,come ospite della serata.

    Pippo Baudo, in evidente difficoltà davanti a così tante belle donne, più o meno svestite, si affannanel tentativo di contenere la loro esuberanza e incontinenza dei vestiti, giudicata un poco fuoriluogo dal suo senso del pudore un po’ più antico di quello delle giovani in questione.

    Si arriva dunque al momento-dibattito. E qui i presenti si lanciano in ipotesi e discussioni surrealisugli avvenimenti inerenti alla trasmissione e non. Come ad esempio quando una deviazione delfocus porta inevitabilmente ad uno scontro verbale piuttosto acceso fra un interista e un milanista. IlCriminologo riporta la discussione sui binari prestabiliti dalla trasmissione e, per rimanere in temacon le care “bombe” di Mosca, si lancia in una previsione simile per contenuto e modalità,affermando che la successiva sparizione avrebbe riguardato la salma di un calciatore apparso in tv.Senza alcun dubbio.

    La trasmissione prosegue quindi, più delirante che mai, ben oltre l’orario delle puntate precedenti.Prima che Paolo Belli possa aiutare un Pippo Baudo sempre più in affanno, parte ancora una voltala pubblicità.

    E con essa le reclame di pompe funebri, casse da morto e affini]

    – Però, mi consenta, basta con queste pubblicità che c’è sempre da toccarsi i maroni!

    – Pagano bene, signor presidente. Sono pubblicità mirate. Se nota è reclamizzato anche un sistemad’allarme per tombe e cripte, cosa impensabile fino all’arrivo di questo rapitore seriale. Credo.

    – Mah, io tanto ho il mio mausoleo, non temo nulla.

    – Già e poi lei non è un presentatore televisivo…a meno che poi non venga fuori un rapitore serialedi salme di presidenti del consiglio.

    – …cosa vorresti insinuare?

    – Niente signor presidente…

    – Io non perderò la mia dignità neanche da morto! E poi io non morirò…come non andrò in galera!

    – Ma certo signor presidente, qui è fra amici, nessuno si aspetta o desidera che lei vada in galera.

    – Sarà meglio, ora torniamo a vedere queste pubblicità che anche se portano sfiga, almeno ci sonodelle fighe niente male. Un po’ troppo vestite per i miei gusti eh, però meglio che niente…

    [la trasmissione riprende con il consueto collegamento con l’inviato speciale onnipresente De Zan e

  • il commissario dei carabinieri Taldeitali. Il primo non fa parlare il commissario prima di un lungo epomposo riassunto della situazione, dei cimiteri visitati dal rapitore seriale e dei movimenti deicarabinieri. Quando finalmente il commissario Taldeitali riesce a ottenere il microfono di un De Zanevidentemente preso da una mania di protagonismo (direttamente proporzionale al successo dellatrasmissione), spiega che ancora non hanno indizi concreti, ma quantomeno qualche traccia. Inparticolare sono sempre più convinti che ad agire siano in due, probabilmente non dueprofessionisti, che però sfruttano l’impossibilità dei carabinieri di controllare ogni singolo cimiterod’Italia. Tuttavia, anche la cerchia dei rapimenti possibili è stata ulteriormente ridotta e le forzedell’ordine sperano di riuscire a sventare ulteriori furti, se non addirittura di cogliere il rapitore sulfatto.

    Pippo Baudo ringrazia e saluta De Zan e il commissario Taldeitali per rientrare e condurrel’ultimissimo spezzone di trasmissione con il Criminologo. Quest’ultimo elenca una serie di dati epercentuali sui successi e gli insuccessi dell’arma dei carabinieri, interpolati con l’incidenza delloshare televisivo e il numero di morti sepolti nelle principali città d’Italia, ottenendo quindi unriscontro statistico e un grafico piuttosto illuminante, che non fa altro che confermare che il rapitoreseriale non verrà mai arrestato dai carabinieri. Ma c’è una possibilità che si costituisca di suavolontà, o quantomeno che mandi una lettera alle autorità entro le prossime 83 ore. Nel frattempo leragazze in studio fanno a gara nel mettersi più in mostra, la velina Senza Nome annuisce convintadal discorso del Criminologo, mentre segue ovunque Pippo Baudo, cercando anche di impallarlocon il seno quando possibile. Paolo Belli guarda le scene invidioso, non si sa se della velina o diBaudo. Prima di salutare i telespettatori, Pippo Baudo ricorda di avere una telefonata a cui doverrispondere] – Pronto Giancarlo, mi senti?

    – Uh, sì sì, pronto! Sono Magalli, e vi sento…quindi sono vivo, capito?

    – Sì, Giancarlo, scusaci dobbiamo spiegare la situazione ai telespettatori. Per uno sbaglioincrescioso, il nostro amatissimo collega Giancarlo Magalli è stato inserito fra le opzioni dellesalme da rubare nel quiz di fine trasmissione, anche se il nostro Giancarlo è vivo e sano come unpesce!

    – Sì, anche di più, visto che i pesci non respirano.

    – Ahah, grazie della chiamata Giancarlo, stacci bene eh, e scusaci ancora per l’imperdonabileerrore. Giancarlo Magalli è vivo e vegeto, ricordatelo…

    – Sì, sono vivo, ma non vegeto, quindi se aveste una particina, una trasmissione, anche in secondaserata…potrei anche cucinare qualcosa…

    – Ciao ciao, Giancarlo.

    – …aspetta Pippo, magari…

    – tutututu

    – Giancarlo Magalli ci ha salutato, e ora noi salutiamo voi, cari telespettatori, augurandovi labuonanotte e salutandovi vi ricordiamo che saremo qui, sempre alla solita ora, martedì prossimo, suCanale5! Buonanotte!

    [prima della sigla di chiusura parte l’ormai consueto sondaggio, con tanto di schermata blu e voce

  • femminile registrata] “Quale sarà il prossimo conduttore televisivo la cui salma sarà rubata?

    a) Alberto Castagna

    b) Daniele Vimercati

    c) Liliana Dell’Acqua

    d) Davide Mengacci

    rispondete numerosi, inviando un SMS con la lettera della vostra risposta al 402040, al costo di 1€al messaggio, e fra quelli che avranno risposto correttamente verrà estratto un fortunato vincitore diun bellissimo Ducati 749 Dark!”

    [questa volta, a sfrecciare via sul Ducati 749 Dark c’è la valletta Senza Nome, montata sulle stesseimmagini della puntata scorsa.]

    [SIGLA DI CHIUSURA]

    telespettatori:

    – Ma no, di nuovo!?

  • QUARTA PUNTATA

    [SIGLA DI APERTURA]

    [Ancora una volta si apre il sipario, questa volta Pippo Baudo è un po’ meno sorridente e un po’ piùricurvo sul proprio cartoncino, ma inequivocabilmente infilato nel proprio smoking. Al suo fianco lavelina Senza Nome pare onnipresente, fino a risucchiargli spazio vitale e televisivo con i suoi sorrisie le sue prorompenti nudità. Baudo un po’ abbacchiato annuncia se stesso e la trasmissione, mentreun Paolo Belli un po’ irritato termina di suonare la sigla di apertura con la sua band, sempre relegatosul fondo del teleschermo. Il presentatore prende e perde tempo, aspettando che l’inquadratura siallarghi e mostri il solito sfondo di nuvole Windows 95. Sulle poltroncine azzurre siedono variepersone, che però ancora non vengono introdotte da Baudo, alle prese con una fin troppo lungatergiversazione, finché alla fine non si arrende e rivela la novità della puntata:] – Non ci sono statifurti di salme questa settimana.

    [palesemente imbarazzato dalla rivelazione e apparentemente affaticato, Pippo Baudo si trascinafino alle poltroncine, aiutato dalla valletta. Va quindi a presentare i vari ospiti] – Per l’occasione,abbiamo richiamato alcuni degli ospiti più graditi delle scorse puntate. Sono quindi di nuovo connoi…

    [e si sposta verso la prima avvenente bionda] – Nancy Comelli! L’ultima valletta del caro Mike allaRuota della Fortuna…

    [poi passa alla seconda] – La preferita degli italiani e della scorsa puntata…Cristina Chiabotto daControcampo!

    [la terza] – Da Guida al campionato invece torna a trovarci…Magda Gomes!

    [la quarta, in realtà un poco meno giovane e più imbarazzata] – Michela Andreozzi, dalla puntatasul caro Raimondo Vianello…

    [poi passa ad una sedia un poco più appartata che pare non essere stata mossa dalla puntataprecedente] – Eccezionalmente è tornato con noi anche Maurizio Costanzo!

    [memore delle precedenti esperienze con Costanzo, Baudo si affretta ad allontanarsi dallapoltroncina prima che l’ospite fisso si svegli e inizi a fare domande imbarazzanti] – Con noi anchel’esimio Criminologo

    [il quale si limita ad un cenno col capo, con l’aria di chi la sa più lunga di tutti] – Veniamo poi aidue ospiti nuovi, per questa puntata…

    [e qui l’imbarazzo e la preoccupazione di Pippo Baudo paiono crescere ancora, se possibile, mentrecon un sorriso un po’ tirato va a presentare] – Davide Mengacci e Giampiero Magalli!

    – Giancarlo, Giancarlo.

    – Sì, scusami Giancarlo, è l’emozione.

  • – Sì, certo certo, o forse l’imbarazzo.

    – Macché, è solo che sono un po’ stanco…

    – Vabbè, hai visto che alla fine sei riuscito a trovarmi un posto nella tua trasmissione?

    [e Magalli sfoggia un sorriso sornione e compiaciuto per compensare a quello esitante di PippoBaudo]

    – Ma la smettono di farsi i cazzi loro? E poi che fa quello, sfotte? Chi l’ha invitato?

    – Ecco vede, è che mancando il furto di una nuova salma erano a corto di idee per gli ospiti, inoltresia Magalli che Mengacci erano stati indicati fra le possibili salme rapite, nonostante siano ancoravivi…

    – Ahah, bello scherzo!

    – Ecco, in realtà non l’hanno presa benissimo, e anche in seguito alla telefonata in diretta conMagalli, la puntata scorsa…

    – Ah, sì, me la ricordo anche se a quell’ora stavo iniziando ad addormentarmi.

    – L’abbiamo messa a quell’ora apposta. Comunque dicevo, pare che Magalli se la sia presa, e ancheMengacci, compagno di sventura…

    – Vieni al dunque, cribbio, che han fatto ‘sti due sfigati?

    – Si sono rivolti a degli avvocati, e per evitare noie abbiamo patteggiato che li avremmo invitaticome ospiti in trasmissione, anche per riempire dei buchi, purché non alzassero un polverone suquesta cosa…anche perché volendo ci sarebbero gli estremi per azioni legali anche da parte dicoloro che hanno partecipato al sondaggio. Per fortuna però, per ora non si è lamentato nessuno.

    – Vabbè ok ok, non ho capito molto, ma non importa. Torniamoci a guardare la puntata, e se c’èbisogno chiamate Ghedini che ci pensa lui.

    [fino alla prima pubblicità si hanno diversi minuti di salotto, dove le varie vallette cercano di avereil sopravvento sulle altre, portano argomenti a sostegno del proprio conduttore morto, creandofazioni contrapposte. Baudo cerca di abbassare i toni che sembrano ormai da campagna elettorale,mentre Mengacci e Magalli si godono l’ospitata. Poi partono le ormai consolidate pubblicità diservizi funebri, con testimonial succintamente vestite]

    telespettatori:– Sembra il processo di Biscardi…

  • – …o la campagna elettorale.

    – Mah, effettivamente ha preso una strana piega, prima era più pacato…

    – Sì, ma alla fine a me piace anche così.

    – Anche a me, anzi forse è meglio. D’altronde ha ragione a lamentarsi quella di Sabani che lopigliano in giro, quando in realtà era un grande imitatore…

    – Ma scherzi? Ma se imitava tutti uguali, con le labbra corrucciate? Mosca era molto piùautoironico e divertente, e poi di calcio ne sapeva!

    – Cazzo dici che sparava sempre le sue bombe?!

    – Vabbè, è inutile dire tanto, alla fine Mike era una spanna sopra agli altri….

    – Ma vaffanculo che anche lui era un rincoglionito! Molto meglio Vianello, vuoi mettere?

    – Ma non era un presentatore! Cos’ha presentato Vianello?

    – Si vede che sei nato ieri e non sai un cazzo, ha lavorato anche con Corrado…negli anni ’70 hapartecipato ad un sacco di programmi…

    – Ma vaffanculo agli anni ’70, non è colpa mia se sei un vecchio di merda, Mike presentava finoall’altro giorno, e anche Mosca e Sabani!

    – Cazzo vuol dire?

    – Vuol dire che non capisci una sega! Mosca poi era anche un giornalista sportivo…

    – E un bel sticazzi non ce lo metti?!

    [ad libitum]

    [per accontentare tutti, si riapre con uno spezzone per ogni conduttore televisivo la cui salma è statarubata. In ordine cronologico di sparizione del corpo, in seguito a una saggia decisione di PippoBaudo, il quale vuole prevenire la nascita di un’altra faida per l’ordine di comparsa dei filmaticelebrativi.

    Dopo la visione dell’ennesimo revival della tv degli anni passati, da La ruota della fortuna a La sail’ultima, è giunto il momento di collegarsi con il commissario dei carabinieri e il solito De Zan.L’inviato Davide De Zan è un po’ dispiaciuto e un po’ orgoglioso nello spiegare che purtroppoquesta settimana non c’è stato alcun nuovo furto, ma solo perché sventato dall’arma dei carabinieri.Poi passa la parola al rappresentante della suddetta arma: il colonnello Taldeitali. Quest’ultimospiega che hanno sventato per ben due volte il furto alla salma di Corrado Mantoni, e nel secondocaso erano andati vicini alla cattura dei rapitori seriali. Usa il plurale perché ormai si ha la certezzache siano due i soggetti, avvicinatisi nottetempo al Cimitero Flaminio di Roma con un furgoncino,atto a trasportare l’eventuale feretro trafugato. Le sagome sono state viste allontanarsi di fretta laprima sera, alla vista di altre persone nel cimitero, mentre durante il secondo tentativo di furto eranorisaliti subito sul furgoncino, prima che i carabinieri riuscissero a fermarli. Tuttavia le indagini

  • procedono e si hanno diverse piste calde.

    Pippo Baudo, un po’ sudato, un po’ preoccupato, ringrazia il commissario Taldeitali e De Zan, quasiinterrompendo il discorso del carabiniere. Torna in studio e fa eseguire le sigle dei programmi deiconduttori scomparsi alla Paolo Belli Band, ma ciò non evita lo scatenarsi di un’altra bagarre fra levarie fazioni, ciascuna parteggiante per uno dei quattro presentatori scomparsi per la seconda volta.La valletta Senza Nome sorride e dà ragione a tutti, il Criminologo scuote la testa, spiegando consuperiorità e pacatezza la propria posizione pro o contro il presentatore in questione (salvo poiincazzarsi con una delle ospiti, mandandola affanculo e sbattendo i propri occhiali per terrasbavando dalla bocca), Magalli e Mengacci hanno una discussione loro privata sulla truccatrice diPippo Baudo, mentre quest’ultimo cerca di tenere i fili della propria trasmissione, riuscendocisempre meno.

    L’unico che pare davvero imperturbabile da tutto ciò che sta accadendo dentro, fuori, davanti edietro lo schermo è Maurizio Costanzo]

    telespettatori:– Ma dorme sempre?

    – Fa finta di dormire, in realtà ascolta e riflette.

    – Ma perché non dice mai niente allora?

    – Perché riflette.

    – Riflette la luce dello studio.

    – Anche.

    [dopo l’ultima pubblicità, Pippo Baudo, evidentemente stremato, cerca conforto in un secondocollegamento con De Zan, che ha pronto un servizio sui cimiteri visitati dal rapitore seriale di salme(ancora non è stato deciso un nome ufficiale per il misterioso ladro, anche se a Baudo non piacechiamarlo semplicemente ladro). Mentre il presentatore e gli ospiti rifiatano, nessuno forse nota glisguardi truci che Paolo Belli, non inquadrato, manda a Pippo Baudo e alla valletta Senza Nome chegli ha evidentemente rubato il posto, esibendo qualcosa più che la propria discutibile simpatia.Giunto al termine della puntata per lui più faticosa e difficile da gestire, Baudo interpella ilCriminologo per la consueta analisi dei fatti e le eventuali previsioni per la settimana successiva. IlCriminologo, recuperati la propria dignità e gli occhiali rotti precedentemente, ha pronto un profilodel rapitore seriale. Non ha dubbi che si tratti di un maniaco necrofilo, ampiamente influenzatodalla televisione italiana degli ultimi 10 anni, come d’altronde il 92% dei maniaci dell’ultimo lustro.Ne deduce quindi che la sua età non può variare che dai 30 ai 40 anni. Il complice in realtàprobabilmente non è altro che lo sdoppiamento della sua personalità, inevitabilmente multipla, casopiuttosto comune e spiegato limpidamente da libri e film come Fight Club.

  • Ringraziando di essere ormai in seconda serata, Pippo Baudo lascia il Criminologo e i telespettatori,augurando una buona notte e rinnovando l’appuntamento alla settimana successiva, augurandosi diavere nuove notizie, e possibile un nuovo rapimento. Anche se quest’ultima parte non la dice, èevidente per tutti.

    Ancora una volta, prima della sigla di chiusura parte l’ormai consueto sondaggio, con tanto dischermata blu e voce femminile registrata] “Quale sarà il prossimo conduttore televisivo la cuisalma sarà rubata?

    a) Corrado Mantoni

    b) Vittorio Salvetti

    c) Uan

    d) Carlo Conti

    [SIGLA DI CHIUSURA]

    telespettatori:– Ma allora lo fanno apposta!

  • QUINTA PUNTATA

    [SIGLA DI APERTURA]

    [Si apre nuovamente il sipario, su di un Pippo Baudo sempre meno sorridente e sempre più ricurvosul proprio cartoncino, ma inesorabilmente infilato nel proprio smoking.

    Anche Paolo Belli pare un po’ più accigliato del solito mentre suona la sigla, la valletta Senza Nomeinvece non perde nulla della propria verve, nonostante il proprio ruolo sia sempre più vicino aquello di stampella di un Pippo Baudo sempre più stanco.

    Prima di passare agli ospiti, il presentatore tergiversa, prova faticosamente a sorridere, stancheimitazioni del suo sorriso a tutto tondo che aveva invaso le case dei telespettatori qualche settimanaprima. Baudo ricorda a tutti, se stesso compreso, che gli ascolti vanno bene e le ultime due puntatesono state promosse ad uno spazio televisivo superiore, evento piuttosto raro ed effettivamente noncosì adatto al format che fatica sulla lunga durata. Specie ora che si deve imbastire un’altra puntatasenza una nuova sparizione]

    – Di nuovo?

    – Già, signor presidente, anch’io sono perplesso. Una settimana senza furti, o rapimenti che dir sivoglia, poteva dare una giusta scossa e rappresentare una novità, ma la mancanza di un furto perdue settimane consecutive mi lascia molto perplesso.

    – E poi cosa diceva prima della durata inadatta al format?

    – Temo che Baudo sia visibilmente preoccupato per la sopravvivenza del proprio programma eabbia straparlato.

    – Ma non può dire cose simili in tv, danneggia il proprio programma!

    – Non si preoccupi, se riprenderanno i furti di salme, gli basterà sorridere e negare quanto detto,magari accennare al fatto di essere stato frainteso, e sono sicuro che gli spettatori dimenticherannotutto.

    – Sì, è sempre stato così.

    [gli ospiti sono ancora una volta riciclati dalle puntate precedenti, compreso ovviamente MaurizoCostanzo che sonnecchia sulla solita poltroncina azzurra in disparte. L’unica faccia nuova vienepresentata da Pippo Baudo senza troppo entusiasmo, mentre l’uomo invece sorride alla telecamera ea tutti i telespettatori, abbronzatissimo e impeccabile, abituato al proprio ruolo] – E’ con noi stasera

  • anche Carlo Conti e lo ringraziamo…

    [probabilmente per non aver sporto denuncia, vorrebbe aggiungere il presentatore, ma questa voltasi trattiene. Nel frattempo Paolo Belli si ritaglia più spazio, con la propria band e, inspiegabilmente,gli viene chiesto da Baudo di suonare qualche pezzo a suo piacimento, compreso qualche bellacanzone tradizionale romagnola che gli piacciono così tanto]

    telespettatori:

    – Ma no, anche Romagna mia?

    – Ma cosa c’entra ora?

    – Pippo Baudo mi sembra nel pallone…

    – E di cosa parlano ora che non è scomparso nessun altro?

    – Boh, magari i carabinieri hanno preso il ladro, stiamo a sentire.

    – Sì, ma c’è anche meno figa della volta scorsa, se non mettono una vasca con del fango per farlecombattere, io cambio canale.

    – Ebbene sì, cari amici telespettatori, siamo qui senza un ulteriore furto, ancora una volta grazieall’arma dei carabinieri con la quale ci colleghiamo.

    [si vuole evidentemente puntare tutto sulle indagini, visto che sono l’ultima cosa che può tenere inpiedi il programma, eppure Pippo Baudo sembra un poco riluttante anche in questo senso. Sulgrande schermo scompaiono le nuvole e compare De Zan e poco dietro il commissario Taldeitali]

    – Ciao Pippo! Eccoci qua con il nostro solito Taldeitali, salve commissario!

    – Salve.

    – Ci sono notizie bomba, Pippo, spero che tu non abbia anticipato nulla ai telespettatori!

    – Ma, veramente…non so neanch’io di cosa stai parlando…cioè…

    – Allora andiamo con ordine e facciamo parlare il commissario dei carabinieri, che è qui apposta!

    – Dunque…

    – Vi anticipo che il ladro di salme non è stato preso neanche questa volta, ma i carabinieri sonoriusciti a coglierlo sul fatto ancora! E non solo…ci dica, ci dica commissario!

    – Innanzitutto, smetterei di usare il singolare…

    – Perché i ladri sono due! Già l’avevamo anticipato la puntata scorsa, ma ne abbiamo avutol’ulteriore conferma. E questa settimana i tentativi di furto sono stati ben tre, sempre con il solitofurgoncino!

  • – Esatto, proprio a questo volevo arrivare…

    – Ma colpo di scena! Non solo i ladri sono tornati sul luogo del delitto, provando a rapire ancorauna volta la salma di Corrado, ma anche quella ben più datata di Enzo Tortora!

    – Esattamente. Anche questo ha confermato un sospetto che non avevamo osato rivelare le puntatescorse, ma che ha aiutato a identificare…

    – Incredibile quest’ultimo tentativo visto che, ricordiamolo ai telespettatori, Enzo Tortora è mortonel 1988! Ben 23 anni or sono! Evidentemente il ladro di salme era proprio a corto di bersagli eh?!

    – Non credo che sia questo il motivo, ma…

    – Grazie, grazie De Zan, grazie commissario, per ora può bastare…non svelateci tutto dato chetorneremo a collegarci più tardi. Spero che vi siate tenuti ancora qualche rivelazione per la secondaserata…

    – A dire il vero…

    – Certo Pippo, a più tardi!

    [un Pippo Baudo sempre più in affanno e sudato guarda atterrito gli ospiti, la valletta Senza Nome ePaolo Belli, apparentemente senza sapere cosa fare. Poi la professionalità di una vita ha ilsopravvento e lancia la pubblicità] [anche nella pubblicità c’è una svolta, i testimonial di alcunereclame di servizi funebri non sono più vallette, o quantomeno non solo. Infatti compaiono leimmagini di alcuni presentatori morti e non rapiti con tanto di frasi scritte o elaborate daregistrazioni vocali che dicono slogan del tipo “con la Tal Ditta ora riposo davvero in pace” o un piùmanageriale “con queste Pompe Funebri ho il massimo dei comfort e il massimo della sicurezza…per sempre”, a seconda dei personaggi coinvolti]

    – Cribbio, non credevo si sarebbe arrivati a tanto…

    – Usano testimonial, signor presidente. Si è sempre fatto.

    – Sì, ma quelle sono foto e video di morti, a volte ci sono anche le voci registrate che fanno ancheun po’ impressione.

    – Se lo fanno, si vede che gli esperti di marketing hanno valutato l’operazione come remunerativa.

    – E le famiglie? Non dicono niente?

    – Con i soldi si compra tutto, anche la dignità signor presidente, ce lo ha insegnato proprio lei.

    [il programma riprende su un Pippo Baudo un po’ più dignitoso, per quanto sempre appoggiato allavalletta Senza Nome. Tanto che se non fosse il serissimo presentatore in questione ma un EnricoPapi qualsiasi si potrebbe pensare che si approfitti della propria età per poter toccare con mano lapoca pelle coperta della valletta.

  • A parole invece, Baudo si appoggia all’inevitabile nuovo ospite Carlo Conti. Inevitabile, data la suaimbarazzante e inspiegabile inclusione nel solito sondaggio di fine puntata. I due dialogano un pocosu questo fantomatico ladro di salme, come di un possibile evento ed effetto sociale, coadiuvati daMengacci e Magalli, ormai coppia fissa, ma soprattutto dal Criminologo. Quest’ultimo espone leproprie teorie sull’inevitabilità di certi accadimenti morbosi e decadenti in questa società, che anzisprona questi avvenimenti, specie se legati alla tv. Per questo si ritiene certo che il rapitore e il suoaiutante, ammesso che esista veramente, non potranno mai appartenere al mondo della televisione.Così, in qualche modo si raggiunge anche il secondo stacco pubblicitario, prima del quale Baudoannuncia nuove rivelazioni subito dopo la pubblicità]

    telespettatori:

    – C’è qualcosa che non va in Pippo Baudo stasera.

    – Si vede che è preoccupato per la trasmissione, se trovano il ladro finisce.

    – Sì però anche senza furto di salme nuove poteva fare qualcosa di meglio…

    – Già, la volta scorsa era come il Processo di Biscardi, ma con più figa!

    – Uhm, sì, stasera pare più un Porta a Porta senza nei e modellini.

    [la trasmissione riprende proprio con il collegamento con De Zan che continua a rubare ilmicrofono e le parole al commissario Taldeitali, il quale però riesce a spiegare che durante l’ultimoappostamento erano quasi riusciti a prendere i fantomatici ladri, sfuggiti solo grazie ad un casofortuito e non certo all’agilità dei malviventi, che anzi erano sembrati piuttosto lenti e impacciati.Inoltre, erano riusciti a prendere il numero di targa del fantomatico furgoncino, nonostante fosseparzialmente coperta dal fango. Sommando il tutto agli altri elementi emersi dalle indagini e daisospetti confermati dai movimenti dei ladri, il commissario annuncia con fare sibillino che moltoprobabilmente sanno già dove trovare i ladri in questione.

    Prima che possa aggiungere altro, Baudo ferma il commissario e torna al salotto, promettendo unulteriore collegamento nell’ultimo spezzone di programma, riprendendo almeno parzialmente inmano le redini della trasmissione. Aumentando la suspance anche con il proprio sguardopreoccupato, il presentatore continua a conversare pacatamente di congetture campate per aria con ipropri invitati. L’unica cosa che evita lo sprofondare nella noia è un’interruzione durante la qualePippo Baudo è chiamato dietro le quinte. Al ritorno indossa un’espressione ancor più turbata. Primadi lanciare l’ultima pubblicità, annuncia che al ritorno ci saranno alcuni carabinieri in studio e che lerivelazioni del commissario, a lui ancora ignote, potranno portare ad una svolta definitiva leindagini]

  • telespettatori:– Ma cosa sta succedendo?

    – Non ne ho idea, ma quantomeno un po’ di suspance l’ha creata…

    – Già, boh, stiamo a vedere.

    – Io un sospetto ce l’ho.

    – Però tutte queste pubblicità con ‘sti morti…fanno un po’ impressione, no?

    [al ritorno dalla pubblicità, Pippo Baudo sorride un po’ forzatamente mentre presenta i duecarabinieri giunti sul posto e posizionati a un lato, sullo sfondo, accanto alla Paolo Belli Band] – Edora torniamo subito a collegarci con il commissario Taldeitali e il nostro inviato…De Zan? Ci sei?

    – Eccomi, Pippo! Passo subito la parola al commissario che spiegherà tutto…

    – Ecco, mi lasci il microfono! Oh…ora spiegherò tutto davvero.

    C’eravamo appostati nei cimiteri dove sono sepolti Corrado Mantoni e Enzo Tortora per un motivopreciso. I nostri sospetti erano sorti con il rapimento della salma di Raimondo Vianello, e sono staticonfermati dalle azioni dei ladri. Inoltre, siamo risaliti al proprietario del furgoncino tramite latarga, e abbiamo avuto un’ulteriore conferma di ciò che già immaginavamo. Ovvero che nonabbiamo a che fare con professionisti, infatti è stato tutto fin troppo facile. Anche ritrovare le salmescomparse. Dalle quali ci ha condotto il furgoncino stesso, le cui tracce non sono state così difficilida seguire, dopotutto.Ora pensiamo di sapere anche il perché, oltre che il chi e il come.

    Corrado, Enzo Tortora, Raimondo Vianello e Mike Bongiorno sono considerati i padri fondatoridella televisione italiana. E a quanto pare qualcuno voleva radunare le loro salme…quelle di GigiSabani e Maurizio Mosca avevano intervallato gli obiettivi reali dei ladri, con l’unico scopo didepistare le indagini. Infatti anche i rispettivi feretri erano custoditi in maniera molto meno accuratae in un altro luogo rispetto a quelli di Vianello e Bongiorno.

    – Mi scusi, commissario, ma dimentica uno dei padri fondatori della televisione italiana…

    – Sì, l’unico ancora vivo. Il qui presente Pippo Baudo.

    – Ecco, io…

    – Sì, lei. Il furgoncino non è intestato a lei, ma l’abbiamo trovato nella sua villa, assieme alle bareche ora abbiamo portato qui.

    [e i carabinieri dal fondo si muovono con perfetto tempismo, fra lo scompiglio generale degli ospititranne che di Maurizio Costanzo, trascinando in scena cinque bare, una delle quali vuota] – Eccocosa abbiamo trovato nella sua villa, Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo. Le bare di Vianello eMike Bongiorno erano già sistemate nel suo mausoleo. Mi sembra sia inutile per lei negare ofingere oltre…e anche per il suo complice.

    [Pippo Baudo si guarda attorno spaesato, sembra non capire cosa stia succedendo, totalmente

  • incapace di parlare o fare alcunché] – Signor Baudo, confessa in diretta, davanti a tutti i suoitelespettatori?! E vuole confessare anche il complice, a cui è intestato il furgoncino? C’è bisognoche dica io il nome…signor Paolo Belli?

    [nello studio si alza un brusio di sorpresa che finora era stato trattenuto assieme al fiato, durante lerivelazioni del commissario dei carabinieri. Dall’orchestrina a bordo schermo abbassa il capo PaoloBelli, rassegnato all’inevitabile, mentre il resto della band fa un passo indietro come a volerprendere fisicamente le distanze dal loro leader, accusato] – Anche le fisionomie intraviste nellesere degli attentati sventati corrispondono perfettamente alla figura vecchia e claudicante del signorBaudo e in quella più agile ma più in carne del signor Belli. Abbiamo inoltre una marea dirilevamenti di impronte e non servono altre prove oltre ai vostri volti ora…[mentre Paolo Belli rimane immobile, più rassegnato che altro, Pippo Baudo continua a guardarsiattorno con gli occhi sgranati, per poi fissare il proprio sguardo allucinato in quello contrito del suocomplice]

    – io…io…

    – Almeno ci tolga la curiosità sul movente, anche se non credo di sbagliare di molto. Non si ètrattato solo di creare il materiale per una nuova trasmissione, che agognava da tempo, vero? Hasfruttato duplicemente un piano che aveva già in mente, per altri motivi: nel mausoleo della suavilla c’era un posto centrale per lei, ed erano già stati riempiti due dei quattro loculi attorno con iqui presenti (si fa per dire) Mike Bongiorno e Raimondo Vianello. Gli altri due immagino fosseroper Enzo Tortora e Corrado che ancora riposano dove li hanno sepolti. Voleva farsi seppellire conloro come fossero i suoi servi, più che i suoi compagni di avventura…anche il quinto feretrotrovato, al centro del mausoleo conferma la nostra ipotesi, portando le sue iniziali. Tutte e quattro.

    [Baudo si volta ad osservare le bare dietro di lui, e in particolare quella vuota e aperta, decisamentepiù raffinata delle altre. Vi si avvicina con passo infermo, mentre tutti gli ospiti non sanno che fare ela valletta Senza Nome continua a sorridere a una telecamera qualsiasi, immobile. Anche ilCriminologo ha perso la propria aria di superiorità e osserva la scena attorno a sé a bocca aperta.Pippo Baudo balbetta qualcosa davanti alla propria bara, usurpata dal mausoleo a cui era destinata,ora appoggiata lì sul pavimento dello studio, aperta] – ma…questa…non dovevate…non…io…io…

    – Non resta molto da dire, anche i tempi televisivi della sua trasmissione stanno per finire, credo.

    – Cribbio, non avrei mai immaginato questa storia!

    – Effettivamente io sì, ma visto il successo della trasmissione, ho lasciato correre e anziincoraggiato la situazione. Tuttavia, come era inevitabile che accadesse prima o poi, è sfuggita dimano a Pippo Baudo, che anche lui ha la sua età…

    – Già, guardalo ora, un po’ mi dispiace per lui.

    – Non troppo.

    – No, non troppo. Meglio a lui che a me. Però la trasmissione? Mi consenta, non dovrebberochiuderla? Non so, anche se…

  • – Certo che no, signor presidente. Stiamo raggiungendo un livello di share mai visto, anche se sonocosciente che durerà poco e che fra qualche minuto sarà comunque tutto finito, compresa la finestratelevisiva del programma e si dovrà passare al Grande Fratello per tutta una serie di motiviineluttabili.

    – E parla come mangi! Che è, ineluttabili! Comunque l’idea del mausoleo dove seppellirsi con tuttii propri servitori e discepoli mi è piaciuta, e bravo Pippo…anche se deve ammettere che non èmolto originale, l’ho avuta prima io!

    [le bare sono posizionate sotto al grande schermo che fa da sfondo allo squallido salotto, sul qualetroneggia ancora il volto accusatore del commissario Taldeitali che, per una volta, ruba la scena aDe Zan, anziché il contrario.

    Baudo guarda la propria bara scoperchiata, mentre le altre sono ancora tenute chiuse per decenzadelle quattro salme, probabilmente non in ottime condizioni. Poi succede l’imponderabile, oinevitabile, a seconda dei punti di vista: Pippo Baudo incespica e balbetta qualche altra parola, siafferra il petto e cade con una piroetta arzigogolata dentro alla propria bara, che non attende altro daquando è stata creata.

    Il gesto è talmente coreografico e celebrativo, oltre che di un tempismo televisivo perfetto, che ipresenti vengono trascinati in un applauso compiaciuto dalla valletta Senza Nome, che se non altroriesce a ritagliarsi un ruolo in tutta questa vicenda.

    I carabinieri ai lati delle bare rimangono impassibili, incerti sul da farsi, Magalli, Mengacci e Continon sanno se sorridere o meno, il Criminologo recupera il proprio sguardo serio e pacato di chi hacapito tutto, la Paolo Belli Band è interdetta e i suoi componenti paiono i più shockati di tutto lostudio, mentre Paolo Belli stesso fa un passo avanti per allontanarsi dall’angolo in cui era relegato ilgruppetto musicale. E’ allora che il commissario lo nota e lo prende davvero in considerazione perla prima volta] – Ma mi dica, signor Paolo Belli…capisco, per modo di dire, il piano folle edelirante del signor Baudo. Ma lei cosa c’entrava?

    – Mi aveva promesso un posto in tv, in un programma legato proprio a queste sparizioni. Unprogramma in prima serata, da co-conduttore, capisce? Poi sono stato relegato a suonare le sigle conla mia band, ma era comunque prima serata! Su Canale5! E poi Pippo mi ha assicurato di aver fattodi tutto per tenermi come aiutante-conduttore, ma non c’è stato verso…

    – Quindi ha fatto tutto questo per apparire in tv? Ma perché proprio lei? Non ha avuto deiripensamenti? Baudo non ce l’avrebbe mai potuta fare da solo…

    – Ripensamenti, perché? Se non l’avessi fatto io, l’avrebbe fatto qualcun altro…

    [SIGLA DI CHIUSURA]

  • intro

    – Vaffanculo porco mondo, *** cane, puttana *******! Che cazzo hai fatto questa volta??!Si sveglia al dolce suono di sua madre che insulta il gatto, reo di aver rovesciato questo o rottoquell’altro. Come quasi tutte le mattine. Tuttavia, non appena la donna si accorge del suo vagare percasa perde interesse per il gatto iniziando ad insultare lui, reo di aver dimenticato questo o non fattoquell’altro.

    Senza quasi aprire gli occhi, butta giù un bicchiere di succo a Qualunque Cosa Sia In Sconto,mangia due biscotti dello stesso tipo del succo ed esce di casa con la sua borsa da lavoro che rasental’inutilità che prova per se stesso.

    Quando finalmente riesce a fuggire dall’appartamento fra gli insulti della madre, si incamminaverso la propria postazione di lavoro. Abita incredibilmente vicino al bunker: dopo due svolte ecinque minuti di camminata svelta arriva alla grande recinzione elettrificata. I cartelli “Keep away”appesi qua e là fanno sembrare il posto una base militare.

    Al cancello, estrae il badge elettronico per la prima di una lunga serie di strisciate davanti ai sensori.Sulla destra c’è un cabinotto di quattro metri quadri da dove la Guardia calabrese lo squadra dallatesta ai piedi, con occhio critico e minaccioso, da dietro la sua Gazzetta. Sa bene di non doverricambiare lo sguardo (il lembo di terra fra le due recinzioni elettrificate è il regno della sentinella, ela sua è una dura legge). Avanza fino al secondo perimetro recintato e torna a mostrare il badge.Quando raggiunge il grande edificio senza finestre, gli si para davanti un uomo dall’aspetto losco, ilcappello da cowboy e una sigaretta in mano che sputa al suo passaggio. Tre telecamere seguono ilsuo percorso dai cancelli alle porte dell’edificio. Due porte automatiche dai vetri a specchiorichiedono ancora una volta ciascuna il suo badge. Si guarda nel riflesso della seconda mentreaspetta che venga confermata la propria autenticazione e vede davanti a sé un ragazzo debole esgualcito, dalle spalle strette e dall’aspetto sconsolato, ma che con la sua polo spiegazzata e la suainutile borsa da ufficio cerca di salvare le apparenze. Superate le porte automatiche, percorre duelunghi corridoi silenziosi e illuminati da fredde luci al neon, separati da un altro controllo delcartellino elettronico. Delle telecamere fisse inquadrano diversi suo passaggi, mentre si addentra nellabirinto di corridoi e svolte. Ancora non riesce a distinguere altro suono se non i suoi passi lenti.Supera due porte che conducono ai bagni, prosegue per il terzo lungo e asettico tunnel, sotto a neonintermittenti e un silenzio lugubre e surreale. Iniziano a sentirsi rumori soffocati provenire dallaparete perimetrale della sala centrale dello stabile, ma ancora il tutto non è altro che un brusioindistinto. Percorre stancamente gli ultimi metri che lo conducono alla macchina per timbrare il suocartellino. Sono le 8.01 ma la macchina timbra le 8.30. Non si chiede neanche più il perché eprocede fino all’anticamera del bunker vero e proprio. Quello che lui chiama il Bunker. Si ferma inun piccolo stanzino, largo quanto un uomo o poco più, e mostra il proprio badge ad altri tre controlli(uno a destra, uno a sinistra, e uno sopra di sé, nel giro di cinque secondi al massimo, gli hannospiegato più volte). Ancora una volta viene ripreso dall’alto da una piccola telecamera fissa, primache gli venga sbloccata l’ultima porta per l’accesso al livello più interno ed importante dell’edificio:

  • il bunker nel Bunker.

    Finalmente apre l’ultima porta e viene investito dal suono di otto suonerie diverse di cellulari etelefoni fissi, una donna che urla, un uomo che scoreggia, due che cantano, versi di scimmia, rutti,risate sguaiate, grida di bambini, una tarantella napoletana, bip elettronici, dita schioccate, allarmi evoci sovrapposte. Non fa in tempo a mettere a fuoco l’enorme stanza senza finestre, e il gigantescoschermo nero dai puntini rossi lampeggianti che occupa un’intera parete, che un uomo obeso esudato gli urla in faccia tutte le qualità energetiche ed astrologiche dei suoi panini alla pancetta ezenzero, di provarne uno che non se ne pentirà, che lui ci fa colazione tutte le mattine, mentre unaltro lo invita al gioco delle tre carte con sguardo lascivo, e insiste che è facile e bastano 50 euro,anche meno, la prima volta si gioca per 20, anche 10, segui la donna, dov’è la donna, non gli assi, ladonna è qui, vedi, la donna è qui, la donna è qui, la donna non c’è più. E’ facile, prova anche tu!Guarda il suo badge e legge sconsolato:

    Badge elettronico provvisorio.Nominativo: [cancellato]Validità: dal [spazio vuoto] al [spazio vuoto]

  • IL BUNKERdi Martino Viole

  • Cap.1: Colleghi[personaggi: Tutti]

    Mentre si dirige alla propria postazione, passando fra uomini urlanti, donne piangenti, rumori diogni sorta e telefoni che squillano, cerca disperatamente di isolarsi dalla situazione circostante espera dentro di sé di non essere fermato da nessuno. Già è impegnativo schivare ogni mattinal’Uomo Delle Tre Carte che cerca di spillarti soldi appena arrivato nel Bunker.

    La sala è formata da numerose postazioni di lavoro, ciascuna con un numero di monitor variabile, aseconda dell’importanza di chi ci risiede. I più giovani, i 110L ne hanno due, il Capo venticinque,lui, il Non-110L, ha un 7 pollici. Tutte le postazioni però guardano la stessa parete, quella dove unoschermo delle stesse dimensioni della stanza riporta una cartina dell’Italia e innumerevoli puntinilampeggianti rossi e verdi. Ci sono anche i nomi delle provincie e dei numeri che cambiano ognitanto le cifre o i colori.

    Se la flora è piuttosto tecnologica, la fauna è la più variegata possibile, come i suoi compiti. C’è chirisponde al telefono, chi chiama al telefono, chi scrive codice, chi scrive in codice, chi si occupa deisiti web, chi si occupa dei giornali online, chi controlla i voti della Gazzetta, chi quelli di Tuttosport,chi innaffia le piante, chi scoreggia, chi ordina, chi esegue, chi analizza i processi produttivi, chidistrugge i processi produttivi, chi sistema i computer e gli schermi continuamente da cambiare, chirompe i monitor appena cambiati, chi gestisce il fantacalcio, chi sputa sentenze, chi la sa più lunga,chi finge di lavorare, chi non fa neanche finta, chi insulta, chi piange, chi ride, chi sbuffa, chisbraita, chi muggisce, chi canta, chi beve e chi mangia, ma quasi tutti urlano e guardano lo schermogigante.Si siede davanti al suo 7″ ed estrae la tastiera, incapace di ricordare quale sia il suo compitoodierno. Non che questo abbia molta importanza.

    Accende il monitor tramite l’impossibile parola chiave di sistema “password” (valida per tutti icomputer, ovviamente), controlla la posta, dà un calcio alla borsa allungando le gambe, si guardaattorno.Poco lontano c’è la Centralinista Isterica che piange e ride contemporaneamente mentre insulta ilsuo interlocutore all’altro capo del telefono, ammesso che ci sia qualcuno. È una donna magra,troppo magra, d’aspetto piuttosto anonimo e nervoso, che si occupa della cornetta inspiegabilmentebollente. Oltre alla Centralinista Isterica e all’Uomo Delle Tre Carte ci sono altre figure di cui nonha mai capito il ruolo e che non fanno parte del gruppo di telecontrollo (per cui la sala sarebbecreata). Fra questi il Commercialista, il Cowboy dallo sguardo implacabile, il Nano Malefico, ilManiaco Sessuale che gira sempre con (almeno) una mano nelle mutande, il Diplodoco e laRockstar dai basettoni asimmetrici (che a volte viene al lavoro con la chitarra elettrica e nei casipeggiori anche con l’amplificatore).

    Dietro di lui poi c’è la Vecchia Guardia (anche la posizione nella sala forma in qualche modo unascala gerarchica, tranne che per l’Uomo Delle Tre Carte che si mette un po’ dove vuole), ovveroquelli che lavorano qui da almeno una decina d’anni. Ovvero quelli che non hanno un’idea di cosastanno facendo, ma ci riescono benissimo. Di solito passando tutto alle Nuove Leve.

  • Le Nuove Leve sono composte da cinque neolaureati, compreso lui. Tuttavia gli altri quattro glifanno quasi più paura della Vecchia Guardia. Sono tutti ingegneri (come lui), tutti 110 e lode(diversamente da lui), e girano compatti e impeccabili, dignitosissimi nei loro camici bianchi,sempre rispettosi e compiaciuti dei lavori assegnati loro. Li ha ribattezzati i 110L, senza distinguerlil’uno dall’altro, dato che ai suoi occhi non hanno una individualità propria, ma compongono unamente e un corpo unici, almeno lì dentro. Ammesso che ci sia un fuori per i 110L.Capitolo Camici Bianchi: sono completamente inutili, li indossa chi vuole, ovvero quasi nessuno aparte i 110L, tranne quando ci sono le (rare) visite ufficiali di questo o quell’altro direttoremegagalattico o personalità del Partito, durante il quale il bunker si trasforma e improvvisamentesembra che quasi tutti lavorino. Persino l’Uomo delle Tre Carte si traveste momentaneamente dacroupier e offre una partita a Blackjack (barando ovviamente). In realtà anche lui, il Non-110L(come si è ribattezzato e come lo chiameremo d’ora in poi), indossa spesso il camice, ma non tantoper identificare anche se stesso come facente parte delle Nuove Leve, quanto per nascondere nellelarghe tasche i libri che va a leggere in bagno quando non ne può più di fingere di lavorare davantial suo misero schermo.

    Da notare come, tranne qualche raro caso (come il Capo, il Commercialista e la Centralinista) inomi dei personaggi presenti nel bunker non corrispondano affatto con le loro mansioni teoriche,ma piuttosto li descrivano nella loro più spontanea essenza. Tra l’altro le mansioni delle persone giàdescritte sono piuttosto vaghe anche in teoria, mentre quelle degli appartenenti alla Vecchia Guardiadovrebbero essere tutte tecniche, informatiche e in generale legate alla gestione dell’intero impiantodi telecontrollo.

    La Vecchia Guardia è composta da numerosi personaggi degni di nota, come lo Spacciatore,l’Uomo-Zenzero, il Dungeon Master e l’Uomo-Rantolio (la cui voce è difficile da udire in un luogochiuso e silenzioso, difficilissima da distinguere nel bunker, e impossibile da decriptare al telefono).Fra tutti però, quelli inspiegabilmente più rispettati dal Capo-padrone del bunker sono i duedipendenti più anziani: l’Uomo Dei Giornali e Non Ho l’Età (NHE). Quest’ultimo è un uomo sullasessantina, che aspetta la pensione probabilmente da quando ha messo il culo lì dentro, trent’anni fa,e che canta stonato e senza sosta “Non ho l’etààà…non ho l’etààà….per la pensionee…”,aggiungendo a volte il verso successivo “non ho l’etààà…per uscire…da quiii…”, ovviamente sullenote di “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti.

    NHE si diletta anche nell’inventarsi insoliti aforismi e frasi enigmatiche ricorrenti, citandoliguardandoti fisso negli occhi, come un vecchio e saggio maestro. A volte anche alzando unginocchio e posando il piede sulle scrivanie altrui come per marcare il territorio.In questo momento si sta avvicinando e ormai riconosce l’andatura baldanzosa di NHE quando staper deliziarlo con una delle suddette frasi. Infatti l’arzillo sessantenne si ferma oltre il monitor diNon-110L, lo fissa serio negli occhi e, appoggiando un piede sulla ventola del suo pc, sentenzia:

    – Io sono l’unico che non fa danni qui dentro. Perché non faccio niente.

  • Cap.2: Assunto[personaggio: Non-110L]

    Due anni prima era venuto a sapere per vie traverse che una nota Grande Azienda Pubblica (di cuinon specificheremo il nome, ma si sappia che si occupa di Treni in Italia) cercava un giovaneingegnere informatico da introdurre nell’importante progetto della sua grande sala di Telecontrollo.Si era laureato da poco e, fra gli altri colloqui, si era presentato a quello per questo lavoro, stimolatoanche dalla vicinanza a casa. Mai avrebbe potuto immaginare ciò che sarebbe accaduto poi.

    Il posto non era molto pubblicizzato, tanto che non ne aveva trovato accenno sui principali motoridi ricerca di lavori online. Una volta arrivato al colloquio, aveva avuto la strana e inedita sensazionedi essere l’unico candidato per quel ruolo. Non fece caso all’inquietante ma significativo dettaglio evenne introdotto al Capo. Un uomo sulla cinquantina, piuttosto corpulento (in tutti i sensi), glivenne incontro con un sorriso a 32 denti, brillantina nei capelli, una giacca da piazzista gonfia dicarne se non di muscoli e la mano tesa.

    Non si parlò di conoscenze né di niente. Il titolo bastava evidentemente. Non aveva ancora capitoquanto.

    Dopo una breve introduzione, gli venne mostrata la sala del Telecontrollo: un’enorme stanza in cuidiverse persone indossavano un camice bianco (non lo poteva sapere ma quella era consideratacome una visita semi-ufficiale) e facevano qualcosa dietro a svariati monitor e telefoni. Dietro diloro una grande sala riunioni e un ufficio (quello del Capo) dalle vetrate trasparenti. Davanti a lorouno schermo grande come tutta la parete sul quale l’Italia stessa e altri vari simboli lampeggiavanocontinuamente. Il tutto aveva anche una certa aria futuristica, così a prima vista. Non che la sala(solo successivamente rinominata in Bunker) l’avesse colpito più di tanto, ma non aveva potuto farea meno di notare il percorso di accesso e la gestione della sicurezza, il quantitativo di dispositivi edati messi in campo, i numeri sciorinati dal Capo come dal miglior rappresentante.

    Eppure c’era qualcosa che non gli tornava. Forse era la sensazione che fossero loro a cercare diconvincere lui anziché viceversa. Finito il giro turistico per l’edificio e illustrato piuttostovagamente quali potessero essere le sue mansioni lì dentro, si parlò per la prima voltadell’Ingegnere. Sulle prime non capì se si rivolgessero a lui in terza persona o a qualche altropersonaggio misterioso, ma sorvolò sulla cosa.

    Sentì nominare ancora l’Ingegnere dal Commerciale che si occupava dei contratti. Un uomo cheprobabilmente conosceva da vicino lo Spacciatore a colpo d’occhio (la prima impressione si rivelòesatta). Tuttavia, né la fisicità fin troppo aggressiva del Capo che continuava a sorridere quasiminaccioso, né le occhiaie e l’aspetto malaticcio del Commercialista, anche lui sorridente, gli feceroriflettere troppo sul posto di lavoro offertogli. Avrebbe capito a cosa andava incontro solo nei giornisuccessivi. A partire dal primo, durante il quale avrebbe ricevuto offerte di zenzero alla paprika (oviceversa), polvere bianca che fa lavorare meglio, una completa rassegna stampa quotidiana equalche occhiata di disprezzo da parte dei 110L non appena fu reso noto il suo voto di laurea.Imparò a conoscere la Vecchia Guardia, persona per persona, chi più chi meno. Mentre il Capodiventò sempre meno cortese e sempre più presente fisicamente, non accennando mai a diminuire il

  • suo sorriso o a sgonfiare i muscoli.

    Il suo primo compito, appena assunto, fu quello di studiare un linguaggio di programmazione mortovent’anni prima su di un manuale di 832 pagine del 1995. La cosa lo lasciò perplesso, così decise direcarsi all’ufficio del Capo per chiarimenti, avendo ricevuto l’ordine via mail nonostante lacompresenza di tutto il reparto.

    Dalla sala, si poteva vedere l’ufficio attraverso le vetrate trasparenti, ma non si riusciva a scorgerela presenza o meno del Capo, completamente nascosto dietro ai suoi venticinque monitor, unnumero che gli era parso fin da subito un poco eccessivo. Così aveva bussato alla porta a vetri e dadietro gli schermi era comparsa la faccia paonazza del Capo, alle prese con tre telefonicontemporaneamente. Interpretò un cenno del capo come un invito ad avanzare e così fece,incuriosito anche di vedere cosa ci fosse su quei venticinque monitor, ma venne fermato subito dalpossente bicipite del Capo, che si frappose fra lui e gli schermi.

    Visto che era il suo primo giorno, il Capo si degnò di spiegargli una volta per tutte che gli ordininon si discutono: si eseguono e basta. Possibilmente entusiasti. E che comunque lui comprende lasua posizione (sorriso complice e minaccioso a 32 denti), ma anche a lui gli ordini arrivanodall’alto.

    La risposta gli parve un po’ vaga, ma tornò comunque alla propria postazione per studiare illinguaggio richiesto, dopodiché spese un po’ di tempo con i 110L, venendo però presto emarginato.Fece poi conoscenza con qualche altro personaggio della sala. Il primo ad intercettarlo fu, come alsolito, l’Uomo-Zenzero. Accettò la sua offerta di caramelle banana e zenzero, per cortesia, ma se nepentì amaramente e si premurò di declinare le successive offerte del bonario e obeso Uomo-Zenzero. Così fece fin da subito invece con le offerte dello Spacciatore, e non ci volle molto acapire il collegamento fra lui e il Commercialista, vedendoli sempre uscire assieme, guardinghi esospettosi, durante le pause. Venne infine preso in simpatia dall’Uomo Dei Giornali, il secondo piùanziano del gruppo. L’Uomo Dei Giornali gli fece subito una rassegna stampa completa di tutti iquotidiani, evidenziando le foto più interessanti (di donne più svestite possibile). Come tutti i giornid’altronde. Dopodiché gli illustrò un poco la sala, le mansioni, i ruoli, gli spiegò con chi parlare echi no, e gli assicurò il suo appoggio. In cambio di qualche ripetizione di informatica al suonipotino.

    Tornando a casa, alla fine del primo giorno, gli erano sorti i primi dubbi su quel nuovo lavoro: sichie