La Guerra nel Medio Evo - geoartestoria.altervista.org · durante la guerra franco-prussiana. ......
Transcript of La Guerra nel Medio Evo - geoartestoria.altervista.org · durante la guerra franco-prussiana. ......
La Guerra nel
Medio Evo
SASSI BASTONI E OSSA Dal 70 000 a.C.
Le prime armi nella storia
dell’uomo furono sassi da lanciare e
bastoni acuminati.
Per affilarli e
indurirli si
utilizzavano
fuoco e pietre.
Si passò poi alla lavorazione
della pietra e dell’osso, affilati
e appositamente sagomati.
Austria Paleolitico.
Pietra in selce simile a
un coltello.
Francia Paleolitico superiore.
Utensili in osso: arpone a un rango e a due
ranghi, punteruoli e ago con cruna.
Si tratta un’arma
primitiva che consentiva
di cacciare anche
animali di grossa taglia
(come le renne).
Era costituita da un
pezzo di legno con
un’apposita
scanalatura, entro cui
veniva riposto il corpo
da gettare (per esempio
una freccia).
Grazie a una veloce
rotazione del braccio,
l’oggetto veniva
scagliato con grande
forza contro la preda.
Altre armi primitive
molto diffuse erano le
fionde, le cerbottane, i
boomerang e le asce
(costituite da
una pietra legata con
tendini a un bastone).
Francia Paleolitico.
Propulsore in corno di renna con uccello scolpito
(ricostruzione).
IL PROPULSORE
L’INVENZIONE DELL’ARCO Dal
30000/15000 a.C.
Algeria deserto del Sahara.
Incisioni rupestri.
Si diffuse in Europa
probabilmente già a
metà del Paleolitico
superiore.
Le frecce erano in
legno (in genere
tasso, olmo, pino)
con punte di selce.
Le dimensioni
dell’arco erano
variabili. In molti
casi erano alti come
un uomo (>150 cm).
Per migliorare
stabilità e
precisione venivano
applicate piume di
grosse uccelli sulla
freccia.
NUOVI MATERIALI: I METALLI
ETÀ DEL RAME IV-III millennio a.C.
ETÀ DEL BRONZO III-II millennio a.C.
ETÀ DEL FERRO II-I millennio a.C
Punte di lance, frecce e
lame realizzate in rame.
Spade corte, pugnali e armi
da difesa (elmi e scudi)
realizzati in ferro.
Daghe, spade, lance e stiletti
(coltelli lunghi e affusolati)
realizzati in bronzo.
Compaiono
i primi
pugnali e
pugnaletti.
La maggiore
robustezza del
ferro consente
di ottenere armi
più efficaci.
LE DAGHE
Egitto 3000 a.c.
Daghe e pugnali in bronzo con lame in
electron (lega naturale d’oro e argento),
manici in avorio e chiodi in rame.
Spade corte e tozze con lama
piatta.
Rappresentano un’arma “di
passaggio” dai pugnali alle
spade vere e proprie.
LE MACCHINE D’ASSEDIO Dal V/VI secolo a.C.
al XV secolo d.C.
Greci e Romani svilupparono macchine d’assedio dotate di grande forza
distruttiva. Venivano utilizzate per scagliare proiettili (in genere pietre o grossi
dardi) a lunghe distanze e a grandi velocità.
Queste macchine furono poi perfezionate in epoca medievale e utilizzate fino
all’arrivo di strumenti più potenti come i cannoni (XV secolo).
ARMI E ARMATURE MEDIEVALI Dal X al XV
secolo d.C.
Vengono perfezionate le tecniche
di difesa passiva con la
realizzazione di robuste
armature.
Una tra le armi maggiormente
utilizzate insieme a spade,
pugnali, asce ed arco è la
balestra.
LE PRIME ARMI DA FUOCO Dal XIV al XVII
secolo d.C.
Nel XIII secolo viene introdotta in Europa la
POLVERE DA SPARO
Un secolo dopo vengono realizzati e
impiegati i primi rudimentali prototipi
di cannoni.
Segue nel XV secolo il primo congegno
a miccia:
L’ARCHIBUGIO. È l’antenato
del moderno
fucile.
Con l’introduzione del meccanismo a ruota vengono poi realizzate armi più
piccole e precise come
LA PISTOLA E IL MOSCHETTO.
Il meccanismo a ruota permette
l’accensione della carica tramite
scintille: sfrutta la capacità della pirite
di produrre scintille se sfregata contro
un metallo. Archibugio a ruota e miccia, forse
appartenuto a Luigi XIII di Francia
(1601-1643).
LA POLVERE DA SPARO
Detta anche polvere
nera è costituita da
salnitro (nitrato di
potassio), carbone
vegetale e zolfo.
È arrivata in Europa
dalla Cina, dove pare
fosse già utilizzata
intorno al X secolo.
È in grado di liberare
una quantità enorme di
energia in un
brevissimo lasso di
tempo.
Le armi moderne
utilizzano polveri dette
infumi, composte da
nitroglicerina o
nitrocellulosa.
L’ARTIGLIERIA PESANTE Dal XVI al XIX
secolo d.C.
CANNONI
• A partire dal XVI secolo conoscono continui miglioramenti in termini di gittata, celerità e precisione di tiro.
MITRAGLIATRICI
• Il primo prototipo di mitragliatrice viene impiegato nel XIX secolo durante la guerra franco-prussiana.
• È simile nella struttura a un cannone ma presenta già il caratteristico fuoco a mitraglia.
Francia XIX secolo. Guerra franco-prussiana.
Combattimenti di artiglieria: cannoni (sopra),
mitragliatrici (sotto).
TAMBURO E CARTUCCIA
Il tamburo segna un vero e
proprio spartiacque nella
storia della pistola moderna.
Consente di sparare più
colpi a ripetizione.
XIX
SECOLO
ma è solo con l’invenzione della
cartuccia che polvere da sparo,
proiettile e innesco vengono
riuniti in unico “modulo di
sparo”. Velocizza notevolmente il
tempo di ricarica.
LA PRIMA GUERRA MONDIALE XX secolo d.C.
CANNONI MITRAGLIATRICI
BOMBE E MINE CARRI ARMATI
AEREI E NAVI DA GUERRA
GAS TOSSICI
LA SECONDA GUERRA MONDIALE XX secolo d.C.
ARMI SEMIAUTOMATIC
HE
CACCIA E BOMBARDIERI
MEZZI CORAZZATI E
ANFIBI
BAZOOKA E LANCIAFIAMM
E
SOMMERGIBILI
BOMBA ATOMICA
LA BOMBA ATOMICA
BOMBA ATOMICA
SU HIROSHIMA
6 AGOSTO 1945
BOMBA ATOMICA
SU NAGASAKI
9 AGOSTO 1945
HIROSHIMA
DEVASTATA DOPO LA
BOMBA ATOMICA
LE ARMI DI TIPO NBC Dal XX al XXI
secolo d.C.
ARMI NUCLEARI
ARMI BIOLOGICHE
ARMI CHIMICHE
N C B
Bombe e testate
nucleari
Batteri, virus e
tossine
Sostanze
chimiche liquide,
solide, gassose
Nonostante le tecnologie estremamente
sofisticate i missili “intelligenti” hanno
dimostrato di non essere infallibili, causando
anche gravi perdite tra i civili.
I MISSILI “INTELLIGENTI” Dal XX al XXI
secolo d.C.
Sono guidati a distanza
tramite programmi
satellitari e sistemi laser. Vengono utilizzati per
colpire obiettivi di
guerra strategici e
predeterminati.
Contengono nella loro
struttura computer
chip o sistemi
computerizzati.
Un esemplare di missile “intelligente”
Tomahawk BGM-109 delle forze armate
statunitensi.
I DRONI
Velivoli comandati a distanza e
privi di pilota
In genere sono utilizzati per
operazioni di ricognizione
FISSIAMO I CONCETTI
Al di là dell’efficacia e del potenziale distruttivo,
quali pensi siano le maggiori differenze tra le armi
primitive e quelle di oggi? Pensa alle loro finalità…
L’introduzione della polvere da sparo è stata
all’origine di una vera e propria rivoluzione negli
armamenti. Indica almeno 5 vantaggi apportati dalle
armi da fuoco.
Rifletti sull’attuale situazione geopolitica mondiale e
spiega quale sarà dal tuo punto di vista il futuro
della armi. Armi di tipo NBC o armi “intelligenti”?
Tipologie della guerra medievale
1. Rapine
2. Assedi
3. Battaglie
Queste tre tipologie
corrispondono anche a
tre diversi momenti
della storia medievale:
• L’età delle migrazioni
dei popoli
• Il pieno medioevo
• La nascita degli Stati
regionali e nazionali
La guerra di rapina
La razzia, tipica dei popoli insediati presso il limes, consiste in
un’incursione rapida e limitata nello spazio, compiuta da una
forza armata in territorio straniero con lo scopo prevalente di
fare bottino e di provocare distruzione di risorse dei nemici.
Il vocabolario della guerra E’ interessante notare come i
vocaboli legati alla guerra abbiano
subito modificazioni di significato
nel tempo, assumendo accezioni
peggiorative:
Scherano: appartenente alla scara
= schiera, razziatore irregolare
Berroviere: cavaliere valoroso -
uomo di malaffare.
Masnadiero: facente parte di
una masnada – ladrone.
Brigante: appartenente ad una
brigata – bandito.
Latro: soldato mercenario greco -
ladro
L’assedio Già Sulpicio Severo e
Gregorio di Tours
segnalano la
trasformazione delle villae
romane in Francia e
Germania, che si
muniscono di fossati e
terrapieni e vengono
definite castrum,
castellum, oppidum.
Paolo Diacono, nella sua
Storia dei longobardi,
parla di 35 episodi di
assedio e conquista di
luoghi fortificati, contro 3
sole battaglie a campo
aperto.
L’incastellamento • La proliferazione di
centri fortificati era in
atto sin dal III sec.
• Nei secc. X° e XI° i
signori, ecclesiastici e
laici, agiscono
autonomamente dal
potere centrale (che è
in forte crisi). Il
castello privato è
costruito “per
ripararsi dai nemici,
trionfare degli uguali,
opprimere gli
inferiori”.
• Almeno fino alla
“invenzione” dell’uso bellico
della polvere da sparo, le
armi difensive (le mura)
furono a lungo superiori a
quelle offensive.
• Nel corso di un assedio la
posizione degli assedianti
era spesso più pericolosa.
• Egidio Romano, nel suo De
regimine principum (1280),
scrive che tre sono i modi
per prendere una fortezza:
– per sete,
– per fame,
– per battaglia.
Le macchine da guerra
• Torri mobili
• Macchine da
lancio
• Gallerie di
mina
Le Torri Mobili furono particolarmente usate nel corso della prima
crociata. La torre resiste al fuoco e ai massi lanciati dai difensori,
mentre dall’alto i cavalieri lanciavano anch’essi pietre e cercavano di
arpionare gli avversari. Nel 1097 i crociati proiettarono in Nicea le teste
dei nemici uccisi in uno scontro affinché i turchi “si spaventassero
maggiormente”
Gallerie di mina
• “Gli assedianti devono segretamente scavare la
terra in un certo luogo nascondendo agli occhi del
nemico, se necessario, con una tenda o con un
edificio, e viv aprire gallerie sotterranee, come
fanno i minatori per cercare argento o altri metalli,
più profonde di quanto lo siano i fossati della
fortezza da espugnare in modo da arrivare sotto le
sue mura”
Egidio Romano, De regimine principum
Il cavaliere • Nel regno dei Franchi, sotto i
Pipinidi si verificò una
trasformazione nell’impiego
bellico del cavallo (utilizzazione
della staffa?).
• Fra VIII e IX secolo i Franchi
diedero ai cavalieri più
importanza di quanta ne avessero
in precedenza.
• Il cavaliere assurge allora al
vertice del prestigio militare.
• In realtà per tutto il medioevo
perdura il “disagio” del cavaliere
di fronte alla fortezza, fino a
quando le innovazioni dell’età
moderna toglieranno ad entrambi
la loro importanza.
I cavalieri non sempre valorosi
« I primi a fuggire erano
normalmente i cavalieri: il
cavallo, mezzo eccellente per
l’attacco, serve altrettanto
bene per sottrarsi al pericolo
con rapide e vergognose
fughe. Il cavaliere,
infantilmente fiero della sua
armatura luccicante e dei suoi
pennoncelli colorati, non era
sempre propenso a rischiare
la vita, così che nei momenti
più delicati spesso lasciava il
fante a morire da solo sul
campo di battaglia. »
Gli eserciti comunali
• Con il rifiorire delle città, si
formano anche gli eserciti
comunali, che raccolgono
non professionisti della
guerra, riuniti in genere
secondo i rioni o le contrade.
• Il grande vantaggio rispetto
all’esercito feudale consiste
nella motivazione dei
combattenti: i cittadini
lottano in genere per
l’affermazione della libertà
del proprio Comune.
Gli eserciti professionali
• Ragioni economiche
impedivano alla fanteria
comunale regolari
esercitazioni in tempo di
pace.
• L’addestramento militare
avveniva:
– Conflitti politico-sociali
– Giuochi di guerra e tornei
• Verso la metà del XIII sec.
Cominciano ad apparire le
prime figure di uomini di
guerra.
Guerra e astrologia Dal XII secolo in poi si assiste ad
un sempre maggiore ricorso alla
divinazione astrologica.
Il 30 agosto 1259 Ezzelino da
Romano chiese ai suoi collaboratori
militari se fosse il caso di “superare
il fiume [Oglio] e venire alle mani
con il nemico”. Ricevuta risposta
negativa, si rivolse agli astrologi,
che gli dissero che, sotto
l’ascendente del Sagittario, sarebbe
stato un buon giorno per la battaglia.
Ezzelino diede retta a
quest’ultimii“Coscientemente e
determinatamente si avviò verso la
morte”.
L’esercito romano era
composto principalmente da
pedites (fanti), sostenuti
talvolta da una cavalleria
leggera.
A Poitiers (732 d.C.), l’esercito
di Carlo Martello, che resiste
ad un’incursione araba, è
formato da un quadrato di
combattenti a piedi contro cui
si infrangono gli assalti
saraceni.
Al termine del medioevo
invece la cavalleria è composta
da soldati e cavalli rivestiti di
corazze: è la cosiddetta
“cavalleria pesante”.
Trasformazioni dell’armamento
• La staffa, avrebbe
introdotto un nuovo metodo
di combattimento (la carica
e l’armatura) ponendo le
basi per l’emergere di una
nuova classe dominante
• La lancia. Vedendo
l’arazzo di Bayeux (che
racconta la conquista
dell’Inghilterra da parte di
Guglielmo di Normandia
nel 1066), ci sono tre
impugnature della lancia:
dall’alto, dal basso, e “in
resta”.
• Con il X e XI secolo davanti
al disgregarsi dei poteri
centrali, si afferma la
“signoria di banno”. I piccoli
signori si acaparrano il
potere pubblico. All’antica
divisione tra liberi e non
liberi si sostituisce quella tra
miles e inermes.
• I simboli dei signori di
banno sono il castello e il
cavallo. Miles verrà tradotto
nelle lingue volgari
cavaliere, chevalier,
caballero.