La lettura sintetica del sistema dei percorsi sicuri della zona e l'osservazione di altre zone del territorio cittadino, hanno consentito la definizione di uno strumento concettuale di intervento che abbiamo denominato "griglia di sicurezza".

Il principio della griglia nasce dalla constatazione che non è possibile garantire all'insieme del territorio urbano situazioni di sicurezza di giorno e di notte.

La griglia di sicurezza rappresenta quindi la rete principale dei percorsi che i cittadini possono utilizzare, di giorno e di notte, grazie alla presenza di luoghi "sicuri. Questi saranno costituiti sia da luoghi "vitali", in cui la sicurezza deriva dalla sorveglianza spontanea, quali ad esempio bar, fermate dei mezzi pubblici, parcheggi di taxi ecc. che da luoghi in cui la sorveglianza é affidata a enti preposti al controllo, quali vigilanza notturna, forze dell'ordine ecc.

Da questa rete principale di percorsi "sicuri" si diparte un sistema secondario di percorsi in cui la sicurezza é affidata ad altri elementi quali la linearità del percorso, la mancanza di ostacoli visivi, la trasparenza della vegetazione, l'illuminazione.

La carta individua l’embrione di griglia esistente nella Zona 17. La sua consistenza è così debole in alcune parti da far dubitare della possibilità di realizzare un sistema continuo. Una serie di esplorazioni progettuali ha permesso di verificare che s i po teva propor re un completamento a grandi maglie nelle zone più difficili e un consolidamento a maglie più strette nelle parti già strutturate.

LA GRIGLIA DI SICUREZZA

La griglia serve come riferimento:Gli interventi

l per localizzare gli interventi promossi da enti pubblici e Il completamento della griglia rappresenta lo strumento privatistrategico principale di riferimento per la definizione delle

l per coordinare le azioni “spontaneamente” proposte dagli possibili azioni. Su di essa si concentreranno gli interventi più

abitanti e da gruppi localio meno forti, necessari per trasformarla in una rete continua.

l per collaborare con le forze dell’ordine e coordinare le azioni di sorveglianzaÈ concepita come uno strumento flessibile che possa essere

l per valutare le priorità.modificato per collaborare con le altre forze che operano sulla sicurezza e adattato al mutare delle situazioni e alle opportunità che emergono dal quartiere.