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De re rustica - Energia, Innovazione e Governance ENEA, Roma, 25 ottobre 2011 La Green Economy e il settore primario C.Giacomini, M.Donati Dipartimento di Economia Università di Parma

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De re rustica - Energia, Innovazione e Governance

ENEA, Roma, 25 ottobre 2011

La Green Economy e il settore primario

C.Giacomini, M.Donati

Dipartimento di Economia Università di Parma

La Green Economy

Con «Green Economy», o più propriamente con

«Economia Ecologica», si intende un approccio

interdisciplinare alla teoria economica che si propone di

valutare gli effetti sul piano dell’interesse collettivo

dell’intersezione tra attività di produzione e ambiente.

In quest’ottica la «Green Economy» comprende anche la

valutazione degli effetti della produzione di energia da

fonti rinnovabili come sostituto dei combustibili fossili.

(Si veda: Common M., Stagl S. (2005)

Le nuove logiche di impresa

Gli obiettivi dell’impresa si caratterizzano per una visione di lungo

periodo dell’attività economica che nelle società moderne deve

tener conto di una molteplicità di portatori di interesse interni ed

esterni (stakeholders) per poter raggiungere condizioni di ottimo

(massimizzazione del reddito).

L’assunzione dell’ obiettivo di sviluppo economico sostenibile,

che assume anche una dimensione sociale e ambientale, impone

all’impresa di ricercare una formula organizzativa e produttiva

capace di conciliare le tre dimensioni.

E’ per conciliare queste tre dimensioni che l’impresa deve porsi il

problema della intersezione tra economia ed ambiente in una

prospettiva di responsabilità sociale.

Chi richiede sostenibilità alle imprese?

Consumatori finali

Consumatori Intermedi

Comunità locali

Società

Portatori di interessi

(Stakeholder)

Ambiente competitivo

Istituzioni pubbliche

Impresa

Investimenti tecnologici/

conoscenze

Riorganizzazione

produttiva

Maggiore attenzione per

l’ambiente naturale

Sicurezza alimentare (2)

Valorizzazione delle

risorse locali

Certificazioni

Nuove visioni

imprenditoriali

Responsabilità

sociale di impresa

Domanda Risposta/Opportunità

Dalla Grey (?) Economy alla Green Economy

Sviluppo Energia

da fonte fossile

Grey

Economy Green

Economy

Produzione Consumo

Componente

industriale

Sviluppo

Economico

Climate

change

Prezzo

Petrolio

Sviluppo

Energia da fonti

rinnovabili

Produzione

Componente

agricola

Sviluppo

Economico

SOSTENIBILE

Consumo

Nuovi bisogni

collettivi

Nuove

responsabilità

di impresa

Azione

umana sulle

risorse

Dipendenza

energetica

Gli obiettivi dell’impresa agricola e le energie rinnovabili

L’impresa agricola si avvicina alla produzione di energia da fonti

rinnovabili seguendo due possibili modelli di impresa:

Diversificazione produttiva anche in logica multifunzionale

Specializzazione produttiva

Diversificazione produttiva

Le fonti rinnovabili possono entrare nel set produttivo aziendale

migliorando i risultati economici

Specializzazione produttiva

Le fonti rinnovabili possono diventare il core business

dell’azienda. Le produzioni agricole tradizionali diventano attività

residuali.

Fattori decisionali per l’impresa agraria

Elevata

dimensione

aziendale

Incentivi

all’energia

prodotta Finanziamento

pubblico agli

investimenti

Prezzo ridotto

della biomassa

Settore di

origine in crisi

Presenza di

giovani

Produzione di

energia da fonte

rinnovabile

Presenza di reti

di impresa

Accesso al

credito

Riduzione

rischio di

impresa

Conquista

incentivo

Investimento

finanziario

Valorizzare la

biomassa

Diversifica-

zione

produttiva

Massimizzare il reddito

nel medio periodo

Fattori

Obiettivi

specifici

Obiettivo

finale

La dinamica dell’energia da fonti rinnovabili

Idrica

66%Bioliquidi

4%

Biogas

3%

Solidi

6%

Eolica

12%

Geotermica

7%

Fotovoltaica

2%

Bioenergie

13%

0

10,000

20,000

30,000

40,000

50,000

60,000

70,000

80,000

90,000

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

(Anni)

(GW

h)

Idroelettrica Eolica Fotovoltaica

Geotermica Bioenergie

0

500

1000

1500

2000

2500

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

GW

h

Fotovoltaica Biogas

0

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1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

GW

Fotovoltaica Biogas

Energia Prodotta Potenza Installata

Fonte: Elaborazioni su dati Terna, 2011

I criteri di incentivazione

Il D.Lgs. N.28/2011 stabilisce che la produzione di energia

elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili è

incentivata in base ai seguenti criteri:

a) l’incentivo ha lo scopo di assicurare una equa

remunerazione dei costi di investimento ed esercizio;

b) il periodo di diritto all’incentivo è pari alla vita media

utile convenzionale delle specifiche tipologie di impianto e

decorre dalla data di entrata in esercizio dello stesso;

c) l’incentivo resta costante per tutto il periodo di diritto e

può tener conto del valore economico dell’energia

prodotta:

d)……………………………………………..

Obiettivi e pericoli dell’incentivazione

Gli obiettivi di sviluppo di impianti alimentati da fonti

rinnovabili nel settore primario possono essere due:

a) aggiungere una alternativa produttiva conveniente;

b) accelerare il contributo del settore primario alla riduzione di

CO2 nell’atmosfera.

I pericoli possono essere tre:

a) caricare di costi troppo elevati il contribuente;

b) introdurre un investimento fortemente competitivo con le

colture food;

c) incidere negativamente sul paesaggio.

Quanto è conveniente il sistema di incentivazione ?

L’azienda agraria investe in impianti per la produzione di energie

rinnovabili perché:

Beneficia di un premio di 15-20 anni sulla produzione di energia;

Può accedere, a certe condizioni, ai finanziamenti dei PSR

Facciamo due esempi:

1)Azienda con impianto Fotovoltaico da 10kW, in regime di scambio

sul posto (Daniele, 2011):

1) Solo incentivo Conto Energia: tempo di ritorno 7,2 anni

2) Incentivo Conto Energia e aiuto PSR: tempo di ritorno 5,8 anni

2)Azienda cerealicola con impianto a Biogas da 1MW (CRPA, 2008):

tempo di ritorno 3,2 anni

Gli investimenti nella produzione

di energia rinnovabile è molto

(troppo) conveniente

Rischio di spingere lo sviluppo

oltre i limiti di convenienza

economica collettiva

Impianti a biogas e colture alternative

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

2007 2008 2009 2010 2011

MW

31.47

54.8

98.5

160.5

350

0

50

100

150

200

250

300

350

400

2007 2008 2009 2010 2011

MW

L’interesse dimostrato dai

produttori agricoli per impianti

a biogas farà aumentare

l’investimento in colture no-

food con effetti sui prezzi delle

colture food

0

50

100

150

200

250

300

350

400

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

KW

20

25

30

35

40

45

€//

ton

n

Impianti Biogas

Prezzo insilato mais

Evoluzione della potenza installata di impianti a biogas

Obiettivo 2020

Potenza da impianti a Biogas di fonte agricola

Confronto tra dinamica prezzi insilati e potenza installata

Fonte: Elaborazioni su dati GSE e CRPA, 2011 Fonte: CRPA, 2011

Fonte: Elaborazioni su dati CRPA e Borsa Merci di Mantova, 2011

Gli Effetti – Tutti positivi?

0.00

2,000.00

4,000.00

6,000.00

8,000.00

10,000.00

12,000.00

19801982

19841986

19881990

19921994

19961998

20002002

20042006

20082010

mln

di

Bu

shel

Alimentazione animale Bioetanolo Altri usi

0%

20%

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60%

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100%

1980

1982

1984

1986

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1990

1992

1994

1996

1998

2000

2002

2004

2006

2008

2010

Alimentazione animale Bioetanolo Altri usi

Evoluzione dell’impiego di mais in USA

Fonte: USDA

Gli Effetti – Tutti positivi?

Evoluzione del prezzo del mais in relazione alla produzione di

etanolo in USA

Secondo uno studio dell’ Iowa State University (Babcock-Fabiosa, 2011) l’aumento

dei prezzi del mais registrato negli ultimi anni sarebbe da imputare per il 36% alla

componente sussidi e alla espansione del mercato del bioetanolo.

Fonte: Babcock-Fabiosa, 2011

0

2000

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10000

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2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Mln

di

Gall

on

i

0

0.5

1

1.5

2

2.5

3

3.5

4

4.5

$/b

u

Produzione Etanolo

Prezzi Mais

0

5000

10000

15000

20000

25000

2007 2008 2009 2010 2011

MW

Effetti sui contribuenti della potenza fotovoltaica installata

Evoluzione della potenza fotovoltaica installata

Obiettivo 2020

Il IV Conto Energia abbinato alla

legge “Salva ALCOA” ha

prodotto un’impennata degli

investimenti in impianti

fotovoltaici e il conseguimento

anzitempo degli obiettivi 2020

0

1,000

2,000

3,000

4,000

5,000

2009 2010 2011

(Mil

ion

i di €

)

Cip6 Rinnovabili Fotovoltaico

Tariffa fissa omnicomprensiva Certificati verdi

Costo a carico dei consumatori

Il costo per far fronte agli

incentivi per le rinnovabili

ha subito un incremento

significativo di circa 3 Mld €

Fonte: Elaborazioni su dati GSE, 2011

Fonte: AEEG, 2011

Nuovo Obiettivo 2016

L’equità degli incentivi

Nella relazione dell’AEEG (3 febbraio 2011) si può leggere che

«L’incentivazione per il fotovoltaioco in Italia è oggi una delle più

profittevoli al mondo».

Secondo le stime del prof. Ragazzi (La Voce.info 14.10.2011) a causa

degli incentivi all’energia prodotta da diverse fonti rinnovabili

previsti dalla nostra legislazione, considerato il trend prevedibile di

nuovi impianti, il costo della bolletta elettrica per il consumatore

tipo potrebbe aumentare nel 2012 dell’11% e non è poco !!!

Incremento che potrebbe arrivare al 17-20% nel 2020 (AEEG).

Nella stessa relazione l’AEEG conclude affermando che « Rischiano,

dunque, di emergere, nel medio termine, evidenti problemi di

sostenibilità economica degli attuali meccanismi di

incentivazione………..».

Gli Effetti – Tutti positivi?

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Abru

zzo

Basi

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ilia-

Rom

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Puglia

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Toscana

Trentin

o Alto

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e

Um

bria

Val

le d

'Aosta

Ven

eto

ITALIA

(%)

% della potenza fotovoltaica da impianti non integrati

Puglia

33%

Emilia-Romagna

10%Lazio

9%

Sicilia

7%

Veneto

7%

Marche

7%

Piemonte

5%

Lombardia

4%

Altre regioni

18%

Ripartizione della superficie impiegata per impianti non

integrati

Puglia 4.250 ha

E-R 1.330 ha

Lazio 1.255 ha

Sicilia 953 ha

Veneto 958 ha

Var. %

2011/2010

186%

204%

206%

354%

205%

Fonte: Elaborazioni su dati GSE, 2011

PAC e energie rinnovabili

Negli orientamenti strategici per lo sviluppo rurale per il periodo 2007/2013

(Decisione 2006/144/CE) tra le azioni per combattere il cambiamento

climatico il Consiglio UE scrive «L’agricoltura e la selvicoltura si trovano in

prima fila nel processo di sviluppo di energie rinnovabili e di materie prime

per la filiera bioenergetica……..».

Dopo l’HC, la Decisione 2009/61 modifica la precedente inserendo sei

nuove sfide tra le quali, la prima, precisa che il clima e l’energia sono delle

priorità. Tale sfida fa propri gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas

serra al 2020 stabilendo, tra l’altro, che «L’agricoltura e la selvicoltura

possono recare un contributo sostanziale alla fornitura di materie prime

per la produzione di bioenergie, al sequestro del carbonio e ad un’ulteriore

riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra».

La nuova bozza di regolamento per lo sviluppo rurale per il periodo di

programmazione 2014/2020 inserisce tra le sei priorità la « promozione

dell’utilizzazione efficace delle risorse per favorire il passaggio verso una

economia a basse emissioni di CO2 e risaliente di fronte ai cambiamenti

climatici ……..»

Il «greening» di cui si parla nella bozza di regolamento per il primo pilastro

è un’altra cosa !!!!!