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Periodico bimestrale stampato in proprio e inviato gratuitamente a soci e simpatizzanti - Anno X n. 58/59 LUGLIO/OTTOBRE 2014 Notiziario dell’ Associazione Nazionale Ufficiali Provenienti dal Servizio Attivo di Verona Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 ( Conv. in L. 27/02/2004 N° 46 ) Art. 1, comma 1, DCB Verona In questo numero La Grande Guerra 1 La Russia oggi 2 Alpini in Raduno 3 La Basilica di S. Zeno 3 Come le foglie … 4 Per sorridere e Sudoko 5 Vita associativa 6 della diplomazia internazionale: l’accordo sulla distruzione delle armi chimiche in Siria, l’apertura, senza precedenti, di un dialogo diretto tra gli Stati Uniti e l’Iran, la formazione di una coalizione di Stati, con la partecipazione di alcuni Paesi arabi, allo scopo di combattere l’ISIS. Tuttavia, rimangono ancora situazioni di crisi che minano la pace mondiale: si aggravano le tensioni tra la Cina ed il Giappone in Asia, in presenza dell’incognita nucleare della Corea del Nord; si fa più consistente la minaccia di Al-Qaeda nelle rivolte mediorientali ed africane indebolendo e spesso rovesciando il senso delle primavere arabe; si assiste al deteriorarsi della situazione in Siria, in Afghanistan ed in Iraq, con la costituzione del cosiddetto “califfato” ad opera dell’ISIS. Recentemente si è sviluppata la crisi in Ucraina, con implicazioni dirette sui rapporti tra le due maggiori potenze nucleari, gli Stati Uniti e la Russia. Ne è seguita la reazione della Russia di Putin, volta ad impedire un allargamento della NATO e dell’Europa a est e che ha comportato la secessione-annessione della Crimea e forti pressioni politiche e militari sulle regioni russofone, nel Sud-Est della stessa Ucraina. In tale quadro sembra ripetersi in Ucraina la situazione della Serbia un secolo dopo. Fortunatamente, la situazione geopolitica, economico, militare dell’Europa oggi è profondamente diversa da quella della prima metà del Novecento. Le organizzazioni internazionali e le alleanze politico-militari da 70 anni garantiscono la pace, la globalizzazione ha interconnesso la situazione di ciascun Paese a quella degli altri Stati nel mondo. Tale sistema, sebbene fragile, non può essere distrutto da una prova di forza unilaterale. Nel mondo di oggi sono in atto “scosse di assestamento” volte alla realizzazione di un nuovo equilibrio geopolitico che segue l’era “bipolare” (Stati Uniti -Unione Sovietica) e quella “unipolare” (Stati Uniti sola superpotenza), dopo il crollo dell’impero comunista. Come nei terremoti, le scosse che si susseguono vanno tenute sotto controllo, con prudenza e determinazione, per evitare che una scossa (guerra) inattesa, più forte delle precedenti, distrugga quanto si è costruito per la pace, dopo il conflitto mondiale di cento anni fa. A un tale controllo dovrebbe poter partecipare, con l’autorità necessaria, l’Unione Europea, nata proprio per reazione alle tragedie del Novecento. In alternativa, con un’Europa debole e divisa politicamente, si dovrà pagare un prezzo altissimo per il riequilibrio globale, ove la Russia impiegherà ogni mezzo per tornare protagonista sulla scena mondiale e gli Stati Uniti saranno sempre più coinvolti nelle grandi sfide del Pacifico. Essa fu innescata dalle contraddizioni politiche esistenti tra gli imperi e le nazioni europee e dai fermenti culturali del tempo, influendo in modo determinante sui cambiamenti (la Rivoluzione sovietica, il Fascismo, il Nazismo, la Seconda guerra mondiale, la guerra fredda) che segnarono tutto il xx secolo. In occasione di questo anniversario osservatori internazionali e storici cercano di tracciare un parallelo tra la situazione europea di quegli anni e quella dei giorni nostri. Per tale raffronto, tralasciando, per brevità di trattazione, l’articolazione geopolitica dell’Europa, la descrizione delle alleanze, i fatti storici, i dati impressionanti del conflitto, ecc.. è opportuno considerare la prevalente concezione politica e gli elementi culturali che vigevano in Europa all’inizio del ‘900. La convinzione della propria potenza portava le varie nazioni a temere e a contrastare l’affermazione degli altri Stati, specie quelli confinanti, dimostrando di non avere alcuna paura di entrare nella contesa per il potere mondiale. Esisteva in ogni settore della società una disponibilità culturale alla guerra: dai vertici politici e militari, ai dirigenti e agli industriali per i quali essa rappresentava un “toccasana” per ogni problema e una occasione dalla quale trarre qualche vantaggio. Alla base di tutto c’era la mancata percezione delle conseguenze distruttive di un tale evento, connesse ai mutamenti tecnologici e sociali in atto. Insomma nei palazzi governativi dell’ Europa del tempo si alimentava “la grande illusione” che un’eventuale guerra avrebbe risolto i diversi problemi della società, sarebbe stata breve e soprattutto l’ultima. Come sappiamo le cose sono andate ben diversamente e guardando alle sue conseguenze e agli eventi del secolo “breve” gli storici sono concordi nell’affermare che essa non è ancora terminata. Anche nell’Europa d’oggi, pur alle prese con una crisi economica globale e sotto la minaccia del terrorismo di carattere religioso, si osserva qualche spiraglio di ottimismo, legato ad alcuni segnali di successo LA GRANDE GUERRA NON È ANCORA TERMINATA. di Renzo Pegoraro La ricorrenza di cento anni dalla deflagrazione della prima guerra mondiale, scaturita dall’uccisione a Sarajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria, erede al trono degli Asburgo, sembra rievocare un’epoca ed eventi tragici lontani, molto diversi da quelli del mondo odierno. Documenti, fotografie (tecnica disponibile per la prima volta), libri, film, testimoni oculari ci hanno tramandato, negli anni, gli orrori ed i massacri della grande guerra, inutile strage, così definita dal Papa Benedetto XV.

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Periodico bimestrale stampato in proprio e inviato gratuitamente a soci e simpatizzanti - Anno X n. 58/59 – LUGLIO/OTTOBRE 2014

Notiziario dell’ Associazione Nazionale Ufficiali Provenienti dal Servizio Attivo di Verona

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 ( Conv. in L. 27/02/2004 N° 46 ) Art. 1, comma 1, DCB Verona

In questo numero La Grande Guerra 1 La Russia oggi 2 Alpini in Raduno 3 La Basilica di S. Zeno 3 Come le foglie … 4 Per sorridere e Sudoko 5 Vita associativa 6

della diplomazia internazionale: l’accordo sulla distruzione delle armi chimiche in Siria, l’apertura, senza precedenti, di un dialogo diretto tra gli Stati Uniti e l’Iran, la formazione di una coalizione di Stati, con la partecipazione di alcuni Paesi arabi, allo scopo di combattere l’ISIS. Tuttavia, rimangono ancora situazioni di crisi che minano la pace mondiale: si aggravano le tensioni tra la Cina ed il Giappone in Asia, in presenza dell’incognita nucleare della Corea del Nord; si fa più consistente la minaccia di Al-Qaeda nelle rivolte mediorientali ed africane indebolendo e spesso rovesciando il senso delle primavere arabe; si assiste al deteriorarsi della situazione in Siria, in Afghanistan ed in Iraq, con la costituzione del cosiddetto “califfato” ad opera dell’ISIS. Recentemente si è sviluppata la crisi in Ucraina, con implicazioni dirette sui rapporti tra le due maggiori potenze nucleari, gli Stati Uniti e la Russia. Ne è seguita la reazione della Russia di Putin, volta ad impedire un allargamento della NATO e dell’Europa a est e che ha comportato la secessione-annessione della Crimea e forti pressioni politiche e militari sulle regioni russofone, nel Sud-Est della stessa Ucraina. In tale quadro sembra ripetersi in Ucraina la situazione della Serbia un secolo dopo. Fortunatamente, la situazione geopolitica, economico, militare dell’Europa oggi è profondamente diversa da quella della prima metà del Novecento. Le organizzazioni internazionali e le alleanze politico-militari da 70 anni garantiscono la pace, la globalizzazione ha interconnesso la situazione di ciascun Paese a quella degli altri Stati nel mondo. Tale sistema, sebbene fragile, non può essere distrutto da una prova di forza unilaterale. Nel mondo di oggi sono in atto “scosse di assestamento” volte alla realizzazione di un nuovo equilibrio geopolitico che segue l’era “bipolare” (Stati Uniti-Unione Sovietica) e quella “unipolare” (Stati Uniti sola superpotenza), dopo il crollo dell’impero comunista. Come nei terremoti, le scosse che si susseguono vanno tenute sotto controllo, con prudenza e determinazione, per evitare che una scossa (guerra) inattesa, più forte delle precedenti, distrugga quanto si è costruito per la pace, dopo il conflitto mondiale di cento anni fa. A un tale controllo dovrebbe poter partecipare, con l’autorità necessaria, l’Unione Europea, nata proprio per reazione alle tragedie del Novecento. In alternativa, con un’Europa debole e divisa politicamente, si dovrà pagare un prezzo altissimo per il riequilibrio globale, ove la Russia impiegherà ogni mezzo per tornare protagonista sulla scena mondiale e gli Stati Uniti saranno sempre più coinvolti nelle grandi sfide del Pacifico.

Essa fu innescata dalle contraddizioni politiche esistenti tra gli imperi e le nazioni europee e dai fermenti culturali del tempo, influendo in modo determinante sui cambiamenti (la Rivoluzione sovietica, il Fascismo, il Nazismo, la Seconda guerra mondiale, la guerra fredda) che segnarono tutto il xx secolo. In occasione di questo anniversario osservatori internazionali e storici cercano di tracciare un parallelo tra la situazione europea di quegli anni e quella dei giorni nostri. Per tale raffronto, tralasciando, per brevità di trattazione, l’articolazione geopolitica dell’Europa, la descrizione delle alleanze, i fatti storici, i dati impressionanti del conflitto, ecc.. è opportuno considerare la prevalente concezione politica e gli elementi culturali che vigevano in Europa all’inizio del ‘900. La convinzione della propria potenza portava le varie nazioni a temere e a contrastare l’affermazione degli altri Stati, specie quelli confinanti, dimostrando di non avere alcuna paura di entrare nella contesa per il potere mondiale. Esisteva in ogni settore della società una disponibilità culturale alla guerra: dai vertici politici e militari, ai dirigenti e agli industriali per i quali essa rappresentava un “toccasana” per ogni problema e una occasione dalla quale trarre qualche vantaggio. Alla base di tutto c’era la mancata percezione delle conseguenze distruttive di un tale evento, connesse ai mutamenti tecnologici e sociali in atto. Insomma nei palazzi governativi dell’ Europa del tempo si alimentava “la grande illusione” che un’eventuale guerra avrebbe risolto i diversi problemi della società, sarebbe stata breve e soprattutto l’ultima. Come sappiamo le cose sono andate ben diversamente e guardando alle sue conseguenze e agli eventi del secolo “breve” gli storici sono concordi nell’affermare che essa non è ancora terminata. Anche nell’Europa d’oggi, pur alle prese con una crisi economica globale e sotto la minaccia del terrorismo di carattere religioso, si osserva qualche spiraglio di ottimismo, legato ad alcuni segnali di successo

LA GRANDE GUERRA

NON È ANCORA TERMINATA.

di Renzo Pegoraro

La ricorrenza di cento anni dalla deflagrazione della prima guerra mondiale, scaturita dall’uccisione a Sarajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria, erede al trono

degli Asburgo, sembra rievocare un’epoca ed eventi tragici lontani, molto diversi da quelli del mondo odierno. Documenti, fotografie (tecnica disponibile per la prima volta), libri, film, testimoni oculari ci hanno tramandato, negli anni, gli orrori ed i massacri della grande guerra, inutile strage, così definita dal Papa Benedetto XV.

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Visitare oggi la Russia, viaggio che è stato possibile realizzare

recentemente, è fonte di emozioni, constatazione di realtà

parzialmente ignorate e spunti di orgoglio. Le emozioni,

tantissime, originano dal constatare la molteplicità culturale,

che si estrinseca nella musica, nella danza, nella sfarzosità degli

ambienti religiosi e istituzionali che è possibile visitare. E non

basta, perché colpisce anche il contrasto ricchezza-povertà

nella popolazione, nel paesaggio e nell’architettura. Al fascino di

chiese e palazzi che ricordano nei colori e nelle forme ciò che

abbiamo letto o visto in immagini visionate, si contrappone

l’osservazione di case di legno fatiscenti e palazzi costruiti negli

anni ‘ 40 come residenze temporanee, ancora utilizzate, che nel

guardarle infondono grande tristezza. A partire dal 1999 la

Russia ha avuto una ripresa economica, voluta fortemente da

Putin dopo la sua elezione. Però il prezzo da pagare è quel

contrasto, accennato prima, tra l’esibizione di una ricchezza

sfacciata (i Russi li chiamano i nuovi milionari) e un salario

minimo di 150 euro. Il Paese, dopo lo scioglimento dell’Unione

Sovietica (1991) ha dovuto affrontare varie sfide, compresa

l’adozione di una nuova costituzione che ha concesso forti

poteri al presidente nel contesto della presenza di un partito

comunista che ha visto scendere la sua incidenza sino al 10-12

per cento. Le realtà parzialmente sconosciute sono quelle

che si possono acquisire solo in loco, osservando e dialogando

con la popolazione. Essa non ha dimenticato il suo recente passato. E’ vero, dicono, che i Gulag sono responsabilità del

partito comunista, dei servizi di sicurezza, del sistema. Ma chi

ha creato questo sistema se non noi ? Malgrado ciò per Stalin

nutrono sentimenti oscillanti dall’odio alla riconoscenza.

Quest’ultima per aver realizzato opere mastodontiche

(metropolitana, palazzi imponenti, canale del mar Bianco, piani quinquennali ecc.). In fondo il carattere del popolo Russo è

prevalentemente fatalista e preferisce la dominazione alla

democrazia. Si affida a un capo che decide. A loro basta avere

pane, lavoro, istruzione e vodka. Oggi d’altronde, a ben

osservare, la Russia, dopo un breve periodo di imperfetta

democrazia sembra avviarsi verso un nuovo regime con un

capo, Vladimir Putin, che, come si è visto anche recentemente

nei fatti Ucraini, decide per tutti. Comunque ritengono il

Presidente una persona capace, viene sostenuto nelle sue

decisioni ma è anche visto come un nuovo Zar. Sempre fra le

cose osservate, l’impegno religioso, di una moltitudine di

persone, anche giovani, nelle chiese, monasteri e basiliche,

riaperte al culto dopo le distruzioni staliniane. In esse lo

splendore delle icone, avvertite come reali presenze del divino,

si accoppiano alla suggestiva bellezza dei riti ortodossi. Gli

spunti d’orgoglio si avvertono quando, spesso, nel visitare

luoghi incantevoli formati da palazzi, giardini, chiese, opere

d’arte si constata che molte di queste sono state progettate e

realizzate da nostri connazionali. Ci riferiamo ad esempio

all’architetto e scultore Bartolomeo Rastrelli, che ha progettato

oltre a molto altro, il palazzo d’inverno dello Zar Pietro I (oggi

museo Ermitage) e il giardino all’italiana di Peterhof (sede

estiva di Pietro I) che ingloba la grande cascata, unica al

mondo. Ma ricordiamo anche Carlo Rossi che modellò la città

di S. Pietroburgo introducendo il neoclassicismo; Gaspare

Diziani che ha dipinto gli dei dell’olimpo nell’Ermitage;

Aristotele Fioravanti, architetto e ingegnere che, su invito di

Ivan III, progettò e diresse la costruzione della cattedrale

dell’Assunzione di Mosca. Tante le opere di Leonardo da Vinci,

Tiziano, Giorgione, Michelangelo Buonarroti, Michelangelo

Merisi (detto il Caravaggio), Raffaello, Canova, Padovanino, Fra

Beato Angelico di Fiesole. Si visitano sale riservate all’arte

italiana del Rinascimento ( XIII e XIV secolo). I Primitivi e tanto

ancora. Ci piace anche ricordare Cecilia Bartoli (1966),

mezzosoprano, nata a Roma, la quale ha trascorso lunghi

periodi nella città di Pietro I (S. Pietroburgo) alla ricerca negli

archivi e nelle biblioteche, di preziose partiture, scritte da

nostri connazionali (ad es. F. Araia, N. Porpora ecc.) del

settecento. Ora, grazie a Cecilia Bartoli, rivivranno. L’intreccio

tra compositori italiani e la Russia continuò con il grande G.

Verdi che presentò, in prima assoluta, al teatro imperiale di S.

Pietroburgo, la sua “Forza del Destino”. Volutamente non

abbiamo parlato della tensione tra Russia e Ucraina, non

ritenendo l’argomento aderente alle considerazioni esposte in

questo elaborato. Tuttavia in conclusione desideriamo solo

ricordare che, in linea di massima, i Russi sono con Putin nelle

azioni sin qui prese, in quanto temono la presenza della NATO

e dell’Unione Europea alle porte di casa. Comprensibilmente

sperano, come ha detto recentemente Papa Francesco, che ci

sia sempre un’alternativa alla guerra.

LA RUSSIA OGGI

di Francesco Gueli

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Chiesa di S. Basilio

Giardino di Peterhof

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Il 13 e 14 di settembre Verona è teatro del Raduno degli Alpini del Triveneto. La città è festosamente invasa dalle penne nere. In ogni piazza ed ogni via si respirava la contagiosa allegria che solo gli Alpini sanno portare con loro. Canti, fanfare e cori spontanei li contraddistinguono ovunque essi vadano. Un occhio poco attento e snob potrebbe liquidare la cosa come naif e folcloristica. Ma tutti coloro che hanno voglia di guardare oltre e di andare al patto profondo e umano che lega questi uomini, sarebbero stupiti dalla profondità che unisce la “Famiglia Alpina”. Don Bruno Fasani, nel breve discorso, che ha preceduto la S. Messa in Arena, ha definito gli Alpini gente “normale”: persone che rispettano le regole. Certo lo sono, ma mi permetto di dissentire; c’è un patto “segreto” che li distingue dagli altri: l’essere allo stesso tempo l’uno al servizio dell’altro e tutti insieme al servizio della collettività. Il che, in una società spinta sempre più verso l’individualismo, li distingue dal resto del paese. In un mondo in cui ogni gesto di solidarietà viene salutato come un avvenimento eccezionale, per gli Alpini è invece normale lasciare in sospeso la vita di tutti i giorni per correre in soccorso di chi ne ha bisogno. Si fa senza troppo clamore e con spirito di servizio. Non ci si tira indietro se c’è da scavare, costruire, perché no, anche da cucinare per chi ne ha bisogno; insomma se c’è da fare. Condividere la fatica è come il cantare insieme che Giulio Bedeschi descrive così bene “Cantare in coro è prima di tutto un atto di umiltà. Confondere la propria voce in mezzo altre affinché il buon risultato sia soltanto collettivo.” Così il patto che lega gli Alpini fluisce nel tempo e lega le generazioni l’una all’altra. Così si vedono sfilare fianco a fianco giovani e vecchi uniti da sempre viva solidarietà di animi. Questa è la mia personale visione degli Alpini, quella vista “dall’altra metà del cielo”; quella che sta a casa e supporta, che mantiene ferma la barra della famiglia, quella che insomma presiede il “forte” quando il Comandante è assente. La famiglia Alpina ingloba, avvolge e consola quando se ne ha bisogno. E anche quando non se ne fa più parte attiva, continua a renderci orgogliosi di averne fatto parte.

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di Mary Ridoni in Zona

Alpini in Raduno

Basilica di S. Zeno

Una volta giunti nella piazza antistante la basilica di San Zeno non si può non restare colpiti dalla purezza architettonica che fa di quest'opera la massima espressione del romanico nell'Italia Settentrionale. La tradizione narra che alla morte di Zeno, ottavo vescovo di Verona (tra i 372 e il 380), il suo corpo fu sepolto in questa zona e sul suo sepolcro fu eretta una modesta chiesa poi ampliata al tempo di Teodorico. E’ proprio a questa chiesa che è legato il “prodigio delle acque”, quando l'Adige in piena si fermò sulla soglia della chiesa stessa senza arrecare danni ai fedeli che al suo interno invocavano l'aiuto del santo. Ci furono altri cambiamenti fino a che, nel 921 fu iniziata la costruzione della basilica attuale, ma un'iscrizione scolpita sul fianco, vicino alla facciata, ricorda che essa fu rinnovata nel 1138 dopo i danni subiti a seguito del terremoto del 1117. Per ragioni di spazio sono costretto a soffermarmi solo su una veloce descrizione della facciata che, pur nella sua semplicità, è impreziosita da alcuni elementi decorativi di grande importanza artistica quali lesene, rosone, pròtiro, portale ed alcuni bassorilievi. Il frontone sovrastante, in marmo bianco anziché in tufo come tutto il resto, è striato da sette lesene e doveva contenere un Giudizio Universale. Subito sotto possiamo ammirare il rosone detto Ruota della fortuna. Infatti, la sua struttura ci ricorda una ruota a dodici raggi convergenti nel mozzo centrale, il tutto contenuto da tre cerchi concentrici. Nell'ultimo sono scolpite sei figure umane che giustificano il perché si parla di fortuna. In alto un uomo è assiso saldamente in trono, ma sulla destra precipita, fino ad essere schiacciato dagli eventi negativi; sulla sinistra, invece, esso compie il tragitto opposto. Una scritta latina spiega la simbologia: “Ecco che io Fortuna governo sola i mortali. Elevo, depongo, dò a tutti i beni o i mali. Vesto chi è nudo, spoglio chi è vestito. Se alcuno in me confida andrà schernito”. Un altro elemento architettonico che colpisce l'osservatore è il pròtiro, opera del maestro Nicolò (XII secolo). Esso poggia su due esili colonne il cui basamento è costituito da due leoni stilofori, simbolo della forza brutale costretta a sostenere le colonne del diritto e della fede. Sulla parte alta del pròtiro, appoggiate su telamoni rannicchiati, due sculture che raffigurano Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, mentre sull'arco si possono notare l'Agnello, la Mano di Dio e la scritta, in latino, “La destra di Dio benedica le genti che

di Ciani

Foto Zona Stefano

Foto Zona Stefano

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entrano per chiedere cose sante”. Al centro della lunetta sta San Zeno benedicente, mentre calpesta il demonio del paganesimo; da una parte i petides, i fanti armati rappresentanti del popolo; dall'altra gli equites, guerrieri a cavallo rappresentanti della nobiltà. Sotto la lunetta altri bassorilievi raffigurano alcuni miracoli di San Zeno come “La figlia di Gallieno liberata dal demonio” e “il salvataggio del conduttore del carro che sta per precipitare nelle acque dell'Adige” (queste due scene si ritrovano anche nel portale). Altre sculture rievocano i mesi dell'anno ed i lavori ad essi connessi. Ad esempio, giugno è rappresentato da un contadino su un albero intento a mettere i frutti in un cestino, settembre con la pigiatura dell'uva, ottobre con la battitura delle ghiande per ingrassare i maiali ecc. Due differenti scene (XII sec.) sono scolpite ai lati del pròtiro. A sinistra, ad opera di Guglielmo, è rappresentata, dal basso verso l'alto, la vita di Gesù. Nella fascia in alto, fra tre cariatidi, compare la Mano di Dio e l'Agnello; in quella in basso, un torneo di cavalieri ed un duello a piedi. A destra, ad opera di Nicolò, storie della Genesi. Sulla fascia superiore, fra cariatidi, un leone ed un ariete, un centauro ed un cane suonano sotto due archetti. La fascia inferiore è la più interessante perché può avere ispirato Carducci per la sua poesia La leggenda di re Teodorico. Infatti, le due formelle raffigurano il re all'inseguimento del cervo che lo conduce all'inferno. Per finire, il portale in bronzo, vero gioiello della basilica, è costituito da due ante sulle quali sono fissate 48 formelle che risalgono ad epoche ed artisti diversi ed i cui soggetti riguardano l'Antico ed il Nuovo Testamento. Queste porte sono degne di essere incastonate in una delle più belle opere del periodo romanico, anche se sembra eccessivo definirle, come nel passato è stato scritto, le più belle del mondo e degne del paradiso.

Gli ultimi scatti della macchina fotografica suonano come malinconici saluti alle ioniche onde che smeraldine brontolano accarezzando gli scogli ormai deserti. E’ tempo di ritorni! Intanto, grazie al lato sinistro di Asclepio, il fuciliere di marina Massimiliano La Torre è rientrato in Patria. Il dio della medicina ha dato la mano alla trepida diplomazia italiana, risolvendo almeno parzialmente l’ormai annosa vicenda dei nostri marinai. Per Salvatore Girone, non resta, allora, che affidarsi all’Organizzazione Mondiale della Sanità visto e considerato che oltre a stracciarsi le vesti ed invocare soluzioni “internazionali” che tardano a venire, nulla di concreto sin’ora si è ottenuto. Tempus fugit e i vari nostrani ministri della difesa e i “commissari straordinari” del governo più che voli della … speranza altro non han saputo fare. Ma cosa succederà al termine del periodo di convalescenza, accordato dalla Corte Suprema indiana ? La Torre tornerà in India per onorare, ancora una volta, le garanzie formali fornite dall’ambasciatore Mancini a nome del governo italiano e quelle personali? Nel frattempo, “rallegriamoci” per le dichiarazioni della ministra Mogherini: “le condizioni di salute di Massimiliano La Torre preoccupano molto” e mentre “il governo sta riflettendo su come cambia anche il modo di reagire nella vicenda dei due marò, si sta lavorando anche per riaprire nuovi canali di dialogo con il nuovo governo indiano” e poi: ”la internazionalizzazione della gestione della vicenda è pronta”. E già, perché da soli non ce la facciamo! Tra riflessioni e “aperture di canali” sono oltre due anni e mezzo che si resta impantanati nella geremiade dell’inconcludenza. Il nostro viaggio, prosegue. Dalla radio di bordo si apprende, per bocca del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Delrio, che il governo, tra i tanti (?) provvedimenti attuati (??) ha anche “ridotto le tasse” ! Ridotto?... Peccato che nessuno se ne sia accorto. Peccato che i dati di Confcommercio dicano di un drastico calo dei consumi dovuto ad un potere di acquisto falcidiato mentre all’orizzonte si alterna un profluvio di balzelli dai nomi più strani che se non scavassero nelle ormai avvizzite tasche dei cittadini farebbero sorridere: IMU, ICU, Tarsu, Tares, Tari, Tasi, sembrano appellativi di guerrieri di Gengis Khan. Va bene, le tasse vanno pagate, ci mancherebbe altro! Anche perché se le pagassero tutti ne pagheremmo di meno. A crederci! Ma che si debba, ora, tribolare per sapere quanto quando e come, diventa una tortura da inquisizione. Anche perché ogni errore, ogni vista, ogni omissione, anche se in buona fede, viene sanzionato a colpi di euro. Se invece di limitarsi ad aggiornare, sostituire o modificare singoli punti della normativa fiscale, rendendo il sistema ogni volta più complesso, pesante e di difficile comprensione, venissero adottati dei testi unici, come avviene in quasi tutti i paesi europei, rendendo più semplice capire le leggi e le tasse, forse si creerebbe un rapporto più diretto e proficuo tra cittadino e Fisco. Forse! Una breve sosta all’ Autogrill per il doveroso rifornimento:

che strano, la quotazione del petrolio è stabile e il gasolio alla

pompa è in … ascesa ! Misteri del mercato energetico che

neppure Trefiletti riesce a dare una spiegazione esaustiva del

“fenomeno”. Non resta che scollegare la pompa e recarsi alla

“Cassa”: sono un utente del “Self Service”! Si riparte,

destituito dal posto di guida. L’incombente autunno è foriero

Come le foglie ….

di Elio Sgalambro

Foto Zona Stefano

Foto Zona Stefano

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di Francesco Gueli

Il mese prossimo ( novembre) la pietà cristiana lo dedica al ricordo dei defunti. Anche noi desideriamo dedicare questo mese ai nostri amici e colleghi che ci hanno lasciato, per ricordare e rafforzare il legame di solidarietà. E’ anche una ricorrenza che sprona a meditare, esercizio durante il quale spesso ci troviamo a pensare che con chi non c’è più siamo stati, a volte, arroganti, aggressivi , severi. E’ il momento della tristezza che serve a nulla. Meglio rispettare e comprendere coloro che abbiamo attorno con i loro pregi e difetti donando sempre l’affetto e l’aiuto che si aspettano. Questo è quanto possiamo realizzare nell’ambito della nostra Associazione che ci accomuna nell’affinità di sentimenti, nella reciproca stima e nell’aver vissuto, nella vita lavorativa, la stessa esperienza. Questa è “amicizia” , come è stato scritto nel nostro precedente notiziario. E il successo e le soddisfazioni sono garantite.

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PER SORRIDERE

di ore drammatiche e inquietanti avvenimenti sulla scena del

Medio Oriente ma in Italia ci si impappina e accapiglia

intorno ad un dogmatico articolo 18, a mai concluse riforme

istituzionali e quant’altro (bello questo “quant’altro” con cui

si indica quello che non si sa!). Ma tant’è, anche se il potere di

acquisto è calato del 4,8 per cento, i consumi delle famiglie

sono inferiori del 3,5 per cento rispetto al 2007, gli

investimenti privati sono diminuiti del 20 per cento in

confronto ai dati registrati nel 2007, i prezzi alla produzione

sono in discesa da oltre un anno e il tasso di disoccupazione

è a livelli stratosferici, il tempo scorre e alla fine l’economia,

malgrado tutto, ripartirà, le riforme istituzionali saranno

portate a termine, le tasse verranno ridotte e tutti faranno a

gara per pagarle e, magari, avremo finalmente in Patria i

nostri due fucilieri. Tra mille giorni. D’autunno le foglie

cadono!

… Un Pensiero

SUDOKO MEDIO

PER NON SPEGNERE LA MENTE

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VITA ASSOCIATIVA

a cura di

Vincenzo Dorrucci/Renzo Pegoraro

ATTIVITA’ SVOLTE

di

Giuseppe.Ciani

Silvino Gonzato, noto scrittore, giornalista e saggista, il giorno 23 settembre, ha presentato nel salone d’onore del Circolo Ufficiali, in Castelvecchio il suo ultimo libro “ I Briganti Romantici”. Alla manifestazione ha partecipato anche il Prof. Giampaolo Marchi, già Preside alla Facoltà di lettere all’Università degli Studi di Verona, massimo esperto di Verga, Salgari e Manzoni, il quale ha introdotto l’impostazione del libro, dopo l’introduzione biografica dei due personaggi da parte del Gen. D. Boldrini. L’evento è stato organizzato dalla nostra associazione nel quadro della programmata attività culturale annuale. E’ stato un piacevolissimo incontro

durante il quale Gonzato è riuscito a coinvolgere l’uditorio descrivendo le gesta di cinque briganti di origini diverse (dal Friuli al Casertano) con una nutrita e approfondita documentazione frutto di ricerche in archivi, biblioteche e visitando i luoghi interessati. Dalla vita e dal comportamento di questi soggetti, l’Autore analizza con grande sensibilità esistenze avventurose, nobilitate, a volte, da un amore travagliato ma intenso. In sostanza “ briganti romantici”, “ briganti gentiluomini”.

Incontro con l’autore

Domenica 12 ottobre u.s. promossa dal Direttivo del Gruppo, si è svolta, nel salone del Circolo Ufficiali in Castelvecchio, la conferenza “L’IPNOSI TRA INCONSCIO E SOGNO: LA CHIAVE PER IL BENESSERE”. Il relatore, nostro socio dott. Loris CALZOLARI ha illustrato in cosa consiste l’ipnosi

clinica, la differenza con l’ipnosi commerciale e da spettacolo, le sue applicazioni

terapeutiche su tante patologie psicosomatiche (colite, gastrite, cefalea ecc.), psichiche

(nevrosi, ansia, sindromi depressive) e anche somatiche. Visto che dagli ultimi studi

americani è emerso che l’ipnosi agisce anche potenziando il sistema immunitario. Alla

fine della conferenza, in una Sala gremita, tanti applausi e interventi da parte di un

pubblico che si è dimostrato attento e molto interessato.

Incontro culturale

ATTIVITÀ SOCIALE DA SVOLGERE

Mercoledì 15 ottobre p.v. il Direttivo del Gruppo ha promosso, nel salone del Circolo Ufficiali in Castelvecchio, alle ore 17:00, la conferenza “ CON CESARE BATTISTI ATTRAVERSO L’ITALIA ; LA SUA PAROLA AGLI ITALIANI A FAVORE DELL’INTERVENTO NELLA 1ª GUERRA MONDIALE (agosto 1914 ~ maggio 1915)” Relatore il Gen. B. Silvio FRIZZI

Incontro culturale

Commemorazione dei Defunti

Giovedì 30 ottobre p.v., alle ore 17:00, presso la cappella dell’Istituto “ Don Bosco” in via Provolo 16, sarà celebrata la S. Messa in ricordo dei Soci defunti. Sono invitati i Soci con i Familiari e amici (c’è possibilità di parcheggio all’interno). È possibile fermarsi a cena, alle ore 19:30 , presso il ristorante del Circolo Ufficiali in Castelvecchio. Per motivi organizzativi i Sig. Soci interessati sono invitati a prenotarsi in Segreteria della Sede.

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Sabato 13 dicembre p.v. il Direttivo del Gruppo in collaborazione con l’Associazione “Arcidiacono Pacifico” organizza presso il Circolo Ufficiali in Castelvecchio una serata allietata da cena con un divertente e coinvolgente intervento musicale per lo scambio degli auguri delle festività Natalizie. Si fa riserva di comunicare il programma dettagliato nel prossimo numero del notiziario, tale programma verrà inviato anche via e_mail e potrà essere consultato in Segreteria

Corso computer:

E’ iniziato il 7 ottobre il nuovo ciclo di lezioni sull’uso del computer. Il corso è svolto dal prof. Luca ZANETTI e tutti i partecipanti, molti dei quali hanno seguito i precedenti cicli di lezioni, sono dotati di un proprio personal computer ed hanno un livello di preparazione che consentirà ulteriori miglioramenti. Le lezioni sono previste tutti i martedì a partire dalle ore 18:00 presso la nostra Sede, nella quale si sta attrezzando un aula idonea. Per eventuali esigenze di Soci, già in possesso di una buona conoscenza dei programmi e che desiderano acquisire padronanza di programmi di maggior complessità, potranno essere organizzati brevi corsi col supporto didattico dello stesso Prof. Zanetti.

Rinnovo Patenti di Guida:

E’ stata avviata positivamente la nuova procedura per il rinnovo delle patenti, mediante computer. I Soci interessati si devono recare presso la Sede muniti della vecchia patente, del codice fiscale, di una foto e delle ricevute di due versamenti ( da 16 e 9 €) sugli appositi bollettini. Dopo aver effettuato, seduta stante, la visita medica, riceveranno in poco tempo l’attestato, valido 60 giorni, con il quale sarà possibile guidare sino alla ricezione, al proprio indirizzo di residenza, della nuova patente. Si ringrazia il dott. Meconio per la sensibilità e disponibilità dimostrata a favore dei colleghi. Informazioni dettagliate saranno fornite agli interessati presso la Segreteria della nostra Sede.

Cena sociale e musica

Natale

201anche 4 Il Direttivo del Gruppo ha organizzato lo scambio degli auguri natalizi il 21 dicembre p.v. (domenica) con il seguente programma: Santa Messa, che sarà celebrata presso la Chiesa dell’Istituto “Don Bosco” alle ore 11:00 (parcheggio

disponibile all’interno); Pranzo presso il Circolo Ufficiali in Castelvecchio alle ore 12:30. Sono invitati i Soci con familiari e amici. Quota di partecipazione quella del ristorante di cui sopra. Prenotazioni presso la Segreteria della Sede.

Settimana Bianca Il Direttivo del Gruppo, come attuato negli anni scorsi, intende organizzare nel prossimo anno , per i Soci e familiari, una “settimana bianca” nelle Basi Logistico-Addestrativa di Colle Isarco o di Bardonecchia. I Soci che intendono aderire sono invitati a prenotarsi fin da ora in modo da segnalare allo Stato Maggiore Esercito, in tempo utile, il numero delle stanze da riservare a questo Gruppo.

SERVIZIO AI SOCI

Il medico risponde a …… :

“ Se ti mancano i medici, siano per te medici queste tre cose animo lieto, la quiete e la moderata dieta”

Dal motto del XI secolo della Scuola Medica Salernitana Dal mese di gennaio p.v. il nostro notiziario si arricchirà di una nuova rubrica : “Il medico risponde a…..” a cura dei nostri soci dott. Loris Calzolari, medico internista specializzato in Chirurgia Generale, dott.ssa Federica Ciani, specialista in Diabetologia e malattie del ricambio e dott. Dorrucci Vittorio, primario di Chirurgia vascolare all’Ospedale del’Angelo” di Mestre. Chi fosse interessato a qualche argomento in particolare o volesse rivolgere ai medici qualche quesito può contattare la Segreteria. Naturalmente verrà rispettato l’anonimato. Corso di Inglese:

Sempre da gennaio 2015 partiranno i corsi di lingua inglese, a cadenza di un’ora alla settimana, tenuti da Gaia Miozzo, studentessa universitaria, Master al St. Giles International New York City. Il corso naturalmente partirà se raggiunto un numero minimo di adesioni, e gli interessati verranno poi divisi in due gruppi: i principianti e coloro che già “masticano” la lingua e magari hanno bisogno solo di una …..rispolverata. Gli interessati potranno rivolgersi in Segreteria.

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Dal 1° Dicembre 2014 al 31 Marzo 2015 potrà essere rinnovata la tessera associativa per l’anno 2015. La quota è di € 45,00 (€35,00 + € 10,00) e potrà essere corrisposta come segue: - direttamente presso la Segreteria del Gruppo; - tramite il c/c postale n. 18826370 intestato a “ANUPSA Gr. Verona”, Stradone Porta Palio, 47/D, 37122

VERONA; - mediante bonifico su IBAN : IT61U0760111700000018826370, intestato “ANUPSA Gr. Verona”

Sede Str. Porta Palio, 47/D

37122 – VERONA

Contatti Tel: 045.8035910 Fax: 045.8035910

E_mail : [email protected]

Siamo su Internet! Visitate il nostro sito

Web al seguente indirizzo:

www.anupsa.it

Data chiusura 15 Ottobre 2014

Orari di apertura Lunedì 10:00 - 12:00 Giovedì 10:00 - 12:00

Venerdì 10:00 - 12:00

Tesseramento 2015

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Presidente Renzo Pegoraro Direttore Responsabile Francesco Gueli Vice Direttore Elio Sgalambro Redazione Giuseppe Ciani Vincenzo Dorrucci Grafica e impaginazione Stefano Zona Segretario di Redazione Gaetano Marguglio Reg. Tribunale di Verona n. 1631 del 19.12.2004

Soggiorni per cure termali :

Il Gruppo è in possesso dell’elenco degli alberghi di Abano – Montegrotto, convenzionati con il personale FF.AA., per effettuare le cure termali nel 2014. I Soci interessati possono rivolgersi in Segreteria. E_mail Rinnoviamo, ancora una volta, ai nostri soci l’invito, opportuno e necessario, a fornire la propria e_mail per

avere le informazioni di qualsiasi tipo in tempi rapidi.

Novità:

Sul Sito del Gruppo ANUPSA di Verona, alla pagina “Notiziario”, sarà pubblicato anche il Notiziario periodico del Comitato Regionale NORD EST, molto interessante per le notizie di carattere Giuridico-Amministrative.

Notizie tristi

In quest’ultimo periodo è venuto a mancare il Brig. Gen. Michele IL GRANDE. Il Presidente, il Consiglio Direttivo e i Soci tutti rinnovano affettuose condoglianze.

Rallegramenti a:

Al Gen. B. CREDENDINO Raffaele e alla consorte Signora Elisa per la promozione del figlio Enrico(classe 1963), in atto Capo del III Reparto dello SM Marina, al grado di Amm. di Divisione, in data 1 luglio 2014. L’Ufficiale nel corso del 2012, ha trascorso diversi mesi nell’ Oceano Indiano al Comando della flotta europea in attività antipirateria (Missione “ATALANTA”); lo stesso, inoltre, in occasione delle manifestazioni del 2 giugno è stato ricevuto al Quirinale ove il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di “Cavaliere” dell’ O.M.R.I.. Felicitazioni vivissime al neo promosso e ai familiari.

Al Col. ZONA Stefano e consorte Signora Mary per il matrimonio della figlia Sara con il Sig. Stefano CATENACCI VOLPI avvenuto il 28 giugno 2014 . Felicitazioni vivissime agli Sposi.

VARIE

Basi Logistico - Addestrative : apprendiamo, da un nostro Socio, che presso il Soggiorno marino di Palau saranno attivati, oltre ai turni “tradizionali”, degli “extraturni 2015” orientativamente nei periodi dalla seconda metà di aprile alla fine di maggio e dalla seconda metà di settembre alla metà di ottobre. Per l’ammissione è sufficiente telefonare al n. 06/47358585 dello SME ottenendo risposta in tempo reale. La località è accogliente e il soggiorno ottimamente organizzato.