La globalizzazione e il popolo di seattle appunti di viaggio
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Transcript of La globalizzazione e il popolo di seattle appunti di viaggio
LLLAAA
GGGLLLOOOBBBAAALLLIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE E IL POPOLO DI
SEATTLE
AAAppppppuuunnntttiii dddiii vvviiiaaaggggggiiiooo
AAA CCCUUURRRAAA DDDIII
GGGiiiaaannncccaaarrrlllooo MMMeeemmmmmmooo
VVVeeennntttiiimmmiiigggllliiiaaa,,, gggiiiuuugggnnnooo 222000000666
2
A Eternitylive lato A e G. lato B
E che il Sole illumini sempre il vostro cammino….
3
PPRREEFFAAZZIIOONNEE
Il tema del viaggio è sempre molto affascinante per il mistero che evoca, il viaggio
implica una méta e spesso implica che il viaggiatore sappia dove andare (o almeno abbia
una “bussola”), ma non esclude sorprese, variazioni, deviazioni, insomma
“arricchimenti” non previsti. Ma il viaggio ha una duplice valenza, spesso facciamo due
viaggi: uno dentro di noi e uno fuori all’ “esterno”, ma al ritorno “i due viaggi” si
fondono insieme e danno significato all’esperienza di vita.
Il tema proposto ha implicato un viaggio all’interno delle mie conoscenze, ho
rispolverato concetti che avevo e che forse uon usavo più, diciamo che ho rimesso ordine al
loro interno basandomi anche sulla mia esperienza di insegnamento della Geografia.
Ma il viaggio era anche all’esterno, nelle nuove relazioni umane e didattiche che fanno di
ogni viaggio, un viaggio unico e “speciale”.
Questo lavoro, che mi piace definire non a caso “appunti di viaggio”, nasce su una
proposta e richiesta dell’insegnante di Lettere, rivolto a una classe Quinta dell’Istituto
Professionale ad indirizzo commerciale, nel secondo quadrimestre .
Il lavoro è stato realizzato con un taglio interdisciplinare all’interno delle ore
curricolari di Italiano e Storia, Economia Aziendale e Trattamento Testi, Matematica,
Diritto e Informatica nell’anno scolastico 2005-2006 all’Istituto “Fermi-Polo” di
Ventimiglia. Ha richiesto circa 20 ore di intervento ed è in parte da terminare e
rimodulare, ma questa sarà “un’altra storia” o se preferite un altro “viaggio”.
Quando la collega di italiano mi propose l’intervento sotto forma di “seminario” o
comunque di un certo numero di lezioni, accettai molto volentieri in quanto l’argomento
oltre che per l’alto valore formativo, era adatto al mio modo di essere eclettico.
In effetti chi scrive è un insegnante specializzato sul sostegno con una preparazione
prevalentemente di tipo giuridico, economico e geografico e alcune competenze
informatiche.
Mi ricordo che scrissi e strutturai gli appunti delle lezioni dopo aver selezionato
con internet il materiale da distribuire ai ragazzi. Fu così che nacque la dispensa
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cartacea e le presentazioni in Power Point, di una delle quali sono tributario alla collega
Mirabello del Liceo Pacinotti di Roma, che l’ha resa disponibile in rete e che ringrazio.
Confrontandomi con gli allievi e con i colleghi mi sono convinto a non disperdere
questa esperienza e a darle una forma più stabile in modo che possa diventare una base
di partenza per un lavoro che potrei sviluppare e migliorare nel corso della mia esperienza
professionale.
Da qui l’idea di dare una veste digitale al materiale cartaceo della prima dispensa.
Credo che l’ampiezza dell’argomento e la sua perenne attualità si prestino a un futuro
sviluppo e completamento, con la collaborazione dei ragazzi e dei colleghi.
Un giorno, tanti anni fa, durante un viaggio in treno da Bolzano - dove iniziai a
insegnare Geografia da “precario” - di ritorno a Genova - dove allora vivevo - incontrai
nello scompartimento un misterioso medico omeopata che mi spiegò secondo lui che cosa
doveva fare un buon insegnante. Ricordo che mi disse che ciò che contava veramente era
aiutare i ragazzi a “fare le domande” cioè a porre le domande.
In effetti con il tempo capii che cosa volesse dire veramente e ho fatto mio
l’insegnamento di quell’incontro, credo infatti che il mio compito come educatore, come
insegnante, non sia quello di dare certezze assolute, anzi spesso, anche se sono credente,
ho imparato a fuggire da chi propone “laiche” verità assolute e immutabili.
Il mio compito credo sia quello di trasmettere dubbi e incertezze, tali però da far
sviluppare un certo senso critico (costruttivo) nell’approccio con la complessità del reale e
del divenire, naturalmente nel rispetto di valori umani assolutamente “non negoziabili”.
I dubbi infatti non devono essere “circolari” e nichilistici, ma devono essere uno stimolo a
salire a un livello “più alto”: questa è la sfida!
Se con questo lavoro ho trasmesso certezze allora ho fallito, se invece ci sono molti
dubbi, molte curiosità, qualche stimolo fecondo, allora forse ho qualche speranza di avere
lasciato qualche cosa.
Il lavoro ha una veste semplice (ma non banale) e in ogni caso è solo mia la
responsabilità di errori concettuali o refusi , ringrazio per la collaborazione i colleghi del
consiglio di classe della 5M e i ragazzi della classe stessa, in modo particolare Matteo,
5
Alessandra e Michela che hanno curato il glossario finale e tutti gli altri “compagni di
viaggio”.
Ventimiglia, 10 giugno 2006
ppprrrooofff... GGGiiiaaannncccaaarrrlllooo MMMeeemmmmmmooo
6
IINNDDIICCEE
11.. LA DISGREGAZIONE RURALE 22.. EMIGRAZIONI/IMMIGRAZIONI
33.. LO SVILUPPO UMANO 44.. POPOLAZIONE E POVERTÀ 55.. ASPETTI GEOPOLITICI 66.. APOLOGIA DEL MERCATO 77.. CANALI DI CONTATTO CON IL RESTO DEL
MONDO
88.. CAUSE DELLA POVERTÀ
99.. IL MERCATO DEL CAFFÈ ESEMPIO DI
PEGGIORAMENTO DELLA RAGIONE DI SCAMBIO
INTERNAZIONALE
1100.. IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
1111.. “MANI TESE” E I PICCOLI PROGETTI
1122.. IL POPOLO DI SEATTLE E ALCUNI SPUNTI DI
CONCLUSIONE
1133 ALLEGATI
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PICCOLA LEGENDA E ABBREVIAZIONI
Y= reddito da Yeld;
P= prezzo o prezzi;
W= salario da Wage;
S= Risparmio da Save
Ynaz=PIL
Yp/c=reddito procapite
S=I (risparmio=investimento)
П= profitto o guadagno
VS=versus (contro)
Q/L= produttività, cioè quanto produce una unità lavoro (Q=quantità prodotta, L=unità
lavoro)
8
1. LA DISGREGAZIONE RURALE
La società pre-industriale del 700, rappresentata dal funzionamento del mondo rurale era
genericamente stratificata nel seguente modo:
a) nobili;
b) sacerdoti, militari;
c) servi della gleba (che facevano parte del patrimonio del Principe).
I nuovi commerci collegati alle scoperte geografiche provocarono la prima rivoluzione sociale,
nasceva una nuova classe sociale, quella dei mercanti che si andava affermando a partire dalla fine
del 500. Con la nascita della nuova classe sociale inizia il processo di disgregazione rurale, anche i
nobili sono trascinati nei meccanismi del “mercato”.
Il castello, residenza del nobile, diventa presidio del mercato agricolo e poi commerciale,
l’affermarsi del mercato commerciale è correlato al fenomeno dell’urbanesimo, cioè della nascita
delle città.
Nobili
Sacerdoti, militari
Servi della gleba
?
TAX ↑
ENCLOSURES
POLITICA
DELLA
VIOLENZA
SCOPERTE GEOGRAFICHE
↓ NUOVI COMMERCI
↓ NUOVA RICCHEZZA
↓ Nuova classe sociale
CASTELLO MERCATO AGRICOLO
MERCATO COMMERCIALE
FABBRICA CITTA’
A’
Necessaria mano
d’opera e persone
9
La nascita della città “commerciale” spesso ubicata presso gli scali marittimi, mette le basi per la
nascita della città industriale e per il secondo flusso dalle campagne alle città:
>> (in termini economici)
2° FLUSSO
Il meccanismo era quello dei “migliori” salari in città rispetto alle condizioni rurali.
>>
Nascono le nuove figure sociali dell’operaio e del commerciante-capitalista che sostituiranno il
servo della gleba e il feudatario, nelle campagne abbiamo la trasformazione del servo della gleba in
contadino salariato.
=
Wage (salario) Wage (salario)
FORZA LAVORO SALARIO
Riflessioni:
1) Il meccanismo della disgregazione rurale è lo stesso che abbiamo nei paesi poveri e nei
PVS;
2) Il meccanismo della disgregazione rurale ha operato in modo diverso in varie epoche
storiche (es. emigrazione Sud/Nord Italia; emigrazione extracomunitari, ecc.);
3) Perché l’Unione Europea concede sovvenzioni all’Agricoltura?
Ycittà >> Ycampagna = ABBANDONO DELLE CAMPAGNE
VALORI CITTA’ VALORI CAMPAGNA
Wcittà Wcampagna
OPERAIO
(IMPIEGATO)
SERVO DELLA
GLEBA
PATRIMONIO DEL FEUDATARIO INSIEME ALLA
TERRA
CONTADINI SALARIATI
10
4) Uno stato moderno può permettersi l’abbandono delle campagne? E’ conveniente da un
punto di vista “strategico”? Ad esempio la Cina ha raggiunto l’indipendenza alimentare…..
2. EMIGRAZIONI/IMMIGRAZIONI.
Alcune delle cause emigrazioni sono:
a) troppa popolazione per le risorse “scarse” del Paese;
b) troppa povertà in quel paese;
c) troppa guerra, violenza, ecc. (ad esempio la c.d. “pulizia etnica”);
d) fenomeni naturali (disastri naturali, ecc.)
e) sviluppo mezzi di comunicazione (ad esempio gli Albanesi che vedevano la Tv italiana e si
facevano un’idea del paese dai “quiz a premi” trasmessi; le compagnie aeree low-cost che
hanno consentito a “tutti” di volare;ecc.).
Alcuni flussi migratori “importanti”:
1) Sud-Nord con il boom economico italiano (1950-1960);
2) Transoceaniche in Italia (inizi del ‘900);
3) Europee o continentali ad esempio di Italiani in Germania, Svizzera, Belgio (miniere, ecc.);
4) Nascita dello Stato di Israele (dopo il 1945):
Shoà o shoah’ (l’Olocausto degli Ebrei che ha portato alla dispersione degli stessi );
Ebrei che venivano da moltissimi stati;
Immigrazione nello stato ebraico caratterizzata dall’arrivo di flussi di persone con un
buon livello culturale e a volte anche economico.
5) Immigrazioni di extracomunitari algerini in Francia (anni ’60 circa) e in generale quelle di
popolazioni autoctone dai territori d’oltre mare alla “terra madre”(→Commonwealth,ecc.);
6) Immigrazioni dai dai paesi dell’Est europeo verso l’Europa occidentale e verso gli stati
Uniti (→ “cortina di ferro”, guerra fredda e muro di Berlino);
7) Immigrazioni dall’Africa verso il Nord e dall’Est asiatico (→ “Capanna dello zio Tom”,
guerra di secessione americana: nord “industriale” contro sud “agricolo”, immigrazione
moderna quella dei “vu’ cumprà”, ecc.).
N.B.
Gli emigranti italiani hanno spesso contribuito a migliorare le sorti della bilancia dei
pagamenti italiani attraverso il meccanismo delle “rimesse degli emigranti”, cioè dei
soldi che gli italiani guadagnavano all’estero e spedivano alle famiglie in Italia
(→ vedi ad esempio anche gli aspetti dei c.d. “lavoratori frontalieri”, assolutamente
presente a Ventimiglia);
Spesso gli emigranti extracomunitari che arrivano in Italia, sono adulti nel pieno
delle loro forze fisiche, forza lavoro già in qualche modo istruita e in qualche modo
con qualche livello di protezione sanitaria, in altri termini lo Stato italiano non si è
dovuto sobbarcare i costi “sociali” della crescita di questi giovani, che arrivano già
pronti (o quasi) per lavorare (fanno lavori che generalmente gli italiani non vogliono
più fare e che spesso richiedono solo predisposizione esecutiva a semplici compiti
ma “umili”).
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3. LO SVILUPPO UMANO.
La ricchezza di un individuo o di uno Stato è rappresentato dai “mezzi finanziari” che detiene o dai
beni economici?
- NO, perché ci sono beni non misurabili in termini economici di PREZZO o comunque servizi
(immaterialità della prestazione) che sfuggono a una corretta imputazione di costi e di prezzo finale:
Aria pulita;
Il Sole;
Il Paesaggio;
La cultura;
Il Know-how (ad esempio il Know-How di Microsoft è formato anche dai suoi “cervelli”);
L’avviamento in Diritto.
Insomma una mera quantificazione materiale secondo le regole economiche classiche non potrebbe
darci indicazioni corrette.
Indice di Sviluppo Umano o I.S.U.
ISU
ISU = 1 (MAX) ISU = 0 (MIN)
Ulteriori aspetti legati al concetto di sviluppo (non solo economico):
A) ESTERNALITÀ
En=esternalità negative
Ep=esternalità positive
COSTO IN TERMINI
ECONOMICI
Speranza di vita = età media popolazione – età individuo (omogenea per sesso)
Grado di istruzione
Livello di reddito (decente)
Altri parametri
AZIENDA
(PRODUCE)
Effetti di
due tipi:
-Ep
-En
AUMENTA LA RICCHEZZA
MUTA IL TESSUTO SOCIALE
AUMENTA ANCHE
L’INQINAMENTO E I COSTI
DI URBANIZZAZIONE
Modifiche ecologiche
Problemi sanitari
Problemi sociali
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L’impatto in termini di ricchezza sulla società dell’azienda che produce beni e servizi è:
Rs(ricchezza società) = Yazienda + Ep + (En)
Da cui ne deduciamo che se Ep<En, allora l’effetto netto è:
Rs < Yazienda
Quindi non è detto che la presenza di un’azienda genericamente “aumenti la ricchezza” della
società, ad esempio:
- Bopal in India, azienda chimica, 3000 morti per incidente;
- Seveso in Italia e il problema della diossina;
- Centrali nucleari (problema dello stoccaggio dei rifiuti e del trattamento del
combustibile);
- Cernobyl (è curioso notare come le centrali nucleari e i siti radioattivi in genere
sono messi in sicurezza secondo il principio del “massimo incidente probabile” e
non del “massimo incidente possibile”, l’incidente in Russia va da se’ che
rientrava nel novero del massimo incidente possibile, cioè la fusione del
nocciolo con perdita di materiale radioattivo, ma le probabilità che accadesse
erano prossime a zero tanto che non c’era nemmeno l’involucro di protezione
del reattore: la cronaca reale dei fatti, purtroppo, ci consegnò il massimo
incidente possibile con effetti che dureranno ancora nel tempo);
- FIAT a Melfi: quanto è costata allo Stato? Conveniva investire i soldi in un altro
modo? (→spiazzamento o crowding out; costo opportunità).
B) SVILUPPO SOSTENIBILE
2006
2100
Cosa mi avete
lasciato?
││
Ricchezza
││
Sviluppo
scelte
economiche
anni
Energia elettrica a basso costo=centrali nucleari
L’auto con motore a scoppio 4 tempi=benzina(petrolio)
Frutti buoni e che maturano in fretta= Biogenetica
1) quanto tempo ci vuole per ricostituire un
ghiacciaio sciolto?
2) Quanto costa curare le malattie genetiche?
3) Cosa succede se si rompe irreparabilmente
la catena alimentare (estinzioni di specie
viventi, ecc.)?
4) Che cosa mangeremo nel 2100 se “dopo”
scopriamo che l’agricoltura geneticamente
modificata (O.g.m) è “nociva”?
5) Cosa useremo per riscaldarci? Il petrolio?
Ci sarà?
13
I paradigmi ideologici che sostanziavano le scelte economiche “intertemporali” del secolo scorso
sono riconducibili a due:
a) L’Illuminismo che aveva fiducia illimitata nella Scienza e nel divenire sociale: la
Scienza risolverà tutti i problemi;
b) Il Socialismo che aveva fiducia illimitata nella rivoluzione proletaria e nella società
comunista che avrebbe liberato le forze produttive (il sole dell’avvenire) e migliorato la
società: a ciascuno secondo i suoi bisogni.
DEFINIZIONE
Lo sviluppo è sostenibile se è basato su scelte economiche e sociali che non compromettano le
possibilità di vita delle generazioni future.
Ne discende che lo sviluppo sostenibile è etico.
Putroppo “OGGI” prevale:
SOFFRONO I PIU’
DEBOLI:
-bambini;
-le donne;
-i poveri;
-gli ammalati;
-quelli che devono ancora
nascere (che spesso nelle nostre società ormai non nascono più..)
CONCLUSIONI:
O E’ SVILUPPO SOSTENIBILE O NON E’ SVILUPPO UMANO!!!
4. POPOLAZIONE E POVERTÀ.
A) MALTHUS E NEOMALTHUSIANI
La teoria di Malthus poneva in conflitto i trends di crescita della popolazione e quello dello risorse,
secondo la teoria la popolazione crescerebbe più velocemente delle risorse (cibo), per cui il risultato
netto sarebbe un deficit di risorse procapite (avremmo meno cibo per ogni abitante) e un
peggioramento generale delle condizioni di vita: nonostante la teoria fu smentita dai fatti reali (la
→ NICHILISMO= non credo più a niente;
→ETICA MORALMENTE NEUTRA= oggi sto con
te, domani con un altro e così via ( in politica estera i
rapporti sono basati guarda caso sul multipolarismo)
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crescita netta della popolazione), la teoria trova sempre dei proseliti (epigoni) anche ai giorni nostri
(rinascita delle teorie neomalthusiane).
Le teorie Maltusiane sono “insidiose” in quanto possono aprire la strada a un volgare “Darwinismo
sociale”:
SE IL CIBO E’ SCARSO → SELEZIONE SOCIALE
Darwinismo sociale=
PERCHE’ LE FAMIGLIE SONO NUMEROSE IN CERTI PAESI? Perché occorrono “braccia” per l’Agricoltura.
Quota popolazione
che non mangia CIBO
FAME
Tempo
CIBO, POP POPOLAZIONE
Progressione,
geometrica
Progressione
aritmetica
Teorie Malthusiane
I migliori “socialmente” sopravvivono come “i più forti” si
evolvono e sopravvivono nella natura
(interessante il cfr. con J. Monod “Il caso e la necessità”).
NEO MALTHUSIANI CHIESA CATTOLICA VS
Oggi la popolazione mondiale è
cresciuta, ha torto Malthus,
occorre sviluppare la crescita
della specie umana.
Oggi la popolazione
mondiale è troppo
numerosa:
Controllo delle
nascite;
Disincentivare le
famiglie numerose;
Mutilazioni genitali
e ruolo della donna
in certe società.
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B) PIRAMIDE DELLA POPOLAZIONE
INVECCHIAMENTO SOSTENIBILITÀ DEL
WELFARE-STATE
POPOLAZIONE (Stato Sociale o
del Benessere)
BILANCIO DELLO STATO = ENTRATE - USCITE
E>USCITE=BILANCIO ATTIVO
E<USCITE=BILANCIO PASSIVO
Ci chiediamo: uno Stato moderno può sostenere nel tempo un bilancio passivo? (crisi fiscale dello
Stato→ le entrate aumentano aumentando o diminuendo le aliquote? Per Laffer diminuendo le
aliquote, ma in realtà….; default del debito pubblico ad esempio la rendita vitalizia italiana, Bond
argentini, ecc.).
1) Keynes:si.
STATO-NAZIONE cioè uno Stato che ha il controllo di alcuni parametri decisivi
dell’economia nazionale.
2) Neoliberisti:no.
CRISI DELLO STATO NAZIONE
ETÀ
M F
80
60
POPOLAZIONE
40
20
0
PIRAMIDE DELLA POPOLAZIONE:
piramide a base larga, molti nati pochi
invecchiano (società giovane)
PIRAMIDE DELLA POPOLAZIONE:
piramide rovesciata, pochi nati e molti
vecchi (società anziana)
POPOLAZIONE
ETÀ
1) Quanto ci costano questi
vecchi improduttivi
(ospizi, gerontocomi,
ecc);
2) Chi pagherà le pensioni?
3) Chi pagherà il debito
dello Stato?
Il bilancio passivo dello Stato serve per evitare la stagnazione e favorire lo sviluppo
creando quei “consumi” che favoriscono l’economia di mercato aumentando la
domanda dei prodotti delle imprese.
L’Italia può stampare titoli del debito pubblico (BOT, CCT) per pagare le pensioni?
No. Allora Keynes non funziona più così bene……
16
Quali effetti ulteriori ha l’invecchiamento della popolazione?
1) i vecchi risparmiano meno dei giovani, se cede il Risparmio, crollano gli Investimenti,
quindi si costruiscono meno fabbriche, meno prodotti, meno ricchezza;
ETÀ POP↑↑ S↑ I ↑ Ynazionale (ricchezza)
politiche per la famiglia (permessi, ferie, vantaggi fiscali, ecc.);
incentivare le nascite;
i mutui per le coppie;
sgravi fiscali per le assunzioni;
“graduatorie” pubbliche che privilegiano la famiglia;
Politiche per il lavoro giovanile (esempio i CFL).
2) I vecchi sono meno propensi all’innovazione tecnologica nei suoi vari aspetti, se cade
l’innovazione tecnologica cade il ruolo nello scacchiere internazionale dei “Paesi ricchi”:
ETÀ POP ↑↑ TECNOLOGIA ↓↓ Ynazionale ↓
RIFLESSIONE a) Un parametro per i contratti di assicurazione sulla vita:
es. Speranza di vita di Gian = 77 anni (maschi Italia) – 42 (nel 2006)= 35 anni
b) L’aumento dell’età della popolazione potrebbe giocare un ruolo positivo: chi o cosa
prevarrà?
ETA’ POP↑
LA SPERANZA DI VITA= ETÀ MEDIA ETÀ INDIVIDUO
DELLA POPOLAZIONE - (sesso) (divisa per sesso)
Know How = conoscenze
e il saper fare
K sociale: -infrastrutture;
-“giacimenti culturali”;
-cultura, scienza, modo di vivere, standard di
vita, ecc.
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c) IL CIRCOLO VIZIOSO DELLA POVERTÀ
Reddito nazionale
Reddito pro capite =
POPOLAZIONE
Yp/c ↓↓
Ynaz ↓ I ↓ S ↓ Yp/c↓ Le famiglie con tanti
figli risparmiano poco
CIRCOLO VIZIOSO DELLA POVERTÀ INNESCATO
DA UN AUMENTO DELLA POPOLAZIONE
5. ASPETTI GEOPOLITICI.
A) 1945 Yalta e ordine di Yalta (U.K..; U.S.A., U.R.S.S.)
Yalta o Jalta è una località, dell’URSS che si trova sul Mar Nero, si riunirono i tre vincitori
della II Guerra Mondiale: il presidente americano Roosvelt, il primo ministro inglese
Churchill e infine il leader comunista Stalin.
Caratteristiche del periodo:
1) Rapporti bipolari;
2) Guerra fredda;
3) Equilibrio del terrore
↓ NESSSUNO E’ IN GRADO DI SFERRARE
IL PRIMO COLPO SENZA RITORSIONI
-Progetto “guerre stellari”
CORSA AL RIARMO - il ruolo del Giappone
Rapporti
bipolari
2 blocchi 1° Paesi allineati
2° Paesi occidentali
3° III Mondo e non allineati
EST-OVEST:
Alleanza Atlantica vs Patto di Varsavia;
CEE vs COMECON;
Democrazia vs Democrazia Popolare;
Libero Mercato vs Pianificazione;
Libertà vs “cortina di ferro”.
POP ↑↑ >>> Ynazionale
18
Il progetto guerre stellari dell’Amministrazione Regan (U.S.A.), prevedeva la copertura completa
del territorio “alleato” con satelliti militari, che sfruttavano armi a sofisticate (Fisica a particelle) in
grado di colpire in volo o addirittura al suolo i vettori balistici intercontinentali russi.
Il problema si poneva in questi termini: l’Amministrazione Americana stava investendo tantissimo
nel progetto militare “Guerre stellari”, gli U.S.A. a questo punto avrebbero potuto monitorare
l’accensione del vettore balistico intercontinentale del nemico e colpirlo al suolo o in volo con
questi sofisticati satelliti.
Anche se c’erano dubbi sulla fondatezza scientifica delle teorie sulle armi a particelle, anche i russi
vennero trascinati nella costosissima corsa agli investimenti militari per non rimanere spiazziati ed
evitare “sorprese”.
Se prima gli scenari strategici non prevedevano nessuno dei due contendenti in grado di sferrare “il
primo colpo” senza ritorsioni (il numero dei vettori era tale che anche solo una esigua percentuale
fosse andata a segno nel territorio avversario avrebbe causato imponenti e irrimediabili distruzioni),
adesso lo scenario poteva cambiare: ora qualcuno poteva (forse) sferrare il primo colpo ed evitare le
ritorsioni.
Il Giappone pur se potenza perdente il secondo conflitto mondiale, e quindi legata a trattati di non
proliferazione militare, grazie ai passi avanti nella tecnologia deteneva una serie di brevetti
“strategici” per l’industria militare americana ed era in grado di sviluppare sistemi d’arma
antimissile e quindi di rendere priva di efficacia una ritorsione sul suo territorio.
Tutti questi rapporti, questi scenari, naturalmente avevano un peso nella politica estera.
1)Differenze di produttività tra il settore militare e quello civile in URSS:
civilemilitare L
Q
L
Q
La situazione di partenza dell’URSS può essere descritta da questa formula che ci dice che la
produttività del settore militare era superiore, decisamente superiore a quella del settore civile.
La produttività dipende da:
- innovazione tecnologica (maggiore nel settore militare);
- organizzazione del lavoro (migliore nelle fabbriche militari per standard);
- dimensioni ottimale degli impianti
2) Pianificazione per obiettivi attraverso piani quinquennali di sviluppo (GOSPLAN): per meglio
afferare gli elementi di debolezza intrinseca del sistema a Pianificazione “volontaristica”
sovietico proponiamo di seguito il semplice esempio che ci permette di sviluppare importanti
riflessioni.
esempio: L’OBIETTIVO È PRODURRE 100 TRATTORI/ANNO
19
REALIZZATI
TRATTORI
ASSEMBLATI
OBIETTIVO
SCOCCHE
PNEUMATICI
E RUOTE
MOTORI
100
TRATTORI
(GOSPLAN)
Da Assemblare
100 trattori
Da produrre
100 scocche
Da produrre 400
ruote e pneumatici
Da Produrre=
100 motori
50 TRATTORI
nonostante ci
fossero pezzi
per 70.
Assemblabili solo
70 trattori
Scocche
prodotte=70
ne mancano 30
Ruote e
pneumatici
prodotti=400,
ne avanzano 200
che vengono rifusi
Motori
prodotti=100,
ne avanzano 50
SETTORE
PRODUZIONE
ASSEMBLAGGIO SETTORE S1
SETTORE
PRODUZIONE
SCOCCHE SETTORE S2
SETTORE
PRODUZIONE
PNEUMATICI SETTORE S3
SETTORE
PRODUZIONE
MOTORI SETTORE S4
Come si vede dall’esempio i settori S3 e S4 mantengono gli obiettivi del GOSPLAN, mentre i
settori S1 e S2 non riescono a raggiungere gli obiettivi, per questo:
GOSPLANDELOBIETTIVOFINALERISULTATO ... (falsificazione dell’assunto)
Per cui si usavano trattori che non esistevano se non sulla carta dei pianificatori e nella propaganda
del regime.
RIFLESSIONE
LA PIANIFICAZIONE PER OBIETTIVI NON PUÒ FUNZIONARE PERCHÈ
NON TIENE CONTO DELLE INTERDIPENDENZE SETTORIALI (Leontiev)
La G. Motors ha un bilancio pari al PIL Italia, chiaramente il budget o piano di sviluppo economico
viene realizzato, ma tiene conto delle interdipendenze settoriali della Multinazionale.
In URSS sulle carenze del Piano si innestavano fenomeni di corruzione, mercato nero ecc. che
amplificavano a dismisura le problematiche teorico-pratiche del “Piano” (Economia di carta).
20
3) Effetti del programma “Star Wars”: l’URSS investe pesantemente nel settore militare per tenere
il passo con l’Occidente
CIVILEMILITARE L
Q
L
Q
MILITAREMILITARE L
Q
L
Q
(URSS) (OCCIDENTE)
Vengono sottratti I al settore civile
CIVILECIVILE L
Q
L
Q
(URSS) (OCCIDENTE)
La sottrazione di Investimenti al settore civile dell’URSS, costretta a “inseguire” per mantenere un
arsenale militare “credibile”, inizia a porre le basi per il crollo dell’impero sovietico.
Il colpo di grazia arriverà con l’Amministrazione Regan e il programma “Stars Wars” (anni’80):
Q/Lmilitare>>>>Q/Lcivile↓↓↓ (URSS)……il settore civile che già non funzionava per i limiti della
Pianificazione implode su se stesso
B) CROLLO DEL MURO DI BERLINO (fine 1989)
Nel novembre del 1989, crolla il muro di Berlino, viene riunificata la città e la Germania, divisa
in due a seguito della sconfitta nella seconda guerra mondiale, torna ad essere unita.
Il cataclisma politico investe tutti i paesi dell’Est (riunificazione Germania, divisione
Cecoslovacchia, crollo sistema politico della Romania, crisi Balcanica che investe la
Yugoslavia, Solidarnosch in Polonia, crisi negli Stati dell’URSS, ecc.→La “De agostani” smise
per un anno di stampare carte geografiche con i confini politici per l’Europa).
Oggi abbiamo 3 aree, mentre sembrano definiti i rapporti nell’ambito delle prime due aree
(America e Europa), la partita è assolutamente aperta nell’area asiatica dove si fronteggiano
colossi come la Cina, l’India e il Giappone, oltre alle aggressive economie emergenti o tigri
asiatiche (Taiwan, Corea del Sud, ecc.).
Lo scenario asiatico potrebbe favorire un terzo conflitto mondiale dalle conseguenze non
prevedibili.
CROLLO DEL SISTEMA
ECONOMICO URSS
DISGREGAZIONE
POLITICA
DELL’URSS
(diventa C.S.I.)
INVESTIMENTI
URSS
21
La disgregazione dell’ex impero sovietico ha messo in moto delle spinte centrifughe che
comportano una ulteriore divisione della C.S.I., non è ancora chiaro in che scenario verrà
“riassorbita” l’ex stato sovietico o meglio ciò che ne rimane.
L’Africa appare tagliata fuori dalla divisione del lavoro internazionale, abbandonata a sé stessa.
6. APOLOGIA DEL MERCATO.
1) Il libero mercato come trasformatore degli egoismi umani in utilità sociale;
2) Il libero mercato come massimo grado di benessere per gli individui (OTTIMO
PARETIANO=possiamo cambiare la posizione dei singoli operatori del mercato senza
peggiorare la posizione di nessun soggetto);
3) Il sistema dei prezzi del libero mercato come fonte di informazione equa, trasparente ed
efficace (potere informativo del sistema dei prezzi).
Tuttavia i mercati:
a) non sempre funzionano bene→Keynes;
b) il ruolo del “nanismo” delle imprese versus la grande dimensione (oligopolio e cartelli).
VERSUS
Piccole imprese GRANDE IMPRESA
Profitti bassi ALTI PROFITTI
Poca ricerca e poca tecnologia RICERCA E INNOVAZIONE
TECNOLOGICA
LIBERO MERCATO OLIGOPOLIO
22
Ora ci chiediamo vale ancora l’equazione????
TUTTO CIÒ CHE E’ UTILE
È PROFITTEVOLE = ALL’UMANITÀ
7. CANALI DI CONTATTO CON IL RESTO DEL MONDO .
BP=bilancia dei pagamenti
BP= EXP-IMP SFM=saldo dei flussi migratory
EXP>IMP→BP attivo SFM= IMM-EM
EXP<IMP→BP passivo
A) AUTARCHIA VERSUS COMMERCIO INTERNAZIONALE
PAESE SISTEMA
FATTI NATURALI
IMM EM
EXP
IMP
IMM=immigrazione
EM=emigrazione
EXP=esportazioni
IMP=importazioni
AUTARCHIA=MAX CHIUSURA
DAZI ALLE IMPORTAZIONI = TESI: difesa delle industrie nascenti
↕versus
L’INFANZIA SI ETERNIZZA
COMMERCIO INTERNAZIONALE= MAX APERTURA
TEOREMA DI DAVID RICARDO
L’apertura di un paese al commercio internazionale comporta vantaggi economici per
entrambi i paesi che partecipano: il nuovo livello è superiore a quello precedente
(autarchia), ogni paese si specializza nel settore dove ha il vantaggio relativo.
23
La spiegazione del teorema che ne diede P.Samuelson credo ci permetta di afferarne le intime
implicazioni. Dice Samuelson: ammettiamo che io sia un avvocato molto brillante, ammettiamo che
io sappia anche scrivere a macchina, cioè sia anche un buon dattilografo…mi converrà in ogni caso
prendere una segretaria dattilografa perché il tempo che io impiegherei a fare il dattilografo mi è
sicuramente molto meglio retribuito se lo impiego a fare l’avvocato ( e ci guadagna anche la
società).
Il libero commercio però mette in competizioni anche i sistemi sociali, sistemi sociali con diversi
livelli di protezione sociale→DUMPING SOCIALE (il paese esporta anche i “minori diritti” e il il
minore livello di tutele insieme alle merci al costo più basso).
In generale possiamo parlare di effetti positivi dell’apertura commerciale in termini di:
1) contatto di nuovi modelli socio-culturali (LA DIVERSITÀ È UNA RICCHEZZA);
2) aumento di ricchezza;
3) sviluppo delle innovazioni → es. “società della comunicazione”, “villaggio globale”
(si annullano le distanze)
Mentre possiamo parlare di effetti negativi:
1) aiuti di Stato a un settore che dovrebbe chiudere e non chiude ed esporta a prezzi concorrenziali
→ ESPOERTAZIONE DELLA DISOCCUPAZIONE;
2) dumping sociale;
3) delocalizzazione industriale→ DEINDUSTRIALIZZAZIONE DEL NORD DEL MONDO;
4)contatti tra mercati del lavoro “diversi”→ CONCORRENZA DI LAVORATORI (concorrenza tra
sistemi diversi)
B) L’ANDAMENTO REALE
PIL
ANNI
Con commercio internazionale
Senza commercio internazionale
24
8. CAUSE DELLA POVERTÀ.
1) IL DEBITO DEI PAESI POVERI
PIL↑PIL - DEB↑↑↑= PIL netto↓ (Ynaz)
Ulteriori debiti per STROZZINAGGIO
Pagare gli interessi = INTERNAZIONALE
Default=insolvenza
2) IL CIRCOLO VIZIOSO DELLA POVERTÀ
POP
YY NAZ
PC
Ypc↓S↓ I↓Ynaz↓
3) ALCUNI ASPETTI SULLA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO
Ynaz = Qprodotta x Prezzi
↓ È meglio produrre mele o satelliti
Militari?
I
A
s
2 soluzioni
Ynaz↑Ypc↑
Pop↓Ypc↑
25
Il disegno mostra la distribuzione del prodotto nazionale nei tre settori (S=servizi;
I=industria;A=agricoltura). Naturalmente il risultato monetario nulla dice sul “tipo” di prodotto.
Un paese “ricco” ha “poca” agricoltura in termini di valore e molta industria e molti servizi al
contrario un paese “povero”. Ma quello che conta non è soltanto quanta ricchezza viene prodotta e
come viene prodotta in percentuale dai settori, ma conta anche, una volta prodotta come viene
distribuito il reddito tra la popolazione (al netto delle “economie sommerse” che sono una quota
significativa nei paesi “poveri” dove i sistemi di rilevazione statistico-contabili sono assolutamente
approssimativi).
9
10
10%RICCHEZZA, 90%POP.
90%RICCHEZZA
10% POP.
RICCHEZZA TOTALE
S
I
A
S
I
A
Paese ricco Paese povero
26
Esempi di società:
4) TRIANGOLI E TROTTOLE
Proviamo a dare un’interpretazione ai grafici proposti:
r
Pop
r
Pop
r
Pop
Classe media
Società con tanti
poveri e pochi ricchi
Società con tanti ricchi e
pochi poveri (comunista?)
Società matura: pochi
ricchi, pochi poveri e tanta
classe media
r = ricchezza
POPOLAZIONE
AMPIE QUOTE DI RICCHEZZA SONO DISTRIBUITE A ESIGUE
QUOTE DI POPOLAZIONE E PICCOLE QUOTE DI RICCHEZZA
AD AMPIE QUOTE DI POPOLAZIONE
RICCHEZZA
27
a) è una società con tanti poveri e pochi ricchi, come si vede la ricchezza è distribuita
alla base della piramide, alla punta c’è un segmento di ricchezza che riguarda poca
popolazione;
b) al contrario nella società in questione quote importanti di ricchezza sono detenute
dalla maggioranza della popolazione;
c) la trottola è tipica della delle società mature e democratiche, dove la ricchezza è
concentrata nella “midle class” (classe media), la classe media detiene una quota
significativa di ricchezza ed è numerosa.
Le prime due sono società antiche o autoritarie (si pensi agli Stati produttori di petrolio e alla
distribuzione della ricchezza per classi), l’ultima è una società democratica e quindi vale
generalmente l’assunto:
CLASSE MEDIA = REGIME DEMOCRATICO
N.B.
1) CRESCITA REALE E CRESCITA MONETARIA
PAESE QUANTITÀ PREZZO/UNITARIO Ynaz
PAESE A 100 mele 1 Euro 100 Euro
PAESE B 100 mele 2 Euro 200 Euro
Quale dei due paese cresce di più o se preferite è più ricco?
Nessuno dei due, entrambi producono le stesse quantità di mele, ma i prezzi sono diversi per cui il
paese B è solo “apparentemente” più ricco del paese A (le mele sono le stesse).
2) LA PARITÀ DEI POTERI DI ACQUISTO (ppa)
Per fare i confronti di ricchezza tra paesi diversi un parametro decisivo è il tasso di cambio
delle monete. Ma quale tasso di cambio utilizzare? Quello medio annuale? Quello del
giorno?....Il confronto andrebbe fatto con il tasso di cambio che mantenga la parità dei poteri
di acquisto.
Vediamo cosa significa la PPA, sapendo che spesso:
PPAdc tt
PAESE
MONETA
PANIERE DI BENI
CAMBIO PPA
Monete necessarie
per l’acquisto dello
stesso paniere di
beni
CAMERUN Pizza di fango del
Camerun
1 bistecca
1 bicchiere di vino
500 Pizze di fango
Stati Uniti Dollaro 1 bistecca
1 bicchiere di vino
4 Dollari
Ne deduciamo che il tasso di cambio dollaro contro pizza di fango del Camerun è pari a:
28
125500
4PPAt
Cioè un dollaro equivale a 125 pizze di fango (moneta “ironica” del Camerun).
9. IL MERCATO DEL CAFFÈ, ESEMPIO DI PEGGIORAMENTO DELLA RAGIONE DI SCAMBIO INTERNAZIONALE.
A) IL LIVELLO DEI PREZZI NEL REGIME DI CONCORRENZA E NELL’OLIGOPOLIO
B)LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO DEL CAFFÈ
TILATIFONDISOSAICAMPESINcaffè WP
MECCANISMI DI DISTRIBUZIONE DEL REDDITO
prezzi
quantità
Libera concorrenza
Oligopolio prezzi
quantità
DETERMINATO INTERNAZIONALMENTE
IN REGIME DI “LIBERA” CONCORRENZA Pcaffè↓↓WCAMPESINOS↓↓↓ + ПLATIFONDISTA↓
Pcaffè↑ WCAMPESINOs + ПLATIFONDISTA↑
29
Qui il punto decisivo è che il prezzo del caffè diminuisce in quanto i paesi produttori sono trascinati
in un regime di mercati concorrenziali: più paesi inoltre producono SOLO il caffè (problema della
MONOCOLTURA).
Ne discende agevolmente che:
1) Le EXP dei paesi poveri sono in regime di “concorrenza” (verso i paesi ricchi);
2) Le IMP dei paesi poveri (dai paesi ricchi) avvengono in regime di oligopolio.
Abbiamo quindi come effetto netto il peggioramento della ragione di scambio internazionale e di
conseguenza l’ulteriore impoverimento del paese:
NETTONAZopaesepover
IMP
YBPYBPP
PRSI
exp
10. IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE.
1) Occorre “pagare di più” i produttori del III Mondo, i “campesinos”, saltando le
Multinazionali (esistono negozi o “botteghe” con canali di importazione paralleli);
2) Perché EQUO? Perché cerca di dare i soldi ai “campesinos”.
Perché SOLIDALE? Perché scelgo di pagare un prezzo più alto rispetto a quello che offrono
le Multinazionali, lo faccio per solidarietà (ricordiamoci che il
consumatore ha il potere di “scegliere” quando sceglie è come se
desse i “voti” ai produttori).
3) DOTAZIONE SOCIALE DELLE MERCI
Nella Teoria classica una merce si distingueva per:
Quantità;
Prezzo;
Tempo;
Qualità (etichetta)
Si potrebbe proporre una “nuova etichettatura”cioè la DOTAZIONE SOCIALE DELLA
MERCE:
La merce ha rispettato gli standards di sicurezza ambientale nella produzione?
Per la produzione sono stati impiegati minorenni? Donne? Con quali diritti lavorativi?
Ecc.
QUESTE CATEGORIE
ORIENTAVANO LA SCELTA DEL
CONSUMATORE
NUOVO ORIENTAMENTO DI
SCELTA DEL
CONSUMATORE
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RIFLESSIONE 1) Il consumatore vota pesantemente quando compra una merce;
2) Anche le imprese cominciano a compilare oltre al bilancio civilistico, fiscale anche IL
BILANCIO SOCIALE che tiene conto di quanto l’impresa ha “preso” dal territorio e
quanto ha “resituito” anche in termini sociali;
3) Il settore NO PROFIT è in costante crescita (es. la Banca Etica)
11. MANI TESE E I PICCOLI PROGETTI.
A) Il concetto “aiutiamoli nel loro paese” è corretto se li aiutiamo con Investimenti che fermino
la disgregazione rurale, diversamente si creano persone che non trovando occasioni di
lavoro nelle loro città, verranno nelle nostre metropoli;
B) A volte piccole innovazioni permettono di cambiare le sorti agricole e quindi alimentari di
un villaggio;
12. IL POPOLO DI SEATTLE.
Qualche spunto di riflessione critico sul movimento politico nato a Seattle con l’intento di
contestare i meccanismi di “globalizzazione”:
1) Lo stesso movimento che propone il divieto dell’uso di organismi geneticamente modificati
in agricoltura, poi è favorevole agli esperimenti sugli embrioni umani;
Prodotto agricolo
Macchine
Aratro metallo
Aratro legno
Buchi nel terreno
Piccoli progetti possono portare
all’indipendenza agricola
( ruolo delle O.N.G.)
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2) Occorre sostituire l’economia consumistica con un’economia di “ricambio”, una volta
prodotte certe quantità, vanno sostituite appena consumate, inoltre anche la produzione
dovrebbe essere “etica”(→fate l’amore non la guerra)
3) Sono contrari al Nucleare ( ma accettiamo le importazioni di energia elettrica nucleare dalla
Francia) e favorevoli alle fonti “rinnovabili”(il sole, il vento, ecc.);
4) Contrari al ruolo delle Multinazionali che rovinano il mercato e le società;
5) Antiamericanismo.
LINEE GUIDA PER UNA CONCLUSIONE
CRISI DELLO STATO NAZIONE
-Lo Stato non ha più gli strumenti di controllo economico in un’economia globale (es. il
ruolo della Banca d’Italia e della Banca Europea);
-La società multietnica.
CRISI FISCALE DELLO STATO
-Gli Stati come i privati sono fortemente indebitati, problema della sostenibilità del
debito (andrebbe sommato al debito pubblico dello Stato il debito privato dei cittadini).
CRISI DI IDENTITA’ SOCIALE (pregiudizi, xenofobia, ecc.);
L’AUMENTO GLOBALE DELLA RICCHEZZA, pone il problema della
DISTRIBUZIONE DEL REDDITO;
NUOVI MODELLI CULTURALI;
SOCIETA’ DELL’INCERTEZZA (cambiano le tecniche produttive ogni 7 anni→
per cui il lavoro cambia, crisi del posto fisso);
VULNERABILITA’ DELLA SOCIETA’ TECNOLOGICA:
-esempio le Torri gemelle;
-esempio la dipendenza dal riscaldamento (cosa succede se si bloccano i
condizionatori).
DOVE C’E’ CLASSE MEDIA C’E’ DEMOCRAZIA→ e se scompare la classe
media?
INTERDIPENDENZA: tutto dipende da tutto (anche i diritti umani);
AREA IN FERMENTO E’ QUELLA ASIATICA:
esempio del problema dei “numeri”: il segretario del Partito Comunista Cinese disse al
Presidente Americano Nixon che veniva in visita al paese e poneva tra gli altri, il
burro
cannoni
Frontiera delle possibilità
produttive
solo burro
solo cannoni
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problema del rispetto dei diritti umani…vuoi che firmiamo 100 milioni di
passaporti? O 200 milioni? O 300 milioni?☺☺ Il DUALISMO NORD/SUD nelle Americhe ha radici storiche nel dualismo
Anglo-Spagnolo (Portoghese);
COLONIALISMO E MONOCOLTURA;
RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO DEI PAESI POVERI E TAGLI
SOCIALI (le ristrutturazioni sono sempre pagate “socialmente” dalle
popolazioni).
PAROLE D’ORDINE
TTTRRRAAANNNZZZIIIZZZIIIOOONNNEEE///CCCAAAMMMBBBIIIAAAMMMEEENNNTTTOOO
IIINNNTTTEEERRRDDDIIIPPPEEENNNDDDEEENNNZZZAAA
CCCOOOMMMPPPLLLEEESSSSSSIIITTTÀÀÀ
33
ALLEGATI
34
OBIETTIVI E MODALITÀ DI LAVORO
35
OBIIETTIVI E MODALITA’ DI LAVORO
1. PRODURRE UNA PRESENTAZIONE IN POWER POINT O IPERTESTO
2. DIVIDERSI IN GRUPPI
Ogni gruppo deve essere composto di due allievi eccezionalmente di tre. Il lavoro è individuale.
Ogni gruppo dovrà comunicare il lessico significativo che incontrerà negli argomenti al Gruppo di
Matteo, Alessandra e Michela incaricati di redigere le pagine “glossario”.
3. ANALIZZARE II TITOLI DEI GIORNALI SULLA GLOBALIZZAZIONE, COMPRESI
QUELLI GIACENTI NELL’AULETTA H.
TITOLO GIORNALE CONTENUTO/ARGOMENTO
Riassumere in tre righe il
contenuto dell’articolo
4. COSA SI SVOLGEVA A SEATTLE QUANDO E’ NATA LA CONTESTAZIONE?
5. ARGOMENTI SELEZIONATI E SCELTI DALL’INSEGNANTE CONSEGNATI IN
DIGITALE
6. MAPPA CONCETTUALE
PROVARE A TRACCIARE I NESSI SIGNIFICATIVI AI VARI LIVELLI E PROVARE A
DARE UNA PROPRIA SPIEGAZIONE.
7. L’ARGOMENTO PUO’ ESSERE OGGETTO DI TESINA, TESINA DELLA CLASSE
DOVE OGNI GRUPPO FA LA SUA PARTE E OGNI ALLIEVO SVOLGE IL SUO
GLOBALIZZAZIONE
36
LAVORO. E’ NECESSARIO INDIPENDENTEMENTE DAL LAVORO FATTO
CONOSCERE INTEGRALMENTE IL LAVORO ANCHE DEGLI ALTRI.
8. LE CONCLUSIONI:
La classe si divide in due gruppi:
A) Lettera aperta dei fautori della globalizzazione contro i NO-GLOBAL;
B) Lettera aperta dei NO-GLOBAL contro i sostenitori della Globalizzazione.
C) Lettere di Alessandra, Matteo e Michela
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KIT PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO
SULLA GLOBALIZZAZIONE
38
KIT PER LO SVOLGIMENTO DEL
LAVORO SULLA GLOBALIZZAZIONE
CLASSE 5M
IS.I.S.S. “Fermi-Polo”
Ventimiglia (IM)
a.s. 2005/2006
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IINNDDIICCEE
1. ATTIVITA’ (CHI FA CHE COSA, COME)
2. CALENDARIO SVOLGIMENTO ATTIVITA’
3. CONSULENZA E SUPPORTO
4. VALUTAZIONI
5. FONTI
40
1. ATTIVITA’ (chi fa che cosa, come)
Cosa dobbiamo fare:
1) Dividersi in 4 gruppi, ogni gruppo ha a disposizione 3 argomenti, gli argomenti sono individuali, non sono
ammesse ripetizioni di argomenti, gli argomenti vanno scelti tra quelli proposti nell’indice degli appunti sulla
globalizzazione;
2) Ogni componente del gruppo deve preparare una presentazione su sfondo bianco in Power Point di 5 o 6
diapositive;
3) Ogni gruppo fornirà almeno da 6 a 10 termini significativi da inserire nel glossario a cura del gruppo di
Michela, Matteo e Alessandra;
4) Divisione in gruppi (nei componenti è sufficiente il solo cognome, almeno un email di riferimento per gruppo)
GRUPPI
ARGOMENTI
COMPONENTI
GRUPPO 1
1)………………………………………………..
2)……………………………………………….
3)……………………………………………….
GRUPPO 2
1)………………………………………………..
2)……………………………………………….
3)……………………………………………….
GRUPPO 3
1)………………………………………………..
2)……………………………………………….
3)……………………………………………….
GRUPPO 4
1)………………………………………………..
2)……………………………………………….
3)……………………………………………….
41
5) Ogni gruppo deve produrre una mappa concettuale del suo lavoro collettivo e consegnarla in cartaceo (con una
breve spiegazioni dei nessi proposti), sono collettive anche le conclusioni da fare in una pagina word oppure
preferibilmente in una slide di power point a linee tematiche, cioè punti di conclusione (punto 1, punto 2, ecc.);
6) Le seguenti attività sono divise, a scelta, una per gruppo con ricerca su internet di informazioni:
a) LUDDISMO;
b) DUMPING;
c) DUMPING SOCIALE;
d) COSA SI SVOLGEVA A SEATTLE DURANTE LA NASCITA DEL MOVIMENTO POLITICO
“IL POPOLO DI SEATTLE”?
Occorre citare le fonti da dove si è reperito il materiale (sitografia, cioè preciso indirizzo url o altro)
7) Lavoro sui giornali da svolgere nell’ambito del progetto “Il giornale in classe”: analizzare i titoli dei giornali su
argomenti riferibili al tema “globalizzazione”, i lavori sono presentati dai singoli gruppi e consistono nella
presentazione della seguente tabella (la tabella va presentata su un foglio a parte con il titolo “Articoli sulla
globalizzazione”):
GIORNALE
TITOLO
CONTENUTO/ARGOMENTO
(breve descrizione in tre righe del
contenuto dell’articolo)
8) Dopo la restituzione del lavoro alla classe secondo il calendario seguente, la classe verrà divisa in due gruppi: i
fautori della globalizzazione scriveranno le loro ragioni in una lettera breve ai no global; i no global scriveranno
una lettera aperta in punti ai fautori della globalizzazione, il gruppo di Matteo, Alessandrae Michela faranno la loro
lettera individuale.
2. CALENDARIO ATTIVITA’ (quando)
1) Fissare e concordare tre incontri pomeridiani per l’impostazione, analisi e supporto al lavoro, i tre incontri
devono avvenire prima delle vacanze di Pasqua cioè entro il 10 aprile 2006:
DATA ATTIVITA’
Messa a punto e supporto impostazione lavoro
supporto
Conclusioni, revisioni
2) La bozza del lavoro, deve essere presentato entro il 12 aprile 2006 e verrà restituito entro venerdi’ 14 aprile
2006 (prima delle vacanze di Pasqua);
3) Calendario discussione lavori:restituzione alla classe (tempi:max mezz’ora per gruppo, contingentamento
fiscale del tempo)
GRUPPI DATE/PERIODO
GRUPPO N…………………………..
GRUPPO N. ………………………….
26-29 APRILE 2006
GRUPPO N. …………………………….
GRUPPO N. ……………………………
GRUPPO LESSICO
2-5 MAGGIO 2006
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4) La lettera del gruppo dei fautori della globalizzazione e dei no global dovra’ essere prodotta entro il 18
maggio 2006, la lettera dovra’ essere in formato word;
5) Tutte le date le attivita’ vanno concordate.
3. CONSULENZA E SUPPORTO.
Generalmente da parte dei docenti del Consiglio di Classe e in modo specifico da parte dei:
Prof. Maria Nesci;
Prof. Germano Marchesano;
Prof. Mariella Moraglia;
Prof. Sara Comelli;
Prof. Giancarlo Memmo;
Inoltre gli Assistenti Educatori:
-Masimilano Grillo (preferibilmente parte storica) e Maria Cislaghi.
4. VALUTAZIONI
Sara’ oggetto di valutazione:
a) la mappa concettuale del gruppo,
b) l’esposizione degli allievi e del gruppo;
c) il lavoro individuale prodotto e il lavoro monografico del gruppo (gli argomenti cercati);
d) altro da concordare
5. FONTI
1) il cd rom consegnato dall’insegnante contente la presentazione in Power Point sulla globalizzazione, il
materiale selezionato da internet;
2) il materiale recuperato da internet dai gruppi (mi raccomando citare le fonti);
3) eventuale altro materiale cartaceo;
4) la presentazione finale del prof. Memmo tratta dalla Rivista Aspen;
5) Gli appunti forniti in copia ai singoli gruppi
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Il viaggio continua…………………………………☺☺
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