La gestione dei RIFIUTI -...

54
1 La gestione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica Claudia Zucchi

Transcript of La gestione dei RIFIUTI -...

1

La gestionedei RIFIUTI

nel Dipartimento di Chimica

Claudia Zucchi

2La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Legge di riferimento

Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152

“NORME IN MATERIA AMBIENTALE”

Gazzetta Ufficiale numero 88 del 14 aprile 2006 Supplemento ordinario n. 96

3La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Legge di riferimentoPARTE PRIMA - Disposizioni comuni

PARTE SECONDA - Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC)

PARTE TERZA - Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche

PARTE QUARTA - Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati

PARTE QUINTA - Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera

PARTE SESTA - Norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente

ALLEGATI

NOTE

4La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Legge di riferimentoPARTE QUARTA - Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati

TITOLO I - Gestione dei rifiuti Capo I - Disposizioni generali Capo II - Competenze Capo III - Servizio di gestione integrata dei rifiuti Capo IV - Autorizzazioni e iscrizioni Capo V - Procedure semplificate

TITOLO II - Gestione degli imballaggi

TITOLO III - Gestione di particolari categorie di rifiuti

TITOLO IV - Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani

TITOLO V - Bonifica di siti contaminati

TITOLO VI - Sistema sanzionatorio e disposizioni transitorie e finali Capo I - Sanzioni Capo II - Disposizioni transitorie e finali

5La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI NELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI

MODENA E REGGIO EMILIA

VALIDA PER LE STRUTTURE UBICATE NEL COMUNE DI MODENA(la pertinenza è provinciale)

Vedi pagina http://www.dima.unimo.it/servizi/serv.htm

L’Ateneo ha elaborato ed adottato una procedura particolareggiata per l’applicazione delle leggi in materia di gestione dei rifiuti.

6

Nozioni generali

Gli articoli di legge più significativi

7La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Finalità – Art. 1781. …

2. I rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente …

3. La gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nel rispetto dei principi dell’ordinamento nazionale e comunitario, con particolare riferimento al principio comunitario “chi inquina paga”. …

4. …

8La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Smaltimento dei rifiuti – Art. 182

1. Lo smaltimento dei rifiuti è effettuato in condizioni di sicurezza e costituisce la fase residuale della gestione dei rifiuti, previa verifica, da parte della competente autorità, della impossibilità tecnica ed economica di esperire le operazioni di recupero di cui all’articolo 181. …

2. I rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero.

9La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Divieto di miscelazione di rifiuti pericolosi (Art. 187)

1. È vietato miscelare categorie diverse di rifiuti pericolosi e rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi.

2. Deroga per la miscelazione nel rispetto dell’articolo 178 comma 2, al fine di rendere più sicuro il recupero e lo smaltimento.

3. Fatta salva l’applicazione delle sanzioni specifiche (in particolare art. 256 comma 5) chiunque viola il divieto di cui al comma 1 è tenuto a procedere a proprie spese alla separazione dei rifiuti miscelatiqualora sia tecnicamente ed economicamente possibile e per soddisfare le condizioni dell’art. 178 comma 2.

SanzioniArt. 255 comma 3 1 anno di reclusione, commutazione se aderisce all’art. 187 comma 3

o al 192 comma 3;Art. 256 comma 5 6 mesi – 2 anni e 2.600-26.000 €

10La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Divieto di abbandono (Art. 192)

1. L’abbandono e il deposito incontrollati sono vietati.

2. È vietata l’immissione di rifiuti nelle acque.

3. Chi viola i divieti è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi

SanzioniArt. 255 comma 1 125-620 €, se non pericoloso 25-155 €Art. 255 comma 3 1 anno di reclusione, commutazione se aderisce all’art. 187 comma 3

o al 192 comma 3;Art. 256 comma 2 3 mesi – 1 anni o 2.600-26.000 € per non pericolosi

6 mesi – 2 anni e 2.600-26.000 € per pericolosi

11La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Oneri dei produttori e detentori (Art. 188)1. Gli oneri relativi alle attività di smaltimento sono a carico del detentore

che consegna i rifiuti ad un raccoglitore autorizzato o ad un soggetto che effettua le operazioni di smaltimento, nonché dei precedenti detentori o del produttore dei rifiuti.

3. Esclusione di responsabilità:– conferimento al servizio pubblico di raccolta;– conferimento a soggetti autorizzati alle attività di recupero o di smaltimento,

a condizione che il detentore abbia ricevuto il formulario (art. 193)controfirmato e datato in arrivo dal destinatario entro tre mesi dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore, ovvero alla scadenza del predetto termine abbia provveduto a dare comunicazione alla provincia della mancata ricezione del formulario.

12La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Disposizioni interne: I produttori di rifiuti in Università

• Individuazione: tutto il personale universitario, compresi gli studenti e assimilati.

• Responsabilità: tutto il personale universitario, compresi gli studenti e assimilati. Il produttore di rifiuti deve individuare i codici idonei ad identificare i propri rifiuti ed attenersi agli adempimenti prescritti.

• Oneri: Direttori ed i Dirigenti universitari sono tenuti a predisporre gli strumenti necessari affinché la procedura possa essere applicata all’interno della Struttura di loro competenza.

13

Classificazione

I criteri, i codici di identificazione e il percorso di attribuzione

14La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Classificazione (Art. 184)

Rifiuti non domestici indicati con asterisco (Allegati D, O, H e I).

secondo l’originesecondo l’origine

rifiuti urbani rifiuti speciali

secondo la pericolositàsecondo la pericolosità

rifiuti pericolosi rifiuti non pericolosi

elenco dei rifiutielenco dei rifiuti

Direttiva 108/02 (vedi Allegato D)

15La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Rifiuti urbani

a) rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;

b) rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’articolo 198, comma 2, lettera g);

c) rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;d) rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree

pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua;

e) rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali;

i) rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e)

16La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Rifiuti specialia) rifiuti da attività agricole e agro-industriali;b) rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti

pericolosi che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall’articolo 186;

c) rifiuti da lavorazioni industriali, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 185, comma 1, lettera i);

d) rifiuti da lavorazioni artigianali;e) rifiuti da attività commerciali;i) rifiuti da attività di servizio;g) rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi

prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi;

h) rifiuti derivanti da attività sanitarie;i) macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti;l) veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti;m) il combustibile derivato da rifiuti;n) rifiuti derivati dalle attività di selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani.

17La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Rifiuti pericolosi

- punto di infiammabilità ≤ 55 °Cuna o più sostanze, in concentrazione totale, sono:• molto tossiche ≥ 0.1 % • tossiche ≥ 3 %• nocive ≥ 25 %• corrosive (R35) ≥ 1 %• corrosive (R34) ≥ 5 %• irritanti (R41) ≥ 10 %• irritanti (R36, R37, R38) ≥ 20 %• cancerogene (categorie 1 o 2) ≥ 0.1 %• cancerogene (categoria 3) ≥ 1 %• teratogene (categorie 1 o 2 - R60, R61) ≥ 0.5 %• teratogene (categoria 3 - R62, R63) ≥ 5 %• mutagene (categoria 1 o 2 - R46) ≥ 0.1 %• mutagene (categoria 3 - R40) ≥ 1 %

Sono pericolosi i rifiuti che hanno le seguenti caratteristiche:

18La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Pericolosità in funzione della concentrazione

Concentrazione Classificazione Simboli Frasi di rischioC > 5% Corrosivo R35 Provoca gravi

ustioni

2% < C < 5% Corrosivo R34 Provoca ustioni

0.5 < C < 2% Irritante R36/38 Irritante per gli occhi e la pelle

C < 0.5% Non classificato = =

Idrossido di sodio

19La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

I livello (I coppia): categorie industriali e/o attività che generano rifiutiII livello (II coppia): riguarda specifici processi all’interno delle categorieIII livello (III coppia): specifica ogni singola tipologia di rifiuto

I Codici CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) (Allegato D, Parte 4°)

3 coppie di numeri in ordine gerarchico

Categorie o classi

XX

Capitoli o sottoclassi

YY

Dettaglio

ZZ

Si ottiene il CER specifico

20La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Identificazione del codice CER: esempio

Olio minerale per motori esausto

13 Oli esauriti e residui di combustibile

13 01 scarti di oli per circuiti idraulici13 02 scarti di olio motore, olio per ingranaggi e oli lubrificanti13 03 oli isolanti e termoconduttori di scarto13 04 oli di sentina…

13 02 scarti di olio motore, olio per ingranaggi e oli lubrificanti13 02 04* scarti di oli minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati13 02 05* scarti di oli minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati13 02 06* scarti di oli sintetico per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati…

21La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Codici a specchio

• È classificato come pericoloso solo se le sostanze (pericolose) raggiungono concentrazioni stabilite. (vedi elenco)

• Sostanza pericolosa è (o sarà) classificata come pericolosa ai sensi della direttiva 67/548/CEE e s.m.

Voci a specchioVoci a specchio

rifiuti pericolosi rifiuti non pericolosi

Pericoloso con riferimento specifico o generico a sostanze pericolose

Per es.16 06 03* batterie contenenti

mercurio

Non pericoloso in quanto “diverso”da quello pericoloso

Per es.16 06 04 batterie alcaline

(tranne 16 06 03)

Identificati come

22La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Attribuzione del codice

23La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

È pericoloso?

Hai identificato un codice?

Produzione di RIFIUTI

Produzione di RIFIUTI

Analisi

Cerca tra i NON *

Deposito temporaneo

SI NO

SINO

NO

SI

SI

Sai cosa è? NO

Suddividi per natura del rifiuto

Cerca tra gli *

Hai dei dubbi?

Consulta le SDS

Soprattutto: NON

MESCOLARLO e NON DILUIRLO!

FineRevisione del processo

NO

Fanne una conf. chiusa!

SI

Percorso di identificazione dei rifiuti

24

Caratteristiche di pericolo dei rifiuti

I pittogrammi e le classi di pericolo

25La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Caratteristiche di pericolo per i rifiuti

Sostanze Rifiuti significato

E

H 01"Esplosivo"

sostanze e preparati che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene

O

H 02"Comburente"

sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica

26La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Caratteristiche di pericolo per i rifiuti

Sostanze Rifiuti significato

F+

H 3 – A"Facilmente infiammabile"

sostanze e preparati:- liquidi punto di infiammabilità < 21°C;-che a contatto con l'aria, a r.t. e senza apporto di energia, possono scaldarsi e infiammarsi;- solidi che possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di una accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo l'allontanamento della sorgente;- gassosi che si infiammano a contatto con l'aria a pressione normale;-che, a contatto con l'acqua o l'aria umida, sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose;

27La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Caratteristiche di pericolo per i rifiuti

Sostanze Rifiuti significato

F

H 3 – B"Infiammabile"

sostanze e preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è pari o superiore a 21°C e inferiore o pari a 55°C

Xi

H 04"Irritante”

sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria

Xn

H 05"Nocivo"

sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute, di gravitàlimitata

28La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Caratteristiche di pericolo per i rifiutiSostanze Rifiuti significato

T

H 06"Tossico"

sostanze e preparati (comprese le sostanze e i preparati molto tossici) che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici e anche la morte

T+

H 07"Cancerogeno"

sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne la frequenza

C

H 08"Corrosivo"

sostanze e preparati che, a contatto con tessuti vivi, possono esercitare su di essi un'azione distruttiva

29La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Caratteristiche di pericolo per i rifiuti

Sostanze Rifiuti significatoH 09"Infettivo"

sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute per buoni motivi come cause di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi

T+

H 10"Teratogeno"

sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre malformazioni congenite non ereditarie o aumentarne la frequenza

T+

H 11 "Mutageno"

sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza

30La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Caratteristiche di pericolo per i rifiuti

Sostanze Rifiuti significatoH 12 Sostanze e preparati che, a contatto con

l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico

H 13 Sostanze e preparati suscettibili, dopo l'eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio ad un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate

N

H 14"Ecotossico"

sostanze e preparati che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più settori dell'ambiente

31

Le etichette

Tutte le sostanze, compresi i rifiuti, devono essere etichettati per essere

individuati e manipolati con consapevolezza

32La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Etichette

Codice CER

Nome del rifiuto

Classe di pericolosità

Simbolo rischio piùgrave

II° simbolo rischio piùgrave

Fabbricante / responsabile

Massa o volume del contenuto

Tutte le etichette (dei rifiuti) devono contenere almeno le seguenti informazioni

33La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Etichette

RIFIUTI PERICOLOSI

Acido solforoso e acido solforico

CODICE 060101*Classi di pericolosità H08

… kg / … L

C

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA

DIPARTIMENTO DI CHIMICAVia Campi, 183 - 41100 Modena (Italy) /

Tel. +39 059 2055118 Fax +39 059 373543

Un esempio di etichetta per un rifiuto. Una soluzione di acido solforico di scarto

34

Tipologie e codici dei rifiuti nel Dipartimento di Chimica

35La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

I cestini dei rifiuti dei laboratori possono essere utilizzati per rifiuti indifferenziati di varia tipologia ad esclusione di:

• Vetro e frammenti di vetro comprese pipette Pasteur• Siringhe monouso• Materiale destinati alla raccolta differenziata• Materiale sporco di sostanze chimiche specie se pericolose• Sostanze chimiche anche se non pericolose• Contenitori di sostanze o preparati non adeguatamente ed

accuratamente bonificati.

Rifiuti assimilati agli urbaniRaccolta differenziata

I rifiuti assimilati agli urbani sono, per definizione, rifiuti non pericolosi provenienti, tra gli altri, da locali e luoghi adibiti ad uffici.

In ogni caso non devono essere mai scarti di laboratorio.

36La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Rifiuti di plastiche: esclusivamente bottiglie e flaconi.Rifiuti di vetri e lattine. Pile. Rifiuto di toner: contenitori esauriti di toner e cartucceRifiuti di carta, cartone e prodotti di carta.Rifiuti ingombranti. Rifiuti indifferenziati

Rifiuti assimilati agli urbaniRaccolta differenziata

Vanno conferiti:• direttamente negli appositi cassonetti per la raccolta differenziata;• nei contenitori per i toner e le cartucce esaurite disponibili nelle stanze

fotocopiatrice del I, III e IV piano: 15 01 06 Imballaggi di materiali misti;

• negli appositi cestini blu, gli addetti alle pulizie li trasferiranno nei cassonetti dedicati.

37La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Scopo: trasformare un materiale (vetro, plastica, metallo) sporco di sostanze pericolose, in un materiale non pericoloso.

Qualsiasi materiale non lavato accuratamente rimane un rifiuto speciale; per la sua codifica si devono valutare le caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze ancora presenti e devono pertanto essere attivate le opportune modalità di smaltimento.

Procedura1) I contenitori di prodotti chimici devono essere lavati per rimuovere le tracce residue. Bisogna utilizzare la minima quantità di un solvente idoneo. I liquidi di lavaggio sono un rifiuto speciale quindi devono essere raccolti e smaltiti.2) I contenitori in vetro o in plastica e la vetreria da laboratorio eliminata, vanno accuratamente lavati, lasciati aperti e conferiti negli appositi raccoglitori.

Pulizia dei contenitori da avviare alla raccolta differenziata o alla raccolta R.S.U.

38

I Rifiuti Speciali Pericolosi

Claudia Zucchi La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Pericoli nella manipolazione

39La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Pericoli nella manipolazione dei rifiuti

Natura Movimentazione Sversamentidelle sostanze

Salute Sicurezza (malattie professionali) (incidenti)

Persone Ambiente

Analisi dei pericoli

Fonti :

Rischio per :

Ai danni di:

40La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Pericoli derivanti da agenti chimici

• Sicurezza dell’individuo (incendio, esplosione, corrosione)

• Salute (effetti acuti o cronici)

• Ambiente naturale (inquinamento o evento accidentale)

• Contatto (pelle, mucose, ferite)

• Inalazione (naso, bocca, pori)

• Ingestione (bocca)

Anche se indicati come scarti e rifiuti questi rimangono sempre agenti chimici e come tali vanno trattati.

41La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Esempi di sostanze chimiche incompatibili

Il contatto tra e tra provoca

Comburenti Infiammabili e combustibili Incendio o esplosione

Perossidi Alcuni metalli (Cu, Fe, Cr, …) infiammabili e combustibili

Incendio o esplosione

Acidi Alcalini e alcuni metalli Elevato sviluppo di calore e sviluppo di idrogeno

Ipocloriti Acidi Sviluppo di gas tossici (Cl2)

Solfuri Acidi Sviluppo di gas tossici (H2S)

Ossigeno Oli e grassi, idrogeno, infiammabili

Incendio o esplosione

Metalli alcalini o in polvere

Aria, acqua Incendio, sviluppo di idrogeno

Cianuri Acidi Sviluppo di acido cianidrico

42La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

SDS – Le schede dati di sicurezza 1 Identificazione preparato / produttore2 Composizione / informazioni sui componenti3 Identificazione dei pericoli4 Misure primo soccorso5 Misure antincendio6 Misure per fuoriuscita accidentale7 Manipolazione e stoccaggio8 Controllo esposizione / protezione individuale9 Proprietà fisiche / chimiche10 Stabilità e reattività11 Informazioni tossicologiche12 Informazioni ecologiche13 Considerazioni sullo smaltimento14 Informazioni sul trasporto15 Informazioni sulla regolamentazione16 Altre informazioni

Qui si trovano le informazioni utili sulla manipolazione, pericolosità e sullo smaltimento. I rifiuti possono avere anche altre caratteristiche dovute alla miscelazione dei vari componenti.

43La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

I codici CER usati in Dipartimento

Convenzionati con HERA

Nel caso di produzione di rifiuti non inclusi nell'elenco, è necessario avvisare preventivamente gli addetti che provvederanno a contattare il DIMA (referente: Daniela Rabitti) al fine di avviare le procedure di attivazione del codice richiesto.

44La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

06 01 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di acidi

06 Rifiuti dei Processi Chimici INORGANICI

Codice Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità

06 01 01* Acido solforoso e acido solforico Liquido H 8

06 01 02* Acido cloridrico Liquido H 8

06 01 03* Acido fluoridrico Liquido H 6 - H 8

06 01 05* Acido nitroso e acido nitrico Liquido H 8

06 01 06* Altri acidi Liquido H 8

06 01 99 Rifiuti non specificati altrimenti Liquido

06 02 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di basi

Codice Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità

06 02 03* Idrossido di ammonio Solido/liquido H 8

06 02 05* Altre basi Solido/liquido H 8

45La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

06 03 Rifiuti PFFU di sali, loro soluzioni e ossidi metallici

06 Rifiuti dei Processi Chimici INORGANICI

codice Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità

06 03 11* sali e loro soluzioni con cianuri Solido/liquido H 6

06 03 13* sali e loro soluzioni con metalli pesanti Solido/liquido H 6

06 03 14 sali e loro soluzioni diversi da 060311 e 060313

Solido/liquido

06 04 Rifiuti contenenti metalli

codice Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità

06 04 04* rifiuti contenenti mercurio Solido/liquido H 6

06 04 05* rifiuti con altri metalli pesanti Solido H 6

06 07 04* soluzioni ed acidi, ad es. acido di contatto (alogenati)

Solido/liquido H 6

Metalli pesanti: Antimonio, Arsenico; Cadmio; Cromo (VI); Mercurio; Nichel; Piombo; Rame; Selenio; Tellurio; Tallio, Stagno

46La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

06 Rifiuti dei Processi Chimici INORGANICI

codice Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità

06 03 13* sali e loro soluzioni con metalli pesanti Solido/liquido H 6

codice Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità

06 04 05* rifiuti con altri metalli pesanti Solido H 6

Metalli pesanti: Antimonio, Arsenico; Cadmio; Cromo (VI); Mercurio; Nichel; Piombo; Rame; Selenio; Tellurio; Tallio, Stagno

Inclusi: filtri, supporti, recipienti, ecc. sporchi di sostanze inorganiche.

soluzioni acquose acide o basiche contenenti sali di metalli pesanti.

47La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

07 01 Rifiuti PFFU di prodotti chimici di base

07 Rifiuti dei Processi Chimici ORGANICI

codice Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità

07 01 03* Solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri

Liquido H 6 / H 3

07 01 04* Altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri

Liquido H 6 / H 3

07 01 10* Residui di filtrazione e assorbenti esauriti Solido H 6 / H 3

Inclusi: filtri, supporti, recipienti ecc. sporchi di sostanze organiche; anidrificantie supporti cromatografici contenenti sostanze organiche.

48La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

13 OLI ESAURITI e Residui di Combustibili Liquidi

codice Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità

13 02 05* Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi Liquido H 6

13 02 Scarti di olio per motore, per ingranaggi e lubrificanti

Inclusi: oli da pompe da vuoto, oli di compressori, ecc.

49La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

15 Rifiuti di Imballaggi, Assorbenti, Stracci …

codice Rifiuto Classe di pericolosità

15 01 06 imballaggi in materiali misti -15 01 10* imballaggi contenenti residui di sostanze

pericolose o contaminati da tali sostanzeH 6 / H 3-B

15 02 02* assorbenti, materiali filtranti (inclusi i filtri olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose

H 6 / H 3-B

50La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

16 Rifiuti non Specificati Altrimenti nel Catalogo

codice Rifiuto Classe di pericolosità

16 02 13* Apparecchiature fuori uso, con componenti pericolosi (monitor, accumulatori, batterie, commutatori a Hg, vetri di tubi catodici ed altri vetri radioattivi)

H 6 / H 14

16 02 14 Altre apparecchiature elettriche ed elettroniche (unitàcentrale, stampanti, ecc.)

16 02 Scarti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche

16 05 Gas in contenitori a pressione e prodotti chimici di scarto

codice Rifiuto Classe di pericolosità

16 05 06* Sostanze chimiche di laboratorio con … sost. pericolose, comprese le mix di sost. chimiche di lab.

H 3 / H 6 / H 7

16 05 07* Sost. chim. inorganiche di scarto con … sost. pericolose

H 6 / H 7

16 05 08* sost. chim. organiche di scarto con …sost. pericolose

H 3 / H 6 / H 7

51La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

16 Rifiuti non Specificati Altrimenti nel Catalogo

16 05 07* Sost. chim. inorganiche di scarto con … sost. pericolose

H 6 / H 7

16 05 08* sost. chim. organiche di scarto con …sost. pericolose

H 3 / H 6 / H 7

Sostanze inorganiche: reagenti fuori specifica, scarti e compostisintetizzati in laboratorio e miscela solfocromica esausta.

Sostanze organiche: reagenti fuori specifica scarti e compostisintetizzati in laboratorio.

52La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Altro

codice Rifiuto Destinato a

19 09 05 Resine a scambio ionico saturate o esaurite stocc. Provv.

20 03 07 rifiuti ingombranti staz. ecologica A3

53

Procedure interne in materia di gestione dei rifiuti

Un dettaglio delle procedure di gestione interna dei rifiuti è esposta nella

Carta dei servizi e Manuale delle procedure del Dipartimento di Chimica

(http://www.chimica.unimore.it/dipartimento/dipartimento.htm)

54La manipolazione dei RIFIUTI nel Dipartimento di Chimica

Procedure di gestione interna al Dipartimento

Per informazioni su: Vedi la voce:

Addetti al servizio SERVIZI TECNICI

Informazioni per gli utenti RIFIUTI (Premessa, Punti di raccolta)

Nella Carta dei servizi, alla voce RIFIUTI:

Per informazioni su: Vedi la voce:

Adempimenti normativi e gestionali

Compiti degli addetti allo smaltimento rifiuti

I Codici CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti)

Elenco dei codiciCodici con contratto di smaltimento attivi: Rifiuti pericolosi

Le dichiarazioni per i rifiuti speciali

Registro di carico e scarico

Formulario

MUD

Adempimenti normativi e compilazione dei registri

Procedure interne ed informazioni

Nel Manuale delle procedure, alla voce RIFIUTI: