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DALL’INDUSTRIA 68 RCI n.2/2014 La gestione come opportunità Carbotermo progetta e realizza impianti a misura delle esigenze dei committenti, tecnologicamente avanzati e ottimizzati in ottica gestionale, per conseguire i risparmi energetici indispensabili a massimizzare gli investimenti. Le spese energetiche costituiscono un capi- tolo sempre più importante per enti pubbli- ci, aziende e famiglie, e l’attuale congiun- tura economica sfavorisce l’accesso al cre- dito per la riqualificazione e la sostituzione degli impianti esistenti con tecnologie più efficienti ed evolute, che permettono di ri- pagare i costi attraverso il contenimento dei consumi. Per le società che si occupa- no principalmente di gestione energetica, questo tipo di opere può però configurarsi come un investimento finalizzato a miglio- rare l’efficienza energetica delle attività dei propri clienti e, perciò, il risparmio di gestio- ne, assicurando così continuità e sviluppo all’attività imprenditoriale. Questa è la strada intrapresa da Carboter- mo, azienda leader nella gestione degli im- pianti di riscaldamento, di climatizzazione e tecnologici, che si propone al mercato come partner energetico di realtà pubbliche e pri- Ing. Andrea Berti, Direttore tecnico Carbotermo Carbotermo (nell’immagine la sede centrale di Milano) è una società attiva nel settore della gestione impiantistica dal 1950, che progetta e realizza impianti a misura delle esigenze energetiche e finanziarie dei propri clienti.

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DALL’INDUSTRIA

68RCI n.2/2014

La gestione come opportunitàCarbotermo progetta e realizza

impianti a misura delle esigenze

dei committenti, tecnologicamente

avanzati e ottimizzati in ottica

gestionale, per conseguire i

risparmi energetici indispensabili a

massimizzare gli investimenti.

Le spese energetiche costituiscono un capi-

tolo sempre più importante per enti pubbli-

ci, aziende e famiglie, e l’attuale congiun-

tura economica sfavorisce l’accesso al cre-

dito per la riqualificazione e la sostituzione

degli impianti esistenti con tecnologie più

efficienti ed evolute, che permettono di ri-

pagare i costi attraverso il contenimento

dei consumi. Per le società che si occupa-

no principalmente di gestione energetica,

questo tipo di opere può però configurarsi

come un investimento finalizzato a miglio-

rare l’efficienza energetica delle attività dei

propri clienti e, perciò, il risparmio di gestio-

ne, assicurando così continuità e sviluppo

all’attività imprenditoriale.

Questa è la strada intrapresa da Carboter-

mo, azienda leader nella gestione degli im-

pianti di riscaldamento, di climatizzazione e

tecnologici, che si propone al mercato come

partner energetico di realtà pubbliche e pri-

Ing. Andrea Berti,

Direttore tecnico Carbotermo

Carbotermo (nell’immagine la sede centrale di Milano) è una società attiva nel settore della gestione impiantistica dal 1950, che progetta e realizza impianti a misura delle esigenze energetiche e finanziarie dei propri clienti.

[email protected] 68 28/01/14 15.26

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vate di grande, media e piccola dimensione.

A questa offerta combinata si affiancano

l’eccellenza dei servizi prestati, la conoscen-

za approfondita e la presenza capillare sul

territorio, che permettono di coniugare le

esigenze del cliente con le migliori oppor-

tunità e soluzioni disponibili.

Costruire per gestire

L’impianto di trigenerazione presso l’Ospe-

dale A. Manzoni di Lecco è il risultato di una

gara aggiudicata secondo il criterio dell’offer-

ta economicamente più vantaggiosa, costato

complessivamente 5 milioni di euro. Entrato

in attività da poco meno di due anni, nei primi

dodici mesi di esercizio l’impianto ha permes-

so un risparmio di 1.400.000 kWh elettrici,

pari a circa 270.000 euro solo sulla parte

elettrica. L’intervento è significativo soprat-

tutto in ragione del fatto che la produzione

del freddo mediante gruppi ad assorbimen-

to sfrutta il 100% dei cascami termici resi di-

sponibili dai cogeneratori, conseguendo un

importante risultato sotto il duplice profilo

energetico e ambientale. Grazie ai risultati

ottenuti e come previsto dal bando di gara

il contratto di gestione, originariamente di

sei anni, è già stato prolungato di un ulte-

riore triennio.

Lo strumento del project financing si di-

mostra particolarmente efficace al crescere

della complessità degli interventi e dell’am-

montare degli investimenti, in quanto per-

mette al committente pubblico di trovare

una risposta a misura delle proprie esigen-

ze (tecnico-progettuali, costruttive e gestio-

nali, economiche e finanziarie) attraverso il

confronto diretto con un gruppo di attori

privati, competenti e strutturati. È il caso

della nuova Centrale tecnologica realizzata

per l’Università degli Studi di Milano, rea-

lizzata nell’ambito di una partnership che

comprende investimenti privati per 8,5 mi-

lioni di euro e una durata della concessio-

ne di 15 + 5 anni. Rispetto alla situazione

precedente, il risparmio conseguito è pari al

20%, al netto dei costi di realizzazione della

centrale e delle spese per la manutenzione

ordinaria e straordinaria.

Il project financing per l’Aeroporto militare

di Cameri, i cui lavori sono iniziati a luglio

2013 e termineranno entro l’inizio della sta-

gione di riscaldamento 2014/2015, è stato

sviluppato con una specifica attenzione an-

che agli aspetti ambientali dell’operazione.

Uno dei cogeneratori installati presso il Presidio ospedaliero “A. Manzoni” a Lecco: nei primi dodici mesi di esercizio l’impianto di trigenerazione ha permesso un risparmio di circa 270.000 euro solo sulla parte elettrica.

[email protected] 69 28/01/14 15.26

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Consentirà infatti una significativa riduzione

delle emissioni di anidride carbonica, dovuta

alla sostituzione di una quota significativa

di combustibile fossile (gasolio) con fonti

energetiche rinnovabili e assimilate ad alta

efficienza (cippato di legna e cogenerazio-

ne a gas metano).

L’investimento privato è nell’ordine di 11

milioni di euro con durata della concessio-

ne di 25 anni. Con la riqualificazione delle

attuali centrali e l’implementazione, nel pro-

getto, di predisposizioni e sovradimensio-

namenti, sarà migliorata la fruizione ener-

getica della base aerea e dei relativi piani di

sviluppo futuri.

In tutti questi casi, Carbotermo ha selezio-

nato Sauter come partner di riferimento

per la progettazione, la realizzazione e la

manutenzione dei sistemi di supervisione e

controllo. Nella nostra esperienza, si tratta

infatti del produttore specializzato in gra-

do di offrire la migliore risposta, in termi-

ni di efficienza e qualità dei sistemi come

di appropriatezza e rapidità del servizio di

assistenza.

Ottimizzare la produzione energetica

Fra l’ottobre 2011 e luglio 2012 Carboter-

mo ha realizzato un impianto di trigenera-

zione per il principale ospedale dell’Azienda

Ospedaliera di Lecco, il presidio “A. Manzo-

Il valore deI servIzICarbotermo opera nel settore energeti-

co dal 1950. Si occupa di gestione degli

impianti di riscaldamento, di climatizza-

zione e tecnologici a servizio di strutture

pubbliche (università, scuole, ospedali,

comuni) e private (oltre 1.200 condomi-

ni). L’azienda (circa 200 dipendenti; circa

85 milioni di euro di fatturato annuo) è

attiva prevalentemente nella provincia

di Milano: si tratta di una scelta precisa

volta a mantenere un legame stretto con

il territorio, facilitando il rapporto diret-

to con la clientela e un elevato livello di

efficienza e qualità dei servizi. Fra questi

ultimi si distinguono: gestione del calore,

conduzione e manutenzione, telegestione

degli impianti, diagnosi e certificazione

energetica, progettazione e realizzazione di

opere impiantistiche (da fonti energetiche

tradizionali e rinnovabili; climatizzazione;

cogenerazione e trigenerazione; impianti

di sollevamento idrico e di depurazione

e addolcimento acque, ecc.), fornitura di

combustibili (dispone di un deposito e di

una flotta di proprietà) oltre a raccolta,

trasporto e smaltimento rifiuti, reperi-

ni”. Oltre alla riduzione degli assorbimenti

elettrici del complesso ospedaliero, l’inter-

vento ha integrato la produzione di calore e

ottimizzato la potenza frigorifera installata.

Sfruttando le superfici disponibili nel fabbrica-

to tecnologico preesistente sono stati instal-

lati 2 cogeneratori (1.063 kWe e 1.208 kWt

ciascuno; rendimento complessivo 87,20%)

composti da:

– motore alternativo a ciclo otto (48,67 l;

20 cilindri) alimentato a gas metano, con

relativo alternatore;

– 2 trasformatori elevatori (400÷15.000 V);

– quadri elettrici MT e BT, per l’alimentazio-

ne del presidio ospedaliero e delle utenze

tecnologiche;

– moduli di recupero calore dai circuiti di

raffreddamento acqua e olio motore e dai

fumi di combustione;

– 4 elettrodissipatori di emergenza, per l’al-

ternatore e per il secondo stadio intercooler;

– unità e controllo SCR (convertitore cata-

litico) e Oxicat per contenere le emissioni

(NOx <100 mg/m3; CO <80 mg/m3).

Il calore viene convogliato sul collettore di

ritorno della centrale termica, per l’even-

tuale integrazione con gli altri generatori di

calore. La commessa ha interessato anche

l’installazione di:

– 3 caldaie ad altissimo rendimento (3.480 kW

ciascuna), con bruciatori modulanti a meta-

no, a basse emissioni di NOx e CO;

– 2 assorbitori (824 kW ciascuno) con altret-

tante torri evaporative (2.067 kW ciascuna);

– 8 elettropompe con inverter, a servizio dei cir-

cuiti caldo (90÷70 °C) e refrigerato (7÷11 °C)

diretti alle sottocentrali di scambio;

– sistema di controllo e supervisione dell’in-

tero impianto.

Per la produzione dei fluidi freddi la priorità

di funzionamento è attribuita agli assorbito-

ri. A seconda del periodo di funzionamen-

to e delle richieste provenienti dalle utenze

presenti nel presidio, vengono poi inseriti i

gruppi frigoriferi preesistenti. Un disgiun-

tore idraulico separa i circuiti a portata co-

stante (gruppi frigoriferi) da quelli a portata

variabile (utenze).

Il sistema di abbattimento delle emissioni all’ospedale di Lecco consente il contenimento del contenuto di NOx (<100 mg/m3) e CO (<80 mg/m3) dei fumi provenienti dai cogeneratori, nel rispetto delle normative vigenti.

[email protected] 70 28/01/14 15.27

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L’impianto di trigenerazione prevede tre sce-

nari di funzionamento:

– in inverno i cogeneratori producono cir-

ca il 70% dell’energia elettrica necessaria al

presidio, con recupero termico totale del ca-

lore prodotto eventualmente integrato dai

generatori di calore;

– nelle stagioni di transizione l’elettrici-

tà prodotta è pari al 65% della domanda,

con recupero termico del 50% per il riscal-

damento e il restante 50% per il funziona-

mento di uno dei due assorbitori;

– in estate la copertura elettrica è del 60%

circa, con recupero termico a totale appan-

naggio degli assorbitori.

Un progetto pilota

La finanza di progetto è uno strumento che

risponde alla duplice esigenza di ridurre l’e-

sborso finanziario dell’ente pubblico e mi-

gliorare l’efficacia nella realizzazione e ge-

stione degli impianti, attraverso la partner-

ship con un operatore privato. Quest’ulti-

mo rimane proprietario dell’opera realizzata,

perciò anche responsabile della sua condu-

zione e manutenzione, fino alla conclusione

del periodo di gestione, durante il quale è

obbligato a fornire i servizi energetici a fron-

te di un canone concordato. La nuova Cen-

trale tecnologica al servizio dell’Università

degli Studi di Milano è il primo project finan-

cing intrapreso da Carbotermo, in associa-

zione temporanea con la Società Consortile

Consorzio Stabile di Milano. L’intervento è

al servizio dell’intero complesso universitario

nell’area Città Studi e sostituisce le centrali

esistenti poste nei singoli corpi di fabbrica.

In questo caso il partner privato ha finan-

ziato completamente l’operazione. I lavori

sono iniziati nel maggio 2009 e si sono con-

clusi, collaudi compresi, nell’ottobre 2011,

in tempo utile per l’inizio della stagione di ri-

scaldamento. La nuova centrale (circa 1.700 m2

di superficie) è completamente interrata ed

è oggi coperta da un’area a verde a dispo-

sizione degli studenti. Dispone di 6 locali

tecnologici che accolgono:

– 2 cogeneratori alternativi (1.063 kWe e

1.217 kWt ciascuno; rendimento comples-

sivo 85%) a ciclo otto (48,67 l; 20 cilindri)

a gas metano, con moduli di recupero ca-

lore dai circuiti di raffreddamento (acqua e

olio motore) e dai residui della combustio-

ne in espulsione;

– quadri elettrici per la distribuzione dell’e-

nergia elettrica, elevata alla media tensio-

ne, alle quattro cabine (MT/BT) esistenti e

a quella di nuova realizzazione nello stes-

so locale, al servizio all’impianto di trige-

nerazione;

– 3 caldaie a gas metano (5.200 kW ciascu-

na) del tipo a fiamma passante, tre giri di

fumo e fondo bagnato a bassa emissione

di NOx (rendimento 92%);

– 2 gruppi frigoriferi ad assorbimento

(850 kW ciascuno).

La struttura è modulare, perciò predispo-

sta per l’installazione di un cogeneratore,

una caldaia e un assorbitore in più rispetto a

quelli oggi presenti. Sono state inoltre costrui-

te le nuove reti di distribuzione elettrica MT, di

teleriscaldamento (salto termico 95÷80 °C) e

teleraffrescamento (6÷11 °C), oltre a 2 pozzi

per il prelievo dell’acqua di falda, dotati di

pompe sommerse (200 m3/h), utilizzata per

la condensazione e la dissipazione del calore

in emergenza e poi smaltita mediante con-

bilità e pronto intervento, finanziamenti.

La valorizzazione della struttura, in par-

ticolare la sezione Engineering composta

da 20 tecnici, consentono alla società di

affrontare progettazione e realizzazione

di impianti tra i più impegnativi e avanzati

dal punto di vista tecnologico, in piena

rispondenza alle aspettative del mercato

in termini di prestazioni, affidabilità, costi

e sicurezza.

Attenta alle tematiche di sviluppo sosteni-

bile, risparmio energetico e riduzione dei

problemi ambientali, Carbotermo ha da

tempo adottato una politica di sensibiliz-

zazione del mercato finalizzata all’utilizzo

di fonti di energia rinnovabili, di tecnologie

e risorse naturali e di combustibili liquidi

a basso contenuto di zolfo.

L’azienda è certificata BS OHSAS 18001,

ISO 9001, UNI ISO 14001, SOA e UNI CEI 11352.

Fra i tecnici Carbotermo che hanno par-

tecipato ai progetti illustrati in questo ar-

ticolo ringrazio in particolare il p.i. Danilo

Pasini, che ne ha seguito la realizzazione

e svolge tuttora il ruolo di capocommessa

e gestore dei costi/ricavi.

Veduta esterna della nuova centrale energetica presso l’Università degli Studi di Milano, realizzata da Carbotermo con lo strumento del project financing: fuori terra sono visibili solo il parco pubblico e la torre rivestita in cor-ten.

[email protected] 71 28/01/14 15.27

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ferimento in un canale coperto limitrofo. È

stato perciò possibile evitare l’installazione

di torri di evaporazione e la conseguente

diffusione di vapori acquei aerodispersi in

una zona densamente abitata.

Gestione continua e programmata

I fluidi caldi prodotti da cogeneratori e calda-

ie sono distribuiti alle sottocentrali di scambio

termico ricavate nelle centrali termiche pree-

sistenti. Durante la stagione estiva, gli assor-

bitori utilizzano tutto il calore recuperato dai

cogeneratori per la produzione centralizzata

di acqua refrigerata, distribuita alle utenze

esistenti e a quelle, di nuova realizzazione,

nella Biblioteca e nella Didatteca d’ateneo,

mediante 10 sottocentrali realizzate ad hoc.

Anche in questo caso, l’impianto è gestito da

sistemi elettronici che supervisionano e con-

trollano in continuo tutti i dispositivi presenti

nell’impianto. Il sistema è caratterizzato da

unità di calcolo in grado di elaborare i dati

acquisiti dalla sensoristica in campo e di in-

tervenire sugli impianti attraverso gli organi

di regolazione quali valvole e saracinesche.

Queste attività si svolgono in ogni istante in

modo continuo e programmato, a seconda

delle esigenze, senza la presenza costante

dell’operatore. La centrale dispone di un si-

stema di monitoraggio che analizza i fumi

prodotti dalle caldaie e dai cogeneratori in

ogni istante di funzionamento, registrando i

dati acquisiti. Si tratta di un vero e proprio la-

boratorio di analisi automatizzato che utilizza

sonde per il prelievo dei campioni rilevando

la concentrazione di ossidi di azoto e di car-

bonio. La torre per l’evacuazione dei fumi e

del calore prodotti dalla centrale è composta

da struttura metallica autoportante di accia-

io zincato, rivestita di pannelli in acciaio cor-

ten, materiale estremamente resistente alla

corrosione e dal colore caldo, che si inserisce

con una propria personalità architettonica

nel complesso accademico esistente.

Efficienza, ambiente e paesaggio

Per la realizzazione del nuovo sistema di

produzione e distribuzione di energia e ca-

lore per gli edifici dell’Aeroporto militare di

Cameri, in provincia di Novara, nel 2010 il

Ministero della Difesa ha indetto una ga-

ra di project financing per la progettazione

esecutiva, la costruzione e la gestione eco-

nomica e funzionale, aggiudicata nel set-

tembre 2012 a un’associazione temporanea

di imprese capeggiata da Carbotermo. Lo

sviluppo della concessione prevede la rea-

lizzazione delle opere in 365 giorni e la loro

conduzione e gestione per 25 anni, affidate

alla società di scopo Cameri Srl.

Il progetto risponde alle esigenze di:

– razionalizzazione dell’efficienza energeti-

ca complessiva con abbattimento del fabbi-

sogno di energia primaria;

La nuova centrale dell’Università di Milano è equipaggiata con componenti Sauter Modulo 5, che impiegano il protocollo di comunicazione aperto BacNet/IP nativo per l’integrazione con sistemi di terza marca.

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Il corretto inserimento della centrale nel

paesaggio agricolo circostante prevede un

intervento di modellazione del suolo, con

creazione di dune artificiali, avvallamenti e

nuove piantumazioni, dissimulando la pre-

senza dell’infrastruttura, parzialmente in-

terrata, e delle aree logistiche per la movi-

mentazione delle biomasse. Le attività am-

ministrative sono accolte in un compatto

volume parallelepipedo soprastante la cen-

trale, con copertura verde a falda unica.

L’entrata in attività del sistema consentirà

una significativa riduzione delle emissio-

ni di anidride carbonica, per effetto del-

la sostituzione di una quota significativa

di combustibile fossile (gasolio) con fonti

energetiche rinnovabili (cippato di legna)

e sistemi ad alta efficienza.

Un intervento integrato

Il polo energetico è composto da:

– 1 caldaia a cippato (3.480 kW) a totale

copertura della domanda termica da bio-

massa rinnovabile;

– 2 cogeneratori a metano (1.189 kWe e

1.188 kWt ciascuno; rendimento comples-

sivo 85,9% a ciclo otto (48,88 l; 16 cilin-

dri), con sezioni di recupero termico dalla

camicia motore, dal raffreddamento olio,

PartnershIP tecnologIcaLa collaborazione fra Carbotermo e Sauter è consolidata da anni:

i tecnici della multinazionale svizzera partecipano attivamente

all’attività di progettazione e installazione, seguendo tutti gli

aspetti connessi alla manutenzione dei sistemi di supervisio-

ne e controllo. Gli impianti realizzati e gestiti da Carbotermo

presso l’Ospedale A. Manzoni di Lecco e l’Università degli Studi

di Milano sono equipaggiati con un sistema di supervisione

Sauter NovaProOpen (SCADA), che verrà utilizzato anche per

il progetto dell’Aeroporto di Cameri. In quest’ultimo caso è

prevista l’installazione di circa 3.800 punti di controllo sof-

tware/hardware. Questa tipologia di sistemi prevede il dialogo

tra le periferiche Sauter Modulo 5 e il sistema di supervisione

NovaProOpen attraverso rete TCP/IP , impiegando i seguenti

protocolli di comunicazione:

– BacNet per le apparecchiature DDC/PLC Sauter;

– ModBus per la ricezione registrazione e controllo dei coge-

neratori Jenbacher;

– MBus per la ricezione e registrazione dei dati di consumo per

la contabilizzazione termica con contatori Sauter.

Sauter Modulo 5 è una stazione di automazione di tipo modulare

DDC stand alone liberamente programmabile, certificata BTL

(Bacnet Testing Laboratories).

Il protocollo di comunicazione aperto BacNet/IP nativo

(EN ISO 164845) consente la perfetta integrazione con siste-

mi di terza marca, mentre il protocollo ModBus/Mbus utilizza

schede integrative.

Il Web Server on board dispone mette a disposizione pagine

grafiche tabellari integrate nel modulo, accessibili via web

browser. Sono presenti funzioni per allarmi, storico e notifica

allarmi (mediante invio di email direttamente dalla stazione

di automazione), calendario e programmi orari, registrazione

dei dati, grafici della variabili e gestione degli utenti con pas-

sword, con espandibilità sino a 8 moduli I/O per un massimo

di 154 input/output.

– riduzione dei fattori di rischio intrinseci

connessi soprattutto agli aspetti di preven-

zione degli incendi;

– contenimento delle emissioni climalteranti

con controllo e monitoraggio di fumi, polve-

ri sottili (<11 mg/m3 da cogenerazione; <30

mg/m3 da biomassa), NOX (<135 mg/m3 da

cogenerazione; <300 mg/m3 da biomas-

sa), CO2 (-526 ton/anno da cogenerazione;

-2.527 ton/anno da biomassa), ecc.;

– modularità e potenziamento, grazie al-

le predisposizioni per l’installazione di ul-

teriori gruppi frigorifero ad assorbimento

e cogeneratori.

L’intervento è composto dalle seguenti

opere:

– nuovo polo energetico (trigenerazione)

alimentato dalla rete urbana di distribuzio-

ne del gas metano e da biomassa di origi-

ne locale;

– allacciamento alla sottostazione elettrica

MT già presente nell’aeroporto e realizza-

zione della nuova rete elettrica MT diretta

alla centrale elettrica principale;

– rete interrata di distribuzione dei vettori

termici (tele-riscaldamento/raffreddamento

e fibra ottica per segnali), per uno sviluppo

complessivo di circa 10 km, atta a collega-

re la centrale alle 42 sottocentrali di scam-

bio termico per le utenze poste a sud, sud-

ovest e nord-ovest della pista di decollo e

atterraggio.

Uno dei componenti del sistema di supervisione e controllo Sauter Modulo 5 installati nella nuova Centrale energetica presso l’Università degli Studi di Milano, realizzata da Carbotermo con lo strumento del project financing.

[email protected] 73 28/01/14 15.27

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dal primo stadio e dal recupero fumi;

– 2 caldaie a condensazione a metano

(2.743 kW ciascuna), come riserva.

– 2 gruppi frigoriferi ad assorbimento (860 kW

ciascuno) con altrettante torri evaporative.

In luogo degli attuali 19.895 kWt, pro-

dotti mediante caldaie a gasolio, saranno

complessivamente installati 19.050 kWt e

2.378 kWe.

Le reti di teleriscaldamento e teleraffre-

scamento sono formate da tubi neri sal-

dati e preisolati (schiuma poliuretanica

rigida con densità 60 kg/m3 e rivestito

con guaina pehd) con cavi in rame per

il rilevamento delle perdite (sistema nor-

dico). I fluidi freddi saranno destinati ai

fabbricati attualmente dotati di impianti

di condizionamento di grande potenza,

mantenendo i gruppi frigoriferi esistenti

come riserva.

Il sistema informatico di gestione immo-

biliare, telecontrollo impiantistico e facility

management costituisce il principale stru-

mento di programmazione e controllo in

tempo reale di tutti i parametri funzionali

e gestionali degli impianti tecnologici all’in-

terno del sito.

Sfrutta una rete in fibra ottica, affiancata

alla rete di distribuzione dei fluidi, e inte-

ressa i seguenti sottosistemi:

– controllo e supervisione del polo tecno-

logico e delle sottocentrali;

– contabilizzazione dei fluidi primari e

dell’energia elettrica prodotta e consu-

mata;

– impianto tvcc e sistema di controllo de-

gli accessi.

Le funzionalità del sistema di automazio-

ne spinta del controllo di funzionamento

e manutenzione degli impianti permette-

ranno anche di contenere gli spostamenti

del personale, che utilizzerà mezzi elet-

trici alimentati da una colonnina di rica-

rica tramite la quota autoprodotta dagli

impianti.

Ulteriori benefici della concessione di co-

struzione e gestione sono connessi al ser-

vizio di manutenzione e alle opere di tra-

sformazione della centrali termiche esi-

stenti in sottocentrali equipaggiate con

scambiatori a piastre, valvole di termore-

golazione, accessori di sicurezza e pompe

di circolazione, che ha l’obiettivo di con-

seguire un prolungamento della vita utile

degli impianti.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Schema di funzionamento della nuova centrale energetica presso l’aeroporto militare di Cameri: il project financing comprende anche la realizzazione delle reti di distribuzione e la riqualificazione delle sottocentrali.

L’architettura di rete progettata per l’aeroporto di Cameri: il sistema costituisce il principale strumento di programmazione e controllo in tempo reale di tutti i parametri funzionali e gestionali degli impianti.

[email protected] 74 28/01/14 15.27