La Geopolitica dalle origini a attualità_4Nov15_RivaDG

Intervento del dr. Gabriele GattozziAll’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile

Riva del Garda, 4 Novembre 2014

La Geopolitica dalle origini all’attualità

Indice1. Gli antesignani2. La geopolitica anglosassone3. La geopolitica francese4. La geopolitica tedesca5. La geopolitica italiana6. La geopolitica nell’Area del Pacifico7. La geopolitica nel secondo dopoguerra8. La geopolitica oggi

UTETD Riva del Garda Novembre 2015

La Geopolitica dalle origini all'attualità

Gli antesignani



Caio Giulio Cesare (101-44 a.C.)

Il Limes Renano dopo la conquista della Gallia (51 a.C.)Sistema difensivo sul lato orientale del Reno.



Gli antesignaniNiccolò Machiavelli (1469-1527)

«di onorare e premiare le virtù, non dispregiare la povertà, stimare i modi e gli ordini della disciplina militare, costringere i cittadini ad amare l'uno l'altro, a vivere sanza sètte, a stimare meno il privato che il pubblico» Dell’arte della guerra

«Il fine giustifica i mezzi» è un falso storico. Machiavelli sostiene semplicemente che «il principe, se necessitato…»

De Principatibus (Il Principe - 1513)

Discorso sulla prima Deca di Tito Livio (1519)

Dell’arte della Guerra (1520)

»Tutti li tempi tornano, li uomini sono sempre li medesimi»(Anticipa GB Vico)



Gli antesignaniGiambattista Vico(1668-1774)

Principj di una Scienza Nuova

intorno alla natura delle nazioni

(1725)

Teoria dei corsi e ricorsi storici

Verum/Factum

Storiografia /Filologia/Filosofia



Melchiorre Gioia(1767-1829)

Pellegrino Rossi(1787-1848)

Gian Domenico Romagnosi(1761-1835)

Gli antesignani

Propone una filosofia civile, una scienza che studi forme e condizioni dell'incivilimento storico delle nazioni

Precursore dell’applicazione dei concetti della statistica alla gestione economica dei conti pubblici

Primo sostenitore del federalismo in una Italia pre-unitaria e sostenitore della separazione Stato-Chiesa



Cesare Correnti(1801-1869)

Carlo Cattaneo(1815-1888)

Giuseppe Dalla Vedova(1815-1888)

Gli antesignani

Fondatore della Reale Società Geografica Italiana, paladino dell’istruzione obbligatoria e fautore del colonialismo

Riprende e sviluppa l’idea di una Italia federale su modello elvetico, eletto parlamentare rinuncia per i suoi ideali repubblicani

«L'espressione geografica è creata dalla comunanza e dall'armonico temperamento di condizioni fisiche, di prodotti, di bisogni, d'interessi, di tradizioni, d'origini; l'espressione geografica rappresenta una specie di organismo, e gli organismi hanno in sé la ragione e il diritto della propria esistenza»



La (Reale) Società Geografica Italiana

La geopolitica anglosassone



Halford J. Mackinder (1861-1947)

The geographical pivot of History (1914)

- Teoria dell’Heartland

Who rules Eastern Europe commands the Heartland;Who rules the Heartland commands the World-Island;Who rules the World-Island commands the World

Democratic Ideals and Reality. A Study in the Politics of Reconstruction (1919)

The Round World and the Winning of the Peace (1943)



La geopolitica anglosassone



La geopolitica anglosassonePregi e difetti della teoria dell’Heartland di Halford J. Mackinder

Pregi:- Pensiero innovativo e originale (anche se la sua teoria riprende il pensiero

dello statunitense capitano Mahan)- Dicotomia potenze terrestri e potenze navali- Influenza del suo pensiero sopravvive alla sua epoca e trova maggiore

applicazione nel secondo dopoguerra (dottrina del «containment»)

Difetti:- Errore di valutazione sul conflitto russo-giapponese - Invincibilità dell’Heartland più in chiave difensiva che offensiva- Scarsa considerazione del ruolo della nascente aviazione nei conflitti (limite

superato dagli studi dello statunitense Spykman )- Aggiustamento e rimodulazione del suo pensiero di volta in volta superato

dagli eventi su scala mondiale



La geopolitica anglosassoneAlfred Thayer Mahan (1840-1914)

The influence of Sea Power upon History (1890)

«La caratteristica principale che si delinea dall'analisi storica del potere marittimo è l'antagonismo tra gli stati o le nazioni per ottenere il dominio, o il controllo del mare»

"Il mare ha l'aspetto di una grande strada pubblica o, per meglio dire, di una lunga distesa di terra comune sulla quale le vie si incrociano in tutti i sensi. Inoltre alcune di queste vie ben tracciate mostrano che per il passaggio vengono scelte determinate direzioni a preferenza di altre. Tali direzioni sono chiamate rotte commerciali"



La geopolitica anglosassoneNicholas John Spykman (1893-1943)Rivisita il pensiero di Mackinder dando più importanza al Rimland piuttosto che all’Heartland. E’ da considerarsi il padre della dottrina del «containment»

La geopolitica francese



Paul Vidal de la Blache (1845-1918)

Annali di Geografia con Lucien Gallois (1891)

Atlante di Storia e Geografia (1894)

Geografia Universale (pubblicato postumo dai suoi allievi, tra cui Emmanuel de Martonne)

Punti salienti del Pensiero di Vidal:- Si contrappone al determinismo

geografico di Ratzel- Propone la sua visione del «possibilismo

geografico»- »l'uomo non è rigidamente vincolato

dall'ambiente fisico, ma egli stesso è a sua volta un fattore geografico in grado di modellare e modificare il territorio»



La geopolitica franceseLucien Febvre (1878-1956)

Discepolo di Vidal de la Blache

La terra e l’evoluzione umana (1922)Ribadisce la connotazione «umana» e «possibilista» della geopolitica francese a difesa dei trattati di Versailles del 1919, in contrapposizione con il revisionismo tedesco

Battaglie per la storia (1953)Visione polemica e sarcastica sulla interpretazione della storia (che secondo lui va vista a tutto tondo)

«Se c’è una lezione che la Storia ci ha dato, è che non esiste nessuna lezione dalla Storia»

Il confine franco tedesco nel 1919



La geopolitica tedesca



Johann Gottfried Herder (1744-1803)«Ancora una filosofia della storia» (1774)Anti-illuminista e anti-kantiano«lo si chiami pure pregiudizio, volgarità, gretto nazionalismo, ma il pregiudizio è utile, rende felici, spinge i popoli verso il loro centro, li fa più saldi, più fiorenti alla loro maniera, più fervidi e quindi più felici nelle loro inclinazioni e nei loro obbiettivi [...] la nazione più ignorante, più ricca di pregiudizi, è spesso la prima»

Alexander von Humboldt (1769-1859)Kosmos (pubblicato postumo è uno dei maggiori successi editoriali della storia e fu tradotto in tutte le lingue)«Ho in mente un'idea: racchiudere in un'opera tutto il mondo materiale, tutto ciò che oggi sappiamo delle apparizioni della volta celeste e della vita sulla Terra»Anche se l’opera di Humboldt è prevalentemente geografica e naturalistica la sua influenza sui successivi passi della geografia politica tedesca è innegabile



La geopolitica tedescaCarl Ritter (1779-1859) La geografia in relazione alla Natura e alla

Storia del genere umano (XIX vol 1816-1859)

Determinismo geografico“La geografia è una sorta di fisiologia e anatomia comparativa della Terra: fiumi, motagne, laghi ecc sono molti disitinti organi di questo pianeta, ognuno con una sua specifica funzione; e questo quadro fisico è la base dell’attività dell’uomo, che determina gran parte della sua vita. La struttura fisica di ogni Stato, quindi, ne condiziona il suo progresso storico”

Introduce teoria organicistica“La Terra è una entità cosmica con una sua particolare organizzazone in progressivo sviluppo: compito della geografia è indagare questa individualità”



La geopolitica tedescaFriedrich Ratzel (1844-1904) Anthropogeographie (1891)

Ratzel opera l’assimilazione delle teorie evoluzionistiche negli studi antropici e nello studio delle razze umane (etnografia). Introduce per primo il concetto di «spazio vitale» (lebensraum). Sviluppa il determinismo geografico introdotto da Ritter.

Politische Geographie (1897)Prima apparizione del concetto «ologeico» (dal greco όλος = uno solo e γή=terra), ossia una visione del nostro pianeta come una unica identità interconnessa e interdipendente.

Sviluppa la teoria «organicistica» degli Stati introdotta da Ritter.




1. La crescita spaziale degli Stati va di pari passo con lo sviluppo della loro cultura, della loro economia e della loro ideologia.2. Gli Stati si estendono, assimilando le entità politiche di minore importanza.3. La frontiera è una struttura viva, il cui posizionamento materializza il dinamismo di uno Stato in un dato momento della sua storia (in altri termini: la frontiera ha vocazione a spostarsi).4. In ogni processo di espansione spaziale prevale una logica geografica, in quanto lo Stato assorbe, prioritariamente, le regioni che consolidano ed integrano la viabilità del suo territorio: litorali, bacini fluviali, pianure e, più in generale, i territori più riccamente dotati.5. Lo Stato è portato naturalmente ad estendersi a causa della presenza alla sua periferia di una civiltà inferiore alla sua.6. Il processo di assorbimento delle nazioni più deboli si autoalimenta: più lo Stato cresce, più esso ha voglia di crescere.

Le sei leggi della teoria organicistica dello Stato

La paternità del termine «geopolitica»



Johan Rudolf Kjellén (1864-1922)

La paternità del termine geopolitica non spetta né al mondo anglosassone, né a quello francese, né a quello tedesco bensì ad un politologo svedese, allievo di Ratzel.

L’apparizione del termine avviene in un suo studio del 1916 intitolato «Lo Stato come forma di vita» che riprende e sviluppa la teoria organicistica del suo maestro.

Geopolitica come «impatto dei fattori geografici (posizione, forma, aspetto fisico) di uno stato relativamente alla sua politica estera»



La geopolitica tedescaKarl Ernst Haushofer (1869-1946)

Generale e studioso di geopolitica.

Poliglotta: oltre al tedesco, parlava inglese, francese, russo, giapponese, cinese e coreano.

Affascinato dal Giappone, dove operò come diplomatico e consigliere militare.

Studioso delle filosofie orientali di India e Tibet e delle origini della razza ariana.

Membro della società segreta-esoterica Vril-Thule

Rudolph Hess fu suo allievo e in seguito protettore.




Nel 1924 fonda la rivista «Zeitschrift fur Geopolitik»

Riprende il concetto di «spazio vitale» espresso da Ratzel e lo completa con il concetto di «grande spazio» («Geopolitik der Panideen»)

Fautore dell’alleanza con l’impero giapponese

Fautore del patto Ribbentrop-Molotov

Contrario all’operazione Barbarossa, invasione dell’Unione Sovietica (la Germania non poteva sostenere una guerra su due fronti)

Caduto in disgrazia al regime nazista, scagionato dal tribunale di Norimberga, si suicida nel 1946 insieme alla moglie Martha (di origini ebree)

Il pensiero geopolitico di Karl Hausofer



La geopolitica tedescaLa Geopolitica delle Panidee di Karl Hausofer



La geopolitica tedescaIl patto Ribbetrop - Molotov del 23.08.1939(la seconda Guerra MondialeInizia il 1.09.1939)

Spartizione russo tedesca della Polonia

«Messa in sicurezza» del confine orientale della Germania

Stalin occupa (oltre a metà della Polonia) le repubbliche balticheEstonia, Lettonia e Lituania

Inizio della guerra con la Finlandia



La geopolitica tedescaIl «lebensraum tedesco»



Come è andata a finire?La battaglia di Stalingrado

17 luglio 1942 – 2 febbraio 1943(il D-day è del 6 giugno 1944)

La geopolitica italiana



Ernesto Massi (1909-1997)

Insieme a Giorgio Roletto (1888-1967)

(nessuna immagine disponibile)

Nel 1939 fonda la rivista «Geopolitica» insieme a Giorgio Roletto, suo professore alla facoltà di Scienze Politiche a Trieste.

Nel manifesto «Per una geopolitica italiana» i due rivendicano l’autonomia della disciplina dalle pre-esistenti correnti anglosassone, francese e tedesca.

«Non dovevamo copiare niente a nessuno perché avevamo già tutto in casa» (si veda gli «Antesignani»)

La geopolitica italiana rifiuta sia il determinismo, che il possibilismo, assumendo una connotazione storicistica.

Cartografie della geopolitica italiana



La geopolitica italiana



«Una geopolitica così intesa risponde alla concezione fascista ed è espressione del dinamismo dei tempi.Molta parte della politica estera, interna e coloniale del Fascismo, che è geopolitica in atto, rientra così nel campo della nostra indagine e dell’elaborazione scientifica col metodo geografico politico dinamico a base storica-statistica»

Per una geopolitica Italiana, G. Roletto – E. Massi (1939)



La geopolitica italianaCome è andata a finire? Le battaglie di El Alamein

1° luglio 1942 - 3 novembre 1942

La «sfera di prosperità comune»





La bandiera giapponese

Fino al 1945 Dopo il 1945

La geopolitica nel dopoguerra



George F. Kennan(1904-2005)

Harry S. Truman (1884-1972)

Henry Kissinger (1923) Leonid Ilic Breznev

(1906-1982)

«Containment» e conflitti nel rimland



Muro di Berlino + Patto di Varsavia

Afghanistan (dal 1980)

Conflitto arabo- israeliano dal 1949

Iran-Iraq 1980Iraq dal 1991

Indocina (1946-54)Vietnam (1960-75)

India – Pakistan(1947-1999)

Guerra di Corea(1950-1953)



La geopolitica oggiYves Lacoste (1929)

Fondatore della rivista «Hérodote»

Applica gli studi geopolitici al contesto della decolonizzazione e del terzomondismo

Definisce la geopolitica come «l'approccio razionale di un insieme di rappresentazioni che esprimono le rivalità di diversi tipi di potere su dei territori»



La geopolitica oggiLucio Caracciolo (1954)

Fondatore della rivista «Limes» (1993)

Definisce la geopolitica «non come una scienza ma piuttosto come un ragionamento»

Ogni numero ha un soggetto monografico

Ha partecipato in varie occasioni al «Gruppo Bilderberg»

Nel 2000 ha fondato anche la «Eurasian Review of Geopolitics – Heartland»

I nuovi fronti della geopolitica



I nuovi fronti della geopolitica



Anche l’ISIS fa geopolitica!Recentemente uomini del Califfato hanno dichiarato che «il nostro scopo è di cancellare per sempre i confini tracciati dagli accordi di Sykes-Picot» (1916)

Domande e dibattito



Grazie per la vostra attenzione!

Per ulteriori informazioni sull’argomentoGabriele Gattozzi

[email protected]

www.gattozzi.net



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