La Genovese Newsletter febbraio

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N° 1 • 2010 Negli ultimi mesi ho avuto la fortuna di incontrare molte persone, sia tra gli addetti ai lavori che tra i semplici consumatori, con cui si è parlato molto di caffè: nelle fiere a cui abbiamo partecipato (Anuga e HOST-SIC), nei corsi di assaggio che organizzazziamo in collaborazione con l’INEI, nelle giornata in cui abbiamo aperto le porte della torrefazione al pubblico (Io Bevo Espresso 2009). Ho avuto la sensazione che ci sia un mondo di appassionati, soprattutto tra i consumatori finali, che hanno voglia e bisogno di conoscere tutto quello che sta dietro la nostra fantastica bevanda. E ho avuto la conferma che la strada intrapresa dalla nostra azienda, e da tutte quelle che lavorano sulla qualità, sia quella giusta: oggi, per chi lavora nel mondo dell’alimentare, esiste un target di clientela appassionata che vuole capire, conoscere, studiare. Quindi non dobbiamo stancarci di informare e fare cultura riguardo al nostro prodotto, perché c’è tanto da dire e tanto da scoprire anche per noi addetti ai lavori. Certo, per chi gestisce un’azienda di caffè, le problematiche sono note e molte: dal prezzo della materia prima agli investimenti necessari per poter sopravvivere in un mercato sempre più competitivo e spietato, ma credo che ci siano dei momenti straordinari che rendono il mestiere del torreffattore uno di più belli che ci sia: l’aroma e il calore della tostata che scende dalla torrefattrice, lo studio e la costruzione di una nuova miscela, la soddisfazione di vedere il tuo marchio in uno di bar più belli della città. E tra questi momenti, ci metto sicuramente l’attenzione appassionata di un pubblico di consumatori che ti ascoltano mentre parli di aromi positivi o spieghi come funziona il processo di torrefazione. In questo senso la giornata “Io Bevo Espresso 2009” del 22 novembre scorso è stata straordinaria: abbiamo aperto le porte della nostra azienda una domenica di metà novembre, pensando che le persone preferissero starsene a casa piuttosto che venire a vedere come funziona una torrefazione, e invece abbiamo avuto moltissimi visitatori che avevano fame e voglia di sapere e conoscere; abbiamo spiegato come funziona il nostro processo di tostatura e miscelatura, abbiamo raccontato un po’ la storia del caffè, dal raccolto nei paesi di origine all’arrivo in torrefazione, e abbiamo dato le basi dell’analisi sensoriale affinché possano giudicare l’espresso che prendono tutti i giorni al bar. E i partecipanti hanno seguito con entusiasmo e attenzione, molta più di quella che ci mettono a volte gli addetti ai lavori. È stata una giornata bellissima, una vera festa del caffè. Nel nostro piccolo abbiamo una missione: cercare di educare il consumatore finale affinché sia in grado di apprezzare la vera qualità del prodotto che offriamo, affinché il cliente/barista sia invogliato a puntare sulla qualità e non su altre leve (prezzo, finanziamenti, ecc.), perché la qualità è sempre vincente. La nostra più grande soddisfazione è che i nostri clienti ci seguono in questo progetto: partecipano con entusiasmo ai corsi che organizziamo, portano avanti la certificazione dei locali (in provincia di Savona ce ne sono già 16), scelgono le nostre miscele migliori e le propongono con entusiasmo alla clientela. Quindi, il nostro impegno per il 2010 è semplice: continuare a fornire un prodotto di qualità e a contribuire a formare assieme ai nostri clienti una cultura e una passione per quella meravigliosa e unica bevanda che è il caffè. Alessandro Borea L’editoriale: parlare di caffè La Genovese sbarca a Casablanca Anuga 2009 Espresso Italiano Champion Richiesta l’IGP per “L’espresso Italiano” Le Origini: Ethiopia Sidamo L’elenco dei locali certificati

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La Newsletter di Febbraio

Transcript of La Genovese Newsletter febbraio

Page 1: La Genovese Newsletter febbraio

N° 1 • 2010

Negli ultimi mesi ho avuto la fortuna di incontrare molte persone, sia tra gli addetti ai lavori che tra i semplici consumatori, con cui si è parlato molto di caffè: nelle fiere a cui abbiamo partecipato (Anuga e HOST-SIC), nei corsi di assaggio che organizzazziamo in collaborazione con l’INEI, nelle giornata in cui abbiamo aperto le porte della torrefazione al pubblico (Io Bevo Espresso 2009).Ho avuto la sensazione che ci sia un mondo di appassionati, soprattutto tra i consumatori finali, che hanno voglia e bisogno di conoscere tutto quello che sta dietro la nostra fantastica bevanda.

E ho avuto la conferma che la strada intrapresa dalla nostra azienda, e da tutte quelle che lavorano sulla qualità, sia quella giusta: oggi, per chi lavora nel mondo dell’alimentare, esiste un target di clientela appassionata che vuole capire, conoscere, studiare. Quindi non dobbiamo stancarci di informare e fare cultura riguardo al nostro prodotto, perché c’è tanto da dire e tanto da scoprire anche per noi addetti ai lavori.Certo, per chi gestisce un’azienda di caffè, le problematiche sono note e molte: dal prezzo della materia prima agli investimenti necessari per poter sopravvivere in un mercato sempre più competitivo e spietato, ma credo che ci siano dei momenti straordinari che rendono il mestiere del torreffattore uno di più belli che ci sia: l’aroma e il calore della tostata che scende dalla torrefattrice, lo studio e la costruzione di una nuova miscela, la soddisfazione di vedere il tuo marchio in uno di bar più belli della città. E tra questi momenti, ci metto

sicuramente l’attenzione appassionata di un pubblico di consumatori che ti ascoltano mentre parli di aromi positivi o spieghi come funziona il processo di torrefazione. In questo senso la giornata “Io Bevo Espresso 2009” del 22 novembre scorso è stata straordinaria: abbiamo aperto le porte della nostra azienda una domenica di metà novembre, pensando che le persone preferissero starsene a casa piuttosto che venire a vedere come funziona una torrefazione, e invece abbiamo avuto moltissimi visitatori che avevano fame e voglia di sapere e conoscere; abbiamo spiegato come

funziona il nostro processo di tostatura e miscelatura, abbiamo raccontato un po’ la storia del caffè, dal raccolto nei paesi di origine all’arrivo in torrefazione, e abbiamo dato le basi dell’analisi sensoriale affinché possano giudicare l’espresso che prendono tutti i giorni al bar. E i partecipanti hanno seguito con entusiasmo e attenzione, molta più di quella che ci mettono a volte gli addetti ai lavori. È stata una giornata bellissima, una vera festa del caffè.Nel nostro piccolo abbiamo una missione: cercare di educare il consumatore finale affinché sia in grado di apprezzare la vera qualità del prodotto che offriamo, affinché il cliente/barista sia invogliato a puntare sulla qualità e non su altre leve (prezzo, finanziamenti, ecc.), perché la qualità è sempre vincente.La nostra più grande soddisfazione è che i nostri clienti ci seguono in questo progetto: partecipano con entusiasmo ai corsi che organizziamo, portano avanti la certificazione dei locali (in provincia di

Savona ce ne sono già 16), scelgono le nostre miscele migliori e le propongono con entusiasmo alla clientela.Quindi, il nostro impegno per il 2010 è semplice: continuare a fornire un prodotto di qualità e a contribuire a formare assieme ai nostri clienti una cultura e una passione per quella meravigliosa e unica bevanda che è il caffè.

Alessandro Borea

L’editoriale: parlare di caffè

• La Genovese sbarca a Casablanca• Anuga 2009• Espresso Italiano Champion• Richiesta l’IGP per “L’espresso Italiano”• Le Origini: Ethiopia Sidamo• L’elenco dei locali certificati

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Più profumo d’Italia a Cannes: nel mese di gennaio nel pieno centro di Cannes ha aperto un caffé ristorante di alta clas-sica, con una vasta scelta di pasta fresca italiana, vini italiani e naturalmente caf-fé espresso La Genovese.Il locale è situato in pieno centro a un minuto dalla Rue d'Antibes la via con il maggior numero di negozi di Cannes e a 5 min dal Palazzo dei Festival.

APRE A CANNES

ZERO ZEROPASTA E APERITIVO

Grazie all’abilità e allo spirito imprenditoriale di Richard Organi,francese di Nizza, e il suo collaboratore Younes, il caffé La Genovese è una realtà apprezzata in Marocco, soprattutto a Casablanca. L’azienda Maroc Convivialite, fondata nel 2007, distribuisce le miscele di caffè in grani e in cialde nei migliori bar, Rhiad e alberghi della città. La qualità del prodotto è molto apprezzata dai clienti, abituati a consumare miscele di caffé tostate sul posto, con un gusto molto forte e amaro.I Marocchini sono fortissimi consumatori di caffè, e hanno ap-prezzato da subito il gusto tipico dell’espresso italiano di qualità!

LA GENOVESE SBARCA A CASABLANCA!

ANUGA:WORLDWIDE FOODDal 10 al 14 ottobre 2009 si è svolta a Colonia l’Anuga, la più importante fiera dell’agro-alimentare al mondo. La Genovese ha partecipato con un suo stand per il quarto anno consecutivo, in collaborazione con il Consorzio Selezi-one Italia. Alcuni numeri: 1.023 espositori su un totale di 5.304 stra-nieri, una presenza complessiva italiana che supera perfino quella tedesca che conta 976 espositori. Sorprendente anche il dato riguar-dante l’affluenza, che registra ben 164.000 operatori specializzati con la percentuale di visitatori stranieri che sale al 54%, segnando un incremento del 2% rispetto all’edizione del 2005.

Quello registrato all’Anuga 2009 non è solo un successo di numeri per l’Italia: emerge una generale soddisfazione sia per il numero che per la qualità dei contatti avuti, considerati in generale mi-gliori rispetto all’edizione dello scorso anno. Naturalmente anche per il settore del caffè.

Il caffé dell’Ethiopia rappresenta la possibile autentica origine del caffé. Secondo una teoria infatti, tutte le Arabica del mondo proverebbero dalla regione occidentale del Paese, Kaffa, dove la cultura islamica favoriva la diffusione di questa bevanda non alcolica e stimolante per la mente. L’Ethiopia Sidamo prende il nome dalla regione meridionale dove è coltivato, a un’altitudine che oscilla tra i 1500 e 1800 metri.La raccolta avviene tra luglio e dicembre. I chicchi sono piccoli e di forma arrotondata

IL PROFILO SENSORIALEUna straordinaria scoperta questo Etiopia lavato, caratterizzato da punte aromatiche positive e nette e spiccate. All’elevato caco, pari a quello del Brasile, si accompagna un elevatissimo profumo di fiori e miele seguito da una bella punta di frutta secca a nocciolo (noce, mandorla, nocciola, pistacchio). Le note speziate de tè, della liquirizia, del tabacco, del rabarbaro emergono accompagnate da sentori di erbe aromatiche; bello anche il sentore tostato di caramello e di cereali, mentre non anca una punta balsamica di menta, anice e d erbe alpine.Sono bassissimi gli odori negative, eccezion fatta per una punta di animale, cavallo sudato, il pelo bagnato, il cuoio e il sudore, che gli conferisce un che di selvaggio. E’ un caffé che riserva molte sorprese piacevoli e inaspettate.

Fonte: ritratti ricavati con analisi sensoriale alla cieca eseguita da un panel di dieci giudici, con metodo Big Sensory Test® Avanzato.

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Di Gianluigi Sora (presidente Istituto Nazionale Espresso Italiano)

Espresso Italiano Champion sarà soprattutto una gara contro noi stessi, un modo per stimolare i nostri baristi a dare ogni giorno il massimo

La notizia è passata di bocca in bocca: l’Aibes (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori) e l’Istituto Nazionale Espresso Italiano uniranno le forze per dare vita a Espresso Italiano Champion. Si tratterà di una competizione tra baristi che, partendo da selezioni regionali e arrivando a una finale nazionale, decreterà il migliore. Ma non è solo una competizione tra baristi: per noi è molto di più, è una competizione contro noi stessi. Non ci siamo mai nascosti dietro un dito: la qualità dell’espresso nei nostri bar non sempre è all’altezza della sua fama internazionale. Mancando uno standard, più di dieci anni fa l’Istituto Nazionale Espresso Italiano ne ha codificato uno ed è nato l’Espresso Italiano Certificato. Ma i chicchi sono materia viva e sensibile e la loro resa in tazzina dipende soprattutto dalla mano di chi li lavora. Per questo abbiamo previsto nella certificazione la formazione obbligatoria per i nostri baristi, facendone degli Espresso Italiano Specialist. Espresso Italiano Champion sarà una competizione contro noi stessi per capire come migliorare ancora questa formazione, come supportare ancora di più chi tutti i giorni lavora dietro il bancone. Espresso Italiano Champion sarà la nostra Olimpiade. Ci sarà un vincitore, ma nessun vinto.

ISTITUTO NAZIONALE ESPRESSO ITALIANO: RICHIEDEREMO ALL’EUROPA L’INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA PER L’ESPRESSO ITALIANO

L’Indicazione Geografica Protetta è l’unico strumento di tutela efficace per difendere l’espresso italiano per-ché lega l’espresso italiano al suo territorio Il consiglio di amministra-zione dell’Istituto Nazionale Espres-so Italiano ha deliberato di procedere alla richiesta dell’Indicazione Geo-grafica Protetta (IGP) per l’espresso italiano in sede comunitaria. Con questa decisione l’Istituto intende rafforzare la tutela del prodotto, che già attua da oltre dieci anni con una certificazione sensoriale. “L’IGP è l’unica strada percorribile per una seria ed efficace azione di protezi-one dell’italianità dell’espresso - ha affermato Gianluigi Sora, presidente dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano - L’IGP prevede infatti uno stretto legame tra la filiera e il ter-ritorio di origine del prodotto. A differenza di altre forme di tutela stabilite dalla CE, l’IGP garantirà al consumatore che l’espresso che ber-rà sia stato realizzato con miscele di caffè solo italiane e con attrezzature professionali solo made in Italy”. “Il caffè è la seconda commodity a

livello mondiale e l’espresso, so-prattutto negli ultimi anni, ha conosciuto una forte crescita su tutti i mercati internazion-ali - ha proseguito Sora - Ma quando si parla di espresso italiano le sue caratteris-tiche sono ben specifiche e già tutelate dal nostro disciplinare tecnico. Riteniamo sia arrivato il momento di raf-forzare questa tutela proprio avvalen-doci dell’IGP.

PERCHÈ CERCARE IL BARISTA PERFETTO

Il primo concorso Espresso Italiano Champion per la regione Liguria si terrà il 3 maggio 2010 ad alassio, presso la Discoteca Il Porto. Il concorso ha la finalità di mettere in evidenza la bravura e la professionalità dei barman, bar lady, dei baristi e bariste nella preparazione dell’espresso italiano e del cappuccino italiano.Possono partecipare tutti i professionisti (soci Aibes e Espresso Italiano Specialist) domiciliati nella regione Liguria. Il concorso è riservato a un massimo di 30 posti.Ogni partecipante avrà a disposizione:• Una macchina per espresso qualificata per Espresso Italiano Certificato a due gruppi.• Un macinadosatore qualificato per Espresso Italiano Certificato• Una miscela qualificata per Espresso Italiano Certificato• Una lattiera da un litro• Latte fresco di alta qualitàIl partecipante avrà 11 minuti di tempo per tarare il macinadosatore, preparare 4 espressi e 4 cappuccini.Ogni partecipante sarà giudicato da una giuria tecnica e una giuria sensoriale.A tutti i partecipanti saranno dati in omaggio i due libri Espresso Italiano Tasting e Espresso Italiano Specialist, l’abbonamento gratuito per un anno alla rivista L’Assaggio, un attestato di partecipazione e un chilo di caffè. Il vincitore della competizione regionale riceverà una targa INEI con il titolo Espresso Italiano Champion regionale 2010 e parteciperà al concorso nazionale che si svolgerà a Mestre (VE) nel mese di novembreLa partecipazione al concorso è gratuita.Le iscrizioni al concorso terminano il 30 marzo 2010.

Concorso regionale Aibes per Espresso Italiano Champion in collaborazione con AIBES e INEI

Per informazioni e iscrizioni contattate:Alessandro BoreaTorrefazione La GenoveseTel: 0182 50452 – Fax 0182 543855email: [email protected]

Giuseppe GiordanoSezione Aibes di SanremoTel: 380 3577823email: [email protected]

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Provincia di Savona:Caffè & Dintorni – Via Pertica 16 Finale Ligure – Personale abilitato: Greta GualerziSanteodoro – P.zza delle Erbe 1 Albenga - Personale abilitato: Matteo BoreaBaracca Café – P.zza Tetrarca Albenga - Personale abilitato: Ferruccio CristaudoPacan – P.zza Cavour 14 Laigueglia - Personale abilitato: Carlo FadelliPasticceria Fili – C.so Europa 39 Borghetto S.S. - Personale abilitato: Elisa SpitaleBar Milano – Via Colombo 58 Noli - Personale abilitato: Giuseppe De SimoneNew Clipper Café – Via San Pietro 24 Finale Ligure - Personale abilitato: Aziza El HafiBar 89 – Via Aurelia 122 Andora - Personale abilitato: Claudio Neirotti e Erica MandruzzatoBar Noemi – Lungomare Diaz 55 Ceriale - Personale abilitato: Patrizio Fallabrino e Daniela ZeffinoBar La Dolce Vita – Reg. Torre Pernice Polo 90 Albenga - Personale abilitato: Andrea MazzoccoCaffè Due Merli – P.zza della Maddalena 1/R Savona - Personale abilitato: Davide BorghiBar Bagni Internazionale – Lungomare Doria 1 Albenga - Personale abilitato: Massimo ZanelliHotel Regina sul Mare – V.le Hambury 220 Alassio - Personale abilitato: Silvio MachedaRistorante Pizzeria La Fenice – Via XXV Aprile 15 Pietra Ligure - Personale abilitato: Alessandro Soldati

Provincia di Genova:Bar Gino – Via XXV Aprile 1 CogoletoPersonale abilitato: Rossella Vallarino

Provincia di Torino:Osteria Rotonda dei Facchinetti – P.zza Pianezza 188 TorinoPersonale abilitato: Renzo Facchinetti

L’ELENCO DEI LOCALI CERTIFICATI DE LA GENOVESE

I PROSSIMI CORSI DI ASSAGGIO

PRESSO LA TORREFAZIONELA GENOVESE:• Giovedì 30 settembre 2010:

Corso di patente per assaggiatori di caffè• Venerdì 01 ottobre 2010:Corso di Espresso Specialist

Il nostro staff al completo