LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ......

21
DEDICATO AL NOSTRO ANGELO… Edito dalla CONFRATERNITA DI MISERICORDIA in collaborazione con altre Associazioni di Volontariato LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO NUMERO DI NATALE DICEMBRE 2009 Vorrei una voce che possa arrivare lontano da questo silenzio.. che possa distruggere i muri del tempo e lo spazio in un momento.. che possa arrivare oltre il cielo e trovarti lassù.. dove sei un angelo tu

Transcript of LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ......

Page 1: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

DEDICATO AL NOSTRO ANGELO…

Edito da l la CONFRATERNITA DI MISERICORDIA in co l laborazione con a ltre Assoc iaz ioni d i Volontar iato

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO NUMERO DI NATALE

DICEMBRE 2009

Vorrei una voce che possa arrivare lontano da questo silenzio.. che possa distruggere i muri del tempo e lo spazio in un momento.. che

possa arrivare oltre il cielo e trovarti lassù.. dove sei un angelo tu…

Page 2: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Grazie “Manu” e Buon Natale a Te! Era l’estate del 1995 quando su invito di alcuni amici dell’UNITALSI decidemmo di partecipare, alcuni della Comunità della Parrocchia di San Nicola (Torremaggiore), al pellegrinaggio a Lourdes, col cosiddetto “treno bianco”. È superfluo parlare del profondo segno che tale esperienza lasciò in ognuno di noi! La cosa che apparve subito era che la “diversità” era la “normalità”. Tutto ruotava intorno all’ammalato. Rientrati, pensammo di riportare lo “spirito” e “l’aria” di Lourdes nella nostra città. Incominciammo a contattare i diversamente abili e gli ammalati della Comunità per invitarLi a partecipare alla S. Messa domenicale. È innegabile ricordare lo stupore e la giusta ritrosia delle famiglie ad accettare tale iniziativa, cambiare il Loro modo di concepire la “diversità” e “la malattia”, dopo che per anni la cosiddetta società civile Li ave-va emarginati e/o volutamente ignorati! Comunque, tra mille difficoltà, iniziammo. Il problema principale era il trasporto: come fare per portare questi Amici in chiesa? Non avevamo mezzi idonei e/o dedicati a questo servizio! Inizialmente utilizzammo le nostre macchine, con difficoltà facilmente immaginabili, specie per le persone in carrozzina, con handicap importanti. Comunque si iniziò. All’epoca nella nostra comunità operava una “suorina” delle Ancelle del Sacro Cuore, Suor Benigna, figu-ra indimenticabile, da sempre dedicata al servizio degli Ammalati, che tra l’altro ha segnato indelebilmente intere generazioni di ragazzi (chi non ricorda il “mitico” Asilo delle suore Ancelle Principe De Sangro” ?). Per inciso, sottolineo che tale figura è stata troppo frettolosamente dimenticata e grave colpa hanno le Am-ministrazioni Comunali dell’epoca che hanno “rifiutato” l’intitolazione di una strada cittadina, come forte-mente richiesto dalla popolazione che ebbe a conosceLa: purtroppo, tali Amministrazioni, politicizzate, con paraocchi e preconcetti! Dunque, Suor Benigna mi propose di portare in chiesa un certo Emanuele, tetraplegico dalla nascita, rele-gato sulla Sua “mitica” carrozzina. All’epoca avevo come auto una vecchia renoult 5 a 2 porte. Emanuele sedeva davanti, la carrozzina nel portabagagli (con portellone aperto). Ecco che cominciai a conoscere “Manu”: non parlava, mai i Suoi occhi e i Suoi gesti erano inconfondibili: Ti manifestava la Sua gioia con una mimica unica e inconfondibile. Da allora di strada se ne è fatta! Il Gruppo degli Amici Div. Abili è una realtà e si può dire che una intera messa è animata da Loro. “Manu” era sempre il protagonista: il suo posto doveva essere vicino al coro e rideva a crepapelle! Egli è stato per noi il “faro” che ci ha fatto capire quale doveva essere la nostra mission principale: a fianco dei div. Abili! Caro “Manu” dobbiamo dirti grazie per quello che ci hai donato e se oggi c’è un pulmino attrezzato è meri-to Tuo! Guidaci dall’alto, stacci vicino, sostienici: sì ancora una volta Ti chiediamo aiuto! PS: sai “Manu”, ieri sera, alla festa, Maria mi ha fatto assaggiare un bignè fatto da Lei: era il più buono che abbia mai assaggiato in vita mia! Buon Natale “Manu”

Il tuo amico Ettore...per tutti Rino

Vorrei una voce che possa arrivare lontano da questo silenzio.. che possa di-struggere i muri del tempo e lo spazio in un momento.. che possa arrivare oltre

il cielo e trovarti lassù.. dove sei un angelo tu… Tratto dal testo “Nell’Aria” di Simona Molinari

EDITORIALE

Pagina 2

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO

Page 3: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

saia abbia le mani cal-de… versare la farina in un recipiente cavo, scio-gliere il lievito nell’acqua calda e versarrlo nella farina. Spruzzare il sale e amalgamare aggiungen-do acqua tiepida fino al raggiungimento del com-

1 kg di farina 1 lievito di birra 1 cucchiaio di sale Procedimento: le anzia-ne sagge insegnano che per una buona lievi-tazione della pasta è necessario che la mas-

posto. Lasciare lievitare per circa un’ora. Procedere alla frittura in abbondante olio bollente, meglio se d’oliva delle nostre campagne.

BUON APPETITO!

I SFRINGL

Pagina 3

NUMERO DI NATALE

i sfringl ch nn c’ magnn a Natal’, nn c’ magnn kiu’ (le frittelle che non si mangiano a Natale non si mangiano più)

GUAI A NASCERE NELLA NOTTE DI NATALE!!!! La superstizione è circolata fino agli inizi del Novecento. Chi nasceva nella notte di Natale era condannato ad essere lupo mannaro. E con questo certo non si indicava la malattia vera, la licantropia. Si intendeva tra-sformarsi in un mezzo lupo e diventare rei di scorrerie per le campagne, nelle cantine, danneggiamenti di va-rio genere ecc. Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato a Gesù Cristo, e quindi era un oltraggio osare scegliere quel giorno per venire alla luce. Di più, si aveva l'ardire di sapere an-che in quale giorno era stato concepito il neo lupo homines. Su questo non c'erano dubbi: il 25 marzo, esatta-mente nove mesi prima della nascita. E' bene considerare due fattori. Il primo è che la data del 25 dicembre è convenzionale; si hanno seri dubbi sull'anno esatto della nascita di Cristo, figuriamoci sul giorno. Il secondo è giustificato dal livello di cono-scenza popolare dell'epoca (come detto fino al primo Novecento): non è detto che si nasca esattamente nove mesi dopo il concepimento. E cosa significa nove mesi, se questi non hanno tutti lo stesso numero di giorni? Per dovere di chiarezza, tuttavia, va detto che essere un lupo mannaro "natalizio" non dava luogo a discrimi-nazioni particolari. Non era che una più o meno innocua superstizione, una diceria. Tali persone si sposavano e conducevano una vita regolare, anche se talvolta erano oggetto di sfottò. Link sull'argomento: http://www.forchecaudine.it/lupo.html

TRADIZIONI E LEGGENDE COLLEGATE AL NATALE...LO SAPEVATE CHE….

“DETTI” E MODI DI DIRE...

“La neve prima di Natale è madre...dopo è matrigna”

“Seminare dicembrino vale meno di un quattrino”

“Per i Santi sono finite le feste e i quattrini”

“Se piove per Santa Bibiana, piove per quaranta dì e una settimana”

“Chi fa Natale al sole, fa Pasqua al fuoco”

“Da Natale in là il freddo se ne va”

Page 4: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Pagina 4

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO

INVALIDITA’ CIVILE: LE NUOVE PROCEDURE LA NORMATIVA

La legge 3 agosto 2009 n.102, di conversione del D.L. 1° luglio 2009 n.78, ha previsto un nuovo sistema informatico per gestire il processo dell’invalidità civile a decorrere dal 1° gennaio

2010. GLI OBIETTIVI L’obiettivo della nuova procedura è quello di realizzare un sistema integrato tra tutti i Soggetti interessati alla gestione delle domande – fra i quali gli Enti di Patronato – mettendo al centro di tale sistema le esigenze del cittadino, con particolare riferimento a: � tempi di liquidazione � personalizzazione del servizio � trasparenza LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA Dal 1° gennaio 2010 le domande volte ad ottenere i benefici in materia di invalidità, cecità e sordità civile, nonché handicap e disabilità saranno presentate all’INPS secondo modalità stabilite dallo stesso Ente; inoltre le Commissioni mediche delle ASL saranno integrate da un medico dell’INPS quale componente effettivo. La presentazione della domanda si articolerà in due fasi: o la compilazione del certificato medico o la presentazione della domanda IL CERTIFICATO MEDICO Il cittadino richiede al proprio medico di fiducia il certificato attestante le patologie invalidanti. Il medico, a sua volta, può: produrre un certificato cartaceo su modello predisposto dall’INPS, compilarlo e consegnarlo al cittadino CERTIFICATO CARTACEO entrambi i certificati hanno una validità di 30 giorni ILCERTIFICATO MEDICO DIGITALE Non appena completata l’acquisizione del certificato medico digitale, il sistema genera un codice univoco che il medico consegna al richiedente. Tale codice consentirà di abbinare la certificazione medica alla domanda stessa. LA DOMANDA Il cittadino si reca presso uno degli Uffici del Patronato INAS presenti sul territorio portando con sé il certificato medico cartaceo o la ricevuta del certificato medico digitale. La domanda deve contenere: � i dati anagrafici e di residenza del richiedente � la tipologia della domanda (invalidità, cecità, sordità, handicap,disabilità)* � se trattasi di primo riconoscimento o di un aggravamento � i dati anagrafici di un eventuale tutore � l’indirizzo e-mail al quale inviare le comunicazioni * con una sola domanda è possibile effettuare più richieste

acquisire il certificato on-line. In tal caso il certificato sarà disponibile sul sistema per essere successivamente abbinato alla domanda CERTIFICATO DIGITALE

Riceviamo da Fernando Russo, responsabile provinciale Patronato INAS-CISL, in anteprima, una nota sulle nuove procedure per le domande di invalidità civile, che saranno introdotte, a partire dal 1° gennaio 2010, a cui siamo particolarmente grati per aver scelto la GdV per divulgare l’informativa, vista la rilevan-za sociale dell’argomento.

Page 5: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Pagina 5

NUMERO DI NATALE

Il Patronato INAS, che offre consulenza personalizzata e tutela gratuita: � controlla la esattezza e la completezza dei dati � acquisisce la domanda sul proprio sistema informativo e la trasferisce automaticamente all’INPS � rilascia al cittadino la ricevuta della domanda e la comunicazione dell’invito a visita LE NOVITA’ PIU’ IMPORTANTI � All’atto della presentazione della domanda, il sistema – ove possibile – rilascia automaticamente la comunicazione dell’invito a visita presso la ASL � Il cittadino ha facoltà di indicare una preferenza per la visita medica, al fine di evitare la convocazione in giorni nei quali deve effettuare terapie particolari � Il cittadino – tramite il Patronato – può modificare la data della vista medica proposta dal sistema anche più volte entro un arco di tempo definito

PER SAPERNE DI PIU’ RIVOLGERSI ALLE SEDI INAS

NEMRO VERDE: 800 249 307

OPPURE VISITA IL SITO: WWW.INAS.IT

Sul territorio siamo presenti a: FOGGIA VIA MONTEGRAPPA, 64-1°PIANO TEL.: 0881/726155 CERIGNOLA VIA DANTE, 4 – 1° PIANO TEL.: 0885/416565 LUCERA VIA MANZONI, 10/12 – P.T. TEL.: 0881/547955 MANFREDONIA VIA DELLE COSTERNE, 54 – 1° PIANO TEL.: 0884/582668 SAN SEVERO VIA MARTE, 73 – P.T. TEL.: 0882/226060

VENERDI 18 DICEMBRE NEL SALONE DELLE SUORE ANCELLE DI TORREMAGGIORE, I RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI E I VOLONTARI DELLA MISERICORDIA SI SONO ESIBITI NEL LORO I° MUSICAL:

GREASE Egregiamente diretto ed organizzato dalle ragazze del Servizio Civile e con l’aiuto di vo-lontari sempre disponibili, i ragazzi “abili nel sorriso” come ci piace chiamarli, si sono esi-biti con recite canti e balli, rivisitando il noto musical Grease in un “torremaggiorese” dav-vero divertente. Allo spettacolo hanno assistito, con nostra grande gioia, il sindaco di Torre-maggiore Alcide Di Pumpo e l’assessore Annamaria La-mendica. L’atmosfera è stata calda, simpatica e coinvol-gente, non sono mancati però momenti di vera commo-zione. Si è respirata molto l’aria natalizia, soprattutto quando a conclusione, i ragazzi si sono esibiti con un can-to finale “A Natale puoi..” Lo spettacolo è stato intera-mente dedicato alla memoria del caro fratello Emanuele. La cosa che ha sorpreso tutti è stata non solo la bravura e la preparazione dei ragazzi, ma soprattutto la voglia di buttarsi, di provare e mettersi in gioco...cosa che a noi molto spesso manca…. Non smetteremo mai di imparare da loro. GRAZIE RAGAZZI E ANCORA COMPLIMENTI!

Page 6: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Lo scorso 17 dicembre si è concluso il corso di formazione "Simboli e Risorse libere. Contesti e pratiche per l'uso sociale dei beni confiscati alla crimi-nalità organizzata in Provincia di Foggia" organizzato da Libera. Asso-ciazioni Nomi e Numeri contro le ma-fie - Coordinamento Provinciale di Foggia e dalla Provincia di Foggia - Assessorato alla Solidarietà e alle Poli-tiche Sociali, in collaborazione con il Ce.Se.Vo.Ca.. Il corso, che ha avuto un ottimo riscon-tro da parte dell'associazionismo e delle Istituzioni di Capitanata, ha orientato i partecipanti sui temi connessi alla legge n. 109/96 ("Disposizioni in materia di gestione e destinazione di beni seque-strati o confiscati") ed alle pratiche d'u-so sociale dei beni confiscati. Inoltre, ha illustrato le opportunità di sviluppo sociale ed economico che l’uso dei beni confiscati può generare, insieme alla dimensione etica e simbolica. Nel corso degli incontri, i formatori hanno illu-strato le modalità d'applicazione e gli strumenti di attuazione della legge sull’uso sociale dei patrimoni recuperati alla criminalità organizzata, in partico-lare a vantaggio delle organizzazioni di volontariato oltre ai percorsi utili alla promozione di iniziative di cittadinanza attiva, finalizzate alla sensibilizzazione dei diversi livelli istituzionali coinvolti

nel procedimento di destinazione dei beni e all’uso degli stessi da parte dell'associazionismo. I percorsi formativi si sono strutturati in 12 ore di formazione-azione, in tre distinti moduli didattici di 4 ore cia-scuno, in tre differenti sedi, tra ottobre e dicembre 2009: San Severo, all'Art Village; Cerignola, nella Parrocchia di S. Francesco d'Assisi e Manfredo-nia, a Palazzo S. Domenico. Nel corso degli incontri, è stato illu-strato anche l'Avviso Pubblico della Regione Puglia "Libera il Bene", che si pone come obiettivo la promozione del riuso dei beni confiscati in Puglia alla criminalità organizzata per scopi sociali, economici e di tutela ambien-tale. Il Progetto è rivolto a Comuni e Province pugliesi (in forma singola o associata) destinatari di beni confiscati (già iscritti nei rispettivi patrimoni immobiliari) che, con le nuove risorse, potranno così ristrutturarli ed adeguare la loro rifunzionalizzazione attraverso l'acquisto di forniture (attrezzature, arredi, macchinari, veicoli, ecc.) e la gestione del primo anno di attività. La gestione dei beni confiscati sarà affi-data ad organizzazioni del territorio selezionate dai Comuni con procedure di evidenza pubblica. Le proposte pro-gettuali potranno essere inviate entro il 30 marzo 2010.

Al corso di Libera hanno partecipato, complessivamente, 142 persone, che riceveranno un attestato di partecipa-zione nel corso di un incontro pubbli-co conclusivo, organizzato a Foggia nel prossimo mese di gennaio 2009. Nel frattempo, continua l'impegno e l'attenzione di Libera sul destino dei beni confiscati alle mafie: l'associazio-ne, infatti, ha chiesto al Governo e al Parlamento di ritirare l'emendamento sulla loro vendita, tramite un appello che è possibile sottoscrivere sul sito internet dell'associazione www.libera.it. La mobilitazione scaturisce dal fatto che nella Legge Finanziaria è previsto che i beni immobili di cui non sia pos-sibile effettuare la destinazione da parte del Prefetto entro il termine di 90 giorni (che possono diventare 180, in caso di operazioni particolarmente complesse), siano destinati alla vendi-ta. Con la vendita dei beni, le mafie potrebbero ritornare in possesso dei patrimoni a loro sottratti con grandi sforzi da parte della magistratura e delle forze di polizia.

Ce.Se.Vo.Ca. (Centro Servizi per il Volontariato di

Capitanata) Via F. Marinaccio, 4/D - 71122 Foggia

tel. e fax: 0881.568648 e-mail: [email protected]

url: www.cesevoca.it

Libera, Provincia e Ce.Se.Vo.Ca.: conclusi i corsi sui beni confiscati alla mafia

Pagina 6

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO

LIBRERIA DANTE di Michele Colucci

VENERDI’ 27 NOVEMBRE 2009 ALLE ORE 18.30 presso LIBRERIA DANTE

VIA OBERDAN, 11 FOGGIA SAVERIO RUSSO, RAFFAELE LICINIO E FRANCESCO VIOLANTE

PRESENTERANNO IL VOLUME Il re, il contadino, il pastore.

La grande masseria di Lucera e la Dogana delle pecore di Foggia tra XV e XVI secolo

EDIPUGLIA, Bari 2009

Page 7: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Pagina 7

NUMERO DI NATALE

A.I.D.O. Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS)

MEDAGLIA D’ORO AL MERITO DELLA SANITÀ PUBBLICA D.P.R. 15/01/1986 ISCRITTA AL REGISTRO REGIONALE DEL VOLONTARIATO DELLA REGIONE PUGLIA AL N. 111 DECRETO N. 152 DEL 23.09.1994

Donazione degli organi: uno scambio sociale

Lo scambio sociale è il primo modello di scambio tra gruppi che entrano in relazione tra loro. I beni valgo-no non per il valore economico bensì per il loro valore sociale. Ciò che viene scambiato non sono solo beni ma si tratta anche di cortesie, riti, prestazioni ecc. Lo scambio così assume forma di prestazione “volontaria” sono cioè doni fatti e ricevuti senza una contropartita immediata o concordata. Nella nostra società avvengono quotidianamente tanti scambi sociali. Anche la donazione di organi e tessuti rientra in questa categoria e vediamo perché. Gli attori sociali coinvolti nel processo di donazione sono tre: il paziente (colui che riceve l’organo), i me-dici e tutte le altre figure professionali coinvolte nelle varie fasi (prelievo - trasporto - trapianto) che posso-no essere identificati con lo Stato (tutto il processo viene gestito dallo Stato attraverso i Centri di Riferi-mento Regionali e Interregionali , il Centro Nazionale Trapianti, gli ospedali pubblici, etc) e il donatore. Poi esiste un quarto attore sociale, la società, rappresentata, sia dai parenti del paziente, sia dalla società nel suo complesso, che beneficia dell’atto di donazione. Infine, in una realtà particolare come quella italiana esiste anche un quinto soggetto, l’A.I.D.O. che, per lungo tempo si è sostituita all’intermediario statale nel-la promozione della cultura della donazione e quindi, nella fornitura del servizio stesso. L’unico bene tangibile che viene scambiato è l’organo donato, ma non passa direttamente dal destinatario al ricevente; se così fosse si creerebbe un rapporto di dono ricevuto e ciò produrrebbe problemi etici e pra-tici rilevanti. Per questo è necessario un intermediario che possa consentire non soltanto l’anonimato di donatore e rice-vente ma anche che possa “allocare” gli organi (ai vari centri di trapianto e quindi ai vari pazienti in lista d’attesa) secondo criteri di giustizia , equità e trasparenza. Il Donatore offre il suo organo in cambio della soddisfazione dei suoi bisogni di altruismo, la sublimazione delle sue pulsioni nascoste,la soddisfazione per aver compiuto un dovere sociale, l’apprezzamento della società per il gesto compiuto, etc, Il Malato riceve l’organo in cambio di gratitudine nei confronti del donatore e della sua famiglia; inoltre di solito restituisce alla società, come spesso i trapianti mettono in evidenza, un individuo migliorato (non sol-tanto dal punto di vista fisico) e più attento alle esigenze degli altri. Lo Stato, a sua volta, riceve dalla società le tasse per garantire lo svolgimento della prassi dei trapianti, ri-ceve l’organo da trapiantare e lo mette a disposizione di coloro che ne hanno più bisogno. A sua volta la Società, tramite le tasse pagate allo Stato, finanzia le spese per i malati, riceve la riduzione delle spese sanitarie (il trapianto è più economico rispetto alle cure di cui necessita quotidianamente, e spesso per lungo periodo, un paziente in attesa di trapianto) e, qualora si tratti dei parenti del malato, anche l’eliminazione di una serie di costi psicologici, fisici e di tempo. Come si può costatare si tratta di uno scambio sia generalizzato sia complesso, in quanto sono in gioco molti attori, tutti tra loro interrelati e che si scambiano entità sia tangibili che intangibili.

Filippo Carboni

Vice Presidente Nazionale AIDO

Page 8: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Protagonista assoluto della Giornata è stato il maltempo! Ma noi volontari non ci siamo scoraggiati, anzi, abbiamo anco-ra di più concentrato le energie e la collaborazione. Tutto era stato programmato nei minimi particolari. La mattina del 24 ottobre i volontari, so-prattutto gli uomini, erano pre-senti e puntuali per allestire i gazebo sul viale della Villa e per trasportare tutto il materiale della Giornata ed ognuno svol-geva il suo compito con entusia-smo. Per l’AVO di San Severo questo è stato un ottimo banco di pro-va, e di questo sono molto sod-disfatta, perché era la prima vol-ta che affrontavamo un’esperienza del genere: non eravamo mai andati in piazza con i gazebo! L’entusiasmo era alle stelle e, tra palloncini, volantini e gadget, eravamo tutti impazienti di porgerci alla gente che passa-va. Ma il problema era proprio questo: chi passava? Il tempo era così brutto che la gente sul viale era veramente poca! Per fortuna la situazione ai due banchetti in Ospedale era decisamente migliore. Lì la gen-te c’era e si fermava volentieri e tutti erano colpiti e commossi nell’ascoltare il racconto del

bicchiere d’acqua e la frase stori-ca “ a chi tocca?” Molti davano la loro adesione per il 23° corso di formazione del 28 ottobre. I volontari si avvicendavano alle postazioni in un clima di allegria e coinvolgimento, entusiasti di partecipare a questo evento. Nel pomeriggio, sperando in un miglioramento del tempo, siamo ritornati ai gazebo: ma era sempre peggio!! Il viale era più deserto che mai ed inoltre dovevamo decidere su co-sa fare riguardo all’esibizione della Banda di San Severo, che all’aperto non poteva certo suona-re! Ho preso in mano la situazione e ho deciso di concentrare il tutto all’interno del nostro Ospedale dove si stava al riparo e vi era maggiore affluenza di gente. E così, presi i dovuti accordi con il maestro Ciccone, la Banda si è esibita per circa due ore agli in-gressi del nostro Ospedale e , a sorpresa, nel reparto di Pediatra. Non so descrivere la gioia, la sor-presa e il coinvolgimento della gente, del personale, delle mam-me e dei bambini! Vedevo visi felici e sorridenti stringersi attorno a noi in un tur-binio di palloncini colorati e di scritte AVO, mentre la musica avvolgeva e coinvolgeva tutti. Era la prima volta in assoluto che

la Banda si esibiva all’interno dell’Ospedale e,… solo per un attimo…..!, ho quasi ringrazia-to il maltempo che ci aveva costretti a questa variazione di programma. La gente sostava numerosa ai banchetti e accettava il mate-riale pubblicitario e i pallonci-ni; persino il vigilante in servi-zio era commosso e partecipe. Avevo cancellato tutta l’ansia e lo stress della mattina e vede-vo realizzato lo scopo della Giornata Nazionale: la divul-gazione, le nuove adesioni e soprattutto il contatto con la gente sotto l’egida dello slogan “AIUTARE CI UNISCE!” Non mi resta, quindi, che co-statare il bilancio altamente positivo della Prima Giornata Nazionale AVO a San Severo. Voglio ringraziare tutti i vo-lontari che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione dell’evento e che hanno condi-viso le ansie, ma anche la sod-disfazione di una manifestazio-ne che ci ha visti uniti per ES-SERE VOLONTARI AVO!

Lucia Fantasia Presidente AVO San Severo

Vice-Presidente AVO Puglia

RELAZIONE SULLA PRIMA GIORNATA NAZIONALE DELL’AVO DI SAN SEVERO

Pagina 8

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO

Proverbi torremaggioresi:

jev’ nott e parev meziurn (Era notte e sembrava giorno)

so’ fnut i per a’ chius’! (sono finite le pere in campagna)

DOMENICA 6 DICEBRE NEL PIAZZALE PAL-

MA E PIACQUADDIO E DAVANTI IL COMUNE DI TORREMAGGIORE, SI E’ TENUTO IL

“MERCATINO DI NATALE” ORGANIZZATO DALLE RAGAZZE DELLA MISERICORDIA E

DAI RAGAZZI “ABILI NEL SORRISO”

Page 9: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

E? tutto pronto ormai per una nuova edizione del presepe vi-vente. Ci sembra ieri quando abbiamo salutato gli ultimi visi-tatori, quando abbiamo raccolto gli ultimi fili di paglia per le strade, quando abbiamo bevuto l’ultimo bicchiere di buon vino della botte. Ci risiamo quindi. L’atmosfera magica del Natale ci accompagna nei preparativi meticolosi della nuova edizione del presepio, abbiamo iniziato presto questo anno a muoverci con l’organizzazione, con la messa a punto delle locande e dei mestieri. C’è da decidere chi sarà Maria e Giuseppe, la nativi-tà dove localizzarla, se è oppor-tuno che gli animali vengono posti all’esterno di essa, o che debbano riunirsi in punto fuori il percorso; ma gli interrogativi sono tanti, forse troppi per chi ha paura che qualcosa vada stor-to.. Il Presepe è troppo impor-tante per noi, è una nostra crea-

tura, non possiamo sbagliare, non possiamo essere da meno dagli scorsi anni. Ma ci sono tanti amici con noi però, molte altre associazioni cittadine che sin dal primo momento ci sup-portano e sono parte integrante dell’evento, perciò siamo tran-quilli che tutto vada per il me-g l i o . Michelangelo a che punto sei con il manifesto? Augusto ti sei incontrato con la pro-loco? Sabi-no e Benito avete provveduto agli sponsor? Luigi e Vincenzo abbiamo il mezzo per le transen-ne? Anna e Lina che cuciniamo questo anno? Il latte per il Mas-s a r o c h i l o p r o c u r a ? Passano intensi i giorni e la Mi-sericordia ci comunica che loro ci sono, la Croce Rossa sarà pre-sente in massa, il gruppo giovani e giovanissimi dell’oratorio San Domenico Savio hanno già provveduto ai vestiti, anche il centro sociale per anziani parte-

cipa, la pro-loco è pronta da tempo invece, forse sono della partita an-che quelli della AGESCI 1 ed il gruppo giovani della Parrocchia Maria SS del la Fontana. Siamo in tanti, siamo entusiasti, tutto è pronto per abbellire il Co-dacchio, tutto è pronto per omag-giare a modo nostro la nascita di Gesù, tutto è pronto per deliziare i visitatori con la cucina dei nostri nonni, tutto è pronto per forestieri a far conoscere il nostro borgo, tutto è pronto per rivivere la civiltà contadina, tutto è pronto per mo-strare le casupole del borgo, tutto è pronto per scoprire abilità arti-gianali locali, tutto è pronto per un tuffo nelle nostri radici e tradizio-ni, tutto è pronto per gli Sbandie-ratori Florentinum ad offrirvi una serata di gioia e spensieratezza. S e r e n o N a t a l e a t u t t i . Il presepe apre alle 18:30 e chiude alle 22:30 Ingresso gratuito ed of-ferte volontarie nelle fermate culi-narie.

Il Presidente Antonio Di Cesare

ni. L’altra esigenza è legata al mio es-sere Direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo ed il dialogo Interreli-gioso, della diocesi di San Severo. Pro-prio su input della Commissione, co-minciai a scrivere i testi, sotto forma di “schede” >>. Un libro che intende in-vogliare a conoscere le Chiese orienta-li, specialmente quelle del vicino O-riente, più soggette a sparire, a causa dei problemi legati alle questioni politi-che, dell’area geografica ed alle pres-sioni dei fondamentalismi islamici. I saluti, sono stati portati da: Mons. Mi-chele Farulli, Presidente della Casa di riposo-Concetta Masselli; dal dr. Ga-briele Falcone, in sostituzione dell’avv. Francesco Saverio Lozupone, Grand’Ufficiale, Delegato dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusa-

Mercoledì, 25 novembre p.v. alle ore 18.00, nella Sala Conferenze della “Casa di riposo-Concetta Masselli”, sita in piazza Luigi Allegato in San Severo (FG), è avvenuta la presentazione del libro, scritto da Michele Padalino, dal titolo: Uno sguardo d’amore sulle Chie-se d’Oriente - “l’altro polmone della Chiesa”. Il testo, si sofferma sulle Chie-se Orientali, tanto antiche, quanto diver-se, che spesso vivono situazioni difficili per i delicati rapporti con gli altri culti religiosi, si pensi all’islam. Così, il prof. Padalino: << Questo lavoro, sorge da una doppia esigenza legata al mio inte-resse per le Comunità Cristiane orienta-li, sorto dai tempi della scuola media. Con i tanti viaggi in Terra Santa e nel vicino Oriente, ho approfondito sul “campo” e con la ricerca, le informazio-

lemme per la Diocesi di San Severo; della prof.ssa Isabella Varraso, Ordina-rio di geografia politico-economica, Preside della facoltà di Economia, dell’Università degli Studi di Foggia; della prof.ssa Maria Gabriella Marinelli, Presidente Inner Wheel di San Severo. L’opera è stata presentata da Mons. Mario Cota, Vicario Generale della Dio-cesi. Hanno concluso, S.E. Mons. Lucio Angelo Renna, Vescovo della Diocesi di San Severo e l’autore, prof. Michele Padalino. Ha moderato i lavori, il dott. Beniamino Pascale, Addetto stampa della Diocesi. Il ricavato, derivante dal-le offerte di chi comprerà il libro, andrà a sostenere le opere del Patriarcato Lati-no di Gerusalemme, in Terra Santa. Beniamino A. PASCALE

ASSOCIAZIONE SBANDIERATORI E MUSICI “FLORENTINUM”

Pagina 9

NUMERO DI NATALE

Presentazione di un’opera inedita sulle comunità cristiane orientali Dalle testimonianze e notizie raccolte dal prof. Michele Padalino, durante i viaggi in Terra Santa ed Oriente, nasce un lavoro che visiterà, in modo semplice e molteplice, la varietà “dell’altro polmone della Chiesa”, incuriosendo.

Page 10: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

,2,1…in onda. Il 25 ottobre a Torre-maggiore in p.zza Giovanni Paolo II, tutti i bambini dell’A.C.R e del cate-chismo della parrocchia di S.Maria della Strada, si sono sintonizzati sulle frequenze di Radio Fattore FM per la mitica Festa del Ciao e per vivere una giornata all’insegna del sano diverti-mento e della gioia di stare insieme.

Dopo una serata alquanto piovosa, il sole ci ha svegliati rassicurandoci e cosi abbiamo potuto dare inizio alla giornata, dopo un mattutino allesti-mento delle sei stazioni radio che a-vrebbero accolto i ragazzi in piazza. La celebrazione delle 9.30 in parroc-chia, ha radunato tantissimi ragazzi festosi accompagnati dagli educatori, dalle catechiste e dai genitori. Don Teo ha presieduto, sollecitando tutti ad una partecipazione attiva all’eucaristia; anche gli educatori han-no potuto così offrire al Signore il loro servizio affinché possa renderlo sem-pre più fruttuoso. A fine messa abbiamo raggiunto, in corteo, rallegrando le vie cittadine, la piazza, meta della nostra festa. Alcuni canti e bans hanno riscaldato l’atmosfera che è diventata più elettri-ca grazie a due fantomatici speakers che hanno calorosamente invitato i ragazzi a sintonizzarsi sulle giuste frequenze per vivere da protagonisti la grande trasmissione a reti unificate della Festa del Ciao. A questo punto gli educatori sono en-trati in azione, accompagnando i ra-gazzi, divisi per classi, nelle sei stazio-ni radio animate da altri educatori. Ogni radio rappresentava anche un punto gioco che dava la possibilità ai bambini di cimentarsi, attraverso pro-

ve più o meno impegnative, sulle doti canore, su quiz musicali, sulla capacità di raccontare. Ad ogni sta-zione veniva consegnata una sillaba, insieme abbiamo potuto scoprire la parola chiave della giornata, la co-municazione, tema portante dell’iniziativa annuale dell’ACR. Comunicare è una delle necessità dell’essere umano ed è alla base del concetto cristiano di persona. L’identità personale prende forma proprio nel momento in cui si comu-nica qualcosa di sé agli altri. Il Si-gnore risponde a questa voglia di comunicare, a questo desiderio di incontro e di relazione che tanti ra-gazzi sentono ma non sempre espri-mono. Ecco perché la radio come ambien-tazione, il Signore Gesù è il vero e più grande comunicatore capace di trovare i giusti canali,anche quando sono disturbati. Lui ci insegna a ricercare una comunicazione che, quindi, richiede una grande capacità di sintonizzarsi sulla giusta frequen-za…la sua frequenza.

Sulla piazza, all’interno della festa, era presente anche un banchetto di prodotti africani e del commercio equo e solidale che ricordava a tutti l’attenzione missionaria per i popoli lontani. Durante la mattinata abbiamo prean-nunciato una grande sorpresa finale; sulle note dell’inno dell’ ACR, men-tre i bambini ballavano e cantavano, dalla stazione Radio Fattore FM si è levato in cielo un fascio multicolore di palloncini con lo slogan di quest’anno, Siamo In Onda .I bam-bini entusiasti salutavano i pallonci-

ni che si allontanavano lanciando a tutti il nostro messaggio. Si, pro-prio così, i bambini e i ragazzi dell'ACR sono davvero pronti ad essere “in onda”, collegati con il mondo che li circonda, con le perso-ne che hanno accanto da sempre e con quelle che incontreranno nelle esperienze che vivranno. I nostri ragazzi saranno pronti ad essere “in onda” in particolare con Gesù, per vivere con lui, giorno dopo giorno, un'amicizia profonda capace di dare senso al loro percorso di crescita; saranno, infine, pronti ad andare in onda anche con loro stessi,con il proprio mondo interiore, per impa-rare a raccontarsi e a comunicare quello che di bello, unico e grande portano nel cuore. Ci siamo poi diretti all’oratorio per un fantastico pranzo organizzato dalle catechiste e dai genitori, ani-mato da interventi diretti dei ragazzi che hanno presentato così la loro unicità ed originalità. Come sprint finale, gli educatori hanno rappresentato la prima parte della Storia, che ripercorre le tappe dell’Iniziativa Annuale e coinvolge i ragazzi in una splendida avventura. La buona riuscita della festa è stata siglata dalla collaborazione e dispo-nibilità di tutte le forze della comu-nità, ma soprattutto dal grande regi-sta e comunicatore che è il Signore Gesù.

1,2,3,4,5,6……..CIAOOO La responsabile ACR- Lella

Festa del Ciao -Siamo in onda- Parrocchia di S.Maria della Strada Torremaggiore

Pagina 10

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO

Page 11: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Il 4 dicembre 2009 alle ore 10:00, presso l ’ A u d i t o r i u m d i P a l a z z o Celestini in Corso Manfredi n. 28 a Man-fredonia, si è svolto il convegno “Carta della Rappresentanza Giovanile” organiz-zato dal Centro Solidarietà Terzo Settore. Il Centro Solidarietà Terzo Settore è un’associazione di volontariato, regolarmente iscritta al Registro Regiona-l e d e l l e A s s o c i a z i o n i d i Volontariato della Regione Puglia al nu-mero 953, che si occupa di promuovere la partecipazione e cittadinanza attiva, in a m b i t o l o c a l e n a z i o n a l e e d europeo, soprattutto dei giovani. Il Centro Solidarietà Terzo Settore è risul-t a t o t r a i v i n c i t o r i d e l Programma Europeo “Gioventù in Azione 2007 – 2013” Azione 1.2 (scadenza 1 febbraio 2009), finanziato con i fondi della Commissione Europea, con il Pro-getto “Carta della Rappresentanza Giova-nile” (IT 12-24-2009- R1). Si tratta della prima associazione del nostro territorio che risulta vincitrice di questo Programma Europeo. Lo scopo del pro-

getto è la realizzazione della “Carta Fu-metto della Rappresentanza Giovanile” attraverso il coinvolgimento di giovani tra i 16 ed i 23 anni della città di Manfre-donia.Il Convegno “Carta della Rappre-sentanza Giovanile” si inquadra nella seconda fase del progetto, che prevede la realizzazione di un convegno di presentazione del progetto stesso e la presentazione della “Carta Fumetto della Rappresentanza Giovanile”, un docu-mento composto da 42 vignette, scelte attraverso un processo partecipato e de-mocratico, che ha visto coinvolti 60 ragazzi e ragazze tra i 16 ed i 23 anni rappresentativi della popolazione giovanile della città di Manfredonia. Al convegno sono intervenuti: Andrea Zullo del Centro Solidarietà Ter-zo Settore con una relazione dal >titolo “Il Centro Solidarietà Terzo Set-tore”;Maria Laura Marinaccio del Centro Solidarietà Terzo Settore con una relazione dal titolo “Il Progetto - Carta della Rappresentanza Giovanile”; Juri Pertichini del Celivo di Genova con

una relazione dal titolo “Carta della Rappresentanza”; Antonio Di Sapio Consigliere di Amministrazione Università degli Studi di Foggia con una relazione dal titolo “Università e Partecipazione Giovanile”: Paolo Ca-scavilla Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Manfredonia con una relazione dal titolo “Politiche Giovanile nel Comune di Manfredonia”;Paolo Giuseppe Di Caro Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani con una re laz ione da l t i to lo “Programma Gioventù in Azione 2007 2013”modererà Annibale Morsillo Pre-sidente Centro Solidarietà Terzo Setto-re. Per partecipare al convegno si prega di inviare scheda di iscrizione. Allegati troverete manifesto ed invito del conve-gno.

“La storia siamo noi, questo rumore che rompe il silenzio.” Francesco De Gregori

Gli Amici del Museo Civico di Foggia hanno organizzato per il 29 ottobre nella Sala Mazza dell’omonimo museo del Capoluogo, alle ore 18, una conferenza sull’Abbazia di Kàlena, la piu’ antica del Gargano molto probabilmente eretta nell’anno872, sita in agro di Peschici. Relatori saranno la prof.ssa Teresa Raunzino, presidente del Centro Studio “G. Martella” di Peschici, e Giovanni Barella, membro del Gruppo Archeospeleologico “Argod” di Sannicandro Garganico.. Primo in-contro del ciclo di conferenze intitolato “Conversazioni culturali” organizzato, annualmente, dagli Amici del Museo, l’appuntamento sarà l’occasione per presentare alla cittadinanza un interessantissimo sito arche-ologico provinciale che rischia di scomparire a causa dei danni causati dall’incuria e dall’abbandono. INOLTRE gli Amici del Museo hanno organizzato per il 26 novembre una conferenza sull’ecumenismo socioculturale nella nostra provincia in età preromana intitolata “La Daunia multietnica tra Italici ed Italio-ti”. Cordiali saluti

Flora Bozza

COMUNICATO STAMPA

Pagina 11

NUMERO DI NATALE

di Annibale Morsillo

AMICI DEL MUSEO CIVICO DI FOGGIA

Page 12: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Pagina 12

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO

COMUNICATO STAMPA OGGETTO: Presentazione Progetto ‘SCUOLE APERTE’ Venerdì 18/12/09 h. 17.00 Aula Magna Liceo classico ‘V.Lanza’ -Foggia Si è svolto venerdì 18 Dicembre, alle h. 17.00, presso l’Aula Magna del Liceo Classico ‘V. Lanza’, la pre-sentazione del Progetto ‘Scuole aperte’, un progetto riguardante l’apprendimento pratico della musica nelle scuole attraverso attività laboratoriali, finanziato dall’Ufficio scolastico regionale. Con l’importo acquisito, il Liceo ‘Lanza’ si è dotato di vari strumenti musicali, come un pianoforte a coda, una tastiera, una batteria e un impianto di amplificazione , che permetteranno all’Aula magna del Liceo di essere vissuta come un vero e pro-prio Auditorium OGGETTO: LANZINFESTA 2^ edizione Il “LANZINFESTA” è la festa più importante dell’anno scolastico, che raccoglie in un clima gioioso tutti gli a-lunni del Liceo. Nel corso della manifestazione, insieme alla consegna dei diplomi, sono stati premiati anche le alunne e gli alunni che hanno conseguito la votazione di 100 e lode per i quali il Ministero della Pubblica Istruzione ha previsto una borsa di studio, il cui importo purtroppo ha subito un’ennesimo ‘taglio’ alla valorizzazione del ‘merito’, rispetto a quanto precedentemente stanziato. La serata, organizzata con la direzione artistica della Prof.ssa Angela Fiorella, ha visto nell’ accogliente ‘location’ dell’Aula Magna, l’esecuzione di alcune “performances” musicali, classiche e contemporanee, delle studentesse e degli studenti della nostra Scuola, Il LANZINFESTA II Edi-zione è stato presentato da Luca Cicolella, un ex allievo del Lanza, che dopo la laurea, ha dato le ali al suo sogno e, a seguito di una difficile selezione, sta frequentando la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova. Cordiali saluti

Prof.ssa Mariolina Cicerale (Responsabile Eventi culturali Liceo Classico ‘Lanza’ )

Nelle famiglie italiane, al tradizionale Presepe ormai da diversi anni si affianca l’albero di Natale. Il WWF Foggia invita a sce-

gliere quelli artificiali bellissimi, sempre verdi e quindi riutilizzabili, invece d'abeti veri. I sostenitori degli alberi naturali denigrano quelli artificiali perché di plastica e quindi derivanti dal petrolio. Il WWF osserva che, al contrario, la plastica vede bene impiegate le sue insostituibili caratteristiche di elasticità, plasticità, isolamento, impermeabilità e durata, se impiegata per realizzare oggetti durevoli come sono appunto gli alberi di Natale, mentre è irrazionalmente utilizzata se impiegata per realizzare sacchetti, flaconi ed imbal-laggi destinati a finire tra i rifiuti dopo essere stati utilizzati per breve tempo. Va bene quindi l’albero di Natale artificiale che può essere riutilizzato per molti anni. Nel mese di Dicem-bre si ha anche un forte incremento dei consumi energetici. Per quanto riguarda le lampadine colorate e le luminarie in genere, il WWF suggerisce di ridurne il numero e di limitare il periodo di accensione. È opportuno spegnere gli ornamenti luminosi a tarda notte e quando sì è fuori casa, riducendo così i consumi di energia a beneficio dell’ambiente e della bolletta. Sono solo alcuni accorgimenti per vivere un Natale più in armonia con l’ambiente e la natura senza fare grossi sacrifici.

a cura della Sezione di Foggia del

Page 13: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Con Natale arrivano anche i regali natalizi. Perché non approfittare di questa consuetudine per fare qual-che piccolo dono alla nostra amica "Terra"? Perché, considerati gli scarsi risultati della conferenza internazionale sull’ambiente di Copenaghen, non le mostriamo la nostra solidarietà con qualche semplice "dono" natalizio? Il WWF Foggia ne suggerisce alcu-

ni. Si tratta in realtà di piccole scelte quotidiane ma che saranno sicuramente molto apprezzate dal nostro pianeta. Sono gesti da non sottovalutare se pensiamo all’effetto moltiplicatore: siamo 60 milioni nel nostro Paese e 6,8 miliardi sul Pianeta. Cominciamo dai regali a parenti ed amici. Pre-feriamo doni non confezionati o con imballaggi ridotti e possibil-

mente realizzati con materiali riciclati. Tale scelta, insieme con quella di non donare prodotti "usa e getta", consentirà di ridur-re materiali, energia e rifiuti. Per un dono sicuramente ecologico, ricordiamoci delle proposte delle associazioni ambientaliste e delle organizzazioni del commercio equo e solidale.

Pagina 13

NUMERO DI NATALE

Giornata mondiale della gentilezza: 13 Novembre 2009 “ Niente liti ed arrabbiature, solo sorrisi e carinerie” Che arrabbiarsi faccia male, lo sanno tutti. Fa aumentare lo stress, il senso di stanchezza e ci rende più anti-patici. Il 13 novembre si è celebrata la giornata mondiale della gentilezza, durante la quale tutti sono stati invitati a comportarsi meglio o a essere semplicemente più gentili. Questa ricorrenza la si deve ad un movimento nato a Tokyo nel 1988, World Kindness Movement (Movimento Mondiale per la Gentilezza), e arrivato poi negli Stati Uniti, è ora diffuso in 18 Paesi. In Italia è arrivato nel 2001 grazie a Giorgio Aias-sa, allora Presidente del Rotary Club, la sede è a Parma. Il Movimento da allora porta avanti una pacifica crociata contro i maleducati e gli arrabbiati cronici. Missione difficile, a volte quasi impossibile. In realtà per cominciare basta poco: un gesto cortese con un vicino di casa, una parola gentile con un collega di la-voro, fare passare gli altri anche quando si ha la precedenza. Non ci sono regole da seguire basta solo un po’ di buona volontà. Un libro guida? Elogio della gentilezza, di Adam Phillips e Barbara Taylor (Ponte alle Grazie, 12 euro). Un esercizio? Su www.helpothers.org: è possibile impegnarsi in atti anonimi di gentilezza. La gentilezza, dicono gli psicologi, è più contagiosa dell’influenza: basta cominciare. Claudio Baglioni sostiene: «La gentilezza è rivoluzionaria». (questa è diventata una delle frasi-manifesto del Movimento) Il sito www.gentilezza.it (posta: [email protected]) invita a segnalare gli atti meritori e a diffondere il Verbo. Il presidente del Movimento, Giorgio Aiassa, sostiene simpatiche iniziative a scuola e in città. Per esempio, Anna Maria Ferrari, una delle menti dell'associazione, ha avviato con gli studenti di Parma il progetto «Diario della gentilezza», che si concluderà a maggio del 2010. Con un meccanismo molto simile a quello del Grande Fratello: ci saranno nomination, eliminazioni e un vincitore, ovviamente gentilissimo. Sul sito www.esseregentile.it (contatti: [email protected]) si trovano idee e consigli. Per cominciare basta poco: dare il benvenuto a un nuovo vicino, aiutare chi ha bagagli pesanti, fare un sorriso in più. La gentilezza, oltretutto, fa bene alla salute. Collegatevi con www.actsofkindness.org (in inglese) leggete i risultati delle ricerche e sorridete. «Per quanto piccolo, nessun atto di gentilezza è sprecato» (l'ha detto Eso-po). Pensateci, in mezzo al traffico!

PER NATALE, PICCOLI DONI DA FARE ALLA TERRA

PROPOSTI DAL WWF

EVITARE NUOVE STRAGI DI CAPIDOGLI Per il WWF Puglia, la nefasta strage di capodogli lungo le coste del Gargano, fra Cagnano Varano ed Ischitel-

la, dimostra che lo Stato Italiano, ed in particolare il Ministero dell’Ambiente, non è in grado di affrontare simili e-mergenze. I numerosi volontari, i ricercatori e le centinaia di cittadini e pescatori accorsi sul posto nella speranza di salvare i meravigliosi giganti del mare hanno, infatti, aspettato invano l’arrivo degli esperti ministeriali. Sono arrivati in realtà i volontari del Centro Studi Cetacei. Purtroppo però la loro competenza e la loro dedizione non sono stati sufficienti per salvare i meravigliosi esemplari di capodogli, le soprannominate “balene con i denti”. “Per evitare future stragi di cetacei è necessario che il Ministero dell’Ambiente si doti al più presto di una Task Force di rapido intervento. ...

Page 14: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

L’11 dicembre scorso, nella Sala Consiliare del comune di Troia, alla presenza di Elena Gentile, assessore alle Politi-che Sociali della Regione Pu-glia, Alberto Casoria, presi-dente del Gal Meridaunia, E-doardo Beccia, sindaco di Troia, Fabio Valerio, vice sin-daco di Lucera, Antonio Mon-tanino, assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Fog-gia, sen. Carmelo Morra, presidente della Comunità Montana dei Monti Dauni Me-ridionali, Giuseppe Mescia, direttore socio-sanitario di-stretto ASL FG, è stato pre-sentato il Libro Bianco dei servizi e dei bisogni socio assi-stenziali nel territorio dei Monti Dauni. Il lavoro curato da Ennio Paolo Guadagno, Cristina Di Modugno, Giulia Mucelli e Marco Sbarra, si propone, come uno strumento di riflessione per proposte di azione sul versante dei servizi alla popolazione di un territo-rio che l’analisi dichiara ricco di potenzialità ma carente di servizi e strutture per l’assistenza ausiliaria degli anziani, dei disabili,dei minori, delle famiglie e, ancora, molto critico dal punto di vista della presenza del disagio degli a-dulti. La pubblicazione è stata

realizzata grazie ad un finan-ziamento del Programma d’Iniziativa Comunitaria Leader Plus gestito dal Gal Meridaunia, editore del volu-me, in collaborazione con Claudio Grenzi Editore. Essa mira, in punta di piedi, a “solleticare le coscienze” di tutti gli attori sociali del territo-rio, e in particolar modo, della “gente comune” che vive il ter-ritorio, la quale ha bisogno di riappropriarsi di una responsa-bilità civica che troppe volte è stata offuscata dalla cultura dell’assistenzialismo e che og-gi, più che mai, ha bisogno di ricercare uno “scambio cultura-le” con i propri referenti politi-ci piuttosto che uno “scambio economico”. Lo sviluppo puo’ essere creato solo attraverso la partecipazione di tutti. No, dunque al vittimismo; No al c o l p e v o l i s m o , N o all’assistenzialismo. Si, invece, alla partecipazione attiva e re-sponsabile laddove la respon-sabilità personale è l’elemento fondante del cambiamento che non puo’ essere imposta dall’esterno ma deve muovere dalla presa di coscienza del bi-sogno di farsi sentire, di fare rete, di interconnettersi, di cre-are sinergie con le altre compo-nenti della società in cui si vi-

ve. L’impegno di migliorarsi migliorando il proprio contesto sociale, nella vita quotidiana, si connette, allora, con un im-pegno pro-sociale e una sensi-bilità più ampia su temi quali il lavoro, le pari opportunità, la difesa dell’ambiente, la sicu-rezza globale. Indubbiamente si tratta di un processo affatto scontato poiche la responsabi-lizzazione individuale non sempre coincide con la respon-sabilità sociale, depositaria di un senso civico collettivamen-te condiviso. Qui entra in gio-co il supporto del mondo del v o l o n t a r i a t o e dell’associazionismo che puo’ contribuire moltissimo per promuovere un lento ma pro-gressivo cambiamento cultura-le. Ma,dovrà dotarsi degli stru-menti giusti per poterlo fare, poiché, come emerge dalle conclusioni del Libro Bianco, è ancora debole in quanto non è ancora dotato di quelle strut-ture e caratteristiche manage-riali proprie di una impresa sociale. La strada è, dunque, tutta in salita ma merita di es-sere percorsa. Noi ci siamo già messi in cammino.

Giulia Mucelli Project Manager Kamelot

Consulting - Foggia

“DAL DIRE AL FARE”: IL LIBRO BIANCO DEL GAL MERIDAUNIA

Pagina 14

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO

Buon natale e felice anno nuovo

Page 15: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Sabato 28 novembre 2009, pres-so la Sala Congressi del Centro di Accoglienza Approdo di San Giovanni Rotondo (Viale Padre Pio, 24), l'A.PuS.B.I. - onlus di Carlantino ha organizzato il con-vegno "Favorire il dialogo tra le Istituzioni e il Terzo Settore", durante il quale sono stati presen-tati gli esiti conclusivi del Proget-to "Modello di assistenza multi-disciplinare a pazienti affetti d Spina Bifida per favorire l'Inte-grazione sociosanitaria", finan-ziato dal Fondo dell'Osservatorio Nazionale per il Volontariato del Ministero del Lavoro, della Salu-te e delle Politiche Sociali (ex legge 266/2001) Direttiva 2007. Il convegno è stato presieduto e moderato da Leopoldo Zelante, Dirigente Medico RSC del Servi-zio Genetica dell'Ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" di San Giovanni Rotondo; Ciro Coviel-lo, Dirigente Medico Neonatolo-gia dell'Ospedale di San Giovan-ni Rotondo; Donata Cianciaru-so, del Servizio Sociale Clinico dell'Ospedale di San Giovanni Rotondo e dal Carlantinese Do-menico Innaimo, Presidente A-PuSBI. La spina bifida (nome scientifico mielomeningocele) è

una grave malformazione conge-nita a carico del sistema nervoso centrale, che consiste nella man-cata chiusura del “tubo neurale”. Colpisce la colonna vertebrale e midollo spinale del feto durante i primi mesi di gravidanza, com-portando nel nascituro disabilità motorie e funzionali a carico di diversi organi, in generale para-plegia agli arti inferiori, mancato controllo degli sfinteri, disfun-zioni dell’apparato urinario.Un bambino che nasce con la Spina Bifida rimane disabile per tutta la vita e ha bisogno di assistenza e cure specifiche. La cura di questa malattia neces-sita di un “Centro” in grado di gestire la multidisciplinarietà di cui essa necessita, centrato sul considerare i bisogni di salute delle persone affette da Spina Bi-fida, organizzando la cura nel ri-spetto delle esigenze delle fami-glie. In tutto il Sud Italia non esistono centri per la prevenzione, ricerca e cura della Spina Bifida, costrin-gendo le famiglie Pugliesi ad un emigrazione sanitaria verso il Nord Italia con molti disagi e costosi oneri economici. “Vogliamo dire basta ai nostri

viaggi della speranza, ed alla no-stra emigrazione sanitaria!” Nella condizione umana di una persona disabile c’è qualcosa che non si può eliminare (la menomazione, la diversità, la dipendenza fisica o psicologica dagli altri), ma vi sono difficoltà che possono essere com-pletamente risolte: l’indifferenza sociale e sanitaria, la fatica di farsi strada, la repressione della sessua-lità, la solitudine, la negazione dell’identità personale, il peso di una cultura fondata sull’apparenza e sulla prestazione. Lo Stato Italia-no, le Regioni hanno emanato e recepito diverse normative con lo scopo di garantire la dignità uma-na, i diritti di libertà ed autonomia della persona “handicappata”, per promuovere la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società. Con questo importante evento poniamo delle basi per indirizzare e continuare i le nostre sfide future.

Domenico Innaimo

Presidente A.Pu.S.B.I. - Onlus

Associazione Pugliese Spina Bifi-da e Idrocefalo

Favorire il dialogo tra le istituzioni e il terzo settore

Pagina 15

NUMERO DI NATALE

Paesaggi del degrado 3 dicembre 2009 ore 17:30 Palazzo Dogana Uno dei temi più importanti affrontati dalla sezione di Italia Nostra di Foggia presieduta dall’architetto An-tonio Clemente è stato quello della catalogazione dei “Paesaggi del degrado”, non solo come denuncia ma anche e, soprattutto, come straordinaria opportunità di rigenerazione del territorio urbano. Questo argomento si inserisce, a pieno titolo, tra i temi del programma di attività che Italia Nostra ha porta-to avanti in questi anni. Infatti, attraverso la fotografia e l’identificazione dei “Paesaggi del degrado”, è sta-ta costruita una mappa delle opportunità, che la città di Foggia si troverà davanti nei prossimi mesi; quan-do, finalmente, si darà avvio alla nuova programmazione dei fondi POR 2007/2013. Italia Nostra, nel por-tare avanti il tema dei “Paesaggi del degrado”, ha cercato di svolgere un ruolo attivo nell’opera di coinvol-gimento di tutta la società civile, a partire dalle Amministrazioni pubbliche interessate al governo del terri-torio e fino al semplice cittadino.

Page 16: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Continua l’attività dell’associazione Sistema Sviluppo che ha come mis-sion la creazione di partnership strategiche tra imprese ed organiz-zazioni non profit. L’associazione vincitrice del concorso “Principi Attivi – Giovani idee per una Pu-glia migliore” con il progetto “Partnership Sociali” ha l’obiettivo di formalizzare e realizzare 8 partnership strategiche tra imprese ed organizzazioni non profit ope-rando in una logica di reciproco vantaggio, sollecitando quindi il tessuto socio economico della Capi-tanata a realizzare sinergie per la diffusione di azioni socialmente responsabili . Venerdì 13 novem-bre alle ore 16,00 presso la sede operativa dell’associazione in via Gramsci 39 a Foggia durante la conferenza stampa sarà formalizza-

ta la prima partnership (attraverso la sottoscrizione di uno specifico accordo di parte-nariato) tra 4 realtà profit (Dirigi Srl, le officine meccani-che Maccheroncini Luigi, Ge-sualdo & Russo, Scalzi Elio) una organizzazione di volonta-riato (Il Vangelo della Vita On-lus) ed un’ associazione di ca-tegoria (CNA Impresa Sensibi-le) per la realizzazione di un progetto di cooperazione inter-nazionale denominato “La scuola ed il lavoro per costruire il futuro”. Durante l’evento saranno pre-sentate le altre 7 realtà non pro-fit selezionate da Sistema Svi-luppo con i relativi progetti da realizzare ed evidenziati i pos-sibili vantaggi delle imprese

disposte ad investire in un proget-to sociale. Sono stati invitati all’evento tutti gli enti coinvolti ed i partner di progetto, un rappresentante dello staff Principi Attivi della Regio-ne Puglia ed i componenti del co-mitato promotore del progetto: Ass. Provinciale alle Attività Pro-duttive Pasquale Pazienza, Ass. Comunale alle Politiche Sociali Pasquale Pellegrino, Direttore Cdo Foggia Massimo Mezzina; Presidente CSV Daunia Aldo Bruno; Giorgio Mercuri presi-dente Confcooperative Foggia; Michele Dell’Edera rappresentan-te di Puntoit srl. Per ulteriori informazioni contatta-re Fabio Quitadamo al 3274557177 [email protected].

Favorire partnership strategiche per generare valore

Pagina 16

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO

Immagini del Musical

“GREASE” Venerdì 18 Dicembre

Page 17: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Pagina 17

NUMERO DI NATALE

Lettera di un donatore di midollo osseo. Nel precedente numero del giornalino avevamo pubblicato la lettera di Rossano Bella, un giovane che come tanti altri è stato condannato a morte per la mancanza di strutture e di donatori di midollo osseo compatibile. Rossano è deceduto il giorno 09/10/89 aspettando quel midollo che non arriva-va mai. In questo numero pubblichiamo la lettera scritta da un donatore di midollo osseo. Questa lettera la dedico a Rossano Bella e a lui la mando idealmente, sperando che il “mio” pa-ziente sia uno come lui. Ciao Rossano Mi chiamo Massimo, noi non ci conosciamo ma adesso tu hai una parte di me. Ho donato il midollo osseo ai primi di Ottobre di quest’anno, mediante prelievo di cellule staminali emopoietiche da sangue periferico. Ebbene si, anche a me è toccata questa fortuna; quando mi sono iscritto all’ADMO – ormai quasi 7 anni fa – ricordo che l’avevo fatto con grande spensieratezza, certo con un po’ di timore ma anche con tanta speranza. Perché se da una parte mi faceva effetto il dover eventualmente sottopormi a un’operazione (allora il prelievo di CSE da sangue periferico non era previsto), dall’altra speravo che il mio gesto avesse un significato, che veramente potessi essere utile a una persona.Così vivevo tra una piccola paura e una grande speranza. Poi quest’estate ho visto un numero di telefono sconosciuto apparire sul mio cellulare: all’inizio pensavo fosse qualcun altro, ma tornato a Torino sono stato richiamato da una dottoressa e ho avuto la piacevole sorpresa – ero idoneo per la donazione. Certo ormai cominciavo a sospettarlo dato che avevo fatto già 3 esami di compatibilità ma dato che dopo gli altri non c’era stato seguito, anche in questo caso me n’ero dimenticato. Invece la chiamata è giunta, come tutte le sorprese, inattesa: io ero sorpreso ma felice e forse la dottoressa era più sorpresa di me dato che alla domanda “se la sente di donare” io ho risposto “certo, mi sono iscritto all’ADMO apposta”. E in effetti mi ero reso conto che io ero stato sempre pronto per donare, mi sembrava una cosa bel-lissima e naturale; riflettendoci poi, mi sembra che certe cose, certi avvenimenti naturali, accadano in maniera del tutto spontanea e noi – quando poi si manifestano – ce li aspettiamo, perché in fon-do siamo sempre stati pronti.Già, in fondo ero sempre stato pronto e speravo che accadesse. Ed è accaduto. Così ho iniziato la trafila dei controlli, dei colloqui con i medici, degli esami di appro-fondimento; se mi rivedo allora mi sembra che i medici fossero più titubanti di me perché loro era-no molto precisi nel spiegarmi tutti i dettagli e io con grande naturalezza gli rispondevo “va bene”, “sono pronto”, “certamente” ecc… E così finalmente è arrivato il giorno della donazione: certo la preparazione non è stata una passeg-giata ma in fondo, rispetto a quello che rappresenta, è comunque una sciocchezza.E poi i medici e gli infermieri che mi hanno accompagnato in questo percorso sono stati un po’ degli angeli custodi. Tornando a noi, caro Rossano, la donazione è andata via, tutto sommato velocemente, come tutte le cose che aspetti che accadano e che poi, naturalmente, ti scorrono dentro e ti cambiano senza che tu te ne sia accorto. Io in effetti mi sento uguale a prima, non mi sembra che sia cambiato nul-la….ma tu, caro amico mio, beh, per te è diverso.Perché tu da allora sei cambiato, per te la vita ha ripreso il suo corso e da allora hai finalmente potuto sorridere di nuovo.

Page 18: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

Io lo so che nulla è ancora deciso, che ci sono ancora tanti rischi, ma so anche che tu ce la farai e che il sorriso starà sulla tua faccia fino a quando sarai anziano. Non è una speranza vana, è come la sensazione che ti ho descritto prima, ricordi? Quella sensazio-ne profonda, quella vocina che viene da chissà dove e che, con un volume piccolo ma incessante-mente, ti ripete che andrà così, come deve essere, perché così è scritto nel libro della tua vita. Quindi, caro mio, preparati perché un sacco di cose ti aspettano. Prendi la tua lettera, quella che hai scritto tanto tempo fa, e stracciala. Perché non è finita. Perché tua cugina e i tuoi amici ti aspettano. Perché la tua musica attende che tu la suoni. Perché le tue collezioni devono andare avanti. Perché i tuoi genitori sono a casa, con la cena pronta anche per te. Perché la medaglietta di San Valentino sta meglio addosso a te. Perché Maria ti ama ed Alessandro sarà il vostro figlio. Perché io ci credo e la mia mano non ti lascerà. Ti voglio bene, amico mio.In bocca al lupo e Buon Natale.

Claudio di Fazio – Responsabile ADMO – sezione comunale di Torremaggiore

Pagina 18

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO

Una massima ebraica recita: "Acquistati un amico" riferita all'impor-tanza di aver con se un buon libro che può diventare un grande amico. Consiglio a tutti, appassionati di lettura e non, "Le Parole e i Giorni" di Gianfranco Ravasi.

Non un libro comune da leggere tutto d'un fiato, ma uno spazio giorna-liero da ritagliare, un'oasi in cui rifocillare la mente nel deserto morale e spirituale che tanto spesso caratterizza il nostro quotidiano.

Citazioni di filosofi, attori, scrittori da cui l'au-tore trae spunto per brevi meditazioni con lo scopo di dare ai nostri giorni un significato, rimuovendo quella patina di superficialità che sovente ne offusca l'autentico splendore. Non si può non rimanere affascinati dallo stile fluido, elegante e incisivo del Ravasi, una penna che a tratti diventa poesia dell'anima, "un amico" che ci farà compagnia in questo viaggio lungo un anno. Buona lettura.

Myriam Silia

Page 19: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

'O rraù (il ragù) 'O rraù ca me piace a me

m' 'o ffaceva sulo mammà. A che m'aggio spusato a te, ne parlammo pè ne parlà.

Io nun sogno difficultuso; ma luvàmell' 'a miezo st'uso.

Sì, va buono: cumme vuò tu.

Mò ce avèssem' appiccecà? Tu che dice? Chest'è rraù?

E io m'a 'o mmagno pè m' 'o mangià... M' 'a faje dicere na parola?

Chesta è carne c' 'a pummarola.

1947 Eduardo De Filippo

Pagina 19

NUMERO DI NATALE

A conclusione di questo numero, interamente dedicato alla memoria del caro Emanue-le, non poteva mancare il nostro saluto per continuare a ricordarlo CIAO MANU.. SEI ENTRATO NELLA NOSTRA FAMIGLIA CHE TI HA AMATO COME UN FRATELLO SIN DAL PRIMO GIORNO. COME POTER DIMENTICARE QUELLO SGUARDO CHE PRONUN-CIAVA LE PAROLE CHE IL TUO CUORE CI VOLEVA DIRE… QUEL SORRISO SINCERO, ALLEGRO E FELICE…. QUANDO ORGANIZZAVAMO LE USCITE E TU ERI IL PRIMO AD ADERIRE.. SEMPRE COMPLICE DI OGNUNO DI NOI. TU CHE SAPEVI LEGGERCI DEN-TRO E CHE IN OGNI OCCASIONE HAI SAPUTO INSEGNARCI TANTO…. E’ PER QUESTO CHE PRIMA DI SALUTARCI VOGLIAMO DIRTI GRAZIE PER TUTTO QUELLO CHE CI HAI TRASMESSO, PER I MOMENTI BELLI E PER QUELLI TRISTI CONDIVISI INSIEME… SEMPRE INSIEME…NOI… GRAZIE PER TUTTI I BEI SORRISI DONATICI OGNI GIORNO… GRAZIE PERCHE’ ERI SEMPRE IL PRIMO AD ESSERE PRONTO E L’ULTIMO CHE ANDAVA VIA… PERCHE’ RI-CONOSCEVI IL SUONO DEL PULMINO DEI TUOI AMICI CHE VENIVANO A PRENDERTI OGNI GIORNO CON LA VOGLIA DI VEDERTI SORRIDERE! RESTERAI PER SEMPRE IL NOSTRO ANGELO… IL NOSTRO FRATELLO “ABILE NEL SORRISO”…

CIAO MANU…

Page 20: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

" ... Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù. n quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini .... " (Fil 2, 5 - 7) L'abbassamento di Cristo, che pur essendo Dio, diventa uomo per condividere la nostra condizione umana, è un chinarsi di Dio sull'uomo per prenderlo in braccio, così come un adulto si china per prendere in braccio un bambino. E' questa l'icona sulla quale vi invito a riflettere per il prossimo Natale. In questo nostro tempo, in cui l'uomo si crede un dio e pensa di bastare a se stesso vivendo senza Dio, il Natale di Gesù ci dà una grande lezione di umiltà. n chinarsi di Dio sull 'uomo con la nascita di un bambino povero e indifeso indica la vittoria dell' amore sulla superbia e l'arroganza di chi non sa riconoscersi come creatura di Dio e cerca la propria realizzazione nel potere, nel denaro, nel successo ... n Natale indica, ad ogni uomo di buona volontà, che l'unica strada da percorrere è quella dell'amore che rende solidale e porta l'uomo a chinarsi su un suo simile per prenderlo in braccio, aiutarlo, confortalo, curarlo. Cristo oggi continua a nascere, solo se noi cristiani avendo in noi " ... gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù ... " continuiamo ad abbassarci per amore e per amare. Buon Natale

Sr. Teresa Marangi

Il 12 Dicembre si è tenuto a Borgo Mezzanone l’incontro tra tutti i volontari della Miseri-cordia del coordinamento Foggia 21 per scambiarsi gli augui di Natale. A seguito di un precedente coordinamento si è stabilita Borgo Mezzanone come tappa per l’incontro al fi-ne di visitare il centro di accoglienza degli extracomunitari i quali sono stati invitati al pranzo comunitario al Santuario dell’Incoronata. La giornata è stata caratterizzata da un momento di accoglienza, la santa Messa, un rinfresco nel centro di accoglienza, il pranzo comunitario c/o il Santuario di Borgo Incoronata (FG) e a chiusura un incontro di coordi-namento e gli auguri di Natale. Questa giornata è stata non solo un occasione per condivi-dere un’esperienza, ma anche un modo per conoscersi e scambiarsi opinioni e conoscenze.

AUGURIAMO A TUTTI DI TRASCORRERE BUONE FESTE.

Page 21: LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO - Ce.S.eVo.Ca. - Centro … · 2009-12-30 · Il tuo amico Ettore ... Chi nasceva la notte di Natale diventava lupo mannaro perché quel giorno era riservato

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO E’ DISPONIBILE IN VERSIONE ON LINE SUL SITO: WWW.MISERICORDIATORREMAGGIORE.IT

INOLTRE POTRETE RITIRARE LA VOSTRA COPIA C/O LA SEDE DELLA CONFRATERNITA DI MISERICORDIA DI TORREMAGGIORE VIA ARIOSTO, 1 TEL 0882/381040 - e-mail [email protected]

POTRETE MANDARCI UN VOSTRO CONTRIBUTO, SUGGERIMENTO, NOTIZIA O ALTRO

VIA MAIL… OGNI CONTRIBUTO PER NOI E’ PREXZIOSO!!!

AUGURIAMO A TUTTI UN SERENO NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO

LA GAZZETTA DEL VOLONTARIO EDITO DALLA :

CONFRATERNITA DI MISERICOR-DIA DI TORREMAGGIORE

IN COLLABORAZIONE CON ALTRE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DIRETTORE RESPONSABILE: ANTONIO GUIDONE

Cogliamo inoltre l’occasione per salutare le ragazze dei progetti di Servizio Civile che dopo dodici lunghi mesi sono giunti al termine. Vogliamo ringraziarle per il loro contributo e per la loro allegria. Vi facciamo un forte in bocca al lupo e ci auguriamo di rivedervi presto. Ai nuovi progetti che prenderanno il via il gennaio invece, auguriamo un anno fruttuoso, produttivo e indimenticabile…