«La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli...

19
«La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. » (Galileo Galilei, Il Saggiatore

Transcript of «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli...

Page 1: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

«La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. » (Galileo Galilei, Il Saggiatore)

Page 2: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Nacque a Pisa il 15 febbraio 1564Nel 1574 la famiglia Galilei si trasferì a Firenze, dove Galileo compì i primi studi di letteratura e logicaNel 1581 si iscrisse alla facoltà di medicina dell’Università di PisaNel 1583, tornato a Firenze, cominciò a studiare la matematica sotto la guida di Ostilio Ricci e a compiere osservazioni fisiche Negli anni seguenti formulò alcuni teoremi di geometria e meccanicaDallo studio di Archimede fu portato a scoprire la bilancetta per determinare il peso specifico dei corpi (1586)

Statua di Galileo, sita agli Uffizi

Page 3: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Nel 1589 ottenne la cattedra di matematica dell’Università di Pisa

Scoprì l’isocronismo delle oscillazioni pendolariScoprì la legge di caduta dei gravi

Nel 1592 passò ad insegnare matematica nell’Università di Padova dove trascorse 18 anni (“li diciotto anni migliori di tutta la mia età”)È del 1593 la macchina per portare l’acqua ai livelli più altiIntorno al 1597 si occupò dello studio e della realizzazione di strumenti di misura, tra i quali il compasso per uso geometrico e militareCon la costruzione del cannocchiale (1609) si aprì la serie delle scoperte astronomiche, di cui diede l’annuncio nel Sidereus nuncius del 1610

Pendolo di Galileo Galilei a Pisa

Page 4: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Nel luglio 1610 fu nominato matematico dello studio di PisaNel 1611 fu convocato a Roma, dove presentò le sue scoperte ai gesuiti del Collegio Romano, inclusi il futuro Papa Urbano VIII e il cardinale BellarminoNel 1612 scrisse il “Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua, o che in quella si muovono”, nel 1613 l‘”Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari e loro accidenti”Nel 1614 compì studi per determinare il peso dell’ariaTra il 1613 ed il 1615 scrisse le lettere copernicane

Page 5: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Nel febbraio 1616 viene diffidato dal professare la nuova astronomia dal cardinale BellarminoNonostante ciò, continuò i suoi studi e nel 1623, polemizzando con il padre gesuita Orazio Grassi, pubblicò il Saggiatore, dedicato ai problemi relativi alle cometeSi dedicò quindi alla stesura del Dialogo sopra i due Massimi Sistemi del Mondo Tolemaico e Copernicano, in cui espose il principio di relatività e il suo metodo per determinare la velocità della luce, incoraggiato anche dall’ascesa al pontificato di Urbano VIII

Galileo davanti all’inquisizione di Cristiano Banti

<Grandissima mi par l’inezia di coloro che vorrebbero che Iddio avesse fatto l’universo più proporzionato alla piccola capacità del lor discorso> (Galileo, Opere VII)

Page 6: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Fu chiamato a comparire davanti al tribunale dell'Inquisizione nel 1632. Ammalato, rinviò il viaggio; si recò a Roma il 13 febbraio 1633. Durante il processo negò di aver mai accettato la dottrina copernicanaIl 22 giugno 1633 fu riconosciuto colpevole di: "aver tenuto e creduto dottrina falsa e contraria alle Sacre e divine Scritture, ch'il Sole [...] non si muova da oriente ad occidente, e che la Terra si muova e non sia centro del mondo".La pena inflitta a Galileo consistette in:

la messa all’indice del Dialogo sopra i massimi sistemi del mondol’abiura della tesi copernicana un periodo di prigionia della durata stabilita dal Sant’Uffizio la recita dei 7 salmi penitenziali

Nel 1638 pubblicò in Olanda Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienzeGalileo morì ad Arcetri l'8 Gennaio 1642

Page 7: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Galileo elaborò il metodo scientifico La sua importanza per la scienza e la fisica è riferibile alle scoperte che fece con esperimenti:

il principio di relativitàle quattro lune principali di Giove (satelliti galileiani)il principio di inerzia la velocità di caduta dei gravi è la stessa per tutti i corpi

Intuì che la misura della velocità della luce non poteva essere infinitaScoprì il problema del tempo minimo nella caduta dei corpi materialiScoprì la prima proprietà dell'infinito: una parte è uguale al tutto

Tomba di Galileo a Santa Croce

Page 8: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Rifiutava il dualismo astronomico e negava la diversità fra moti rettilinei, tipici del mondo sublunare, e moti circolari, tipici del mondo sopralunare;

Confutò la teoria di Aristotele della incorruttibilità dei cieli

Osservò che :le macchie lunari erano delle ombre delle montagne proiettate dalla luce del soleil sole presentava macchie oscure che si formavano e sparivano, attestando un processo di trasformazione in atto che confutava la dottrina aristotelica.

Dimostrò l’esistenza di moti celesti aventi un centro diverso dalla Terrascoprì i quattro satelliti di Giove.

Scoprì le fasi di Venere; pensò che:tale pianeta ricevesse la luce dal Sole girando attorno ad esso e che questo fosse valido per tutti i pianeti "tenebrosi" dal Sole.

Page 9: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

« ... questo grandissimo libro [della natura] che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri né quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intendere umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. »(Galileo Galilei, Opere VI)

A tale proposito egli distinse fra qualità primarie e qualità secondarie dei corpi

Page 10: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Il metodo galileiano si compone di due aspetti principali:sensata esperienza, ovvero l'esperimento, che deve seguire a ipotesi che guidino l'esperienza in modo che essa non fornisca risultati arbitrari; necessaria dimostrazione, ovvero una analisi matematica dei risultati dell'esperienza, che tragga da questa ogni conseguenza in modo necessario e non opinabile, e che va verificata, con ulteriori esperienze

Page 11: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

il piano inclinato per studiare il moto dei corpi; la bilancia idrostatica per misurare la densità dei corpi; il termoscopio per misurare le variazioni di densità dell'aria in funzione della temperatura; una macchina azionata da energia animale per innalzare acqua dai pozzi profondi; il compasso proporzionale per fare calcoli sulla quadratura del cerchio e risolvere problemi di matematica e geometria; il celatone, uno strumento per misurare la longitudine in mare usando i satelliti di Giove; il giovilabio, uno strumento per calcolare la posizione relativa di Terra e Giove; il micrometro; l'elioscopio. Fasi della Luna disegnate

da Galileo nel 1616

Page 12: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Gli studi dei moti parabolici, pendolari e lungo piani inclinati gli permisero di scoprire l‘universalità del moto:

Tutti i movimenti dei corpi materiali sono riconducibili ad un'unica sorgente

esso nasce dalla forza che dà vita al moto e dall'attrito che a esso si oppone. dalla somma di queste due forze nascono velocità e accelerazioniL'universalità del moto metteva in crisi la quadratura del cerchio

Page 13: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

prima di Galileo, si riteneva impossibile ottenere un quadrato da un cerchio e viceversa. Galileo progettò con il "compasso proporzionale“ trasforma una qualsiasi lunghezza di cerchio nei quattro lati di un quadrato.

Galileo sosteneva che le orbite planetarie fossero dei cerchi e non delle ellissiI corpi materiali si muovono perché c'è una forza risultante che agisce su di essi.Le velocità e le accelerazioni sono determinate dalla somma delle forze positive e di quelle negative (gli attriti)

Page 14: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

un corpo in moto rettilineo uniforme permane in tale stato in assenza di attrito;un corpo resterà nel suo stato di moto o di quiete se non ci sono forze esterne che su esso intervengono in un sistema senza attriti

Page 15: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

nel 1583 scoprì l'isocronismo delle piccole oscillazioni di un pendolo.

Il pendolo è composto da una pietra legata ad un filo sottile e inestensibile:

La legge periodica del pendolo, detto pendolo semplice, è:

dove T è il periodo di oscillazione, l la lunghezza del filo e g l'accelerazione di gravità.

la legge di oscillazione è indipendente dalla massa e dall'ampiezza dell'oscillazione

Page 16: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Ne la Bilancetta (1586) Galileo descrive l'invenzione della bilancia idrostatica: <<Per fabricar dunque la bilancia, piglisi un regolo

lungo almeno due braccia, e quanto più sarà lungo più sarà esatto l'istrumento; e dividasi nel mezo, dove si ponga il perpendicolo [il fulcro]; poi si aggiustino le braccia che stiano nell'equilibrio, con l'assottigliare quello che pesasse di più; e sopra l'uno delle braccia si notino i termini [dove ritor]nano i contrapesi de i metalli semplici quando saranno pesati nell'aqqua, avvertendo di pesare i metalli più puri che si trovino.>> (Opere I)

Viene descritto come si ottiene il peso specifico (PS) di un corpo rispetto all'acqua:

Page 17: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Determinò il valore dell'accelerazione di gravità (di poco inferiore a quello oggi noto (9,80665 m/s2)) studiando la caduta di sfere lungo un piano inclinato.

Detto a il valore dell’accelerazione della sfera lungo il piano inclinato, l’accelerazione perpendicolare al piano orizzontale sarà data da

g cos θ

mentre quella parallela risulta

a= gsin θ

Page 18: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Galileo scoprì un fenomeno che è conseguenza diretta della conservazione dell'energia meccanica:

ponendo un altro piano inclinato accanto al primo su cui far risalire la sfera, scoprì infatti che questa si fermava alla stessa altezza di partenza.

Page 19: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se.

Galileo intuì che la velocità della luce non è infinita– ideò un esperimento per ottenerne la misura.

La sua idea era di portarsi su una collina con una lanterna coperta da un drappo lanciare un segnale ad un amico, posto su un'altra collina lontana 1,5 km, alzando il drappo.Il suo amico, visto il segnale, avrebbe alzato il suo drappo, inviandogli il segnale di ritorno: una misura precisa del tempo intercorso fra l'invio e la ricezione del segnale luminoso avrebbe consentito misurare la velocità della luce. il tentativo fu infruttuoso:

– la luce impiega solamente un centesimo di millesimo di secondo per percorrere la distanza di 3 chilometri.