La festa della Salute a Venezia

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LA BASILICA DELLA MADONNA DELLA SALUTE A cura della classe II D

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1630, la città si affida a Maria per essere salvata dall'epidemia di peste. La più veneziana delle feste.

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LA BASILICA DELLA

MADONNA DELLA SALUTE

A cura della classe II D

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La Basilica della Salute venne

costruita in seguito alla grande

epidemia di peste bubbonica che colpì

tutto il nord Italia tra il 1630 e il

1631, si tratta della stessa epidemia

descritta anche da Alessandro

Manzoni ne “I promessi sposi”.

Introduzione

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Nel momento culminante dell'epidemia, in assenza di altre soluzioni, il governo della

Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna, a cui partecipò per

tre giorni e tre notti con fiaccole, tutta la popolazione superstite. Il doge Nicolò

Contarini fece voto solenne di erigere un tempio votivo particolarmente grandioso e

solenne se la città fosse sopravvissuta al morbo: “ch'ogni anno nel giorno che questa

città sarà pubblicata libera dal presente male, Sua Serenità et li successori suoi

anderanno solennemente col Senato a visitar la medesima Chiesa a perpetua memoria

della pubblica gratitudine di tanto beneficio”.

IL VOTO

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IL PELLEGRINAGGIO

Poche settimane dopo la processione in piazza S. Marco, l'epidemia subì prima un

brusco rallentamento per poi lentamente regredì fino a estinguersi definitivamente nel

novembre 1631.Il governo decretò allora di ripetere ogni anno, in segno di

ringraziamento, la processione in onore della Madonna denominata da allora della

"Salute". Il governo della Repubblica mantenne fede al voto, venne subito indetto un

concorso d'ingegni per il progetto del tempio votivo.

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Il 1° aprile 1631, il doge Contarini

pose la prima pietra. Per l'occasione

vennero coniate delle monete con

l'immagine del doge (che morì il giorno

dopo) e vennero poste in una buca al

centro della chiesa. Successivamente

venne creata una placchetta con incisa

la scritta: “unde origo inde salus” che

significa che Venezia avrebbe trovato

la salvezza dalle proprie origini, cioè la

Madonna. Secondo la leggenda infatti,

Venezia sarebbe nata il 25 marzo,

giorno dell'annunciazione del 421 d. C.

e alla Madonna la città rimase sempre

molto devota.

LE MONETE

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LA BASILICA

Il concorso venne vinto da un giovanissimo Baldassare Longhena e la Basilica

costruita in stile barocco a struttura ottagonale, sormontato da un'imponente cupola.

L'area venne possentemente palificata per reggere il peso dell'enorme edificio in pietra,

si narra che siano stati impiegati oltre un milione di pali di rovere, per il

consolidamento della fondazione

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l' altare

All'interno della Chiesa sopra l'altare

c'è un gruppo di sculture che

rappresentano la sconfitta della peste.

La madonna è al centro con Gesù in

braccio rivolta verso Venezia, che è

rappresentata come una nobildonna in

ginocchio che ringrazia Maria per la

fine della pestilenza. La peste è

rappresentata come una brutta strega,

con i vestiti laceri che viene cacciata da

un angelo.

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Sull'altare c'è l'immagine della

Madonna con la pelle scura, è un'icona

bizantina del '200 che venne portata

da Candia (Creta) da Francesco

Morosini, un grande ammiraglio

veneziano che divenne anche doge e al

quale è intitolata la nostra scuola

media.

La madonna nera

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I SANTI DELLA PESTE

Questo dipinto del Tiziano si trova in

sacrestia alla Salute e raffigura tutti

i santi protettori contro la peste:

A destra S. Rocco e S. Sebastiano

A sinistra i Santi Cosma e Damiano

Al centro S. Marco

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S. Sebastiano

Le notizie storiche su Sebastiano sono

davvero poche. Nacque a Milano e nel

270 si arruolò nell'esercito imperiale e

si trasferì a Roma dove riuscì con il suo

operato a conquistarsi la stima degli

imperatori. Dopo la conversione

utilizzò la sua posizione per portare

aiuto e conforto ai cristiani incarcerati.

Scoperto venne legato ad un palo e

trafitto da innumerevoli frecce che lo

ridussero in fin di vita. Venne curato

da una nobildonna che lo guarì ma

ristabilitosi si presento nuovamente

all'imperatore che lo condannò a morte.

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S. Rocco

S. Rocco nacque a Montpellier tra il

1345 e il 1350 da una nobile famiglia.

Dopo la morte dei genitori dedicò la

sua vita a Cristo. Arrivò in Italia e le

città erano piene di terrore per la peste.

Il santo si dedicò alla cura dei malati

senza avere paura del contagio. Si

ammalò di peste e si ritirò in una

piccola grotta a Piacenza attendendo

la morte . Secondo la leggenda San

Rocco fu guarito da un angelo inviato

da Dio e fu nutrito da un cane . Rocco

dunque guarì e intraprese la via del

ritorno in patria.

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Santi Cosma e Damiano

Cosma e Damiano erano due gemelli

che subirono insieme il martirio sotto

Diocleziano. Quando il governatore

della città seppe che esercitavano la

professione di medici senza pretendere

un pagamento e compiendo molti

miracoli in nome del loro Dio, li chiamò

per farli abiurare. Al loro rifiuto il

governatore li fece ripetutamente

flagellare, incatenare e gettare in mare

e nel fuoco. Da tutto uscirono indenni.

Infine furono crocifissi e lasciati alla

folla che li lapidasse ma le pietre

tornarono indietro e alla fine vennero

decapitati.