La fertilità biologica - Università degli Studi ... · energetica e di nutrienti per i...
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La fertilità biologica è collegata all’attività delle La fertilità biologica è collegata all’attività delle comunità microbiche residenti nel terreno, dalle comunità microbiche residenti nel terreno, dalle quali dipendono le dinamiche dei cicli biogeochimici quali dipendono le dinamiche dei cicli biogeochimici degli elementi nutritivi, primi fra tutti il C, l’N, degli elementi nutritivi, primi fra tutti il C, l’N, lo S, il P.lo S, il P.
La fertilità biologica è strettamente correlata La fertilità biologica è strettamente correlata alla quantità ed alla qualità della sostanza alla quantità ed alla qualità della sostanza organica, che costituisce la principale fonte organica, che costituisce la principale fonte energetica e di nutrienti per i microrganismi.energetica e di nutrienti per i microrganismi.
Il suolo è un sistema biologicamente attivo nel Il suolo è un sistema biologicamente attivo nel quale si completano i cicli biogeochimici dei quale si completano i cicli biogeochimici dei nutrienti (C, N, S, P) ad opera di comunità nutrienti (C, N, S, P) ad opera di comunità complesse che costituiscono una notevole riserva di complesse che costituiscono una notevole riserva di diversità biologica. Costituisce la principale riserva diversità biologica. Costituisce la principale riserva terrestre di C (~1500 ∙ 10terrestre di C (~1500 ∙ 1099 t C) t C)
INDICATORI DELLA FERTILITA’ BIOLOGICA DEL SUOLO E LORO SIGNIFICATO DIAGNOSTICO
PARAMETRO INFORMAZIONEBiomassa microbica Dinamica dli elementi nutritivi, impatto di composti inquinanti e delle pratiche
colturaliRespirazione basale Ossidabilità della sostanza organica, impatto di fattori ambientali e/o antropici
sullo stato fisiologico delle comunità microbicheAzoto potenzialmentemineralizzabileAttività enzimatiche Dinamica degli elementi nutritivi, mpatto degli inquinanti e delle pratiche
colturaliCarica microbica Dimensione della comunità microbica, impatto di sostanze inquinanti e delle
pratiche colturliStruttura delle comunitàmicrobiche
Microfauna (protozoi enematodi)
Disponibilità degli elementi nutritivi, impatto di composti inquinanti e dellepratiche colturali
Mesofauna (collembolied acari)
Presenza di inquinanti
Macrofauna (lombrichi) Impatto degli inquinanti e delle pratiche colturaliPiante bioindicatrici Proprietà chimiche e fisiche del suolo, monitoraggio di inquinanti inorganici
Indicatori di diversità(S, H’, E)
Stima della diversità tassonomica e/o metabolica delle comunità biotiche,capacità di rispota e di adattamento a fattori di pressione ambientale e/o
Stima della potenzialità del suolo a rifornire le piante di azoto, potenzialità dilisciviazione del nitrato
Presenza di gruppi eco-fisiologici all'nterno delle comunità microbiche, capacitàdi risposta e di addattamento delle comunità microbiche ai fattori di pressioneambientale e/o antropica
Il suolo come sistema viventeIl suolo come sistema vivente
Gli spazi tra gli aggregati ed all'interno degli aggregati possono ospitare, in presenza di un film d’acqua, dei micro-ambienti, della dimensione di poche decine di µm, in cui si sviluppa la componente biologicamente attiva del suolo. La microflora esprime l’80-90% dell’attività biologica totale di un suolo (Stotzky, 1997).
Gli organismi del suolo in relazione alla loro dimensione ed alla loro abbondanza ponderale e numerica
ORGANISMI BIOMASSA (t· ha-1) N individui · g-1 suolo
Batteri (microflora) 1-2 3 – 500 (x 106)
Attinomiceti (microflora)
--- 1 – 20 (x 106)
Funghi (microflora) 2-5 5.000 - 900.000
Lieviti (microflora) --- 1.000 - 100.000
Alghe (microflora) 0,1-0,5 1.000 - 500.000
Protozoi (microfauna)
0,1-0,5 1.000 - 500.000
Nematodi (mesofauna)
0-0,2 50 – 200
Altri organismi 0-3,0 ---
Radici (macroflora) 10-50 ---
Il suolo è la sede privilegiata dei processi diIl suolo è la sede privilegiata dei processi di
sostenimento dei cicli biogeochimici degli elementi (C, N, P, S)
sintesi di humus e degradazione della sostanza organica
degradazione di molecole xenobiotiche
azotofissazione biologica
rilascio di enzimi extracellulari
interazioni pianta-suolo-patogeni
Soil microbes are the eye of the needle, through which all organic material that enters the soil must pass (Jenkinson and Powlson, 1976)
Indicatori biochimici
Quantità della biomassa microbicaMetodo della fumigazione con CHCl3 ed incubazione per 10
giorni a 25°C
Metodo della fumigazione con CHCl3 ed estrazione con 0.5 M K2SO4
CHCl3
Determinazioni analitiche: BC, BN, BP
Indicatori biochimici
Attività della biomassa microbica
La respirazione del terrenoViene sperimentalmente determinata come sviluppo di CO2 emessa dal suolo a seguito della mineralizzazione della sostanza organica. Dipende dalla natura e dalla quantità del residuo organico.
La respirazione del terreno può essere stimata mediante misure in laboratorio oppure mediante monitoraggi eseguiti in situ.
Nelle misure in laboratorio l’efflusso di CO2 indica le potenzialità della componente microbica del terreno di mineralizzare substrati organici naturalmente presenti o sperimentalmente addizionati. Viene determinata mediante incubazioni in condizioni ambientali controllate.
Field measurements
Per misurazioni di campo si utilizzano sistemi portatili di tipo dinamico chiuso (LI-COR 8100, a dx nella foto) collegato ad una camera di prospezione per indagini a breve termine (10-cm survey chamber, a sin nella foto).
Nelle misure in situ l’efflusso di CO2 indica il livello di attività biologica dell’intera comunità vivente del suolo comprensiva dei microrganismi, della pedofauna e degli apparati radicali delle piante.
Kuzyakov, 2006
Respirazione eterotrofa: 65-80%Respirazione autotrofa: 15-30%
Respirazione basale (BAS) Respirazione indotta da substrato (SIR)
E’ possibile misurare due differenti E’ possibile misurare due differenti attività di tipo respiratorioattività di tipo respiratorio
Respirazione del suolo a confrontoprima e dopo aggiunta di glucosio
Elapsed time (hours before/after the addition of glucose)-48 -24 1 24 72 264
F C
O2
( µm
ol . m
-2 . s-1
)
0
4
8
12
16
20
24
28
SIR
BAS
Azoto potenzialmente mineralizzabile (No)Viene stimato dosando analiticamente l’N inorganico prodotto, senza aggiunta di substrati, in esperimenti di laboratorio in un intervallo di tempo definito ed in condizioni controllate. Incubazioni di breve periodo (a 30 °C per 15 giorni) ed estrazione con 2M KCl (Bremner, 1965).Incubazioni di lungo periodo (a 35 °C per 30 settimane) ed estrazione con 0.01M CaCl2 (Stanford e Smith, 1972).
Determinazione del potenziale nitrificante/ammonizzanteSi utilizzano substrati degradabili che stimolano l’attività dei microrganismi del suolo, quali (NH4)2SO4, caseina lattica, arginina
Indicatori biochimici
Attività della biomassa microbica